Storie che fanno bene al cuore - 2


Pubblicato in: Varie

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lillina

Un gattino ha trovato casa
Si è gia ' impossessato delle pantofole di qualcuno di voi

Benvenuto piccino

Anna49

una bella storia di Natale, a pochi Km da casa mia

Il cagnolino sparisce nella grondaia: i vigili del fuoco lo riportano a casa

Salvato e riconsegnato alla padroncina di 12 anni: «Avevo così paura che non volevo più mangiare»

Paolo Coccorese _ La Stampa
TORINO
Quest’anno il regalo per la piccola Simona, 12 anni, non lo ha portato Babbo Natale, ma una squadra di vigili del fuoco della stazione di Grugliasco, nel Torinese. Giovedì hanno lavorato fino a notte per cancellare la paura dal suo volto. E asciugare le lacrime che le rigavano il viso per la paura di aver perso il suo migliore amico, Puffi, un cucciolo di appena tre mesi. Nel pomeriggio il cagnolino era improvvisamente scomparso dal balcone di casa. Sparito, introvabile per ore. Finchè i vicini non si sono accorti che un debole guaito proveniva dal fondo della grondaia appesa alla facciata. Un buco nero largo una cinquantina di centimetri che aveva ingoiato il piccolo Puffi. E dove è stato salvato dai pompieri.

Seduta sul divano, Simona sorride timida mentre osserva lo scodinzolare del cagnolino. La bambina ha occhi grandi color giada, lo sguardo che diventa subito serio quando racconta la preoccupazione dell’altra sera. «Avevo così paura che non volevo più mangiare – dice con un filo di voce –. Non trovavo pace per la scomparsa di Puffi. Quando sono tornata a casa da scuola sono corsa per abbracciarlo, ma lui non c’era più». Il cucciolo è l’ultimo arrivato in questa numerosa famiglia che abita nelle case del Comune di corso Vigevano. Papà Petro, 35 anni, è arrivato dalla Romania cinque anni fa, si aggiusta chiedendo qualche moneta davanti a un supermercato. «Il cane cercava del cibo o, forse, ha sentito abbaiare e voleva un compagno di giochi», spiega Simona in un italiano stentato. Mentre parla Puffi non sta fermo. L’altra sera, la curiosità gli ha giocato un brutto scherzo.

Dopo tre ore di ricerca, qualcuno si è accorto che un guaito, simile a un pianto, proveniva dalla grondaia. «Era il cane – dice il papà –. Ho cercato in ogni modo di tirarlo su, ma era impossibile». Così, ha chiamato la centrale dei vigili del fuoco. «Correte, il cucciolo di mia figlia è intrappolato. Ho paura che stia morendo», è stato l’appello al 115. La squadra d’emergenza parte in un lampo, ma il salvataggio appare subito molto complicato. «Il cane, forse, mentre giocava, è caduto accidentalmente nella grondaia di un terrazzino – raccontano i pompieri intervenuti – ed scivolato per quasi cinque metri. Per salvarlo, siamo stati costretti a sfondare un muro». Un pezzo di parete del garage è stato abbattuto a martellate. «Attraverso il varco siamo riusciti a tagliare il tubo di metallo. E a salvare il cagnolino». Il piccolo Puffi era infreddolito, spaventato, respirava a fatica, ma è bastato vedere la sua padroncina per riprendersi. «Non sta mai fermo, vuole sempre correre – dice Simona –. Solo quando è nelle mie braccia, si calma e riesce a dormire». Sorride. Questo Natale, il regalo è arrivato in anticipo.



Il piccolo Puffi in braccio alla sua padroncina dopo la brutta avventura

Anna49

25/12/2015
Miracolo di Natale: dopo mesi in un pozzo, cane cieco viene salvato

Ha passato mesi in fondo a un pozzo, sopravvissuto solo grazie al cibo che i bambini gli buttavano. Lo hanno chiamato Christmas perché il suo salvataggio è proprio un miracolo di Natale. Siamo in Bosnia dove un cane cieco mesi fa si è ritrovato in un pozzo profondo otto metri. Non si sa se sia caduto o una mano crudele lo abbia gettato, ma lui non è più riuscito a uscirne. Per fortuna la sua storia è arriva a un’organizzazione internazionale per la salvaguardia degli animali che è intervenuta e lo ha portato in salvo. Dopo i primi controlli veterinari Christmas sembra star abbastanza bene e, nonostante la terribile esperienza vissuta, non mostra problemi di carattere così è già stato messo in affidamento: «Christmas è un cane molto dolce con una grande predisposizione all’amore e al perdono, speriamo di poter trovare per lui una casa per sempre» dicono gli operatori che l’hanno conosciuto. Speriamo in un nuovo miracolo.
La Stampa



