Micio 15anni fibrosarcoma-Consiglio rimedi nausea


Pubblicato in: Gatto

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misito99

Il mio Micio di 15 anni è stato operato a metà dicembre 2013 da un veterinario generico di fibrosarcoma dietro le scapole; fino ad allora sempre stato benissimo, vaccinato solo due o tre volte, l’ultima volta quasi 7 anni fa. Il tumore si è ripresentato dopo neanche un mese, lungo tutta la cicatrice. È stato quindi operato da un chirurgo oncologo e ha fatto tre sedute di elettrochemioterapia, di cui la prima durante l’intervento; nel frattempo è stato seguito anche da un veterinario omeopata, sia per aiutarlo a combattere il tumore che per gli effetti collaterali della chemio. A fine maggio il tumore è tornato di nuovo, in un punto più basso della schiena, vicino alla colonna; ho scelto di non operarlo di nuovo, abbiamo cominciato una chemioterapia metronomica, e stiamo combattendo con gli effetti collaterali sia con farmaci allopatici che integratori e farmaci omeopatici. Micio sta abbastanza bene, a parte un po’ di nausea e il fatto che mangia poco più della metà rispetto a prima. Per fortuna è buonissimo e si fa dare e fare qualsiasi cosa, anche se mi guarda mooolto male, miagolando tutte le sue proteste ogni volta che mi vede mettere i guanti… Il percorso è stato ed è complicato e impegnativo, per tutti e due, per la sua sofferenza, per le difficoltà pratiche e anche economiche. Volevo chiedere se qualcuno conosce un bravo veterinario omeopata o naturopata su Roma (se si può,non l’ho capito bene), per sentire almeno un altro parere in questo campo; poi, qualsiasi scambio di opinoni sull’argomento, terapie, rimedi per gli effetti collaterali e quant’altro. Intanto ringrazio tutti gli utenti del forum, ho letto tutte (!) le storie dei pelosi alle prese con questa brutta cosa, e mi sono state di grande aiuto (e di tanta emozione), perché fino a dicembre, per mia fortuna, non ne avevo mai saputo niente. Per ora ho messo solo la storia a grandi linee, man mano inserirò anche tutte le informazioni sugli esami e le terapie seguite. Intanto un saluto a tutti i pelosi e ai loro compagni di viaggio.

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: misssmith il 14-09-2014 23:19 ]

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: misito99 il 18-09-2014 00:44 ]

La_Uollas

Ciao Misito, mi dispiace molto per il tuo micio, la battaglia che state combattendo deve essere molto dura.
Ti mando un messaggio privato con i contatti del mio vet ( medico veterinario omeopata)

paco1986

Ciao, difficile darti un qualsisi consiglio, visti anche i vostri trascorsi... (Purtroppo io e il mio gatto ci troviamo in una situazione molto simile, anzi, peggiore).
Hai detto che il micio è stato operato due volte e che il bastardo si è ripresentato subito. La chirurgia è stata eseguita ad ampi margini ? (il protocollo, in caso di sarcoma, impone che sia asportato tessuto periferico di almeno 3 cm a partire dai margini della lesione e per ogni lato). Nei due referti istologici che dovresti avere "dovrebbero" essere riportate: le dimensioni totali del tessuto inviato per l'esame, le dimensioni effettive del tumore, le dimensioni dei margini , e "dovrebbe" essere riportata anche nota in cui si fa presente se i margini sono infiltrati o meno, e fin dove si estende l'infiltrazione in profondità o in periferia.
Se la chirurgia non è stata radicale era prevedibile che il mostro si ripresentasse, il rischio è già alto anche in caso di chirurgia ben fatta.

L'età del gatto non rende facile darti un consiglio, anche se a volte il fattore età , se il cuore è ok, se l'emocromo è ok e il profilo epato renale pure, gioca un ruolo meno importante.
Se il mio gatto avesse 15 anni e fossi sicuro che non ha altre malattie sottostanti, che il cuore funziona bene e che i valori renali ed epatici sono buoni, io (si trattasse sempre del mio gatto) sentirei almeno un altro bravo chirurgo, dalla comprovata esperienza in campo di chirurgia oncologica dei tessutio molli, per cercare di capire se si possa tentare un'ultima chirurgia . Sei di Roma, so che lì c'è un buon oncologo chirurgo, spero ti sia affidato a lui. Ad ogni modo, c'è chirurgo oncologo e chirurgo oncologo... Io mi sono affidato all'unico chirurgo oncologo della mia città, ed ha solo fatto danni su danni...

Ti consiglierei di sentire almeno un altro parere, se non di un oncologo, almeno di un chirurgo che abbia davvero tanta tanta esperienza: magari il mostro si è ripresentato perché la chirurgia non è stata eseguita bene (come nel nostro caso) e ora potresti essere ancora in tempo ad evitare il peggio, le metastasi, qualora queste non siano visibili già da RX o TAC. Il sarcoma è un tumore scarsamente metastatizzante, vero, ma a lungo andare, quando la lesione cresce...le metastasi le può dare eccome...

Quello di sentire un secondo parere per vedere se si possa tentare qualcosa e poi decidere su un'eventuale chirurgia rimane solo un consiglio ma, se hai scartato a priori l'idea di un terzo intervento, forse il mio consiglio di sentire un altro parere può risultare inopportuno...e non deve influenzarti.
Un intervento può sempre andare bene per un caso complicatissimo...e male per un caso semplicissimo. Quindi le scelte devono essere maturate sempre in piena autonomia.

Detto questo, il mio gatto, con due pessime chirurgie alle spalle per un sarcoma (il tumore s'è riformato subito dopo la prima chirurgia, ma non dopo la seconda di novembre 2013, nonostante i margini risultassero infiltrati), ed un carcinoma al polmone che si porta almeno dal marzo 2012, è attualmente in cura (palliativa) con una terapia metronomica (ciclofosfamide la mattina e thalidomide la sera) che, inaspettatamente, qualche risultato lo sta dando: "solo un mese di vita, massimo due, non vale la pena tentare", fu quello che mi dissero a dicembre ...e da gennaio andiamo avanti con la metronomica e siamo qui, con una buona qualità della vita, e con la speranza di andare ancora avanti.
A quel che ne so, però, la metronomica prevede la combinazione di diversi farmaci...
Quali farmaci prevede la terapia metronomica del tuo gatto? (Il nome del principio attivo puoi farlo, ma non scrivere i dosaggi).
Ha avuto effetti collaterali sul tuo micio?
Nel mio gatto non c'è stato nessun effetto collaterale particolare di quelli che si potevano prevedere, né erano previsti, perché i dosaggi sono piuttosto bassi (si va dai 5 ai 15 mg).
Ma 60 giorni si è però presentata cistite emorragica, non prevista, ma direttamente connessa all'uso di ciclofosfamide (o di ifofosfamide che noi non usiamo). E' sufficiente però mantenere il gatto iper idratato per evitare questo effetto collaterale.

