storie che fanno bene al cuore


Pubblicato in: Varie

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Anna49

Dora la beagle persa e ritrovata in un bosco dopo 6 mesi

La beagle si era smarrita. L’amstaff Ares l’ha scovata in un cespuglio.
La cagnolina è in dolce attesa
FULVIO CERUTTI (AGB)

Una storia con il lieto fine. Anzi, con il lieto evento. In questi giorni, forse ore, la piccola Dora, una beagle di circa un anno e mezzo, diventerà mamma. Ma la sua è stata una gravidanza tanto inaspettata quanto travagliata.

La storia di Dora diventa nota quando scappa di casa e si smarrisce. Daniela, la sua proprietaria, inizia subito a cercarla nei dintorni di Migliarina, città in provincia di la Spezia dove abita. Ma nulla. La ragazza non è però sola: in molti le danno una mano nelle ricerche anche grazie a “Aiutatemi a trovare Dora”, la pagina Facebook creata il 14 maggio, cinque giorni dopo la scomparsa da casa della beagle.

Tanti i messaggi scritti per coordinare le ricerche, per lo più avvistamenti con la felicità di saperla viva, ma anche la tristezza di arrivare sempre dopo. Un destino infelice, quasi tradito, quello di Dora che, rifiutata da un cacciatore perché ritenuta inadatta all’attività venatoria, aveva trovato in Daniela un rifugio sicuro e amato.

La svolta qualche giorno fa, dopo sei mesi e mezzo dalla sua scomparsa da casa. Il destino ha portato sul suo percorso Ares, un bel amstaff nero e bianco di due anni. Questo bel cagnone , durante una passeggiata in collina, ha letteralmente condotto il suo proprietario Mattia verso un cespuglio. Lì l’uomo ha avuto una sorpresa davvero commovente. Lì si era nascosta Dora, lì lei aveva già creato uno spazio dove avrebbe dato alla luce i suoi cuccioli. Già perché in questo periodo di vita randagia, Dora deve aver incontrato qualche compagno di viaggio e si è accoppiata. Ma questo è un dettaglio per chi, come Daniela, l’ha aspettata tante notte, chiedendosi se stesse bene e se fosse ancora viva. Tante notti quanti i messaggi lasciati in giro per le strade e per il web dove in molti si erano mobilitati per trovarla.

Dora è ovviamente provata, sia per i sei mesi e mezzo trascorsi in modo randagio sia per la gravidanza. Ma le fatiche, e forse paure, sono scomparse quando ha risentito la voce della sua Daniela. Ora, così come mostrano le foto, riposa nuovamente nella sua cucciola in attesa di vivere un’esperienza unica come quella di diventare madre. E tutto questo lo deve ad Ares, un cane di quella razza che spesso finisce sul banco degli imputati a priori. Ma chi ama gli animali, come dice il suo Mattia, sa che non esistono razze pericolose, solo razze forse più impegnative delle altre. Così come chi conosce bene i beagle sapeva che Dora sarebbe sopravvissuta e tornata a casa.
La Zampa _La Stampa

non tutte le storie finiscono male per fortuna, questa cagnolina è stata fortunata e deve la vita al magnifico Ares

p.s. non capisco…avevo inserito foto di Dora e di Ares e riaprendo il post mi sono trovata due foto di un gatto



[ Questo Messaggio è stato Modificato da: Anna49 il 20-11-2013 14:05 ]

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: Anna49 il 20-11-2013 14:07 ]

mari10

Io non vedo neanche il gatto.......

Anna49

ho cancellato il gatto, ora riprovo da un altro sito





lillina



Anna49

Cane attira l’attenzione di una donna e salva l’amico caduto in un fiume
Intrappolato in acqua c’era un altro grosso quattrozampe


In tempi come questi commuove la storia a lieto fine di due cani a Pistoia: uno dei due, oramai anziano, è caduto in un fiume da cui non riusciva ad uscire, e stremato, sarebbe sicuramente morto, se l’altro cagnolino non avesse attirato l’attenzione dei passanti salvandogli così la vita.
Il 23 mattina, una ragazza aveva visto un cane al bordi di una strada ma non ci aveva fatto tanto caso. Ripassando però sulla stessa via, in tardo pomeriggio, aveva rivisto l’animale fermo sempre nello stesso punto e si era insospettita: fermata l’auto è scesa a controllare. A bordo strada, in fondo a un dirupo, dentro le acque del fiume, intrappolato, c’era un altro grosso cane, un pastore tedesco.

La ragazza ha chiamato l’Enpa (Ente nazionale protezione animali) di Pistoia che è intervenuta subito ma oramai si era fatto buio. Con l’aiuto di torce i volontari hanno illuminato il fondo del dirupo trovandosi di fronte ad una scena commovente: il pastore tedesco era immobile dentro l’acqua mentre l’altro cane era accanto al compagno e non lo lasciava solo. Verificato che era impossibile raggiungere il cane e tirarlo fuori dall’acqua, l’Enpa ha chiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco che sono arrivati calandosi dentro il fiume e portando in salvo l’animale.

A quel punto, il pastore tedesco è stato visitato dal veterinario di turno constatando fortunatamente che non era ferito ne aveva fratture, ma essendo anziano e sovrappeso non sarebbe riuscito ad uscire dal fiume dove sarebbe sicuramente morto. Portati al canile, stamani il colpo di scena: i cani hanno il microchip grazie a cui è stato possibile rintracciare i proprietari che sono venuti subito a riprenderli. Si tratta di una famiglia di Momigno, nel Pistoiese: i due cani si erano allontanati dal giardino di casa perdendosi. Il più piccolo si chiama Toby e il grande Lucky, in questo caso di nome e di fatto.
La Stampa 26/12/2013



una bella favola di Natale

didi45

Che belle storie! come non sperare per Aion

gdtom

!

Benny76

...un giorno mi chiamano... mi dicono che c'è un maremmano bianco in città in mezzo alla strada... comincio un giro immenso di telefonate... a cercare di far uscire il Canile Sanitario.. a chiamar coloro che lo hanno avvistato...
il cane viene fermato e portato al sanitario....
... il cane ha il microchip... ma i suoi padroni non lo vogliono più perché lo hanno adottato proprio dal sanitario un paio di mesi fa...
.... riparte il tam tam .... e altri volontari di un rifugio ricordano una mail.... si ...

Baldo si era perso, il tatuaggio era illeggibile... lo hanno portato al canile sanitario e da li lo avevano subito adottato...ma era la famiglia sbagliata !

... Beh... adesso é di nuovo con la famiglia che lo ha cresciuto per ben 14 anni !