Anna49

Onore e stima per queste persone stupende: apre a Torino in C.so Francia un dormitorio per i senza tetto dove al loro fianco potranno dormire anche i propri cani. Come è riportato nell'articolo del giornale, i clochard si rifiutavano di essere soccorsi perché non potevano portare con sé il proprio cane preferendo ad un caldo letto di una stanza la gelida strada pur di rimanere col proprio animale. Ora questo problema è stato risolto grazie a queste persone stupende. Queste notizie riempiono il cuore.
Antonio C.



lillina

ogni tanto il buon senso e il buon cuoore funzionano

didi45



Applaudo purché i senza tetto lo siano divenuti in seguito e il cane già esistesse prima della perdita di una casa.

Anna49

Ciò che questo cane ha dentro di sé lascia i medici senza parole. Non ho mai visto niente del genere.

Questo cane viene portato in un ricovero per animali. Il tipo di luogo in cui gli animali sono sedati con un’iniezione letale se non vengono adottati entro qualche giorno. Questa è la regola anche per gli animali sani. Ma questo cane è stato colpito da un tumore mortale di un peso superiore ai 10 chili!

Il bracco, un Weimaraner, è arrivato così: con tumore gigante dalla pancia in giù. Si può solo lontanamente immaginare quanto doloroso deve essere stato per lui portare questo corpo estraneo in giro. Non riusciva nemmeno più a stare in piedi da solo.



I veterinari hanno calcolato che il cane si è portato dietro questo tumore per più di un anno ed è incredibile che sia riuscito a sopravvivere con questo fardello.
Dal momento che i Weimaraners
appartengono a una razza di cani molto rara, la società benevola “Tickled Pink Weimaraner Rescue” ha preso a cuore le sorti di questo cane. L’organizzazione è infatti specializzata nel salvare cani di questa razza.
Nonostante le buone intenzioni dell’organizzazione, le chance non erano molte per questo cane. Il rappresentante dell’organizzazione ha dovuto prendere una difficile decisione: risparmiare l’animale dalla sofferenza o sottoporlo a un’operazione pericolosa e di esito incerto? E chi avrebbe coperto gli esorbitanti costi?
Il team ha così deciso di prendere con sé il cane e di portarlo in una clinica. Hanno poi consultato diversi medici che, sfortunatamente, non sono stati in grado di rendere più facile la decisione. Ma poi è trapelato qualcosa che ha fatto luce e dato loro la chiarezza di cui erano in cerca. Dopo un esame durato circa un’ora, infatti, il cane si è alzato e si è messo vicino ai suoi soccorritori. Nei suoi occhi sofferenti è emersa una volontà sfrenata di vivere. La soluzione diventa d’un tratto chiara: operiamolo! Per fortuna, la sua triste storia è stata in grado di mobilitare molte persone e, grazie alle generose donazioni, si sono potuti coprire i costi dell’operazione.
Incredibile: il tumore pesava 12 chili e ed era cresciuto a dismisura. Gilbert Grape, Gilbert Uva - come è stato ribattezzato il cane - faceva fatica a camminare. Il suo corpo si era in qualche modo adattato al peso del tumore, comportando il disallineamento di un’anca.



Ad ogni modo: Gilbert è tornato felice. Qualcuno finalmente lo ha aiutato. Con la sua straordinaria voglia di vivere, ha incoraggiato a credere che avrebbe potuto affrontare la terapia. Dopo l'operazione, infatti, era già in grado di rotolare allegramente sulla schiena per la prima volta dopo tantissimo tempo. Questi piccoli segnali di gioia e benessere sono già una grande ricompensa per tutti coloro che si sono presi cura di lui.



E, a quanto pare, Gilbert è stato ancora più fortunato di quanto ci si sarebbe mai aspettato: è stato adottato e ha trovato una nuova casa! Grazie ai suoi soccorritori e agli innumerevoli sostenitori, Gilbert è ora in grado di condurre una vita sana e felice.
Le persone di buon cuore sono in grado di salvare ogni giorno creature che sembrano senza speranza.






misssmith

Oggi Palla la metto qui:




#goPallago!



