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  >>  Gatto  >>  Anemia infettiva felina? - LASTRE PAG 9 - Discussione n 86471 - PermaLink
   Anemia infettiva felina? - LASTRE PAG 9

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Inizio discussione    ( Risposte ricevute: 88 )
MinnieLou

Registrato dal: 02-10-2013
| Messaggi : 159
  Post Inserito 23-05-2014 alle ore 00:12   
Ciao a tutti,
ho un gattino di 8 mesi che mi è stato affidato alla tenera età di 10gg circa. La sua crescita ha avuto alti e bassi, con problemi vari dovuti al cambio di dieta iniziale e alla presenza di pulci, zecche e ascaridi.
Dopo lo svezzamento ha avuto sporadici episodi di vomito, che durante gli 10 ultimi giorni si sono acutizzati, tanto che spesso ha vomitato quasi dopo ogni pasto. Inoltre, sempre da circa 10 giorni, rifiuta l'umido e mangia solo crocchette. Gli sto dando quelle gastrointestinal da circa 3 giorni, a piccole dosi, come ho sempre fatto, dal momento che il gatto ha la tendenza ad abbuffarsi.
Inoltre le feci sono molto scure e l'urina molto abbondante, beve circa 120ml di acqua al giorno (immagino dipenda anche dal fatto che mangia solo crocchi) e a volte presenta tremore delle zampe, principalmente quelle posteriori, quando in posizione rilassata o durante il sonno (non sono tremori da fase REM). A parte il vomito il gatto è vispo e vivace, non ha avuto febbre, né altri sintomi allarmanti
Alla visita il vet non ha riscontrato nulla di anomalo alla palpazione del ventre, ma l'emocromo ha evidenziato una forte anemia e infezione.

Questi sono i risultati con valori di riferimento tra parentesi:

Gb 2,14 n/mm3 (5 - 18) basso
Lin 65,9% (5 - 30%) alto
Mon 7,1% (2 - 6%) alto
Neu 4,2% (40 - 8%) basso
Eo 22,5% (2 - 12%) alto
Bas 0,3% ?

GR 4,56 M/mm3 (4 - 9)
MCV 42,1 fk (35,5 - 55)
Hct 19,1% (24 - 45%) basso
MCH 11,4pg (16 - 24) basso
MCHC 27,2 g/dl (28 - 40) basso
RDW 10,8 (8 - 12)
RRg 0,00
Hb 5,2 g/dl (9,5 - 15) basso

PLT 70 m/mm3 (120 - 500) basso
MPV 8,4 fl (4 - 7) alto
Pct 0,06%
PDW ? 0,0 (8 - 12)

Fiv e Felv negativo
I risultati sulla funzionalità renale, elettroliti e altro (?) li avrò sabato mattina.
Il vet ritiene che l'anemia e l'infezione siano dovute al morso di parassiti esterni (zecche, pulci, etc) e ha prescritto una cura con un antibiotico mirato (inizia per V, ma la ricetta non l'ho io) per 3 settimane.

Quindi sono qui a chiedervi se sia possibile stabilire che la causa dell'anemia sia proprio dovuta a quest'infezione solo attraverso un emocromo, o se ci sia la possibilità che possa dipendere da qualche altra causa, viste e considerate sia le feci scure che il vomito.
Inoltre, è possibile aiutare il gatto con integratori? Le altre gatte che ho in casa, sono a rischio contagio?

Grazie mille a chi vorrà rispondere.


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paco1986

Registrato dal: 20-07-2013
| Messaggi : 1076
  Post Inserito 23-05-2014 alle ore 01:21   
Ciao. Se la tua vet ti ha parlato di anemia infettiva, suppongo che si riferisse all'hamobartonella.
Non so se una diagnosi per una qualsiasi malattia infettiva possa essere formulata solo sulla base di un emocromo.
In genere, per l'haemobartonella, viene richiesta una PCR perché lo striscio ematico, per controllare se ci sia il parassita attaccato ai globuli rossi, da solo non è spesso sufficiente per formulare una diagnosi certa.
Sarebbe bene, secondo me, richiedere anche un'ecografia dell'addome sia per controllare se ci sia splenomegalia (altro segno clinico su cui spesso si fonda il sospetto di anemia infettiva da hemobartonella), che per essere sicuri che non ci siano altri fattori che possano causare vomito e feci scure.
Se la diagnosi è stata azzeccata, immagino che il farmaco a cui ti riferisci sia il Vib**vet.

