Attenzione ai vaccini!


Pubblicato in: Gatto

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Sole61G

Ho un gatto persiano di 12 anni Renoir con gli occhi cangianti uno azzurro e uno giallo questa è la sua peculiarità.Nel corso degli anni l'ho accudito bene però ultimamente ha avuto un problema,qualche mese fa l'ho fatto tosare perchè il pelo aveva preso la consistenza di come si dice in gergo "corazza".Ebbene dopo un paio di giorniho notato un rigonfiamento nella zona dorsale del colloe Renoir che si grattava in continuazione ulcerano la ferita.Sapete bene quanto ci sta a cuore la salute dei nostri animali!Dopo aver sentito pareri discordanti,ho portato Renoir da un bravo veterinario che mi ha spiegato che si trattava di un nodulo vaccinale e ho cominciato la terapia antibiotica;ebbene dopo aver approffondito le informazioni su Internet mi sono convinta a fa operare Renoir da un team di valcompetenti veterinari.L'intervento chirurgico è andato bene,l'escissione è stata eseguita alla perfezione.Dopo aver eseguito l'intervento è stata fatta la radiografia il nodulo è stato inviato è stato inviato per l'esame citologico.Ringrazio vivamente i due valenti veterinari per la loro competenza e professionalitàe vi invito cari amici amanti degli animali a stare attenti che le vaccinazioni al gatto specie quelli per la leucemia non c'è bisogno che vengano effettuate perchè possono provocare a lungo andare problemi ,specie se il gatto vive in casa e quindi non necessitadi ciò,interagiscono delle variabili anche se l'inoculo del vaccino è stato eseguito bene, anche la temperatura è importante e il pc53.Quindi attenzione a queste variabiliaffida...tevi a veterinari competenti e professionali.Il mio Renoir ha superato bene l'intervento e fra pochi giorni deve togliere i punti.In conclusione anche se ho pensato ad un'azione di rivalsa verso i produttori del vaccino, Ho promesso a me stessa che non avrei lasciato che la cosa passasse inosservata

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: Sole61G il 19-06-2009 10:34 ]

giamon

Sono contenta che sia andato bene l'intervento di Renoir.
Se c'è da fare un'azione collettiva contro i produttori di vaccini, credo che qui troverai persone disposte ad appoggiarti.

topina

Mi dispiace per il micio, meno male che ora è utto ok. I miei 3 mici escono anche in giardino, pertanto sono vaccinati anche per la FELV. Inoltre ultimamente il veterinario usa un solo vaccino, che comprende trivalente e felv. Spero che non succeda mai cos'è successo al tuo micio, però i miei amori come ti ho detto, vanno anche a farsi i giretti,e pertanto è meglio che siano vaccinati. Potessi evitare i vaccini lo farei, ma per la FELV si muore, e credo sia meglio farglielo. Certo che a sentire cos'è successo al tuo micio, ora ho un pò di paura.
Grazie per l'informazione

P.S. Al tuo micio veniva fatto un unico vaccino trivalente + felv? Sai il nome del vaccino?

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: topina il 17-06-2009 11:28 ]

giamon

Sole, non aprire altri post, scrivi sullo stesso, altrimenti non si capisce nulla.

Scrivi il nome del vaccino, come dice Topina.

folletta

sole, mi dispiace molto per il tuo micio , sono contenta che sia tutto ok , anche io ho un persiano solo che ha poco più di un anno , mi hai battuto sul tempo , stavo appunto pensando di aprire un messaggio per i veterinari ha proposito dei vaccini , volevo appunto chiedere informazioni al riguardo , poi quando vado dal mio veterinario chiederò pure ha lui , premetto che ha tutti i gatti che ho avuto i vaccini gli sono sempre stati fatti , non sono mai saltati , però ultimamente comincio ha domandarmi se è il caso di continuare ha farglieli , perche comunque sono gatti che vivono strettamente in casa , non anno contatti con altri animali , e non possono essere contagiati , ora mi domando ma se vivono in casa è proprio necessario farli vaccinare? dopo che mi sono iscritta ha questo sito leggo di tumori provocati dai vaccini , e sinceramente comincio ha preocuparmi , tempo fà chiesi informazioni al riguardo al figlio del mio veterinario che è pure lui un veterinario , e gli chiesi se il vaccino glielo poteva fare nelle zampe, lui rimase sconvolto e mi disse assolutamente di no perche fare il vaccino nella zampe per il gatto era dolorossissimo , e che può succedere un caso su mille che al gatto può venire il fibrosarcoma da vaccino indotto , ha me non sembra proprio che sia cosi raro che gli venga il tumore perche ultimamente leggo molto spesso di nuovi casi di tumori provocati dal vaccino , allora stò valutando molto seriamente di non farli più vaccinare . comunque parlerò al mio veterinario di questa mia ipotesi , e non al figlio , che comunque resta sempre un bravissimo veterinario . voi che ne pensate ha proposito di non farli più vaccinare ?

Cecilio

Ah forse volevi metterla qui la foto? Clicca su rispondi, non su nuovo messaggio!

Cecilio

Allora, facciamo così, si continua qui e blocco le altre...

titi

ok... la discussione era qui (+ altre due) http://www.clinicaveterinaria.org/public/modules.php?mop=modload&name=Forums&file=viewtopic&topic=41218&forum
... riporto sotto quello che era già stato detto perché non mi dispiacerebbe poter approfondire...

09-06-2009 alle ore 11:29, Sole61G wrote:
ho notato un rigonfiamento nella zona dorsale del collo e Renoir che si grattava in continuazione, ulcerando questa ferita....un veterinario mi ha spiegato che si trattava di un nodulo vaccinale che doveva essere tolto...