... una gioia immensa per tutti... io quando ho letto la frase dei suoi padroni "si è lui" ho pianto come una bambina !!
... andrò a trovarlo prima o poi... abita poco lontano da casa mia...



... ed ecco la sua storia..

Benny76

... questo piccolo invece è stato abbandonato il 23 Dicembre a fianco di un cassonetto... dentro una scatola da scarpe.......
... il 24 ha trovato una famiglia perfetta che aveva appena perso la sua amata cagnolina ...
... un altro lieto fine... un altra storia felice !!


Anna49



sì, tra tante storie di abbandoni e crudeltà ci sono anche queste storie che sembrano favole e fanno davvero bene al cuore

gdtom

Si Anna sono convinta anch'io, gli esseri umani non sono tutti mostri, spesso è per ignoranza o.Per luoghi comuni che nascono abbandoni e maltrattamenti.... Molto stanno facendo i rifugi e i. " canili",e forum come questo per creare una " cultura" sulla gestione dei nostri amici a quattro zampe, ma siamo ancora lontani, molti continuano a pensare che un animale è solo un animale e finché non si creerà una coscienza collettiva ci saranno crudeltà anche nel giardino affianco al nostro. Io da parte mia cerco di comunicare e di spiegare, ad esempio non ho urlato (anche se avrei voluto) al vicino che è un imbecille ed un criminale perché mette il collare elettrico al cane che Lula quando lui non c'è.
Anzitutto li ho avvicinati dicendo che a noi non da fastidio , poi ho proposto di lasciarmi il cane, spiegando che non è vero che è solo una" scossetta" innocua quella che riceve , come invece gli avevano detto quelli del negozio. Il cane non me lo hanno mai lasciato, ma il collare non si è più visto..... Io sono dell' avviso che spesso la crudeltà nasce dall' ignoranza , e che a volte può bastare una parola gentile per aiutare.

Benny76

..vado off topic... ma scsate non mi posso trattenere... ilcollare elettrico seppure di libera vendita e' ad UTILIZZO VIETATO... usarlo viene considerato maltrattamento ....

... magari puoi consigliare al vicino quello che spruzza il liquido ... per me sempre strumento di tortura ma meno bast... di quello elettrico ...


gdtom

....mi sono.astenuta dal saltare alla gola del proprietario dell' Asky solo perché me lo diceva come se fosse un' informazione normale .tipo :
- Oh che bel cane!
- Si ed è buonissimo! ha solo un difetto, quando non ci siamo abbaia....
- si l'ho sentito piangere, ( in realtà ulula)
- Ma non ti preoccupare, gli abbiamo comprato quei collari che danno la scossa....
Vista la mia faccia e la mia espressione ha.subito aggiunto
- Il negoziante mi ha garantito che non fa male! .... Fa una piccola scossetta....
- Piccola scossetta!? ... Hai mai provato a metterci la mano?! .... Immagina sul.collo!!!
Poi ho aggiunto che se volevano io ero disponibile a tenerlo quando loro non c'erano. E che conoscevo un comportamentalista .....
Ad oggi e sono.passati 3 mesi , io passo lì davanti 3 volte al giorno almeno, e ogni tanto lo sento ululare, ma non ho mai visto il maledetto collare.....

Anna49

“Il mio cane Troy mi ha salvato dal cancro al seno”
Un dobermann ha segnalato la malattia alla 57enne Diane Papazian
FULVIO CERUTTI (AGB)
TORINO

Sguardo fiero, orecchie dritte, fisico da concorso di bellezza. Troy è uno spettacolo di dobermann, il numero uno nelle esposizioni di New York e undicesimo in tutti gli Usa. Ma per la sua proprietaria è molto di più. Grazie a lui ha scoperto un terribile male che stava nascendo dentro di lei: un tumore al seno.

Tutto ha inizio quando Troy è ancora cucciolo e inizia a strofinarsi al fianco della sua proprietaria Diane Papazian. Un comportamento anomalo, qualcosa che andava oltre il semplice affetto da “quattrozampe coccolone”. Così la 57enne newyorkese si è insospettita e ha deciso di sottoporsi a una mammografia nonostante ne avesse già eseguita una sei mesi prima. Il referto ha sgombrato ogni dubbio e ha evidenziato il brutto male: una neoplasia aggressiva e avanzata. Un esame che però ha permesso alla signora Papazian di sottoporsi a una doppia mastectomia e a una cura di chemioterapia. Ora è finalmente guarita.

«Il mio cane mi ha salvata» racconta la donna al Daily Mail. Già perché Troy continuava a strofinarsi sul fianco sinistro della donna fino a provocarle del prurito. Grattandosi, la 57enne ha avvertito la presenza del nodulo. Non è la prima volta che un cane riesce in questa impresa. Il loro senso dell’olfatto è infatti circa 100mila volte più potente di quello delle persone umane e numerosi studi hanno dimostrato che è in grado di rilevare segnali della presenza del cancro. Le cellule tumorali producono infatti sostanze chimiche che i quattrozampe sono in grado di avvertire e distinguere. Anche per questo motivo molti di loro vengono addestrati per questo scopo e i risultati, con il passare del tempo, sono sempre più positivi.

«Durante la mia degenza - racconta ancora Diane al Daily Mail - averlo accanto a me mi ha aiutato a tenere la mia mente occupata, seduto lì di fronte a me mentre mi guarda con i suoi occhi marroni pieni di amore»
La Stampa


non è una bella favola vera?

Anna49

Anna M. "Gattara"

Mi copro bene, metto il cappello e sciarpa...fa freddo.
Scendo le scale di casa, sono già tutti lì....i gatti.
Potrei non dire niente, tanto lo sanno che sono lì per loro, ma è bello chiamarli per nome...e loro che sono “puttani” arrivano e si strusciano, con le code ritte, al buio lasciano scorgere i loro occhietti luminosi...
Comincio il rito:”Maghe...Birba...Fricchettone...Rass...Gattino...”...laggiù c'è anche uno nuovo, che è sempre diffidente...aspetterà che sia andata via, poi arriverà anche lui.
Ma sento che c'è un'altra presenza, vicina...una signora, vestita di nero, con un foulard in testa, e uno scialle...tanti gatti intorno, anzi tutti i gatti le vanno incontro, anche i miei.

E' notte, non ci vedo bene, ma i gatti sì...la riconoscono, è una gattara come me.

