PERCHE' I CANI IMPAZZASCONO E MORDONO FAMILIARI??


Pubblicato in: Il comportamento del cane

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aion

ciao , vorrei, se posso, aprire una discussione prendendo spunto dall'ultimo episodio, purtroppo di una lunga serie, di cani di famiglia che i proprietari definiscono dolcissimi, bravissimi, che ad un tratto "impazziscono" ed aggrediscono neonati(mi riferisco al caso di questi giorni il cui protagonista nero è un malamute)o comunque bambini(diciamo in soggetto piu' indifeso delle famiglie). mi piacerebbe sapere i vostri pensieri in merito e le vostre risposte a quel "PERCHE???" che credo ci stiam chiedendo tutti. IL TITOLO è SOLO UNA provocazione per indirizzare sul tema.
ciao

mary84

allora allora ti rispondo subito
e mi vedo costretta a fare una raccomandazione ai genitori del forum:
non lasciate mai ripeto mai i bambini incustoditi con gli animali , in quanto potrebbero farsi male entrambi.
altra cosa , i motivi possono essere tanti ,ma io non avre permesso al cane di accedere nella camera se c'èra la bambina o per lo meno non da solo, i motivi possono essere gelosia, o isitnto predatorio mosso chissà da quale movimento .
per il resto non me la sento di giudicare

aion

ciao mary , la tua non credo sia una risposta, bensi' una raccomandazione ai genitori efin qui sono concorde. .
era altro il mio quesito. le risposte tipo"cane non educato", cane con predatorio si sentono nella piazze
io cercavo idee e pensieri piu' costruttivi.
i cani hanno un predatorio alto o sempre o mai. non è che un cane dopo anni di totale assenza di predatorio per indole od altro vede un movimento ed azzanna.....non ci credo.

mellino

i cani sono cani e gli umani sono umani. siamo diversi e abbiamo modi di comunicare diversi. a volte noi non capiamo i loro messaggi e loro non capiscono i nostri. viviamo insieme, ma come tutte la convivenze interspecie, la cosa non è esente da equivoci : il cane può mordere , l'uomo può picchiare sino ad uccidere. e possono essere reazioni di paura come di dominio.oltre a casi di follia pura, sopratutto umana.
di fondo secondo me c'è questo. la convivenza tra specie diverse potenzialmente forti, e quindi pericolose, allo stesso modo. poi ogni situazione è un caso a se, e andrebbe analizzata senza colpevolizzare nessuno , umani e non. noi abbiamo più responsabilità perchè di solito siamo noi umani che ci prendiamo un cane , non il contrario, e gli diamo regole che altrimenti in natura nemmeno esisterebbero. diciamo che forziamo ( anche se con amore e per amore ) la loro indole ? poi purtroppo, la vita ogni tanto ci propina quel mezzo minuto di disattenzione o di stanchezza che rovina tutto.....

madaboutdanny

C'è un'altra cosa da tener presente, quando ci sono casi di questo tipo noi abbiamo, per forza di cose, solo la versione degli umani, e spesso noi tendiamo a nascondere la realtà, inconsciamente o per senso di colpa, di come siano andate le cose o a non capirla. Magari quei pochi secondi lasciati da soli invece sono minuti, magari il bimbo stava giocando un pò troppo vivacemente, magari la famiglia non ha fatto conoscere il bimbo al cane nei dovuti modi, magari il cane pensava di giocare, credo poco nell'improvvisa pazzia dei cani.

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: madaboutdanny il 18-09-2012 15:44 ]

rapunzel

io metterei in dubbio anche l'obiettività dei padroni del cane. è molto più facile definire "dolcissimo, buonissimo, obbedientissimo" un cane che ha appena aggredito il loro bambino anziché ammettere che forse il cane non era ben equilibrato e che hanno commesso una leggerezza a lasciarlo solo con il piccolo, assumendosi così la responsabilità dell'accaduto. probabilmente lo fanno anche in maniera inconscia, perché la realtà sarebbe troppo scomoda da accettare.

calzinimaya

non è nemmeno detto che l'abbia aggredita...una bimba di pochi mesi è delicatissima, anche solo se la prende in bocca per spostarla dal letto può causarle quelle lesioni

Navar

non basiamoci molto su quello che dicono i Tg e i giornali, loro gonfiano fino alla nausea le notizie.