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11/06 alle ore 10:23, titi wrote:
"effettivamente, alcuni vaccini sono sospettati"... "del vaccino felv non c'è bisogno se il gatto non esce" (e il gatto va testato prima di farlo)... "gli altri vaccini, dopo i primi due anni, possono essere distanziati maggiormente"... "il calendario vaccinale andrebbe rivisto"... sono tutte nozioni condivise da più vet... anche oncologi... anche se l'espressione "nodulo vaccinale" (o sarcoma vaccinale o post vaccinale) era tanti anni che non la sentivo più...... i vaccini non li si nomina quasi mai/più e cmq si parla anche di altri fattori di concausa...
per quanto riguarda il tuo micio, aspettiamo il risultato dell'esame istologico... speriamo sia un granuloma che sarebbe meglio... se fosse un fibrosarcoma, ti troverai in buona compagnia perché purtroppo sono tanti i casi passati di qui... e anche nelle cliniche... anche le statistiche sarebbero da rivedere, secondo me... perché ce ne sono tantissimi... ovviamente, ti auguro che non abbia più a che fare con una cosa simile, ma stai attenta, molto attenta, ad un'eventuale recidiva... e al primo segno, intervieni immediatamente... meglio se previa tac... facci sapere...
____________________________

11/06 alle ore 13:27, calzinimaya wrote:
questione spinosa...perchè se leggi un post di chi ha perso un gatto (magari a due anni) di felv avrebbe un tenore completamente opposto al tuo...verissimo che un gatto che sta solo in casa si può risparmiare il vaccino felv, però deve stare davvero solo in casa (e ti assicuro che nella maggior parte dei casi non è così) e soprattutto non deve venire a contatto con altri gatti, perchè se ho pallina che sta solo e sempre in casa però viene a contatto con pallino che esce....se si guardano le statistiche è infinitamente più presente la felv che non i sarcomi iniezione-indotti
____________________________

11/06 alle ore 16:20, titi wrote:
ovviamente non parlo dei gatti che escono... vale soprattutto nelle città o cmq laddove i gatti davvero, come dici tu, non hanno alcun contatto con l'esterno... in altri contesti, probabilmente nella maggior parte dei casi, mi rendo conto che non è così... che i gatti escono e vanno vaccinati... il gatto felv che muore a due anni però o è un gatto felv dalla nascita - e allora non dipende dal vaccino... o è un gatto che esce... - e allora dipende anche dal vaccino... intanto, se il gatto non è sterilizzato, il proprietario dovrebbe prendersela solo con se stesso... poi, le possibilità di contagio dipendono anche dalla situazione... da quanto e come i gatti di una determinata zona sono sterilizzati, curati... da quanti sono... sia che siano di proprietà, di colonia o randagi... laddove i gatti sono pochi e sterilizzati e magari in parte vaccinati, stanno tutti meglio e di felv se ne vede poca... a volte, al contrario, dove la densità è alta e le condizioni generali precarie, ci sono gatti che si infettano nonostante il vaccino... i miei gatti che uscivano o che erano in contatto con quelli che uscivano cmq erano tutti vaccinati, anche per la felv... poi, con il passare del tempo, anche se uscivano, su indicazione del vet, ho diradato... erano e sono sempre rimasti felv/fiv- (ritestati negli ultimi tempi della loro vita per vedere se qualcosa fosse cambiato)... ho avuto in casa due fibrosarcomi e un osteosarcoma (che non era possibile fossero iniezione-indotti perché erano gatti che erano sempre stati bene e di iniezioni non ne avevano praticamente mai avute)... ora che la mia situazione personale è cambiata e i gatti non escono, non farei mai un vaccino felv e degli altri il minimo... d'accordo più di un vet... e anche gli oncologi su questo argomento vacillano e tra i denti ammettono... purtroppo, di questi maledetti tumori ce ne sono tantissimi... ci sono certe zone di città dove è impensabile che i gatti escano eppure i vet li vaccinano tutti gli anni, anche per la felv, senza nemmeno domandare che vita fanno... poi, se chiedi, probabilmente ti dicono... altrimenti, il tenore è: "lei deve fare un vaccino? venga"... e il proprietario pensa di stare facendo la cosa migliore per il suo gatto... poi vedi fibrosarcomi su fibrosarcomi... è a questo che mi riferisco...
Ricordo di aver letto un articolo su una rivista veterinaria qualche tempo fa... lo riporto qui sotto, ma senza polemica... perché se non ricordo male tu hai 6 gatti... anche io ne avevo 6... insomma, siamo tutte e due dalla stessa parte...

http://anmvi.com/files/282004.pdf
Vacciniamo troppo e troppo spesso?
Opportuno rivedere lo schema di vaccinazioni
di Oscar Grazioli - Medico Veterinario, Reggio Emilia
Anmvi Oggi, 26/7/2004, pag. 10
Accade che ogni tanto la “popolazione” veterinaria venga attraversata da più di un brivido. L’argomento delle vaccinazioni e dei loro richiami è in grado di fare alzare la temperatura corporea a diversi colleghi, come dimostrano anche le discussioni sullo SCIVAC Forum. “Vacciniamo troppo, soprattutto troppo spesso e sotto poniamo l’animale ad inutili rischi e il proprietario ad aprire il portafoglio per niente” si dice da una parte. “Non esiste alcuna evidenza scientificamente provata che si debbano abbandonare i vaccini ad una determinata età. Non tiriamoci la zappa sui piedi. Spesso la vaccinazione è l’unica occasione per vedere il proprietario almeno una volta all’anno” così controbatte la parte avversa. Argomento delicato, fili elettrici scoperti, pericolo di beccarsi una di quelle scosse da ricordarsene per un po’, per chi si voglia cimentare nell’esercizio di prendere posizione. Eppure una posizione va presa. Personalmente concordo con chi pensa che sarebbe opportuno rivedere l’antico schema di vaccinare cani e gatti ogni anno (talvolta ogni sei mesi) finché hanno un alito di vita. Mi viene in mente un vecchio articolo di Schultz e Philips sul Kirk XII (1992) in cui gli autori (immunologi di fama) sostengono che “praticamente senza alcuna eccezione non ci sono motivi dal punto di vista immunitario per effettuare richiami annuali delle vaccinazioni, perché l’immunità nei confronti dei virus permane per tutta la vita e la memoria dell’immunità per i batteri mette l’organismo vaccinato in grado di sviluppare un’immunità secondaria valida se incontra l’agente di strada”. Anche in campo umano la discussione sulle numerose vaccinazioni introdotte negli ultimi decenni in età pediatrica è ancora aperta e comunque, al di là dell’influenza (che non colpisce cani, gatti e conigli nani)nessuno si sognerebbe di ripetere ogni anno per 80 anni le vaccinazioni per il morbillo, la rosolia, la varicella, la polio, ecc. Se a tutto ciò si aggiunge il problema del fibrosarcoma del gatto (che non è assolutamente chiaro se sia o meno vaccino indotto o ago indotto) credo che debba prevalere la cautela e un minimo di buon senso, specialmente in quegli animali che sono considerati a rischio modestissimo. I gatti che vivono strettamente indoor o i cani che vivono nell’appartamento in città difficilmente, se vaccinati nei primi anni, andranno incontro ad una panleucopenia o ad una parvovirosi a quattordici anni. È molto più facile che cadano dal balcone o che muoiano soffocati dall’eccesso di schifezze che il padrone dà loro da mangiare. Cioccolatini, caramelle, crostate, lardo di Colonnata, pizza e patatine fritte. Quanto al fatto che la vaccinazione sia l’unico momento pervedere il proprietario, mi sembra riduttivo. Tra Filariosi, Leishmaniosi, Rickettsiosi, spighe o forasacchi che dir si voglia, otiti, graffiate, corpi estranei, raffreddori, dermatiti, prurito e paturnie di proprietari ipocondriaci se proprio non vedete più il cane e il proprietario è più facile che sia andato da un altro veterinario. E vi dirò che ci sono clienti che perdo con gioia, specie quelli che sparlano molto, vogliono molte vaccinazioni, cure varie e non pagano. Non so voi.

