Fare veterinaria


Pubblicato in: Varie

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daniel18

Ciao a tutti

Chiedo scusa in anticipo se non é la sezione giusta del forum ma non sapevo dove scrivere.
Premessa: ho quasi 32 anni e sto maturando l'idea di tentare l'esame di ammissione a veterinaria l'anno prossimo. Ho già un lavoro e ho già una laurea ma il sogno é sempre stato veterinaria e sto maturando quesa folle idea ma essendo folle sto valutando tutti i fattori in gioco. Qui viene la mia domanda: credete sia possibile (ammesso e non concesso che trovi un lavoro part time che mi permetta di frequentare regolarmente le lezioni) poter conseguire la laurea in veterinaria in un tempo congruo svolgendo al contempo un lavoro part time? Voglio chiedere questo a qualcuno che già ha praticato questo percorso di studi e che conoscendo la tipologia di esami e il carico di lavoro necessario possa chiarirmi se sia effettivamente una cosa impossibile o se con una forte determinazione e molti sacrifici possa essere possibile


Grazie in anticipo e ciao a tutti


misssmith

Ti linko una discussione al cui interno troverai altri link ad altre discussioni, è un argomento che ritorna ogni tanto...

calzinimaya

mah...non voglio tarpare le ali a nessuno ma non mi sembra fattibile.
servono almeno 5 anni per la laurea (spesso di più) e almeno altri 2/3 per cominciare a saper fare qualcosa nel lavoro..
vuol dire iniziare a 40 anni...almeno 10 anni in ritardo rispetto agli altri.
avendo già un lavoro in mano...mah, pensaci benissimo

didi45

Io ho notato che negli ultimi anni a Milano gli studi veterinari sorgono come funghi. Temo che la concorrenza sia notevole, quindi più difficile lavorare.

sirenetta88

No è impossibile lavorare e stare in pari. E' quasi impossibile stare in pari e bene non lavorando.
Noi siamo una 60ina e in pari siamo tipo 5-6 persone....c'è gente che ha ancora da finire gli esami di 3 anni fa!

misssmith

Il mondo non è dei 40enni freschi di una laurea così impegnativa (a patto di finirla), a meno che tu non sia ricco e quindi 1) non hai bisogno di lavorare e soprattutto 2) potrai mettere su uno studio tuo.
Ti piacciono gli animali? Renditi utile come volontario ché non ce ne sono mai abbastanza.
Mia opinione, eh...

@Didi: l'ho notato anch'io, qui nel mio comune nel giro di pochissimi anni siamo passati da un paio di studi ad almeno 7 (di quelli che conosco io!) e passandoci davanti non è che vedo la ressa.

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: misssmith il 08-10-2015 21:55 ]

sirenetta88

Non è detto che questo ragazzo voglia fare il veterinario dei piccoli animali e mettere su uno studio suo.
Fare veterinaria non significa solo curare i canini /gattini/coniglini/furettini, anzi, è nato per tutt'altro . Probabilmente 60/70 anni fa neanche esistevano gli studi veterinari.
In primis fare il veterinario significa sanità pubblica. L'obiettivo è la salvaguardia della salute pubblica (il che significa che se ci sono degli animali che possono essere a rischio per l'uomo, questi animali vanno abbattuti).
Inoltre significa controllo della qualità degli alimenti, ispezione ...e tante altre cose.
Questo per dire che ci sono tanti ambiti dove poter lavorare.

misssmith

Certo, hai ragione, io ho dato per scontato che volesse lavorare con gli animali di affezione*, non avendo lui dato indicazioni di altro genere.
Ma nei casi da te citati c'è mercato? Nel pubblico entri per concorso e a parità di competenze (correggimi se sbaglio) entrano i più giovani. E per il resto?


*probabilmente perché ha parlato di 'sogno': non riesco a immaginare una persona che 'sogna' di lavorare con le mucche...

