Sull'eutanasia per chi è credente (dalla sezione salute)


Pubblicato in: Varie

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MilenaF

Leggevo di là dell'opportunità o meno dell'eutanasia per i nostri piccoletti, paragonata in qualche modo alla stessa possibilità in umana.
Volevo solo dire che, per chi è credente (parlo di religione cattolica, sono già 'gnurant a volte in questa..) è vero che il percorso del dolore dovrebbe essere accettato come una sorta di 'prova', per guadagnarsi il Paradiso dopo ("beati gli afflitti.." ecc). Ma non si può assolutamente fare un paragone con gli animali che, se si è credenti, si sa non nascono come noi con peccati originali vari da scontare, né possono macchiarsi nel corso della loro vita di questi, mancando del libero arbitrio. Non hanno nulla da scontare attraverso l'esperienza del dolore, loro nascono, vivono e muoiono puri. Se c'è un Paradiso, è di diritto prima loro che nostro Lo confermava quest'estate via mail Padre Zaccaria eh "Gli animali si salveranno, ma non così tutti gli uomini purtroppo!"

Detto ciò, io credo che in ogni scelta ognuno se la veda con le proprie credenze, e con la propria coscienza. E non mi scandalizzerebbe che fosse data la stessa possibilità di scegliere agli esseri umani. Per legge, dico. Poi ognuno resta libero di scegliere se utilizzarla o meno. Un po' come per l'aborto. Per me, che la sento vita dal primo istante, sarebbe impensabile. Ma trovo giustissimo che ci sia una legge che tuteli la donna che invece sceglie questa via, che ci sia l'assistenza ospedaliera e non la mammana.
Trovo sia rispetto pieno della libertà individuale.

Allo stesso modo per i piccoli, per cui purtroppo spesso tocca a noi scegliere, ognuno deve essere libero di decidere. Solo non diciamo che a Dio 'serva' il loro dolore, perché proprio non è così.


dadoedudu



01-01-2014 alle ore 18:46, MilenaF wrote:
Leggevo di là dell'opportunità o meno dell'eutanasia per i nostri piccoletti, paragonata in qualche modo alla stessa possibilità in umana.
Volevo solo dire che, per chi è credente (parlo di religione cattolica, sono già 'gnurant a volte in questi..) è vero che il percorso del dolore dovrebbe essere accettato come una sorta di 'prova', per guadagnarsi il Paradiso dopo ("beati gli afflitti.." ecc). Ma non si può assolutamente fare un paragone con gli animali che, se si è credenti, si sa non nascono come noi con peccati originali vari da scontare, né possono macchiarsi nel corso della loro vita di questi, mancando del libero arbitrio. Non hanno nulla da scontare attraverso l'esperienza del dolore, loro nascono, vivono e muoiono puri. Se c'è un Paradiso, è di diritto prima loro che nostro Lo confermava quest'estate via mail Padre Zaccaria eh "Gli animali si salveranno, ma non così tutti gli uomini purtroppo!"

Detto ciò, io credo che in ogni scelta ognuno se la veda con le proprie credenze, e con la propria coscienza. E non mi scandalizzerebbe che fosse data la stessa possibilità di scegliere agli esseri umani. Per legge, dico. Poi ognuno resta libero di scegliere se utilizzarla o meno. Un po' come per l'aborto. Per me, che la sento vita dal primo istante, sarebbe impensabile. Ma trovo giustissimo che ci sia una legge che tuteli la donna che invece sceglie questa via, che ci sia l'assistenza ospedaliera e non la mammana.
Trovo sia rispetto pieno della libertà individuale.

Allo stesso modo per i piccoli, per cui purtroppo spesso tocca a noi scegliere, ognuno deve essere libero di decidere. Solo non diciamo che a Dio 'serva' il loro dolore, perché proprio non è così.



