Anemia infettiva felina? - LASTRE PAG 9


Pubblicato in: Gatto

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MinnieLou

Ciao a tutti,
ho un gattino di 8 mesi che mi è stato affidato alla tenera età di 10gg circa. La sua crescita ha avuto alti e bassi, con problemi vari dovuti al cambio di dieta iniziale e alla presenza di pulci, zecche e ascaridi.
Dopo lo svezzamento ha avuto sporadici episodi di vomito, che durante gli 10 ultimi giorni si sono acutizzati, tanto che spesso ha vomitato quasi dopo ogni pasto. Inoltre, sempre da circa 10 giorni, rifiuta l'umido e mangia solo crocchette. Gli sto dando quelle gastrointestinal da circa 3 giorni, a piccole dosi, come ho sempre fatto, dal momento che il gatto ha la tendenza ad abbuffarsi.
Inoltre le feci sono molto scure e l'urina molto abbondante, beve circa 120ml di acqua al giorno (immagino dipenda anche dal fatto che mangia solo crocchi) e a volte presenta tremore delle zampe, principalmente quelle posteriori, quando in posizione rilassata o durante il sonno (non sono tremori da fase REM). A parte il vomito il gatto è vispo e vivace, non ha avuto febbre, né altri sintomi allarmanti
Alla visita il vet non ha riscontrato nulla di anomalo alla palpazione del ventre, ma l'emocromo ha evidenziato una forte anemia e infezione.

Questi sono i risultati con valori di riferimento tra parentesi:

Gb 2,14 n/mm3 (5 - 18) basso
Lin 65,9% (5 - 30%) alto
Mon 7,1% (2 - 6%) alto
Neu 4,2% (40 - 8%) basso
Eo 22,5% (2 - 12%) alto
Bas 0,3% ?

GR 4,56 M/mm3 (4 - 9)
MCV 42,1 fk (35,5 - 55)
Hct 19,1% (24 - 45%) basso
MCH 11,4pg (16 - 24) basso
MCHC 27,2 g/dl (28 - 40) basso
RDW 10,8 (8 - 12)
RRg 0,00
Hb 5,2 g/dl (9,5 - 15) basso

PLT 70 m/mm3 (120 - 500) basso
MPV 8,4 fl (4 - 7) alto
Pct 0,06%
PDW ? 0,0 (8 - 12)

Fiv e Felv negativo
I risultati sulla funzionalità renale, elettroliti e altro (?) li avrò sabato mattina.
Il vet ritiene che l'anemia e l'infezione siano dovute al morso di parassiti esterni (zecche, pulci, etc) e ha prescritto una cura con un antibiotico mirato (inizia per V, ma la ricetta non l'ho io) per 3 settimane.

Quindi sono qui a chiedervi se sia possibile stabilire che la causa dell'anemia sia proprio dovuta a quest'infezione solo attraverso un emocromo, o se ci sia la possibilità che possa dipendere da qualche altra causa, viste e considerate sia le feci scure che il vomito.
Inoltre, è possibile aiutare il gatto con integratori? Le altre gatte che ho in casa, sono a rischio contagio?

Grazie mille a chi vorrà rispondere.

paco1986

Ciao. Se la tua vet ti ha parlato di anemia infettiva, suppongo che si riferisse all'hamobartonella.
Non so se una diagnosi per una qualsiasi malattia infettiva possa essere formulata solo sulla base di un emocromo.
In genere, per l'haemobartonella, viene richiesta una PCR perché lo striscio ematico, per controllare se ci sia il parassita attaccato ai globuli rossi, da solo non è spesso sufficiente per formulare una diagnosi certa.
Sarebbe bene, secondo me, richiedere anche un'ecografia dell'addome sia per controllare se ci sia splenomegalia (altro segno clinico su cui spesso si fonda il sospetto di anemia infettiva da hemobartonella), che per essere sicuri che non ci siano altri fattori che possano causare vomito e feci scure.
Se la diagnosi è stata azzeccata, immagino che il farmaco a cui ti riferisci sia il Vib**vet.

Visto che hai postato anche le analisi, ti consiglierei di aprire anche un'altra discussione nella sezione "Il vet risponde", in modo da poter ricevere un parere da un medico.


MinnieLou



23-05-2014 alle ore 01:21, paco1986 wrote:
Ciao. Se la tua vet ti ha parlato di anemia infettiva, suppongo che si riferisse all'hamobartonella.
Non so se una diagnosi per una qualsiasi malattia infettiva possa essere formulata solo sulla base di un emocromo.
In genere, per l'haemobartonella, viene richiesta una PCR perché lo striscio ematico, per controllare se ci sia il parassita attaccato ai globuli rossi, da solo non è spesso sufficiente per formulare una diagnosi certa.
Sarebbe bene, secondo me, richiedere anche un'ecografia dell'addome sia per controllare se ci sia splenomegalia (altro segno clinico su cui spesso si fonda il sospetto di anemia infettiva da hemobartonella), che per essere sicuri che non ci siano altri fattori che possano causare vomito e feci scure.
Se la diagnosi è stata azzeccata, immagino che il farmaco a cui ti riferisci sia il Vib**vet.

Visto che hai postato anche le analisi, ti consiglierei di aprire anche un'altra discussione nella sezione "Il vet risponde", in modo da poter ricevere un parere da un medico.



Ciao, suppongo anche io stesse parlando di emobartonellosi, ma non sapendo se esistessero altre malattie del tipo non mi sono sbilanciata.
Quanto alla PCR, dovrei chiedere se la fanno, perché so che il centro di riferimento del vet la fa ad esempio solo per la Felv e non la Fiv. Il problema però è che il gatto è ingestibile e già ieri han dovuto sedarlo per fare il prelievo e nonostante ciò è riuscito a graffiare i vet e me, pazzesco.

L'ecografia all'addome l'ho già richiesta e ci dobbiamo organizzare col vet, perché l'ecografo loro non lo hanno e si affidano a una vet "itinerante".

Sono molto indecisa sul da farsi, sia perché non sono sicura della diagnosi, sia perché se è corretta lo stress della visita (il gatto trema praticamente da quando lo metto nel trasportino e diventa aggressivo) potrebbe peggiorare la situazione.
Grazie mille per la risposta, ora cerco la sezione e chiedo anche lì :)


utente_disattivata

Fai fare anche un esame delle feci, potrebbe rivelare presenza di sangue visto che sono tanto scure.

MinnieLou



23-05-2014 alle ore 17:24, paolagr1 wrote:
Fai fare anche un esame delle feci, potrebbe rivelare presenza di sangue visto che sono tanto scure.


Oggi le ha fatte normali, per fortuna. Ma se dovesse ricapitare che son scure, sicuramente provvederò.

Se c'è qualcuno che ha avuto esperienza su questa malattia, mi saprebbe dire se sarò costretta ad affidare il gatto a qualcun altro, dato che le altre gatte sono molto territoriali?
E' questa la cosa che mi angoscia di più, l'ho cresciuto io, temendo non ce la facesse, e l'idea di separarmene mi fa star male, anche se lo affiderei a mia sorella... Solo che la sua casa non è molto sicura.

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: MinnieLou il 24-05-2014 00:28 ]

paco1986

Purtroppo ho esperienza su questa malattia perché l'ha avuta il mio gatto, ed è stato ad un passo dal non farcela perché nessun vet diede importanza ai sintomi che riferivo, fino a che si arrivò progressivamente a segni clinici gravi. Ma ce l'abbiamo fatta, allora...
Però non ho capito la tua domanda.
Per quale assurda ragione t'è venuto in mente che debba essere allontanata la gatta?
Cosa c'entra la territorialità delle altre gatte?
Scusami, ma davvero non l'ho capita.

Se le tue preoccupazioni sono invece altre, ad esempio un possibile contagio, ultimamente sono sempre più numerosi i vets che sostengono che l'haemobartonella è una malattia della quale è portatrice sana un'elevatissima percentuale di felini , ma solo una piccolissima percentuale di essi sviluppa la malattia vera e propria, vuoi per altre malattie concomitanti, vuoi per stress.
Ad ogno modo, per prevenire il contagio ad altri gatti conviventi negativi, credo sia sufficientye una buona profilassi antiparassitaria, visto che il veicolo di trasmissione principale è la pulce.

Riguardo alla ricerca del sangue occulto che ti suggeriva Paola, io non escuderei l'idea di farla.
Ho evitato di ditrtelo prima, ma il mio come complicazione dell'haemobartonella ebbe: pancreatite acuta; infiammazione delle vie biliari e della colecisti; lesioni dello stomaco, forse dovute al vomito incoercibile, che lo portavano ad espellere sangue, visibile ad occhio nudo nel vomito, e "occulto" nelle feci , che risultavano per questo scure.

Per i test, per esperienza (anni ed anni di tentativi di eseguire il prelievo dalla zampa anteriore, con il gatto che diveniva una belva e faceva tutti a stelle e strisce) ti consiglerei di chiedere al vet di tentare per una volta dalla vena safena, che sui miei gatti si vede moooolto più che la cefalica (la vena della zampa anteriore). Poco stress per il gatto che non si vede tirare la zampina e infilarsi l'ago sotto i suoi occhi...
Occorre però che ci siano almeno due persone a tenerlo, e uno che esegua il prelievo.
Con il butterfly, almeno con il mio gatto, si riece molto meglio che con la siringa e si riduce anche il rischio di rottura di vena.
Per la sedazione, hai ragione, ne ha fatto una, se si riesce a gestirlo senza eseguirne altre, meglio...
Mi sono accorto, con il mio gatto, che quella che era "impresa impossibile" per certi vet nel fare un prelievo a un gatto sveglio, per altri è stata cosa assolutamente semplice, senza far soffrire assolutamente il gatto.


utente_disattivata

Concordo con paco, non aspettare la prossima volta che fa feci scure, fagli gli esami a prescindere.