giamon

Brava T. ricordavo questa discussione.

topina

Il mio veterinario mi ha sempre detto che il trivalente dura di più di 1 anno e che il vaccino FELV anche di più del trivalente. E quindi mi dice sempre che non è il caso di fare il vaccino sempre alla scadenza dell'anno, ma che posso aspettare anche 2/3 mesi.
Questa versione l'ho poi sentita da più amici che vanno da diversi veterinari.
Vorrei tanto sapere dai veterinari del forum se è proprio così, e se è così rischioso il vaccino.
Grazie in anticipo



[ Questo Messaggio è stato Modificato da: topina il 17-06-2009 14:50 ]

titi

c'è anche questo...
http://www.avma.org/vafstf/

e questo...
http://anmvi.com/files/322005.pdf
Intervista a Stefano Bo
Il Fibrosarcoma, un rischio per l’animale e per il veterinario
di Sabina Pizzamiglio
"La professione veterinaria", 22/2005, pagg 6-7
Il dottor Stefano Bo, Presidente della SIMEF - Società Italiana di Medicina Felina - è medico veterinario libero professionista e Professore a Contratto in Clinica delle Malattie Infettive del Gatto presso la Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università agli Studi di Torino.

Avrei bisogno di un’informazione. La mia gatta è stata vaccinata come ogni anno con il vaccino antirabbico. È comparsa una massa
molto grossa nel sito dell’iniezione (una palla di 2.5 cm di diametro). Oggi la vede il veterinario e cercherà di stabilire la natura del problema.
Se si trattasse di sarcoma dovuto al vaccino a chi posso far causa?

Questa è la segnalazione all’ANMVI di un proprietario che si è trovato a fare i conti con il fibrosarcoma.
In via eccezionale, per non lasciare senza risposta il proprietario (di prassi l’ANMVI rinvia ai medici veterinari curanti e non svolge alcuna attività di consulenza ai proprietari), ci siamo rivolti a Stefano Bo, Presidente della SIMEF. L’occasione ci ha permesso di mettere in luce alcuni aspetti di un problema che può mettere in seria difficoltà il professionista veterinario. Ecco cosa ci ha detto il dott. Bo.

Presidente, qual è l’incidenza del rischio-sarcoma secondo le statistiche più recenti?
Il Fibrosarcoma (FSA) è ad oggi una neoplasia piuttosto comune. Si tratta di un tumore maligno che origina dai tessuti fibro-connettivali, con un basso tasso metastatico ma con un alto rischio di recidiva locale. Il problema dei sarcomi iniezione-indotti (SII) del gatto è ormai noto a tutti e negli ultimi anni è stato affrontato e discusso ampiamente anche in Italia. Secondo le indagini più recenti l’incidenza sembra essere di circa 1 sarcoma ogni 10,000 dosi di vaccino somministrate. Questo dato non riflette però il reale rischio di sviluppare un fibrosarcoma
presente per ogni gatto. Per valutare questo aspetto è necessario considerare quali siano realmente i fattori di rischio connessi alla
somministrazione dei vaccinio di altri agenti; in questo senso è più attendibile valutare la prevalenza della malattia e non l’incidenza. Basandosi su tali parametri, la prevalenza potrebbe essere di circa 1 su 1.000 gatti, ma anche questi dati sono ancora oggetto di verifica, come la relazione tra vaccinazione e oncogenesi. Le ultime ricerche hanno comunque verificato che potenzialmente ogni tipo di vaccino può indurre lo sviluppo di tumori, con una maggior incidenza con l’uso di vaccini polivalenti contenenti FVRCP/FeLV e con la inoculazione di più sostanze/vaccini nel medesimo sito. Si ritiene comunque che l’incidenza in Europa (rispetto agli Stati Uniti) sia più elevataa motivo dell’abitudine di inoculare sc. o im. anche farmaci diversi dai vaccini, in particolare nella zona infrascapolare.

Come deve cautelarsi il medico veterinario?
Sono oltre 5 anni che la relazione tra somministrazione di vaccini e lo sviluppo di sarcomi è studiata e visono numerose pubblicazioni a riguardo. Nonostante l’incidenza apparentemente bassa della patologia, il problema ha assunto un’importanza notevole, tanto che negli Stati Uniti nel 1996 è stata costituita una “task force” (Vaccine Associated Feline Sarcoma Task Force o VAFSTF), supportata da veterinari liberi professionisti, strutture universitarie, industrie farmaceutiche e fondazioni private, che si sono poste l’obiettivo di indagare soprattutto sulla patogenesi e sulle modalità terapeutiche. È mio parere quindi che un veterinario sia tenuto a conoscere i potenziali rischi connessi
alla inoculazione di vaccini, quante siano le possibilità di insorgenza del tumore e quali siano le precauzioni che si devono prendere per ridurre il più possibile tale rischio. Riterrei inoltre opportuno che, come già avviene in molti Paesi (USA ed europei), il proprietario venga informato correttamente sui rischi e, molto importante, sui comportamenti da seguire qualora si evidenzi una reazione nel punto di inoculo. Inoltre è importante che il veterinario stesso sappia come comportarsi clinicamente per ridurre i rischi di sviluppo della neoplasia. Non credo che si debba arrivare a richiedere il consenso informato al cliente prima di praticare una iniezione, ma sicuramente la carenza di informazioni al proprietario potrebbe essere interpretata come negligenza o superficialità. In particolare qualora si utilizzino vaccini non necessari od in maniera non appropriata.