Posso vederle gli occhi, sono neri e profondi, è gatta o gattara? Come tutte le gattare sono mal viste dal vicinato, perchè aggregano i gatti in colonie, e i gatti, si sa, sporcano, si intrufolano, rubano, miagolano come bimbi nella notte.
La gattara mi osserva, si china e comincia a versare il cibo per i gatti nelle ciotole, tutti i mici aspettano pazienti si strusciano e mi guardano, come per dirmi “L'hai riconosciuta? E' la più famosa di tutti, ha sempre trovato il tempo per noi, anche quando non l'aveva per se stessa”.
Sì, ora l'ho riconosciuta: è Anna Magnani...come una strega è arrivata fino qui, davanti a casa mia, a dare da mangiare anche ai miei gattini? Mi sento confusa, imbarazzata ed emozionata.

Anche io comincio a dare da mangiare ai gatti, unite nel lavoro, silenziosamente. Le gattare non parlano tra loro, parlano con i gatti, per questo sembrano matte agli occhi della gente...Per questo vengono apostrofate “nuove streghe”, per questo non vengono capite.
Anna Magnani, alza lo sguardo e mi saluta con un cenno, facendomi capire che non devo parlarne con nessuno, che questo è un lavoro silenzioso, e un solo sguardo sazio e grato di uno di quei mici è insostituibile, paragonabile a mille Oscar. Rimango basita da questa visione, è freddo e mi imbacucco meglio...Ho sognato? Era lei?...
I miei gatti finiscono tutto, iniziano a disperdersi, domani torneranno...solo per un attimo tutti si volgono verso la gattara che se ne va, codine ritte, annusano l'odore di chi gli ha voluto bene per qualche istante, non se ne scorderanno mai più.
Anna Magnani, la più grande attrice italiana…gattara
CineRepublic



[ Questo Messaggio è stato Modificato da: Anna49 il 18-02-2014 13:53 ]

Anna49

Cane adotta un piccolo orfano di scimpanzé
Pubblicata il 19 Feb 2014

Questa storia ti farà pensare in modo totalmente differente agli animali. Alcuni sono convinti che siano “soltanto animali” e non siano pertanto in grado di provare emozioni e sentimenti come gli uomini. Questa storia dimostrerà il contrario e che, anzi, sono in grado di provare sentimenti maggiori di quelli che sicuramente provano alcuni individui.

La mamma di questo piccolo scimpanzé è morta nello zoo, così una donna, guardiano dello zoo, si è portata a casa il cucciolo per prendersene cura. Quello che non avrebbe MAI immaginato è che il suo cane (una femmina mamma da poco) ha messo il piccolo scimpanzé tra le sue zampe (come fa con i suoi cuccioli per proteggerli) e ha quindi deciso di adottare lo scimpanzé.

Queste foto sono meravigliosamente incredibili
Spotty news








non sono adorabili?

didi45

Queste sono veramente storie che fanno bene al cuore.

Non ho mai capito perché gli uomini si arrogano il diritto di pensare che gli animali sono senza sentimenti.
Perché la nostra intelligenza è superiore alla loro? Sono intelligenze diverse ma io mi chiedo perché ogni cane o gatto riconosce il proprio nome, quello del cane o gatto suo compagno, le nostre parole base tipo pappa, cuccia, nanna, stai e qui mi fermo perché sono moltissime, e noi non sappiamo che sentire bau,bau bau,o miao? In questo caso chi è più intelligente?

Anna49

LA ZAMPA
24/02/2014
Filippine, il piccolo angelo dei cani
Un padre scopre che il suo giovane figlio ogni giorno va a nutrire
alcuni quattrozampe malati e abbandonati al loro destino
FULVIO CERUTTI (AGB)

E’ una storia che commuove quella che arriva dalle Filippine: un bambino si prende cura di alcuni cani randagi all’insaputa dei genitori. E’ lo stesso padre del ragazzo a raccontarlo mostrando alcuni scatti pubblicati su reddit nel profilo i_believe_in_pizza.

Tutto ha inizio quando l’uomo nota alcuni comportamenti strani da parte del ragazzo: ogni giorno, da due settimane, il piccolo si allontanava da casa dopo aver riempito uno zaino con qualcosa.

Così il genitore decide di seguirlo e lo vede fermarsi ai margini di una strada. Dopo poco spuntano alcuni cani randagi che si avvicinano fiduciosi. Decide così di chiedere spiegazioni al figlio: da alcuni giorni ha deciso di portare loro cibo. Gli animali non sono in buone condizioni e mostrano i chiari sintomi della rogna.
«Mi vergogno a dire che quando li ho visti - racconta l’uomo - ero abbastanza disgustato. Ma poi mio figlio ha cambiato la mia prospettiva: sono rimasto senza parole quando ho visto quei piccoli zombie a quattrozampe dargli più volte il “cinque” quando mio figlio allungava loro la mano».

Ora il padre aiuta il figlio sia nel portare cibo ai cani sia nel prendere le precauzioni per non rischiare di prendersi delle malattie. Ma non solo: ora entrambi coltiveranno l’ambizione di aprire un proprio rifugio per animali randagi.

Il ragazzino filippino gioca con i cani randagi che nutre





un figlio ed un padre esemplari, che buoni sentimenti!

Anna49

Un signore trova una scatola nascosta nella neve. Non avrebbe mai potuto immaginare cosa conteneva



Mentre stava lavorando un uomo ha visto che c’era qualcosa nella neve: una scatola.
Era una gelida giornata invernale e la scatola era talmente coperta di neve che quasi non si vedeva. Quello che questo signore ha trovato nella scatola gli ha spezzato il cuore… così ha deciso di portarla a casa con sè.
La scatola era bianca e praticamente mimetizzata con la neve
Quando si è chinato per guardare dentro la scatola, l’uomo ha visto una scena davvero triste: Un gattino, al freddo e al gelo, ammalato, accucciato accanto a del cibo completamente ghiacciato.

Poi ha guardato più da vicino. Ce n’era un altro, nascosto dietro il fratellino, anche lui tutto accovacciato per il freddo.

I gattini erano praticamente abbandonati a loro stessi e stavano morendo lentamente in quel gelo.
Così questo signore ha preso i gattini con se, deciso a farli sopravvivere a qualunque costo.
Il gatto che stava nascosto dietro il fratellino non sembrava così messo male. Era una femmina, un po’ ammalata ma comunque più in salute dell’altro
The cat at the back of the box didn't look so bad. She was still sick, but not in bad shape like her brother.
Senza aiuto il maschietto di sicuro non ce l’avrebbe fatta. Era davvero molto malato, con tutto il muso ferito e lottando per sopravvivere.
Without help, the brother at the front of the box surely would have died. He is still very sick, is covered in his own feces and is struggling to stay alive.


Se separati, i due gattini cominciavano a piangere. Erano terrorizzati di stare l’uno senza l’altra.

Avevano bisogno di cure mediche ma durante quella notte il loro salvatore ha fatto quello che ha potuto.