"Meticcio azzanna due chihuahua: sui giornali diventa “Pit bull si avventa sulla vicina di casa”

marcoverna

Per quanto i giornalisti esagerino, le aggressioni canine sono una realtà abbastanza frequente e ricorrente.

I motivi possono essere tanti ma sono davvero tutti la conseguenza di errori e condizionamenti negativi da parte dei proprietari.
L'unica vera certezza è che i cani sono prevedibili al 100% in tutte le loro azioni e manifestazioni che siano queste aggressive, giocose ecc..
Le persone sono imprevedibili i cani davvero non lo sono, la componente di "mistero" in queste situazioni è solo dovuta a un fraintendimento, dall'incapacità di sostenere una conversazione chiara con il proprio cane e dall'incapacità di capire i messaggi che quest'ultimo manda e quindi reagendo in maniera sbagliata.

Quando si parla di cane buonissimo e dolcissimo, bisogna fermarsi un attimo e vedere di cosa si sta parlando.
Quali sono i comportamenti ritenuti buoni? Quali sono i comportamenti ritenuti cattivi?
Qual è il metro usato per valutare un comportamento accettabile o non accettabile quindi?

Tendiamo a frantindere situazioni, associando erroneamente certi comportamenti a determinati stati mentali e reagiamo nella maniera più sbagliata possibile.
Questo succede perchè siamo abituati ad umanizzare i nostri cani, trasformando il vero significato di alcune loro azioni.

Per fare degli esempi:
- Da anni quando il proprietario arriva a casa, il suo cane gli salta addosso piangendo e guaendo senza fermarsi un attimo in alcuni casi arrivando addirittura a fare pipì in preda ad un'emozione fortissima. Il proprietario gli si getta incontro scusandosi, rassicurandolo e accarezzandolo mentre gli dice che ormai è tornato è che non si deve più preoccupare.
Questa è una situazione assolutamente similare a quella di un bambino che in terza elementare tutte le volte che la mamma lo lascia e lo va a prendere da scuola si mette a piangere per l'emozione.
Può esser vista come una cosa tenera e dolce ma si capisce benissimo che in fondo c'è un problema.
Un bambino può giovare sicuramente di parole dolci e rassicurazioni in un caso come questo, ma se provi ad applicare lo stesso concetto psicologico UMANO ad un cane, quindi coccolandolo e accarezzandolo quando è ansioso e eccitato, gli fai solo ed esclusivamente del male amplificando le sue reazioni, gli stai dando il tuo consenso e il tuo affetto per essere in quello stato d'animo.

- Al guinzaglio tutte le volte che si incrocia un cane, il proprio, scatta in avanti caricando, abbaiando e ringhiando fin quando il cane estraneo non esce dal campo visivo o si allontana con il relativo padrone. Il proprietario del cane "aggressore" durante tutto cio lo accarezza per rassicuralo, dicendogli cose con tono dolce del tipo "calmati dai, non è successo niente, non ti fa niente quel cane è bravo su lascialo stare".
Quello che sta facendo non è calmarlo, quello che sta facendo è dargli il proprio affetto mentre è palesemente in uno stato aggressivo, quello che recepisce il cane si è trasformato, da "dai non fare così, non fa niente quel cane" è diventato inconsapevolmente "bravo gliel'hai fatta proprio vedere a quel cane, hai fatto bene".

Ecco 2 esempi nel dare affetto nel momento sbagliato.