Un grande in bocca al lupo




[ Questo Messaggio è stato Modificato da: paco1986 il 11-07-2014 15:48 ]

misito99

allora, ecco la prima puntata.
a dicembre 2013 porto il micio dal vet per due o tre pallini (grandi più o meno come ceci), che avevano cominciato a spuntare a verso ottobre (e io, maledetta ignoranza, ho sottovalutato J A V A S C R I P T:%20x()); mi dice che potrebbe essere un tumore, che bisogna asportare per essere sicuri. dopo lastra ai polmoni per verificare che non ci fossero metastasi, e le analisi del sangue, normali tranne alti bun (37 mg/dl) e ast (75 u/l), operazione con cicatrice di circa 15 cm (il vet mi dice di aver asportato ad ampi margini). istologico (data 8 gennaio, ma mi è stato consegnato la settimana dopo) riportava“losanga di cute di 9 x 3 x 1 cm, contenente neoformazioni multiple biancastre di dimensioni variabili; neoformazione densamente cellulare, non ben delimitata, non capsulata ed a crescita fortemente infiltrante, che si accresce nell’ambito del pannicolo adiposo a cavallo del muscolo pellicciaio. la neoformazione appare costituita da cellule dall’aspetto fusato disposte in fasci intersecanti ed immerse in abbondante stroma mixoide, con una quantità inferiore di fibrille eosinofiliche. le cellule neoplastiche mostrano moderata quantità di citoplasma eosinofilico, talvolta di aspetto fibrillare, nucleo rotondo-ovalare con cromatina finemente dispersa e nucleoli singoli talvolta evidenti. anisocitosi ed anisocariosi appaiono moderate e l’attività mitotica è bassa. frammista a tale popolazione cellulare si osservano un cospicuo numero di granulociti neutrofili e multifocalmente nella neoplasia sono presenti aggregati linfocitari perivasali. si osservano inoltre multifocali aree necrotiche spesso confluenti fra loro. lesione riferibile a fibrosarcoma ben differenziato”.
il vet propone cortisone per rallentare un po’ (che io rifiuto per una precendente esperienza con una micia che era stata molto male), mi accenna eventualmente a una tac e una chemio, che secondo lui darebbe scarsi risultati con questo tipo di tumore. nel frattempo compaiono noduli lungo tutta la cicatrice (secondo il vet sono infiammazione per i punti), e dopo lo sconforto e aver dato quasi per perso il mio povero pellicciotto, comincio a informarmi, tra amici e internet.
sento una vet oncologa, che conferma il mio sospetto che i noduli sono di nuovo il tumore, visto che continuano a crescere, ma il micio sta bene, quindi propone tac, intervento, e due chemio via vena. sento un altro veterinario oncologo, specialista in elettrochemio, che conferma la diagnosi e la necessità di un altro intervento, ma non della tac; decido per questa strada, e a inizio marzo si fa la seconda operazione con prima elettrochemio (cisplatino e bleomicina). il vet mi dice che l’intervento è stato impegnativo, hanno tolto tutto il possibile, ma la situazione era molto compromessa; non viene fatto l’istologico. a fine marzo 2° elettrochemioterapia e asportazione di due piccolo noduli sospetti; a metà aprile 3° elettrochemioterapia. la terapia di mantenimento è il pantoprazolo. a fine maggio, subito dopo la visita di controllo, spunta un nodulo vicino alla colonna, a circa 15 cm dalla cicatrice; l’esame citologico è compatibile con il tumore. abbiamo iniziato allora una chemioterapia metronomica, con clorambucile, che gli do io in pasticche, inizialmente tre volte a settimana, poi micio ha cominciato a vomitare e non mangiare, e così è stata ridotta a due volte, sempre accompagnata dal pantoprazolo. ora siamo alla quinta settimana, ma il vet mi ha detto che è una terapia su tempi lunghi, e nel frattempo sono spuntati altri noduli vicino (tra un po’ faremo il controllo).
per quanto riguarda le terapie, ho deciso per l’elettrochemio, perché a parte la radioterapia, per me impossibile per motivi logistici ed economici, su questo tipo di tumore dovrebbe essere la più efficace, mentre la chemioterapia tradizionale (quella per vena, non so se questo è il termine giusto) non darebbe grossi risultati, questo in base a quello che ho letto cercando di informarmi. per la chemioterapia metronomica, prima di seguire questa strada ho sentito un centro dove fanno la radioterapia, e un altro centro oncologico a roma. qui l’oncologo mi ha confermato che data la distanza dal tumore iniziale, si tratta in realtà di un “tumore satellite”; il micio sarebbe in grado di sostenere un altro intervento (preceduto da tac per verificare prima la situazione), con elettrochemio come terapia di supporto, ma è possibile che poi il tumore ritorni, visto che ormai è in circolo, e io non me la sento di fargli affrontare di nuovo l’operazione e il lungo post-operatorio (dolore, fastidio, punti, collare, vestitino …), a quest’età, per una cosa che non può dare garanzie; in alternativa, anche per lui la metronomica è l’unica strada da tentare, con il clorambucile. entrambi i vet mi hanno confermato anche quello che avevo letto riguardo elettrochemio, radio e chemio tradizionale.
paco, mi dispiace molto per il tuo micio, avevo già letto; sono contenta che riusciate ad andare avanti, siete una lucetta di speranza! per quanto riguarda la chirurgia, la prima sembrava ad ampi margini, ma c’è il sospetto che il vet non abbia fatto bene altro (cambio guanti etc.), perché il tumore si era sparso su tutta la cicatrice (quando sono andata per i controlli ho trovato altri gatti nella stessa situazione). dei margini non mi ha parlato, neanche nell’istologico, e io questa cosa l’ho scoperta dopo…
degli effetti collaterali vi racconto poi, che non ho finito… ho cercato di riepilogare, ma questa è solo la puntata sulle terapie “tradizionali”, appena posso aggiungo quelle “alternative”. uollas grazie mille, ho contattato il vet, abbiamo appuntamento la prossima settimana.


misito99

Scusate, ho fatto casino con punteggiatura e faccine...

paco1986

Ciao Misito, non saprei cosa aggiungere o come consigliarti, ma non posso fare a meno di fare due considerazioni:



1) Non sono medico, certo, ma direi che non è stata eseguita chirurgia ad ampi margini. In alcuni testi è riportato che bisogna asportare almeno 3 cm di TESSUTO SANO INTORNO al tumore; nel testo di un congresso tenuto da un noto luminare di oncologia veterinaria (non si possono fare nomi, ma linkare un testo di si può: Chirurgia dei sarcomi dei tessuti molli ) c'è scritto addirittura che sarebbe opportuno asportare fino a 4 cm di tessuto sano nella zona intorno al tumore, e in alcuni casi rimuovere anche l'osso sottostante (costole, nel caso del mio gatto e del tuo). Certo, la rimozione delle costole sarebbe stata troppo invasiva e forse per il mio gatto non avrei accettato che gli fosse praticata se mi avessero detto che avrebbe dovuto poi sopportare sofferenze atroci. Però...una pulizia dei margini in profondità, nella fascia muscolare, sarebbe stata doverosa... nel nostro caso come nel vostro. Se un tumore dev'essere tolto asportando tessuto periferico sano di 3-4 cm...va da sé che, fin dove possibile, lo stesso criterio va applicato anche per la pulizia del margine profondo. Non saranno 4 cm...ne saranno 2... Non ne saranno due...ne sarà saltanto uno....ma almeno 1 cm di tessuto sano, al di sotto del tumore (che tu descrivi grande come un cece, quindi 1 cm?) avrebbero dovuto asportarlo!....


Losanga di cute di 9 x 3 x 1 cm :

9cm (immagino sia la lunghezza dal margine craniale a quello caudale del campione inviato): se fosse stata una sola lesione, forse si potrebbe anche pensare che abbiano rispettato i margini di 3-4 cm di asportazione di tessuto sano, ma solo se la lesione fosse stata singola e posta al centro della "losanga di cute"...
Ma nell'istologico si parla di "multiple neoformazioni e credo che i conti non tornino più...