Ti straquoto e quoto in particolare l ultima parte.
E ripeto.
non credo sia una questione religiosa o almeno da cristiana non ne faccio una questione di religione: è una scelta di cuore che spacca il cuore, porta via il fiato e toglie le forze, ma è, per me, un atto d amore, l ultimo, che dobbiamo a chi ci ha scelto e si è messo totalmente nelle nostre mani.

didi45

Come non condividere le vostre idee. La vita appartiene all'individuo che deve essere libero di decidere per se stesso.

MilenaF



01-01-2014 alle ore 19:29, dadoedudu wrote:
non credo sia una questione religiosa o almeno da cristiana non ne faccio una questione di religione: è una scelta di cuore che spacca il cuore, porta via il fiato e toglie le forze, ma è, per me, un atto d amore, l ultimo, che dobbiamo a chi ci ha scelto e si è messo totalmente nelle nostre mani.


Infatti, almeno nella religione cattolica, non è proprio questione religiosa. Questo mi premeva dire.
Ovviamente, io sono d'accordo con te sull'eutanasia per i piccoletti. Ci costa il mondo, ma è il dono più grande che possiamo fargli, quando non ci sia più nulla da fare, e soffrano e basta, anticipare quello che comunque sarà la fine, accorciare la sofferenza.
Non sono invece per l'eutanasia 'preventiva', questo no.
Non voglio mai più sentirmi dire "Facciamolo adesso che se peggiora domani è festa e lo studio è chiuso" o "E se poi si paralizza tutta". Se lo studio è chiuso, mi pagherò la reperibilità, correrò anche in piena notte, se ci sarà il peggioramento o la paralisi che ci si aspetta. Ma non prima. Questo mai più. Rudi, ma ancor più Andi, sono due ferite che non sono mai diventate cicatrici. Ancora adesso vivo di sensi di colpa per non essre riuscita ad impormi, a lottare. Fino alla certezza della fine.
Scusate il semiOT

misssmith

Milena, l'hai spiegato benissimo.
Io non sono credente, quello in cui credo è la dignità e se vedo che viene a mancare non ho molti dubbi in proposito sulla strada da percorrere.
Nel caso degli animali, accettare il fatto che la loro vita sia più breve della nostra è difficilissimo, ma ci si può riuscire. E da qui ad aprire il nostro cuore e la nostra casa ad un altro cuoricino la via è breve. Forse è questo il lascito più importante che ci fanno.

aion

Tema duro questo.......io l'ho scelta per la cagna che e stata la mia prima cagna ottenuta previo sciopero della fame in quinta elementare e strappata alla strada tornando dagli impianti da sci....una vita insieme bella e divertente .
ha iniziato a star male, 15aani, qualche giorno dopo il sisma, dopo aver fatto i salti mortali abbiamo dovuto arrenderci
Felice di averlo fatto , era troppo piena di vita per vederla cosi' e vorrei che qualcuno avesse iil potere di decidere per me qualora servisse .
qualcuno che mi ami e rispetti allo stesso modo.
nessun dio credo si contrapponga all amore ed al rispetto, le cose scritte ricordimo, le hanno scritte uomini come noi.

lillina

Condivido quanto fin qui e 'stato scritto
La dolce morte dovrebbe essere concessa per legge a chi soffre senza scampo
Senza le solite ipocrisie triite e ritrite sul percorso di dolore che porterebbe alla " salvezza "

Per i ns pelosi e ' prevista la possibilità di liberarli dal dolore ed è tremendo ,ma è giusto ,e ' rispetto ,e ' accollarsi il loro dolore e liberarli ,l'atto di amore più grande che dobbiamo a queste creature "pure "

Non parliamo dei complessi di colpa e dei dubbi personali che rimugino da anni ...

