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Questo argomento contiene 3 risposte, ha 3 partecipanti, ed è stato aggiornato da jjj 1 anno, 5 mesi fa.
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15/04/2023 alle 6:24 #23323
buongiorno a tutti, sono Patrizia e sono la “mamma” di Nina e Filiberto.
La storia clinica di Filiberto inizia a 7 anni, con due sporadiche crisi epilettiche in un anno, che hanno spinto il mio vet a non iniziare una terapia vista la distanza tra una e l’altra, per poi improvvisamente diventare 3 in 10 giorni, al che l’abbiamo portato subito in clinica veterinaria (Padova) dove dopo risonanza ed esami vari è stata diagnostica un’epilessia idiopatica, impostato terapia con Phenoleptil e non ha più avuto crisi.
A metà marzo ha iniziato ad avere gli occhi un po’ arrossati, erano stati giorni di forte vento e non abbiamo dato molto peso alla cosa, abbiamo una casa in campagna e seppur lui vive con noi in casa e dorme con noi, ama stare a scavare buche in giardino. Dopo 3-4 gg però l’occhio destro è chiuso completamente e il giorno dopo, riaperto l’occhio, aveva una patina blu. Chiamo subito on clinica ma la specialista oculista non c’è (malata) e lo porto comunque per una visita di pronto soccorso, ma ritengono necessario un parere specialistico che non possono darmi (era mercoledì) fino al lunedì successivo. Dopo un sacco di tentativi riesco a trovare un vet che me lo visita subito, diagnostica un’uveite bilatetale (dopo avergli fatto tutti i test del caso ed ecografia), prescrive rx, ecoaddome e biochimico completo più elettroforesi). Ritorno in clinica e faccio fare tutti gli esami, dall’eco risulta un nodulo alla milza e la dottoressa (oculista) suggerisce di fare un profilo mediterraneo per cercare di capire come sia nata questa uveite, prescrive collirio visomidriatic e doricum. Contestualmente concordiamo citologia per la milza e il fegato, che viene eseguita e scongiura la presenza di un tumore, ma parla solo di marcata reattività linfoide. La visita oculistica di controllo purtroppo rivela un glauvoma all’occhio destro e un parziale distacco di retina al sx, e il cane non ci vede. Viene quindi prescritto AZOPT collirio ed eliminato VISUMIDRIATIC, mantenuto doricum per 10 gg 2 volte al gg e poi scalato a 1 gtt per 10 giorni per poi sospenderlo. Il test su varie malattia parassitarie rivela una DEBOLISSIMA positiva’ all’erlichia, nel referto parla di BORDERLINE. All’esecuzione del prelievo, giorno 16 marzo, sapendo che i tempi del referto sarebbero stati lunghi, partiamo in via preventiva con doxiciclina, che ha assunto per 20 giorni. La situazione è confusa perché la positività all’erlichia è debole e il resto degli esami non “urlano” problematiche particolari, a detta della dottoressa non sono né carne né pesce. Concordiamo di ripetere al cane PCR con dna (non ricordo bene quindi perdonate l’uso di termini non professionali) per tenere sotto controllo questa positività all’erlichia, ma il cane inizia ad essere strano.
Primo sintomo, non sale più sul letto o sul divano. Coda tra le gambe fissa, non scodinzola più. Premetto che il cane (7 anni) era un cane molto molto vivace. Ci avevano detto che con la cecità potevano esserci comportamenti strani, di paura. Quindi non ci preoccupiamo troppo, pensiamo abbia paura di saltare. Nel giorno successivi, inizia a guaire appena lo sfioriamo e ovunque lo sfioriamo. Guaisce se la tenda della cucina lo sfiora, se l’altra cagnolina passando lo sfiora. Inizia ad essere apatico, mangia poco (ma non è mai stato un gran mangione). Poi ha iniziato (tutto questo nel giro di 10 giorni, dal non saltare sul letto a due gg fa) ad avere postura rigida, soprattutto il collo, e la schiena un po’ arcuata,, quando è fermo passa da una zampetta all’altra e così basta, nonostante avessimo un appuntamento per il 21 aprile decidiamo di portarlo in clinica al pronto soccorso, questo l’altroieri 13 aprile. La dottoressa che lo visita nota che muovendogli il collo il cane guaisce e gli fa una specie di test reclinandogli le zampe e quelle posteriori non ritornano subito in posizione. Fa vedere il cane al direttore della neurologia (la mia dottoressa, neurologa, che lo segue per epilessia non c’è fino a lunedì) e ritorna da me con un’ipotesi terribile: meningoencefalite. Ma non possiamo essere sicuri, perché abbiamo anche il discorso erlichia sospeso. Così dopo un’eco ci rimanda a casa dandoci un antinfiammatorio, dicendo che non può darci cortisone fino a lunedì, giorno in cui abbiamo fissato la RMN con prelievo del liquor, e fissandoci appuntamento il giorno dopo, ossia ieri, con la dottoressa internista, la quale al telefono nel pomeriggio ci ha parlato di possibile artrite causata da quella debole positività all’erlichia, ma ovviamente solo sospetti diagnostici e ci dice che l’indomani il cane deve essere digiuno perché faranno esami e in sedazione faranno prelievo dalle articolazioni.
