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  >>  Varie  >>  Parrocchetti e cicale: effetti del riscaldamento globale? CHIUSO - Discussione n 76065 - PermaLink
   Parrocchetti e cicale: effetti del riscaldamento globale? CHIUSO

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AutorePagina: 2 di 10
the_old_vic

Registrato dal: 19-04-2012
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  Post Inserito 30-07-2012 alle ore 16:44   


30-07-2012 alle ore 16:41, mellino wrote:
ciao, a quando se so io , ci sono diverse colonie di parrocchetti " liberi". però più che frutto del riscaldamento globale sono il frutto di abbandoni o di fughe. gli esemplari che vendono, di solito provengono da allevamenti dove già da diverse generazioni vivono nel nostro clima , almeno in parte erano già "adattati". poi , quelli che sono sopravvissuti li vediamo , ma sicuramente ne sono morti tanti prima nella fase di "adattamento" . A me fanno tanta tenerezza ( sebbene abbiano un caratterino... )

per le cicale, non so....



secondo il soprammenzionato professor Galeotti è molto improbabile che sia così, perchè nel 2003 a PV giravano già 5-6 esemplari


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the_old_vic

Registrato dal: 19-04-2012
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  Post Inserito 30-07-2012 alle ore 16:48   
..e adesso si tratta di CENTINAIA di esemplari, tra città e zone limitrofe...


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mellino

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  Post Inserito 30-07-2012 alle ore 16:58   
bhè, e da dove arriavavano ??? non credo che siano migrati dal paese d'origine....... gli uccelli quando migrano lo fanno in gruppi ben più numerosi non solo 5/6 soggetti..

ogni parrocchetta sai quanti pulli può sfornare per stagione ? con due/tre coppie altro che colonia nel giro di due anni....sono pappa piuttosto adattabili e robusti e dato che anche dopo anni di voliera/gabbia hanno la fortuna di non subire atrofia alle ali, appena liberi svolazzano ( e quindi appena scappati dalla gabbia non li riprendi più ) e quindi sono favoriti nella sopravvivenza ai predatori,rispetto ad altri pappa ..

davvero, non so come dire, mi sembra che il clima c'entri poco. come se dovessino dire che dato che abbiamo le fontane piene di tartarughe d'acqua dolce non autoctone è segno che il clima è cambiato . in realtà le abbandonano lì e qualcuna sopravvive, tante altre no.


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the_old_vic

Registrato dal: 19-04-2012
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  Post Inserito 31-07-2012 alle ore 07:48   


30-07-2012 alle ore 16:58, mellino wrote:
bhè, e da dove arriavavano ??? non credo che siano migrati dal paese d'origine....... gli uccelli quando migrano lo fanno in gruppi ben più numerosi non solo 5/6 soggetti..

ogni parrocchetta sai quanti pulli può sfornare per stagione ? con due/tre coppie altro che colonia nel giro di due anni....sono pappa piuttosto adattabili e robusti e dato che anche dopo anni di voliera/gabbia hanno la fortuna di non subire atrofia alle ali, appena liberi svolazzano ( e quindi appena scappati dalla gabbia non li riprendi più ) e quindi sono favoriti nella sopravvivenza ai predatori,rispetto ad altri pappa ..

davvero, non so come dire, mi sembra che il clima c'entri poco. come se dovessino dire che dato che abbiamo le fontane piene di tartarughe d'acqua dolce non autoctone è segno che il clima è cambiato . in realtà le abbandonano lì e qualcuna sopravvive, tante altre no.



può essere, resta il fatto che FORSE in passato gli stessi animali scappati non sarebbero sopravvissuti...


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the_old_vic

Registrato dal: 19-04-2012
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  Post Inserito 31-07-2012 alle ore 07:50   



30-07-2012 alle ore 16:41, mellino wrote:

per le cicale, non so....



...non mi risulta che ci siano allevamenti di cicale dalle nostre parti, e che possano essere scappate...


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the_old_vic

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  Post Inserito 31-07-2012 alle ore 08:09   
Galeotti mi ha confermato la presenza dell'Amazona, anche se secondo lui si tratterebbe di un singolo esemplare, probabilmente proveniente dalla colonia genovese (Genova dista da Pavia in linea d'aria poco più di 100 km)


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the_old_vic

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  Post Inserito 31-07-2012 alle ore 08:11   
ecco un interessante articolo sui pappagalli genovesi:
http://www.ebnitalia.it/Qb/QB001/pappagalli.htm

clicca qui


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mellino

Registrato dal: 10-09-2010
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  Post Inserito 31-07-2012 alle ore 10:14   
Guarda, tutto è possibile in linea di massima. Quello che penso io è che spesso si sottovalutano le capacità di adattamento degli animali. E che spesso siamo noi che modifichiamo il loro/nostro habitat .
Nei nostri parchi ormai ci sono piante ( baobab, ginko biloba e altri ) non originari delle nostre zone, li abbiamo messi noi per moda. Da noi crescono , ma la differenza di crescita tra qui e loro luogo di origine è notevole.
Sempre per moda, dalla passione e allevamento per colombi, tortore e simili, si è passati alla moda dei canarini, cardellini , sino ad arrivare alla moda odierna di calopsiti, agapornis e pappa in genere. E tutti hanno subito inevitabilmente la parabola discendente del gradimento nazionale. Succede la stessa cosa con le razze dei cani , la cartina tornasole sono i canili . A partire dai cani della carica dei 101, passando per husky, cocker, doberman, e poi rottwailer e ora … tanti pittbull e simil molossi.
Abbiamo importato nel nostro territorio e poi fatto riprodurre tantissimi individui , li abbiamo resi “autoctoni ad honorem” , non mi sembra così strano che loro si siano adattati. Poi ci sono razze più resistenti ed adattabili , altre meno. Noi vediamo quelle più robuste.
Credo che l’aumento notevole degli spostamenti , anche intercontinentali , umani faccia da “veicolo” più di quanto si pensa, a partire dalle importazioni di piante ( e relativi parassiti ), di animali ( e relative malattie ) e non ultimo di malattie umane . Credo più a questo che non al cambiamento climatico del pianeta, perché l’allarmismo in questo senso ho l’impressione che serve sostanzialmente per stimolare all’acquisto di condizionatori/ventilatori /integratori ecc…
E anche a non voler capire che noi abbiamo delle responsabilità ben precise per quanto avviene.. è più facile dire che è il cambiamento climatico….
Ma è solo una mia opinione..



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the_old_vic

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  Post Inserito 31-07-2012 alle ore 10:28   


31-07-2012 alle ore 10:14, mellino wrote:
..............................
E anche a non voler capire che noi abbiamo delle responsabilità ben precise per quanto avviene.. .................................



figurati, sono il primo a sostenerlo, ma è indubbio che il riscaldamento globale è un dato di fatto, oggettivo e misurato.

Quindi credo che queste condizioni aiutino non poco le specie alloctone...



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Annas
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  Post Inserito 31-07-2012 alle ore 22:02   
Le cicale ci sono sempre state nelle campagne della pianura, non vedo cosa ci sia di strano nella loro presenza


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