Li ha avvolti in una coperta per cercare di alzare la loro temperatura corporea, quei piccoletti erano praticamente assiderati



Suo fratello invece era davvero molto malato e aveva bisogno di cure veterinarie al più presto
Per fortuna entrambi hanno ricevuto le dovute cure e si stanno rimettendo molto in fretta, grazie anche alle coccole e all’amore della loro nuova famiglia.

Questa storia ha davvero dell’incredibile, quella scatola era praticamente invisibile eppure in qualche modo il signore che li ha salvati l’ha vista. Ci rende felici sapere che questi due piccoletti hanno avuto il loro lieto fine, le cose belle succedono e le persone buone e compassionevoli sono davvero tante nel mondo.

Pagine verdi

Anna49

LA ZAMPA
17/03/2014
Il sergente torna a casa dall’Iraq e adotta il cane compagno al fronte
Dopo essere rimasti separati per quattro anni, i due ora saranno sempre insieme

FULVIO CERUTTI (AGB)
Il fronte di guerra. Momenti, ore e giornate di alta tensione. Ma al suo fianco c’è sempre stato Robbie, il pastore tedesco che lo accompagnava nelle operazioni militari. Un compagno di lavoro, ma anche un’amicizia che lo ha aiutato a superare i momenti più difficili in un Paese lontano.

Un rapporto durato quattro anni che però si è interrotto quando David Simpson ha dovuto lasciare la vita militare per problemi fisici.

Ora però la buona notizia: anche per il cane è giunto il momento di congedarsi e, quando l’ha scoperto, l’ex sergente statunitense non ci ha pensato due volte a chiederne l’adozione. Così è volato, a suo spese (duemila dollari), verso la base militare dell’Air Force a Spangdahlem, in Germania dove si trovava il quattrozampe .

Il momento dell’incontro è stato filmato e offre un significato ancora più profondo alle parole con cui Simpson ha raccontato la loro separazione: «E’ stata forse il compito più duro che io abbia mai dovuto rispettare. forse anche peggio di quando muore il tuo cane - racconta a Fox 13 -. Non sai se il tuo cane capisce il tuo gesto, non sai se capisce che lo stai salutando. Ora ho solo un obiettivo: Robbie ha fatto il suo dovere, ora voglio che si goda la pensione».


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per fortuna esistono ancora persone con generosità d'animo

Anna49

Usa, ritrovano il cane smarrito sei anni prima
Il beagle era scomparso durante una passeggiata in un bosco

Il momento dell’incontro fra la beagle Maisy e la famiglia Helland

FULVIO CERUTTI (AGB)
«Ho pregato Dio tutte le notti chiedendo che la facesse tornare a casa. Pensavo che non l’avrei più rivista». E qualcuno lassù ha esaudito il desiderio di Parker. Lui aveva solo quattro anni quando la beagle Maisy scomparve. Ora ha dieci anni e può tornare a sorridere perché la cagnolina, sei anni dopo, è tornata a casa.

L’incubo ha avuto inizio durante una passeggiata in un bosco del Tennessee, Stati Uniti. La beagle di otto anni stava giocando con i tre figli della famiglia Helland. Poi a un tratto è scomparsa. Inutili le ricerche della signora April e di suo marito: «L’abbiamo cercata ovunque, sotto ogni albero e foglia. Ma niente. Abbiamo appeso anche molto volantini» racconta il piccolo Parker all’emittente televisiva Wbir, ma Maisy non è stata più trovata.

La famiglia ha pensato spesso al loro beagle, anche quando hanno preso un altro cane di nome Cooper: non ha mai sostituito Maisy. Poi un giorno arriva la telefonata ormai insperata: era un volontario dello Young Williams Center. Non solo Maisy era viva, ma li aspettava presso il loro centro per tornare a casa.

Una telefonata sconvolgente a cui è seguita un incontro altrettanto emozionante: «Eravamo tutti lì, non potevamo perderci un momento così toccante» ha detto Jeff Aashin, responsabile del centro di cura per gli animali dove era stata portata la beagle.

«Quando l’abbiamo vista è stato come se un fiume mi avesse travolta tutto in una volta. Per un attimo mi sono chiesta se era un errore. Ma ho capito che era davvero lei - racconta la signora April -. È stata un’emozione fortisssima»

Maisy sta bene, anche se ha un po’ di problemi alle zampe posteriori, ma le sue buone condizioni fanno pensare che qualcuno l’abbia adottata a casa propria e si sia presa cura di lei. Per fortuna il sistema per rintracciare i cani smarriti ha funzionato perfettamente: Maisy aveva ancora il suo microchip e la famiglia Helland aveva sempre aggiornato il suo indirizzo di residenza, anche quando si erano trasferiti. E così ora la famiglia è di nuovo al completo.
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questa storia l'ho voluta postare perché ho pensato ad Aion, in fondo nella vita tutto può succedere..


Anna49

Brasile, cane aspetta il padrone per otto giorni fuori dall’ospedale
Ad accudire l’animale ci hanno pensato medici e infermieri.


FULVIO CERUTTI (AGB)
Una pazienza e una fedeltà senza eguale. Così un cane ha atteso il suo padrone ricoverato per otto giorni in un ospedale brasiliano. Lauri da Costa, un senzatetto di Passo Fundo, era stato ricoverato d’urgenza dopo una colluttazione. Sottoposto ai primi accertamenti, i medici hanno riscontrato un melanoma maligno e l’hanno operato d’urgenza. Seco, il suo amico a quattrozampe, non l’ha mai abbandonato e, non potendo entrare dentro la struttura sanitaria, lo ha atteso fuori. Ad accudire l’animale ci hanno pensato medici e infermieri.

Quando i due si sono rivisti, qualcuno ha avuto la bella idea di filmare l’incontro condividendo sul web le emozioni di quel momento. Il video del ricongiungimento mostra l’uomo in carrozzina e tutta la gioia del cane nel poterlo rivedere. Il filmato, in meno di una settimana ,è stato visto su YouTube già da quasi un milione di volte.

http://www.lastampa.it/2014/04/17/multimedia/societa/lazampa/cane-attende-il-suo-pap-giorni-di-fronte-allospedale-fkwLw0QQ1uH2ccbmf00ngK/pagina.html

non so metterlo in chiaro..

nanama

Storie meravigliose, sono commossa!!!

Anna49

Usa, tre suore adottano un pit bull: “Nessuno lo voleva”
Le tre “sorelle hanno scelto lui perché era da mesi chiuso in canile

FULVIO CERUTTI (AGB)
Tre suore suonano alla porta di un canile con un’unica intenzione: «Vogliamo un cane che nessuno vuole». Sembra quasi la trama di un film natalizio, ma invece è un fatto realmente accaduto. Tutto è avvenuto nel mese di febbraio scorso, ma sul web continua a rimbalzare come esempio per chi decide di adottare un cane.