Qual è il punto di equilibrio fra necessità di copertura vaccinale e abbattimento rischio sarcoma?
Sicuramente l’uso regolare delle vaccinazioni nel gatto ha giocato un ruolo vitale nel ridurre la prevalenza e gravità di molte malattie feline, comprese quelle associate ad alta mortalità. Tuttavia, nonostante il successo nelle vaccinazioni, bisogna tener presente che la maggior parte delle malattie è tutt’ora presente nella popolazione felina. Ad oggi è in atto una attenta revisione dei protocolli che noi utilizziamo, con una grossa domanda che ancora non ha avuto risposta: ipervacciniamo? Probabilmente la risposta è NO se agiamo correttamente seguendo le ultime direttive pubblicate su numerose riviste. Vi sono però numerose situazioni in cui sicuramente agiamo perlomeno con un po’ di leggerezza o forse non vi è una sufficiente informazione sull’uso corretto che dobbiamo fare delle vaccinazioni. Sulla base dei dati in nostro possesso sappiamo che alcuni tipi di vaccini sono più a rischio di altri per lo sviluppo di FSA, quindi è necessario basarsi
su criteri di effettiva necessità clinica quando essi vengono adoperati. Ad esempio, un gatto che vive in appartamento in piani alti e non esce mai non ha la minima possibilità di contrarre il virus FeLV, quindi vaccinare questo tipo di soggetti non è assolutamente necessario. Se però l’animale è esposto a rischi reali di contrarre l’infezione dobbiamo considerare il fatto che un animale infetto da FeLV mediamente muore per varie malattie correlate entro 3 anni dall’inizio dell’infezione (circa il 70%); in questo caso è chiaro che il rischio di sviluppo di un sarcoma risulta essere molto più basso dei rischi connessi alla mancata vaccinazione.

Esistono specialità farmaceutiche che espongono più di altre al rischio?
Gli studi più recenti, che hanno valutato oltre 13000 gatti vaccinati, hanno confermato l’esistenza di una associazione tra iniezione e sviluppo di un sarcoma nel sito di inoculo. I risultati dello studio di Kass et al. hanno evidenziato che le associazioni più significative si hanno con l’inoculo di vaccini per FeLV (odds ratio, 5.4) o rabbia (odds ratio, 1.99). Il rischio che un gatto sviluppi un SII dopo l’inoculo di un singolo vaccino nella regione cervicale o interscapolare è di circa il 50% più alta che in gatti che non ricevono vaccinazioni in questa regione. Il rischio sale al 127% con due vaccinazioni ed arriva al 175% per quei gatti che ricevono 3 o 4 vaccinazioni nella medesima area. La stessa indagine indica anche che NON vi è una singola marca o tipo di vaccino con una singola classe di adiuvanti che sia associato
specificatamente con lo sviluppo del sarcoma. Questo contrasta in parte con altri studi che hanno evidenziato un aumento del rischio
di sviluppare un FSA di 5 volte maggiore nei gatti in cui vengono inoculati vaccini con adiuvanti a base di alluminio rispetto ai soggetti in cui vengono somministrati vaccini senza adiuvanti. In base a questi dati viene suggerito comunque, quando possibile ed in base alle condizioni cliniche dei pazienti, di utilizzare preferibilmente vaccini senza adiuvanti. È comunque importante sottolineare che l’uso di questi prodotti non elimina completamente il rischio di sarcomi iniezione-indotti. Kass ha inoltre confermato che anche preparazioni ritardo iniettabili sono associate allo sviluppo di queste neoplasie.

Quali cautele dal punto di vista clinico deve adottare il medico veterinario?
È importante che si documenti il sito di inoculo di un vaccino, ad esempio sul libretto vaccinale stesso o sulla scheda clinica del paziente. Se si evidenzia in questo sito lo sviluppo di un piccolo nodulo, il proprietario deve sapere che deve consultare il suo veterinario il quale deve valutarne la tipologia.

Da un punto di vista clinico si deve sospettare l’esistenza di un SII ogni qual volta ci si trovi di fronte ad un gatto, anche di giovane età, che presenti una massa in regioni normalmente utilizzate per le inoculazioni terapeutiche quali l’interscapolare, le porzioni laterali del torace, la groppa e gli arti posteriori. La lesione può svilupparsi pochi giorni dopo l’iniezione od apparire del tutto indipendente da questa, dal momento che il tempo di latenza può variare da 6 settimane ad alcuni anni. Non tutte le masse comparse in seguito ad inoculazione si trasformano però in sarcomi (granulomi) e solo quelle che persistono per più di 6 settimane devono essere guardate con sospetto. L’aspetto
clinico macroscopico può essere variabile: talvolta si rileva un unico nodulo di 0.5-4 cm di diametro, mobile o adeso ai piani sottostanti, in genere a rapida crescita; altre volte vi sono invece più proliferazioni di piccole dimensioni, anche cordoniformi, e diffuse su un’area più vasta. Per abitudine, e anche per comodità nel contenimento dell’animale, purtroppo la somministrazione dei vaccini e di ogni altra sostanza iniettabile avviene ancora con notevole frequenza nella regione interscapolare. È stato documentato come la somministrazione di 3 o più agenti nella stessa regione possa aumentare la possibilità di sviluppare un sarcoma fino a 140 volte. È quindi necessario che il veterinario si adoperi per evitare l’inoculazione interscapolare di OGNI sostanza, e si abitui ad utilizzare altre regioni.

Vaccinazioni ai sensi di legge, vaccinazioni consigliabili e vaccinazioni decisamente inutili, cosa si può dire in proposito?
Nel 2000 sono state ridefinite alcune linee guida per la vaccinazione dei gatti; in base a questa revisione sono stati individuati dei “vaccini di base” e dei vaccini “non di base” da praticarsi solo se esiste un reale rischio di esposizione. In queste linee guida viene inoltre suggerito di ripetere le vaccinazioni di base in maniera differenziata. Alcuni con richiami triennali e altri annuali. Tali indicazioni nascono dalla volontà di non eseguire trattamenti non necessari, sulla base di studi che indicano la persistenza della risposta immunitaria ben oltre un anno dalla
precedente vaccinazione e del possibile sviluppo di sarcomi nel sito di iniezione. Le linee guida della AAFP e dell’Academy of Feline Medicine’s (AFM) sono state tradotte anche per la nostra rivista di medicina felina, riportate in parte sul prontuario terapeutico edito dalla SCIVAC-EV e pubblicate su numerose riviste internazionali. Sono inoltre consultabili on-line sul sito dellAAFP.