Io sono credente , ma un po' a modo mio ,e penso sia fondamentale agire con il "libero arbitrio " che ci è stato dato e con rispetto ,pietà e compassione




aion

Io non comprendo perché le nostre idee, inostri credo, i nostri pensieri più o meno strambi uno debba riportarli su dei cani chd, grazie a dio, nulla sanno delle nostre menate e nulla se ne fregano.
inoltre non tollero il discorso "come faccio non ce faccio non me la sento "........mi sembrano quelle genti che dicono "non vado ad i funedali perché non mi piacciono ".....PRENDIAMOCI LE NOSTRE RESPONSABILITÀ


MilenaF



01-01-2014 alle ore 21:41, aion wrote:
Io non comprendo perché le nostre idee, inostri credo, i nostri pensieri più o meno strambi uno debba riportarli su dei cani chd, grazie a dio, nulla sanno delle nostre menate e nulla se ne fregano.
inoltre non tollero il discorso "come faccio non ce faccio non me la sento "........mi sembrano quelle genti che dicono "non vado ad i funedali perché non mi piacciono ".....PRENDIAMOCI LE NOSTRE RESPONSABILITÀ




Purtroppo, siamo sempre e solo noi umani a scegliere per loro, quindi è 'normale' che le idee 'strampalate' si riflettano su di loro, ripeto purtroppo.
Io sono più 'democratica', capisco, anche se ovviamente non condivido, chi non se la sente, se è un vero non sentirsela, se c'è magari dell'ignoranza (succede ancora eh); MAI E POI MAI dove ne venga fatta una questione di costi, quello proprio no. Certo che se il bestio muore da solo è un risparmio economico, ma che razza di persona è uno che la ragiona così?? E ci sono, ripurtroppo. La mia vet mi ha detto che c'era uno che stava facendo un giro di telefonate ai vet per avere l'eutanasia al minor costo, possibilmente senza anestesia

Quello però che mi ha spinta ad aprire questo topic è proprio 'salvare' la religione (parlo da.. simpatizzante cattolica, triripeto, non conosco gli altri credo) da 'colpe' che non ha: scegliere l'eutanasia di fronte alla sofferenza dei piccoli NON è peccato, NON è intervenire contro la natura. Come non lo è, né per noi né per loro, tentare ogni cura possibile, comprese quelle volte a diminuire il dolore anziché alla guarigione.

neoregelia

io sono cattolica e sono favorevole sia per gli animali che per gli umani. c'è molta gente che si toglie da sola la vita per mettere fine alle sofferenze della malattia proprio perchè in italia non fanno l'eutanasia e penso sia molto peggio.

Anna49

sono credente ma non praticante, se per praticante si intende andare a messa, prego a modo mio in una sorta di contatto diretto verso un'entità superiore, senza che intorno a me ci siano cento persone che pregano insieme a me, preferisco farlo da sola, anche se dovrei cospargermi il capo di cenere perché come credente tra altri credenti dovrei sedermi all'ultimo posto.
Detto questo credo che nell'animo umano esista il sentimento della " pietà" e quando si ha vicino il nostro piccolo amico a 4 zampe che soffre e non c'è alcuna possibilità di guarigione, quando la speranza è pari a zero, è proprio questo, insieme alla misericordia, a doverci portare ad una soluzione.

Ma come si fa a restare impassibili a vedere soffrire il proprio cane, guardare i suoi occhi smarriti nel dolore e nell'incoscienza del non sapere cosa gli sta accadendo, come si fa ad aspettare, non dico un mese, una settimana, ma solo un giorno in più in questo dignitoso martirio?

Prince mi guardava quella sera del 21 maggio 2012, e noi avevamo appena deciso di non attendere un giorno in più per porre fine alle sue sofferenze, io guardavo lui che faticava a camminare e a portarsi dietro ad ogni passo quella massa enorme ulcerata che gli era cresciuta dopo la chemio, sapevo che la mattina seguente l'avrei lasciato andare via, il mio cuore era lacerato ma la mia anima anelava per lui finalmente la pace e la liberazione da queste sofferenze.

Quando si prende questa decisione lo si fa nella massima convinzione di fare del bene al cane e si schiaccia l'egoismo di volerlo avere ancora vicino, il cane è come un bambino, non ha la facoltà di decidere della propria vita e noi, dal momento in cui entra a far parte della nostra famiglia, siamo responsabili adulti, è nostro dovere occuparci di nutrirlo, accudirlo, scandiamo noi i loro tempi, loro dipendono da noi, e nell'ultima fase della loro vita tocca a noi, esseri dotati della ragione, di aiutarli a non soffrire più…"aiutarli", per pietà ed amore.