Ogni giorno Remi, un pit bull di nove anni, ha visto entrare dalla porta del Hi Tor Animal Care Center molte persone. Per mesi si sarà sentito dire «No, quello no. È un pit-bull». La razza prima ancora di guardarlo negli occhi. Senza neanche provare a portarlo a passeggio. Poi un giorno di fronte alla sua gabbia compaiono tre arzille suore, tutte tre con più di 70 anni, dai capelli bianchi come nelle migliori e sempre sorridenti come nelle migliori immagini. «Volevamo portare a casa nostra un cane che rischiava l’eutanasia perché nessuno lo voleva adottare» racconta sorella Veronica Mendez a News 12 -. Quando abbiamo visto il cartello sulla sua gabbia con la scritta “9 anni” ho detto “Virginia, vogliamo questo, perché nessuno se lo porterà mai via».

«Molta gente ha una cattiva opinione dei pit bull - raccontava il direttore del rifugio all’Huffpost -. Ma Remi si è dimostrato molto sensibile nei confronti delle tre suore. In particolare con suor Virginia che per camminare usa su bastoni. Quando si muove con lei, cammina molto lentamente e fa molta attenzione agli spostamenti»

Ora Remi vive con loro a Nyack, nello stato di New York, e ha portato una ventata di allegria alle tre suore che in passato avevano già avuto un cane poi morto di vecchiaia. E la storia ha anche una ciliegina sulla torta: due samaritani, rimasti anonimi, hanno pagato le spese per l’adozione di Remi perché le tre sorelle non dovessero mettere mano al portafoglio.

Le tre suore con il pit


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sarà anche una goccia di vita in un mare di solitudine ma la speranza è che l'uomo si ravveda e tratti queste creature con più rispetto ed amore


Anna49

questa è una storia che fa bene al cuore ma rattrista l'anima, la dolcezza è infinita e ci fa capire, se ce ne fosse ancora bisogno, quanto siano preziose ed eccezionali queste creature a 4 zampe

----------------------26 APRILE 2014
L'uomo malato di Alzheimer che parla solo con il suo cane
"Un momento bellissimo all'interno di un percorso difficile". Così Lisa Abeyta descrive questa clip, nella quale il padre parla con il suo cane, Roscoe, giocandoci e accarezzandolo. L'uomo, come spiega l'autrice del video, soffre di Alzheimer allo stadio finale e ha perso quasi completamente la capacità di formulare delle frasi di senso compiuto, faticando nel trovare i termini giusti. Con il cane di sua figlia, che lo ha accolto quel giorno alla porta, le parole dell'anziano sembrano seguire un flusso più chiaro e ordinato. Motivo che ha spinto la donna a girare un video - e a montarlo grazie all'aiuto di suo figlio - per condividere questi attimi con la sua famiglia. I commenti positivi e le e-mail di chi vive una situazione simile, insieme ai ringraziamenti per aver pubblicato il video online, l'hanno rincuorata
(a cura di Eleonora Giovinazzo)

il video è questo, non so metterlo in chiaro

http://video.repubblica.it/mondo/l-uomo-malato-di-alzheimer-che-parla-solo-con-il-suo-cane/163871/162362?ref=HRESS-2

Anna49

Un bimbo di tre anni si perde, il cane lo trova e veglia su di lui
Il piccolo si era allontanato dalla fattoria per seguire il padre che stava andando al lavoro sul trattore. Il cane ha capito cosa stava succedendo e l’ha protetto sino all’arrivo dei soccorsi


FULVIO CERUTTI (AGB)
Quando Courtney e Brock Urness hanno scoperto che loro figlio Carson si era allontanato dalla fattoria di Cooperstown (Nord Dakota), hanno iniziato a cercarlo. Erano le 7,30 della sera e il bimbo era nel giardino che stava giocando tranquillo, mentre la madre era rientrata per qualche minuto in casa per prendersi cura dell’altra figlia di 11 mesi. Un momento di distrazione e il loro piccolo di tre anni si era allontanato da casa andando chissà dove negli ampi spazi della loro tenuta. Dopo averlo cercato per un’ora, i coniugi hanno deciso chiamare lo sceriffo locale. La polizia ha subito attivato tutte le forze a loro disposizione: duecento fra poliziotti, vigili del fuoco, volontari, vicini di casa a piedi e a cavallo, e persino un piccolo aereo si sono messi sulle tracce del bimbo. Ma dopo ore di Carson non c’erano tracce. Con il passare del tempo si stava diffondendo l’incubo della tragedia.

Ma mamma Courtney in cuor suo aveva un grossa speranza. Non era solo scomparso il piccolo Carson. A casa non c’era neanche Cooper, il cane che era sempre vissuto in fattoria con loro. L’avevano trovato per strada, abbandonato a se stesso. Fu proprio la signora Courtney a trovarlo e a portarlo in casa.

Con il calare della notte lo sceriffo, dopo sei ore di ricerche, era stato costretto a richiamare tutte le forze in campo. La pioggia stava scendendo da due ore e le tracce sul terreno si erano cancellate. Le ricerche sarebbero riprese il giorno dopo, ma non prima di fare un ultimo tentativo mandando un quattroruote a cercare nel raggio di circa due chilometri dalla fattoria. Sul mezzo era montato un grosso faro puntato sul terreno con la speranza di vedere il piccolo.

E’ stato in quel momento che, in mezzo all’erba alta, la figura di un cane si è mossa, alzando la testa di quel poco che è bastato per far sapere che era lì. Era Cooper. Il cane, subito dopo si è nuovamente coricato perché lì con lui, sotto di lui, all’asciutto e al caldo c’era il piccolo Carson che stava tranquillamente dormendo, messo al sicuro dal suo amico a quattrozampe. Il bimbo stava bene, salvo per i piedi freddi che erano l’unica parte che Cooper non era riuscito a coprire.
«Carson ha detto a sua madre che Cooper era rimasto su di lui e lo teneva al sicuro e al caldo - ha raccontato il padre -. Aveva solo avuto un po’ paura del buio».