È necessario considerare che nella pratica clinica la possibilità di effetti collaterali legati alla vaccinazione è molto basso, mentre
i benefici che si ottengono sono spesso di gran lunga superiori. È buona norma però prestare particolare attenzione al tipo di vita ed
alle condizioni individuali di ogni singolo paziente al fine di ottimizzare i protocolli vaccinali. Ogni medico veterinario è tenuto a mio parere a seguire gli sviluppi scientifici di questi concetti e gli effetti dell’applicazione dei nuovi protocolli, al fine di offrire sempre un piano vaccinale efficace e associato al minor numero di effetti indesiderati possibili. Ad oggi la AAFP/AFM raccomanda di vaccinare un gattino sulla base del rischio reale di esposizione all’infezione, di effettuare il richiamo dopo un anno e quindi ogni anno solo se il rischio di esposizione permane. Per la vaccinazione per la FeLV viene raccomandato di vaccinare solo in base all’effettivo rischio di contagio, quindi gatti che abbiano la possibilità di uscire di casa. La vaccinazione per la rabbia è obbligatoria per legge per portare l’animale all’estero od isole e lo diviene regionalmente in condizioni di reale rischio epidemiologico. Al di fuori di queste condizioni questo vaccino
non è considerato essenziale e quindi può non essere inoculato se si vuole ridurre la prevalenza di sviluppo dei SII.

In caso di insorgenza del sarcoma è comunque consigliabile una segnalazione per effetto avverso?
Non mi risulta che ci siano interessi in proposito. Una ditta produttrice di vaccini aveva ipotizzato di predisporre in Italia, come già viene fatto in altri Paesi, una banca dati per raccogliere le segnalazioni relative a queste reazioni, ma non è stato ancora fatto nulla. Sarebbe auspicabile che venisse varato un progetto in questo senso da parte di strutture universitarie o associazioni scientifiche, infatti i dati raccolti in un Paese non necessariamente sono adattabili o sovrapponibili a quelli di altre nazioni. Spesso cambiano le condizioni ambientali, la prevalenza delle singole malattie e anche le condizioni di operatività in ambito ambulatoriale. Da noi in Italia, ad esempio, è ancora
molto elevata la percentuale di veterinari che utilizza la zona interscapolare per le vaccinazioni; solo per questo fatto l’incidenza di comparsa delle neoplasie potrebbe essere maggiore che in altri stati. 


queenandwilly

Come prosegue Renoir? Hai avuto l'esito istologico? Stesso problema, siamo davvero in tanti...
se avrò altri gatti solo prima vaccinazione , richiamo e basta.
Grazie Titi per tutte le informazioni, sei un'enciclopedia vivente...


topina

Per favore puoi scrivere la casa produttrice ed il nome del vaccino?
E' molto importante, grazie

titi

Quote:

18-06-2009 alle ore 00:19, queenandwilly wrote:
Grazie Titi per tutte le informazioni, sei un'enciclopedia...


E' il web che è un'enciclopedia... ma avevo letto il cartaceo ... quanto alle malattie che ho incontrato - e anche degli errori (miei e dei vet), avrei fatto volentieri a meno... il più delle volte non è dato di poter tornare indietro...

calzinimaya

ripeto quello che avevo già detto, attenzione a non scatenare fobie.....queenandwilly, se vuoi davvero fare quello che hai scritto risparmiati i soldi e non vaccinarlo nemmeno, non ha senso fare solo il primo vaccino e il richiamo, proprio nessun senso...ma non vi rendete conto che i danni prodotti dalle patologie sono infinitamente più gravi e frequenti dei problemi correlati alle vaccinazioni?
va benissimo essere informati e stare all'erta, va benissimo usare vaccini non adiuvati, va benissimo cambiare sito di inoculo e non fare vaccinazioni non necessarie (felv se il gatto non entra in contatto con altri gatti MAI e antirabbica), ma se i vostri gatti escono per l'amor del cielo vaccinate i vostri gatti, avete presente come muore un gatto felv?o come sta malee un gatto con la rinotracheite o la panleucopenia?
prima di prendere decisioni affrettate meditate...

calzinimaya

titi non volevo mica dirti che il tuo intervento era sbagliato...è che poi nella moltitudine di persone che legge il post c'è chi, come queenandwilly, poi fa i pensieri e i discorsi che ho letto prima...e da veterinario mi spaventa la cosa...tutto qui.
l'articolo era molto interessante e da molti punti di riflessione.
ho solo paura negli eccessi dalla parte opposta...

titi

non intendevo scatenare fobie, ma informare... e l'articolo riportato mi sembrava potesse mettere tutti d'accordo... dice quello che diciamo tutti... vacciniamo (anche per la felv) i nostri gatti che escono (o hanno contatti con gatti che escono) che effettivamente sono a rischio... per quelli che non escono, mi sembra che siano in diversi i vet che dopo i primi anni tendano a diradare anche le vaccinazioni di base perché un gatto che non esce realisticamente non ha poi molte possibilità di contrarre malattie come rinotracheite o panleucopenia... ma quanti vet cambiano sito di inoculo appuntandolo sul libretto delle vaccinazioni? ...soprattutto, però, verrebbe voglia di raccogliere i dati epidemiologici relativi ai sarcomi iniezione-indotti... perché per quello che vedo (e anche leggo qui), sono risibili... ad es., per i 150-200 casi operati annualmente da buracco a torino, quanti sono i casi rispediti a casa perché ritenuti non operabili? quanti ne vede romanelli a milano? quanti di loro erano vaccinati? quanti, soprattutto, erano gatti che uscivano?... comincio a chiedere al mio vet quanti ne vede e ne opera annualmente... se doc passa di qui e chiede ... e chiunque voglia... se facessimo tutti lo stesso, magari, ci avvicineremmo alla verità...


dany69

...e consultatevi col vet di fiducia (altrimenti che fiducia è?).


Sole61G

Al mio gatto il veterinario ha tolto i punti.Scusate se non ho risposto prima ma sono stata molto impegnata, Vi ringrazio tutti per la solidarietà per il mio micione.Adesso sto usando dei prodotti per disinfettare la ferita ,e la cicatrizzazione quali la connettivina garza imbibita di prodotto, e l'aloe.L'oro in fiale per completare. Il vaccino a cui facevo riferimento credo che si si leucorifenal sarò più chiara in seguito.eseguito nel '97.Invio una foto del mio Renoir così potete vedere i suoi splendidi occhi a presto!

dany69

La foto non c'è....

topina

"Leucorifen"(io ricordo LEUCORIFELIN) Questo vaccino me l'ero già annotata sulle note del cellulare, in quanto avevo già letto un post proprio qui, dove un'utente ci informava della pericolosità di questo vaccino.
Grazie e spero che il tuo amore guarisca presto e che sia tutto ok

