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   Un gatto randagio

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AutorePagina: 2 di 6
Cristina70

Registrato dal: 14-08-2005
| Messaggi : 5215
  Post Inserito 06-12-2005 alle ore 08:41   
Io vi ringrazio tutti per i commenti alla storia di Red e mi ha fatto un gran piacere leggere altre storie di amore per gli animali, ma il mio intento era anche un'altro.
Dopo le recenti storie di animali abbattuti dopo tragedie causate da colpe dell'uomo, mi sono resa conto di quanto noi umani siamo limitati ed egoisti.Troviamo sempre capri espiatori alle nostre colpe, tendiamo sempre a fare le cose politicamente corrette, di eco nazional popolare, ma non risolviamo i problemi, li eliminiamo.
Non ci preoccupiamo di recuperari animali che possono essere rieducati, non gli diamo nessuna seconda possibilità.
Gli animali invece a noi la danno.
Quanti sono i cani e i gatti maltrattati, abbandonati, vittime della brutalità umana che tornano a fidarsi di noi?
Quanti sono gli animali chiusi nei canili, dopo aver vissuto peripezie terribili e sofferenze indicibili per colpa di persone vigliacche e vuote, che tornano ad abbracciare nuove famiglie, che donano se stessi con una tenerezza infinita, che regalano amore con una generosità che solo loro hanno?
Tutti gli animali tornano a fidarsi di noi, non dimenticano, ma ci accettano di nuovo, ci amano di nuovo.
E non è facile abbandonarsi ad una carezza dopo aver preso tante botte...
Ma lo fanno.
E fanno perchè sono migliori di noi.
Loro ci perdonano, noi no.
Loro tornano ad amarci profondamente, nonostante tutto.
E questa è una grande, grandissima lezione di vita.



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dany69

Registrato dal: 19-09-2005
| Messaggi : 16135
  Post Inserito 06-12-2005 alle ore 09:10   
E' vero Cristina. Loro, gli animali, non fanno altro che darci "lezioni di vita". Questo post è bellissimo. Vorrei aggiungere una storia anch'io. Di Silvestro, il gattone bianco e nero a cui ho dovuto donare la dolce morte, e della sua amica del cuore Grigetta, la sorellina della mia Nera, vi ho già parlato un'altra volta. Voglio solo raccontare di quando Grigetta ebbe i cuccioli. La sua ultima cucciolata, prima di lasciarmi per sempre.
Le cucciolate precedenti non erano mai andate bene. I cuccioli nascevano prematuri e dopo pochi giorni morivano. Avevo deciso, tra l'altro di farla sterilizzare, perché troppe minacce avevo ricevuto da alcune persone per via della colonia di gatti che cresceva a dismisura nel condominio. Ma era di nuovo incinta, e avevo deciso di aspettare. Quella volta aveva una pancia enorme. Sentivo che i cuccioli sarebbero nati sani. E non mi sbagliavo.
Una mattina - ormai attendevo a momenti il lieto evento - Grigetta non era venuta al solito appuntamento mattutino per la pappa. Silvestro era lì. Seduto impettito a guardarmi. Non si avvicinava per farmi le gobbe, non mostrava desiderio di coccole, nè di cibo. Gli avvicinavo il piattino, parlandogli dolcemente: "che vuoi dirmi? Dov'è Grigetta?". Avevo intuito qualcosa. E Silvestro aveva proprio l'aria di avere qualcosa da svelare. A un certo punto, cominciò ad allontanarsi. Si voltava, controllava le mie mosse, si fermava di nuovo. Io mi avvicinavo, sempre con il piattino fra le mani. E lui si allontanava ancora un po' per poi fermarsi di nuovo. "Dai, portami da Grigetta, ho capito, andiamo".Qualcuno mi prende per matta perchè io con i gatti ci parlo proprio così, ma non me ne importa un bel fico secco. I gatti mi capiscono, mi parlano, e io gli regalo lo stesso rispetto. Insomma, Silvestro, rassicurato, cominciò a trotterellare verso un gruppo di alberi nel parco di fronte al mio condominio. Ormai sapeva che lo seguivo e non si voltava più.
Arrivato a quegli alberi, si infilò nella sterpaglia ai loro piedi. Mi ci intrufolai anch'io e... trovai la mia piccola dolce Grigetta distesa nell'erba, in cui aveva come scavato un riparo, che allattava cinque meravigliosi cuccioli perfettamente formati e sani. Mi accolse con un miagolio tenerissimo che mi fece scoppiare a piangere come una bambina. E Silvestro era là, dietro di lei, con aria soddisfatta e protettiva. Il mio gattone bravissimo...
Avvicinai il piatto a Grigetta e lei, dopo essersi strusciata col musetto sulla mia mano, cominciò a mangiare. Mi permise subito di accarezzare i cuccioli. E Silvestrone assaggiò un poco di pappa solo dopo che Grigetta ebbe finito di mangiare. Mentre lei mangiava la osservava attento, e ogni tanto le dava una leccatina sulla testa.
Andai a casa, per cercare una cuccia più adatta, con le lacrime agli occhi, mentre sia Silvestro che Grigetta leccavano i cuccioli.
Nel pomeriggio, un vicino di casa "buono" costruì due casette di legno per la famigliola. Ci alternavamo per andare a controllare e nutrire i mici. Silvestro era sempre là, con la sua Grigetta e i cuccioli, da bravo papà. Solo istinto? Non credo proprio.
I cuccioli furono tutti adottati. E qui finisce la parte bella della storia. Voglio fermarmi qui. Perché è quel momento che voglio soprattutto ricordare. Quel momento in cui ho pianto di gioia per quella scena meravigliosa d'amore. Altre lacrime, per oggi, non voglio ricordarle.
Ciao ragazzi.