MinnieLou



24-05-2014 alle ore 01:59, paco1986 wrote:
Purtroppo ho esperienza su questa malattia perché l'ha avuta il mio gatto, ed è stato ad un passo dal non farcela perché nessun vet diede importanza ai sintomi che riferivo, fino a che si arrivò progressivamente a segni clinici gravi. Ma ce l'abbiamo fatta, allora...
Però non ho capito la tua domanda.
Per quale assurda ragione t'è venuto in mente che debba essere allontanata la gatta?
Cosa c'entra la territorialità delle altre gatte?
Scusami, ma davvero non l'ho capita.


"L'assurda ragione" sta nel fatto che il resto delle gatte, due in particolar modo, essendo molto territoriali, tendono ad aggredirsi a vicenda e a volte a farsi male sino a sanguinare, non con morsi ma con zampate. Ho considerato l'eventualià di tagliar loro le unghie, ma ciò implicherebbe limitare il loro spazio vitale, dato che non riuscirebbero ad arrampicarsi adeguatamente.



Se le tue preoccupazioni sono invece altre, ad esempio un possibile contagio, ultimamente sono sempre più numerosi i vets che sostengono che l'haemobartonella è una malattia della quale è portatrice sana un'elevatissima percentuale di felini , ma solo una piccolissima percentuale di essi sviluppa la malattia vera e propria, vuoi per altre malattie concomitanti, vuoi per stress.
Ad ogno modo, per prevenire il contagio ad altri gatti conviventi negativi, credo sia sufficientye una buona profilassi antiparassitaria, visto che il veicolo di trasmissione principale è la pulce.

Come ho scritto, la mia preoccupazione è proprio quella del contagio, non tanto quello attraverso i parassiti, ma quello per via ematica per i motivi che ho spiegato sopra.
Interessante la tesi che riporti, specie in considerazione del fatto che le pulci riescono facilmente a infestare per molto tempo luoghi anche in assenza di animali e soprattutto hanno la possibilità di "migrare" da un animale all'altro molto più facilmente di quanto possano fare, ad esempio, virus molto più comuni.



Riguardo alla ricerca del sangue occulto che ti suggeriva Paola, io non escuderei l'idea di farla.
Ho evitato di ditrtelo prima, ma il mio come complicazione dell'haemobartonella ebbe: pancreatite acuta; infiammazione delle vie biliari e della colecisti; lesioni dello stomaco, forse dovute al vomito incoercibile, che lo portavano ad espellere sangue, visibile ad occhio nudo nel vomito, e "occulto" nelle feci , che risultavano per questo scure.

Mi spiace che si sia arrivati a questo genere di complicazioni.
Il tuo che sintomi iniziali aveva avuto, ossia, che cosa ti ha fatto insistere affinché si facessero le dovute analisi, vomito a parte?
Rufus fortunatamente non è arrivato al punto di espellere sangue col vomito, anche perché, pur essendo un fenomeno anomalo e preoccupante, non era così frequente da procurare lesioni, anche se credo sia indubbio abbia l'esofagite, che spero si risolva con la stabilizzazione dei sintomi.


Per i test, per esperienza (anni ed anni di tentativi di eseguire il prelievo dalla zampa anteriore, con il gatto che diveniva una belva e faceva tutti a stelle e strisce) ti consiglerei di chiedere al vet di tentare per una volta dalla vena safena, che sui miei gatti si vede moooolto più che la cefalica (la vena della zampa anteriore). Poco stress per il gatto che non si vede tirare la zampina e infilarsi l'ago sotto i suoi occhi...
Occorre però che ci siano almeno due persone a tenerlo, e uno che esegua il prelievo.
Con il butterfly, almeno con il mio gatto, si riece molto meglio che con la siringa e si riduce anche il rischio di rottura di vena.
Per la sedazione, hai ragione, ne ha fatto una, se si riesce a gestirlo senza eseguirne altre, meglio...
Mi sono accorto, con il mio gatto, che quella che era "impresa impossibile" per certi vet nel fare un prelievo a un gatto sveglio, per altri è stata cosa assolutamente semplice, senza far soffrire assolutamente il gatto.





Il prelievo lo hanno fatto dalla giugulare e francamente non so se sia prassi comune, fatto sta che le due diverse cliniche veterinarie a cui mi sono rivolta ultimamente (e il veterinario di famiglia da cui non vado più) han sempre fatto il prelievo da lì, su tre gatti diversi, una senza sedazione.
Il gattino, nonostante la sedazione, è riuscito comunque a reagire e graffiarci tutti e tre, per poi tornre ad accasciarsi, quindi puoi immaginare quanto sia ingestibile. Certo, è molto probabile che con dei veterinari più esperti, o pazienti e calmi, le cose sarebbero potute andare diversamente ma purtroppo non vivo in una zona con una "alta densità" di studi veterinari e quelli che mi sembrano affidabili sono veramente pochi.
Grazie per le info e per la pazienza.


PS: siccome è passato qualche tempo dall'ultima volta in cui ho fatto analizzare le feci dei miei gatti, è un problema se vengono raccolte dalla cassetta e che quindi possano avere dei residui di sabbietta? Quanto tempo "durano" (in frigo)?

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: MinnieLou il 24-05-2014 11:50 ]

utente_disattivata

Ciao, non importa se c'è della sabbietta, non compromette le analisi..il vet nè preleverà la piccola parte che gli serve.
Se non erro, puoi tenerle in frigo non più di 24 ore

paco1986

Mi scuso, forse scrivenso "assurde preoccupazioni" ti ho offesa, non era mia intenzione.
Capisco le tue preoccupazioni. La tesi sulla pulce, come mezzo principale di trasmissione dell'infezione, non appartiene a me (e neppure io ne sono molto convinto, a dire il vero) ma appartiene alla maggior parte dei vets ai quali ho sottoposto mille domande sul tema.
Ti dico la verità, io non riuscirei ad allontanare il gattino, per lui, per te...
Otto mesi sono tanti, per leui sarebbe un trauma essere allontanato, e sicuramente, se ti preoccupi che lo stress di un prelievo possa aggravarlo, dovresti prendere in considerazione anche l'effetto che uno stress di un allontanamento può avere sulla sua situazione clinica.
Fermo restando che tu non sei neppure sicura che abbia l'haemobartonella (dovresti testarlo), così come non avendo testato le altre micie non puoi esserre sicura che anche loro non ne siano già portatrici sane.
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Nel caso del mio gatto, sono straconvinto che la pulce non c'entrasse nulla (anche perché il gatto viveva solo in appartamento e mettevo l'antiparassitario regolarmente), ma che il contagio sia avvenuto in clinica (quando il mio gatto era in fluidoterapia per un blocco urinario), ad opera di un vet troppo superficiale che senza darmi tempo di capire cosa stesse sucedendo, tolse il tappino dall'agocannula di un altro paziente al quale non serviva più, e lo mise al mio gatto, prima che riuscissi a capire le sue intenzioni e ad aprir bocca. Il tappino era sporco di sangue.
La quasi totalità dei vets, pur considerando il gesto di quel collega di una superficialità estrema, non lo considera come possibile occasione di contagio. Per loro, in letteratura veterinaria, è la pulce il principale veicolo di trasmissione. Certo, chi ha eseguito ricerche in materia credo non fosse sfiorato dall'idea che qualcuno potesse tenere comportamenti come quello che ho descritto, altrimenti credo che li avrebbe annoverati tra i possibilimezzi di trasmissione.
Riguardo alla trasmissione tramite graffi e morsi, anche su questo ho trovato pareri molto discordanti tra l'infinità di vets ai quali mi sono affidato. C'è chi dice che anche garffi e morsi costituiscano opportunità di trasmissione, e chi no.
Non capisco perché si scarti allora la possibilità di un contagio indiretto, come quello che può avvenire mediante un tappino di agocannula, sporco di sangue fresco.
Sarebbe interessante avere più risposte da parte dei vets del forum. Potrebbe essere occasione di confronto per loro e di chiarimento per noi.