3cm (immagino sia larghezza del campione inviato): togliendo anche solo 0.5 cm, posto che il cece usato come metro di paragone sia stato così piccolo, rimarrebbero comunque 1.25 cm di tessuto sano asportato per ogni lato. Credo, sulla base di quello che potrai leggere anche tu, che siano stati troppo pochi....

1cm (immagino sia la misura della profondità totale del campione inviato per l'esame istologico): togliendo da questo cm la profondità del tumore (che tu e il tuo vet stimate grande quanto un cece) rimane davvero pochissimo margine di sicurezza...
O addirittura nulla....

2) Per il secndo intervento il vet ti dice che l’intervento è stato impegnativo, hanno tolto tutto il possibile, ma la situazione era molto compromessa.....e non viene fatto l’istologico? Ma scherziamo? E tu come fai a sapere che davvero hanno fatto tutto "a dovere"? Volessi denunciarli tu, sono stati così furbi da pararsi bene le chiappe....
Sono INDIGNATISSIMO.
Spero, dal profondo del cuore, che quando arriverà il loro turno (e arriverà) si trovino dinanzi medici dotati della loro stessa identica "professionalità".

Per quanto riguarda la radioterapia, per quel che ne so, a Roma non sarebbe stato comunque possibile farle perché l'UNICO acceleratore lineare si trova a Sasso Marconi...
O altrimenti si va in Svizzera...


Se posso ti darei solo un consiglio: proverei a sentire telefonicamente uno dei 2 prof luminari in oncologia veterinaria (uno si trova a Torino, l'altro a Milano) per chiedere cosa ne pensino di una terapia metronomica con il farmaco che hai citato. Cos'...giusto per essere sicuri...
Con me sono stati ben disponibili a sentire la storia di Jerry e a darmi un lor parere. Poi quello di Torino ho dovuto conoscerlo di persona... troppo tardi, purtroppo.
Nel caso fossi interessato, posso inviarti i loro contatti in MP.


[ Questo Messaggio è stato Modificato da: paco1986 il 13-07-2014 16:11 ]

MilenaF

Attendendo la puntata sulle terapie allopatiche, mi sento di dirti che è più facile, secondo me, che un vet che se ne serve vada a studiarsi (o conosca) anche i protocolli 'classici', piuttosto che il contrario.
Insomma, se pensi ad un approccio 'misto', mi sembra un'ottima idea chiedere al limite un consulto con altro vet "allo" come chiedevi tu nel post iniziale. Anche perché (a quanto ho capito, per me è un mondo nuovo), ci sono 'approcci' (scuole di pensiero? davvero non saprei definire) diversi.

Tutti gli inboccaallupo possibili a Micio, e a te che lo segui con tanto amore e attenzione

@ Paco, tu sai che io capisco benissimo la tua indignazione nei riguardi dei medici che hanno avuta a che fare con Jerry, si sa con quali risultati..

Però non è detto che ci sia sempre faciloneria, imperizia e quant'altro, né?
Si sa che ci sono ottimi medici, come si sa che anche il luminare può toppare: siamo umani..

Sono tanti i fattori che a volte giocano, purtroppo, a sfavore.. dall'aggressività del mostro alla sfiga.

Vi riporto il 'dialogo' fra una delle nostre vet e un'utente alle prese con adenocarcinoma della sua cagnolina



09-07-2014 alle ore 23:26, calzinimaya wrote:
non ho capito una cosa: dalla ferita pare che il chirurgo abbia tolto abbondante tessuto intorno alla massa, mentre l'istologico parla di massa ampiamente infiltrante i margini inviati...
penserei che il chirurgo abbia inviato solo parte del materiale escisso per la valutazione istologica, ma che abbia tolto molto di più, è corretto?





10-07-2014 alle ore 05:48, Rospetta wrote:
Si esatto. Mi ha specificato infatti di non preoccuparmi per questa parte perché ha mandato dei campioni e non l'intero tumore.


Potrebbe esser stato fatto così anche nel caso di Micio, come no. Dare per scontato che abbia sbagliato il medico senza alcun riscontro mi pare azzardatello..

Mi sembra giusto fare questa precisazione perché io penso spesso a chi legge in silenzio, alla ricerca di info come ho fatto anch'io, notti su notti.
Nella disperazione di quei momenti alcuni messaggi potrebbero spingere in direzioni sbagliate.. del tipo "Non so a chi affidarmi, non posso andare a Torino o Milano, lasciamo perdere tutto".. ecco, spero si capisca il senso.
Trovo sia invece importante sottolineare che un buon chirurgo, anche senza per forza essere oncologo, possa fare un ottimo intervento, e contribuire a salvare una vita..

paco1986

Milena, ho citato il Prof di Torino e il Dott. di Milano NON ai fini di una eventuale chirurgia, ma SOLO perché l'utente (se ne ha voglia) possa chiedere conferma ai 2 luminari sulla terapia metronomica che sta seguendo. Avendoli conosciuti entrambi ( quello di Milano solo telefonicamente) so che sono gentilissimi e che un parere, se hanno tempo, lo danno.

La discussione della quale riporti parte del dialogo l'ho letta ma...devo dirti la verità, io non sarei così benpensante come voi...
Insomma, non concederei fiducia sull parola, ecco.
Ti dico pure che avevo replicato proprio al testo che citi, ma poi... alla fine, per non risultare il solito rompiscatole ho deciso di farmi i fatti miei...e ho annullato l'invio del mio messaggio.
Non avrei voluto postarla, ma questo è Jerry dopo l'intervento del novembre scorso:

Sono esattamente 22 punti di sutura per un taglio di oltre 20 cm.
Immagino che la stessa considerazione la dottoressa Calzinimaya l'avrebbe fatta anche guardando questa foto e probabilmente avrebbe pensato ad una chirurgia "eccellente".
E io, analogamente all'altro utente, avrei potuto riportare, fiducioso, la risposta del Prof che ha operato Jerry: "stia tranquillo, abbiamo tolto tutto quello che si doveva togliere".
E invece NO... Ho PRETESO di vedere cosa fosse stato asportato ed ho dovuto faticare tantissimo prima che mi fosse mostrato dai medici, offesi per la poca fiducia...e quando finalmente riuscii a vedere il campione mi accorsi della pochissima invasività...(un piccolo pezzettino di tessuto di 7cmx5cmx2cm per un sarcoma che da solo misurava 3 cm x 2 in profondità)
Lo feci presente al Prof. che mi disse che quello era tutto il materiale che aveva asportato e non ce n'era altro...e SOLO quando mi arrivò quel maledetto referto dell'istologico dalla Germania (margini infiltrati in periferia e sopratitto in profondità) il Prof., guardacaso, si "ricordò" di aver tolto un altro pezzettino di tessuto in profondità... e che quindi era "possibile" che il margine profondo non fosse infiltrato.
Meglio se non me lo diceva, faceva più bella figura, perché quel pezzo di tessuto SE è stato tolto, è finito dritto dritto nel cestino....