Nella nostra società, vengono concessi ed incentivati quatidianamente degli atteggiamenti che nel mondo canino, non sarebbero assolutamente tollerati. Un cane condizionato involontariamente da una famiglia ad essere prennemente iperattivo o ansioso, in natura verrebbe isolato e allontanato fino ad essere attaccato e nel peggiore dei casi ucciso dal resto del suo branco.
A questo punto possiamo fare entrare in gioco il discorso bambino/cucciolo.
Una cagna in natura, quando partorisce, cerca un posto un po' isolato e mette da subito dei limiti ben chiari. Nei primi giorni nessuno si può avvicinare ai cuccioli, NESSUNO.
Solo dopo del tempo è pronta a ricevere visite e comunque tutto avviene nel massimo silenzio e calma, una qualsiasi reazione eccitata o anche solo giocosa, nei dintorni prossimi dei cuccioli da parte degli altri membri, scatena immediatamente una reazione aggressiva e allontanatrice da parte della madre.
Solo con il tempo le dinamiche relazionali si distendono, è un processo lento che avviene nel giro di molte ore e per gradini, l'intrusione di persone o altri cani nella crescita dei primissimi giorni dei cuccioli nella nostra società, altera questo stato naturale delle cose.

In una famiglia quali sono le regole che i genitori stabiliscono con il proprio cane all'arrivo di un neonato?
Gli si consente di entrare senza problemi nella sua cameretta, gli si consente di avere atteggiamenti agitati ed eccitati vicino al bambino, non ci si fa problemi se in preda ad una curiosità sfrenata salta con le zampe anteriori sul suo fasciatoio o arriva a leccargli la faccia dopo poche ore dall'arrivo, gli si consente divertiti di rubargli dalle mani giochi o dei pezzetti di cibo come biscotti o grissini quando è più cresciuto, gli si permette regolarmente di prendere i suoi giochi/vestitini pregni del suo odore ecc..
Come si può arrivare a pretendere da un cane una certa condotta quando gli consenti atteggiamenti troppo precipitosi dal primo giorno di arrivo del bambino e con passare del tempo dominanti, ma soprattutto mandandogli messaggi contrastanti?

Se si tratta di un chihuahua sembra che il problema non ci sia nemmeno, se invece parliamo di un Rottweiler o nel caso di questi giorni di un Alaskan Malamute un cane maschio di 50-55kg non un Siberian Husky che al massimo arriva 25-27kg, si parla di una razza da traino incrociata per decenni, con la capacità di camminare per 50km al giorno senza problemi. La storia si fa più complicata.
I padroni di quel cane del notiziario sono in grado di soddisfare i bisogni fisici quotidiani di un cane del genere? Oppure si limitano a fargli fare 3 volte al giorno una passeggiata di 10min con la scusa "tanto ha il giardino", giardino che lui considera un appartamento leggermene ampliato?
Quindi associamo il discorso di prima e rivolgiamolo ad una razza da lavoro, un Malamute frustrato e nervoso per l'assenza di sfide fisiche che lo sfoghino e realizzino.
Non ci sono mai stati segni premonitori di aggressioni prima dell'attacco. Siamo sicuri? Che connotazione deve avere un segno premonitore per essere considerato tale?

I cani impazziscono da un giorno all'altro?

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: marcoverna il 19-09-2012 13:29 ]

mellino



19-09-2012 alle ore 11:56, marcoverna wrote:
... siamo abituati ad umanizzare i nostri cani, trasformando il vero significato di alcune loro azioni.




intendevo proprio questo

per il resto , hai spiegato chiaramente e ti meriti un cuorino .

aion

sai marco, quel che tu ha scritto è esattamente il mio pensiero ed avevo piacere ad avere pareri professionali o meno perchè nella vita c'è sempre da imparare. quel che mi lascia pensare è la violenza con cui cio' accade, secon do te una rezaione tanto violenta che forse in natura culminerrebbe con la morte dell'azzannato puo' essere dovuta alla non interspecificita' dei due protagonisti?cioe' cane-bambino. perchè nel branco , apparte che la madre evita come hai ben spiegato che possa accadere, ma nei lupi per esempio nessuna femmina "normale"porta a morte i cuccioli di una altra, anzi sempre in eta' avanzata dei cuccioli si fanno tutrici momentanee per assenza delle madri naturali....inoltre, quale è il giusto metodo di inserimento di un bimbo in una casa in cui ci sono cani che facciam finta sia ben gestiti ed inquadrati?credo potrebbe essere molto utile saperlo. grazie saluti