Anna49

hai fatto bene Miss, la storia di Palla è iniziata con la vergogna umana ma ora si sta trasformando in qualcosa che davvero fa bene al cuore, il vederla mangiare, essere accarezzata, essere curata da questi veterinari speciali e ammirevoli infonde speranza, seguo la sua storia giorno per giorno, stasera i suoi occhi ridevano in una foto fatta poco fa, aspetto il giorno in cui sarà guarita

forza piccola!



[ Questo Messaggio è stato Modificato da: Anna49 il 28-01-2016 22:57 ]

lillina

Ogni volta che leggo qui questo Topic mi arriva qualcosa di indefinibile

Anna49

scrive Clinica Duemari poche ore fa

Eccola qui , sul suo materassino preferito ... Oggi un sacco di regali, cibo , giocattoli ecc ecc ecc si sta viziando, io ve lo dico



non è tenerissima Palla?

didi45

Povera Palla , mi auguro che quando avrà fatto tutta la sua trafila ospedaliera trovi qualcuno che la adotti , ma qualcuno che abbia tanto cuore.
Merita di trovare tanto tanto amore .


misssmith

Se è per questo, credo ci sia la fila per adottarla, anche se per ora non se ne parla, ovviamente. Boh, poi io dubito sempre de 'sta gente che accorre in massa quando ci sono eventi così, se davvero vuoi adottare un cane il mondo è pieno di rifugi, canili e quant'altro...perché proporsi proprio per questo? Ho visto richieste di adozione da millemila km, pure da zone dove non mancano certo i cani da adottare... Voglia di protagonismo?

didi45

Il mio "qualcuno che abbia tanto cuore " era detto proprio sottintendendo quanto hai detto.
Non tutte le adozioni sono sicure.

danimici15

E' dolcissima davvero, pensare a quanto abbia sofferto è molto triste, perciò intanto deve riprendersi, mangiare bene dormire su quel bel cuscino morbido ed al caldo ed al sicuro, poi per l'adozione si vedrà chi sarà adatto ad accoglierla in casa con un bel giardino grandissimo e senza nessuna idea di protagonismo come avete detto. Giusto, ci vuole una famiglia che l'ami davvero che l'aiuti con terapie adatte a ritrovare il più possibile la serenità e felicità che merita.

Anna49

2 FEBBRAIO 2016
La storia di Lèon, il lupo con le ossa rotte è tornato a correre

E' il 3 dicembre quando un lupo di otto mesi viene investito da un automobilista non lontano da Imola, in Emilia Romagna. Viene narcotizzato e portato subito nel Centro tutela fauna selvatica ed esotica - Monte Adone. Ha il ginocchio rotto e tre fratture del bacino. Ma è forte (per questo viene chiamato Lèon). Viene operato immediatamente. E recupera giorno dopo giorno. Adesso è tornato in libertà.
La Stampa



w la libertà!

madaboutdanny



30-01-2016 alle ore 23:28, didi45 wrote:
Il mio "qualcuno che abbia tanto cuore " era detto proprio sottintendendo quanto hai detto.
Non tutte le adozioni sono sicure.


Non c'è mica bisogno del giardino.

danimici15

e allora senza giardino ok ?
chissà che gioia immensa per questo lupo tornare in libertà, bellissimo animale... spero tanto di non incontrarlo mai...

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: danimici15 il 03-02-2016 23:27 ]

didi45

Bel Lupo. Gli auguro una bella vita nel bosco, lontano dagli umani, per lui e anche per noi.
Non credo però che i lupi possano attaccare l'uomo senza un motivo. Per difendere i cuccioli sicuramente , per fame ho molti dubbi. Ma non sono esperta.

Anna49

Due sposi rinunciano alla luna di miele per salvare un cucciolo malato
CRISTINA INSALACO

La pagina di raccolta fondi per curarlo s’intitola «Cercasi miracolo per Ozzie». Ed il miracolo è già stato superato di un centinaio di dollari: ne bastavano 9600 per l’intervento, e ieri sera le donazioni avevano già superato i 9700 dollari (circa 8.800 euro). Ozzie è un cane di tre mesi che è stato salvato da una coppia di sposi, Nicole Marchment, 35 anni, e Darren Budini, 36, durante il loro viaggio di nozze nell’isola di Koh Chang, in Thailandia. Il quattrozampe era stato investito da uno scooter e scaraventato sul marciapiede della strada, quando i coniugi si sono accorti di lui, e l’hanno portato in albergo: «ci siamo rifiutati di lasciarlo morire».



