Buongiorno, un mese fa, portando a spasso il cane, ho trovato una gattina minuscola per strada, con ancora cordone ombelicale e placenta. Subito portata alla clinica veterinaria più vicina la dottoressa che l’ha visitata l’ha trovata in buone condizioni generali, mi ha istruita sulle manovre necessarie per i bisogni, mi ha prescritto il latte per gattini e mi ha avvisata che molto probabilmente non avrebbe superato la prima settimana.
Invece Gina ha dimostrato un grande attaccamento alla vita ed è ancora con me, con qualche grosso però.
Infatti ho notato che cresce lentissimamente, che non riesce a camminare, che preferisce essere coccolata piuttosto che giocare. Portata nuovamente in clinica la diagnosi è stata infausta: idrocefalo. Il veterinario l’ha appena guardata, mi ha prescritto delle gocce al bisogno (soldeman 1 al giorno) consigliandomi però di non somministrarle a causa dei gravi effetti collaterali e mi ha, anche lui, avvisata che il suo destino è tristemente segnato: qualche giorno, un paio di mesi al massimo, ma le sue condizioni non sono compatibili con la vita e potrebbe peggiorare velocemente.
Gina mangia con gusto, fa i bisogni normalmente e da un paio di giorni riesce a camminare, anche se traballando e ruzzolando spesso. E’ dolcissima e affettuosa, è proprio vero che devo rassegnarmi a perderla così presto? Non c’è niente che posso fare per aiutarla almeno a vivere senza grossi problemi il tempo che ha? Il veterinario è stato molto sbrigativo, persino brusco, vedendo che sono rimasta molto male si è scusato per le parole dure e definitive che ha dovuto usare, ribadendo però che non c’è niente da fare.
Voi cosa mi dite?