Comunque, non ha senso mandare "parti" di un tumore per un esame istologico. Come fai ad essere sicuro che i margini risultimo puliti se di un tumore ne mandi solo una parte? Sarebbe tutto affidato al caso, alla fortuna. Non è così che funziona in umana e non è così che deve funzionare in veterinaria. Non mi interessa se il vet è costretto ad usare "vasche da bagno" (come è stato risposto a quell'utente).
Se pago un esame istologico PRETENDO che mi siano restituiti i risultati DELL'esame istologico, non di UN esame istologico eseguito "tanto per", su di una sola parte... che mi dia un risultato aleatorio.
Così come se pago un intervento chirurgico PRETENDO di poterne discutere i dettagli per essere sicuro che sia esguito "a dovere", come da protocollo. La prima chirurgia, in questi casi, è quella più importante. Se si esegue una chirurgia "ad minchiam" residuando il tumore, questo ricresce più in...cavolato di prima. Anche questo è bene ricordarselo.

Quindi Milena, è giusto quello che dici " importante sottolineare che un buon chirurgo, anche senza per forza essere oncologo, possa fare un ottimo intervento, e contribuire a salvare una vita", ma bisogna essere sicuri che quel chirurgo sia veramente un "buon" chirurgo. quindio chirurgia fatta "a dovere", non "tanto per"...

PUNTO DUE: sei troppo benpensante e fiduciosa nel prossimo. Dimentichi che per il secondo intervento chirurgico l'utente riferisce che non è stato eseguito esame istologico. Gravissimissimissimo errore, secondo me.


MilenaF



14-07-2014 alle ore 00:23, paco1986 wrote:
PUNTO DUE: sei troppo benpensante e fiduciosa nel prossimo. Dimentichi che per il secondo intervento chirurgico l'utente riferisce che non è stato eseguito esame istologico. Gravissimissimissimo errore, secondo me.



Vero, io vengo da Fantasilandia, si sa, e rischio un'ottica più rosea, soprattutto se si tratta di vet, vista la venerazione..

Però, in questo caso, sono due vet diversi.

Possibile abbiano sbagliato entrambi? Sì, tu ne sei la prova provata.

Ma possibile invece che siano altre le prassi, a seconda del caso, del tipo di neoplasia e del bestio?

Per quanto noi facciamo ricerche incessanti, non siamo vet, ci mancheranno sempre dei 'pezzi'.. forse ne avremo altri, anche da insegnare ad alcuni laureati, ma manca l'insieme..

Lungi da me 'difendere' una categoria cui non appartengo, e sicuramente per certi elementi non lo farei comunque neanche morta!
Ma non trovo giusto che passi il messaggio "non ci si può fidare di nessuno", perché porta inevitabilmente ad un arrendersi, esattamente quello che bisogna evitare.

Sono convinta che esistano buoni chirurghi senza virgolette, che sappiano fare il loro lavoro, e neanche per forza famosi. Come so che ci sono ottimi neurologi, e, per ironia della sorte, quello che con noi ha probabilmente toppato, è il nome più conosciuto dei 4.

Tutto 'sto pippone c'entra poco con il percorso di misito, diciamo che è ad uso e consumo più dell'eventuale lettore silente, che in una notte disperata cerchi "fibrosarcoma" e si ritrovi qui..
Mi scuso per l'OT.

IRENE64



14-07-2014 alle ore 02:29, MilenaF wrote:


14-07-2014 alle ore 00:23, paco1986 wrote:
PUNTO DUE: sei troppo benpensante e fiduciosa nel prossimo. Dimentichi che per il secondo intervento chirurgico l'utente riferisce che non è stato eseguito esame istologico. Gravissimissimissimo errore, secondo me.



Vero, io vengo da Fantasilandia, si sa, e rischio un'ottica più rosea, soprattutto se si tratta di vet, vista la venerazione..

Però, in questo caso, sono due vet diversi.

Possibile abbiano sbagliato entrambi? Sì, tu ne sei la prova provata.

Ma possibile invece che siano altre le prassi, a seconda del caso, del tipo di neoplasia e del bestio?

Per quanto noi facciamo ricerche incessanti, non siamo vet, ci mancheranno sempre dei 'pezzi'.. forse ne avremo altri, anche da insegnare ad alcuni laureati, ma manca l'insieme..

Lungi da me 'difendere' una categoria cui non appartengo, e sicuramente per certi elementi non lo farei comunque neanche morta!
Ma non trovo giusto che passi il messaggio "non ci si può fidare di nessuno", perché porta inevitabilmente ad un arrendersi, esattamente quello che bisogna evitare.

Sono convinta che esistano buoni chirurghi senza virgolette, che sappiano fare il loro lavoro, e neanche per forza famosi. Come so che ci sono ottimi neurologi, e, per ironia della sorte, quello che con noi ha probabilmente toppato, è il nome più conosciuto dei 4.

Tutto 'sto pippone c'entra poco con il percorso di misito, diciamo che è ad uso e consumo più dell'eventuale lettore silente, che in una notte disperata cerchi "fibrosarcoma" e si ritrovi qui..
Mi scuso per l'OT.


Mi inserisco nella Vostra discussione, perché ho appena perso la mia gattina di 10 anni per un maledetto fibrosarcoma. E' stata operata un anno fa e non ha avuto recidive ma ha sviluppato un tumore interno che gli ha preso i polmoni. Se né andata dopo un mese di agonia e dopo aver fatto una trombosi alle zampette posteriori che non le permettevano più di muoversi. Con lei mi sono rifiutata di curarla con la chemioterapia, ma le ho provate tutte, dall'Aloe alla cartilagine di squalo, alla graviola ed ad altre cure omeopatiche, ma questo mostro se l'è portata via. Lei rimarrà sempre nel mio cuore, ma vorrei con il vostro aiuto segnalare all'associazione veterinari, alle case farmaceutiche e a tutti coloro che hanno veramente a cuore questi amatissimi amici pelosetti, di studiare, testare, verificare meglio i vaccini, perché la causa di tanta sofferenza sono loro. Dimenticavo di dirvi che la mia gatta, purtroppo è sempre stata vaccinata.


monika71

Ma infatti non capisco neanche io perchè malgrado questi vaccini continuano da anni a mietere vittime, non li ritirano dal commercio.
La mia vet per esempio non vaccina mai nessun gatto per la felv, anche se io ho il dubbio che anche il trivalente può provocare il fibrosarcoma. I miei fino ad ora sono stati sempre vaccinati e spero non succeda mai niente.

MilenaF

Non sono i vaccini, il problema, né altri tipi di farmaci, ma il mezzo utilizzato, l'iniezione.
Vi riporto cosa ha scritto la vet Calzini



24-05-2014 alle ore 23:45, calzinimaya wrote:
il fibrosarcoma INIEZIONE-indotto non è dovuto ai farmaci in se, è conseguenza di una risposta anomala dell'organismo di questi gatti al piccolo trauma dovuto all'iniezione.


Io avevo letto un articolo in cui si parlava dell'opportunità di vaccinare sulla coda: pare che il farmaco agisca ugualmente, e sia un punto più facilmente trattabile chirurgicamente nel malaugurato caso di fibrosarcoma da inoculo.
Non so se poi dalla sperimentazione si sia passati all'azione..

misito99

Ciao a tutti, scusate se sono sparita per così tanto tempo, ma la situazione si è complicata, e non ho avuto il tempo di aggiornare prima. Intanto, grazie a tutti per i consigli e le indicazioni; dato che l’argomento non è semplice, e che mi sembra si generano discussioni importanti, vorrei cercare di tenere distinte le cure fatte e i risultati (ahimè come leggerete non buoni) dai miei commenti personali. Sperando che possa essere in qualche modo utile, come lo sono state finora per me tutte le cose che ho letto.

