Il dolore e il lutto


Pubblicato in: L'album dei ricordi

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FabioGiuff

Se si capita su queste pagine dell’album dei ricordi, sicuramente stiamo provando o abbiamo provato un forte dolore nella nostra vita.
Uno di quei dolori che ti toglie il fiato, che ti fa vedere la vita in bianco e nero, dove il resto del mondo corre, ma tu sei fermo, immobile cercando di scrutare dentro la tua anima, di trovare un senso a quello che si stà vivendo, dove gli altri ti dicono – era solo un cane- dove vorresti urlare tutta la tua rabbia, la tua frustrazione perché tu sai che non era solo un cane, perché tu sai che dietro il loro sguardo batteva un cuore per te.
Molto spesso in queste pagine ci chiediamo se supereremo mai questo dolore, se un giorno riusciremo a continuare la nostra vita e nell’ottica della nostra disperazione tutto ci sembra impossibile e a volte la capacità di reagire è nulla.

Qualche tempo fa ho cominciato la lettura di un libro che si intitola
“La fine della vita in una prospettiva di fede” pubblicato da Perciballi editore dove diversi autori parlano dell’eutanasia e quindi anche del dolore.
Ho trovato alcuni spunti interessanti e ho pensato di condividerli con voi, ma non con la presunzione di avere la pillola magica contro il dolore, ma solo per cercare di aiutare prima di tutto me stesso ad esternare le cose che ho dentro e magari aiutare qualcun altro con la pazzia delle mie esternazioni, ma sempre spero con umiltà e mai giudicando nessuno.
Parlo per esperienza perché il dolore è stato una componente costante e oserei dire importante nella mia vita.
Il mio primo contatto con il dolore è stato a 5 anni quando ho visto morire mio padre sotto i miei occhi. In quel tempo non avevo consapevolezza della morte ma sapevo sicuramente che esisteva perché ricordo che corsi da mia madre dicendo che papà era morto.
In quell’occasione il dolore non mi presentò subito il conto ma, come spesso accade, ha aspettato pazientemente per presentarsi molto più avanti e quando meno te lo aspetti e cioè quando provi un altro dolore.
Allora gli eventi si sommano e tu devi pagare il conto!
Quando perdiamo i nostri amici pelosi qualcosa si rompe dentro di noi, il nostro cuore si spezza e nelle nostre carni abbiamo una scheggia dolorosa con cui dobbiamo convivere. Questo mi fa venire in mente un passo del libro che cito in parte e che dice:

“ Oggi quando ci chiedono come stiamo siamo abituati a rispondere in due modi: star bene o star male. Quando invece non vogliamo sbilanciarci troppo diciamo:così così. Una espressione questa che non vuol dire nulla!
Ma Paolo (San Paolo) nella Bibbia per definire una sua difficoltà non usa nessuna delle tre espressioni citate ma ne adopera una molto particolare e significativa lui dice di sé di avere –una scheggia nella carne-“

Questo non significa che Paolo aveva letteralmente una scheggia conficcata in qualche parte del corpo, ma indica un malessere che non ti costringe a letto ma che ti obbliga a vivere la vita normale di tutti i giorni con estrema difficoltà.

Cito:“Credo che molti di noi oggi abbiamo “una scheggia nella carne” che a volte in modo evidente e a volte meno crea dolore.
Molto spesso chi ci stà attorno non comprende il nostro stato d’animo perché la –scheggia- di solito non si vede ma si fermerà a valutare le apparenze”

Infatti spesso al dolore della nostra perdita si aggiunge anche quello di non essere capiti e a volte magari essere presi in giro perché si trattava di -un cane-
Io però sono convinto che oltre alla sofferenza dovuta alla separazione, dentro di noi abbiamo un’altra sofferenza latente, più nascosta ed è la consapevolezza che prima o dopo tutti dobbiamo confrontarci con qualcosa che per tutta la vita cerchiamo di allontanare, che spesso ci fa vivere male, che per altri invece è una liberazione e per altri ancora è l’unica via verso la vita eterna e cioè la morte!
Personalmente ho vissuto la morte del mio Ettore cercando di non farmi sopraffare dal dolore, cercando di non pensare hai sensi di colpa, ma alla fine non c’è l’ho fatta perché è come se si creasse una frattura fra corpo mente e anima e come se la vita ti sferzasse un colpo direttamente nel più profondo del tuo intimo e quando provi questo a volte ti chiedi il perché ti stia capitando proprio a te, ti chiedi se riuscirai a sopravvivere, se sarai ancora la stessa persona, spesso vieni sopraffatto dai sensi di colpa,dalla malinconia, da una tristezza che può sfociare in depressione e rivedi nella tua mente i momenti in cui loro erano felici insieme a te e fissi così forte quelle immagini che a volte ti sembra di vederli per casa ancora vivi, forti e giovani.

Ma allora dal dolore si può guarire?Possiamo superare questo stato d’animo sofferente? E’ possibile reagire pur mantenendo il loro ricordo?