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: misssmith il 08-10-2015 22:20 ]

sirenetta88

La situazione attuale italiana non è bellissima in nessun settore, sia pubblico che privato.
Le ASL sono sature(politiche di anni fa sbagliate ) e attualmente non ci sono concorsi.
Si dice che il futuro sia il controllo della qualità degli alimenti. Ad oggi esiste anche una specializzazione. Personalmente non mi piace molto,però,se proprio non troverò niente mi accontenterei(si deve pur far qualcosa).
Per quanto riguarda i piccoli animali ma anche quelli da reddito oggi vanno molto di "moda" i freelance ovvero i veterinari che non sono fissi in uno studio e non hanno uno studio loro ma sono chiamati da altri veterinari per delle consulenze o per fare operazioni. Arrivare a essere un freelance affermato e conosciuto richiede tantissima bravura, esperienza e tempo, quindi, per un ragazzo neolaureato questa strada è impossible
Se però il ragazzo neolaureato è bravo in inglese e ha in certificati (C2) , dopo aver svolto un periodo di tirocinio (per imparare qualcosa perché , ovviamente, quando esci dal corso di laurea non sai fare niente ) puoi tentare la strada dell'intership nei paesi UK e da li, se sei in gamba, puoi passare allo step successivo ovvero una specializzazione (ovviamente pagata) e dopodiché sarai affermato a livello europeo e ti si apriranno un sacco di porte e di opportunità. facile no?

paco1986

Bah... Sirenetta, che 'in primis' fare il veterinario significhi fare 'sanità pubblica', (e quindi, come tu stessa dici, se ci sono animali che possono essere elemento di rischio per l'uomo, questi devono essere soppressi) io ho forti dubbi... o almeno conservo la speranza che non sia così.
Quel 'pizzico' di fiducia che ancora mi resta nella categoria, mi porta a voler credere che ancora ci siano poche persone 'sane dimente e di spirito' che abbiano desiderio di iscriversi a veterinaria per passione e per amore degli animali, e non per altro.... E non 'in primis'... ma come motivazione ESCLUSIVA!!!!!
Ma è sempre un bene che idee come le tue vengano esternate, perché servono a farsi un'idea del veterinario che si ha di fronte (o futuro-spero di no-veterinario, come nel tuo caso) e scegliere di fuggire da lui/lei a gambe levate...
Non capisco quale FOLLE motivazione possa spingere una persona ad avvicinarsi alla Facoltà di veterinaria NON con l'intento di conseguire una Laurea che gli consenta di CURARE gli animali di affezione (e nond'affezione, ovviamente), ma con l'intento di sopprimerli, per il 'bene' della sanità pubblica...
Persone così sadiche me le immagino con un cervello di mucca in formalina, sul comodino accanto al letto...
Per non parlare di medici che ho avuto modo di conoscere, che hanno cominciato la loro carriera come vet ambulatoriali per la cura degli animali d'affezione, e poi hanno invertito il loro percorso, divenendo dirigenti ASL per i controlli sanitari sui capi da macello...
Così come per la classe medica umana, mi fanno un certo... 'senso'... quelle persone che si avvicinano alla professione medica NON per puro amore, ma solo ed esclusivamente perché vedono in essa uno sbocco lavorativo.

Daniel, io vado controcorrente e dico che SE le tue motivazioni sono 'nobili' come immagino (l'amore per gli animali), allora vale la pena tentare. Credo che tu abbia lo spirito giusto per potercela fare e, se tutto va bene, a 38 anni potresti aver già conseguito la laurea. Non è un'età giovanissima, certo, ma se fai un giro in facoltà di Veterinaria ti renderai conto di quante persone della tua stessa età decidono di intraprendere lo stesso percorso. E poi, meglio un buon medico non più giovanissimo, che un cattivo medico giovane.
Se invece le motivazioni che ti spingono ad iscriverti a Veterinaria sono le stesse di Sirenetta, facci una cortesia allora... Non ti iscrivere... Di medici di questo tipo ce ne sono fin TROPPI... e spero di non ritrovarmeli mai più tra i piedi.
E ad essere sincero sincero, l'augurio che rivolgo dal profondo del cuore alle persone che appartengono a questa tipologia di 'medico', non è molto bello... e forse è meglio che lo tenga per me.