Noemi18

Ciao da quello ke so io siccome il bambino piccolo è appena nato nn ha lo dtasso odore peril cane della persona adulta o comunque bambino. Il cane probabilmente non conoscendo bene il bambino e non sentendo un odore simile a quelli umano e vedendo la bambina fare poki movomenti hli puo essere sembrata un giocattolo e la morsa.
Io comunque non credo nella pazzia di un cane immediata...

mary84



19-09-2012 alle ore 11:56, marcoverna wrote:
Per quanto i giornalisti esagerino, le aggressioni canine sono una realtà abbastanza frequente e ricorrente.

I motivi possono essere tanti ma sono davvero tutti la conseguenza di errori e condizionamenti negativi da parte dei proprietari.
L'unica vera certezza è che i cani sono prevedibili al 100% in tutte le loro azioni e manifestazioni che siano queste aggressive, giocose ecc..
Le persone sono imprevedibili i cani davvero non lo sono, la componente di "mistero" in queste situazioni è solo dovuta a un fraintendimento, dall'incapacità di sostenere una conversazione chiara con il proprio cane e dall'incapacità di capire i messaggi che quest'ultimo manda e quindi reagendo in maniera sbagliata.

Quando si parla di cane buonissimo e dolcissimo, bisogna fermarsi un attimo e vedere di cosa si sta parlando.
Quali sono i comportamenti ritenuti buoni? Quali sono i comportamenti ritenuti cattivi?
Qual è il metro usato per valutare un comportamento accettabile o non accettabile quindi?

Tendiamo a frantindere situazioni, associando erroneamente certi comportamenti a determinati stati mentali e reagiamo nella maniera più sbagliata possibile.
Questo succede perchè siamo abituati ad umanizzare i nostri cani, trasformando il vero significato di alcune loro azioni.

Per fare degli esempi:
- Da anni quando il proprietario arriva a casa, il suo cane gli salta addosso piangendo e guaendo senza fermarsi un attimo in alcuni casi arrivando addirittura a fare pipì in preda ad un'emozione fortissima. Il proprietario gli si getta incontro scusandosi, rassicurandolo e accarezzandolo mentre gli dice che ormai è tornato è che non si deve più preoccupare.
Questa è una situazione assolutamente similare a quella di un bambino che in terza elementare tutte le volte che la mamma lo lascia e lo va a prendere da scuola si mette a piangere per l'emozione.
Può esser vista come una cosa tenera e dolce ma si capisce benissimo che in fondo c'è un problema.
Un bambino può giovare sicuramente di parole dolci e rassicurazioni in un caso come questo, ma se provi ad applicare lo stesso concetto psicologico UMANO ad un cane, quindi coccolandolo e accarezzandolo quando è ansioso e eccitato, gli fai solo ed esclusivamente del male amplificando le sue reazioni, gli stai dando il tuo consenso e il tuo affetto per essere in quello stato d'animo.

- Al guinzaglio tutte le volte che si incrocia un cane, il proprio, scatta in avanti caricando, abbaiando e ringhiando fin quando il cane estraneo non esce dal campo visivo o si allontana con il relativo padrone. Il proprietario del cane "aggressore" durante tutto cio lo accarezza per rassicuralo, dicendogli cose con tono dolce del tipo "calmati dai, non è successo niente, non ti fa niente quel cane è bravo su lascialo stare".
Quello che sta facendo non è calmarlo, quello che sta facendo è dargli il proprio affetto mentre è palesemente in uno stato aggressivo, quello che recepisce il cane si è trasformato, da "dai non fare così, non fa niente quel cane" è diventato inconsapevolmente "bravo gliel'hai fatta proprio vedere a quel cane, hai fatto bene".

Ecco 2 esempi nel dare affetto nel momento sbagliato.