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Riguardo alla tua domanda su quali sintomi abbia manifestato il mio gatto: era dicembre 2004 quando era in fluidoterapia per il blocco urinario ed avvenne il "fattaccio". A fine gennaio/febbraio 2015, cominciai a notare un pallore delle mucose (erano rosa, ma molto chiare), ma puntualmente quando si andava dal vet Jerry si stressava e le mucose diventavano fuxia, e i vets credevano fossero mie "visioni". via via divennero sempre più chiare, fino a diventare di un colore quasi avorio.
Contemporaneamente comparve il vomito, prima occasionale, poi via via più frequente: anche su questo mi dicevano che era il pelo ingerito, ma a luglio cominciò a vomitare sangue, sempre più spesso, finché ad agosto, mentre i vets erano in ferie e in clinica gli altri vets di turno non conoscevano la storia clinica del mio gatto, Jerry cominciò a vomitare decine di volte al giorno, appena finivo di imboccarlo forzatamente (perché aveva smesso completamente di mangiare ed aveva perso parecchio peso). Poi cominciò una scialorrea impressionante, dovuta alla pancreatite, contemporanemente fu colpito anche da coccidiosi (della quale bnon sospettarono per quasi due mesi), e io, che allora non immaginavo neppure esistesse l'haemobartonella, cominciai a pensare che se lo stesse divorando un tumore. A nessuno ancora sfiorava l'idea che si trattasse di haemobartonella.
Analisi disastrose, mi diedero pochi giorni di vita e mi consigliarono l'euranasia...
Poi chiesi un'ecoaddome, ne venne fuori una milza che occupava tutto l'addome, e da lì il sospetto di haemobartonella, ma non fu notata né la pancreatite, né i problemi epatici e alle vie biliari, e neppure il forte ispessimento dello stomaco.
Cambiai vet, si cominciò con doxiciclina, subito, poi fluidoterapia e Ross**et in vena, e cominciò subito a stare meglio.
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Riguardo al prelievo, da gennaio al mese scorso, i vets sono riusciti a farlo anche loro dalla giugulare, ma senza sedarlo...
Credo che la riuscita dipenda anche da come ci si approccia al gatto: prima veniva avvolto in una coperta, per evitare calci, e si usava il collarino elisabettiano per evitare morsi...molto spesso veniva coperto completamente, per non consentitgli di vedere. il gatto aveva paura e faceva un macello...
Ultimanente per fargli il prelievo dalla giugulare, lo hano tenuto in due: uno lo "abbraccia" delicatamente tenendogli il collo in sù, un altro tiene fermo il sedere, un altro esegue il prelievo...ma è stato ancora più semplice eseguirglielo dalla safena. Ti assicuro, prima del cambio vet, i precedenti davano la colpa a lui, dicendo che il gatto "era ingestibile".




MinnieLou



24-05-2014 alle ore 14:35, paco1986 wrote:
Mi scuso, forse scrivenso "assurde preoccupazioni" ti ho offesa, non era mia intenzione.
Capisco le tue preoccupazioni. La tesi sulla pulce, come mezzo principale di trasmissione dell'infezione, non appartiene a me (e neppure io ne sono molto convinto, a dire il vero) ma appartiene alla maggior parte dei vets ai quali ho sottoposto mille domande sul tema.
Ti dico la verità, io non riuscirei ad allontanare il gattino, per lui, per te...
Otto mesi sono tanti, per leui sarebbe un trauma essere allontanato, e sicuramente, se ti preoccupi che lo stress di un prelievo possa aggravarlo, dovresti prendere in considerazione anche l'effetto che uno stress di un allontanamento può avere sulla sua situazione clinica.
Fermo restando che tu non sei neppure sicura che abbia l'haemobartonella (dovresti testarlo), così come non avendo testato le altre micie non puoi esserre sicura che anche loro non ne siano già portatrici sane.


Nessun problema :)

Sono d'accordo. Sono affezionatissima a questo gatto, principalmente perché l'ho cresciuto io, ho visto quante ne ha patite a causa degli errori del veterinario, dell'abbandono (me lo hanno affidato che aveva appena aperto gli occhi) e ogni giorno lo guardo e mi sento benedetta per aver avuto la possibilità di salvarlo.




Nel caso del mio gatto, sono straconvinto che la pulce non c'entrasse nulla (anche perché il gatto viveva solo in appartamento e mettevo l'antiparassitario regolarmente), ma che il contagio sia avvenuto in clinica (quando il mio gatto era in fluidoterapia per un blocco urinario), ad opera di un vet troppo superficiale che senza darmi tempo di capire cosa stesse sucedendo, tolse il tappino dall'agocannula di un altro paziente al quale non serviva più, e lo mise al mio gatto, prima che riuscissi a capire le sue intenzioni e ad aprir bocca. Il tappino era sporco di sangue.
La quasi totalità dei vets, pur considerando il gesto di quel collega di una superficialità estrema, non lo considera come possibile occasione di contagio. Per loro, in letteratura veterinaria, è la pulce il principale veicolo di trasmissione. Certo, chi ha eseguito ricerche in materia credo non fosse sfiorato dall'idea che qualcuno potesse tenere comportamenti come quello che ho descritto, altrimenti credo che li avrebbe annoverati tra i possibilimezzi di trasmissione.
Riguardo alla trasmissione tramite graffi e morsi, anche su questo ho trovato pareri molto discordanti tra l'infinità di vets ai quali mi sono affidato. C'è chi dice che anche garffi e morsi costituiscano opportunità di trasmissione, e chi no.
Non capisco perché si scarti allora la possibilità di un contagio indiretto, come quello che può avvenire mediante un tappino di agocannula, sporco di sangue fresco.
Sarebbe interessante avere più risposte da parte dei vets del forum. Potrebbe essere occasione di confronto per loro e di chiarimento per noi.

Mi fa rabbia sapere della superficialità ddi quel vet. Sia per il rischio che ha corso il micio, potenziale o meno che sia, sia perché mi rendo conto che tutto il mondo è paese e che di vet bravi ce ne sono davvero pochi. Io sto penando per riuscire nuovamente a fidarmi di qualcuno, ma per un motivo o per l'altro non ce la faccio.
Il tuo micio è un trovatello o figlio di randagi? Leggevo che il batterio si può trasmettere da madre a figlio durante la gravidanza.




Riguardo alla tua domanda su quali sintomi abbia manifestato il mio gatto: era dicembre 2004 quando era in fluidoterapia per il blocco urinario ed avvenne il "fattaccio". A fine gennaio/febbraio 2015, cominciai a notare un pallore delle mucose (erano rosa, ma molto chiare), ma puntualmente quando si andava dal vet Jerry si stressava e le mucose diventavano fuxia, e i vets credevano fossero mie "visioni". via via divennero sempre più chiare, fino a diventare di un colore quasi avorio.
Contemporaneamente comparve il vomito, prima occasionale, poi via via più frequente: anche su questo mi dicevano che era il pelo ingerito, ma a luglio cominciò a vomitare sangue, sempre più spesso, finché ad agosto, mentre i vets erano in ferie e in clinica gli altri vets di turno non conoscevano la storia clinica del mio gatto, Jerry cominciò a vomitare decine di volte al giorno, appena finivo di imboccarlo forzatamente (perché aveva smesso completamente di mangiare ed aveva perso parecchio peso). Poi cominciò una scialorrea impressionante, dovuta alla pancreatite, contemporanemente fu colpito anche da coccidiosi (della quale bnon sospettarono per quasi due mesi), e io, che allora non immaginavo neppure esistesse l'haemobartonella, cominciai a pensare che se lo stesse divorando un tumore. A nessuno ancora sfiorava l'idea che si trattasse di haemobartonella.
Analisi disastrose, mi diedero pochi giorni di vita e mi consigliarono l'euranasia...
Poi chiesi un'ecoaddome, ne venne fuori una milza che occupava tutto l'addome, e da lì il sospetto di haemobartonella, ma non fu notata né la pancreatite, né i problemi epatici e alle vie biliari, e neppure il forte ispessimento dello stomaco.
Cambiai vet, si cominciò con doxiciclina, subito, poi fluidoterapia e Ross**et in vena, e cominciò subito a stare meglio.


E' possibile che l'haemob. si sia manifestata a seguito dello stress della terapia e del malessere causato dal blocco?
Certo è che per fortuna Rufus non è mai arrivato ad avere sintomi così gravi, né l'anemia è così marcata, a parte la densità delle piastrine che è la metà di quella minima e linfociti e compagnia varia che sono alti. Forse l'averlo preso così presto - se di Haem. si tratta - molto probabilmente gli risparmierà tutti problemi che ha avuto il tuo.




Riguardo al prelievo, da gennaio al mese scorso, i vets sono riusciti a farlo anche loro dalla giugulare, ma senza sedarlo...
Credo che la riuscita dipenda anche da come ci si approccia al gatto: prima veniva avvolto in una coperta, per evitare calci, e si usava il collarino elisabettiano per evitare morsi...molto spesso veniva coperto completamente, per non consentitgli di vedere. il gatto aveva paura e faceva un macello...
Ultimanente per fargli il prelievo dalla giugulare, lo hano tenuto in due: uno lo "abbraccia" delicatamente tenendogli il collo in sù, un altro tiene fermo il sedere, un altro esegue il prelievo...ma è stato ancora più semplice eseguirglielo dalla safena. Ti assicuro, prima del cambio vet, i precedenti davano la colpa a lui, dicendo che il gatto "era ingestibile".

Guarda, l'abbiamo tentata in tutti i modi: uno che lo teneva e l'altro che cercava di raderlo. Poi con la coperta, senza coprirgli la visuale, ma non c'è stato verso.
Penso a volte che più che l'approccio sia proprio il vet in sé che porta il gatto a tranquillizzarsi o meno, secondo me proprio lo sentono se c'è da fidarsi o no.


Comunque di novità non ce ne sono state. Il micio non vomità da giovedì scorso, l'umido non gli interessa più, anche se io ci provo sempre a mettergli il pollo o il pesce lesso, o tipi diversi di cibo in scatola, ma non c'è nulla da fare. Mangia bene solo le gastrointestinal della R. e va pazzo per la pasta di malto, che è l'unica cosa che lo ingolosisce.
I risultati del resto delle analisi sarebbero dovuti arrivare sabato, ma niente; ho chiamato oggi e si spera di averli domani.
Ho paura che in realtà possa avere qualche problema ai reni, perché di sintomi associabili a patologie renali ne ha davvero molti.
Questo sospetto mi terrorizza e non mi fa dormire la notte.
Il gatto ne ha già passate tante...