08-10-2015 alle ore 22:13, sirenetta88 wrote:
Non è detto che questo ragazzo voglia fare il veterinario dei piccoli animali e mettere su uno studio suo.
Fare veterinaria non significa solo curare i canini /gattini/coniglini/furettini, anzi, è nato per tutt'altro . Probabilmente 60/70 anni fa neanche esistevano gli studi veterinari.
In primis fare il veterinario significa sanità pubblica. L'obiettivo è la salvaguardia della salute pubblica (il che significa che se ci sono degli animali che possono essere a rischio per l'uomo, questi animali vanno abbattuti).
Inoltre significa controllo della qualità degli alimenti, ispezione ...e tante altre cose.
Questo per dire che ci sono tanti ambiti dove poter lavorare.



[ Questo Messaggio è stato Modificato da: paco1986 il 11-10-2015 03:45 ]

sirenetta88

Scusami tanto Paco ma te mi conosci ? Cosa ne sai perché faccio veterinaria ? Cosa ne sai quanto impegno ci metto e quanto ci tengo ? Ti sei permesso di giudicarmi senza conoscermi .
Io ho detto solo che il CORSO è basato soprattutto su animali da reddito e sulla salute pubblica .Tutti i santi giorni ci fondono su quanto è importante la produzione il reddito ecc. Pensa che neanche si fanno le razze di cane o di gatto però so vita morte e miracoli su bovini suini polli ( tutte cose che a me personalmente interesserebbero anche poco ma le devo fare e anche per bene).
io l'ho iniziata per amore verso gli animali( specialmente cane e gatto ) e perché ho una profonda passione per la medicina . Però il solo amore per gli animali non basta. Ho visto tanta gente smettere . Il corso non è basato sui canini e gattini, non si fa neanche l'anatomia di questi animali .
Quando ho scritto che significa fare sanità pubblica non è una frase che ho detto io ma che mi sento di continuo dire da diversi professori , che, tra l'altro sono anche dei bravi veterinari.
Quindi, secondo la tua idea , se uno fa veterinaria con l'intento di far nascere e far crescere bene un bovino un suino o un pollo per poi dare al mercato carne di buona qualità è una brutta persona vero ??( e questo non l'ho detto io ma alcuni miei compagni )
E sempre secondo la tua idea se c'è un focolaio di cani o di qualsiasi altri animali infetti da una malattia infettiva( contagiosa per l'uomo ) che potrebbe essere una bomba a orologeria e creare epidemie umane si dovrebbe stare li con le mani in mano giusto ?
Quando era molto diffusa la tubercolosi bovina , come l'avresti risolta ?
Secondo sempre la tua idea immagino che anche le battute di caccia indotte per il sovrappopolamento di alcune specie animali ( che magari distruggono i raccolti per i contadini o le case ) sono sempre folli ? Dove si dovrebbero mettere? Bisognerebbe sterilizzarli?
Io ti farei riflettere su come sarebbe un mondo globalizzato come è quello di oggi dove non ci fossero regole di sanità pubblica...

Detto questo metto anche il giuramento di Aristotele
Entrando a far parte della Professione e consapevole dell'importanza dell'atto che compio prometto solennemente di dedicare le mie competenze e le mie capacità alla protezione della salute dell'uomo, alla cura e al benessere degli animali, promuovendone il rispetto in quanto esseri senzienti;
di impegnarmi nel mio continuo miglioramento, aggiornando le mie conoscenze all'evolvere della scienza;
di svolgere la mia attività in piena libertà e indipendenza di giudizio, secondo scienza e coscienza, con dignità e decoro, conformemente ai principi etici e deontologici propri della Medicina Veterinaria

E poi ti invito di nuovo a non giudicare la gente senza conoscerla perché non sai il suo passato e non la conosci. Io mi sono rimessa in gioco dopo una laurea in economia perché a 19 anni non mi sentivo adatta , mi parevi troppo sensibile verso gli animali... Quindi figurati, proprio il contrario di quello che hai detto te!!!