Il signor Urness crede che il piccolo Carson si sia allontanato quando lo ha visto andare via sul trattore per lavorare nei campi. «Cooper deve averlo visto. Normalmente il nostro cane non lascia mai la fattoria. Ma vuole bene al piccolo Carson e da buon amico ha deciso di seguirlo e proteggerlo»



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che dire? chi ama i pelosi conosce le loro potenzialità e sa che possiedono sentimenti, mi fanno pena quelli che li considerano solo animali, dovrebbero vivere storie così, essere in affanno, soffrire per poi rinascere riconoscendo il loro valore

Anna49

Nevada, nove cani da laboratorio per la prima volta assaporano la libertà
I beagle non avevano mai provato l’emozione di essere amati e di essere al sicuro
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un'emozione indescrivibile..

http://www.lastampa.it/2014/05/12/multimedia/societa/lazampa/la-prima-corsa-sullerba-per-i-nove-beagle-pp9LGBJbTNsCV2TvNWElaO/pagina.html

Anna49

stamattina mi sono imbattuta in questa notizia, e così ho iniziato la giornata commuovendomi

se riuscite guardate il video, per fortuna al mondo esistono splendide persone

http://www.lastampa.it/2014/05/30/multimedia/societa/lazampa/il-salvataggio-di-savannah-bSPO4DDjmpEO4Jrr2GC1NK/pagina.html

Il salvataggio di una pit bull commuove il web
In un video la storia di un cane randagio, dal suo ritrovamento alle corse con i volontari che l’hanno salvata
FULVIO CERUTTI (AGB)

Savannah è una pit bull molto fortunata. Un giorno una telefonata ha avvertito l’associazione Hope for Paws (letteralmente “Speranza per le Zampe”) della sua presenza in un parco di Los Angeles. Così i volontari si sono recati sul posto.

Non conoscendo lo stato e il carattere dell’animale, così come mostra il video pubblicato su Youtube, i ragazzi hanno preso delle precauzioni per non essere aggrediti o far male all’animale. Ma non ce n’è stato bisogno: quando uno di loro si è avvicinato, lei ha alzato la testa mostrando in quali difficili condizioni stava vivendo. Savannah aveva un occhio cieco, forse per un combattimento o per un urto, ed era particolarmente denutrita.

Così quando una mano amica le ha offerto un pezzo di frittata, lei l’ha accettata quasi subito. Pezzetto dopo pezzetto, ha iniziato ad avere fiducia e ad accettare anche alcune carezze. L’esperienza e la pazienza dei volontari hanno fatto il resto: dopo poco la cagnolona si è fatta mettere un guinzaglio al collo, ma forse non sarebbe neanche servito. Quando infatti è uscita dal cespuglio in cui aveva trovato rifugio, la pit bull si è fatta prendere in braccio.

Portata nel canile dell’associazione le è stato anche riscontrato un tumore all’orecchio da asportare. Il video termina con una cagnolona che sembra completamente diversa da quella trovata randagia. Un cosa sola è sempre rimasta intatta: la sua dolcezza e un cuore così grande da dare fiducia ai suoi salvatori.


lillina

Grazie Anna
Notizie del cuore

cle92

Seguo tantissimo su youtube il canale di Hope for Paws. Mi metto sempre a piangere. Certe volte trovano dei randagi in condizioni disastrose.
Sono anche molto istruttivi, ti insegnano a cosa fare quando trovi un randagio, come comportarti con lui e farlo fidare di te.
Mi sono stati molto utili quando ho trovato la piccola Mua.

Ah ovviamente ho pianto anche leggendo le storie di questo topic...

Anna49

http://www.lastampa.it/2014/06/06/multimedia/societa/lazampa/soldato-adotta-il-cane-che-gli-ha-salvato-la-vita-4llo3mGHEZuXhJysdF7xDM/pagina.html

sopra c'è il video di questa splendida eroina pelosa in famiglia


Soldato Usa adotta il cane che gli ha salvato la vita
La cagnolona ha perso una zampa lanciandosi contro chi sparava
FULVIO CERUTTI (AGB)

«Non si lascia indietro nessuno». È una delle regole di molti corpi militari facendo riferimento ai compagni di battaglia feriti sul campo. E questo vale anche per i cani.

Almeno così, per fortuna, la pensa il sergente Julian McDonald che ha deciso di adottare Laika, un eroina a quattrozampe che è rimasta ferito quattro volte durante il suo servizio in Afghanistan: quando hanno iniziato a volare i proiettili, lei non ha attaccato il nemico salvando la vita di McDonald, il suo compagno di viaggio, e il resto della squadra. Purtroppo il suo gesto eroico le è costato caro e i medici le hanno dovuto amputare la zampa anteriore destra.

Alcuni avevano sconsigliato il sergente ad adottare Laika ritenendola potenzialmente aggressiva per poter tornare alla vita da “civile”. «Mi ha salvato la vita e per questo sono ancora qui. Ora voglio salvare la sua vita - racconta il sergente McDonald in un video realizzato da National Geographic - Lei è incredibile con i miei figli piccoli. Tutti gli animali imparano ad adattarsi all’ambiente in cui si trovano e a sopravvivere. Spero che più cani militari possano essere adottati. Proprio come noi meritano di andare in pensione»





Anna49



A Los Angeles un pastore tedesco cade o è stato lasciato in un fiume in secca. Il cane è intrappolato fra le pareti ripide di cemento. La sua presenza viene segnalata ai volontari di Hope For Paws che, come in altri casi, riescono a guadagnarsi la sua fiducia e a portarlo in salvo con uno sforzo enorme. Il video di Biggie, così lo hanno chiamato


[ Questo Messaggio è stato Modificato da: Anna49 il 03-09-2014 14:47 ]

lillina

Chi sa mettere in chiaro queste bellissime storie ??
Sono messaggi di valore

Anna49

Una giovane Pit Bull è ferita e vengono avvertiti i volontari della Hope For Paws. Ma quando arrivano sul posto, ad attenderli c’è una piacevole sorpresa.




questo video mi ha commossa...

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: Anna49 il 03-10-2014 10:45 ]

lillina

W IRIS e la sorpresa

Anna49

Una signora si separa dalla gatta perché ricoverata in casa di cura, lei la ritrova
Otto anni prima la donna aveva adottato l’animale che viveva randagia

10/10/2014
FULVIO CERUTTI (AGB)
Un legame forte e pieno di amore, un istinto e una fedeltà che solo un animale può avere. Sono questi gli ingredienti della storia di Cleo, una gatta grigia e bianca in grado di rintracciare la sua proprietaria che era stata trasferita in una casa di cura.

Come racconta il Dorking Advertiser, tutto ha avuto inizio alcuni mesi fa, quando la signora Nancy Cowen è stata ricoverata nella casa di cura Bramley House a Westcott, in Inghilterra. Una nuova vita che l’ha separata dalla sua adorata Cleo, una gatta randagia che aveva adottato otto anni prima. I suoi familiari avevano deciso di affidarla ai loro vicini di casa.