Intanto, ecco la puntata sulle cure “alternative” fatte fino ad ora. Questo è l’elenco:
-Da dicembre fino a marzo ha preso un integratore per il fegato
-A gennaio: coenzyme compositum +ubichinum compositum +viscum compositum+arnica compositum, sottocute, alternati per 20 giorni (i primi tre contro il tumore, l’arnica come antiinfiammatorio)
-Marzo: glioxal compositum (10 volte),+ catalizzatori dell’acido citrico (4 volte), tutti sottocute (contro il tumore) + un complesso composto da estratto secco standardizzato di Ortosifone, Desmodio, Crisantemo, Vitamine del gruppo B (per il fegato) + un composto di Metilsulfonilmetano, Zinco Bisglicinato, Rame bisglicinato, Amido di riso, Silice Colloidale (per il sistema immunitario, mucose, e articolazioni).
-inizio Giugno: oticatal (20 volte) citrocatal (20 volte) +immunostimolante vegetale (10 volte), somministrati oralmente (i primi contro il tumore, l’altro per il sistema immunitario) + un rimedio omeopatico per drenare le tossine del sistema linfatico (con Abies pectinata, Alnus glutinosa, Betula pubescens, Castanea sativa , Fagus sylvatica, Juglans regia, Prunus spinosa, Quercus peduncolata, Ribes nigrum, Rosa canina, Viburnum lantana, Vitis vinifera)
-da inizio Luglio ad ora sta continuando il rimedio omeopatico per drenare le tossine del sistema linfatico, a cui si sono aggiunti aggiunti un complesso con Vit. E, Olio di fegato di chimera, Olio di fegato di squalo(per il sistema immunitario, la detossificazione dai metalli pesanti e azione antineoplastica) + un rimedio omeopatico per aiutare il fegato (Composizione: Alnus incana, Carpinus betulus, Cascarilla, Chelidonium majus, Cholesterinum, Corylus avellana, Cynara scolymus, Diaspro verde, Fegato, Fel suis, Juniperus commu., Lazulite, Lycopodium clavatum, Natrium sulphuricum, Nux vomica, Pancreas, Phosphorus, Rene, Rhamnus frangula, Rosmarinus off., Secale cereale, Surrene, Taraxacum off., Urtica urens) + un rimedio omeopatico per aiutare i reni (composizione: Apis mellifica, Bacinetto renale, Belladonna, Berberis vulgaris, Betula verrucosa, Calluna vulgaris, Cantharis , Chimaphila umbellata, Coccus cacti, Equisetum arvense, Fagus sylvatica, Formica rufa, Juniperus communis, Mercurius corrosivus, Pareira brava, Petroselinum sativum, Populus nigra, Pyrogenium suis, Rene, Sabal serrulata, Sarsaparilla, Senecio vulgaris, Solidago virga aurea, Uncaria tomentosa, Uretere, Uretra, Uva ursi, Vaccinium myrtillus, Verbascum thapsus, Vescica).
Effetti sul tumore non mi sembra ce ne siano. Si è ripresentato comunque, e ha continuato a diffondersi. Non posso dire se senza sarebbe andato più veloce.
A parte i rimedi per cercare di rallentare il tumore e quelli per rinforzare il sistema immunitario, gli altri sono per contrastare gli effetti della chemioterapia: dopo l’elettrochemio infatti era tutto infiammato (se lo toccavo aveva fastidio, le orecchie gli si erano infiammate, gli sono caduti parte dei baffi); e inoltre anche l’elettrochemio ha effetti collaterali sistemici, anche se meno rispetto a una chemio tradizionale.
L’infiammazione generale è passata, non ha più fastidio quando lo tocco. Le analisi fatte a fine luglio (le posto sotto) sono abbastanza buone, tranne per i reni un po’ in sofferenza.
Poi, come avevo già scritto, con la chemio ha cominciato ad avere la nausea. Il vet quindi mi ha aggiunto: la nux vomica (consigliandomi di farla sottocutanea, io ho rifiutato e ho scelto di dargliela per bocca), e un complesso composto da una pasticca di fermenti lattici (lactobacillus rhamnosus, acidophilus, casei, plantarum, bifidum, vitamina b6) ed una di estratti secchi di mirtillo, zenzero, camomilla matricaria), da fare per 15 giorni; a fine luglio, dietro indicazione del nuovo vet omeopata, ho sostituito la nux vomica in fiale con quella in granuli, il complesso di fermenti con un altro (lactobacillus rhamnosus, acidophilus, casei, bifidum), e di estratti dò solo lo zenzero, preparatomi appositamente dal farmacista.


misito99

Ecco (spero...) le analisi

calzinimaya



17-07-2014 alle ore 19:20, monika71 wrote:
Ma infatti non capisco neanche io perchè malgrado questi vaccini continuano da anni a mietere vittime, non li ritirano dal commercio.
La mia vet per esempio non vaccina mai nessun gatto per la felv, anche se io ho il dubbio che anche il trivalente può provocare il fibrosarcoma. I miei fino ad ora sono stati sempre vaccinati e spero non succeda mai niente.



perchè a fronte di qualche caso di fibrosarcoma ci sono centinaia di vite feline salvate dalla felv...
non concordo assolutamente con il non vaccinare per la felv gatti che escono, ci sono vaccini non adiuvati che minimizzano il rischio di fibrosarcomi e ribadisco che non è il vaccino felv il problema

calzinimaya



19-07-2014 alle ore 13:37, MilenaF wrote:
Non sono i vaccini, il problema, né altri tipi di farmaci, ma il mezzo utilizzato, l'iniezione.
Vi riporto cosa ha scritto la vet Calzini



24-05-2014 alle ore 23:45, calzinimaya wrote:
il fibrosarcoma INIEZIONE-indotto non è dovuto ai farmaci in se, è conseguenza di una risposta anomala dell'organismo di questi gatti al piccolo trauma dovuto all'iniezione.


Io avevo letto un articolo in cui si parlava dell'opportunità di vaccinare sulla coda: pare che il farmaco agisca ugualmente, e sia un punto più facilmente trattabile chirurgicamente nel malaugurato caso di fibrosarcoma da inoculo.
Non so se poi dalla sperimentazione si sia passati all'azione..



vaccinare sulla coda presenta un problema non indifferente...fa male perchè il sottocute è minimo.
quindi il proprietario che vede il gatto preso per la coda urlare cambia veterinario alla velocità della luce...
verissimo che sarebbe fantastico per un approccio chirurgico molto più semplice.

misito99

Scusate ho scansionato le immagini e ho provato a inviarle come foto, mi dice che sono state inviate ma non le vedo, è normale?

misito99

Intanto vi aggiorno sul resto...
A fine luglio sono andata dal nuovo veterinario omeopata, e ha fatto analisi del sangue (vediamo se riesco a postarle) e una lastra ai polmoni, che per fortuna sono puliti. Sono tornata dall’oncologo. Dato che il tumore continua a diffondersi, ha deciso di cambiare il farmaco (clorambucile) con il ciclofosfamide, da dare ogni giorno. Prima di iniziare la cura ho voluto sentire un altro parere, quindi ho chiamato l’oncologo di Milano (non ho parlato direttamente con lui, ma con un collaboratore), che mi ha confermato che sia il farmaco usato in precedenza che questo sono indicati. In aggiunta al pantoprazolo, il mio oncologo mi ha dato delle gocce di un concentrato alcalino da mettere nell’acqua, per alcalinizzarla e aumentare il PH, in modo da abbassare ulteriormente l’acidità, che favorisce lo sviluppo del tumore. Per i reni, mi ha consigliato di dargli alimentazione e acqua specifica. Il cinque agosto ho cominciato la terapia, ma dopo tre giorni di nuovo la nausea; ha cominciato a mangiare poco e a vomitare, ha vomitato un paio di volte, era abbastanza abbacchiato. Ho risentito l’oncologo e siamo passati a una terapia a giorni alterni, per la nausea non mi ha dato altro, perché sta già prendendo il pantoprazolo. La situazione al momento è questa:
-per la nausea sta abbastanza bene; vomita un paio di volte la settimana, non sembra particolarmente sofferente, mangia regolarmente.
-per il tumore, continuano a spuntare nuovi noduli, che crescono un po’ e poi si rimpiccioliscono fino quasi a scomparire.