La coppia ha prima cercato di contattare l’unico veterinario dell’isola, che però secondo loro non era abbastanza attrezzato per salvarlo. Allora gli hanno immobilizzato la zampa con quattro bastoncini di gelato, e hanno cancellato il resto del viaggio di nozze per portarlo al «Pattaya Animal Hospital», dove è rimasto per due mesi. «Abbiamo fatto fatica a trovargli una casa in Thailandia - proseguono i coniugi - così abbiamo deciso di portarlo via con noi».



Con le rigide regole di quarantena australiane, a Ozzie non è stato possibile unirsi subito alla sua nuova famiglia: ha dovuto aspettare 180 giorni negli Stati Uniti. «Ozzie ci appartiene - dicono gli sposi - è stato il destino a farci incontrare. Non può vivere in nessun altro posto se non con noi».

Il quattro zampe ha sofferto di rogna, stafilococco, danni al sistema nervoso, un’infezione all’orecchio e altri problemi. E adesso, dopo l’operazione specialistica per un’infezione alle ossa possibile grazie alla campagna di crowdfunding, il cucciolo potrà iniziare una nuova vita. «Ogni centesimo donato in più di quello che sarà necessario - proseguono Nicole Marchment e Darren Budini - sarà devoluto ad altri cani malati e randagi».





questo sì che è vero amore!!

lillina

Al mattino un'occhiata qui fa bene

didi45

Queste notizie allargano il cuore.

danimici15

Che storia bellissima !!!!!!!!!!!!!!!! Che bello guardare queste immagini !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Tornando al lupo... c'è da sperare durante qualche "passeggiata" nei boschi, di non entrare nel loro territorio... che per fortuna per loro e per disgrazia per noi è molto grande, ma anche incontrandolo alla ricerca di un suo territorio...

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: danimici15 il 25-02-2016 03:38 ]

Anna49

storia di fine settimana, tanto per chiudere in bellezza

Motociclista salva un cane da un padrone violento e poi decide di adottarlo
CRISTINA INSALACO

Quando Brandon Turnbow la mattina del 14 febbraio è uscito di casa a bordo della sua Harley per andare a fare visita alla mamma, non immaginava che la vita di un altro essere vivente da quel momento sarebbe cambiata. Mentre stava percorrendo una strada in Texas, ha visto un veicolo parcheggiato sul lato della corsia, e un uomo chino al suo interno che prendeva a pugni qualcosa. «Ho subito ipotizzato che stesse picchiando un bambino, oppure un essere umano», ha detto il motociclista. E invece poco dopo il proprietario ha gettato con violenza un cane fuori dal finestrino. E l’animale è caduto dentro un fosso sul lato della strada.
Brandon Turnbow si è precipitato per soccorrerlo: era ancora vivo, ma «aveva le convulsioni a causa del colpo che aveva subito». Aggiunge: «Mi sono inginocchiato accanto a lui. Ho iniziato a parlargli - racconta -. Lui si è lentamente avvicinato lentamente, scuoteva la testa come un matto e il suo respiro era pesante. Ho colto l’attimo e mi sono piegato su di lui per vedere se mi avrebbe morso o se si sarebbe fidato di me». Il quattrozampe deve aver capito che si poteva fidare e si è lasciato prendere in braccio.
E’ stato in quel momento che Turnbow ha deciso di adottarlo. Si è tolto la giacca e l’ha avvolta attorno al suo nuovo amico. Ha acceso il motore e sono partiti per raggiungere prima casa sua, poi il veterinario. «Il cane non ha patito il viaggio - prosegue -. Anzi: sembrava che fosse stato un motociclista da sempre. Si sporgeva a destra e sinistra, per avere la maggior quantità di aria sul muso». Adesso i due vivono insieme, e Brandon Turnbow - siccome ha già un quattrozampe che si chiama Harley - ha chiamato il nuovo arrivato Davidson.



Questa esperienza ha ispirato il motociclista, che è anche un cantante, a scrivere una canzone in onore del cucciolo coraggioso. Non solo: Brandon ha anche in programma di utilizzare l’attenzione che ha suscitato la storia di Davidson per organizzare un motoraduno contro il maltrattamento degli animali in tutto il mondo. «E’ un cagnolino sorprendente, e mi dimostra ogni giorno il suo amore. Ad esempio, mettendosi ad ululare come un segugio ogni volta che vado a lavoro - prosegue il padrone -. Incontrarlo nel giorno di San Valentino è stato un segno del destino, è come se in quel momento un’energia più grande di me stesse guidando al posto mio».





didi45



lillina





una favola bella e vera

Anna49

vi auguro una buona serata con questa bella storia di " casa nostra"

03/03/2016 alle 12:06
Masha, una storia di amore e solidarietà
Masha, una cucciola operata al cuore, è stata poi adottata dal medico veterinario che ha eseguito l'intervento che le ha salvato la vita. Quando l'amore e la solidarietà fanno la differenza.

