1996/2006
Ci siamo guardati per la prima volta all'allevamento.
I miei figli volevano un labrador biondo, ammaliati dal cucciolo della pubblicità che srotolava rotoli di carta.
Ma tu eri ancora più bello,con una rughetta sulla fronte,col pelo dorato e con gli occhi bistrati di nero.
Attraverso la rete del recinto mi mordicchiavi le mani,per farti notare e mi hai scelto.
Hai fatto il viaggio accovacciato ai miei piedi.
Già avevi deciso chi era la tua nuova mamma.
La discussione in auto al ritorno era sul nome da darti,perchè quello del tuo pedigrèe blasonato, era roboante e inadatto.
Sei diventato Otto,perchè mio marito ,in un attacco di avarizia ha detto: "...unmilioneeotto....!!!! " lo chiameremo Otto. E Otto è stato. Un nome pieno ,giusto per te.
Eri un peluche morbidissimo con le orecchie di seta che hai mantenuto sempre,anche quando morivi, ti accarezzavo quelle orecchie di seta.
A casa tutto pronto,tabella di marcia per la pappa,la cuccia e la casa sconvolta.
Da cucciolo ,appena arrivato dormivi in cucina e per un pò alla mattina,trovavo laghetti e regalini profumati sui giornali che stendevo a tappeto.
Poi hai capito che il tuo bagno privato non era la mia cucina,ma i viali sotto casa e mi hai evitato di entrare al mattino da te in apnea, e di ripulire tutto prima che iniziasse la prima colazione che sapeva comunque di detersivo.
E' iniziata la nostra vita con te.
Tu sei morto da pochi giorni e mia figlia la piccola che ormai ha 20 anni mi ha detto che io e papà vivevamo in relazione a te,Otto. Ed è vero e ne sono felice. Abbiamo ritmato vacanze e impegni a tua misura,sempre con te,portandoti con noi sempre, dandoci il cambio in qualche rara emergenza di questi anni.
Quando mi è capitato a volte di star male,tu passavi la giornata con me a farmi compagnia e la sera, quando rientravi dopo l'ultimo giro e io ero già a letto, venivi sempre a guardarmi , ti salutavo e poi te ne andavi a dormire.Non l'hai fatto più solo negli ultimi giorni,perchè camminavi a fatica.
Dall'emozione al rientro di qualcuno di noi,facevi qualche laghetto da cucciolo e da grande,ci portavi in omaggio pantofole e tappetini e ci festeggiavi.
Hai sempre mangiato di gusto e lustravi la ciotola di acciao come la lavapiatti.
Con la Mimì volevi giocare,ma lei era la gatta regina e non ti è mai stata intorno,ti guardava da posizioni elevate e se ne andava a prendere il sole in terrazza.
La tua passione era l'acqua,avevi circa 5 mesi ,arrivati in spiaggia ed era inverno, appena liberato, ti sei fiondato in mare attratto dal tuo istinto di nuotatore e mi è preso un colpo.
Credevo che ti venisse una polmonite,invece quando sei uscito e t'abbiamo acchiappato e messo in auto col riscaldamento al massimo,ti sei fatto una dormita stupenda e ti sarai detto: "Finalmente hanno capito che sono un pesciolino, mica un cane!"
Eri così bello da cucciolo, che la gente si fermava per strada,le signore eleganti al Sestriere si accovacciavano a terra,per accarezzarti.Adoravi la neve,perchè ti sembrava un mare bianco e alla sera ti portavamo sulle piste da sci a correre.Un giorno sei finito in neve fresca e ti abbiamo ripescato letteralmente.Avevi il pelo così fitto e idrorepellente che con una scrollata eri quasi asciutto.Abbiamo fatto vacanze al mare e ti facevi le nuotate al mattino come un clandestino nelle calette nascoste per evitare multe.Ti tuffavi dalla barca a vela in Sardegna a zampe larghe e non volevi più risalire .Allora uno di noi ti spingeva su dall'acqua e un altro ti ripescava dall'imbracatura a pettorina che ti mettevo, altrimenti col collare ti saresti strozzato.
