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  >>  Diritti degli animali  >>  animali e filosofia - Discussione n 11419 - PermaLink
   animali e filosofia

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Autore
Inizio discussione    ( Risposte ricevute: 16 )
danyela

Registrato dal: 03-03-2007
| Messaggi : 524
  Post Inserito 23-07-2007 alle ore 20:01   
Le origini dell'idea di diritto animale:
Uno dei primi filosofi a propugnare esplicitamente la "liberazione degli animali" fu il fondatore dell'utilitarismo moderno, Jeremy Bentham, che scrisse: "verrà il giorno in cui gli animali del creato acquisiranno quei diritti che non avrebbero potuto essere loro sottratti se non dalla mano della tirannia". Bentham sostenne anche che non si debbano trarre conclusioni morali dall'apparente mancanza di razionalità degli animali:

« Si potrà un giorno giungere a riconoscere che il numero delle gambe, la villosità della pelle, o la terminazione dell'osso sacro sono motivi egualmente insufficienti per abbandonare un essere sensibile allo stesso fato. Che altro dovrebbe tracciare la linea invalicabile? La facoltà di ragionare o forse quella del linguaggio? Ma un cavallo o un cane adulti sono senza paragone animali più razionali, e più comunicativi, di un bambino di un giorno, o di una settimana, o persino di un mese. Ma anche ammesso che fosse altrimenti, cosa importerebbe? Il problema non è "Possono ragionare?", né "Possono parlare?", ma "Possono soffrire?". Perché dovrebbe la legge negare la sua protezione a un qualsiasi essere sensibile? Verrà il giorno in cui l'umanità accoglierà sotto il suo mantello tutto ciò che respira »
(Jeremy Bentham, An Introduction to the Principles of Morals and Legislation. 1789).

sono passati più di due secoli ma le cose purtroppo non sono cambiate di molto. daniela





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ariannaeoliva

Registrato dal: 16-01-2007
| Messaggi : 399
  Post Inserito 24-07-2007 alle ore 14:11   
che bel pensiero quello di proteggere tutti gli esseri sensibili...


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Remì

Registrato dal: 20-09-2006
| Messaggi : 7356
  Post Inserito 24-07-2007 alle ore 14:51   
A questo proposito, vorrei proporvi una riflessione.

Se voi foste costretti, che cosa buttereste giù da un ipotetico burrone: una pianta sradicandola dal terreno o un sasso dai piedi di un monte? Badate, non sto parlando di una “vostra” pianta o di un “vostro” sasso da collezione, ma di una pianta e di un sasso qualunque…
Io senza esitare, butterei il sasso, perché comunque, ritengo le piante dotate di un sistema vitale, mentre le pietre e i minerali hanno solo un corpo fisico.
E chi buttereste giù tra una pianta e un animale? (sto sempre parlando di una pianta qualunque, e di un animale non vostro, ciò non implica riferimenti sentimentali).
Io senza esitare, butterei la pianta, perché ritengo l’animale superiore alla pianta, in quanto dotato di anima senziente. Entrambi – la pianta e l’animale – sono viventi, ma la pianta si limita a nascere, nutrirsi, crescere fino a quando non cessa di esistere. L’animale, è oltre a tutto ciò, in grado di provare sensazioni e sentimenti.
Nessuna pianta rifiuterà l’acqua, se a dargliela non è il suo “padrone”, mentre invece è noto che molti cani o gatti, rifiutano il cibo, fino a lasciarsi morire, se viene a mancare il padrone.
E ora, sempre se foste costretti, cosa buttereste giù dal burrone, un animale o un bambino? E qui “casca l’asino”, come si suol dire, soprattutto se l’animale è nostro e il bimbo no… Ma comunque, bisogna scegliere: chi buttare? Sinceramente, da animalista, preferisco buttarmi io, piuttosto che dover scegliere…