Ma la gattina aveva ben altri piani. Il personale della struttura ha infatti raccontato che circa due settimane dopo l’arrivo della signora Nancy, un gatto ha iniziato a girare lì attorno. Tutti lo hanno considerato randagio e qualcuno, visto il suo modo di essere molto dolce, ha iniziato a dargli qualcosa da mangiare.

Dopo qualche giorno anche la signora Cowen ha visto il gatto e l’ha trovato molto somigliante alla sua Cleo. Dubbio e sorpresa che sono state cancellate quando hanno controllato un elemento: quella gatta era quasi completamente priva della coda, proprio come la sua Cleo.

«Penso che sia semplicemente incredibile che Cleo abbia trovato Nancy. Non so come ci sia riuscita - racconta la sua badante Laura Costello -. Non può averla seguita, dal momento che è piuttosto lontano dal luogo in cui la signora Nancy viveva».

Di fronte a una tale prova di fedeltà, i responsabili della casa di cura hanno deciso di garantire che quella felice riunione potesse continuare lasciando Cleo con l’anziana signora. «Eravamo tutti assolutamente soddisfatti. Tutti abbiamo pensato che fosse meraviglioso - dicono dalla struttura -. Ci sono un sacco di brutte storie nel mondo , ma questa è una bella».


La gatta Cleo in braccio alla signora Nancy

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meravigliosa creatura possibile che queste bellissime storie di amore
hanno per protagonisti quasi sempre animali?

Le_Chat



10-10-2014 alle ore 15:10, Anna49 wrote:
possibile che queste bellissime storie di amore hanno per protagonisti quasi sempre animali?



Forse perché gli animali sono gli unici esseri viventi capaci di provare amore allo stato puro, vero, totale, incondizionato.
Basta guardare dentro gli occhi di ognuno dei nostri animali di casa per vedere dentro una luce che quasi mai si potrà vedere negli occhi di un essere umano.
Fedelissimi tutta la vita.
Pochi giorni fa avevo trovato questo



Un'immagine e delle parole che mi hanno fatto venire le lacrimucce

lillina

Quando sn giù vengo a leggere qui fa bene


Anna49


Millie e Shadow sono due cani randagi. Due quattrozampe che non hanno mai ricevuto affetto da esseri umani. Millie ha un filo elettrico attorno al collo, probabilmente usato come guinzaglio da qualche padrone poco umano. Sui loro corpi portano i segni della vita di strada. Millie è in dolce attesa e alcuni volontari della Hope For Paws hanno deciso di metterli entrambi al sicuro prima che la vita dei suoi cuccioli abbia lo stesso destino. Entrambi sono molto timidi, anche se Millie ha avuto meno problemi nel fidarsi. I volontari prima ne hanno ottenuto l’amicizia dandole qualcosa da mangiare e poi sono riusciti a catturarla con una gabbia (anche se la memoria della telecamera era troppo piena per registrare la scena). Millie ha fatto subito amicizia con i suoi nuovi amici “a due zampe”, ma non Shadow che si è nascosta lungo un muro e non ne voleva sapere di muoversi. Ma i volontari hanno trovato in Millie una validissima aiutante che, a suon di leccate e carezze, ha convinto l’amico a “sciogliersi”.

http://pstream.lastampa.it.dl1.ipercast.net/lastampa/2014/10/14/D3UfG2fV.mp4

angeli...

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: Anna49 il 14-10-2014 11:38 ]

Anna49

una storia bellissima che illumina una domenica


Il cane disabile Leo salvato da una turista in Thailandia, trova casa in Canada
FULVIO CERUTTI (AGB)
Leo si trascinava su una di quelle spiagge che spesso vengono raccontate come “Paradisi in terra”, abbandonato al suo triste destino. Leo è un cane paraplegico, incapace di camminare. Non si sa molto del suo passato, un po’ come quei segni lasciati sulla sabbia che il vento e la pioggia cancellano poco dopo il suo passaggio. Ma anche per un caso così disperato c’è sempre una speranza. E quella speranza ha il nome di Meagan Penman, una modella canadese in vacanza proprio in Thailandia.

«Non sarebbe sopravvissuto più di un mese se non l’avessi portato via» scrive la ragazza sul profilo Facebook dedicato al cagnolino. Però il suo gesto d’amore doveva diventare ancora più grande: nessuno voleva Leo, nessuna persona del posto o rifugio voleva prendersi cura di quel cagnolino disabile. Così Meagan ha deciso di portarlo in Canada con lei.

Le foto pubblicate su Facebook mostrano le visite in una clinica veterinaria, mostrano un cagnolino che ha uno sguardo e le orecchie basse, di chi non è abituato ad avere tante attenzioni e amore. Le radiografie non lasciarono dubbi: la spina dorsale era danneggiata, Leo non avrebbe mai camminato.

Per tre mesi il cane è rimasto nella clinica veterinaria. Un grosso sforzo economico per Meagan, superato grazie all’aiuto di amici e persone che sono venute a conoscenza della sua storia. Dopo ritardi e imprevisti, Leo è poi riuscito a volare in Canada dove ha trovato casa presso Jamie Smith, una ragazza che ha aiutato la Penman a raccogliere fondi per una comprare un carrellino al cagnolino. Una gara di solidarietà che ha raggiunto cifre tanto importanti dal spingerle le donne a chiudere la sottoscrizione: i soldi raccolti sono stati depositati su un conto per tutte le spese per prendersi cura di Leo.
Ora lo sguardo di Leo non è più triste, ma sembra sorridere, con gli occhi ben aperti e le orecchie ben dritte. Come tutti i cani che sanno di aver trovato il vero Paradiso in terra.












MilenaF

Un cuoricino solo, perché di più non è concesso, per Leo, per Meagan, per chi ha dato solidarietà, per Jamie, e per Anna49 che ha illuminato anche la mia domenica con questa storia


lillina

Il secondo è il mio cuoretto
Grazie ,stupenda storia a lieto fine

didi45

Come si fa a non dire che gli animali parlano con gli occhi? Basta confrontare le due fotografie.
Bella storia.

misssmith

Grazie al cielo ci sono queste storie...

Anna49

è il momento di tirarci un po' su di morale…


Sono Penelope e Stefania mi ha cambiato la vita
Ero in canile e un giorno con i miei occhi tristissimi vedo Lei, Donna, triste come me

03/12/2014
Buongiorno sono Penelope, ho quattro zampe, una coda e mi dicono che appartengo alla razza degli Springer Spaniel. Non so, a me delle razze mi interessa poco, anzi per nulla, sono di sicuro un cane.
Mi piace raccontare la mia storia, noi ne abbiamo tante di storie da raccontare, come dice un bipede amante dei cani, mi dicono si chiami Franco Marcoaldi, “se noi inevitabilmente ci perdiamo quel che accade in alta quota, voi vi perdete quel che accade rasoterra”.