misito99

Poi, ho provato a ragionare un pò su come è andato questo percorso e i perché delle decisioni che ho preso, e questo lenzuolo è il risultato. Per il primo intervento, mi sono affidata al veterinario (e alla sua collaboratrice) perché è quello che ha salvato Micio ormai quindici anni fa, quando lo raccolsi che era uno scheletrino sporco e malatissimo, quasi moribondo, e perché ignoravo completamente l’esistenza di tutte le varie specializzazioni della medicina veterinaria, per me esisteva semplicemente il veterinario che “fa tutto”. Ho smesso di fidarmi alla luce delle cose che ho imparato, ahimè, dopo, perché penso che il veterinario in questione:
- prima dell’intervento avrebbe dovuto dirmi subito che tipo di tumore sospettava, e prospettarmi le diverse possibilità sia di intervento che di cura (compresa la tac prima, non dopo, l’intervento, e l’elettrochemio, che va fatto durante l’intervento), e anche che c’era la possibilità di consultare veterinari specialisti.
-l’unica cura che mi ha proposto è stato il cortisone. Cito “si può provare il cortisone, che rallenta un po’ il tumore, o fare una tac per vedere a che punto è il tumore (detto dopo l’intervento) e forse la chemio, ma non do grossi risultati”, così, genericamente.
-la presenza, quando sono andata per i controlli postoperatori, di un gatto operato dallo stesso per tre volte nel giro di due mesi, con il tumore che continuava a progredire, e chirurgia e cortisone come unica proposta di cura alla proprietaria.
-il fatto che il tumore si è ripresentato dopo un mese, lungo la cicatrice, ed è stato interpretato come noduli dovuti all’infiammazione dell’intervento.
-ho dovuto aspettare quasi un mese (c’erano le feste di natale di mezzo?) per avere il risultato dell’istologico, e sollecitarlo varie volte.
Come ho scritto in precedenza, ho scelto di non fare il cortisone, perché l’esperienza con una gattina di mia madre era stata devastante, e ho cominciato a informarmi. La mia fonte di informazione è stata un’amica veterinaria, e soprattutto internet, sia i vari forum, sia quando le ho trovate pubblicazioni di studi veterinari, italiani e inglesi. Ho consultato un’oncologa che mi ha proposto tac, nuovo intervento e chemio via vena. Ho deciso di non fare la chemio via vena, perché ovunque ho letto che su questo tipo di tumore funziona poco, e ho deciso per il secondo intervento e l’elettrochemio, perché da quanto ho letto viene riportatata come la più efficace per il fibrosarcoma.
Per il secondo intervento, mi sono fidata del veterinario intanto per forza di cose, perché a Roma, almeno fino a Febbraio, a quanto ho saputo era l’unico a praticare l’elettrochemio, e perché durante la visita mi è sembrato competente, ha risposto a tutte le mie domande, e molto disponibile. La cosa su cui sono molto dubbiosa, col senno di poi, è il fatto che abbia operato senza TAC. Avevo letto che per operare un fibrosarcoma è fortemente consigliata, il veterinario che ha operato (e anche altri che ho sentito in seguito) dicono che si può fare un buon lavoro anche senza, anche in considerazione del fatto che Micio ha quindici anni, e avrebbe dovuto sostenere due anestesie a breve distanza, più quelle per l’elettrochemio. Mi resta il dubbio che su questa cosa il veterinario abbia preso una cappellata e che con la TAC il micio avrebbe avuto qualche possibilità in più; tornando indietro, considerando l’alta possibilità che il fibrosarcoma ritorni, tra diminuire il rischio di recidive e il rischio dell’anestesia, sceglierei quest’ultimo, e la farei, ma non è una decisione facile. Ho scelto di continuare a fidarmi, perché nel postoperatorio, nei controlli e nelle cure proposte quando il mostro è tornato, mi è sembrato attento, disponibile e competente. Ho deciso però anche di non fidarmi mai più a scatola chiusa di nessuno, come ho fatto per il primo intervento, e di chiedere comunque un secondo parere prima di iniziare le terapie; ho sentito in diversi momenti un centro specialistico in oncologia veterinaria di Roma, due veterinari omeopati e il luminare di Milano (non ho parlato con lui, con un collaboratore). Tutti hanno concordato con le terapie proposte e mi hanno detto che il veterinario oncologo che mi segue è uno dei migliori e uno dei più aggiornati in questo campo.
Per quanto riguarda le terapie “alternative”, ero completamente ignara in materia, anche per me è un mondo nuovo, tranne l’uso di qualche prodotto di fitoterapia a uso umano, quando è possibile, invece dei farmaci, e solo ora comincio faticosamente a orientarmi un po’. Mi sono rivolta al primo omeopata/omotossicologo a gennaio, su consiglio di due amiche a cui aveva salvato due micie date per spacciate da veterinari “allopatici”. Mi è sembrato competente e attento, mi ha proposto le terapie che ho riportato prima, sia per sostenere il micio, sia per contrastare il tumore, anche se mi ha detto chiaramente che il massimo che si poteva sperare era rallentarlo il più possibile. Quello che ad un certo punto non mi ha convinto è stato il modo di somministrazione, perché mi ha fatto dare i medicinali sottocute, tramite iniezione (gli ho fatto più di trenta iniezioni, mi staccherei le mani da sola…). Io intanto ho cominciato a sentire, sia dai veterinari allopatici che mi seguivano (tranne quello del primo intervento, che invece mi ha parlato esclusivamente di sarcoma vaccinale), sia leggendo, anche qui sul forum, che in realtà la causa del tumore nei gatti predisposti sembra non siano i vaccini, quanto piuttosto l’iniezione in sé, e le iniezioni sono quindi sconsigliate.Ho quindi scelto di dargli per bocca le cure proposte, e di chiedere lumi: mi ha dato risposte contrastanti: prima che in realtà non sono i vaccini ma un eccipiente a causare il tumore, poi che in effetti sarebbe meglio non fare troppe iniezioni nei gatti con questa predisposizione, poi quando ho chiesto qualcosa per contrastare la nausea da chemio, di fare la nux vomica con iniezioni sottocutanee. Io mi sono rifiutata e ho deciso di cercare un altro veterinario.
Ora (mi scuso se dopo il lungo silenzio sto inondando il forum ma ci sono ancora alcune cose cu cui vorrei ragionare), la discussione, molto interessante perché ha toccato alcuni dei dilemmi su cui mi macero anch’io, Sul fatto che probabilmente il primo intervento non sia stato fatto come si deve sono abbastanza convinta anch’io. Per quanto riguarda l’esame istologico, io non avevo idea di tutta la faccenda dei margini, pensavo servisse solo a identificare il tipo di tumore. Nel caso del secondo intervento, il discorso che mi è stato fatto mi è sembrato abbastanza sensato (domanda, poi la faccio anche ai vet nell’apposita sezione: se i margini sono sporchi si riopera subito, o serve a capire la possibilità di recidiva?), e io non ne sapevo abbastanza per fare domande più puntuali. Il quesito cosmico: come si fa sapere se è stato fatto tutto a dovere? Penso, semplicemente, che non si possa; possiamo solo augurarcelo. L’istologico (ora lo so…) è fondamentale ma nessuno può dirci, se, per esempio, durante l’intervento si sono cambiati i guanti (sembra che vada fatto più volte, per evitare di spargere in giro le cellule tumorali), abbiano cambiato e disinfettato adeguatamente gli strumenti, e mille altre cose che non sappiamo. Come dice Milena, non siamo veterinari: penso che possiamo solo informarci il più possibile, e chedere tutte le “prove” che si possono avere (come hai fatto giustamente tu, Paco; io, a distanza di mesi, non posso certo chiedere altre verifiche…). Un altro fattore importante, a questo proposito, è il tempo che ci vuole; per me in questo momento, stare dietro a me medesima, casa, lavoro, bipedi e quadrupede, è veramente uno sforzo immane. E un altro fattore, quello economico, soprattutto in tempi così difficili; anche qui, è da gennaio che viaggio sull’orlo del fallimento. Col senno di poi, se a gennaio avessi avuto le prospettive di cure “ufficiali”, probabilmente non avrei investito su quella omeopatiche, alcune delle quali molto costose, mi sono praticamente svenata, ma in quel momento sembravano l’unica possibilità; magari con quei soldi potevo pagare una tac.
Per il discorso dei veterinari: mi sono fatta l’idea che tra i veterinari (così come tra i medici, penso all’ultimo caso passato in televisione…) c’è di tutto, dall’incompetente, al furbo che magari sperimenta o prende percentuali sui medicinali, al professionista onesto e competente, che però può toppare. E misà che a Micio è capitata una buona casistica…
Penso perciò che, come dice Milena, la cosa fondamentale è non arrendersi e fare tutto il possibile, fino dove si può arrivare, sia per quanto riguarda la scelta del veterinario, sia per le risorse economiche (che se sono poche bisogna cercare di sfruttare nel modo migliore...), sia per il tempo che si riesce a investire, anche considerando che ogni micio, e in generale ogni animale, è diverso, e quello che per uno non funziona, a volte per altri si (e noi, Paco, siamo la prova: il tuo gatto con due chemioterapici al giorno non ha nausea, e al mio lo stesso farmaco dà nausea e non mangia, e glielo devo dare a giorni alterni). Da quello che ho letto, ci sono gatti a cui il mostro non è tornato, o è tornato dopo anni, pur non essendo stati operati da un oncologo, senza chemio, e senza tac.
Scusate la lunghezza, e spero di non essere troppo OT, ma credo che alla fine di tutto la cosa fondamentale per riuscire ad aiutare i pelosi nel modo migliore è l’informazione, e spero che tutto questo possa essere in qualche modo utile all'”eventuale lettore silente, che in una notte disperata cerchi "fibrosarcoma" e si ritrovi qui”, in cui io mi sono tanto ritrovata, così come “nella disperazione di quei momenti… alla ricerca di info, notti su notti”. Porca miseria gatta. Oppure: Maremma gatta! (questa l’ho imparata oggi da un toscano…)