Il giorno dopo, ossia ieri, andiamo a visita e il cane ha un sintomo nuovo, ossia una specie di tic, spasmo muscolare o che so io, per cui spinge la testa verso destra, a tratti. Incrocia le zampe davanti. La dottoressa lo visita ed esegue in ogni caso il prelievo dalle articolazioni anche se, a questo punto e dopo aver visto l’aspetto del liquido articolare (ha detto che hanno faticato a estrarlo ed era bello e filante) propende anche lei per meningoencefalite. Gli esami del.sangue sono peggiorati rispetto a 20.gg fa, per la parte riguardante il fegato, la proteina C reattiva e l’elettroforesi è sballata, segni di infiammazione, dice. Ci prescrive Gabapentin, dicendo anche lei che non può darci cortisone perché altererebbe il risultato del prelievo del liquor.
Ora siamo in attesa che arrivi lunedì, il cane soffre, l’antinfiammatorio non ha un grande effetto (ce lo avevano detto), lui mentre dorme spesso guaisce, non mangia, faccio fatica a dargli le terapie, mi strappa ogni corda del cuore vederlo così.
Brancoliamo nel buio, mi chiedo se una positività così debole all’erlichia (23,6, laddove inferiore a 14 è negativo, tra 14 e 29 è borderline, oltre 29 positività) possa aver causato questo macello o se possano esserci altre cause e l’erlichia sia una cosa a parte, qualcosa che nel frattempo è arrivato.
Vedere il mio cane così mi devasta, lui era un piccolo demonio e ora non si regge quasi in piedi, ieri sera non è riuscito nemmeno a fare la pipì e per farlo mangiare devo dargli il cibo in bocca e idem l’acqua, perché probabilmente per i dolori al collo non riesce ad abbassarlo, nonostante io abbia rialzato le ciotole proprio per agevolarlo.
Scusate per la lunghezza del post.
Filiberto ha 7 anni, meticcio, 7,5 kg, castrato a 6 mesi, regolarmente vaccinato e regolarmente trattato per filaria e parassiti, in cura con Phenoleptil da agosto, fenobarbitalemie perfette finora, sempre stato in salute, attualmente cieco.
Rischia di morire? Se fosse memongoencefalite ci sono speranze che viva? Non posso pensare per lui a una vita così piena di dolori.
16/04/2023 alle 23:06 #23326Per quanto ho capito si tratta di un’infezione contratta da parassiti e che io sappia le infezioni si trattano con antibiotici ed effettivamente uno è stato dato (la doxiciclina)
Mi sembra evidente che ci sia una correlazione quantomeno temporale fra il declino delle condizioni generali e l’infezione. Bisogna agire in fretta perchè possono essere pericolose.
Non saprei dirti se c’è una correlazione anche con le patologie oculari.
E’ ancora sotto terapia antibiotica?
PS. Premesso che non mi sembra di aver ravvisato errori eloquenti e che io non sono un vet, visto che sei di Padova, segnalo che da quelle parti c’è la Clinica Spinnato. Loro solo ultraspecializzati nella cura dell’ipertiroidismo felino, anzi sono il centro per eccellenza in Italia, ma suppongo abbiano la stessa professionalità anche per altre patologie. Se volessi sentire un altro parere, considererei di questa possibilità.
17/04/2023 alle 7:05 #23328a leggere tutto sembrerebbe proprio un problema neurologico causato da……? sono i veterinari che lo devono dire.
l’uveite penso sia un fatto a se, solitamente quando ci sono ulcere (la parte bluastra che vedi nell’occhio) si deve intervenire tempestivamente operando con il laser e grattando via la parte malata (ci vuole poco ma lo deve fare un oculista), solo cosi l’ulcera si rigenera. i colliri non servono a niente quando c’e’ ulcera anzi bisogna stare attenti a cosa somministrare perche’ si possono fare grossi danni. il doricum se non erro e’ un cortisonico….ecco….appunto.
secondo me l’uveite e gli altri problemi non sono correlati. ma qui urge un parere neurologico.
17/04/2023 alle 10:35 #23329Anch’io ho pensato ad una patologia neurologica. Non è nemmeno escludibile che eventuali problemi di natura neurologica possano discendere da un’infezione avanzata.
A mio parere bisognerebbe indagare su questi due ambiti.
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