[ Questo Messaggio è stato Modificato da: MinnieLou il 26-05-2014 19:11 ]

paco1986



26-05-2014 alle ore 19:10, MinnieLou wrote:

Il tuo micio è un trovatello o figlio di randagi? Leggevo che il batterio si può trasmettere da madre a figlio durante la gravidanza.




Si, diciamo...anche se è stato lui ad aver trovato me . S'è infilato nel vano dell'auto destinato al trasporto della ruota di scorta. Mi piace pensare che mi abbia "scelto".
Anche lui, come il tuo gatto, è un micio "atipico": detesta l'umido, qualsiasi esso sia. E non solo le scatolette, ma anche il pesce non lo gradisce più. Con il pollo, ancora peggio...
La pasta al malto per la rimozione dei peli, invece, la gradisce molto. Se potesse, ne mangerebbe un tubetto sano in una sola volta.

Prima di pensare a problemi renali seri, aspetta i risultati delle analisi.
A quali sintomi ti riferisci quando dici che ne ha davvero molti di riferibili a patologie renali?

Non è che debbano essere per forza segno di IRC....

Al mio son 10 anni che i valori renali sono altalenanti: prima elevatissimi con il primo blocco urinario, e mi dicevano che forse era Insufficienza (non so se intendessero acuta o cronica), poi scesero e rientrarono completamente nei ranges, poi di nuovo con l'haemobartonella salirono alle stelle anche i valor renalii, e allora si parlava di IRC, poi dopo mesi di nuovo ok, e poi un'altalena continua fino ad oggi: pochi mesi fa mi dicevano che nonostante i reni fossero leggermente più piccoli funzionavano bene, ed essendo nei limiti crea ed urea, era tutto ok. Oggi, colpa forse della chemio,i valori renali si sono alterati un pò, e dicono che c'è un'inizio di sofferenza renale.





MinnieLou



27-05-2014 alle ore 00:28, paco1986 wrote:


Si, diciamo...anche se è stato lui ad aver trovato me . S'è infilato nel vano dell'auto destinato al trasporto della ruota di scorta. Mi piace pensare che mi abbia "scelto".
Anche lui, come il tuo gatto, è un micio "atipico": detesta l'umido, qualsiasi esso sia. E non solo le scatolette, ma anche il pesce non lo gradisce più. Con il pollo, ancora peggio...
La pasta al malto per la rimozione dei peli, invece, la gradisce molto. Se potesse, ne mangerebbe un tubetto sano in una sola volta.

Prima di pensare a problemi renali seri, aspetta i risultati delle analisi.
A quali sintomi ti riferisci quando dici che ne ha davvero molti di riferibili a patologie renali?

Non è che debbano essere per forza segno di IRC....

Al mio son 10 anni che i valori renali sono altalenanti: prima elevatissimi con il primo blocco urinario, e mi dicevano che forse era Insufficienza (non so se intendessero acuta o cronica), poi scesero e rientrarono completamente nei ranges, poi di nuovo con l'haemobartonella salirono alle stelle anche i valor renalii, e allora si parlava di IRC, poi dopo mesi di nuovo ok, e poi un'altalena continua fino ad oggi: pochi mesi fa mi dicevano che nonostante i reni fossero leggermente più piccoli funzionavano bene, ed essendo nei limiti crea ed urea, era tutto ok. Oggi, colpa forse della chemio,i valori renali si sono alterati un pò, e dicono che c'è un'inizio di sofferenza renale.




Beh, direi che ha scelto bene: molte persone non gli avrebbero dimostrato le attenzioni e curato come tu stai facendo in questi anni vissuti assieme, e si capisce bene che ne avete passate tante. Incrocini per lui, che è un lottatore nato alla facciazza della sfortuna.

Rufus non ha mai avuto problemi con l'umido; sino a due settimane fa si nutriva abbondantemente come tutti i cuccioli. Poi ha smesso all'improvviso. Inizialmente non ci ho fatto molto caso, perché anche il latte non lo ha più voluto di punto in bianco. Ha sempre avuto una passione folle per le crocche, tant'è che i primi vomitini che si presentavano circa una volta alla settimana, sia io che il vet li attribuivamo alla troppa foga nel mangiare. E a dar prova di ciò il fatto che riducendo le dosi, ma con più pasti al giorno (di circa 10/12 gr l'uno, di più si rischiava il vomito), il vomito non si presentava. Aveva invece problemi con l'acqua: sino ai cinque mesi non c'era verso di fargli bere dalla ciotola: la picchiava e basta, sino a rovesciarla. Per cui gli aggiungevo un po' d'acqua nell'umido.
Anche per questo temo ci possa essere qualche disfuzione renale: per il modo in cui in queste ultime due settimane stia bevendo tantissimo a prescindere, secondo me, dal fatto che mangi solo crocchette (che fanno aumentare la sete). Manda giù circa 100/120ml di acqua al giorno e per un gatto a me sembra uno sproposito.
Tra gli altri sintomi, l'urina abbondante e tremore alle zampe posteriori in genere, ma è capitato anche a quelle anteriori. Mentre in questi ultimi giorni trema tutto, si sente proprio una specie di tensione muscolare sottopelle, come se avesse freddo.
Inoltre da piccolo, a causa del latte sbagliato (vaccino, come consigliatomi dal vet nonostante i miei dubbi...) e nonostante la stimolazione pre e post prandiale, gli si riempì la vescica così tanto da bloccargli il passaggio delle feci. Tant'è che si pensava fosse stitichezza, finché finalmente non finì nelle mani di un vet un po' più sveglio che capì che si trattava della vescica, e gli fece la manipolazione per aiutarlo a svuotarla.
Insomma, diciamo che il suo inizio vita non è stato dei migliori, tra prolasso anale (anche quello, sì) e vet incapaci che non pensano valga la pena di curare un orfano di pochi giorni.




utente_disattivata

Hai ragione, il latte vaccino fa molto male ad un gatto, in ogni caso il latte in sè, anche se fosse quello specifico per loro, non è adatto oltre il periodo di svezzamento e nell'età adulta.

MinnieLou



27-05-2014 alle ore 18:20, paolagr1 wrote:
Hai ragione, il latte vaccino fa molto male ad un gatto, in ogni caso il latte in sè, anche se fosse quello specifico per loro, non è adatto oltre il periodo di svezzamento e nell'età adulta.


Glielo davo, quello apposito per gattini, solo durante il periodo dello svezzamento e da sé ha deciso di non volerne più mangiare.

utente_disattivata



27-05-2014 alle ore 21:05, MinnieLou wrote:


27-05-2014 alle ore 18:20, paolagr1 wrote:
Hai ragione, il latte vaccino fa molto male ad un gatto, in ogni caso il latte in sè, anche se fosse quello specifico per loro, non è adatto oltre il periodo di svezzamento e nell'età adulta.


Glielo davo, quello apposito per gattini, solo durante il periodo dello svezzamento e da sé ha deciso di non volerne più mangiare.



va bene ( anzi , meglio ) anche durante l'allattamento

MinnieLou



27-05-2014 alle ore 22:08, paolagr1 wrote:


27-05-2014 alle ore 21:05, MinnieLou wrote:


27-05-2014 alle ore 18:20, paolagr1 wrote:
Hai ragione, il latte vaccino fa molto male ad un gatto, in ogni caso il latte in sè, anche se fosse quello specifico per loro, non è adatto oltre il periodo di svezzamento e nell'età adulta.


Glielo davo, quello apposito per gattini, solo durante il periodo dello svezzamento e da sé ha deciso di non volerne più mangiare.



va bene ( anzi , meglio ) anche durante l'allattamento



Se parli di allattamento da mamma gatta, purtroppo il micio è orfano. Me lo hanno dato che aveva poco più di una settimana, quindi per forza di cose solo latte specifico, poverino.

utente_disattivata



27-05-2014 alle ore 22:50, MinnieLou wrote:


27-05-2014 alle ore 22:08, paolagr1 wrote:


27-05-2014 alle ore 21:05, MinnieLou wrote:


27-05-2014 alle ore 18:20, paolagr1 wrote:
Hai ragione, il latte vaccino fa molto male ad un gatto, in ogni caso il latte in sè, anche se fosse quello specifico per loro, non è adatto oltre il periodo di svezzamento e nell'età adulta.


Glielo davo, quello apposito per gattini, solo durante il periodo dello svezzamento e da sé ha deciso di non volerne più mangiare.



va bene ( anzi , meglio ) anche durante l'allattamento



Se parli di allattamento da mamma gatta, purtroppo il micio è orfano. Me lo hanno dato che aveva poco più di una settimana, quindi per forza di cose solo latte specifico, poverino.



Scusa, credo di aver fatto confusione, pensavo parlassi di una femmina a cui davi il latte mentre i suoi piccoli erano in svezzamento.
Che casino! Tra tanti topic ed in più il mio cervello fuso è un duo!
Ok, se ha smesso durante lo svezzamento perfetto. Ciao!

MinnieLou



28-05-2014 alle ore 14:38, paolagr1 wrote:

Scusa, credo di aver fatto confusione, pensavo parlassi di una femmina a cui davi il latte mentre i suoi piccoli erano in svezzamento.
Che casino! Tra tanti topic ed in più il mio cervello fuso è un duo!
Ok, se ha smesso durante lo svezzamento perfetto. Ciao!



Figurati, in un forum come questo, dove molti si rivolgono per chiedere aiuto, è normale fare confusione.