Gli uomini, al pari degli animali, si differenziano dalle piante perché possono provare sensazioni, desideri, sentimenti…
Che cosa differenzia allora, l’animale dall’uomo? Nell’uomo c’è “l’Io”, che non troviamo nell’animale. L’Io è la parte spirituale dell’essere umano la scintilla che rende possibile l’autocoscienza e conferisce all’uomo la possibilità di scegliere tra bene e male.
L’animale non può che seguire – per sua natura – i suoi impulsi, i suoi desideri, il suo istinto; l’essere umano può andare oltre a tutto questo…



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Remì

Registrato dal: 20-09-2006
| Messaggi : 7356
  Post Inserito 25-07-2007 alle ore 09:56   
Bene bene… vedo che nessuno ha nulla da obiettare alla mia riflessione, oppure, altra risposta non c’è…



[ Questo Messaggio è stato Modificato da: remì il 25-07-2007 10:11 ]


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angeloalato

Registrato dal: 19-07-2007
| Messaggi : 9
  Post Inserito 25-07-2007 alle ore 12:24   
E' molto interessante la tua riflessione che condivido... anche se ritengo che "l'Io" che troviamo nell'uomo, spesso lo porta ad una forma smisurata di "egoismo" che nella scelta tra bene e male gli fa scegliere il bene è vero, ma il bene che ricade su se stesso! E' vero che l'animale segue il suo istinto, ma io mi chiedo "cosa spinge, per esempio, un cane a lasciarsi morire se il suo padrone lo abbandona?" L'istinto della sopravvivenza dovrebbe spronarlo a fare qualsiasi cosa per evitare la sua fine..... ma tante storie ci hanno dimostrato il contrario!!!! Sarebbe capace un essere umano di dare tutto se stesso per il bene di un'altro essere umano? Forse sì, e ritengo che forse lo potrebbe fare proprio per istinto, come un animale, ma spesso la ragione fa da protagonista e allora la scelta si orienta inesorabilmente """sul male minore"""... Parlo così per esperienze di vita vissuta, non ho studiato filosofia, nè voglio dire che che gli animali sono migliori degli uomini..... anche se mi piace molto ripetere quella frase (che non so chi l'ha detta) ..... "più conosco gli uomini e più amo gli animali......"


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Remì

Registrato dal: 20-09-2006
| Messaggi : 7356
  Post Inserito 25-07-2007 alle ore 12:39   
Ti ringrazio per aver risposto e aver dato vita ad un dibattito!
Cerco di rispondere punto per punto, come posso.
Tu dici: … ma il bene che ricade su se stesso! Perché? Prendi l’esempio più “banale” e più grande di Amore Puro che ci può essere: quello di una madre per suo figlio. “Normalmente” (e dico in casi di amore normale, né menefreghismo, ne amore morboso), una madre cosa non farebbe per un figlio! Pur di vedere la sua felicità, pur di saperlo bene e in salute! E questo, non mi pare che sia un bene “che ricade su stesso”, ma anzi, un bene che porta frutto… “il seme se non muore, non porta frutto”… e una madre morirebbe per salvare il proprio figlio…

E’ vero, ci sono molti animali (i cani in testa) che si lasciano morire per i propri padroni (come già dissi qui, nel mio primo intervento), certo noi tutti amiamo i nostri animali e sappiamo l’amore che sanno darci… l’Amore, quando è Puro (e quello che ci donano i nostri animali, lo è) non è mai di serie A o di serie B… loro ci amano e vivono per noi, perché noi siamo la loro… “ragione di vita”, la loro “appendice” dopo la madre naturale…
Ma ciò non toglie, che per loro natura, non si domandano perché amano proprio noi e non un altro, perché hanno incontrato noi e non un altro (come magari possiamo far noi, quando conosciamo un nuovo patner…)… AMANO e basta!
Gli animali non hanno bisogno di porsi tutti i mille interrogativi che si pone l’essere umano, dal giorno in cui dalla perfezione dell’Eden scese nell’imperfezione della Terra, e questo fece di lui un essere in grado di scegliere… di far bene o di sbagliare…



