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  >>  Varie  >>  Menefreghismo ed egoismo. Perché si stanno così diffondendo? - Discussione n 91492 - PermaLink
   Menefreghismo ed egoismo. Perché si stanno così diffondendo?

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AutorePagina: 2 di 2
Annas
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Registrato dal: 20-02-2009
| Messaggi : 14347
  Post Inserito 18-05-2015 alle ore 23:29   
Sì, però gli stessi discorsi sui giovani maleducati ecc. li sentivo da mia nonna e le sue amiche quando avevo 5 anni...
Non è che nel passato le persone fossero migliori, è che oggi si è meno inibiti e condizionati, poi siamo tanti, sempre in giro, isterici e sempre meno tolleranti.
E guarda caso quando mi capita il maleducato che vuol passare avanti è quasi sempre un- persona in età, per cui devo riconoscere che mia nonna e le sue amiche avevano ragione

Per contro mi tocca fare tutta la coda accanto a ragazzi vestiti in modo assurdo, con tagli di capelli impressionanti, che si spintonano tra loro con un linguaggio osceno ma aspettano diligentemente che gli altri smaltiscano carrelli stracolmi per pagare due lattine di birra... (Io comunque questi ultimi li faccio passare ).


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lillina
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Registrato dal: 15-04-2006
| Messaggi : 51796
  Post Inserito 18-05-2015 alle ore 23:36   
pure io se hanno due lattine e aspettano in fila li faccio passare e ti guardano stupiti con gli occhi da bambini


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didi45

Registrato dal: 25-09-2011
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  Post Inserito 19-05-2015 alle ore 14:42   
Annas ciò che dici conferma solamente che la maleducazione si tramanda moltiplicandosi di generazione in generazione.
Quando frequentavo le elementari all'ingresso dell'insegnante ci si alzava in piedi.
Ora i bambini si permettono di mandarlo/a al diavolo.
Prendo frequentemente tram autobus e metropolitane quindi posso permettermi di parlare, il posto viene ceduto dai cinquantenni, raramente da persone più giovani. Le madri sono incuranti che i figli tengano piedi e scarpe sui sedili.
E questi sono semplici gesti di rispetto ed educazione, se andiamo ad analizzare altri comportamenti esasperanti arriviamo agli omicidi del vicino di casa ,del famigliare o di quelli stradali, statisticamente più numerosi e in crescita.
Ha fatto una giusta analisi Lillina, dipende dall'educazione che ci viene impartita da piccoli.
Dall'uso di non ricevere mai dei no.
Per mancanza di tempo, stanchezza,abitudine , falso senso di non reprimere, questo va scemando di generazione in generazione e chi ha più anni ne coglie il risultato.
Non vederlo o ammetterlo non toglie il problema.

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: didi45 il 19-05-2015 14:44 ]


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Annas
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Registrato dal: 20-02-2009
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  Post Inserito 19-05-2015 alle ore 15:27   
Didi, non ho detto che non ci siano problemi nelle relazioni tra le persone, solo che non condivido i tuoi discorsi perchè li trovo regolarmente farciti di retorica.
Non ho 20 anni e nemmeno 30 purtroppo, di vita, relazioni, persone, rapporti sociali, ecc. ne ho vissuti un bel po' anche io, nonostante non abbia mai abitato a Milano, che dalle tue parole sembra essere il requisito essenziale per avere una certa conoscenza del mondo.
La gente sugli autobus e metropolitane a me sembra come 10, 20 e 30 anni fa. Ci sono le persone educate e quelle meno, idem per i ragazzini e i giovani.
Non so dove tu prenda certe informazioni ma i bambini delle elementari non mandano al diavolo i docenti di default né lo fanno nelle scuole di ordine successivo. Ci sono casi naturalmente come c'erano una volta, solo che oggi ogni piccolo fatto che accade finisce sui media e viene diffuso dalle alpi alle piramidi. Sono cambiati i media, è cambiata la comunicazione e di conseguenza cambia anche la nostra percezione.
Prendiamo la pedofilia, gli stupri, le molestie sessuali: sono sempre dolorosamente esistiti, ma quasi nessuno aveva il coraggio di parlarne e se una donna, una famiglia denunciava a Milano a Roma nemmeno si veniva a sapere.
Oggi è tutto strombazzato e amplificato.
Siamo tutti costantemente e anche inconsapevolmente o involontariamente vittime di questa sovraesposizione, che si traduce poi in un aumento di stress costante e nella nuova abitudine di gridare, urlare, denunciare...
Quando prendevo l'autobus regolarmente per andare al lavoro negli anni '80 assistevo quotidianamente a battibecchi, litigi, scene di maleducazione eppure quando arrivavo a casa non li ricordavo nemmeno più nè sentivo l'esigenza di raccontarli. Oggi viviamo una tensione comunicativa enorme, ogni piccola cosa che ci accade sentiamo l'esigenza di raccontarla perchè la viviamo come eccezionale, ma non lo è.
Purtroppo io non sono una sociologa, ma si tratta di un cambiamento dovuto proprio al nuovo modo di comunicare, che è influenzato naturalmente dai media odierni.

Non è vero che la generazioni diventano sempre più maleducate, questa è un'analisi spicciola che non mi piace avallare.
L'Italia non è in queste condizioni per colpa dei ventenni di oggi, ma di coloro che oggi hanno 60, 70 oppure 100... Senza contare chi è deceduto da un pezzo.