Visto che hai postato anche le analisi, ti consiglierei di aprire anche un'altra discussione nella sezione "Il vet risponde", in modo da poter ricevere un parere da un medico.



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MinnieLou

Registrato dal: 02-10-2013
| Messaggi : 159
  Post Inserito 23-05-2014 alle ore 09:27   


23-05-2014 alle ore 01:21, paco1986 wrote:
Ciao. Se la tua vet ti ha parlato di anemia infettiva, suppongo che si riferisse all'hamobartonella.
Non so se una diagnosi per una qualsiasi malattia infettiva possa essere formulata solo sulla base di un emocromo.
In genere, per l'haemobartonella, viene richiesta una PCR perché lo striscio ematico, per controllare se ci sia il parassita attaccato ai globuli rossi, da solo non è spesso sufficiente per formulare una diagnosi certa.
Sarebbe bene, secondo me, richiedere anche un'ecografia dell'addome sia per controllare se ci sia splenomegalia (altro segno clinico su cui spesso si fonda il sospetto di anemia infettiva da hemobartonella), che per essere sicuri che non ci siano altri fattori che possano causare vomito e feci scure.
Se la diagnosi è stata azzeccata, immagino che il farmaco a cui ti riferisci sia il Vib**vet.

Visto che hai postato anche le analisi, ti consiglierei di aprire anche un'altra discussione nella sezione "Il vet risponde", in modo da poter ricevere un parere da un medico.



Ciao, suppongo anche io stesse parlando di emobartonellosi, ma non sapendo se esistessero altre malattie del tipo non mi sono sbilanciata.
Quanto alla PCR, dovrei chiedere se la fanno, perché so che il centro di riferimento del vet la fa ad esempio solo per la Felv e non la Fiv. Il problema però è che il gatto è ingestibile e già ieri han dovuto sedarlo per fare il prelievo e nonostante ciò è riuscito a graffiare i vet e me, pazzesco.

L'ecografia all'addome l'ho già richiesta e ci dobbiamo organizzare col vet, perché l'ecografo loro non lo hanno e si affidano a una vet "itinerante".

Sono molto indecisa sul da farsi, sia perché non sono sicura della diagnosi, sia perché se è corretta lo stress della visita (il gatto trema praticamente da quando lo metto nel trasportino e diventa aggressivo) potrebbe peggiorare la situazione.
Grazie mille per la risposta, ora cerco la sezione e chiedo anche lì :)



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Registrato dal: 30-10-2013
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  Post Inserito 23-05-2014 alle ore 17:24   
Fai fare anche un esame delle feci, potrebbe rivelare presenza di sangue visto che sono tanto scure.


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MinnieLou

Registrato dal: 02-10-2013
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  Post Inserito 24-05-2014 alle ore 00:27   


23-05-2014 alle ore 17:24, paolagr1 wrote:
Fai fare anche un esame delle feci, potrebbe rivelare presenza di sangue visto che sono tanto scure.


Oggi le ha fatte normali, per fortuna. Ma se dovesse ricapitare che son scure, sicuramente provvederò.

Se c'è qualcuno che ha avuto esperienza su questa malattia, mi saprebbe dire se sarò costretta ad affidare il gatto a qualcun altro, dato che le altre gatte sono molto territoriali?
E' questa la cosa che mi angoscia di più, l'ho cresciuto io, temendo non ce la facesse, e l'idea di separarmene mi fa star male, anche se lo affiderei a mia sorella... Solo che la sua casa non è molto sicura.

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: MinnieLou il 24-05-2014 00:28 ]


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paco1986

Registrato dal: 20-07-2013
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  Post Inserito 24-05-2014 alle ore 01:59   
Purtroppo ho esperienza su questa malattia perché l'ha avuta il mio gatto, ed è stato ad un passo dal non farcela perché nessun vet diede importanza ai sintomi che riferivo, fino a che si arrivò progressivamente a segni clinici gravi. Ma ce l'abbiamo fatta, allora...
Però non ho capito la tua domanda.
Per quale assurda ragione t'è venuto in mente che debba essere allontanata la gatta?
Cosa c'entra la territorialità delle altre gatte?
Scusami, ma davvero non l'ho capita.