misito99

P.S. ho provato una volta a fargli la puntura sulla coda; per quanto lui sia buono e io esperta e abbastanza brava, esperienza da non ripetere mai più! E ovviamente non ci sono riuscita. Ce la potete fare solo voi vet.

misssmith



13-09-2014 alle ore 23:01, misito99 wrote:
Scusate ho scansionato le immagini e ho provato a inviarle come foto, mi dice che sono state inviate ma non le vedo, è normale?



Per inserire le foto leggi qua.
Se poi hai ancora problemi vai sul mio profilo e inviamele per mail che te le inserisco io.

misito99



misito99



misito99

Grazi Misssmith ci sono riuscita! Mi dispiace meglio di così non si vedono, erano stampate così.

titomimilola

ciao,non sono vet e non ho letto tutto il tuo post però,
x quanto riguarda il sarcoma da inoculo so che c'è una cura metronomica proprio x questo tipo di carcinomi, i farmaci sono talidomide(antiinfiammatorio) e ciclofosfamide(farmaco antitumore) a basso dosaggio, questi farmaci non aggrediscono le cellule tumorali x farle morire, ma hanno la capacità di tenere queste cellule in stand by x lungo tempo e quindi il tumore non aumenta....

calzinimaya

non sono carcinomi però, sono fibrosarcomi.
la classe tumorale è diversa, diverse le cellule da cui prendono inizio ,non fate confusione

titomimilola

anche se la classe tumorale è diversa la cure è la stessa, così mi ha detto l' oncologa che segue il mio gatto x carcinoma fegato

calzinimaya



15-09-2014 alle ore 15:00, titomimilola wrote:
anche se la classe tumorale è diversa la cure è la stessa, così mi ha detto l' oncologa che segue il mio gatto x carcinoma fegato
[/QUOTE

non ho mica detto che la terapia è diversa, ho detto che non sono carcinomi.


misito99

Ciao, infatti sta facendo la metronomica con il ciclofofamide, il problema è che tutti i giorni gli dà la nausea, così la dose è stata ridotta a giorni alterni; per la nausea sto dando pantoprazolo, nux vomica e zenzero. Qualcuno può suggerirmi qualcos'altro che possa funzionare per combatterla, in modo da potergli dare la chemio tutti i giorni?

titomimilola

dovrebbe essere il talidomide da dare tutti i gg contro la nausea!! forse non fai la cura completa

calzinimaya

ascolta, ma come fai ad avere la presunzione di dirle queste cose?
mah..avere un animale con la stessa patologia non ti rende in grado di dare giudizi così, no?

paco1986

All'inizio del topic ho fatto anch' io cenno ai risultati ottenuti dal mio gatto con la terapia metronomica (nel nostro caso proprio ciclofosfamide la mattina e thalidomide la sera).
Com'è giusto che sia, però, non si possono richiedere o suggerire terapie su CV. Sono convinto che le intenzioni di Titomimilola fossero piuttosto quelle di suggerire delle semplici info da discutere in maniera approfondita con il medico che ha stilato la terapia (e spero che si tratti di un VEROoncologo, non di un sedicente oncologo, come tanti che abusano della professione medica...).
Quando l'argomento è poco conosciuto, come in questo caso, fare semplicemente informazione (raccomandando SEMPRE di affidarsi ad un professionista serio per le opportune valutazioni e per eventuali prescrizioni) credo sia un "dovere morale" tanto da parte di utenti che abbiano vissuto questa terribile esperienza, quanto da parte dei medici veterinari.
Non censuriamo l'nformazione, è l'inica arma che ci resta!
Purtroppo sono pochissimi i medici veterinari che hanno una conoscenza profonda dei protocolli chemioterapici. E' un dato di fatto...se sbaglio aspetto di essere corretto.
Per questa ragione, essendoci in gioco una vita, il mio suggerimento è SEMPREquello di affidarsi ad un bravo oncologo che possa approntare la giusta terapia (per 'bravo' non intendo 'famoso' o 'oneroso', ma è sufficiente che sia dotato dei giusti requisiti professionali e 'morali'). I vet. di base che, abusando della professione medica, si improvvisano oncologi teniamoli per altre cose...
Anzi, teniamoli da parte, che è meglio...