Nella nostra società, vengono concessi ed incentivati quatidianamente degli atteggiamenti che nel mondo canino, non sarebbero assolutamente tollerati. Un cane condizionato involontariamente da una famiglia ad essere prennemente iperattivo o ansioso, in natura verrebbe isolato e allontanato fino ad essere attaccato e nel peggiore dei casi ucciso dal resto del suo branco.
A questo punto possiamo fare entrare in gioco il discorso bambino/cucciolo.
Una cagna in natura, quando partorisce, cerca un posto un po' isolato e mette da subito dei limiti ben chiari. Nei primi giorni nessuno si può avvicinare ai cuccioli, NESSUNO.
Solo dopo del tempo è pronta a ricevere visite e comunque tutto avviene nel massimo silenzio e calma, una qualsiasi reazione eccitata o anche solo giocosa, nei dintorni prossimi dei cuccioli da parte degli altri membri, scatena immediatamente una reazione aggressiva e allontanatrice da parte della madre.
Solo con il tempo le dinamiche relazionali si distendono, è un processo lento che avviene nel giro di molte ore e per gradini, l'intrusione di persone o altri cani nella crescita dei primissimi giorni dei cuccioli nella nostra società, altera questo stato naturale delle cose.

In una famiglia quali sono le regole che i genitori stabiliscono con il proprio cane all'arrivo di un neonato?
Gli si consente di entrare senza problemi nella sua cameretta, gli si consente di avere atteggiamenti agitati ed eccitati vicino al bambino, non ci si fa problemi se in preda ad una curiosità sfrenata salta con le zampe anteriori sul suo fasciatoio o arriva a leccargli la faccia dopo poche ore dall'arrivo, gli si consente divertiti di rubargli dalle mani giochi o dei pezzetti di cibo come biscotti o grissini quando è più cresciuto, gli si permette regolarmente di prendere i suoi giochi/vestitini pregni del suo odore ecc..
Come si può arrivare a pretendere da un cane una certa condotta quando gli consenti atteggiamenti troppo precipitosi dal primo giorno di arrivo del bambino e con passare del tempo dominanti, ma soprattutto mandandogli messaggi contrastanti?

Se si tratta di un chihuahua sembra che il problema non ci sia nemmeno, se invece parliamo di un Rottweiler o nel caso di questi giorni di un Alaskan Malamute un cane maschio di 50-55kg non un Siberian Husky che al massimo arriva 25-27kg, si parla di una razza da traino incrociata per decenni, con la capacità di camminare per 50km al giorno senza problemi. La storia si fa più complicata.
I padroni di quel cane del notiziario sono in grado di soddisfare i bisogni fisici quotidiani di un cane del genere? Oppure si limitano a fargli fare 3 volte al giorno una passeggiata di 10min con la scusa "tanto ha il giardino", giardino che lui considera un appartamento leggermene ampliato?
Quindi associamo il discorso di prima e rivolgiamolo ad una razza da lavoro, un Malamute frustrato e nervoso per l'assenza di sfide fisiche che lo sfoghino e realizzino.
Non ci sono mai stati segni premonitori di aggressioni prima dell'attacco. Siamo sicuri? Che connotazione deve avere un segno premonitore per essere considerato tale?

I cani impazziscono da un giorno all'altro?

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: marcoverna il 19-09-2012 13:29 ]
devo concordare e quotare marco , la questione del morso non è solo un fatto di disattenzione , ma putroppo resta il problema della stazza e della razza del cane.ci sono molti pregiudizi in giro che poii fanno passare i cani pe pericolosi .per chi lavora o possiede cani un minimo di rischio c'è sempre ma chi conosce bene i segnali canini certe partenze le evita accuratamente.



marcoverna

Beh hai ragione aion, difficilmente succedono episodi di questo tipo in natura, ma stiamo parlando di 2 situazioni diverse.

