percorso comportamentale per gruppo di amstaff


Pubblicato in: Il comportamento del cane

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mari10

Chiedo se esista una valutazione comportamentale di gruppo.
Si tratta di una cucciolata di american staffordshire terrier che, divenuti grandi e pur rimanendo estremamente mansueti fra loro e con la loro famiglia umana, hanno avuto occasione di aggredire altri cani, comportandosi come "branco".
Il servizio veterinario ne ha classificato in classe di rischio 3 solo uno, prescrivendo però un percorso comportamentale per ciascuno dei quattro, considerando che hanno agito in branco.
Mi chiedo se non sarebbe invece più utile un percorso educativo collettivo, mirato a valutare e correggere l'attività di gruppo, ove possibile.
Consigli? Esperienze?


taribello

Cosa vuol dire hanno avuto occasione di aggredire altri cani???

mari10

Sono usciti da una rottura della recinzione e hanno aggredito un cane che passava fuori.
La mia domanda però non riguarda i fatti e le responsabilitá ma il percorso rieducativo.

taribello

personalmente non ti so rispondere con certezza...
penso però che il recupero comportamentale venga eseguito singolarmente perchè il comportamento del branco non è altro che la moltiplicazione (non la somma) dei comportamenti dei singoli... se un cane manifesta aggressività intraspecifica, anche gli altri cani del branco assumeranno un atteggiamento aggressivo mentre se, presi singolarmente, non assumerebbero simili atteggiamenti. L'intervento sul singolo, quindi, è volto ad eliminare l'aggressività in modo che il singolo, quando inserito nel branco, trasmetta agli altri atteggiamenti pacifici e corretti e non aggressivi...
Ovviamente questo è il mio pensiero e non ho alcuna pretesa di aver scritto la verità assoluta...

mari10

il tuo ragionamento non fa una piega ed è lo stesso seguito dai veterinari della ulss, evidentemente.
il mio dubbio (ma preciso che non ho competenza specifica) nasce dal fatto che il proprietario nega che il maschio classificato come rischio 3 abbia effettivamente un livello di agressività tanto più alto degli altri; peraltro il capogruppo secondo lui sarebbe la madre (cliassificata a rischio 0, come gli altri due figli).
I cani hanno già seguito un buon percorso individuale prima di questi fatti e il proprietario è già patentato.
Allora mi chiedo: non esistendo in natura branchi di molossi cui fare riferimento, non sarebbe meglio studiarne le dinamiche dal vivo, lavorando sul gruppo e mettendolo alla prova, più e più volte?