Ho telefonato al vet e le notizie non sono buone. Ha i valori epatici alti, soprattutto la fosfatasi alcalina: il max è 70, lui l'ha a 400.
Non so bene cosa significhi, quindi chiedo numi, anche se so già che non potendo fornire dati precisi non so cosa possiate cavarne fuori. So solo che i valori sono quelli che ho riportato, e che anche altri valori epatici sono alti, ma non eccessivamente. Il gatto non sta prendendo altri medicinali a parte il V****vet, e da ieri non mangia nulla. Son riuscita a forzarlo un po' con l'a/d, poi ha mangiato crocchette ma le ha rivomitate subito.
Domani faremo l'ecografia e la cistocentesi, sperando non ci sia bisogno di sedazione.

utente_disattivata

Puoi prendere qualche informazione generale sulla fosfatasi alcalina qui:

fosfatasi alcalina

MinnieLou



28-05-2014 alle ore 21:17, paolagr1 wrote:
Puoi prendere qualche informazione generale sulla fosfatasi alcalina qui:

fosfatasi alcalina



Grazie mille per il link, anche se per me è praticamente arabo.

utente_disattivata

prendi le informazioni essenziali, quelle ti servono. Ora non ho tempo, poi lo leggo e ti riassumo

utente_disattivata

La fosfatasi alcalina è un'enzima presente in vari tessuti del corpo, come fegato, ossa, reni, intestino, e placenta durante la gravidanza, ma ha concentrazione più elevata nelle ossa e nelle cellule epatiche ( del fegato ).
Nel fegato ( e questo è di tuo interesse ) questo enzima si trova ai bordi delle cellule che si legano ai dotti biliari. Questi ultimi sono piccoli tubi che passano la bile dal fegato all'intestino, e sono necessari per facilitare la digestione dei grassi, tramite appunto, la bile.
I valori della fosfatasi alcalina sono rilevati attraverso semplici analisi del sangue da fare al mattino, a stomaco vuoto, in quanto, dopo un pasto i livelli possono rimanere moderatamente alti per alcune ore.
La rilevazione dei livelli di questo enzima è utile per diagnosticare possibili malattie, in questo caso, del fegato. Quando vi sono dei danni a quest'organo, le cellule danneggiate rilasciano grandi quantità di fosfatasi alcalina.
Quindi rileva ad esempio, ostruzione delle vie biliari, o latre patologie

Se, appunto, l' alto livello di fosfatasi alcalina è associato ad alti livelli di bilirubina, o transaminasi, ad esempio, allora si evince che si ha un problema al fegato.

Ti ho riassunto in breve il testo che ti ho riportato.
Dall' ecografia si vedrà probabilmente qual'è il problema



MinnieLou



30-05-2014 alle ore 15:20, paolagr1 wrote:
La fosfatasi alcalina è un'enzima presente in vari tessuti del corpo, come fegato, ossa, reni, intestino, e placenta durante la gravidanza, ma ha concentrazione più elevata nelle ossa e nelle cellule epatiche ( del fegato ).
Nel fegato ( e questo è di tuo interesse ) questo enzima si trova ai bordi delle cellule che si legano ai dotti biliari. Questi ultimi sono piccoli tubi che passano la bile dal fegato all'intestino, e sono necessari per facilitare la digestione dei grassi, tramite appunto, la bile.
I valori della fosfatasi alcalina sono rilevati attraverso semplici analisi del sangue da fare al mattino, a stomaco vuoto, in quanto, dopo un pasto i livelli possono rimanere moderatamente alti per alcune ore.
La rilevazione dei livelli di questo enzima è utile per diagnosticare possibili malattie, in questo caso, del fegato. Quando vi sono dei danni a quest'organo, le cellule danneggiate rilasciano grandi quantità di fosfatasi alcalina.
Quindi rileva ad esempio, ostruzione delle vie biliari, o latre patologie

Se, appunto, l' alto livello di fosfatasi alcalina è associato ad alti livelli di bilirubina, o transaminasi, ad esempio, allora si evince che si ha un problema al fegato.

Ti ho riassunto in breve il testo che ti ho riportato.
Dall' ecografia si vedrà probabilmente qual'è il problema





Grazie mille per la pazienza.
Interessante soprattutto la parte relativa al quando fare queste analisi. Il micio le ha fatte di pomeriggio e l'ultimo pasto prima del prelievo risaliva a circa 6 ore prima (ignoranza mia, ma mi potevano avvisare che era necessario il digiuno). Quindi può darsi che il valore alto 5 volte il normale fosse dovuto proprio a quello.
Aggiorno un attimo sugli ultimi eventi: gli abbiamo fatto l'ecografia e la cistocentesi. Dall'ecografia non risulta alcun danno o anomalia a nessuno degli organi, ma è stato rilevato un ispessimento delle pareti dello stomaco (presumo dovuto alla gastrite e al vomito continuo). Quindi fegato e dotti biliari sono a posto (niente lipidosi epatica). I reni sono pure a posto e da quanto ho capito questo scongiurerebbe il linfoma, che loro sospettavano.
Il problema ora è che non si riesce a capire a cosa siano riferibili tutti i sintomi che ha avuto/sta avendo, e se da un lato l'ecografia mi tranquillizza, dall'altro non posso dire di essere soddisfatta del non avere una diagnosi certa.
Il mio timore, come ho già scritto, è che possa essere IRC, perché ha molti sintomi che possono farla sospettare, tra cui la creatinina e l'azotemia alta nel sangue e proteine nelle urine.
Se riesco, domani riporto i valori e l'ecografia.
Intanto grazie mille a tutti.

Ps: avrebbe dovuto fare una flebo di integratori (a casa), ma è praticamente impazzito e non c'è stato verso. L'intenzione era quella di riportarlo in studio e fargliela lì, ma stamattina ho dovuto torgliergli la cannula perché ha fatto un macello. Per fortuna il gatto tra ieri e oggi ha mangiato bene, diversamente lo avrei portato in clinica.

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: MinnieLou il 30-05-2014 16:31 ]

utente_disattivata

Di niente
Appunto, se il fegato e i dotto biliari sono a posto, e il livello di fosfatasi alcalina è molto alto, è dovuto alle analisi errate.
Penso anche io che le pareti dello stomaco sono ispessite per via dei succhi gastrici, perchè può darsi sia un sistema di "protezione" delle cellule dell'organo per il fatto che i succhi sono molto acidi.
Se i reni sono a posto, non si può escludere l'IRC?

MinnieLou



30-05-2014 alle ore 17:16, paolagr1 wrote:

Se i reni sono a posto, non si può escludere l'IRC?



Non ne ho proprio idea.

A questo punto, se non riusciranno a darmi una diagnosi certa e se il gatto non "ridimensionerà" sete, tremori e nausea, la prossima settimana lo faccio vedere da altri... anche se si tratta di fare 140km A/R... sperando che il gattino non si senta male.

MinnieLou

Ciao a tutti.
Vi aggiorno sulle ultime novità, sperando che possiate aiutarmi perché non so più dove sbattere la testa.
Ho portato il gatto in un'altra clinica sperando riuscissero a darmi qualche diagnosi. E' stata fatta una visita approfondita e ripetute le analisi del sangue.
Il vet ha deciso di interrompere il Vi***vet, sia perché non c'era certezza si tratti di haemobartonella, sia perché è preferibile evitare di dare al gatto farmaci che possano ulteriormente scombussolare lo stomaco. E' stata quindi fatta un'iniezione di Con**nia (antibiotico) e prescritte due iniezioni giornaliere di ranitidina e omeprazolo per via orale al mattino. Inoltre mi è stato detto di dare pasti sempre più piccoli (sino ad ora gli davo 10gr di crocche, gliene devo dare ancora di meno) e razionare l'acqua.
Son state ripetute le analisi e i valori sono molto migliorati, specie la fosfatasi alcalina (ALP) che si è più che dimezzata, ma resta comunque sopra il valore massimo.
Non ho con me i nuovi risultati perché la clinica è a 50km di distanza e non sono potuta andare a ritirarli, conto di averli alla prossima visita, quando verrà ripetuta l'ecografia.
Posso postare quelli fatti in precedenza, ma non so quanto siano validi perché c'è il sospetto, non so quanto fondato, che siano stati fatti male. Riporto solo i valori anomali:

Creatinina 1.79 (0.70 - 1.60)
Bun 87 (20.0 - 65.00)
Chol 176 (70 - 150)
ALP 436 (0.0 - 70) [Ora 180, ma non so se i valori di riferimento siano i medesimi. Resta comunque sopra la norma]
Glucosio 172 (75 - 130)

Il gatto è ancora inappetente, le crocche gliele devo mettere in bocca per suscitare il suo interesse, dopodiché mangia dalla mia mano, ma veramente poco. Tra lunedì, giornata in cui ha praticamente solo vomitato, e oggi avrà mandato giù circa solo 70gr di cibo.
E' interessato a cibi che non dovrebbe mangiare: pane, crackers, noci, fette biscottate. Gli ho dato un po' di pane, pur sapendo che i carboidrati ai gatti non fanno bene... ha mangiato poi solo un po' di omogeneizzato, il tanto di un cucchiaino e l'ha lasciato lì. Anche la sete sembra essere calata, ma non so quanto sia positivo. Le urine sono ancora abbondanti, ma meno frequenti e le feci regolari, anche se di minore volume.


utente_disattivata

10 gr di crocchette? e addirittura ancora meno? ma intendi a pasto vero? non al giorno giusto?