Molti di noi si fanno queste domande e a volte si trovano delle risposte e a volte purtroppo no.
La mia esperienza personale e qui sarò preso per pazzo è che il dolore per la morte del mio Ettore mi ha spinto verso una riflessione molto più grande che ha compreso tutta la mia esistenza e che ha cambiato in un certo senso il modo di camminare su questa terra.
Fondamentalmente sono sempre stata una persona che credeva di avere il controllo su tutto, sulla mia vita, sulle mie decisioni, sulle mie scelte, ma quando Ettore si è ammalato mi sono ritrovato sulle spalle un peso enorme, qualcosa che non potevo controllare né risolvere, qualcosa che andava oltre me ed è stato allora che mi sono reso conto che tutta la mia vita avevo combattuto con Dio ed in quel momento mi sono accorto di aver perso miseramente e per la prima volta ho considerato la possibilità che forse avrei dovuto mettermi nelle sue mani.
Lo so molti di voi penseranno che è normale che di fronte ad un grande dolore ritrovi il tuo rapporto con Dio, ma vi assicuro che non è una cosa automatica; molte altre volte la vita mi ha dato delle sferzate terribili ma in quelle occasioni avevo resistito ed avevo fortemente rifiutato l’aiuto di Dio rinnegandolo, ma questa volta è stato diverso dentro di me qualcosa si è completamente compromesso a tal punto che non potevo reagire come al solito.
Tempo fa pensavo che gli eventi della nostra vita erano casuali e non frutto di conseguenze dovute a nostre scelte, oggi invece sono convinto esattamente del contrario per me niente è casuale ma tutto avviene per un motivo che và oltre le nostre scelte personali che la maggior parte delle volte non capiamo perché siamo impegnati a guardare dall’altra parte ma che a volte in determinate situazioni comprendiamo perfettamente essere parte di un grandissimo progetto di cui noi facciamo parte.
Ettore è morto perché era arrivato alla fine della sua corsa, ma la sua morte non è stata inutile e oltre ad essere servita da esperienza ad altri amici pelosi ammalati di osteosarcoma è soprattutto servita a me per capire che non sono solo che c’è Qualcuno che ha il quadro generale della situazione ma che adesso Ettore è con lui in attesa, un giorno, di riunirci.
Quindi anche se il dolore fa parte della nostra vita come esperienza inevitabile, malgrado ci porti a sofferenza fisica e psichica o spirituale, malgrado bisogna convivere con esso per un periodo più o meno lungo, bisogna provarlo veramente altrimenti non saremo mai consapevoli che non c’è gioia senza dolore non c’è felicità senza sofferenza, non c’è luce senza buio.
Spero di non avervi annoiato e di non aver offeso nessuno con le mie credenze, ma voi per me siete come una seconda famiglia, virtuale sì ma neanche tanto perché ho la consapevolezza che dietro a quei monitor battono dei grandi cuori di persone stupende che amano i loro animali come figli ma che soprattutto sono ricambiate da queste creature metà angeli e metà bambini e come in tutte le buone famiglie bisogna condividere gioie e dolori ed è questo che ho voluto fare.
Vi abbraccio con affetto.
Fabio

p.s. per chi magari volesse approfondire le tematiche del libro eccovi il link:
http://www.perciballieditore.com/?s=la+fine+della+vita


[ Questo Messaggio è stato Modificato da: FabioGiuff il 07-11-2013 10:57 ]

Zeusdolce

Fabio sei un Anima Nobile.....La tua sensibilità,la tua profondità,la tua empatia "Trapassano"questo schermo freddo e prendono vita emozioni,emozioni che fanno vibrare le corde più profonde. Persone come Te mi riconciliano con il genere umano credimi.....sei un alieno in questo mondo dove i veri sentimenti non si sa più cosa siano!
"Riesco" a percepire il tuo dolore ,non quel dolore "cattivo",ma quello che per quanto possa fare male rende migliori semplicemente perchè scaturisce da un Amore grande e puro.

Grazie ancora mi stai regalando emozioni impagabili credimi......
Semplicemente grazie!

sciapy

Grazie Fabio,per queste profonde considerazioni che hai voluto condividere con noi.Ho letto e riletto il tuo scritto e,ogni volta, ho trovato uno spunto di riflessione diverso....E' vero...Qualcuno ,forse,gioca con le nostre vite da lassù.A volte sembra un gioco crudele ma poi,con serenità d'animo, riusciamo a scorgere un piano ben prestabilito.Nulla accade per caso..neppure la tua discreta e gentile presenza su queste pagine...

FabioGiuff

Grazie ragazze,
siete sempre molto gentili con me e Ettore.
Siete persone bellissime con un cuore grandissimo e ho molta stima di voi e anche se non vi conosco è come se vi conoscessi da sempre!