La piccola Masha, una cucciola di soli tre mesi, aveva trovato una bellissima adozione grazie alla volontaria Maria P. che l'ha strappata a un'esistenza randagia alla quale difficilmente sarebbe sopravvissuta. Maria è una donna del Salernitano che tenta di salvare tanti animali abbandonati a se stessi che hanno bisogno di trovare in fretta stallo o adozione altrimenti rischierebbero di morire di stenti o avvelenati o investiti come spesso accade.

Ma, dopo pochi giorni dalla sua adozione, Masha ha cominciato ad avere crisi respiratorie. Portata di corsa nella clinica San Rocco del dottor Cardamone viene sottoposta a vari esami e si scopre che ha un grave problema cardiaco che non le lascia alcuna speranza di vita (in termini medici si chiama PDA).

L'unica sua possibilità di salvezza era un intervento che poteva essere effettuato solo in una clinica specializzata. Maria, dopo essersi informata grazie all'aiuto di una volontaria veterinaria, ha preso contatti con una clinica a Livorno, la CARDIOVET, alla quale ha inviato il referto della piccola. La clinica ha dato disponibilità immediata a intervenire. Grazie a un evento creato per Masha su Facebook è stata raccolta la cifra necessaria per l'operazione (la Clinica si è fatta carico degli altri costi per degenza ed esami come contributo per la condizione disagiata di Masha).

Masha, con il suo essere speciale e per tutto quanto è riuscita a scatenare nel cuore di tante persone, ha commosso il Dottor Zani, il veterinario che, assistito dalla sua equipe, ha eseguito l'intervento. La piccola ha conquistato irreparabilmente il Dottore e la sua famiglia che hanno chiesto di adottarla. In modo da poterla seguire in futuro con le cure mediche e tanto tanto amore.

Masha dopo l'intervento si sta rimettendo molto rapidamente, gioca, è vivace, e respira normalmente anche dopo le corse. Dovrà però essere seguita e aiutata con altre terapie affinchè il suo cuore torni ad una normalitá che non ha mai conosciuto. Naturalmente il Dottore ha promesso di tenere tutti aggiornati.
BauBoys






lillina

buona vita, piccina

Anna49

buon fine settimana, con un video bellissimo
Superbau

Benji è un cane che ha vissuto tutta la vita tra marciapiedi e cortili, riportando gli effetti di questo isolamento sia sul suo corpo estremamente trascurato sia sul suo comportamento. Ma quando i mitici volontari di Hope For Paws arrivano per salvarlo, ecco che si accorge che la sua vita sta per cambiare. Inizialmente è spaventato, ma poco a poco si comincia a fidare. Quando lo tosano sembra un altro cane! Finalmente potrà trovare una famiglia che lo accudirà e non gli farà mancare nulla.







[ Questo Messaggio è stato Modificato da: Anna49 il 04-03-2016 17:38 ]

Anna49

una mamma super

Una Cagna Malata Rischia La Vita Per Salvare I Suoi Cuccioli. La Commovente Storia Di Stormy

In un cantiere edile di Glendale, in Arizona, è stata trovata una mamma cane di pastore tedesco che da ore scavava e inghiottiva detriti e terra per cercare di salvare i suoi cuccioli intrappolati.
Quando i volontari dell’associazione Saving Paws Rescue AZ arrivano sul posto, si rendono conto della difficoltà del salvataggio. Le piogge torrenziali del giorno prima avevano reso il cantiere una palude. Ma il cane non vuole mollare, il suo obiettivo è salvare i cuccioli e niente la fermerà. Sotto pesanti impalcature, rifiuta di uscire, neanche del cibo e dell’acqua la convincono, nonostante il sole cocente.



I due volontari incominciano a scavare nel fango per recuperarla. Dopo circa mezz’ora, si lascia gentilmente estrarre. Ma nel suo sguardo si legge una chiara richiesta di aiuto.
I volontari non demordono e alla fine riescono a salvare tutti i cuccioli. Una brutta vicenda sembrava aver trovato un bel finale Stormy e i suoi cuccioli erano finalmente riuniti e portati in salvo.



Però le sue condizioni fisiche della cagna si aggravano di giorno in giorno. E’ anemica e continua ad avere emorragie. Contro la sua volontà, sono costretti a impedirle di allattare i cuccioli.