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angeloalato

Registrato dal: 19-07-2007
| Messaggi : 9
  Post Inserito 25-07-2007 alle ore 13:58   
Anche una mamma AMA e basta, ama suo figlio anche se delinquente, forse lo ama di più se diverso...... Lo ama per il sol fatto che è suo figlio, parte di sè. Sono proprio gli innumerevoli interrogativi che ci poniamo che ci inducono a fare delle scelte sbagliate, perchè comunque a quegli interrogativi siamo sempre noi che rispondiamo....... Sai mia madre (classe 1920) mi diceva "...è meglio non sapere le cose...." forse lei con questa frase voleva dirmi"segui il tuo istinto"...
Scusami sin d'ra se non avrà seguit questo nostro dibattito in giornata. Non dispongo di un computer collegato ad internet.


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Remì

Registrato dal: 20-09-2006
| Messaggi : 7356
  Post Inserito 25-07-2007 alle ore 14:35   
Si, non ti preoccupare, ognuno risponde come può e quando può.

Certo! Diciamo più o meno le stesse cose…! Come dici tu una mamma “ama e basta”, anche se suo figlio è delinquente (come dici tu), solo che magari (in condizioni di normalità, ovviamente, non se… delinque anche lei!), può farli capire che sta sbagliando, che quella non è la via giusta, ecc. ecc.
Una mamma umana, ama suo figlio comunque e si spende per lui, perché sa che quello e suo figlio, quello e non un altro! potrà amare anche i figli degli altri (se ha un lavoro che la porta a contatto con i giovani, oppure, in altri casi), ma non sarà mai lo stesso Amore che prova per suo figlio… questo è normale, perché sa qual è suo figlio e solo quello…

Ciò che volevo dire è che il rapporto d’amore che si instaura tra un animale e il suo amico umano è un po’ lo stesso amore che si crea tra madre e figlio, solo che la differenza è che la madre ama il figlio che ha generato, mentre il cane (p. esempio), amerà l’amico che lo accoglierà con lui, qualunque esso sia: se per il mondo quell’amico sarà buono o cattivo, brutto o bello, ecc. ecc., poco importa, lui lo amerà lo stesso!

Quindi, a questo punto, l’unica differenza non è nel tipo di Amore (più o meno intenso) che ci può essere tra madre e figlio, o tra cane e padrone; secondo me, l’unica differenza è nella Consapevolezza che ha l’essere umano di amare quello, in quanto suo figlio, e non di amare quello, in quanto “amico che il destino gli ha permesso di incontrare sulla sua strada…” …

Per certi versi tua madre ha ragione: sai, l’istinto è una delle mie bussole nella vita! Però è anche vero che l’essere umano si pone naturalmente domande e c’è chi ha la sana curiosità di voler trovare risposte (belle o brutte che siano) e chi invece preferisce non sapere, magari per non soffrire… anche qui, si tratta di scegliere… (e tutto torna all’origine…)

(non so se mi sono fatta capire …)




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Remì

Registrato dal: 20-09-2006
| Messaggi : 7356
  Post Inserito 25-07-2007 alle ore 14:53   
“Nulla vi è di più misero dell’animo dell’uomo che è conscio del male che fa” (Tito Maccio Plauto, 250 a.C. – 184 a.C.). Come è attuale questo scrittore latino… eppure, è un pensiero di più di 2000 anni fa… cambiano i tempi, ma certi valori non cambiano mai…




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omero

Registrato dal: 19-01-2007
| Messaggi : 6576
  Post Inserito 25-07-2007 alle ore 18:29   
mio nonno paterno si è lasciato morire dopo la morte della nonna...e l'ha seguita a distanza di un anno circa.
In questo caso l'amore umano non è egoistico, ma Amore con la a maiuscola: il sentimento universale che accumuna due animali (uomo compreso) legati da una profonda empatia.
o almeno è come lo vedo io...


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