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Annas
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Registrato dal: 20-02-2009
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  Post Inserito 19-05-2015 alle ore 17:13   
Ciò che invece èin aumento, a causa della situazione economica, è il degrado e questa è una cosa molto triste. Paradossalmente oggi che c'è proprio nelle nuove generazioni una maggiore sensibilità verso l'ambiente, il contesto generale fa sì che la nuova sensibilità si disperda o rischi di cozzare contro un muro.
Negli anni 60 era normale per i più gettare le cartacce a terra, tuttavia i marciapiedi erano puliti perchè c'erano gli spazzini. Oggi che gli spazzini non ci sono più le cartacce, anche se poche, rimangono a terra.
Si parla di multare chi getta le cicche di sigaretta a terra e chi sui gruppi fb fa commenti sarcastici non sono i ventenni ma proprio le persone più anziane.
A questo proposito io combatto con due anziani in particolare, uno (ex comandante dei cc, notare) fa la passeggiata quotidiana e quasi alla fine, passando davanti casa mia, si accende una sigaretta, il cui mozzicone butta regolarmente all'angolo della mia casa. Gliel'ho detto, per tutta risposta ho avuto un gesto della mano a significare "cosa scocci, cosa vuoi che sia, l'ho sempre buttata e nessuno mi ha mai detto nulla".
Altro anziano fa ben di peggio, contro il portone di una casa disabitata che confina con la mia...
Gli uomini (maschi) hanno sempre fatto la pipì dove capitava loro e lo trovano assolutamente normale: questa è la buona educazione di una volta?

Non si deve generalizzare liquidando i problemi come se fossero tutti colpa delle generazioni che sono venute dopo.




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didi45

Registrato dal: 25-09-2011
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  Post Inserito 19-05-2015 alle ore 19:50   
Cara Annas io mi riferisco a Milano perché quando devo dare un giudizio lo do su cosa conosco profondamente e non su cosa non conosco. Posso giudicare i servizi pubblici perché li usavo negli anni 80 come te e li uso tuttora perché a Milano chi abita nelle parti centrali della città non pensa minimamente ad usare l'auto.
Proprio dalla notevole frequentazione dei mezzi posso permettermi di dare un giudizio.
A Milano zona centrale che io conosco, gli spazzini abbondano e e la pulizia viene fatta in continuazione.
Se però vai dove i giovani fanno la movida alla fine della nottata trovi lattine e bottiglie rotte sparse ovunque. Compresi monumenti storici quali le colonne di S.Lorenzo di epoca romana. E questo non perché non puliscono ma perché i giovani si ubriacano e lasciano il segno del loro sballo.
Se questo è educazione , una volta eravamo maleducati!





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Annas
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  Post Inserito 19-05-2015 alle ore 20:50   
Sì, sui resti dei festini notturni hai ragione, ma ogni epoca ha le proprie manifestazioni negative. E poi non sono "i giovani", ma una parte anche piccola.
Io contesto il tuo dire che una volta era meglio, perchè non era meglio affatto. Accadevano tante cose brutte che erano considerate normali: le donne subivano molto all'interno della famiglia, prima quella di origine e poi quella che formavano con il marito. Per tanti uomini tornare a casa ed essere violenti o comunque prevaricatori era la norma. Poi magari gli stessi uomini fuori si comportavano da veri gentlemen... La forma, ecco che cosa c'era allora, mentre adesso importa sempre meno.
E potrei continuare con i datori di lavoro che si approfittavano dei e delle dipendenti e via discorrendo.
L'egoismo e la prevaricazione sono sempre esistiti, non sono un'esclusiva della società odierna.
E ora un episodio curioso: domenica sono stata a una visita guidata agli scavi romani di Libarna, l'uscita prevedeva anche la visita a una collezioni di reperti privata che è in seguito diventata proprietà del comune. La guida raccontava che il collezionista quando veniva a conoscenza di un reperto romano andava da chi l'aveva trovato, quasi sempre contadini e chiedeva di averlo per niente o per una cifra irrisoria. Se il povero contadino rifiutava il tipo andava a casa e si ripresentava con il fucile e a quel punto il pezzo diventava suo!


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lillina
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  Post Inserito 19-05-2015 alle ore 21:46   
Il collezionista di cocci


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lillina
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  Post Inserito 20-05-2015 alle ore 18:20   
la mia libertà finisce dove inizia la tua ,diceva qualcuno

il rispetto e i modi gentili intesi come garbati ,non come leziosità da bon ton

basterebbe pochissimo per vivere bene questa vita che fugge in un soffio

a me sembra che oggi non sia meglio di ieri
c'è abuso in ogni senso
persino ai cani cerchiamo di dare regole di comportamento per vivere meglio loro stessi e loro con noi e con gli altri

non parlo di giovani che sono spugne che assorbono tutto ,parlo in generale della mancanza di rispetto degli altri che dilaga come se tutto fosse nostro e al nostro servizio

la crisi economica degli ultimi anni ha pure esacerbato gli animi
tutti polemici ,di fretta e arrabbiati

io sto vivendo male questo malessere generale , spero che ci si rinnovi proprio per i giovani
la mia di vita è andata




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Annas
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  Post Inserito 20-05-2015 alle ore 20:52   
Questo è un altro problema, ci è stata tolta la speranza. Un tempo si stava peggio di oggi (parlo in generale) ma si facevano volentieri i sacrifici e lw lotte per un mondo migliore e nel piccolo per un futuro migliore.
Oggi i giovani ma non solo loro non vedono un futuro per il quale impegnarsi e lottare.

Non so Lillina se ti piace Gramellini, a me molto, ti consiglio tutti i suoi libri ma in particolare, sui problemi di cui trattiamo in questo post, il suo ultimo La magia di un buongiorno.


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