MilenaF



01-01-2014 alle ore 20:48, misssmith wrote:
Nel caso degli animali, accettare il fatto che la loro vita sia più breve della nostra è difficilissimo, ma ci si può riuscire. E da qui ad aprire il nostro cuore e la nostra casa ad un altro cuoricino la via è breve. Forse è questo il lascito più importante che ci fanno.



Quanto è vero Miss..
Quando hai amato tanto, il cuore ormai ce l'hai 'sformato', e allora aprirlo ad un altro bisognoso diventa semplicemente un.. 'incontro'.
Ognuno ha i suoi tempi, non è certo facile superare un lutto.
Non è facile metter via il dubbio che voglia essere una 'sostituzione'.
Sono tappe che vanno percorse ancora una volta secondo la propria individualità, senza forzature.
Però non concedere e concedersi ancora una volta l'amore mi sembra un tale spreco..
SE c'è un Arcobaleno, e un Paradiso in cui ritrovarsi, sono sicura che i nostri piccoli già volati su fanno il tifo perché nulla di quello che davamo a loro sia sprecato..
E, per esperienza personale, so bene che essere tanti, fra qui e Lassù, non esclude nessuno dal cuore, ma lo allarga a tal punto che ci starebbe un branco di elefanti e di più..

Forse non sarà proprio in tema in tema, ma questo spunto lo sentivo così sulla pelle che far finta di non aver letto proprio non ce la facevo.
Io, quella che tuttora pensa ad una nuova adozione, ancora prima che.. sì, insomma, prima che.

Benny76

..io non son molto credente...sta di fatto che per i nostri animali se non ci sono altre possibilita' concordo con l'eutanasia...

per gli umani ... anche ..e mi domando , da profana e senza voler offendere nessun credente...
se Dio ha per nooi un suo progetto, se Dio vede e provvede... giuro non trovo una motivazione valida perché un uomo debba restare collegato alle macchine , senza averne coscienza, senza avere speranze... in coma irreversibile.... cos'è Dio lo "lascia" li cosi' perché ci insegno cosa ??

... io non capisco e se accadesse a me ammetto che preferirei essere liberata... in modo da liberare anche i miei famigliari dalla sofferenza che si prova a vedere un amato in coma irreversibile....
...


MilenaF

Beh, chi crede davvero, dovrebbe accettare di non capire..
Infatti io trovo difficilissimo conciliare razionalità e fede.
Allora me la sono 'risolta' così.
Quando portiamo i besti dal vet, e li curiamo, loro non capiscono perché debbano sopportare prelievi, medicine, anestesie, interventi.. ma noi sappiamo bene perché tutto questo si faccia e sia necessario. Probabilmente chi crede ha questa fiducia cieca che qualsiasi cosa che anche sembri assurda abbia un suo perché in una sorta di.. 'mente superiore'. Un perché che non si può capire, ma volto comunque al bene.
Avercela, una fede così.. Gesù stesso ha chiesto gli venisse allontanato un calice così amaro.. e si è chiesto se suo Padre l'avesse abbandonato.. nonostante lui sapesse perché doveva passare tutto quel calvario.

FabioGiuff

Da cristiano (seguace di Cristo) non cattolico, sono convinto che Dio ha dato a noi la responsabilità di gestire i nostri animali fino alla fine, anche prendendo decisioni che per alcuni possono sembrare crudeli ma che io reputo gesti di amore.
Purtroppo questo non esime dal provare dolori che lacerano l'anima, anzi.