Vi abbraccio fortissimo

dolceotto

Caro Fabio, è stato molto emozionante leggere il tuo scritto, però, spesso il senso di colpa viene da dati reali, concreti, Otto poteva essere salvato, non era malato, stava benissimo, se solo avessi pensato che poteva essere torsione dell'addome, se mi fossi informata sulla probabilità di ritrovarmi in una situazione così drammatica, ma lui stava come sempre, con i suoi continui problemi dovuti alla sua patologia di cui era affetto dalla nascita, se fossi corsa in clinica, forse avrei potuto salvarlo. E' questo che non mi dà pace, è per questo che non riesco a perdonarmi.
Ora c'è Golia è spesso sono in preda all'ansia. Se gli succedesse qualcosa, questa volta non saprei davvero come uscirne. Golia ha tanti problemi, è molto delicato, se ho perso Otto, così, senza nemmeno rendermene conto, immagina la paura che vivo con Golia. Come faccio a superare questo stato di angoscia? Purtroppo la religione non mi può aiutare, sono atea, e quindi??? Il terrore che gli possa succedere qualcosa, come lo supero?

FabioGiuff

Cara Dolceotto,
sono molto dispiaciuto per la tua perdita del piccolo grande Otto.
Capisco molto bene le tue ansie e i tuoi dubbi, ma permettimi di puntualizzare che la religione non aiuta proprio nessuno, semmai è Dio che può aiutare.
Ma tu sei atea e mi chiedi come superare questa ansia.
Cara amica, mi sento di risponderti come ho fatto tempo fa con un’altra amica utente in questo forum.
Io sono come te e a volte mi faccio prendere dalle ansie e dalle paure, ma permettimi di dirti una cosa che ho capito sulla mia pelle, cominciando proprio dal significato della parola “ansia“ a cui noi spesso non pensiamo, ma nel significato delle parole a volte c’è già una parte della soluzione al problema.
Il termine “ansia” deriva da un verbo greco che significa “dividere / separare in parti / tagliare in pezzi”. Indica quindi uno stato d’animo che presuppone la presenza di una battaglia interiore.
Si diventa ansiosi quando si pensa troppo ai problemi e ci si preoccupa eccessivamente per cose su cui non si può avere un controllo completo. Essere ansiosi significa lasciarsi opprimere dal peso delle preoccupazioni e avere paura del futuro.

Spesso mi capitava e ancora succede, che mi fermo a rimuginare troppo sul mio passato, sulle mie disgrazie, su come potevano andare le cose se avessi saputo, se avessi fatto scelte diverse, ecc. ecc. ma mi accorgo che più resto in questo stato mentale, più resto impantanato nei sensi di colpa in una specie di anestesia mentale, dove non sono più nel presente, ma rimango intrappolato nel passato, in qualcosa che non mi serve che mi tiene incatenato ed è proprio in questi momenti cara amica che bisogna accettare il fatto che alle volte la responsabilità della soluzione non è nostra, non dipende da noi, non possiamo farci nulla.

Possiamo pensare di poter controllare tutto, possiamo convincerci che possiamo fare la differenza in tutto, ma alla fine ci dobbiamo arrendere alla realtà delle cose e prima lo facciamo prima stiamo meglio.
Semmai un giorno aprirai e leggerai la Bibbia, scoprirai che più di 4000 anni fa c’era gente depressa, ansiosa piena di angosce e paure e da allora non è cambiato assolutamente nulla, anzi forse l’unica cosa che è cambiata è che con l’avvento della medicina moderna ci sono alcuni farmaci che possono aiutare ad annebbiarsi meglio il cervello.

Rifletti sul fatto che l’ansia non porta a nulla, che ti avvelena la vita è una tua nemica e concentrati invece su una sana preoccupazione; lavora su te stessa, controllati, chiedi aiuto, parla con qualcuno, scrivi a qualcuno, esterna sempre le tue preoccupazioni ma non diventare vittima di essa.
Quando sei vittima dell’ansia pensa che ti si pone una scelta importante, la scelta tra la vita e il dolore, tra la vita e la paura, tra la vita e il buio…scegli sempre la vita, i colori, la luce devi mettere l’ansia sotto i piedi e schiacciarla.

Io ho un metodo e quando mi capita che l’ansia prende il sopravvento anziché rimuginare cerco di sorridere e di non prendermi troppo sul serio pensando “lascia perdere, non ti inquietare, non tormentarti ne avrai solo danno”.
Lo so quello che ti scrivo non è facile e forse non era quello che ti aspettavi, ma credimi se ti dico che sono parole che mi scaturiscono dal cuore, che non voglio insegnare niente a nessuno e che parlo solo delle mie esperienze personali che sono l’unico mio bagaglio sul quale possono discutere.
Spero che tu non veda nelle mie parole un giudizio perché io non sono in grado e non posso giudicare nessuno, ma semmai l’ho fatto me ne scuso.
Ti abbraccio con affetto e mi raccomando tieni duro