Forse avrei dovuto portarti più spesso in campagna e me ne pento, ma ti lasciavo libero al parco. Amavi giocare con me a tennis/calcetto sulla terrazza,una grande terrazza:tu tenevi una pallina in bocca e una fra le zampe, io ti tiravo un 'altra pallina e tu mollavi quella in bocca ,acchiappavi l'altra e mi tiravi la pallina in più con le zampotte. Nessuno te lo aveva insegnato,era un modo tuo per giocare con me.
Ti ho portato anche a scuola ,ma eri un pò somarello,con l'istruttore eri disciplinato, con me un pò meno.Al guinzaglio ti comportavi benino,come si può comportare un labrador pieno di vita e in salute,ma quando sentivi una femmina in calore,mi facevi fare sci nautico.Mi sono convertita a comodissime scarpe piatte con la gomma.Detestavi i nomadi e i lavavetri ai semafori e la mia smart traballava, per come mi difendevi.
Ti facevi accarezzare da tutti quelli che ti dimostravano affetto e dai bambini. Non hai mai dato segni di aggressività se non con qualche tuo fratello maschio che ti stava antipatico.
Con le femmine eri tenerissimo e timido.
Poi hai iniziato a stancarti ,a voler camminare meno,credevo che tu soffrissi il caldo nelll'estate del 2005 ,invece stavi ammalandoti di quel mostro che ti ha portato via.
E abbiamo iniziato il calvario.
Credo che nella tua breve vita tu mi abbia solo regalato e insegnato amore.
Io che sono energica e veloce ,anche impaziente, con te sono sempre stata accomodante e pacifica,tu non mi irritavi mai,non mi sono mai arrabbiata con te, posso dire che mentre con i figli brontolo e mi spazientisco ,con te non l'ho fatto mai, impossibile.
Avevi un tono di voce potente,ma non abbaiavi quasi mai,anzi se un tuo fratello ti abbaiava,non rispondevi ,lo guardavi e io gongolavo...visto com'è disciplinato il mio Otto ?....e l'altro canetto si prendeva a volte il rimbrotto del padrone .
Una cosa bellissima che ti è rimasta sempre ,oltre agli occhi bistrati e alla rughetta sulla fronte,era l'andatura snodata,morbida,l'aspetto di gomma e il musotto da cucciolo anche da adulto si che ti scambiavano per un cucciolone.
Un'americana in vacanza una volta ti ha detto " oh a beautiful ,a beautiful boy !! " e tu l'avevi guardata e ti eri fatto accarezzare.
Il giorno in cui sei morto,davanti allo studio della veterinaria, non riuscivi quasi a camminare e barcollavi,una signora che passava per caso sul marciapiede ti ha detto: " ma come sei bello !"e tu l'hai guardata sperduto e dopo nemmeno un'ora eri diventato il mio angelo in cielo.
Questa è la storia banale di una donna e di un cane e del loro amore, lui che la guardava sempre e lei che lo amava troppo,al punto che ora lui la guarda dal suo paradiso "..ma non piangere più che ti vengono altre rughe, volevo stare con te,ma mi hanno chiamato ,ho tanti amici e ora ho smesso di stare male,non mi hai tradito,mi hai lasciato dormire,ero troppo stanco. "
Avevo detto che avrei scritto la storia di Otto, ci sono riuscita a quasi un mese dalla sua morte, con grande fatica e pena ,ma l'ho fatto perchè vorrei che fosse un'altra testimonianza di quanto siano amabili ,sinceri,indimenticabili, gioiosi,rasserenanti questi nostri amici del cuore e perchè vorrei che di Otto ci si ricordasse come di un essere buono ,amorevole e per me unico.
Chi non ama un cane o un gatto o comunque gli animali ,chi non si fa amare da loro si perde un pezzo di vita,è certo.