Un check up rivela la malattia: si tratta di filaria. La clinica veterinaria in cui viene ricoverata, la VetMed, spiega che dovrà affrontare una dura terapia, alla quale potrebbe non sopravvivere.



In ottobre, i cuccioli crescono e vengono dati in adozione. Stormy continua a combattere la sua battaglia, con la volontaria Susan al suo fianco, giorno e notte. In gennaio la diagnosi è ufficiale. Stormy è completamente guarita.

Le foto di lei che gioca con ritrovata energia nella fattoria della sua nuova famiglia ne sono la prova. Nel loro allevamento di cavalli, Lisa e David hanno un altro Pastore Tedesco, Dallas. I due sono inseparabili.



Nella propria pagina Facebook, l’associazione Saving Paws è orgogliosa di annunciare che Stormy riceverà il Premio Eroe (Hero Award for Animal Survivor) dall’associazione Friend of Animal Care & Control.





lillina

pag 8 meraviglioooosaaaaa storia



didi45

In queste giornate buie, uno spiraglio di luce.
Grazie Anna, queste storie fanno bene allo spirito.

Anna49

vi auguro una notte serena con la storia di questa dolcissima micina

Trova una gattina sotto un camion e non riesce a resisterle

Un uomo stava tornando a casa quando ha sentito un debole suono sotto un camion. Avvicinandosi ha scoperto quello a cui era di fronte: sotto quel grosso veicolo c’era un micetto aggrappato al pneumatico del veicolo.



Come racconta quell’uomo su Reddit, quel micetto rimaneva lì perché sua mamma, una randagia che vive nel parco vicino all’ufficio dove lavora questa persona, l’aveva abbandonato. Aggrappato a quel pneumatico come fosse lì per proteggerlo.
Un’immagine così forte, così dolce, che l’uomo ha preso il suo cellulare e ha mandato la foto e un messaggio a sua moglie: «Posso portarlo a casa?». La risposta è arrivata poco dopo: «Chi potrebbe dire di no a quel musetto?» .
Per prima cosa l’uomo ha portato così il gattino dal veterinario: «E’ così che abbiamo scoperto che quello che pensavamo essere un maschietto era invece una lei e che aveva al massimo 4 o settimane di vita»
Ora Axel, così è stata chiamata la gattina, si gode la sua nuova casa con due amici speciali: un gatto di 19 anni e un cane di due anni. «Lei ora è al sicuro, al caldo e ... amato» ha raccontato la coppia sul web.
Fulvio Cerutti_ La Stampa





danimici15

Che meraviglia !!!!!!!! Gattina fortunata !

didi45

Nella vita ci vuole anche la fortuna.

Anna49

rieccoci

dal terrore all'amore

Quando provano a salvarla è spaventata a morte. Ma Il suo cambiamento è incredibile

Eden è una femmina di Pitbull che vive sulla strada da molto tempo e non fa avvicinare nessuno. E’ spaventata e aggressiva per la paura che ha dell’essere umano. Chissà che le hanno fatto in passato!
In una giornata piovosa i volontari di Hope For Paws, dopo averla studiata per qualche giorno, provano ad approcciarla anche se sanno che sarà molto difficile. La sua reazione del cane quando si avvicinano è furiosa, ma una volta calmata e portata al caldo, Eden capisce che si può fidare dei volontari. Il suo atteggiamento cambia totalmente e mostra il suo vero carattere affettuoso. Speriamo che ora la sua vita sia migliore e che trovi presto una famiglia!



Anna49

riprendo il topic dopo qualche mese..

Crede la cagnolina morta sulla strada, ma si ferma comunque e le cambia il destino



Quando David Loop ha visto il corpo immobile di un cagnolino in mezzo alla strada, ha pensato che fosse morto. Ma lui, che si occupa di salvare i quattrozampe, non ha tirato dritto: sceso dall’auto per toglierlo almeno dall’asfalto come forma di rispetto per quel povero animale.

L’ha sollevata, l’ha portata al sicuro e ha detto una piccola preghiera per la sua anima innocente. E proprio in quel momento ha visto la cagnolina sbattere le palpebre.
C’era ancora una speranza di salvarla. Così è corso alla sua auto per prendere delle coperte per cercare di sollevarla arrecandogli meno sofferenza possibile.
Quando l’ha portata dal suo veterinario, ha avuto una notizia che non si aspettava: le probabilità di sopravvivere erano scarse, ma c’era una comunque una piccola possibilità che la piccola riuscisse a cavarsela. Miracle, così come ha deciso di chiamarla, poteva farcela.



