avvelenamento da paracetamolo


Pubblicato in: Diritti degli animali

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Benny19

Buongiorno, purtroppo il 20 Aprile ho perso la mia gattina Titti di ca 2 mesi, per la presunzione e negligenza di una farmacista. Di seguito come è andata.
Si tratta di due gattine sorelle, Mimì e Titti. Il giorno 18 hanno manifestato uno stato di abbattimento, pertanto ho deciso di portarle dal veterinario. Purtroppo ha riscontrato in entrambe febbre e disidratazione. Il veterinario ha somministrato un antipiretico e una flebo entrambe in sottocutanea. Ha prescritto un antibiotico e se non avessero iniziato a mangiare autonomamente avrei dovuto effettuare una flebo personalmente sempre in sottocutanea. La mattina del giorno 19, ho somministrato l’antibiotico, gli ho dato da mangiare con la siringa (AD della Hill’s) e acqua. Al ritorno dal lavoro, tardi, erano ca le 1930, le ho trovate in pessime condizioni, soprattutto Titti, aveva orinato sul pavimento e si trascinava. Purtroppo il veterinario ormai aveva chiuso lo studio e il cellulare a mia disposizione era irraggiungibile. Sono corsa alla ricerca di una farmacia per comprare l’occorrente per fare la flebo, contestualmente ho chiesto un antipiretico specificando che si trattava di un gatto. La farmacista mi ha consegnato la Tachipirina in gocce, dicendo che bastavano 3 gocce per chilo. Di corsa a casa, fatta la flebo e purtroppo somministrata la tachipirina (poche gocce, ma non so dire con precisione quante). Le gattine non miglioravano, ho chiamato la Croce Azzurra, che mi ha allertato sulla grave tossicità del paracetamolo. Ho deciso di portarle di corsa lì. Purtroppo nella notte Titti è morta. Sul referto di Titti è stato scritto che è morta per avvelenamento da paracetamolo. Venerdì 26 Aprile finalmente ho potuto portare via Mimì dalla Clinica Croce Azzurra, saldando il conto esorbitante e sostenendo ulteriori spese per i medicinali. Sempre per via del “veleno” (paracetamolo), durante la degenza si sono formati degli edemi (documentati con foto) che però hanno cominciato a rompersi con conseguente scuoiamento delle zampe anteriori, della pancia ed ora anche del dorso e del collo. Ho somministrato 1 gastroprotettore, 2 antibiotici e fatto 2 volte al giorno un bagnetto lenitivo per le ferite. Ho fatto parecchie foto.
Il 29 Aprile ho portato Mimì al primo controllo, ma ho dovuto lasciarla nuovamente alla Clinica poiché si è ritenuto necessario effettuare vari curettage su quasi tutto il corpo. Ora è sotto medicazione costante, vista la situazione così bisognosa di attenzione. Mi è già stato detto che la profilassi sarà lunga, almeno un paio di mesi. Sono estremamente addolorata ma anche molto arrabbiata per quanto è accaduto e sta accadendo.
Mi sono rivolta al Tribunale degli animali AIDAA con la speranza di poter avere un risarcimento anche morale per tutto, ma purtroppo dall’Avvocato mi è stato detto che quanto accaduto quella sera non è dimostrabile, rischierei di dover sostenere ulteriori spese senza avere una concreta certezza sull’esito positivo della causa.
Ma è possibile che quanto è accaduto e sta accadendo non potrà avere giustizia???
Grazie per l’attenzione



Annas

Ti hanno già risposto loro, non puoi dimostrare una prescrizione verbale della farmacista, rischi solo di spendere altro denaro inutilmente.

anonimo

Beh, io mi chiedo perché affidarsi al consiglio di un farmacista quando ci si poteva rivolgere ad una clinica veterinaria...

watta75

Mah........

hugo

benny ... mi dispiace tantissimo!!!!!!

il dispiacere che stai provando in questo momento e la rabbia stessa non ti riporterà in vita la tua dolce micia.
La rassegnazione degli eventi è la migliore soluzione e forse malgrado potevi affidarti ad un vet ma quando si è nel panico la testa ragiona poco.

Consiglio: lascia stare e prendine un altro!!!!!



Benny76

ciao quasi omonima!!

..mi spiace per quanto accaduto, ma sinceramente credo e temo che il farmacista ti abbia dato in buona fede l'antipiretico...nel senso ...che non so se ne conosceva la tossicita' negli animali...non credo debba esserne per forza informata ...


Benny19

babyluv, vorrei vedere nella stessa condizione...preso dal panico, con l'ambulatorio veterinario chiuso, presupponendo una minima conoscenza veterinaria da parte di una "farmacista", che si spera a questo punto laureata!...ma purtroppo spesso la presunzione acceca! Grazie a tutti per il sostegno!


anonimo

Ho 10 gatti e le emergenze capitano. Il mio veterinario fa reperibilità continua e, in ogni caso, ho almeno 2 o 3 cliniche di riferimento a cui rivolgermi. Non mi sono mai sognata e mai mi sognerei di chiedere consiglio ad un farmacista perché preferisco avere qualcuno di competente, soprattutto in caso di emergenza, proprio perché non voglio nuocere alla loro salute. Che poi il farmacista dovesse rifiutarsi, ammettendo la propria ignoranza in materia, è un dato di fatto, ma è proprio il concetto di partenza, a parer mio, ad essere errato. Tutto qua ^^

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: babyluv il 09-05-2013 13:27 ]

ericaf

Ricordo che si può chiamare anche il 118 e chiedere del vet di guardia in zona.
Poi magari trovi il farmacista informato (ma in campo di medicina veterinaria la vedo difficile...), preferisco sentire il parere di un vet.

ioindia

del 118 non lo sapevo nemmeno io, grazie.
Mi spiace moltissimo benny...

didi45

Benny mi spiace davvero tantissimo per la tua gattina ma leggo che si tratta di una piccola di circa due mesi.
Ora ti chiedo quanto pesa una piccolina del genere . Dubito che arrivi al kg. e il dosaggio che ti ha consigliato la farmacista sono 3 gocce a chilo.
Io credo che nella concitazione non vi siate capite e che la farmacista abbia sbagliato il farmaco e tu non ti sia preoccupata dei dosaggi. Dici non so quante gocce ho dato. Temo che sia stato commesso doppio errore per fare presto.
Il panico e la premura fanno commettere molti errori e credo che qui ci siano tutti.