In un branco di cani, ogni cane rispetta una cosiddetta etichetta essendo stato educato e disciplinato dal primo giorno dalla madre e nei successivi periodi anche da altri membri. L'imposizione di regole avviene dal giorno 1 in avanti, non dopo 4 mesi perchè il cucciolo è troppo carino per pensarci.
La madre impone che i cuccioli nei primi tempi non si allontanino troppo dalla tana, altrimenti li prende per la collottola e li riporta indietro, impone che nel gioco non si esageri altrimenti gli abbaia contro per calmarli o li pseudo-morde con i denti, se si avvicinano al suo pasto gli ringhia contro senza problemi.
I cani in natura sperimentano qualsiasi tipo di situazione in modo controllato e guidato da chi ne sa più di loro, se sbagliano o si comportano in maniera sbagliata vengono corretti, da altri cani.
Un cane che vive in natura è stato assistito, monitorato e cresciuto da altri cani e per tanto difficilmente ci sono reazioni impreviste.
Quel cane ha visto decine di cuccioli nella sua vita e le madri di quei cuccioli gli hanno imposto come si doveva comportare con la loro prole, ha fatto centinaia di pasti nei quali gli si è sempre ricordato l'atteggiamento da avere e il rispetto dei turni nei confronti di altri cani, ha giocato centinaia di volte e sa bene fin dove l'intensità del gioco può spingersi.

In famiglia molte volte le preoccupazioni principali sono se il cane ha appetito o se ha pelo sporco.
Se gli "istruttori" diventano gli umani, che però in questo caso non dispensano istruzioni e disciplina secondo una routine ben precisa in che modo dovrebbe comportarsi un cane?
Se un cane non ha MAI avuto esperienze con dei neonati, ed è abituato a non ascoltare e prendere sul serio i proprietari, e un bel giorno se ne trova uno sul tappeto del salotto come potrebbe reagire? Giocandoci? Spingendolo con le zampe per vedere se si muove? Sedendosi sopra per dichiarare possesso, mi piace è roba mia? Abbaiandoci contro domandandosi chi è?
Se non si è capaci di guidarlo per passi in un qualcosa di nuovo facendo le veci di un insegnante come dovrebbe comportasi il cane se non esclusivamente secondo i suoi istinti?

Sono 2 mondi completamente differenti!

Un buon modo per introdurre un neonato ad un cane equilibrato ma che ha poca esperienza a riguardo può essere questo:

- Negli ultimi mesi di gravidanza sarebbe opportuno isolare e rendere per il cane OFF-LIMITS la cameretta vuota del piccolo, sia che ci sia porta aperta o chiusa il cane deve sapere che non può entrare e questo almeno per le prime 2-3 settimane prima e dopo dell'arrivo. Può entrare solo se invitato e deve uscire appena glielo si chiede.
Potete magari mettere delle registrazioni di pianti di bambini ad alto volume e il cane non deve comunque poter entrare senza permesso.

- Un aiuto può darlo il cambiare la sistemazione della cuccia del cane dalla propria camera ad un corridoio o un'altra zona che non sia la propria camera da letto, per evitare dipendenze relazionali date da uno sbalzo di attenzioni che dal cane si trasferiscono al prossimo nuovo inquilino!

- Nei giorni in cui il bimbo rimane in ospedale sarebbe opportuno portare a casa degli indumenti con il suo odore provare a lasciarli per terra e vedere che succede.
Il cane ovviamente non li può prendere, giocarci o farci la pipì sopra, dovete trattarli con la stessa autorità e fermezza che usereste se al posto di quei vestitini ci fosse la vostra cena che avete appena cucinato, dovete consentirgli di essere curioso a riguardo ma sempre da una distanza che stabilirete voi 30-50cm.

- Dovete poi invitare regolarmente e con serenità il cane ad annusare il bimbo ma mai da troppo vicino. Tutto questo per le prime 2-3 settimane.