Se le tue preoccupazioni sono invece altre, ad esempio un possibile contagio, ultimamente sono sempre più numerosi i vets che sostengono che l'haemobartonella è una malattia della quale è portatrice sana un'elevatissima percentuale di felini , ma solo una piccolissima percentuale di essi sviluppa la malattia vera e propria, vuoi per altre malattie concomitanti, vuoi per stress.
Ad ogno modo, per prevenire il contagio ad altri gatti conviventi negativi, credo sia sufficientye una buona profilassi antiparassitaria, visto che il veicolo di trasmissione principale è la pulce.

Riguardo alla ricerca del sangue occulto che ti suggeriva Paola, io non escuderei l'idea di farla.
Ho evitato di ditrtelo prima, ma il mio come complicazione dell'haemobartonella ebbe: pancreatite acuta; infiammazione delle vie biliari e della colecisti; lesioni dello stomaco, forse dovute al vomito incoercibile, che lo portavano ad espellere sangue, visibile ad occhio nudo nel vomito, e "occulto" nelle feci , che risultavano per questo scure.

Per i test, per esperienza (anni ed anni di tentativi di eseguire il prelievo dalla zampa anteriore, con il gatto che diveniva una belva e faceva tutti a stelle e strisce) ti consiglerei di chiedere al vet di tentare per una volta dalla vena safena, che sui miei gatti si vede moooolto più che la cefalica (la vena della zampa anteriore). Poco stress per il gatto che non si vede tirare la zampina e infilarsi l'ago sotto i suoi occhi...
Occorre però che ci siano almeno due persone a tenerlo, e uno che esegua il prelievo.
Con il butterfly, almeno con il mio gatto, si riece molto meglio che con la siringa e si riduce anche il rischio di rottura di vena.
Per la sedazione, hai ragione, ne ha fatto una, se si riesce a gestirlo senza eseguirne altre, meglio...
Mi sono accorto, con il mio gatto, che quella che era "impresa impossibile" per certi vet nel fare un prelievo a un gatto sveglio, per altri è stata cosa assolutamente semplice, senza far soffrire assolutamente il gatto.



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Registrato dal: 30-10-2013
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  Post Inserito 24-05-2014 alle ore 11:35   
Concordo con paco, non aspettare la prossima volta che fa feci scure, fagli gli esami a prescindere.


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MinnieLou

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  Post Inserito 24-05-2014 alle ore 11:45   


24-05-2014 alle ore 01:59, paco1986 wrote:
Purtroppo ho esperienza su questa malattia perché l'ha avuta il mio gatto, ed è stato ad un passo dal non farcela perché nessun vet diede importanza ai sintomi che riferivo, fino a che si arrivò progressivamente a segni clinici gravi. Ma ce l'abbiamo fatta, allora...
Però non ho capito la tua domanda.
Per quale assurda ragione t'è venuto in mente che debba essere allontanata la gatta?
Cosa c'entra la territorialità delle altre gatte?
Scusami, ma davvero non l'ho capita.


"L'assurda ragione" sta nel fatto che il resto delle gatte, due in particolar modo, essendo molto territoriali, tendono ad aggredirsi a vicenda e a volte a farsi male sino a sanguinare, non con morsi ma con zampate. Ho considerato l'eventualià di tagliar loro le unghie, ma ciò implicherebbe limitare il loro spazio vitale, dato che non riuscirebbero ad arrampicarsi adeguatamente.



Se le tue preoccupazioni sono invece altre, ad esempio un possibile contagio, ultimamente sono sempre più numerosi i vets che sostengono che l'haemobartonella è una malattia della quale è portatrice sana un'elevatissima percentuale di felini , ma solo una piccolissima percentuale di essi sviluppa la malattia vera e propria, vuoi per altre malattie concomitanti, vuoi per stress.
Ad ogno modo, per prevenire il contagio ad altri gatti conviventi negativi, credo sia sufficientye una buona profilassi antiparassitaria, visto che il veicolo di trasmissione principale è la pulce.

Come ho scritto, la mia preoccupazione è proprio quella del contagio, non tanto quello attraverso i parassiti, ma quello per via ematica per i motivi che ho spiegato sopra.
Interessante la tesi che riporti, specie in considerazione del fatto che le pulci riescono facilmente a infestare per molto tempo luoghi anche in assenza di animali e soprattutto hanno la possibilità di "migrare" da un animale all'altro molto più facilmente di quanto possano fare, ad esempio, virus molto più comuni.