Non risponderò più a meno che non si degeneri anche perché siamo ampiamente OFF topic.

didi45

Una precisazione. Già 60/70 anni fa esistevano i veterinari "condotti" erano l'equivalente del medico condotto, ora chiamato "medico della mutua "per noi umani.
Ogni paese o zona ne avevano uno. Preposto alla cura di mucche,asini, cavalli, pecore capre e animali di allevamento in genere. In primis veniva la cura, non fosse altro perché il cavallo o la sola mucca era reddito e patrimonio per molti contadini, in secondo luogo per la salute pubblica che guai se non fosse protetta.
Detto veterinario che nella maggior parte delle volte era l'unico presente in zona, si occupava anche degli animali di affezione, ma questo a pagamento.
Per la mia esperienza era pure molto bravo pur con la scarsa strumentazione di allora .

misssmith

Paco, Sirenetta non ha detto assolutamente nulla di quello che le hai messo in bocca, ha solo spiegato quali sono gli eventuali sbocchi.
E che fare veterinaria significhi 'anche e soprattutto' controllare la salute pubblica è vero e innegabile.
Credo tu sia stato assai ingiusto nei suoi confronti e mi aspetterei delle scuse da te.
Inoltre l'amore, como lo definisci tu, non ti dà da mangiare: certo, è innegabile che per intraprendere un percorso simile la passione ci dev'essere e tanta, ma una persona di 32 anni deve pensare bene a tutto prima di iniziare e non basarsi esclusivamente su impressioni e sentimenti...

BrinaP

Qui i punti da valutare sono tanti.Io sto aspettando di potermi immatricolare a Perugia quindi comunque mi interessa la tua situazione:)
Il fatto di dover lavorare è il problema maggiore secondo me..allora tu se farai il test e entrerai potresti non essere ammesso nella facoltà che è la tua prima scelta(non so se sei informato su come funzionano graduatori etc)quindi metti che ti devi trasferire,trovi casa,dal luogo dipende il prezzo,io e il mio ragazzo abbiamo trovato un affitto a 400 euro tutto compreso a 7 km dalla facoltà,poi devi trovare un lavoro.Allora io so che se si è uno studente lavoratore si può frequentare part-time però ci sono dei canoni precisi che devono essere rispettati(informati)quindi è un vantaggio..il probema è che se con il tuo solo lavoro part time devi viverci pagare affitto retta etc e non credo possa bastare..ora se tu hai un pò di soldi da parte o comunque puoi contare su un appoggio dalla tua famiglia credo sia fattibile con tanti sacrifici..alla fine se ora hai un lavoro a tempo determinato che non ti assicura un futuro che hai da perdere?Se la tua situazione è molto più stabile significa veramente rimettersi in gioco da capo e ricominciare ed è una situazione diversa..