dolceotto

Fabio, non me la prendo affatto, anzi, ogni esperienza vissuta dagli altri può essere un arricchimento personale. Io sono molto ottimista, solare, colorata, mi perdo quando non ho il controllo della situazione, quando non sono in grado di affrontare una situazione (come l'impotenza di fronte alla morte di Otto). Quello che mi terrorizza e ritrovarmi nuovamente in quella sensazione di impotenza, dove non ho il tempo e la possibilità di risolvere il problema. So perfettamente che non tutto può essere gestito e controllato, ma quando da te dipende la vita di un essere vivente che ami da da impazzire e lo perdi all'improvviso sotto i tuoi occhi, scusa, ma niente può consolarmi, nemmeno l'ipotesi di un paradiso dove tutti ci troveremo, perché è riduttivo, consolatorio, in qualche modo può farti stare meglio vivendo in una utopia. Vorrei avere una risposta al senso della vita e della morte , non ridere, so che sono in compagnia di milioni di esseri umani, però il paradiso e l'inferno non mi bastano!

sciapy

"Vorrei avere una risposta al senso della vita e della morte "
Dolceotto,il senso della vita è la stessa vita;la morte è semplicemente un cambiamento di stato.E' come cambiarsi d'abito quando quello che si indossa è ormai logoro. Resta l'anima, che per coloro che credono nell'aldilà va in un luogo di pace e di beatitudine,oppure semplicemente "energia" che si unisce all'altra energia dell'universo in un continuo rigenerarsi.
Credo,cmq, che le risposte ai perchè dell'esistenza siano da ricercarsi in noi stessi.
Scusami Fabio,se mi sono " intromessa" ;ho voluto dare solo un piccolissimo contributo

dolceotto



14-02-2013 alle ore 10:11, sciapy wrote:
"Vorrei avere una risposta al senso della vita e della morte "
Dolceotto,il senso della vita è la stessa vita;la morte è semplicemente un cambiamento di stato.E' come cambiarsi d'abito quando quello che si indossa è ormai logoro. Resta l'anima, che per coloro che credono nell'aldilà va in un luogo di pace e di beatitudine,oppure semplicemente "energia" che si unisce all'altra energia dell'universo in un continuo rigenerarsi.
Credo,cmq, che le risposte ai perchè dell'esistenza siano da ricercarsi in noi stessi.

Scusami Fabio,se mi sono " intromessa" ;ho voluto dare solo un piccolissimo contributo



Si, direi energia, SOLO ENERGIA. Grazie Sciapy!

FabioGiuff



14-02-2013 alle ore 10:11, sciapy wrote:

Scusami Fabio,se mi sono " intromessa" ;ho voluto dare solo un piccolissimo contributo



Scherzi? "Intromettiti" pure, come ha giustamente detto Dolceotto, ogni esperienza e riflessione può essere utile all'arricchimento personale

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: FabioGiuff il 14-02-2013 13:47 ]

FabioGiuff



13-02-2013 alle ore 19:34, dolceotto wrote:
Vorrei avere una risposta al senso della vita e della morte , non ridere, so che sono in compagnia di milioni di esseri umani, però il paradiso e l'inferno non mi bastano!



Noooo tranquilla non rido, anzi un po’ mi rivedo in te, soltanto che io non ero ne ottimista né solare né colorato ero un vero e proprio orso, tanto che una conoscente mi aveva soprannominato Shrek
Capisco perfettamente il senso di impotenza di fronte a determinate situazioni, anche noi con il nostro Pio l’abbiamo vissuto quando dopo una disperata corsa in pronto soccorso a causa di un collasso e dopo rassicurazioni della clinica che non era nulla di grave Pio un’ora dopo è spirato tra le braccia della sua mamma.
Quello che ho cercato di dire nel mio scritto precedente forse si è un po’ perso nella lungaggine dello scritto stesso ma in buona sostanza l’idea che ti terrorizza e cioè di non essere in grado di affrontare una situazione dove hai paura di non avere il controllo è un’idea che devi contrastare tu stessa.Tu la generi e tu la devi combattere.
Forse detta così sembra un po’ troppo esemplificata ma è il senso di quello che cercavo di dire.
Cara Dolceotto, ti auguro tanto che tu un giorno possa trovare le risposte a quello che cerchi e che tu non possa mai più trovarti nelle situazioni che scatenano le tue paure.


dolceotto

Caro Fabio, anche io lo spero, ma ho l'impressione che più gli anni passano e più dovrò ritrovarmi in queste situazioni. E allora, passerò per questo forum, che mi ha davvero aiutata tanto, perché quando ti senti meno sola nel dolore, il dolore stesso è più sopportabile.
Ettore, Otto e tutti i nostri cuccioli che ci hanno lasciato ci hanno segnati profondamente e purtroppo succederà ancora e allora verrò qui a cercarti!!!!

dolceotto



14-02-2013 alle ore 12:54, FabioGiuff wrote:


13-02-2013 alle ore 19:34, dolceotto wrote:
Vorrei avere una risposta al senso della vita e della morte , non ridere, so che sono in compagnia di milioni di esseri umani, però il paradiso e l'inferno non mi bastano!