Riguardo alla ricerca del sangue occulto che ti suggeriva Paola, io non escuderei l'idea di farla.
Ho evitato di ditrtelo prima, ma il mio come complicazione dell'haemobartonella ebbe: pancreatite acuta; infiammazione delle vie biliari e della colecisti; lesioni dello stomaco, forse dovute al vomito incoercibile, che lo portavano ad espellere sangue, visibile ad occhio nudo nel vomito, e "occulto" nelle feci , che risultavano per questo scure.

Mi spiace che si sia arrivati a questo genere di complicazioni.
Il tuo che sintomi iniziali aveva avuto, ossia, che cosa ti ha fatto insistere affinché si facessero le dovute analisi, vomito a parte?
Rufus fortunatamente non è arrivato al punto di espellere sangue col vomito, anche perché, pur essendo un fenomeno anomalo e preoccupante, non era così frequente da procurare lesioni, anche se credo sia indubbio abbia l'esofagite, che spero si risolva con la stabilizzazione dei sintomi.


Per i test, per esperienza (anni ed anni di tentativi di eseguire il prelievo dalla zampa anteriore, con il gatto che diveniva una belva e faceva tutti a stelle e strisce) ti consiglerei di chiedere al vet di tentare per una volta dalla vena safena, che sui miei gatti si vede moooolto più che la cefalica (la vena della zampa anteriore). Poco stress per il gatto che non si vede tirare la zampina e infilarsi l'ago sotto i suoi occhi...
Occorre però che ci siano almeno due persone a tenerlo, e uno che esegua il prelievo.
Con il butterfly, almeno con il mio gatto, si riece molto meglio che con la siringa e si riduce anche il rischio di rottura di vena.
Per la sedazione, hai ragione, ne ha fatto una, se si riesce a gestirlo senza eseguirne altre, meglio...
Mi sono accorto, con il mio gatto, che quella che era "impresa impossibile" per certi vet nel fare un prelievo a un gatto sveglio, per altri è stata cosa assolutamente semplice, senza far soffrire assolutamente il gatto.





Il prelievo lo hanno fatto dalla giugulare e francamente non so se sia prassi comune, fatto sta che le due diverse cliniche veterinarie a cui mi sono rivolta ultimamente (e il veterinario di famiglia da cui non vado più) han sempre fatto il prelievo da lì, su tre gatti diversi, una senza sedazione.
Il gattino, nonostante la sedazione, è riuscito comunque a reagire e graffiarci tutti e tre, per poi tornre ad accasciarsi, quindi puoi immaginare quanto sia ingestibile. Certo, è molto probabile che con dei veterinari più esperti, o pazienti e calmi, le cose sarebbero potute andare diversamente ma purtroppo non vivo in una zona con una "alta densità" di studi veterinari e quelli che mi sembrano affidabili sono veramente pochi.
Grazie per le info e per la pazienza.


PS: siccome è passato qualche tempo dall'ultima volta in cui ho fatto analizzare le feci dei miei gatti, è un problema se vengono raccolte dalla cassetta e che quindi possano avere dei residui di sabbietta? Quanto tempo "durano" (in frigo)?

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: MinnieLou il 24-05-2014 11:50 ]


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  Post Inserito 24-05-2014 alle ore 12:16   
Ciao, non importa se c'è della sabbietta, non compromette le analisi..il vet nè preleverà la piccola parte che gli serve.
Se non erro, puoi tenerle in frigo non più di 24 ore