I valori di riferimento sono universali, non cambiano da clinica a clinica.
Quindi l 'esame per rilevare l' ALP e gli altri valori è stato fatto a digiuno? se è stato fatto correttamente un problema al fegato comunque c'è.

Non dare pane e simili se ora non sta bene, meglio essere prudenti.

Inoltre, che cibo gli dai? non ti hanno prescritto crocchette particolari? è bene che mangi, se non vuole andrebbe imboccato. Rischia gravi carenze nutrizionali se non si nutre a dovere.

Non ha molta sete perchè beve meno ( e di conseguenza urina meno )...se beve troppo poco dagli tu l'acqua con una siringa senz'ago o incoraggialo con una fontanella per gatti. per questo pure urina meno, non va bene.
Defeca meno perchè non mangia.



MinnieLou



06-06-2014 alle ore 15:08, paolagr1 wrote:
10 gr di crocchette? e addirittura ancora meno? ma intendi a pasto vero? non al giorno giusto?

I valori di riferimento sono universali, non cambiano da clinica a clinica.
Quindi l 'esame per rilevare l' ALP e gli altri valori è stato fatto a digiuno? se è stato fatto correttamente un problema al fegato comunque c'è.

Non dare pane e simili se ora non sta bene, meglio essere prudenti.

Inoltre, che cibo gli dai? non ti hanno prescritto crocchette particolari? è bene che mangi, se non vuole andrebbe imboccato. Rischia gravi carenze nutrizionali se non si nutre a dovere.

Non ha molta sete perchè beve meno ( e di conseguenza urina meno )...se beve troppo poco dagli tu l'acqua con una siringa senz'ago o incoraggialo con una fontanella per gatti. per questo pure urina meno, non va bene.
Defeca meno perchè non mangia.




Intendo a pasto sì, piccole porzioni per evitare che si abbuffi (anche se ora non si corre il rischio) e poi rimetta.
Da quanto mi ha detto una dei veterinari, l'ALP potrebbe essere associato a linfoma... ma è tutto da indagare nuovamente con una eco e lastra.
Gli esami non sono stati fatti a digiuno, tranne l'ultimo per inappetenza, ma mi han detto che fondamentalmente non cambia tantissimo.
Prima che cominciasse a stare così male gli davo umido Grau per gattini, crocche Trainer adulti mischiate a quelle kitten. Da quando sta male l'umido lo rifiuta e gli sto dando gastrointestinal Royal.
Non ha molta sete rispetto a prima, beve meno ma sempre più di quanto berrebbe un gatto sano.

Oggi lo porto in clinica per il ricovero, immagino sia sia per nutrirlo e per procedere col resto degli esami.
Mi prende malissimo lasciarlo lì...

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: MinnieLou il 06-06-2014 15:30 ]

utente_disattivata

Io credo che invece cambi, oltretutto lo si evince anche dal link che ti ho dato.
Gli esami del sangue, anche per noi umani, vanno fatti sempre a digiuno ( che discorso è che non cambia tantissimo? come possono venire fuori valori coerenti se non c'è digiuno? )...soprattutto se bisogna valutare lo stato di salute del suo fegato.

MinnieLou



06-06-2014 alle ore 15:51, paolagr1 wrote:
Io credo che invece cambi, oltretutto lo si evince anche dal link che ti ho dato.
Gli esami del sangue, anche per noi umani, vanno fatti sempre a digiuno ( che discorso è che non cambia tantissimo? come possono venire fuori valori coerenti se non c'è digiuno? )...soprattutto se bisogna valutare lo stato di salute del suo fegato.


Il dubbio l'ho avuto anche io, ma questo è ciò che mi hanno ripetuto diversi veterinari.

MinnieLou


Ieri sono andata a riprendere Rufus dalla clinica. Purtroppo non sono riusciti a fare molto perché lì è completamente impazzito. Niente cannula in vena, niente sondino gastrico, niente ecografia. Da quanto ho capito ha cercato di far fuori due veterinari. In pratica ha fatto solo la lastra con me, poi è diventato una belva. Ovviamente lì non ha mangiato. Ma per fortuna, dopo esser rientrato, si è mangiato circa 40gr di crocchette! Quasi la sua dose giornaliera. Anche oggi ha mangiato, con meno appetito, ma siamo sempre intorno ai 30 gr.
Domani mattina lo devo riportare lì, saranno costretti a sedarlo per fargli la gastroscopia e ne approfitteranno per fargli di nuovo l'eco, dato che sabato non ce l'hanno fatta.


Ps:
ho i risultati delle altre analisi del sangue, posto solo i valori anomali.

ALP 181.8 (4.0 - 81.0) alto (nelle prime analisi era 5 volte il valore massimo, in queste poco più del doppio)
Creatininchinasi 424.2 (91.0 - 326.0) alto
Got 5.9 (14.0 - 41.0) basso

utente_disattivata

Fatti a digiuno stavolta?

MinnieLou



08-06-2014 alle ore 21:46, paolagr1 wrote:
Fatti a digiuno stavolta?


Dato che il gatto era inappetente per forza di cose.


MinnieLou

Ci sono alcune novità di cui vorrei parlare perché mi sto torturando cercando di capire.
Rufus è rimasto in clinica per una giornata e gli sono state fatte lastre, ecografia e ripetute le analisi del sangue.
Le analisi del sangue sono molto migliorate, restano sopra la norma il glucosio a 146 (ma 131), la fosfatasi alcalina (128, in discesa, max 81), le MCHC a 38,7 (max 38), Mpv a 9.5 (max 9.0) e PDW a 15.4 (max 0.00?).
Le analisi sono state definite a posto, è stato ripetuto il test fiv e felv ed è negativo.
Dell'ecografia non so dire nulla perché non hanno potuto fare quella col contrasto (del bario, suppongo) per l'intrattabilità del gatto e quindi l'attenzione è stata subito posta sulle lastre, da cui è risultato che l'intestino è impacchetato e che i reni in pratica galleggiano nel grasso che si è accumulato nello spazio che dovrebbe essere occupato dall'intestino.
Le cause, stando a quanto mi hanno detto, potrebbero essere tre, due infauste una un po' meno:
fip;
linfoma;
corpo estraneo di forma allungata che con le peristalsi ha incasinato l'intestino.
Domani avrebbero dovuto procedere con una laparotomia per stabilire quali delle tre cause sia quella dietro il malessere del micio, ma mi han telefonato dicendomi che se il gatto continua a mangiare senza vomitare ci si aggiorna alla settimana prossima, salvo peggioramenti, ovviamente.
Io ho accettato tra molti dubbi, primo fra tutti quello di star rischiando che la situazione precipiti. D'altro canto però mi sono anche chiesta quanto un'operazione così possa essere utile, dato che in due casi su tre non si potrebbe far altro che richiudere e decretare la condanna a morte del gatto.
Sono disperata e confusa, non so cosa fare e sono impossibilitata a sentire un altro parere per carenza di cliniche e professionisti di fiducia.
Quindi mi chiedo se sia possibile parlare di fip con le analisi del sangue a posto e come prova solo l'impacchettamento dell'intestino (che, da quanto ho letto, può verificarsi anche a seguito della liberazione dell'intestino dopo lunga costipazione). Questa è la probabilità che mi sconvolge di più, sia perché senza speranza, sia perché ho altre gatte in casa che potrebbero esser state esposte al contagio.
Quanto al linfoma, so che in gatti giovani è raro ma non impossibile, e quindi chiedo se i parametri possano essere indicativi (specie la fosfatasi alcalina, che comunque è crollata nel giro di 15 giorni, pur restando sopra la norma).
Per quel che riguarda invece la possibilità di una parziale ostruzione causata da un corpo filiforme, il gatto, qualche mese fa ha mangiucchiato le frange di una coperta di lana e solo una volta le ha vomitate... non avendo notato problemi nell'immediato ho ritenuto che le avesse espulse con le feci, quindi ora mi domando se sia possibile che siano queste ad aver causato il malessere nel micio, anche considerando che il gatto non è mai stato costipato.
Infine, ho notato una cosa bizzarra: i gommini (palma, non dita) da neri che erano ora hannno delle chiazze rosate, di forma tonda. La settimana scorsa erano presenti in una sola zampa, ma non ho dato troppo peso alla cosa pensando che magari mi stessi sbagliando e che la zampetta fosse sempre stata così. Ma ieri questo fenomeno si è presentato in tutte e quattro le zampe. Ho telefonato in clinica e mi han detto che è un fenomeno che non può essere recente (e lo è!) e che potrebbe dipendere da un'infezione (quindi fip? dato che le analisi del sangue sono in ordine?).

Mi rendo conto della complessità della situazione, ma ad esempio sapere cosa possano significare i valori sballati del sangue e magari un consiglio su come procedere a fronte del problema intestinale (insistere per la laprotomia? aspettare?) mi sarebbero molto d'aiuto.

utente_disattivata

Ciao, sono contenta dei valori della fosfatasi che si stanno abbassando ( potrebbe voler dire che il fegato sta meglio )....il glucosio è un pochino fuori ( ma secondo me nulla di preoccupante ).
Il PDW indica l'ampiezza di distribuzione piastrinica, cioè il grado di variabilità delle dimensioni piastriniche ( ma come mai il valore normale sia zero non lo so ).

Per la FIP sono state effettuate analisi specifiche? se non risulta nulla, può darsi nulla ci sia ( non si può vedere il tipo di virus, se FECvirus o FIPvirus, ma la presenza del virus si denoterebbe dalla "risposta anticorpale", se così si può spiegare ).