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sprinky

Registrato dal: 13-09-2005
| Messaggi : 1286
  Post Inserito 06-12-2005 alle ore 09:52   
Cara Cristina, condivido pienamente queste tue riflessioni.....ho avuto molte volte la conferma di quanto gli animali siano in grado di rinnovare la fiducia nell'uomo.
Hai ragione, loro ci perdonano sempre....anche dopo il più profondo tradimento....noi non gli diamo neppure una seconda possibilità.....


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Anonimo





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Registrato dal: 01-01-1970
| Messaggi : 
  Post Inserito 06-12-2005 alle ore 11:04   
ma vale la pena di essere come i cani'?



[ Questo Messaggio è stato Modificato da: ziolupo il 10-12-2005 12:28 ]


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sprinky

Registrato dal: 13-09-2005
| Messaggi : 1286
  Post Inserito 06-12-2005 alle ore 11:14   
Lacrime di gioia che gonfiano il cuore....grazie Dany per aver condiviso questa esperienza, sono mi sono sentita lì con te.
Storie di cuccioli, posso raccontare la mia?
Una gattina tricolre, si presentò a casa mia ormai si parla di cinque anni fa.....era piccola e magra...ma aveva un pancion grosso grosso. Qualcuno l'aveva "mollata" per strada perchè era gravida. Con la collaborazione di mio suocero gli preparammo un giaciglio vicino al fieno e sebbene fosse titubante mangiò a sazietà, poi prese posto nel suo giaciglio. Ogni giorno la trovavo lì finchè una sera tornata dal lavoro trovai il giaciglio vuoto. Nessuno l’aveva più vista e io sentivo l’ansia salire…ad un certo punto mi resi conto che pure Miro non c’era, Miro è il mio cagnolino biondo. Pioveva a dirotto, una di quelle piogge che inzuppano la terra e io e mio marito uscimmo per i campi chiamando a squarciagola Miro e cercando la micia, ma niente…nessun riscontro.
Sconsolati tornammo a casa, era quasi mezzanotte ed io andai a guardare in stalla per una volta ancora. In silenzio davanti al giaciglio vuoto, sentii un miagolio…uno di quelli che fanno i micetti piccoli piccoli…era ovattato e proveniva dal fieno. Cominciai a cercare e finalmente vidi un passaggio nel fieno, una galleria….tolsi il fieno un po’ alla volta delicatamente e davanti ai miei occhi si aprì una scena dolcissima. La micia che allattava quattro gattini e Miro sdraiato al suo fianco….avrà fatto da ostetrico!
La gatta non si oppose mai al contatto ravvicinato dei sui piccoli con noi esseri umani, sebbene lei fosse restia a farsi toccare, forse sapeva che ci avrebbe lasciati presto, ma non è dei brutti ricordi che voglio parlare. Mi colpì molto la dolcezza del mio cagnolino che restò per una settimana intera nel “nido” con mamma gatta.



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dany69

Registrato dal: 19-09-2005
| Messaggi : 16135
  Post Inserito 06-12-2005 alle ore 11:27   
Che meraviglia, Sprinky... vedrai quando avrai la tua bimba... che tenerezza ti regaleranno i tuoi animali! Solo loro sono capaci di smuoverti così tanto il cuore! Un abbraccio.


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nickyc

Registrato dal: 06-12-2005
| Messaggi : 6
  Post Inserito 07-12-2005 alle ore 14:39   
che dolce e triste allo stesso tempo questa storia: ma è bello piangere leggendo queste storie dove un animale trova alla fine l'amore di una famiglia. Vorrei piangere + spesso x storie come queste...


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Adriana

Registrato dal: 16-10-2005
| Messaggi : 107
  Post Inserito 30-01-2006 alle ore 10:51   
cara Cristina, sentivo già che eri una bella persona e questo racconto di vita non fa che darmi conferma. Non saprei esprimere con le parole l'insieme di emozioni che ho provato leggendo queste righe, ma posso solo aggiungere che il tuo amore ha regalato a Red tanti anni felici, nonostante tutto e non c'è ombra di dubbio che questa sperienza ha segnato la vita di entrambi.
Es hermoso saber que compartimos èste, nuestro mundo... con personas como tu. Una caricia a Red.


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Gabriele

Registrato dal: 22-06-2006
| Messaggi : 14
  Post Inserito 22-06-2006 alle ore 15:01   
Gli animali, pur non essendo umani, possono permettersi di comportarsi da umani, ciò che molti di noi non fanno (e secondo me andrebbero trattati come meritano, ma so che in questo sono un estremista rispetto al comune sentire...).


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lillina
| CV STAFF

Registrato dal: 15-04-2006
| Messaggi : 51796
  Post Inserito 22-06-2006 alle ore 18:38   
mi sono riletta la storia di Red il micio rosso con gli occhi azzurri e sapere che è malato e che ogni giorno è uno in più mi fa male. Ma che magnifico amore Red il rosso e Animagatta


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