Sensi di colpa per eutanasia al mio gatto - CHIUSO


Pubblicato in: Varie

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Gipa

Buona sera a tutti. E' la prima volta che entro in un forum del genere e che scrivo qualcosa. Avevo bisogno di un po' di conforto da qualcuno che abbia passato quello che ho passato il con il mio Miko.
Miko era il gatto che avevo fino a Luglio dell'anno scorso... il mio primo gatto... è cresciuto con me. Miko è morto il 30 Luglio 2014 all'età di 13 anni e ancora io ho tantissimi sensi di colpa.
Ho fatto sopprimere Miko per un tumore osseo sulla fronte (gli era cresciuta una gobba sulla fronte) che a lungo andare gli a causato problemi al cervello (ha avuto un piccolo ictus sei mesi prima dell'eutanasia e prima che il tumore si notasse sulla fronte, ma si era ripreso piuttosto bene,solo qualche crisi simil epilettica ogni tanto, davvero raramente), problemi di respirazione (ha sempre sofferto di raffreddore cronico ma negli ultimo periodo respirava proprio male) e nelle ultime settimane perdeva pus dalla bocca.
Dopo l'ictus il veterinario aveva controllato la mandibola per vedere se li c'era un tumore, niente, sollevata lo avevo riportato a casa, anche se le condizioni del naso e della bocca non convincevano molto il veterinario. Tempo dopo è cresciuta la gobba sulla fronte e i test hanno confermato la presenza di un tumore, però per diversi mesi Miko è stato piuttosto bene, nonostante la protuberanza sulla fronte mangiava, giocava e sembrava stare bene. A distanza di diversi mesi ha iniziato ad avere seri problemi alla bocca e al naso così il veterinario ha cominciato la cura di cortisone che è durata tre settimane circa. Sotto l'effetto del cortisone Miko sembrava stare bene, ma effettivamente appena finiva l'effetto ricominciava a non respirare e a perdere pus. Alla fine, visto che il tumore non regrediva il veterinario mi ha consigliato l'eutanasia e io, con grande dolore, ho accettato la cosa, il veterinario mi aveva avvisata di questa eventualità in precedenza.
Oggi ha distanza di un anno ho un altra gattina meravigliosa che ho perso dalla strada pochi mesi dopo la morte di Miko e mi riempie il cuore di gioia, ma ancora ho i sensi di colpa per quello che ho fatto a Miko. Non so forse a peggiorare il tutto c'è il fatto che poche ore prima dell'ultima visita dal veterinario io avessi un impegno e non ho passato le ultime ore con lui (anche se la notte prima avevo vegliato su di lui tutto il tempo perché faticava a respirare), oppure perché nel momento dell'eutanasia mi sembrava stesse meglio nonostante fosse dimagrito. Non so... chi di voi a perso un animale caro come ha vissuto il fatto di farlo sopprimere? Avrei dovuto insistere con le cure? Ho sottovalutato troppo il suo raffreddore cronico? Non so cosa pensare.
Grazie mille a chi mi risponderà.
Ps: Vi metto un po' di foto prima e dopo il tumore per darvi un idea...

Prima, con il nasino un po' rovinato, si grattava spesso per il raffreddore ma andava e veniva i segno sul naso...


Non so se si vede ma qui sopra aveva già la gobba sulla fronte ma stava bene...


Le ultime due sono le foto delle ultime settimane...


[ Questo Messaggio è stato Modificato da: Gipa il 24-09-2015 03:39 ]

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: misssmith il 10-11-2017 19:16 ]

Pappagalli

Ciao,

mi dispiace tantissimo e capisco il dolore provato o l'angoscia di non poter fare diversamente.. di credere che fosse possibile diversamente o di farlo andare in cielo in modo diverso...
Personalmente ho avuto diversi gatti, e io non ero molto entusiasta per l'eutanasia.
Ho avuto un gatto che ha avuto problemi medesimi di tumore, e non abbiamo voluto addormentarlo fino alla fine.

Probabilmente a dipendenza del problema reagiscono diversamente, ma la mia gatta era deperita e alla fine mangiava, camminava, ecc.. con fatica, ed era dimagrita. E' morta contorcentesi praticamente dal dolore...
Posso dirti che dopo quella scena ho cambiato idea ! E mi sono sentita in colpa di non averle tolto quel dolore finale.

Questo per farti capire che non devi sentirti in colpa , assolutamente. Hai fatto il possibile, anche passando quei attimi con lui e tutti gli anni. Sicuramente ci sembra di non aver mai fatto abbastanza..

Oggi dici di avere un altra gattina meravigliosa che ti riempie il cuore di gioia... guarda avanti e sì fiera di aver fatto il possibile per Miko (perché non tutti si prodigano a fare il possibile per gli animali) e per dare un'opportunità ora a un'altra gatta. La vita continua ...

Un abbraccio grande

Gipa

Ti ringrazio tanto per le tue parole... mi sono davvero d'aiuto. :)

lillina

Non hai colpe
Chi di noi c'è passato lo sa
I sensi di colpa che arrivano come incubi
...avrei potuto ... Dovevo .... Potevo aspettare ...