È stata una dura battaglia: monitorata 24 ore su 24, la cagnolina è entrata in uno stato comatoso per circa due giorni, mentre il suo salvatore pregava che qualcuno lassù cambiasse il finale della storia. Un desiderio esaudito: due giorni dopo Miracle era incredibilmente sveglia e vigile.



Ma la strada del suo recupero era ancora lungo: la quattrozampe è stata sottoposta a molti interventi chirurgici per il femore e il bacino rotti. Grazie alla sua voglia di vivere e alla bravura dei veterinari, Miracle è andata a vivere con il suo salvatore.

Tutto questo capitava un anno fa. Ora la cagnolina sta bene, corre sul prato di casa di Loop. È quello che ha vissuto rimane una brutta esperienza, da dimenticare poco per volta, coccola dopo coccola.






didi45



[ Questo Messaggio è stato Modificato da: didi45 il 22-08-2016 21:32 ]

danimici15

Quest'uomo ha fatto un gesto stupendo coraggioso acuto la piccola sarebbe sicuramente morta senza la presenza in quel momento di quest'uomo che ne ha salvato la vita, ancora una piccola vita salvata e poi amata da un essere umano che è andato più in là del guardare e scansare un cane forse morto sulla strada.

trillina10

bellissima storia

lisalov

wow bellissima!

Anna49

Sono Phage e un viaggio mi ha regalato la libertà



Mi chiamo Phage ed ho 8 anni. Ho deciso di raccontare la mia storia per dare speranza a tutti i miei fratelli e le mie sorelle che stanno ancora aspettando di trovare una casa ed una famiglia che li accolga.

Ero cresciuta con una signora buona, insieme a tanti altri cani… ecco, appunto, forse eravamo troppi e da quello che ho capito, la nostra padrona aveva continui problemi con i vicini, per cui fu costretta a trovarci un’altra sistemazione. Trascorremmo un po’ di tempo in un posto dove eravamo chiusi in piccole gabbie e nessuno sembrava più curarsi di noi. Poi però, insieme alla mia amica di sempre Babù ed a Koda, venimmo trasferiti in un luogo molto più bello, chiamato “Rifugio”, dove alcune care zie iniziarono ad accudirci, permettendoci anche di stare all’aria aperta per correre e giocare. Il tempo lì trascorreva a volte veloce ed a volte molto lento. Avevo dovuto salutare Babù e Koda che erano stati scelti da signori gentili per andare a vivere con loro altrove: voi uomini la chiamate “adozione”. Anche davanti alla mia casetta si fermavano spesso delle persone: poi però, tiravano dritto e passavano oltre. Sentivo che alcune di loro dicevano che ero un po’ troppo in là con gli anni e preferivano vedere cani più giovani. Le mie zie, però, continuavano a dirmi che sarebbe venuto anche per me il momento di essere adottata, perché una cagnolina buona e simpatica come me, doveva assolutamente avere una famiglia. Un giorno una delle zie arrivò da me, sorridendo e mi disse che, per darmi una possibilità in più, avevano deciso di farmi fare un viaggio: avrei dovuto lasciarle per andare in un altro rifugio, al nord, dove, forse, sarebbe stato più facile trovare una casa per me. Dovevo, quindi, essere una cagnolina coraggiosa e fiduciosa.


Con il cuore che batteva forte per l’emozione, partii insieme a due altri cagnoloni, Duccia e Leo, ed arrivai in un giorno di forti piogge al Rifugio al nord, dove subito venni accolta da nuove amorevoli e simpatiche zie. Certo, era tutto nuovo per me e mi chiedevo, non senza preoccupazione, se davvero il viaggio che avevo affrontato avrebbe potuto cambiare la mia vita. Dopo qualche giorno zia Marzia e zia Brunella mi portarono fuori dalla casetta in cui abitavo. Mi dissero che c’erano visite per me, nuovi amici. Non troppo lontano vidi che una giovane signora mi stava aspettando sorridente insieme a due altri cagnoni: un maschio bianco più grande di me che si chiamava Iron ed una labradorona della mia stessa età, Miele. Ci fecero stare tutti insieme nei prati per un po’, poi sentii che la signora, parlando tutta contenta con le zie diceva: “Bene, ragazze, direi che insieme sono perfetti: una triade meravigliosa! Vengo a prendere Phage tra due giorni”. Non potevo crederci: ero stata appena adottata! Dopo tanto tempo avrei avuto di nuovo una casa ed una famiglia tutta mia! Le zie che avevano continuato a credere in me, avevano avuto davvero ragione: quel viaggio mi aveva regalato la libertà.