Deve iniziare ad associare l'odore con uno stato di calma e ad una distanza rispettosa. In questo modo creerete una bolla intorno alle cose che appartengono al bambino e indirettamente intorno al bambino stesso, senza che il cane subisca traumi di nessun tipo.

mari10

io non sono una grande esperta di cani, ma credo di essere una vecchia mamma e una zia mediamente attenta. ho un cane e una micia molto sereni e credo anche equilibrati, da sempre abituati a stare con i bambini. ho sempre notato però che in loro il pianto del neonato umano produce una certa confusione se non si interviene prontamente. la gatta arrivia ad alzare il pelo e mi chiama con insistenza. il cane annusa a fondo il bambino e si mette di guardia, ma si vede che è inquieto. io non so cosa pensino, ma ho sempre ritenuto di dovere interrompere la situazione, prendendo il piccolo in braccio o allontando loro due. non mi stupirei affatto che, in mancanza di un intervento deciso dei capi. lo stress potesse indurre un cagnone pur buonissimo come il mio zack a cercare di prendere il bimbo piangente, magari per la testa, per portarlo da me. con conseguenze devastanti. potrebbe anche essere successo soltanto questo.......

Itala

molti di voi sanno che ho 3 cani di stazza grande,e che a febbraio è nato il mio cucciolo di uomo.
Adoro i miei "bimbi pelosi",e sono stata molto attenta a presentargli il mio cucciolo di uomo.
In questi giorni,vengo vista come la madre irresponsabile che col bimbo nel marsupio porta a spasso i suoi cani..."ma non hai sentito la notizia?""e ti fidi di loro?"...tutti commenti che mi fanno male. Quando sono arrivata a casa con Glauco i miei cani avevano già i loro spazi ben definiti,non hanno subìto il distacco improvviso,ma gradualmente gli abbiamo impedito l'accesso ad alcune aree della casa...uno alla volta sono stati chiamati al "cospetto" del piccolo principe,il quale è stato ampiamente annusato ,ed Ercole è riuscito persino a leccargli la testolina mentre lo allattavo. Finchè il bimbo non ha fatto le prime vaccinazioni sono stata molto attenta ai loro contatti,ma appena vaccinato Glauco ha toccato i cani,si è fatto leccare..certo con la mia massima attenzione e mai lo lascerei solo con i cani...ma non perchè ho paura che i miei cani impazziscano,semplicemente perchè credo che um bambino deve imparare a interagire con gli animali,e gli animali devono imparare ad interagire con lui...
Alla domanda "perchè i cani impazziscono?",credo che sia per le stesse motivazioni x cui impazziscono gli uomini: malattie tipo tumori al cervello, tare genetiche,insoddisfazioni,stress,cattiva gestione dei proprietari..ecc..ecc..eccc
Insomma, se un padre od una madre uccide il figlio..è un pazzo,una malata di mente, ma le persone non hanno paura del genere umano in toto, se è un cane che morde,azzanna un bimbo,allora TUTTI i cani fanno paura,soprattutto se superano i 25 kg!


hugo

questi incidenti gravi portano solo alla rovina delle razze per scelte errate ns umane che successivamente vengono prese con molta leggerezza.
Un labrador considerato perfetto per la famiglia è sempre un cane e come tale va trattato per esempio.
La scelta dovrebbe essere ponderata rispecchiando il ns stile di vita senza essere influenzati da moda, pubblicità etc..
Da qui si scatena anche l importanza di scartare negozi ma di andare da allevatori seri o vet per avere un confronto con loro in merito alla scelta del cane .
Poi subentra la "regola" dell educazione che ancora oggi è un optional.



mishargo

da neofita la mia prima impressione è stata che il cane, prima stracoccolato e messo al centro dell'attenzione sia andato in gelosia all'arrivo del bimbo....nel senso che vede il bimbo come la causa del suo improvviso"allontanamento". è la prima cosa a cui ho pensato perchè a me è successa con argo....da quando l'abbiamo preso è stato il principe di casa....gli rivolgevamo moooolte attenzioni....poi a dicembre è arrivata fedra e ovviamente il tempo insieme era da dividere con lei....lui è un cane buonissimo con tutti, anche se "maltrattato"(ad esempio il figlio di un conoscente che è autistico, ogni volta che lo vede lo stringe e gli tortura le orecchie)non fa una piega, al massimo si gira ma non ha mai nè ringhiato, nè morso....ma con fedra all'inizio era ingestibile...appena li lasciavamo soli lui si avventava su di lei quasi con rabbia....ovviamente lei che una FEMMINA S*****A lo rimetteva a posto, abbiamo poi capito il problema e con il comportamentalista abbiamo deciso di limitare le coccole anche quando la femmina non era presente....è probabile che mi sbagli ma a me è sembrata la stessa situazione....