Però ho dubbi sulla ostruzione...quel corpo estraneo..magari non lo ha espulso tutto,e certo, questo può portare anche ad un'infezione.

Non si riesce ad approfondire prima di fare qualsiasi operazione?
in caso contrario io accetterei la laparotomia, per verificare veramente se ci sia un corpo estraneo ( cosa per me probabile ).
Al tuo posto credo che la farei, minnielou, senti che dicono i vet


MinnieLou



12-06-2014 alle ore 10:27, paolagr1 wrote:
Per la FIP sono state effettuate analisi specifiche? se non risulta nulla, può darsi nulla ci sia ( non si può vedere il tipo di virus, se FECvirus o FIPvirus, ma la presenza del virus si denoterebbe dalla "risposta anticorpale", se così si può spiegare ).

Però ho dubbi sulla ostruzione...quel corpo estraneo..magari non lo ha espulso tutto,e certo, questo può portare anche ad un'infezione.

Non si riesce ad approfondire prima di fare qualsiasi operazione?
in caso contrario io accetterei la laparotomia, per verificare veramente se ci sia un corpo estraneo ( cosa per me probabile ).
Al tuo posto credo che la farei, minnielou, senti che dicono i vet




Da quanto mi han detto e ho letto, le analisi specifiche per fip sono del tutto inutili, appunto perché se il virus è presente il test non riconosce la forma mutata da quella originaria e innocua. O anche capita che pur essendo fip il test non riesca a rilevarlo.
Non so sinceramente che genere di approfondimenti si possano fare, hai qualche idea?
Credo che abbiano annullato l'operazione perché hanno la certezza che si tratti di fip e non vogliano stressarlo.
Io non so cosa fare. Se così fosse e lo facessi operare, rischierei di farlo soffrire di più e perderlo prima del tempo. Se così non fosse, se si trattasse di linfoma, c'è il rischio che a lasciar passare il tempo peggiori stadiazione e diventi intrattabile.
Se si trattasse di un corpo estraneo si rischia la peritonite e un blocco fatale.
Non so dove sbattere la testa.

Hai qualche conoscenza in merito alla depigmentazione dei gommini?

utente_disattivata

No, non ne so nulla, ma si comprende che non è normale.

Giusto , il test per la FIP non rileva se è la forma FECvirus o la forma FIPvirus, ma in teoria dovrebbe rilevare la malattia, tramite la presenza nel sangue di una certa concentrazione di anticorpi.

ma intanto è un passo che si può tentare. Io chiederei di farlo.

MinnieLou



12-06-2014 alle ore 15:21, paolagr1 wrote:
No, non ne so nulla, ma si comprende che non è normale.

Giusto , il test per la FIP non rileva se è la forma FECvirus o la forma FIPvirus, ma in teoria dovrebbe rilevare la malattia, tramite la presenza nel sangue di una certa concentrazione di anticorpi.

ma intanto è un passo che si può tentare. Io chiederei di farlo.



Ma gli anticorpi non sono comunque visibili nel semplice emocromo?

paco1986

La situazione è diventata molto complessa: da che si parlava di haemobartonella ora si parla di FIP o di linfoma...
Non so darti un consiglio, se non quello di chiedere che la micia sia testata con PCR almeno per il Coronavirus: se risulterà negativa al Coronavirus, immagino che debba esserlo anche al virus mutato e si potrà, spero, cominciare ad escludere la FIP dalla diagnosi differenziale. E mi auguro ovviamente che si escluda anche il linfoma.
Spero che un vet nell'altra sezione possa presto darti una risposta che ti aiuti a capirne di più e sapere se ci si sta muovendo nella giusta direzione.


alla micia

MinnieLou



12-06-2014 alle ore 17:13, paco1986 wrote:
La situazione è diventata molto complessa: da che si parlava di haemobartonella ora si parla di FIP o di linfoma...
Non so darti un consiglio, se non quello di chiedere che la micia sia testata con PCR almeno per il Coronavirus: se risulterà negativa al Coronavirus, immagino che debba esserlo anche al virus mutato e si potrà, spero, cominciare ad escludere la FIP dalla diagnosi differenziale. E mi auguro ovviamente che si escluda anche il linfoma.
Spero che un vet nell'altra sezione possa presto darti una risposta che ti aiuti a capirne di più e sapere se ci si sta muovendo nella giusta direzione.


alla micia



Già... rimpiango quando si parlava di haemobartonella o addirittura di insufficienza renale.
Credo che con la PCR si riesca ad ottenere una risposta solo con l'ago aspirato, dal momento che il virus, mutato o no che sia, potrebbe non essere in circolo nel sangue.


Continuo ad aggiornare il thread nell'altra sezione, ma purtroppo le richieste di consulto sono tante e i vet impegnati.


La_Uollas

Ciao Minnilou, mi dispiace per quel che sta succedendo alla tua micia...il tuo vet mi sembra la stia seguendo con molta cura, io purtroppo non ho consigli né indicazioni...ma
Se può esserti d'aiuto per provare a capire in attesa degli esami, ti posto le analisi del mio micio, che purtroppo era affetto da Fip di forma umida, quando abbiamo fatto tutte le analisi stava già molto male, i suoi sintomi erano febbre altissima,inappetenza, pancia gonfia piena di liquido , negli utlimi giorni versamento toracico con respiro affannato , tremori.
Le analisi fatte sono:
Emocromo e biochimico:sono segnati solo i valori fuori norma
elettroforesi
Il test del coronavirus ( diverso dall'emocromo) era 1: 1280
Ecografia addominale

EMOGRAMMA

HB 8 ( da 8.1 a 14.2 g/dl)
HCT 26.0 ( da 27.20 a 46.8 %)
RDW 18.3 ( da 14 a 17.2 %)
MPV 24.7 ( da 7.9 a 17.5 fL)


Anistocitosi +
Microciti +
Rouleaux ++
Schium. citoplasmatica ++
Granuli Tossici +

PROT PL 6.3 7.8 g/dl


PROFILO BIOCHIMICO

AST ( IU/L) 51 ( da 10 a 40)
Proteine tot (g/dl) 8,3 ( da 5,8 a 8,2)
Globuline ( g/dl) 5,8 ( da 2,8 a 5,5)
Rapp. Alb/Glob 0,43 ( da 0,76 a 1,88)
Glucosio 33 ( da 80 a 130)
Fosforo (mg/dl) 8,80 ( da 2,8 a 5,8)
HCO3 (mEq/L) 14 ( da 18,3 a 22,8)
Div. Anionico 34 ( da 13,0 a 27,0)
Ceruloplasmitina(mg/dl) 29,10 ( da 7,9 a 15,3)






ECO ADDOMINALE

FEGATO: pattern di tipo infiammatorio delle vie biliari.Vie biliari distese per presenza di colestasi.
Aspetto dei linfonodi epatici e portali di tipo reattivo.

APP. DIGERENTE: ispessimento parietale del piccolo intestino con pattern infiltrativo soprattutto nella porzione muscolare e d accentuazione della statigrafia ecografica. Linfonodi intestinali reattivi con definizione vascolre di tipo ilare.

MILZA E LINFONODI: aumento volumetrico generalizzato con morfologia ed ecostruttura normali. Definizione vascolare di tipo ilare. Quadro di reattività generalizzata. Peritonite generalizzata con presenza di versamento pleurico libero.

Un abbraccio


[ Questo Messaggio è stato Modificato da: La_Uollas il 12-06-2014 19:52 ]

MinnieLou



12-06-2014 alle ore 19:45, La_Uollas wrote:
Ciao Minnilou, mi dispiace per quel che sta succedendo alla tua micia...il tuo vet mi sembra la stia seguendo con molta cura, io purtroppo non ho consigli né indicazioni...ma
Se può esserti d'aiuto per provare a capire in attesa degli esami, ti posto le analisi del mio micio, che purtroppo era affetto da Fip di forma umida, quando abbiamo fatto tutte le analisi stava già molto male, sono segnati solo i valori fuori norma, ti posto anche l'elettroforesi.
Il test del coronavirus ( diverso dall'emocromo) era 1: 1280
Ho anche i risultati dell'eco addome , li cerco e ti posto anche quelli
Comunque Sono questi gli esami fatti a lui per arrivare alla diagnosi di Fip
( i suoi sintomi erano febbre altissima,inappetenza, pancia gonfia piena di liquido , negli utlimi giorni versamento toracico con respiro affannato , tremori).



Grazie mille per aver avuto la pazienza di postare tutti i risultati delle analisi.
Purtroppo non sono in grado di interpretarli, ma mi sono comunque utili perché ho notato che tra le analisi fatte al mio micio non risultano molti dei test che hai postato, specie l'elettroforesi.
Al micio han fatto l'emocromo e test sulle proteine totali (TP), fosfatasi alcalina (ALP), calcium arsenazo (? CA), albumine (ALB), GPT/alt (transaminasi), creatinina enzimatica (Crea), glucosio (Glu), globiline, A/G (rapporto albumina/globuline), amilasi, GOT/ast, colesterolo, fosforo, creatininchinasi e basta.
I risultati anomali sono quelli della fosfatasi alcalina, del glucosio e della creatininchinasi con valori superiori alla norma. Dell'emocromo i valori inizialmente sballati erano quelli dei globuli bianchi (più bassi), dei linfociti, monociti, eosinofili alti e neutrofili bassi, e Hct, MCH e MCHC bassi; nelle analisi recenti tutti i problemi relativi al sistema immunitario di cui sopra, sono risolti (grazie alla terapia antibiotica, suppongo), mentre quelli sugli indici corpuscolari medi sono migliorati ma lievemente sopra la norma.