Noooo tranquilla non rido, anzi un po’ mi rivedo in te, soltanto che io non ero ne ottimista né solare né colorato ero un vero e proprio orso, tanto che una conoscente mi aveva soprannominato Shrek
Capisco perfettamente il senso di impotenza di fronte a determinate situazioni, anche noi con il nostro Pio l’abbiamo vissuto quando dopo una disperata corsa in pronto soccorso a causa di un collasso e dopo rassicurazioni della clinica che non era nulla di grave Pio un’ora dopo è spirato tra le braccia della sua mamma.
Quello che ho cercato di dire nel mio scritto precedente forse si è un po’ perso nella lungaggine dello scritto stesso ma in buona sostanza l’idea che ti terrorizza e cioè di non essere in grado di affrontare una situazione dove hai paura di non avere il controllo è un’idea che devi contrastare tu stessa.Tu la generi e tu la devi combattere.
Forse detta così sembra un po’ troppo esemplificata ma è il senso di quello che cercavo di dire.
Cara Dolceotto, ti auguro tanto che tu un giorno possa trovare le risposte a quello che cerchi e che tu non possa mai più trovarti nelle situazioni che scatenano le tue paure.



Shrek, era un orso, ma sotto sotto nascondeva un cuore enorme!!!!

bessy

ciao fabio parole bellissime le tue, ma.... se i nostri amici nn vanno da soli, chi siamo noi per arrogarci potere di vita e di morte?
mi è stato detto che per bessy era l'unica via, vedevo i suoi occhi imploranti.... ma di casa mi imploravano di porre fine o di aiutarla ancora? non lo so e la decisione presa unita alla sua assenza mi pesa come un macigno. Tieni presente che ho due figli suoi, quindi non è il rapporto col "figlio" peloso che mi manca spero solo di venirne fuori e di non dover fare la stessa esperienza con gli altri due
ciao



FabioGiuff



14-02-2013 alle ore 17:31, dolceotto wrote:

Ettore, Otto e tutti i nostri cuccioli che ci hanno lasciato ci hanno segnati profondamente e purtroppo succederà ancora e allora verrò qui a cercarti!!!!



E se Dio vuole ci sarò

FabioGiuff



15-02-2013 alle ore 21:25, bessy wrote:
ciao fabio parole bellissime le tue, ma.... se i nostri amici nn vanno da soli, chi siamo noi per arrogarci potere di vita e di morte?
mi è stato detto che per bessy era l'unica via, vedevo i suoi occhi imploranti.... ma di casa mi imploravano di porre fine o di aiutarla ancora? non lo so e la decisione presa unita alla sua assenza mi pesa come un macigno. Tieni presente che ho due figli suoi, quindi non è il rapporto col "figlio" peloso che mi manca spero solo di venirne fuori e di non dover fare la stessa esperienza con gli altri due
ciao



Cara Bessy, quanto ti capisco.
Capire cosa dobbiamo fare in queste situazioni drammatiche, cercare dentro di noi delle risposte che non abbiamo, prendere la decisione giusta è forse in questi casi la cosa più difficile che ci viene chiesta e ci chiediamo se è il nostro egoismo o la nostra compassione a decidere.
Nel mio caso anche se la decisione non è stata facile, anche se non lo avrei mai lasciato andare, ho dovuto arrendermi alle sue sofferenze e malgrado con gli antidolorifici aveva qualche ora di sollievo ho capito che per lui non era più vita.
Dio ci affida i nostri amici pelosi e lascia spesso a noi la decisione finale perchè loro dipendono da noi e solo noi abbiamo il diritto/dovere di aiutarli quando capiamo che è arrivato il momento.
Non è facile, a volte non lo comprendiamo ma purtroppo và fatto anche se fà male,anche se ti spezza il cuore,anche se una parte di noi muore con loro, è il nostro ultimo gesto d'amore.
Spero con tutto il cuore che un giorno accetterai serenamente la scelta che hai dovuto compiere.Loro adesso sono in pace e sereni, pensa a questo e cerca conforto nella loro serenità.

bessy


Cara Bessy, quanto ti capisco.
Capire cosa dobbiamo fare in queste situazioni drammatiche, cercare dentro di noi delle risposte che non abbiamo, prendere la decisione giusta è forse in questi casi la cosa più difficile che ci viene chiesta e ci chiediamo se è il nostro egoismo o la nostra compassione a decidere.
Nel mio caso anche se la decisione non è stata facile, anche se non lo avrei mai lasciato andare, ho dovuto arrendermi alle sue sofferenze e malgrado con gli antidolorifici aveva qualche ora di sollievo ho capito che per lui non era più vita.
Dio ci affida i nostri amici pelosi e lascia spesso a noi la decisione finale perchè loro dipendono da noi e solo noi abbiamo il diritto/dovere di aiutarli quando capiamo che è arrivato il momento.
Non è facile, a volte non lo comprendiamo ma purtroppo và fatto anche se fà male,anche se ti spezza il cuore,anche se una parte di noi muore con loro, è il nostro ultimo gesto d'amore.
Spero con tutto il cuore che un giorno accetterai serenamente la scelta che hai dovuto compiere.Loro adesso sono in pace e sereni, pensa a questo e cerca conforto nella loro serenità.