Ad ogni modo il Thalidomide, essendo vietato per uso umano per via della sua teratogenicità, non lo danno neppure con la pistola puntata alla tempia se non si dispone di ricetta del medico veterinario. Poi, per poter richiedere le preparazioni galeniche a base di questi farmaci, occorrono comunque i dosaggi suggeriti dall'ONCOLOGO.

@ TITOMILILOLA, vero è che Thalidomide (in origine) era un farmaco antinausea ma, per fortuna, ha anche un'azione antitumorale visto che interferisce sia sui fattori di trasscrizione che regolano la crescita dei tumori, che sull'angiogenesi che permette loro di costruirsi un torrente circolatorio che li alimenti.

Detto questo, mi permetto di ricordare la mia esperienza all'autore della discussione: il mio Jerry, con un carcinoma polmonare di 4 cm e un sarcoma al dorso operato pessimamente due volte (la prima a ottobre 2012, la seconda a novembre 2013) fu portato dal primo luminmare di oncologia qui in Italia (non faccio nomi ma è a Torino) e dopo una TAC che doveva essere preliminare ad un intervento di riparazione dei danni fatti dai due precedenti colleghi, mi fu detto che era spacciato ed aveva solo un mese di vita...
Il tumore al polmone sx era cresciuto e si era formata un'altra massa al polmone dx. Lungo la ferita dell'intervento al sarcoma erano presenti numerosi noduletti duri, "tutti piccoli sarcomi" mi venne detto...
Ad inizio gennaio cominciammo la terapia metronomica con i due farmaci citati e per fortuna sta andando bene...
Quelle che sul dorso apparivano alla TAC come piccoli sarcomi e apprezzabili benissimo anche al tatto, progressivamente si sono poi ridotti e ora non si sentono più. Risultato insperato, visto che la prognosi dell' oncologa che collaborava con il luminare di Torino e che ha stilato la terapia metronomica era solo di pochi mesi: mi disse infatti di non illudermi e che la terapia avrebbe sortito solo un "blando effetto palliativo".
Importante è che la terapia sia eseguita scrupolosamente secondo le indicazioni dell'oncologo. I due farmaci citati vanno RIGOROSAMENTE assunti durante un adeguato pasto (immagino che sia proprio perché devono essere metabolozzati assieme al cibo durante il processo digestivo).
Ho letto della nausa e del vomito e ti suggerirei di tener sotto controllo il numero e il volume delle minzioni del tuo gatto: uno degli effetti collaterali di Ciclofosafamide (che il tuo gatto sta già assumendo) è proprio quello di creare danni al tratto urinario, sopratutto alle basse vie. Questo effetto collaterale può essere evitato mediante una iper-idratazione (al mio gatto sono costretto a farlo bere io di continuo) oppure mediante somministrazione di un farmaco che (per ora) non ti cito.
Il mio Jerry ha avuto nausa e vomito in occasione delle cistiti emorragiche che si ripresentavano non appena calavo anche di poco il livello di acqua somministrata. La spiegazione che mi è stata data è che avendo subito un danno al tratto urinario erano salite UREA e CREATININA, e questo lo faceva vomitare.

Ti suggerirei quindi di far eseguire dei controlli periodici (mensili) per controllare i parametri renali, epatici e vedere come risulti il profilo ematocitometrico. Questi sono gli esami che un oncologo scrupoloso richiede prima di iniziare la terapia e successivamente ogni mese.




[ Questo Messaggio è stato Modificato da: paco1986 il 18-09-2014 20:57 ]

MilenaF



18-09-2014 alle ore 19:28, paco1986 wrote:
erano salite UREA e CREATININA, e questo lo faceva vomitare. Ti suggerirei quindi di far eseguire dei controlli periodici (mensili) per controllare i parametri renali, epatici e vedere come trisulti il profilo ematocitometrico. Questi sono gli esami che ubn oncologo scrupoloso richiede prima di iniziare la terapia e successivamente ogni mese.




Quoto Paco, visto che nelle analisi di luglio già si vedeva un po' di sofferenza renale, come ti avevano detto e come si legge dagli esami postati.
Se riesci a monitorare quanto beva Micio, credo sarebbe un'info importante per i vet che lo seguono.

Sono costi, si sa, e in un momento in cui ad essere in crisi è un paese intero, non è certo facile far fronte ad esami e terapie..
Resta il fatto, come scrivevi tu, che le poche risorse vanno 'orientate' al meglio: se Micio vomita per un problema renale, forse è proprio lì che andrebbe aiutato, più che con antinausea.

Noi continuiamo a tifare e incrociare trecce di codine per voi, ad effetti collaterali zero
Ci scappa anche un "maremma gatta", per solidarietà, ecco

misito99

Intanto, grazie da me e Micio!!! (non ho ancora imparato a mettere le faccine...) .
Per la nausea e il vomito, finora è stata sicuramente quella da chemio, perchè ce l'ha dando la chemio tutti i giorni, gli passa dandola a giorni alterni. Per i reni, ho provato a vedere se ci sono differenze, mi sembra che beva lo stesso di prima, lo stesso per le minzioni, il problema è che sono sto molto fuori casa per lavoro, controllo quanto scende la ciotola, e la lettiera. Paco, tu usi qualche sistema particolare per monitorarlo? La situazione tumore nel frattempo non è buona, come ho scritto gli spuntano nuovi nodulil, che crescono un pò e poi si rimpiccioliscono e si fermano, tranne uno vicino la spalla sinistra che per ora continua a crescere. Comunque, domani devo chiamare il vet, è ora di fare il controllo, vediamo com'è la situazione, provo anche a chiedere informazioni sul talidomide.

titomimilola

@ calzini. mi sono permessa di dire questa cosa perchè so che la cura in questione è formata da questi 2 farmaci.-

paco1986

Nel mio caso la situazione è un po' diversa: più facile per me monitorarlo visto che per lui mi sono preso una lunga pausa dal lavoro ed attualmente lo eseguo in casa.
Il mio gatto non ha mai bevuto tanto, quindi per l'assunzione di acqua sono costretto a somministrargli continuamente liquidi in forma di omogeneizzato (così da stimolarlo alla deglutizione, altrimenti solo acqua la rifiuterebbe e se la farebbe andare di traverso), frullando parte delle sue crocchette (circa 50 g) con acqua (circa 250 g) in rappporto 1:5. Fino a qualche mese fa, quando aveva smeso completamente di bere da solo dalla ciotola, i livello di acqua non doveva mai essere inferiore ai 300 g (300 ml) altrimenti si andava subito in blocco urinario emorragico...
La situazione urinaria la monitoro seguendolo quando va a fare i bisogni nella sua cassetta, di giorno e di notte...
Quando era evidente che avesse problemi urinari (frequenti minzioni di piccolo volume) monitoravo la situazione poggiandogli un mestolino sotto al sedere per raccogliere la pipì quando lo vedevo andare sulla cassetta, poi tiravo su con la siringa e, dopo aver controllato il colore, misuravo il volume di quel che aveva appena urinato (circa 50/60 ml ad ogni minzione). Ora questo controllo lo eseguo solo una volta a giorni alterni.
Ovviamente oltre a questi controlli, indispensabili per tenerlo sotto controllo in casa, per il mio gatto è necessario anche un controllo periodico delle urine.



[ Questo Messaggio è stato Modificato da: paco1986 il 19-09-2014 20:39 ]