Ludo92

Se posso mi permetto di dare la mia modestissima opinione (in quanto sono solo proprietaria di cani e non educatrice/addestratrice& company).
La mia bassotta ha in passato morso entrambi i miei nipoti, di 3 e 5 anni.
Avevo notato che la infastidivano molto, urlando e rincorrendola senza ascoltare minimamente ciò che dicevo -"così la spaventate e poi vi morde"-.
La cagnolina si rifugiò a cuccia e appena voltavo le spalle avevo notato che le bestiole (cioè i miei nipotini) continuavano a gesticolare davanti a lei e a toccare occhi/orecchie/zampe/coda/naso. Dopo svariati rimproveri, i bimbi hanno continuato imperterriti a infastidirla, et voilà che ci hanno preso i morsi.
Adesso, io non dico che tutti i bambini siano delle pesti come i miei nipoti, però credo che capiti spesso - e che sia anche abbastanza normale- che un bimbo non sappia come relazionarsi con un cane, finendo quindi per infastidirlo fino al limite massimo in cui credo che il mio cane morderebbe anche me.
Lasciare il bimbo con il cane da solo suppongo che sia pericoloso soprattutto perché il bimbo stesso potrebbe fare qualcosa di sbagliato, non sapendo come comportarsi. Il cane ovviamente non andrà mai a pensare : "Poco male, è un bimbo piccolo, non capisce che tirandomi le orecchie e ficcandomi le mani in bocca mi infastidisce, devo portare pazienza" - un cane credo che pensi "Ok, la prima la sopporto, la seconda pure, alla terza mi hai un tantino rotto le scatole e ti faccio capire chiaramente che il tuo comportamento mi innervosisce". Non credo che il cane impazzisca, ma che il bimbo scocci un pò troppo l'animale. Non si può pretendere che il cane capisca che è un bambino a toccarlo e non uno scocciatore qualsiasi.
La mia è una teoria inverosimile ? Questo è quello che ho potuto interpretare dalle mie esperienze con i nipotini e con i vari bimbi che incontro in passeggiata. Ormai spaccio la mia cagnolina per un killer che morde i bambini, perché tanto non mi danno minimamente retta quando tento di spiegare come comportasi.

ericaf

Io non credo che i cani impazziscano e attacchino chiunque tanto spesso quanto ci viene detto. Trovo più probabile che alla base ci sia una cattiva gestione del cane, dettata generalmente da ignoranza totale di come si educa e si tratta un cane, troppi lo umanizzano e si dimenticano che è pur sempre un animale e bisogna approcciarlo in un certo modo.
E vedo anche tra conoscenti persone che lasciano bambini piccoli insieme ai cani, senza tener conto che è necessaria una supervisione adulta perché né il cane né il bimbo piccolo sa come relazionarsi all'altro. E dall'incomprensione di gesti e comunicazioni può scappare il guaio grosso. Poi ho osservato la mia gatta mentre educava la mia gatta più giovane, morsi e graffi erano all'ordine del giorno, non ci andava per il sottile e la menava spesso specialmente quando le rompeva le balle... immaginiamoci cosa può succedere se un cane di taglia medio-grande cerca di educare un cucciolo umano secondo i suoi istinti

Io da piccola son stata graffiata malamente dalla mia gatta, una volta alla gola e una volta sotto l'occhio, mi son schivata in tempo per fortuna sennò me lo avrebbe centrato. Entrambe le volte le avevo rotto le balle fregandomene degli avvertimenti che mi aveva dato. Ero grandicella (6-7 anni), i miei credevano di avermi insegnato a non infastidire Penny, e io ero consapevole di ignorare i suoi avvertimenti... me la ero cercata.