ciao Fabio, sai nn riesco a trarre conforto dalle tue parole per le quali ti ringrazio. Sono passati ormai sette mesi e otto giorni da quando bessy non è più con me, l'ho curata a lungo, pensa solo che gli ultimi cinque mesi la tenevo su a cortisone quotidiano. So che era malata, ma sono piena di "se", mi chiedo e se lei voleva solo bere continuamente? (il cortisone le dava sete) e se lei voleva continuare a vivere così? in fondo gli animali, e a volte anche gli umani, quando si rendono conto di essere al capolinea si lasciano morire da soli, invece lei seppur imboccata da me, mangiava. e se, e se, e se......
quanti se riuscirò a capire che è stata la scelta migliore? riuscirò a dimenticare che mente la accarezzavo una iniezione le dava la fine? riuscirò a dimenticare il medico che mi dice... è morta! ed io NO il cuore batte ancora. e lui, no sono semplici contrazioni, vede che non respira più? eh eh la mia mano sotto il suo naso nn mi ero accorta che non mi alitava più.....
era quello che voleva.... mi ha ringraziata???
e se non era quello che voleva ..... mi ha perdonata????
nn lo so, so solo che piango ancora pensando a lei


[ Questo Messaggio è stato Modificato da: bessy il 17-02-2013 13:50 ]

Golondrina

..con l'anima che ancora è piatta, bidimensionale, lacerata e crepata, con il cuore pesante e la spina trafitta nella carne, con il dolore che non mi abbandona, con la tristezza del vuoto senza dimensione, ti ringrazio per quello che hai deciso di raccontare tra queste pagine.
Ci cerchiamo, noi fragili esseri umani in lutto, ci leggiamo tra righe di abbandoni e morte, tra dolori e colpe, senza capire se il nostro non essere compresi dal tutto, ferisce piú dell'essere sopravvissuti al tutto..
È vero, sai, che si cammina in modo diverso su questa vita di cocci aguzzi. Io a volte mi accorgo che la vita mi passa accanto senza nemmeno accorgersi di me e ne son fin contenta. Non mi va di spiegare il mio dolore, non ho voglia di sentirmi insegnare come si fa a vivere, non ho piú voglia di incaxarmi quando qualche povero stolto mi dice "ancoraaaaa?? Per un caneeee??", non meritano la mia rabbia, non meritano le mie spiegazioni.
Solo che senza Lilly spesso neanche mi riconoscono ed è questo che mi fa male e mi fa capire che io ero se lei era con me.
Io adesso non sono..
Come uno straccetto (o una sbittina, come mi direbbero a Cavalicco), percorro una strada deserta, cercando una dimensione che mi appartenga, che non sia la bidimensionalità del mio silenzio.

Ti auguro di cuore, Fabio, che Dio possa aiutarti, dandoti la luce della fede, nutrendoti e abbracciandoti, perchè credo possa essere l'unico mantello che protegge dal buio della desolazione.
Io, invece, aspetto solo che la meditazione mi porti alla consapevolezza profonda. Da lí spero di ritrovare la verità..

Un forte abbraccio Amico Mio e, ti prego, scriviti, scriviti e scriviti ancora, che vorró rituffarmi presto tra queste braccia

Rafy

ori68

io ho perso da poco marco ed era una cocorita quando mi hanno vista come ero ridotta non ho detto la verità per non uccidere qualcuno che mi poteva dire ma sei ridotta così per un uccellino quindi vi capisco benissimo

dolceotto

Perché dovrebbe essere meno doloroso la perdita di un cane, di un gatto, di una cocorita o di qualsiasi essere vivente che non sia un essere umano? Si tratta di esseri viventi: come noi amano, soffrono, piangono, ridono, devono mangiare, dormire, respirare...tutto uguale, anzi, no! L'egoismo non lo conoscono, se vengono maltrattati, picchiati, torturati, riescono ad amare ugualmente, riescono a fidarsi di nuovo. Non so voi, ma esseri umani così, ne conosco pochi! Otto mi mancherà sempre, lui che si accorgeva se stavo male, che stava con me quando mi sentivo sola, gioiva con me quando stavo bene e si rattristava quando qualcosa mi preoccupava. Otto, è stato 6 anni nella mia vita e non ne uscirà mai. Golia è stato torturato, picchiato, gli hanno sparato, mai stato amato e mi sta dando delle emozioni fortissime! Un essere umano se è violento è giustificato perché a sua volta è stato violento, ho sentito giustificare pedofili perché a loro volta hanno subito violenze. E Golia, invece ama, nonostante quello che ha passato AMA alla follia noi poveri esseri umani pieni di difetti! Il mondo appartiene a loro, ci potrebbero insegnare a vivere, in pace!