Ecco la mia storia.
Ero davvero piccolissima quando mi hanno abbracciato e io pensavo che bello, senti che bel calore, invece un trambusto che non vi dico!
Teniamola! No, ma che dici ... questa è tutta storta, ha anche la bocca storta, questa non serve a nulla.
Io ero piccola, troppo piccola per capire cosa significavano quei suoni... poi, aprono uno sportello, mi lasciano su un sedile e qualcosa si muove sotto di me. Poi, aprono lo sportello e mi lanciano in aria! Non sapevo di saper volare.
Faccio una capriola tremenda, mi fa male una zampa e ... mi ritrovo circondata da altri simili, chi mi lecca, chi mi guarda storto. Ho freddo, voglio la mamma, ho fame, piango, mi dispero.

Vedo due gambe lunghe lunghe, mi prendono in braccio (evviva calore, di nuovo). Uno con quattro zampe come me, si avvicina, mi annusa e le due gambe lunghe lunghe mi lasciano vicino al suo muso.
“Piccola mia, sei in un canile, spero per te che tu ci rimanga poco, qui non è facile. Ma sei bellina, sembri un pupazzo, forse avrai più fortuna di me che cieco che sono, sono invecchiato qui dentro”.

Canile? Che roba è canile? Voglio la mamma!!
A noi cani ci salva l’istinto, è un nostro particolare angelo custode.
Dopo un po’ di tempo la bipede con le gambe lunghe lunghe mi dice che mi porta a casa. Che bello chissà come è bello stare a casa (non sapevo cosa significasse ma suonava bene).
Infatti casa aveva il sapore del caldo, la morbidezza del divano, la tenerezza di una mano che mi accarezzava (belle le carezze).
Mica ho capito perchè, una sera, buio pesto, invece di dormire come facevamo sempre mi mette il guinzaglio e ... echecavolo! Di nuovo in canile! Ma perchè? Che ho fatto?
E io, sempre buona buona, non dico nulla, fisso il cancello e mi vado a nascondere stavolta, stordita e depressa.

Non avevo voglia di vedere nessuno, tutto mi faceva paura, l’unica cosa che mi consolava era mangiare (mi dicono succeda anche ai bipedi). Ingrasso, tanto. E chi se ne frega penso, tanto non mi vuole nessuno. A nessuno importa nulla che sono buonissima, che neanche abbaio per non disturbare.

Una mattina mi costringono ad uscire fuori, sono ciccia, mi manca anche il pelo da qualche parte e sono triste ma ... esco, controvoglia e con i miei occhi tristissimi vedo Lei, Donna, triste come me, al contrario di me magrissima. Ma la sua voce capisco che mi parla. Capisco pochi suoni della sua voce ma una cosa la capisco benissimo: “Penelope, aspettami qui, domattina ti vengo a prendere”.

Che suono bello e come è triste Donna. La mattina, appena arriva la luce sono con il muso attaccato al cancello e lei, con una camminata sghemba, arriva. Caspita è arrivata davvero!!!
Salgo nella sua auto più veloce che posso, mi siedo nel sedile, profumatissimo, c’è anche una coperta per me, morbida morbida.
E poi, la sua mano che anche se guida mi accarezza e la sua voce che mi dice: “Adesso andiamo a lavarci e poi a casa”.
Casa!!! Evviva, casa.

Sono ancora qui, in questa casa. Mi hanno messo a dieta, mi hanno curato e, hanno avuto con me, Donna soprattutto, tanta pazienza.
Facciamo lunghe chiacchierate, a modo nostro si intende, io e Donna. So tante cose su di lei e lei su di me.

Sono sei anni che facciamo tutto insieme, insomma non proprio tutto, ma tutto quello che un cane deve fare con un padrone.
Veramente Donna ogni tanto mi fa fare anche cose proprio da bipedi, tipo shopping, andare per musei. A me piace andare per musei ma, sarà perchè sono femmina anche io, preferisco lo shopping.
Questa è la mia storia e Donna è Stefania.
Scritto da PENELOPE (CON L’AIUTO DI STEFANIA)



lillina

Fantastica

Anna49

17/12/2014 - VIDEO
Così Derby è tornato a correre felice

I primi proprietari di Derby volevano sottoporlo all’eutanasia perché le sue zampe anteriori erano deformate. Poi alcuni volontari lo hanno salvato e una specialista in stampe 3D ha creato per lui protesi che ora gli permettono di correre felice.




lillina


Una parte di mondo e' bene

Anna49

piccolo...

23/12/2014 - VIDEO
Cane rincorre ambulanza per stare vicino al suo “papà”


Ha le gambe corte, ma continua a correre. Insegue quell’ambulanza perché lì sopra c’è la persona che ama. Un cane in Brasile sta commuovendo il Web. La scena, filmata da uno degli operatori del mezzo di soccorso, avviene a Taguatinga nel marzo scorso e solo ora sta diventando virale (effetto Natale!). I media locali raccontano che l’ambulanza è stata chiamata per soccorrere un senzatetto colto da malore. Mentre il mezzo si dirige verso l’ospedale, nello specchietto laterale si vede il cane che corre dietro di loro.
Convinti dalla determinazione del cagnolino, i paramedici decidono di fermarsi e aprire il portellone laterale: il cane sale così sull’ambulanza e viene portato in ospedale con il malato. Il fedele quattrozampe è poi rimasto vicino alla barella del suo amico umano per tutta la durata del ricovero.


Anna49

tra poche ore è Natale, oggi voglio condividere con voi questa storia meravigliosa che sembra quasi una favola, le sofferenze di queste creature possono essere curate solo con tanto amore, lo stesso amore che ribalterà e trasformerà la loro vita rendendoli felici
Buona visione
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24/12/2014 -
La meravigliosa storia di Miley, l’husky bianco

Quando l’hanno trovato viveva in una discarica alla periferia di Los Angeles, su un cumulo di immondizia. Sul suo corpo Miley portava i segni della solitudine e abbandono: era stato picchiato, era malnutrito, sofferente per la rogna e le infezioni causate da parassiti e batteri. All’inizio non è stato facile per i volontari dell’associazione «Hoper for Paws» guadagnare la sua fiducia. Dopo quattro mesi, l’ex randagio ha riguadagnato salute e buonumore e, soprattutto, ha trovato una famiglia che gli ha regalato un vero e proprio paradiso: attenzioni e amore, in una grande casa con tanto di piscina nel sud della California.



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