calzinimaya



11-10-2015 alle ore 03:33, paco1986 wrote:
Bah... Sirenetta, che 'in primis' fare il veterinario significhi fare 'sanità pubblica', (e quindi, come tu stessa dici, se ci sono animali che possono essere elemento di rischio per l'uomo, questi devono essere soppressi) io ho forti dubbi... o almeno conservo la speranza che non sia così.
Quel 'pizzico' di fiducia che ancora mi resta nella categoria, mi porta a voler credere che ancora ci siano poche persone 'sane dimente e di spirito' che abbiano desiderio di iscriversi a veterinaria per passione e per amore degli animali, e non per altro.... E non 'in primis'... ma come motivazione ESCLUSIVA!!!!!
Ma è sempre un bene che idee come le tue vengano esternate, perché servono a farsi un'idea del veterinario che si ha di fronte (o futuro-spero di no-veterinario, come nel tuo caso) e scegliere di fuggire da lui/lei a gambe levate...
Non capisco quale FOLLE motivazione possa spingere una persona ad avvicinarsi alla Facoltà di veterinaria NON con l'intento di conseguire una Laurea che gli consenta di CURARE gli animali di affezione (e nond'affezione, ovviamente), ma con l'intento di sopprimerli, per il 'bene' della sanità pubblica...
Persone così sadiche me le immagino con un cervello di mucca in formalina, sul comodino accanto al letto...
Per non parlare di medici che ho avuto modo di conoscere, che hanno cominciato la loro carriera come vet ambulatoriali per la cura degli animali d'affezione, e poi hanno invertito il loro percorso, divenendo dirigenti ASL per i controlli sanitari sui capi da macello...
Così come per la classe medica umana, mi fanno un certo... 'senso'... quelle persone che si avvicinano alla professione medica NON per puro amore, ma solo ed esclusivamente perché vedono in essa uno sbocco lavorativo.

Daniel, io vado controcorrente e dico che SE le tue motivazioni sono 'nobili' come immagino (l'amore per gli animali), allora vale la pena tentare. Credo che tu abbia lo spirito giusto per potercela fare e, se tutto va bene, a 38 anni potresti aver già conseguito la laurea. Non è un'età giovanissima, certo, ma se fai un giro in facoltà di Veterinaria ti renderai conto di quante persone della tua stessa età decidono di intraprendere lo stesso percorso. E poi, meglio un buon medico non più giovanissimo, che un cattivo medico giovane.
Se invece le motivazioni che ti spingono ad iscriverti a Veterinaria sono le stesse di Sirenetta, facci una cortesia allora... Non ti iscrivere... Di medici di questo tipo ce ne sono fin TROPPI... e spero di non ritrovarmeli mai più tra i piedi.
E ad essere sincero sincero, l'augurio che rivolgo dal profondo del cuore alle persone che appartengono a questa tipologia di 'medico', non è molto bello... e forse è meglio che lo tenga per me.





08-10-2015 alle ore 22:13, sirenetta88 wrote:
Non è detto che questo ragazzo voglia fare il veterinario dei piccoli animali e mettere su uno studio suo.
Fare veterinaria non significa solo curare i canini /gattini/coniglini/furettini, anzi, è nato per tutt'altro . Probabilmente 60/70 anni fa neanche esistevano gli studi veterinari.
In primis fare il veterinario significa sanità pubblica. L'obiettivo è la salvaguardia della salute pubblica (il che significa che se ci sono degli animali che possono essere a rischio per l'uomo, questi animali vanno abbattuti).
Inoltre significa controllo della qualità degli alimenti, ispezione ...e tante altre cose.
Questo per dire che ci sono tanti ambiti dove poter lavorare.



[ Questo Messaggio è stato Modificato da: paco1986 il 11-10-2015 03:45 ]





si sta passando il limite.
stai passando il limite, la professione del medico veterinario è IN PRIMIS rivolta alla sanità pubblica, che significa salvaguardare il benessere animale ma avere sempre bene in mente che in primis c'è la salute dell'uomo.
il veterinario aziendale cura la salute di animali da reddito, che verranno macellati, e impedisce che quella carne possa avere patologie pericolose e contagiose per l'uomo.
ci sono priorità che vanno oltre il singolo individuo...
non ti permetto in questo forum , dove tu stesso hai ricevuto aiuto, di mettere i colleghi che lavorano in questo ambito in cattiva luce.
se c'è qualcuno di non sano di mente non sono certamente queste persone, ricordatelo

titomimilola

io consiglio a daniel di fare quello che si sente, l'età non conta, poco importa se un domani sarà assunto in una clinica oppure da multinazionali di mangimi o da salumifici..l'importante è fare
io conosco tantissimi vet e con i quali sono pure amica e mi han detto che veterinaria non è poi così difficile...forza daniel

lillina

Ma veramente non credo sia facile
È' a numero chiuso con test X ammissione
Obbligo di frequenza ,laboratori ecc