FabioGiuff



02-03-2013 alle ore 19:52, Golondrina wrote:
.
Ti auguro di cuore, Fabio, che Dio possa aiutarti, dandoti la luce della fede, nutrendoti e abbracciandoti, perchè credo possa essere l'unico mantello che protegge dal buio della desolazione.
Io, invece, aspetto solo che la meditazione mi porti alla consapevolezza profonda. Da lí spero di ritrovare la verità..

Un forte abbraccio Amico Mio e, ti prego, scriviti, scriviti e scriviti ancora, che vorró rituffarmi presto tra queste braccia

Rafy



Ti ringrazio Rafy, sei sempre molto cara e mi auguro con tutto il cuore che questo percorso ti porti ad una consapevolezza di te, non più trasparente ed avvilità, ma piena di vita e di nuovo pronta a dare fiumi d'amore.
Vedrai che troverai la verità perchè in parte è già dentro di te!
Ti abbraccio
Fabio

Laila24

io credo in Dio e credo che ci sia un altra vita oltre questa e prego tutte le sere che un giorno quando non sarò qui posso riabbracciare la mia piccola layla e tutte le persone a me care compreso mio padre che non e più con me da moltissimi anni e quindi ora penso che loro sono nella pace eterna che ci aspettano senza fretta.. grazie fabio condivido il tuo pensiero..sei un uomo pieno di bontà..

Anna49

per chi crede, magari solo in qualcosa o qualcuno di soprannaturale, al di là della vita terrena, il dolore è più superabile, perché ha uno scopo, o almeno perché abbiamo la consapevolezza di essere troppo piccoli per poter comprendere questa tela della vita, tessuta per noi da altri con fili sconosciuti.
Quando si prova un dolore e in qualche modo si crede ci affidiamo ad un ente superiore e sentiamo impellente il desiderio di pregare, di chiedere aiuto, ma la preghiera a mio parere non dovrebbe nascere dall'anima solo perché ci si sente sopraffatti dalla vita, la preghiera dovrebbe essere condivisione del nostro vivere, anche nella gioia.
Quando in un mattino c'è il sole e ci si trova attoniti al cospetto della bellezza della natura, quando ci si rispecchia nel sorriso innocente di un bimbo, quando veniamo a sapere o magari siamo noi gli artefici del dono di una nuova vita ad un pelosetto sfortunato, quando la sera si guarda dormire sereno chi si ama, in qualsiasi condizione di serenità, non eclatante ma giornaliera, che non fa notizia se non nei nostri cuori, .. ecco allora dovrebbe nascere una preghiera di ringraziamento per ciò che si prova, per lo stupore che è ancora in noi e mai sopìto, per l'attimo che viviamo, è un sentimento dovuto a fronte di tutti i momenti di difficoltà che incontreremo in cui chiederemo aiuto.
Grazie Fabio, hai un'anima cristallina

FabioGiuff

Sono solo un uomo con il proprio carico di sbagli e con la propria anima segnata dalle conseguenze di questi, ma che ha deciso di afferrare la mano che Dio più volte nell'arco della vita mi ha offerto e io per orgoglio ho sempre rifiutato rendendomi finalmente conto di quanto Lui ci ama e di quanto ha sacrificato per questo amore per la Sua creatura e devo dire che non solo mi rendo conto dell'esistenza di Dio in qualsiasi cosa, ma devo ammettere che Lui sà cosa è meglio per me e per questo ha mandato Suo Figlio,proprio per indicarci la via da seguire e tutti noi possiamo farlo,basta non arrendersi a questo mondo e lasciarsi guidare da Lui.
Non è semplice ma è la via giusta e se avessimo il coraggio di praticarla ce ne renderemmo conto

Ora vorrei proporvi un video, lo metto qui con la speranza che possa aiutare qualcuno a capire e trovare chiarezza in mezzo alla confusione di questo mondo.

E' un pò lunghetto infatti dura circa 40 minuti ed il tipo che vedrete per certi versi può sembrare un pazzo esaltato, ma io vi chiedo di visionarlo con attenzione cercando per quanto sia possibile di oltrepassare tutte le vostre convinzioni, di non guardare chi parla soffermandovi sul fatto che possa sembrare matto, ma prestate attenzione a quello che cerca di comunicare e se per caso sentite dentro di voi qualcosa, non vi opponete e continuate ad ascoltare fino alla fine...solo questo vi chiedo.
Se alla fine del video penserete che sono tutte sciocchezze, vi chiedo scusa per avervi fatto perdere 40 minuti del vostro tempo, ma se invece,come spero, alla fine del video la vostra mente ed il vostro cuore cercano quello di cui parla il messaggio, vi prego continuate a cercarlo, non fate morire dentro di voi quel desiderio, sforzatevi e chiedete a Dio di farvi capire tramite quello che Lui ci ha lasciato, il suo messaggio all'umanità, valido allora come oggi, sempre attuale e sempre vivo.



Grazie a tutti per aver letto le mie esternazioni!

Un caro abbraccio

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: FabioGiuff il 19-01-2014 19:57 ]

Laila24

grazie Fabio il video e stupendo...!!