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: topina il 19-06-2009 10:58 ]

queenandwilly

Scusate, adesso sono veramente confusa. E nel forum non sono l'unica che la pensa così dopo un'esperienza negativa. Il mio gatto ha la Fiv , ma il vaccino cha faceva era solo per la Felv? l'ho sempre vaccinato per proteggerlo ,( Nobivac Tricat '97-'99, poi Felocell CVR '99-2008) ed ora è stato operato per sarcoma indotto. Non metto in discussione la posizione, l'esperienza , e gli anni di studio che può avere un Dott. Vet.( io sono ignorante e ragiono da ignorante in materia, e scusate se non mi esprimo bene.) ma se chiediamo al Vet. di fare il vaccino nella zampa, non lo fa. In fatto di recidive, da quanto ho letto sul forum, sulla coppa sono più invasive e problematiche che nella zampa... c'è chi ha dovuto asportare le costole e altro... non era meglio un gatto sano ma senza una zampetta piuttosto che tanta sofferenza??? Anche per noi che li vediamo così... Credo che ci vorrebbe più informazione su pro e contro delle vaccinazioni. Forse è colpa nostra, anche perchè, finchè non ti capita il problema , non conosci le conseguenze e le soluzioni. E giusto che se ne discuta poi ognuno trarrà le sue conclusioni ovviamente tenendo conto dei consigli del proprio Vet. Credo che sia i Vet. che noi AMIAMO gli animali ed agiamo per il loro bene... GRAZIE!!!
L'importante è che Renoir stia bene, tanti grattini e coccole

calzinimaya

e ci credo che siete confusi....se le persone non hanno gli strumenti per sapere non possono che rimanere un po' interdetti di fronte a una improvvisa marea di informazioni...
non so perchè il tuo vet non abbia fatto l'iniezione nella zampa, forse per paura di intaccare il nervo sciatico (altra questione), ti assicuro che spesso è il contrario, cioè che siano alcuni proprietari che non vogliono perchè è più doloroso....
sicuramente le iniezioni (non i vaccini, perchè i sarcomi possono essere indotti da qualunque iniezione, potenzialmente da tutto) nella regione prescapolare sono meno dolorose, e sicuramente amputando la zampa eventualmente colpita si abbassa il rischio di recidive...ma in un gatto che vive mettiamo 12/13 anni dove le trovate 12/13 punti diversi per inoculare il vaccino?
capite che non è mica facile?
inoltre ripeto che per alcune patologie come la felv il rischio di contrearre la felv è enormemente più alto in un gatto che esce che non quello di sviluppare sarcomi...
e per il fatto dei pro e dei contro le vaccinazioni siamo sempre li, se io ti dico di non vaccinare per i sarcomi e poi il gatto si ammala cambi vet, se io ti dico di vaccinare e poi al gatto viene il sarcoma è colpa mia uguale...il proprietario s aspetta che il veterinario consigli, non vuole essere messo di fronte a una serie di statistiche, e se un proprietario mi chiede "ma se fosse il suo gatto?" io rispondo che a varese la felv è una piaga, e piuttosto di vederli morire di leucemia io i miei 6 gatti li vaccino eccome...

titi

@ Queen: se cerchi su paginesanitarie.com... i due vaccini... ti accorgi che il tuo micio - a quanto riporti - non è mai stato faccinato contro la felv... tantomeno per la fiv...

http://www.paginesanitarie.com/skVeterinari/monografia%20di%20NOBIVAC%20TRICAT%20IM%2010FL%201D.htm
http://www.paginesanitarie.com/skVeterinari/monografia%20di%20FELOCELL%20CVR%2025FL%201D%20SOLV.htm

NOBIVAC TRICAT (INTERVET)
- Panleucopenia felina (FPL)
- Herpesvirus felino (FHV)
- Calicivirus felino (FCV)

FELOCELL CVR (PFIZER)
- Panleucopenia
- Rinotracheite
- Calicivirus

idem per il vaccino del gatto di Sole...

LEUCORIFELIN (MERIAL)
- Panleucopenia
- Rinotracheite
- Calicivirus

...

queenandwilly

Gentile Calzinimaya, la ringrazio per la risposta. E' vero che purtroppo se le cose non vanno bene si tende a colpevolizzare e a cambiare Vet. ma credo che come per gli esseri umani, il decorso di ogni malattia, e le cause siano casì a se, a seconda del soggetto e molte volte è anche questione di fortuna... Mia madre era una donna forte e sana, non faceva lavori nocivi, non fumava, non aveva un'alimentazione scorretta ed è morta a 35 anni per un maledetto sarcoma, ed io ancora mi chiedo perchè... porto questo doloroso esempio personale per dire che anche per gli esseri umani è una questione di fortuna, ci sono persone che arrivano fino a 96 anni in salute e lucide come una mia prozia...
non è colpa di nessuno, ma quando ho sentito la parola del mostro ho rivissuto un periodo veramente buio della mia vita e la ferita si è riaperta anche se solo per il mio Amato Gatto...
Comunque mi ritengo fortunata perchè è arrivato all'età di 13 anni, quando altri se ne sono andati prima, nonostante le amorevoli cure dei loro proprietari.
Gentile Dott. Calzinimaya, se posso farle di nuovo la domanda: il mio Queen allora è stato vaccinato per la Felv ma ha contratto però la Fiv. Il vaccino non copriva anche questo??? e per la Fiv si può fare qualcosa? potrebbe rispondermi sul mio post? Non credo sia giusto disturbare, e togliere spazio quì... Questo è il post di Sole 61 e Renoir.
Grazie comunque per l'ospitalità. Spero che Renoir migliori di giorno in giorno e cari, saluti a te Sole e tante coccole, grattini e baci al tuo pelosetto Renoir... tornerò a trovarvi

titi

Quote:

20-06-2009 alle ore 08:54, calzinimaya wrote:
sicuramente le iniezioni (non i vaccini, perchè i sarcomi possono essere indotti da qualunque iniezione, potenzialmente da tutto)


... sono imputati anche altri fattori, ma la teoria della "spina di rosa" - che sicuramente, qualche volta, sarà anche valida - mi sembra una "cosa" molto italiana... così come la definizione "sarcomi iniezione-indotti"... non è un caso che nei paesi anglosassoni - abitualmente più diretti - si parla di "vaccine-associated feline sarcoma"... con gli altri fattori a seguire...