Come scrivevo prima, si suppone possa essere una forma secca di Fip, quindi non so come risultino queste due forme a fronte delle analisi, ma a questo punto mi chiedo se l'ipotesi non sia azzardata dato che a me mancano all'appello molti dei test da te postati.

Potrei chiederti se ricordi quanto vengono a costare i test per l'elettroforesi e quello per il coronavirus? O, se ti viene meglio, quanto hai speso in totale? Io sto tirando la cinghia e tra un po' si spezza, ma non posso rassegnarmi a una diagnosi fatta solo a fronte di un impacchettamento dell'intestino, che può voler dire tutto o niente.

Ancora grazie, mi spiace che rispondendo tu debba rivivere il dolore causato da questa brutta malattia.


Edit: ho visto ora che hai postato anche i risultati dell'eco. Ancora grazie! Nel caso del mio micio, dall'eco non è risultato nulla, mentre dalle lastre risulta un impacchettamento (direi più "accartocciamento") dell'intestino, e lo spazio tra reni e l'intestino pieno di grasso.

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: MinnieLou il 12-06-2014 20:20 ]

La_Uollas

Non preoccuparti, capisco come tu possa sentirti e se posso aiutarti lo faccio volentieri.
Delle analisi del sangue fatte alla tua micia riconosco rapporto albumina/ proteina, quella del mio micio era più bassa della norma....
La forma secca è in effetti diversa e non so se l'indagine prevede gli stessi esami che ho fatto io...
Una domanda, se lo hai già scritto mi scuso, la tua micia vive con altri gatti? Il vet ti ha detto dove potrebbe aver contratto il coronavirus che ( ma ancora non lo sappiamo e incrociamo le dita! ) potrebbe essersi trasformato in fip?

Per analisi e terapie pagai in tutto 200€ ( includevano anche test fiv e felv) più l'eco

PS credo che l'elettroferosi sia molto indicativa, almeno per la forma umida, mi ricordo che quando venne l'ecografista specializzato a studio, dopo aver detto " è fip" non appena apparsa l'immagine sullo schermo, analizzò anche l'elettroforesi con gli altri due vet ed esclamò "impressionante..." Evidentemente dalle curve si può capire molto. Seguì il risultato del coronavirus con i valori altissimi, e purtroppo tutto combaciò.





[ Questo Messaggio è stato Modificato da: La_Uollas il 12-06-2014 21:09 ]

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: La_Uollas il 12-06-2014 21:12 ]

utente_disattivata



12-06-2014 alle ore 17:13, paco1986 wrote:
La situazione è diventata molto complessa: da che si parlava di haemobartonella ora si parla di FIP o di linfoma...
Non so darti un consiglio, se non quello di chiedere che la micia sia testata con PCR almeno per il Coronavirus: se risulterà negativa al Coronavirus, immagino che debba esserlo anche al virus mutato e si potrà, spero, cominciare ad escludere la FIP dalla diagnosi differenziale. E mi auguro ovviamente che si escluda anche il linfoma.
Spero che un vet nell'altra sezione possa presto darti una risposta che ti aiuti a capirne di più e sapere se ci si sta muovendo nella giusta direzione.


alla micia



Paco, in caso di FIP, il gatto potrebbe essere stato contagiato direttamente dalla forma mutata.
In ogni caso non è possibile vedere se è Coronavirus ( FECvirus ) o la forma mutata ( FIPvirus ), ma solo se il gatto ha contratto la FIP.

E questo se non sbaglio, avviene con test specifici, non dall'emocromo normale, per rispondere a minnielou ( La_Uollas è così? correggimi se sbaglio, ci vuole un test particolare, giusto ? )

La_Uollas


alla micia



Paco, in caso di FIP, il gatto potrebbe essere stato contagiato direttamente dalla forma mutata.
In ogni caso non è possibile vedere se è Coronavirus ( FECvirus ) o la forma mutata ( FIPvirus ), ma solo se il gatto ha contratto la FIP.

E questo se non sbaglio, avviene con test specifici, non dall'emocromo normale, per rispondere a minnielou ( La_Uollas è così? correggimi se sbaglio, ci vuole un test particolare, giusto ? )



Test specifici purtroppo non ce ne sono, si va per esclusione, ho postato le analisi di Ramón che hanno portato alla diagnosi insieme alla sintomatologia,confermo che l'emocromo da solo non è indicativo ma alla micia di Minnilou hanno parlato di forma secca e non conosco la procedura, so solo che l'indagine è ancora più rognosa purtroppo..

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: La_Uollas il 12-06-2014 21:04 ]

MinnieLou



12-06-2014 alle ore 20:41, La_Uollas wrote:
Non preoccuparti, capisco come tu possa sentirti e se posso aiutarti lo faccio volentieri.
Delle analisi del sangue fatte alla tua micia riconosco rapporto albumina/ proteina, quella del mio micio era più bassa della norma....
La forma secca è in effetti diversa e non so se l'indagine prevede gli stessi esami che ho fatto io...
Una domanda, se lo hai già scritto mi scuso, la tua micia vive con altri gatti? Il vet ti ha detto dove potrebbe aver contratto il coronavirus che ( ma ancora non lo sappiamo e incrociamo le dita! ) potrebbe essersi trasformato in fip?

Per analisi e terapie pagai in tutto 200€ ( includevano anche test fiv e felv) più l'eco

PS credo che l'elettroferosi sia molto indicativa, almeno per la forma umida, mi ricordo che quando venne l'ecografista specializzato a studio, dopo aver detto " è fip" non appena apparsa l'immagine sullo schermo, analizzò anche l'elettroforesi con gli altri due vet ed esclamò "impressionante..." Evidentemente dalle curve si può capire molto. Seguì il risultato del coronavirus con i valori altissimi, e purtroppo tutto combaciò.




Il gatto è un randagio o figlio di gatta di proprietà mal curata e lasciata libera di figliare. Mi è stato affidato che aveva 10gg di età.
Sì, ho altre 7 gatte in casa, anche loro trovatelle. Di contatti ne hanno avuto pochi, anche se due di queste recentemente hanno avuto modo di mangiare dalla ciotola del gatto e di usare la sua lettiera: sono sgattaiolate in quella parte di casa dedicata al micio, che è rimasto isolato perché ho avuto modo di testarlo per fiv e felv solo il mese scorso, per altro in concomitanza con i primi sintomi (nausea e inappetenza, sete molto forte e urine abbondanti), anche se ogni tanto lo lasciavo girare in giardino, guardato a vista per evitare scontri.

Da quanto ho capito, ma sto leggendo una marea di cose e sto andando nel pallone, l'elettroforesi dovrebbe essere indicativa anche nella forma secca.
Quando sentirò il vet gli chiederò se non sia il caso di farla.

Mi spiace tanto per quello che hai passato, addentrarmi nella malattia, nei racconti di chi ha vissuto questo calvario è lacerante, povere creature...

MinnieLou



12-06-2014 alle ore 20:58, paolagr1 wrote:


Paco, in caso di FIP, il gatto potrebbe essere stato contagiato direttamente dalla forma mutata.
In ogni caso non è possibile vedere se è Coronavirus ( FECvirus ) o la forma mutata ( FIPvirus ), ma solo se il gatto ha contratto la FIP.




Da quanto ho capito il contagio attraverso la forma mutata del virus non avviene. Il gatto portatore e malato resta comunque in grado di infettare con la forma benigna del coronavirus che presumo resti in circolo nell'organismo assieme alla forma maligna.

paco1986

Mah...
Trovai Tom in un terreno in cui i gatti morivano di Panleucopenia, Fip ed Herpes Virus...
Inizialmente non era previsto che lo tenessi io, lo tenevo solo in stallo ed avevo paura potesse veicolare a Jerry le stesse malattie di cui morivano i gatti in quel terreno. Poi dopo qualche giorno decisi di testarlo con PCR per tutte le malattie (con l'intenzione di tenerlo) e chiesi espressamente di testarlo anche per la FIP: allora mi dissero che era opportuna PCR per il Coronavirus, e che se fosse risultato negativo sarebbe stato impossibile che avesse sviluppato in futuro una FIP.

Certo, si parlava di un gatto senza sintomi...ma ora leggo che in casi du FIP effusiva la PCR per Coronavirus è utile per confermare una diagnosi in caso di positività, ma in caso di esito negativo non esclude la presnza del virus mutato.

Farebbe piacere se qualche vet potesse risolvere questo dubbio.

La_Uollas


Da quanto ho capito, ma sto leggendo una marea di cose e sto andando nel pallone, l'elettroforesi dovrebbe essere indicativa anche nella forma secca.
Quando sentirò il vet gli chiederò se non sia il caso di farla.





Mi dispiace davvero, capisco la necessità di trovare risposte o spiegazioni su internet, ( l'ho fatto anch'io) ma come dici tu...è una cosa che ti manda ai matti, soprattutto quando la diagnosi è incerta. E' davvero una via crucis che sembra non finire mai, ma cerca di stare tranquilla per quanto sia difficile e aspettiamo i risultati delle analisi, per quando sono previsti?
Come sta oggi Rufus?


[ Questo Messaggio è stato Modificato da: La_Uollas il 13-06-2014 10:04 ]

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