@ daniel18
L'età non conta e ' relativo
Dipende da possibilitá ' economiche , progetti di vita ,situazione di famiglia ,zona di residenza
Veterinaria non è in tutt'Italia

Volere e' potere ,
un vecchio detto che ha una certa valenza ,ma non so se basti

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: lillina il 12-10-2015 17:41 ]

titomimilola

la mia vet di fiducia si sta laureando in medicina, ha sempre gestito benissimo il lavoro di vet con lo studio e in questi ultimi anni ha pure lavorato in ospedale, non penso che medicina sia meno impegnativa di veterinaria, quindi penso che la cosa possa essere fattibile..

Anna49

certo, tutto ( o quasi) è fattibile, ma da questo a dire che "veterinaria non è poi così difficile" ce ne corre, a parte i tempi lunghi per poter esercitare

titomimilola

a me l'hanno detto, io riporto..evidentemente queste persone non hanno trovato difficoltà..e poi non è detto che deve passare del tempo x esercitare; 2 di questi sono stati subito assunti dal prosciutificio di parma e una da mangimi, quindi il lavoro si può trovareanche subito

sirenetta88

Il facile o difficile secondo me è relativo perché dipende dalla persona e dalle attitudini.
Indubbiamente è una facoltà impegnativa e richiede tanta voglia , curiosità e forza di volontà

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: sirenetta88 il 12-10-2015 18:32 ]

marcel

ho letto recentemente questo articolo molto interessante riguardo alla professione del vet:
Una comune giornata di lavoro

Anna49

letto tutto d'un fiato, grazie Marcel

lillina



Ottimo


daniel18

Grazie a tutti per le risposte. Non abbiate paura di "tarparmi le ali" perché prima di intraprendere una simile scelta voglio conoscere soprattutto i contro di questa scelta.
Attualmente ho un lavoro a tempo indeterminato quindi si, mi rimetterei in gioco soprattutto perché non mi vedo fare il mio attuale lavoro per altri 35/40 anni (poi ovvio che prima di tutto si deve fare i conti con la realtà quindi se i sogni sono destinati a restare tali mi terrei il lavoro senza troppi patemi). Dovrei trasferirmi in ogni caso dato che attualmente vivo all'estero quindi la destinazione ha un'importanza relativa.
Quello che mi piacerebbe capire adesso é sapere se potrei essere in grado di sostenere i primi tre anni facendo un lavoro part time e restando "abbastanza" in corso con gli esami e frequentando regolarmente le lezioni. Nella remotissima ipotesi che la cosa andasse in porto e arrivassi al terzo anno ho già messo nel conto l'idea che dovrei "smettere" di lavorare per il quarto e quinto anno dato che mi sembra impossibile fare un lavoro in questi ultimi due anni (ho dei soldi da parte e se arrivassi a quel punto potrei utilizzarli per mantenermi negli ultimi due anni).
Nel frattempo ho provato a mandare una mail con la stessa domanda che ho fatto qui ad un docente di veterinaria e con mia grande sorpresa la sua risposta é stata entusiasta (sottolineando giustamente come il primo grande ostacolo, test d'ammissione a parte, sia trovare un lavoro che mi permetta almeno di frequentare le lezioni).
Vorrei poi sapere cosa succede dopo la laurea (e l'esame di abilitazione), mi sembra che qualcuno abbia accennato al fatto che devono passare altri due o tre anni prima che si possa avere una autonomia minima nel mestiere e questo potrebbe essere un elemento pesante da valutare dato che nella migliore delle ipotesi mi troverei a lavorare veramente a 42/43 anni con alle spalle 4 o 5 anni senza un vero stipendio.
Per rispondere ad un'altra domanda certo che la mia prima passione sono gli animali d'affezione ma dovendo fare i conti con la realtà anche la strada legata agli animali d'allevamento o all'alimentazione sarebbe valida dato che sarei comunque entro il campo di quella che é la mia passione (e sono consapevole che rispetto al resto d'Europa il mercato dei veterinari in Italia é piuttosto saturo). Purtroppo sono consapevole che certi treni passano una volta e basta e il mio penso sia già passato ma a 18 anni non avevo la stessa testa che ho a 31 (comprese varie esperienze) e in quel momento fondamentale non ho avuto la maturità di molti coetanei 18enni per scegliere la mia strada scegliendone invece una più semplice. Prima di considerare il treno passato del tutto volevo pero' avere qualche parere.