OTTO
Ci siamo guardati per la prima volta all'allevamento.
I miei figli volevano un labrador biondo, ammaliati dal cucciolo della pubblicità che srotolava rotoli di carta.
Ma tu eri ancora più bello,con una rughetta sulla fronte,col pelo dorato e con gli occhi bistrati di nero.
Attraverso la rete del recinto mi mordicchiavi le mani,per farti notare e mi hai scelto.
Hai fatto il viaggio accovacciato ai miei piedi.
Già avevi deciso chi era la tua nuova mamma.
La discussione in auto al ritorno era sul nome da darti,perchè quello del tuo pedigrèe blasonato, era roboante e inadatto.
Sei diventato Otto,perchè mio marito ,in un attacco di avarizia ha detto: "...unmilioneeotto....!!!! " lo chiameremo Otto. E Otto è stato. Un nome pieno ,giusto per te.
Eri un peluche morbidissimo con le orecchie di seta che hai mantenuto sempre,anche quando morivi, ti accarezzavo quelle orecchie di seta.
A casa tutto pronto,tabella di marcia per la pappa,la cuccia e la casa sconvolta.
Da cucciolo ,appena arrivato dormivi in cucina e per un pò alla mattina,trovavo laghetti e regalini profumati sui giornali che stendevo a tappeto.
Poi hai capito che il tuo bagno privato non era la mia cucina,ma i viali sotto casa e mi hai evitato di entrare al mattino da te in apnea, e di ripulire tutto prima che iniziasse la prima colazione che sapeva comunque di detersivo.
E' iniziata la nostra vita con te.
Tu sei morto da pochi giorni e mia figlia la piccola che ormai ha 20 anni mi ha detto che io e papà vivevamo in relazione a te,Otto. Ed è vero e ne sono felice. Abbiamo ritmato vacanze e impegni a tua misura,sempre con te,portandoti con noi sempre, dandoci il cambio in qualche rara emergenza di questi anni.
Quando mi è capitato a volte di star male,tu passavi la giornata con me a farmi compagnia e la sera, quando rientravi dopo l'ultimo giro e io ero già a letto, venivi sempre a guardarmi , ti salutavo e poi te ne andavi a dormire.Non l'hai fatto più solo negli ultimi giorni,perchè camminavi a fatica.
Dall'emozione al rientro di qualcuno di noi,facevi qualche laghetto da cucciolo e da grande,ci portavi in omaggio pantofole e tappetini e ci festeggiavi.
Hai sempre mangiato di gusto e lustravi la ciotola di acciao come la lavapiatti.
Con la Mimì volevi giocare,ma lei era la gatta regina e non ti è mai stata intorno,ti guardava da posizioni elevate e se ne andava a prendere il sole in terrazza.
La tua passione era l'acqua,avevi circa 5 mesi ,arrivati in spiaggia ed era inverno, appena liberato, ti sei fiondato in mare attratto dal tuo istinto di nuotatore e mi è preso un colpo.
Credevo che ti venisse una polmonite,invece quando sei uscito e t'abbiamo acchiappato e messo in auto col riscaldamento al massimo,ti sei fatto una dormita stupenda e ti sarai detto: "Finalmente hanno capito che sono un pesciolino, mica un cane!"
Eri così bello da cucciolo, che la gente si fermava per strada,le signore eleganti al Sestriere si accovacciavano a terra,per accarezzarti.Adoravi la neve,perchè ti sembrava un mare bianco e alla sera ti portavamo sulle piste da sci a correre.Un giorno sei finito in neve fresca e ti abbiamo ripescato letteralmente.Avevi il pelo così fitto e idrorepellente che con una scrollata eri quasi asciutto.Abbiamo fatto vacanze al mare e ti facevi le nuotate al mattino come un clandestino nelle calette nascoste per evitare multe.Ti tuffavi dalla barca a vela in Sardegna a zampe larghe e non volevi più risalire .Allora uno di noi ti spingeva su dall'acqua e un altro ti ripescava dall'imbracatura a pettorina che ti mettevo, altrimenti col collare ti saresti strozzato.