Da due mesi vivo in una bella casa con un grande giardino pieno di fiori e piante, insieme alla mia mamma, alla nonna ed ai miei due nuovi fratelli a quattro zampe. Tutti mi hanno da subito aiutata ad ambientarmi. Posso fare i miei riposini sul divano: mi piace davvero tanto perché è enorme e morbido. Usciamo a fare lunghe passeggiate all’aria aperta e ho iniziato anche a conoscere posti nuovi, che non avevo mai visto: non immaginavo esistessero prati così grandi, pieni di fiori, api e farfalle e montagne con immensi boschi e ruscelli. La mamma dice sono una vera birba e che non dimostro gli anni che ho: infatti spesso mi chiama “baby Phage” ed io mi sento davvero la “piccola”di casa. Sono incredibilmente felice e il mio cuore ora batte di gioia e di immenso amore per la mia famiglia”.

Phage è una cagnolina meravigliosa, buffa, curiosa e ricca di vitalità, arrivata in un momento cruciale della mia vita. D’altronde io credo nel destino: ci stavamo solo aspettando. Grazie al Canile Rifugio di Lanuvio (Associazione Castelli Romani), da cui proviene, che non ha mai smesso di credere in un futuro migliore per Phage ed al Rifugio di Cavour che l’ha presa in carico a sua volta e subito sponsorizzata con entusiasmo. A proposito: anche Duccia e Leo sono stati adottati! Un cane di otto anni non è un cane vecchio: è un cane nel pieno delle sue potenzialità, con un mondo interiore ricchissimo tutto da esplorare ed un patrimonio di emozioni da esprimere. Adottate cani già adulti o cani anziani: sarà una esperienza arricchente, che cambierà la vostra esistenza. La storia di Phage insegna inoltre che, anche quando non riusciamo a vedere grandi orizzonti dinnanzi a noi, c’è sempre una seconda possibilità ad attenderci e che si può ricominciare: sempre.

Annamaria Gremmo, Biella
La Zampa La Stampa


Anna49

la prima del 2017

Dall’aggressività alla dolcezza, il miracoloso recupero del cane Ralph

Ralph è stato maltrattato, trascurato e abbandonato dal suo proprietario. La vita di strada non è mai facile e rischia di rendere il carattere di un cane ancora più difficile. Per fortuna molte persone, vedendolo solo, lo hanno aiutato dandogli un po’ di cibo. Una di queste ha anche pubblicato una foto su Facebook che è stata vista dai volontari di Hope for paws. Ecco i tanti tentativi di catturarlo e il difficile recupero della sua fiducia.
La Zampa



didi45



Anna49

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Cagnolina accompagna i soccorritori dai suoi 10 cuccioli

Una mamma non abbandona mai i suoi piccoli. E Betty Boop, una cagnolina abbandonata in campagna dai suoi proprietari e salvata dai volontari, non è stata da meno. La neomamma, infatti, tornava appena poteva a sfamare la sua cucciolata. “Percorreva tre chilometri tutti i giorni per dare da mangiare ai piccoli, poi tornava in città - ha raccontato Krystle, che gestisce in California il centro no profit Pinky Paws ResQ - la prima volta che l’ho catturata è fuggita, il giorno dopo io e mio marito siamo riusciti a prenderla con una trappola per portarla al centro veterinario. E’ stato il medico a dirmi che aveva appena partorito”. La piccola continuava a piangere e a fuggire dalla sua cuccia e solo i veterinari hanno capito che cosa la angosciasse in quel modo.
I soccorritori, allora, hanno deciso di seguirla nelle sue fughe e le sono stati alle costole mentre girava per la città alla ricerca di avanzi e poi per altri tre chilometri nella campagna, fino alla fattoria abbandonata dove stavano i suoi 10 cuccioli. “Quando si è accorta di noi ha iniziato ad abbaiare e a invitarci a seguirla. Si è fidata di me, indicandomi dove erano nascosti i suoi cuccioli”, ha detto Krystle. I cagnolini, infatti, erano tutti rannicchiati sotto al pavimento di legno dell’edificio.
Ora i piccoli e Betty stanno tutti bene, sono in ottime condizioni di salute e aspettano solo di essere adottati. “E’ un vero miracolo”, ha concluso Krystle, che non scorderà mai la fiducia che la cagnolina le ha dimostrato, permettendole di aiutarla.
La Stampa