Detto questo ho difficoltà con determinati discorsi che sento dire riguardo alle disgrazie umane ed alle responsabilità di Dio.
Personalmente non mi sento di fare un processo a Dio se non interviene per questo o quel motivo,perchè mi rendo conto che seppur a Sua immagine e somiglianza, il mio senso di giustizia, il mio comprendere questa esistenza è limitato dalle mie umani percezioni, e non ho ne i mezzi nè la capacità di poter capire i piani di Qualcuno che vede sicuramente molto più lungo di me.Sebbene possa sembrarmi profondamente ingiusto quello che succede attorno a me, mi rendo conto che la maggior parte delle volte (quasi sempre) la responsabilità è dell'uomo!
Sicuramente non è Dio che decide se lasciare un uomo attaccato ad un macchinario, ma l'uomo.

Mentre riguardo gli animali Dio ci ha dato sia la percezione, sia la capacità di poter giudicare,decidere ed intervenire ( Genesi 1:28 -dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e sopra ogni animale che si muove sulla terra).

@Milena - Dici bene è vero che Gesù ha chiesto che gli fosse allontanato il calice dell'ira di Dio,e poi ha aggiunto "Però, non quello che io voglio, ma quello che tu vuoi"

@Anna49- probabilmente in maniera inconsapevole o forse no, rispondi ad un comando che Dio ti ha messo nel cuore - Matteo 6:6 "Ma tu, quando preghi, entra nella tua cameretta e, chiusa la porta, rivolgi la preghiera al Padre tuo che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, te ne darà la ricompensa."

Pensate per un attimo quanto sia duro per noi lasciar andare qualcuno che amiamo e proviamo ad immaginare quanto sia stato doloroso per Dio lasciar soffrire Suo Figlio per amor nostro...io faccio veramente fatica a comprendere un tale e così grandioso gesto d'amore che sicuramente per qualcuno è uno dei gesti più crudeli della storia dell'uomo.

Un abbraccio a tutti!
Fabio

Nuvola11

Scusate...giusto per chiarire...il dolore durante la vita di un uomo per la fede Cattolica va accettato in quanto tale poichè avvicina alla Croce del Signore, perchè come avete ricordato anche Lui era spaventato dalla sua sofferenza ma dopo aver chiesto di non soffrire alPadre gli disse sua fatta la Tua volontá e non la mia...solo per chiarire chevil dolore non serve ad espiare nessun peccato...Dio ha mandato suo Figluo a morire per noi e a morire di croce per salvare noi..per non farci scontare gli errori col dolore...è proprio su questo che si basa la fede Cattolica....
Scusate se è ot, ma da catechista non potevo leggere che il dolore serve per espire i nostri peccati....

FabioGiuff



05-01-2014 alle ore 09:59, Nuvola11 wrote:
Scusate...giusto per chiarire...il dolore durante la vita di un uomo per la fede Cattolica va accettato in quanto tale poichè avvicina alla Croce del Signore, perchè come avete ricordato anche Lui era spaventato dalla sua sofferenza ma dopo aver chiesto di non soffrire alPadre gli disse sua fatta la Tua volontá e non la mia...solo per chiarire chevil dolore non serve ad espiare nessun peccato...Dio ha mandato suo Figluo a morire per noi e a morire di croce per salvare noi..per non farci scontare gli errori col dolore...è proprio su questo che si basa la fede Cattolica....
Scusate se è ot, ma da catechista non potevo leggere che il dolore serve per espire i nostri peccati....



Concordo con Nuvola 11 sul fatto che il dolore non serve per espiare i peccati,ma per farci avvicinare a Dio sicuramente sì; però devo aggiungere a quanto scritto che il dolore nel credente non solo avvicina, come dice Nuvola, alla Croce, ma quanto nel ricevere consolazione da Dio nel momento del dolore stesso in modo che a nostra volta diventiamo consolatori verso le persone che soffrono e questo produce amore, quindi da un male Dio produce bene!
Questo concetto è ben descritto da Paolo di Tarso in 2 Corinzi 1: 3-9 e in 2Corinzi 4:8-18
Scusa Nuvola per la puntualizzazione

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: FabioGiuff il 05-01-2014 11:46 ]