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paco1986

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  Post Inserito 24-05-2014 alle ore 14:35   
Mi scuso, forse scrivenso "assurde preoccupazioni" ti ho offesa, non era mia intenzione.
Capisco le tue preoccupazioni. La tesi sulla pulce, come mezzo principale di trasmissione dell'infezione, non appartiene a me (e neppure io ne sono molto convinto, a dire il vero) ma appartiene alla maggior parte dei vets ai quali ho sottoposto mille domande sul tema.
Ti dico la verità, io non riuscirei ad allontanare il gattino, per lui, per te...
Otto mesi sono tanti, per leui sarebbe un trauma essere allontanato, e sicuramente, se ti preoccupi che lo stress di un prelievo possa aggravarlo, dovresti prendere in considerazione anche l'effetto che uno stress di un allontanamento può avere sulla sua situazione clinica.
Fermo restando che tu non sei neppure sicura che abbia l'haemobartonella (dovresti testarlo), così come non avendo testato le altre micie non puoi esserre sicura che anche loro non ne siano già portatrici sane.
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Nel caso del mio gatto, sono straconvinto che la pulce non c'entrasse nulla (anche perché il gatto viveva solo in appartamento e mettevo l'antiparassitario regolarmente), ma che il contagio sia avvenuto in clinica (quando il mio gatto era in fluidoterapia per un blocco urinario), ad opera di un vet troppo superficiale che senza darmi tempo di capire cosa stesse sucedendo, tolse il tappino dall'agocannula di un altro paziente al quale non serviva più, e lo mise al mio gatto, prima che riuscissi a capire le sue intenzioni e ad aprir bocca. Il tappino era sporco di sangue.
La quasi totalità dei vets, pur considerando il gesto di quel collega di una superficialità estrema, non lo considera come possibile occasione di contagio. Per loro, in letteratura veterinaria, è la pulce il principale veicolo di trasmissione. Certo, chi ha eseguito ricerche in materia credo non fosse sfiorato dall'idea che qualcuno potesse tenere comportamenti come quello che ho descritto, altrimenti credo che li avrebbe annoverati tra i possibilimezzi di trasmissione.
Riguardo alla trasmissione tramite graffi e morsi, anche su questo ho trovato pareri molto discordanti tra l'infinità di vets ai quali mi sono affidato. C'è chi dice che anche garffi e morsi costituiscano opportunità di trasmissione, e chi no.
Non capisco perché si scarti allora la possibilità di un contagio indiretto, come quello che può avvenire mediante un tappino di agocannula, sporco di sangue fresco.
Sarebbe interessante avere più risposte da parte dei vets del forum. Potrebbe essere occasione di confronto per loro e di chiarimento per noi.

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Riguardo alla tua domanda su quali sintomi abbia manifestato il mio gatto: era dicembre 2004 quando era in fluidoterapia per il blocco urinario ed avvenne il "fattaccio". A fine gennaio/febbraio 2015, cominciai a notare un pallore delle mucose (erano rosa, ma molto chiare), ma puntualmente quando si andava dal vet Jerry si stressava e le mucose diventavano fuxia, e i vets credevano fossero mie "visioni". via via divennero sempre più chiare, fino a diventare di un colore quasi avorio.
Contemporaneamente comparve il vomito, prima occasionale, poi via via più frequente: anche su questo mi dicevano che era il pelo ingerito, ma a luglio cominciò a vomitare sangue, sempre più spesso, finché ad agosto, mentre i vets erano in ferie e in clinica gli altri vets di turno non conoscevano la storia clinica del mio gatto, Jerry cominciò a vomitare decine di volte al giorno, appena finivo di imboccarlo forzatamente (perché aveva smesso completamente di mangiare ed aveva perso parecchio peso). Poi cominciò una scialorrea impressionante, dovuta alla pancreatite, contemporanemente fu colpito anche da coccidiosi (della quale bnon sospettarono per quasi due mesi), e io, che allora non immaginavo neppure esistesse l'haemobartonella, cominciai a pensare che se lo stesse divorando un tumore. A nessuno ancora sfiorava l'idea che si trattasse di haemobartonella.
Analisi disastrose, mi diedero pochi giorni di vita e mi consigliarono l'euranasia...
Poi chiesi un'ecoaddome, ne venne fuori una milza che occupava tutto l'addome, e da lì il sospetto di haemobartonella, ma non fu notata né la pancreatite, né i problemi epatici e alle vie biliari, e neppure il forte ispessimento dello stomaco.
Cambiai vet, si cominciò con doxiciclina, subito, poi fluidoterapia e Ross**et in vena, e cominciò subito a stare meglio.
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Riguardo al prelievo, da gennaio al mese scorso, i vets sono riusciti a farlo anche loro dalla giugulare, ma senza sedarlo...
Credo che la riuscita dipenda anche da come ci si approccia al gatto: prima veniva avvolto in una coperta, per evitare calci, e si usava il collarino elisabettiano per evitare morsi...molto spesso veniva coperto completamente, per non consentitgli di vedere. il gatto aveva paura e faceva un macello...
Ultimanente per fargli il prelievo dalla giugulare, lo hano tenuto in due: uno lo "abbraccia" delicatamente tenendogli il collo in sù, un altro tiene fermo il sedere, un altro esegue il prelievo...ma è stato ancora più semplice eseguirglielo dalla safena. Ti assicuro, prima del cambio vet, i precedenti davano la colpa a lui, dicendo che il gatto "era ingestibile".





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