MilenaF

Visto tutto il video, mi è piaciuta moltissimo l'ultima parte, quando dice che non saremo soli.. E' importante sapere che possiamo ritrovare un abbraccio, anche quando ci sentiamo, come scrivevi tu in un altro post (e trovo l'espressione azzeccatissima!!) 'amputati' dei nostri affetti, quando quelle zampette che ticchettavano il nostro tempo lasciano il silenzio a scavarci il cuore..
Avrei da dire altre cose sul video, ma qui non è il 'luogo'..
Vorrei che chiunque passasse potesse cercare di sentire quell'abbraccio gratuito che può essere davvero consolatorio, di fronte alle nostre perdite, alla disperazione, ai sensi di colpa che a volte sorgono per aver deciso per i nostri piccoli..
Da piccola umana (un micron di quella pallina da golf, per chi ha guardato il video), vorrei stringere forte tutti quelli che condividono questo nodone in gola confrontandosi con certe assenze..

FabioGiuff

Vi ringrazio di cuore per aver voluto vedere questo video e mi fà veramente piacere che vi sia piaciuto tutto o in parte che sia...grazie

Milena come non condividere il tuo pensiero e mi aggrego al tuo desiderio per chiunque passasse da qui

p.s.non c'è bisogno di dire che se volete parlare del video in un altro "luogo" non avete che da scrivermi o a me o a Viviana e noi saremo felici di fare una chiaccherata..la mia mail la trovate sempre sul mio profilo, insieme al blog di Viviana.

pinkyale89

Fabio hai davvero un'anima grande!!! Grazie davvero..Devo dire che anche la mia esperienza mi ha fatto capire che ci deve esser per forza Qualcuno che amministra tutto questo..E mi ha fatta convincere del fatto che quando sarà il momento rivedrò il mio Lucky, e potrò stare ancora insieme a lui..Perchè non può finire così..altrimenti niente avrebbe senso e tutto sarebbe inutile..Evidentemente siamo davvero parte di un progetto superiore..Grazie di aver condiviso le tue emozioni e le tue riflessioni con tutti noi... <3 Alessia

FabioGiuff



30-01-2014 alle ore 03:37, pinkyale89 wrote:
Fabio hai davvero un'anima grande!!! Grazie davvero..Devo dire che anche la mia esperienza mi ha fatto capire che ci deve esser per forza Qualcuno che amministra tutto questo..E mi ha fatta convincere del fatto che quando sarà il momento rivedrò il mio Lucky, e potrò stare ancora insieme a lui..Perchè non può finire così..altrimenti niente avrebbe senso e tutto sarebbe inutile..Evidentemente siamo davvero parte di un progetto superiore..Grazie di aver condiviso le tue emozioni e le tue riflessioni con tutti noi... <3 Alessia



Ma grazie a te Alessia per aver avuto voglia e tempo di leggere
Come te, anche le esperienze della mia vita mi hanno portato inevitabilmente a Dio!

Lui ci chiama ogni momento della nostra vita, ci parla, ci tende una mano, ma spesso noi siamo come insensibili, induriti, arroganti e sordi, ma Lui ha tanta pazienza e ci aspetta

Il Signore non ritarda l'adempimento della sua promessa, come pretendono alcuni; ma è paziente verso di voi, non volendo che qualcuno perisca, ma che tutti giungano al ravvedimento.
2Pietro 3:9



Se ti và e solo se ti và, mi farebbe tanto ma tanto piacere che tu leggessi una riflessione di mia moglie all'interno del suo blog che riguarda proprio questo argomento e sarebbe per noi stupendo se potessi inserire anche la tua esperienza anche in forma anonima se vuoi

Lo trovi qui:

Il Sentiero dell'Infinito

Un abbraccio

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: FabioGiuff il 02-02-2014 11:25 ]

Laila24

sono felice di sapere che anche voi credete in Dio e sono sicuro che i nostri pelosi bellissimi sono protetti dal suo eterno amore e che un giorno li rivedremo.. e non ci sarà dolore ma solo pace e amore eterno grazie di cuore.

FabioGiuff



30-01-2014 alle ore 21:33, Laila24 wrote:
sono felice di sapere che anche voi credete in Dio e sono sicuro che i nostri pelosi bellissimi sono protetti dal suo eterno amore e che un giorno li rivedremo.. e non ci sarà dolore ma solo pace e amore eterno grazie di cuore.



Grazie a te Angelo, abbiamo anche noi la stessa convinzione che Dio ama tantissimo tutta la sua creazione compresi noi (anche se spesso non lo meritiamo)!
Un abbraccio

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: FabioGiuff il 31-01-2014 13:39 ]

Laila24



FabioGiuff

Se penso quante volte mi ha portato in braccio e quante volte invece io gli ho voltato le spalle...meno male che Lui ci ama!!!

Laila24

eh.. si...!! è proprio vero quante volte non ce ne siamo resi conto.. Ma lui invece è sempre presente e pronto ad aiutarci perchè il suo amore è immenso..