Forse avrei dovuto portarti più spesso in campagna e me ne pento, ma ti lasciavo libero al parco. Amavi giocare con me a tennis/calcetto sulla terrazza,una grande terrazza:tu tenevi una pallina in bocca e una fra le zampe, io ti tiravo un 'altra pallina e tu mollavi quella in bocca ,acchiappavi l'altra e mi tiravi la pallina in più con le zampotte. Nessuno te lo aveva insegnato,era un modo tuo per giocare con me.
Ti ho portato anche a scuola ,ma eri un pò somarello,con l'istruttore eri disciplinato, con me un pò meno.Al guinzaglio ti comportavi benino,come si può comportare un labrador pieno di vita e in salute,ma quando sentivi una femmina in calore,mi facevi fare sci nautico.Mi sono convertita a comodissime scarpe piatte con la gomma.Detestavi i nomadi e i lavavetri ai semafori e la mia smart traballava, per come mi difendevi.
Ti facevi accarezzare da tutti quelli che ti dimostravano affetto e dai bambini. Non hai mai dato segni di aggressività se non con qualche tuo fratello maschio che ti stava antipatico.
Con le femmine eri tenerissimo e timido.
Poi hai iniziato a stancarti ,a voler camminare meno,credevo che tu soffrissi il caldo nelll'estate del 2005 ,invece stavi ammalandoti di quel mostro che ti ha portato via.
E abbiamo iniziato il calvario.
Credo che nella tua breve vita tu mi abbia solo regalato e insegnato amore.
Io che sono energica e veloce ,anche impaziente, con te sono sempre stata accomodante e pacifica,tu non mi irritavi mai,non mi sono mai arrabbiata con te, posso dire che mentre con i figli brontolo e mi spazientisco ,con te non l'ho fatto mai, impossibile.
Avevi un tono di voce potente,ma non abbaiavi quasi mai,anzi se un tuo fratello ti abbaiava,non rispondevi ,lo guardavi e io gongolavo...visto com'è disciplinato il mio Otto ?....e l'altro canetto si prendeva a volte il rimbrotto del padrone .
Una cosa bellissima che ti è rimasta sempre ,oltre agli occhi bistrati e alla rughetta sulla fronte,era l'andatura snodata,morbida,l'aspetto di gomma e il musotto da cucciolo anche da adulto si che ti scambiavano per un cucciolone.
Un'americana in vacanza una volta ti ha detto " oh a beautiful ,a beautiful boy !! " e tu l'avevi guardata e ti eri fatto accarezzare.
Il giorno in cui sei morto,davanti allo studio della veterinaria, non riuscivi quasi a camminare e barcollavi,una signora che passava per caso sul marciapiede ti ha detto: " ma come sei bello !"e tu l'hai guardata sperduto e dopo nemmeno un'ora eri diventato il mio angelo in cielo.
Questa è la storia banale di una donna e di un cane e del loro amore, lui che la guardava sempre e lei che lo amava troppo,al punto che ora lui la guarda dal suo paradiso "..ma non piangere più che ti vengono altre rughe, volevo stare con te,ma mi hanno chiamato ,ho tanti amici e ora ho smesso di stare male,non mi hai tradito,mi hai lasciato dormire,ero troppo stanco. "
Avevo detto che avrei scritto la storia di Otto, ci sono riuscita a quasi un mese dalla sua morte, con grande fatica e pena ,ma l'ho fatto perchè vorrei che fosse un'altra testimonianza di quanto siano amabili ,sinceri,indimenticabili, gioiosi,rasserenanti questi nostri amici del cuore e perchè vorrei che di Otto ci si ricordasse come di un essere buono ,amorevole e per me unico.
Chi non ama un cane o un gatto o comunque gli animali ,chi non si fa amare da loro si perde un pezzo di vita,è certo.
OTTO
