Vademecum per l'inverno ( per 4 zampe e 2 zampette )


Pubblicato in: Varie

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Anna49

Dall’Enpa un vademecum per aiutare gli animali nella stagione fredda

I più colpiti sono gli uccelli che non riescono a soddisfare appieno il proprio fabbisogno di cibo.

Il maltempo e il gelo che in questi giorni imperversano in diverse regioni del nostro paese mettono a dura prova anche gli animali. Non soltanto quelli che possono contare su una famiglia che si occupa di loro, ma anche e soprattutto i selvatici e i randagi, che devono fare i conti sia con il gelo sia con l’incremento del fabbisogno calorico giornaliero, tipico dei mesi invernali. I più colpiti sono gli uccelli che non riescono a soddisfare appieno il proprio fabbisogno di cibo. A questo riguardo Enpa ha stilato online sul suo sito un vademecum per aiutare gli animali a superare la stagione fredda.

«Innanzitutto - avverte Enpa - è opportuno tenere gli animali dentro casa o in luogo caldo e riparato dopo le passeggiate quotidiane, e considerare che soprattutto i cani a pelo raso possono necessitare di un cappottino; fare attenzione se sono più abbattuti del solito, se la loro temperatura corporea è più alta o più bassa del normale o se starnutiscono frequentemente o se si nota qualunque variazione del comportamento; se il cane dovesse bagnarsi è essenziale asciugarne con cura tutto il corpo, specie orecchie e zampe; prestare attenzione alla permanenza su neve e ghiaccio, perché la neve e le basse temperature possono causare principi di assideramento; attenzione anche agli sbalzi di temperatura che possono causare malanni».

«Per la cura degli animali selvatici - aggiunge l’Enpa - si consiglia di lasciare nel giardino, sul balcone o in un luogo riparato dai predatori oltre a qualche «leccornia» anche due ciotoline d’acqua tiepida e pulita: una per bere, l’altra (meglio se di terracotta) per consentire agli uccellini di fare il bagno». «Questo -rileva l’associazione animalista- permette loro di mantenere il piumaggio in ordine e, quindi, di avere una ulteriore protezione contro il freddo. Se possibile, installare sul terrazzo o nel giardino piccole mangiatoie per uccelli per garantire loro un luogo sicuro dove trovare cibo in abbondanza. Naturalmente, le mangiatoie devono essere posizionate in luoghi al riparo dai predatori».

Una casetta per uccelli può essere utile come riparo dal vento, dalla neve e dal gelo. Ma anche per passare la notte in tutta tranquillità. Va sistemata in un luogo sicuro, riparato dai predatori, dagli agenti atmosferici e dal traffico. Tra gli alimenti più indicati ci sono: le arachidi non salate, i semi di girasole e di zucca, le piccole granaglie, il miglio, i fiocchi di cereali, le croste di formaggio tagliate a cubetti. È possibile usare, specie per gli insettivori, anche il cibo per cani e gatti, la frutta fresca e la frutta secca. Da evitare invece i prodotti da forno (pane, dolci, ecc). Il cibo deve essere il più simile possibile a quello che gli uccelli troverebbero in natura; in commercio esistono anche dei cibi per mangiatoia sotto forma di palle da appendere.
(Fonte: AdnKronos)




didi45

i chicchi di riso vanno bene?

titti22

Ho acquistato le palle di grasso e semi, ma non mangiano.

premetto che qua cibo ne trovano perchè ci sono betulle e tanta vegetazione.






Anna49



09-02-2015 alle ore 14:42, didi45 wrote:
i chicchi di riso vanno bene?



si Didi, ma deve essere cotto e senza sale

Anna49

per maggiore chiarezza sugli uccellini selvatici vi copio questa tabella che avevo sul pc, qui da me l'inverno è duro per loro, ora il verde è coperto di neve, e così, oltre i gattini randagi, cerco di sfamare anche gli uccellini
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Il menu invernale degli uccelli migratori

I semi di canapa sono adatti per il verdone europeo, il fringuello, la peppola, il passero domestico, la passera mattugia, la cinciallegra, la cinciarella, la cincia bigia e il ciuffolotto.

Avena, pezzi di pane, riso cotto senza sale: passero domestico, zigolo giallo

Sego, strutto, grassi, burro di cocco grasso e salato: molto adatto per gli uccelli che si nutrono di insetti, come le cince, il Regolo, il rampicante albero comune, il pettirosso e il picchio

I semi di lino e per uccelli selvatici: passero domestico, passera mattugia, fringuello, peppola, verdone, ciuffolotto messicano, lucherino, passera scopaiola

Mele, pere, banane, sorbe e le bacche del fascio bianco: i più graditi da merli, storni, capinere, pettirossi e becco frusone

Piccoli semi: miglio, semi per uccelli selvatici, semi di lino, tra gli altri attirano i piccoli uccelli, come passeri e fringuelli, cardellini e passere scopaiole

Frumento e orzo: spesso sono parte di miscele comuni per colombacci, tortore corvi e fagiani, che però spaventano gli uccelli più piccoli, e quindi è meglio evitare.