Grazie ancora per la vostra disponibilità

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: daniel18 il 15-10-2015 19:02 ]

lillina

Non hai considerato la possibilità di fare medicina veterinaria all'estero ??
O diventerebbe ancora più oneroso ?
O forse più facile almeno per trovare un lavoro part time ...in Italia è un disastro come saprai




daniel18

Si mi era balenata l'idea (anche perché probabilmente ci saebbe la remota possibilità di restare part time nell'ufficio dove lavoro ora sfruttando il credito/stima che ho maturato in questi anni) ma già é un corso di studi molto duro, farlo in una lingua non mia (per quanto la possa padroneggiare bene non sarà mai la mia lingua madre) lo renderebbe ancora più difficoltoso. Poi mi sembra di avere capito che in Francia il percorso sia ancora più lungo (2+5).
In ogni caso ho letto i link postati alla prima pagina relativi a discussioni simili e mi sembra proprio che sia una missione abbastanza impossibile, specialmente considerando gli anni di gavetta dopo la laurea.Come giustamente veniva detto da altri un conto é fare gavetta a 26 anni lavorando semigratuitamente un conto é farlo alle soglie dei 40 anni (best case scenario).

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: daniel18 il 15-10-2015 22:20 ]

danimici15

Ho letto tutto, ti dico la mia, se avessi un bel pò di soldi da parte tanto da mantenermi qualche anno con la possibilità però di mantenere un lavoretto part time per pagare una parte di affitto in qualche stanza magari condivisa con altro studente che segua la stessa facoltà così da aiutarsi nello studio, se avessi la passione per studiare veterinaria ben consapevole che il percorso sarà molto articolato, molto ma molto impegnativo, lo farei, o comunque ci proverei nonostante tutto e provando pensando che probabilmente non ci riuscirò, mi trasformerei in un carrarmato credendo in quello che faccio e se fosse estremamente difficile gestire il lavoro con lo studio farei una scelta ma, una volta dentro il sistema non mollerei per nessuna ragione. Questo soltanto se fossi convinta che è quella la strada che adesso vorrei percorrere. Anche perchè a 18 anni non è sempre semplice scegliere una facoltà che poi da grande ti farà capire che è proprio quella cosa che avresti voluto fare nella vita.

didi45

Tra le tante cose da considerare metti anche in conto una decina di anni in cui non maturerai quasi nulla per la pensione. E per come siamo messi già ora per i giovani attuali che pur lavorano, immagina un buco di una decina di anni.
Ho 70 anni e quindi penso anche a questo.


calzinimaya

guarda, davvero...io il veterinario lo volevo fare da piccolina e non ho mai avuto dubbi su quale fosse il mio lavoro..
ma pur amando follemente il mio lavoro e la medicina...adesso ho 36 anni e non rifarei l'università...a 36 anni mettersi a fare l'intero percorso per me non può essere realizzabile se non come hobby...non in una vita vera.
hai un lavoro a tempo indeterminato, mi pare davvero folle lasciare tutto per un percorso così.
non si tratta di tarpare le ali a un giovane con tutte le porte aperte, si tratta di dare una visione realistica della nostra professione

lillina

Sinceramente ,sarò cinica e ormai vecchiotta e fuori dai giochi ,se penso a tutti i treni persi nella mia vita ......


La questione base è una sola ,a parte volontà intelligenza e carattere e passione autentica

Sono i maledetti SOLDI
Se ne hai ,buttati
Altrimenti NO