in una presentazione di romanelli di qualche tempo fa, di cui riporto il link qui sotto, cmq, si trova ancora la definizione "sarcomi felini vaccino indotti"... si legge anche che il 64% dei gatti è vaccinato...
http://209.85.229.132/search?q=cache:aEssgoNmpkMJ:www.ordinevet.mi.it/mod/fileman/files/Romanelli_Sarcomi_iniettivi_testo.ppt

io, cmq, me la prendo soltanto con i vet che fanno fare tutte-le- vaccinazioni-tutte ai gatti che non escono mai di casa... con il pressappochismo... ne è la riprova il gatto di queen, che pure usciva (e spero che presto torni ad uscire), che per la felv - a quanto pare - non è mai stato vaccinato...

scusami calzini, non intendo essere il tuo "pain in the neck"... davvero...

calzinimaya

titi le discussioni come queste sono utili e non me la prendo assolutamente...più che alle punture di insetto e alle spine di rosa mi riferivo alle iniezioni di farmaci sottocute, che vengono praticate almeno una volta in tutti i gatti...queen ti mando mp

titi

quanto alle spine di rosa, scusami se non era chiaro, non mi riferivo a te...
per quanto riguarda i farmaci iniettati sottocute, ce ne sono di più o meno imputabili o imputati (ad es. anche il cortisone a rilascio),ma se chiedi a buracco se tra questi rientra la fisiologica o il ringer, ti risponde di no...
cmq, hai ragione, è facile scatenare allarmismi... ci vorrebbe solo un po' di attenzione... non tutti ce l'hanno... non tutti hanno la volontà di informarsi... e questo vale per ogni lavoro.

Sole61G

Ho consultato il libretto di vaccinazioni per completezza di informazioni il vaccino in questione è il Leucorifelin-Phc. Invio la foto del mio Renoir. A presto

queenandwilly

ciaooooooo!!!!!!!! Attendiamo le foto di Renoir e speriamo si rimetta presto in forma...
Per Titi e Calzinimaya,
ritengo che le discussioni e gli interventi che sono stati fatti sul fatto delle vaccinazioni siano stati molto utili , chiarificatori e per me anche rivelatori, visto che io pensavo che il mio Queen fosse stato vaccinato per la Felv e invece , lo era per altro.
Grazie delle informazioni e degli mp.
Un caro saluto e auguroni a Renoir

titi

Quote:

21-06-2009 alle ore 19:48, Sole61G wrote:
Ho consultato il libretto di vaccinazioni per completezza di informazioni il vaccino in questione è il Leucorifelin-Phc. Invio la foto del mio Renoir. A presto


... avevo cercato leucorifelin da solo...
ricavando
- Panleucopenia
- Rinotracheite
- Calicivirus
vedi:
http://www.salus.it/FARMACOPEA/dettaglio00.asp?id_prodotto=32352
http://notes.ui.lecco.it/db/Gazz2002.nsf/6b413121f9d27d4cc1256849005fe72e/33908d95d961fe84c1256bfe0032f2ad?OpenDocument

però dovrebbe essere...
P (Panleucopenia)
H (Herpesvirus)
C (Calicivirus)
vedi:
http://www.mci-santeanimale.com/upload/produit/document/LEUCORIFELIN.pdf

cmq niente felv... anche se sul bugiardino del leucorifelin tra i componenti sono riportati "eccipiente oleoso" (tra gli imputati) e "mertiolato" (altrimenti detto timerosale o meglio etilmercurio tiosalicilato)... metallo pesante, insomma... a meno che non ci siano stati cambiamenti... doc se passi di qui... spero di non aver scritto castronerie...

Scusaci Sole per questa incursione sulla discussione del tuo Renoir... siamo in attesa della sua foto... lui come sta? si è ripreso dall'intervento?

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: titi il 23-06-2009 14:39 ]

titi

qui avevamo iniziato una discussione sulle vaccinazioni...

pakito

sì,dai,parliamone un po,sono davvero incasinata, con tante informazioni contrastanti non sapevo che pesci pigliare,poi io e mio marito abbiamo deciso.Emy ha fatto le vaccinazioni primarie,non quella per la leucemia,paki che è appena arrivata,ha fatto anche lei solo le vaccinazioni principali.avevamo paura che paki fosse portatrice di felv o fiv,ma poi abbiamo decisoo di tenere sotto controllo la loro salute lasciando fare al destino,non vogliamo sapere perchè vivremmo nel terrore,sono state a contatto già da 15 giorni,non ho avuto modo di tenerle separate,non sappiamo niente della mamma di paki,a lei è presto per l'esame del sangue.

rem

Salve,
cercavo indicazioni per il vaccino che oggi il mio gatto persiano di 12 anni deve fare:
si tratta del
NOBIVAC TRICAT della Intervet,
Live vaccino contenente per ogni dose di 1 ml
> 10 5,2 CTID 50 rinotracheite virale felina virus;
> 10 4,7 PFU Calicivirus Felino
> 10 4,2 CTID 50 panleucopenia felina virus

il problema, insieme ad altri, probabilmente
risiede nella presenza del MERCURIO quale componente o conservante, che non so se lo sapete ma è la SOSTANZA PIU' TOSSICA PER UN 'ORGANISMO FORSE PIU' DELLE SOSTANZE RADIOATTIVE,
i problemi si sono presentati ANCHE per vaccini umani, problemi che sono dati da fatica persistente, deperimento e danneggiamento di vari organi in cui il composto si deposita,
gli animali non ne sarebbero immuni,

da post sopra trovo che per altro vaccino sarebbe presente il TIMEROSALE che ha proprio il mercurio come componente


nel Nobivac Tricat tacciono...
non è indicata la molecola al che non posso stare tranquillo senza sapere cosa c'è...

qualcuno è in grado di garantire la reale composizione di questo vaccino per le sue molecole?

aggiungo che il mio gatto a volte presenta dei periodi di svogliatezza e di abbattimento, il veterinario dice che sta bene, ma il danno citato è proprio subdolo, in quanto ne basta una minima quantità per degenerare l'organismo... senza indicazioni di danni evidenti almeno all'inizio

mi chiedo se per risolvere una probabile malattia infettiva valga la completa pena di intossicare l'organismo dei nostri gatti

in caso di presenza di mercurio anche in questo prodotto Intervet, qualcuno conosce un'alternativa?
e se possa essere praticata sostituendo direttamente il vaccino finora impiegato da sempre?


[ Questo Messaggio è stato Modificato da: rem il 14-07-2009 13:54 ]

topina

Un mio amico ha chiesto alla veterinaria che tipo di vaccini usa. La veterinaria ha detto che lei prende le 2 fialette dei vaccini, trivalente e felv, li mischia insieme e li usa così.
Qualcun'altro ha già sentito questa versione?
Io so che questo tipo di vaccino triv.+felv viene già prodotto in un'unica soluzione, è possibile usarli mischiandoli?
Non succede nulla ai mici?
Mi interessa saperlo in quanto vorrei portare prossimamente i miei 3 micetti, e questa veterinaria è molto onesta.


bracchetto

io uso questi

trivalente:
DENOMINAZIONE
Purevax RCP. Liofilizzato e solvente per sospensione iniettabile.