Schiacciato di avena: ottimo per molti uccelli.

Semi di girasole in generale: verdone, cinciallegra, picchio muratore, ciuffolotto e Frosone.

Semi di girasole nero: ottima cibo tutto l’anno e per certi versi ancora più popolare degli arachidi. Ci sono più oli nel nero che nei semi di girasole a righe, è per questo che sono migliori per gli uccelli.

Ghiande di faggio: fringuello, peppola e il picchio muratore.

Arachidi in un sacco di rete: grassi e cibo popolare per verdoni, cince, passeri, picchio muratore, picchio verde e lucherini. Evitare quelle tostate. Comprare i semi in un negozio specializzato di animali o alimentare in modo da essere certi che siano liberi da aflatossine.



didi45

O Santo cielo , l'ho sempre dato crudo essendo l'unico cibo sempre a disposizione in casa.
In città non è frequente che i passerotti vengano a cercare cibo, però in caso di nevicate c'era nel mio cortile un passerotto che veniva sulla ringhiera a chiedere da mangiare,cinguettava come un dannato per chiamarmi e il riso era ciò che avevo a portata di mano.
Finita l'emergenza non veniva più .
Di norma non davo da mangiare avendo un gatto in casa, quindi pericolo per entrambi.
Ora i merli , poi i piccioni ed infine le cornacchie li hanno fatti sparire.
Ubi maiorminor cessat.

Se ricapitasse pane no, dolci no, semi non ne tengo che dare?

Anna49

frutta

didi45

ho solo mandaranci .Non mangiamo ne pere ne mele .
il riso lo hanno sempre mangiato. Se non fa male dato qualche volta è l'unico a disposizione sempre.

lillina

Anna
Un cuoretto

Pangrattato allora no ? ...riso cotto ,non lo sapevo
Mi attrezzo alla coop qui in zona e mio marito da di matto se vede cosa compro,credendo che i semi siano per lui

Ho solo due tortore che mi hanno individuata sul terrazzo in città

I passerotti li ho visti in montagna a piluccare le bricioline sulla neve del balcone ,scrollata la tovaglia ,non uso farlo anzi non la scrollo prprio ,ma lassù con la neve faccio la cafonazza e scrollo la tovaglia x i passerotti o pettirossi affamati

Anna49

grazie Lillina , in effetti oltre che a dare loro alcune cose scritte in tabella a volte metto anche briciole di pane, a Natale ho messo dei pezzettini piccolissimi di panettone, perché sono più sostanziosi, li hanno divorati

Anna49

questo è Cipino, l'abbiamo sfamato per un intero inverno, era diventato di casa, ogni giorno si posava sulla ringhiera ed aspettava di mangiare



didi45

Che grazioso. Dove sarà finito? Si spostano,vivono tanto?

Da ragazza sul balcone a Milano davo da mangiare ai passerotti. Erano così abituati che venivano coi piccoli e li imboccavano sul balcone.
Poi abbiamo dovuto smettere perché erano così domestici che in estate avevano preso l'abitudine di entrare in cucina e se non eravamo presenti si accomodavano sui piatti a mangiare.
Dopo l'ultima marmitta di insalata finita in pattumiera piuttosto che in tavola ,e gli urli di mia madre ho dovuto desistere.

Lilli le tortore sporcano quanto i piccioni e quando incominciano a tubare iniziano alla mattina presto e vanno avanti per ore.
Le allontano per questo,anche se mi spiace. Si addomesticano subito.

Anna49

Cipino è venuto come ospite fisso nel nostro giardino per due anni, poi l'ho perso di vista, ora ce ne sono tanti altri che di notte dormono sugli alberi vicino casa mia.
Il mio primo animale in assoluto è stato un passerotto caduto sul davanzale, quando abitavo a Napoli e frequentavo la scuola media, l'abbiamo accolto in casa e cibato, era libero e veniva sulle mie spalle o sulle mani mie e di mio fratello, da allora questa passione per gli uccellini è stata come un colpo di fulmine, ne abbiamo comprati tanti, li tenevamo di notte nelle loro gabbie ( grandi) e di giorno svolazzavano liberi in una stanza a loro adibita, li abbiamo fatti accoppiare, abbiamo seguìto le cove e visto ogni volta gli ovetti che si aprivano, non li abbiamo liberati perché fuori sarebbero morti, erano canarini e in città non era facile per loro trovare cibo. Piano piano le gabbie si sono svuotate, i piccolini sono diventati anziani e non è rimasto più nulla, però quel passerotto è stato per me l'imprimatur dell'amore che ho per tutte le creature non umane ( ma tanto umane…)

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: Anna49 il 12-02-2015 14:18 ]