Quando sono malati in modo irreversibile ,per loro è ' solo un TORMENTO che non capiscono
Hanno dolore e basta

Dobbiamo per amore liberarli dal dolore e non aspettare che la loro agonia ci liberi dalla decisione responsabile di evitare un'agonia dolorosa
Perché mai ? Per averli ancora un po' ?
Che prezzo devono pagare ,loro che sono istintivi e sinceri dignitosi e che aspettano da noi così poco ?
Le nostre sovrastrutture mentali ci confondono ,siamo umani complicati e insicuri

Ti auguro ogni bene

Gipa

Grazie mille.


danimici15

Ciao!! Tanti anni fa i gatti del paese dove sono nata sparivano giovani per poi ricomparire (non tutti) veramente malandati ridotti a scheletrini che neppure riuscivano a mangiare se gli porgevi cibo, non c'era la mentalità dell'eutanasia, purtroppo. Dopo poco sparivano del tutto, per poi ritrovarli nascosti dentro qualche fondo o baracca ancora più malandati, ad aspettare che tutto questo passasse, invece no, anzi . Penso che sia un dovere amare il proprio animale fino in fondo ed amare significa anche pensare esclusivamente a lui nel momento in cui per una malattia incurabile, tutte le cure fatte fino ad allora non abbiano avuto esito positivo e che sia un dovere fare in modo che il proprio animale non soffra inutilmente. Quando si parla di eutanasia ci si spaventa perchè si pensa alla morte come ad un evento sempre negativo, ma se ci pensi bene è in questi casi la cessazione dello stare male, non importa per l'animale se ciò significa dormire a lungo o guarire, lui non lo sa e l'importante è che non soffra perchè per lui la sofferenza è una condizione che gli crea confusione e grande paura con l'impossibilità di reagire e tende a nascondersi negli angoli più scuri della stanza perchè in caso di attacco non sarebbe in grado di difendersi. Per lui l'eutanasia del caso è la salvezza, il problema è soltanto nostro ma spesso bisogna prendere decisioni anche dolorose. Se potesse guardarti, ora ti ringrazierebbe.

didi45

Non posso che condividere quanto ti hanno detto le persone che mi hanno preceduta.
Affrontare l'eutanasia è un atto di coraggio contro l'egoismo che non vorrebbe lasciar partire i nostri amati.
Nella mia vita ho dovuto far sopprimere 3 mie gatte sono morte tra le mie braccia e ti assicuro ho invidiato la loro dolce morte. Il quarto non ho potuto , la sua situazione non lo permetteva, e quando è giunta la sua ora, non è affatto stato bello.
Dai miei 70 anni ti dico che difronte a qualsiasi morte di animali o di umani si prova sempre rimorso, si ha sempre lo scrupolo di aver sbagliato qualche cosa. E' la difficoltà ad accettare la morte.
C'è voluto del tempo a capirlo, ma alla fine l'ho capito.
Stai serena dunque e goditi la tua nuova gattina.

danimici15

Riprendo questo topic perchè non avevo ancora letto l'opinione di Didi, al/alla quale volevo dire che avrai anche 70 anni ma quando leggo quello che scrivi, leggo di una persona molto più giovane dell'età che dichiara. Sei una persona molto moderna, moderata nei modi, bella dentro e tra le righe anche simpatica. Questo ot (ho capito un pò tardi cosa volesse dire OT) è per Didi, che lego sempre volentieri.

Gipa

Grazie davvero a tutti. Leggere i vostri commenti è un enorme sollievo per me...

didi45

Danimici ti ringrazio per le tue parole , non so se me le merito, ma grazie.

Fiorellina2015

Ciao a tutti, ciao Gipa
Comprendo profondamente il tuo dolore. Anche io ci sono passata. L'8 agosto abbiamo scoperto che la mia amata gattina di 1anno e mezzo Fiorellina aveva la Fip. Oltre ad antibiotico e drenaggio nulla sarebbe servito per distruggere questa malattia crudele. Mi crollò il mondo addosso..non potevo accettare. Allora cercai un medico che con l'omeopatia e cure omotossicologiche aveva curato questa malattia con una percentuale abbastanza buona di guarigione. Non ho badato a. spese e iniziavo dalla mattina con i lavaggi e fino a sera con le compresse. Non uscivo di casa se non per comprare carne e ciò che le potevano servire. Trascorrevo il giorno solo con lei e questo mi riempiva di speranza. Fiore riprende ad avere tanta fame e non ha febbre. Ma è apatica e il respiro è sempre corto e veloce. I drenaggi l'aiutavano per qualche giorno poi ricominciava a essere abbattuta. Non faceva più nulla se non starsene nella lettiera accucciata e uscire solo per mangiare. Poi un giorno finalmente sta meglio..sale le scale , viene sul letto. Dura 3 giorni poi l'ultimo drenaggio ha scompensato tutto. La tengono una notte sotto ossigeno e calmanti. La mattina sta malissimo, la porto a casa e cammina barcollando..ha la forza di leccare un poco di omogeneizzato per poi stendersi sotto la pianta preferita e resta lì2 ore con occhi fissi verso un punto e senza trovare le forze di scaccciare i moscerini che gli salivano sugli occhi. Allora l'aiutavo io a scacciarli. Ma non ho retto quella situazione e le ho fatto fare l'eutanasia a casa. Quel lunedì12 settembre orribile per me. Ora sto morendo dentro dal dolore e la colpa per averla uccisa io..proprio io che l'amavo infinitamente. E mi domando se avessi ASPETTATO ancora un poco? Sono a pezzi e capisco la tua sofferenza. La notte è un incubo..non accetto di aver deciso io per la sua vita e morte. Sono DISPERATA come se non riuscissi a darmi pace. Piango di disperazione.

Anch'io non riesco a superare la morte della mia cucciola. Avrei dovuto aspettare. Non stava così male come credevano i vet. E sicuramente non dovevo portarla in clinica ancora lucida e cosciente, a vedere la sua morte in faccia, altro che dolce morte. È morta spaventata e dolorante, con la sua mamma, che avrebbe dovuto salvarla, "complice" della sua morte. Ma come faccio a vivere ora con questo tormento? E lei ora dov'è? Mi vuole bene un po'?