PRINCIPI ATTIVI
Herpesvirus attenuato della rinotracheite del gatto (ceppo FHV F2); An
tigeni inattivati della Calicivirosi del gatto (ceppi FCV 431 e G1); V
irus attenuato della panleucopenia del gatto (PLI IV).

ECCIPIENTI
Gentamicina, max 16.5 mcg. Solvente: Acqua p.p.i q.b a 1 ml.

per la leucemia:
DENOMINAZIONE
Purevax FeLV

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Sospensione iniettabile, vaccino.
Il ceppo vaccinalee'un virus ricombinante del vaiolo del canarino che
esprime i geni env e gag del FeLV-A. In condizioni di campo, solo il s
ottogruppo Ae'infettivo,l'limmunizzazione nei confronti del sottogrupp
o A conferisce una protezione completa nei confronti dei sottogruppi A
, B e C. Dopo somministrazione, il virus esprime le proteine protettiv
e ma non si replica nel gatto.
Di conseguenza, il vaccino induce una risposta immunitaria nei confron
ti del virus della leucemia del gatto.

PRINCIPI ATTIVI
Virus del vaiolo del canarino (vCP97), ricombinante per FeLV ... >= 10
alla 7,2 DITC50 (dose infettante al 50% le colture cellulari).

sono vaccini non adjuvati, e io li scelgo per questo.



topina

Allora si possono mischiare e fare un'unica iniezione?

giamon

Agli esperti:

potreste indicare quali sono i vaccini senza "metalli pesanti" o ingredienti a rischio?


bracchetto

allora, il rischio di fibrosarcoma esiste per tutte le iniezioni, non solo per i vaccini e non solo per quelli adjuvati.
credo che i soli vaccini non adjuvati nel gatto siano proprio quelli che ho scelto io.
sì, si possono mischiare, il solvente abituale è solo acqua per iniezioni.

giamon

Vanno bene quelli della merial e nobivac?

topina

Grazie per le risposte
Non so se è corretto, ma io e la veterinaria abbiamo deciso di fare il vaccino ai miei mici (felv+trivalente), 1 volta ogni 18 mesi. Aggiungo che i miei mici escono anche in giardino e dintorni.
Condivi la scelta Barbara?
Grazie ancora


bracchetto

io in gtti di casa adulti che non escono faccio un buon protocollo vaccinale di base (2 vaccini da piccoli + richiamo a 1 anno) e poi un vaccino ogni 18-24 mesi. tenete conto che questo protocollo NON E' APPROVATO DALLE CASE PRODUTTRICI DEI VACCINI.
ah, e non vaccino a tappeto per la FeLV. testo tutti alla sterilizzazione (circa 6 mesi d'età), ma non vaccino a tappeto.

per i gatti che escono, invece:
trivalente ogni 12 mesi
test FIV-FeLV a 6 mesi, vaccinazione leucemia se è tutto negativo.

non vaccino mai per nessuna malattia i gatti FIV o FeLV positivi

topina

Grazie Barbara, la veterinaria sostiene anche lei che la copertura dei vaccini, duri più di 12 mesi, pertanto mi ha consigliato di farli un'unica volta (triv.+felv) ogni 18 mesi.
Invece un mio amico ha un micio FIV, e gli ha consigliato di fare anche a lui il vaccino triv.+felv.
Mah sarà bene così per questo micio?


[ Questo Messaggio è stato Modificato da: topina il 14-07-2009 16:50 ]

bracchetto

è una questione di scelte mediche. io i mici FIV non li vaccino (non ho mai vaccinato nemmeno Tigrillo) perchè ritengo che sia inutile tentare di sollecitare un sistema immunitario non responsivo, con il rischio di una forma vaccinale da virus attenuato o comunque di dare "lavoro" a quel poco di sistema immunitario funzionante.
altri credono che la vaccinazione sia a maggior ragione importante nei soggetti immunodepressi, per la serie "farà poco, ma magari fa più di niente".
entrambe le cose hanno i loro pro e contro, si tratta proprio di una scelta.

queenandwilly

Quindi, se non ho capito male, il mio gatto di 13 anni Fiv+ non si deve vaccinare???
Ma se poi non vaccinandolo prende anche la Felv???( visto che esce in giardino e ogni tanto si scontra con i randagi fuori...) Ho capito che la scelta della vaccinazione dipende dal proprietario, ma se un Gatto ha ancora la Felv- e la Fiv+, non è meglio vaccinarlo perchè non diventi Felv+???
Scusate, ma sono confusa... Grazie per le eventuali delucidazioni...


giamon

Quote:

14-07-2009 alle ore 19:02, bracchetto wrote:
io i mici FIV non li vaccino perchè ritengo che sia inutile tentare di sollecitare un sistema immunitario non responsivo, con il rischio di una forma vaccinale da virus attenuato o comunque di dare "lavoro" a quel poco di sistema immunitario funzionante.





rem

grazie per le risposte e scusate se mi sono intromesso in thread, ma dato che si parlava di vaccini penso utile sapere se ci sono o non ci sono più in circolazione vaccini con mertiolato - tiomersal, mi pare che dalla fine del 2003 non devono essere più venduti con mertiolato, ma non essendo del campo non so se la direttiva vale solamente per i vaccini umani, ammesso che sia stata realmente applicata...

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: rem il 15-07-2009 23:56 ]

titi

Quote:

14-07-2009 alle ore 19:02, bracchetto wrote:
è una questione di scelte mediche. io i mici FIV non li vaccino (non ho mai vaccinato nemmeno Tigrillo) perchè ritengo che sia inutile tentare di sollecitare un sistema immunitario non responsivo, con il rischio di una forma vaccinale da virus attenuato o comunque di dare "lavoro" a quel poco di sistema immunitario funzionante.


... anche il mio/miei vet sono di questa scuola...

rem

io vorrei sapere se il problema presentato ha una soluzione chiara

titi

per chi voglia approfondire, le linee guida dell'american association of feline practitioners...
http://www.catvets.com/professionals/guidelines/publications/?Id=176
... per panleucopenia, herpesvirus e calicivirus, viene raccomandato un vaccino ogni 3 anni dopo il primo richiamo annuale...

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