Non esistono cani cattivi, ma cattivi padroni!!!!!!!!!!


Pubblicato in: Il comportamento del cane

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apbt

Oramai è certo che il cane è il migliore amico dell'uomo! Sicuramente perché è meglio avere un cane amico che un amico cane!!
È vero il cane è il miglior amico dell’uomo, ma l’uomo il più delle volte è il peggior nemico del cane.

Basta leggere qua e la il forum e troppo spesso ci troviamo di fronte ad episodi di cani incontrollabili, di aggressioni di cani nei confronti anche di persone; sono gli stessi cani coccolati dai proprietari fino a poco tempo prima di essere ritenuti incontrollabili e pericolosi.
Sono loro a pagare le spese degli sbagli e degli egoismi di alcuni proprietari privi di ogni equilibrio e coerenza.

Decidere di acquistare un cane comporta notevoli responsabilità, con le relative implicazioni morali e legali. Scegliere un cucciolo perché è di moda, o solo perché ci piace esteticamente è un errore il più delle volte irrimediabile.

Esistono delle razze canine che sono allevate per scopi completamente diversi da quelli originari e non è proponibile tentare di gestire le potenzialità dei vari soggetti senza la conoscenza diretta del loro carattere e delle loro attitudini.

Quando si porta a casa un cucciolo bisogna assicurarsi che abbia avuto quello che in gergo viene denominato "Imprinting" ovvero il contatto con l'uomo che se stabilito nel modo adeguato porterà il cane ad avere un distacco meno traumatico dai suoi simili.
Successivamente dovrebbe essere il proprietario ad educare nella maniera più idonea l'animale.

Non dimentichiamo che molte razze come Pitbull, Rottweiler, Dobermann, Dogo Argentino, Cane corso, Pastore Tedesco, ecc. ecc. hanno bisogno di un padrone in grado di gestire il loro temperamento poiché esistono degli istinti naturali che centinaia di anni di convivenza con l'uomo non hanno modificato (istinto di conservazione, istinto predatorio e la difesa del territorio). Non solo, tali istinti sono stati anche selezionati nel corso dei secoli per ottenere cani perfettamente adatti al ruolo che gli veniva imposto.

Tali impulsi possono essere smussati e controllati con alcune regole: la socializzazione ed il gioco, con i bambini possibilmente.
Inoltre, in natura esiste una scala gerarchica di branco che deve essere mantenuta, insegnare al cane che il suo ruolo viene sempre dopo quello dei suoi proprietari.

Infine, bisogna anche dire che è possibile trovare animali con squilibri psichici non spiegabili e quindi incontrollabili, ma sono dei casi non delle regole. È altrettanto vero che può verificarsi un comportamento errato anche da parte dei bambini che non sempre sono educati a rispettare il limite che li separa dal loro compagno di giochi.

Coloro che si apprestano a diventare proprietari di animali così come si preoccupano di comprare una cuccia confortevole, dovrebbero preoccuparsi di leggere e informarsi prima di tutto sulle razze per poter scegliere quella più adatta alle proprie esigenze e al proprio carattere, dovrebbero preoccuparsi anche di studiare il linguaggio dei cani.

Spero che prima o poi lo stato italiano obblighi i proprietari di cani a conseguire un "patentino" che dimostri l'attendibilità psichica ed emotiva del futuro padrone e che sia in grado di soddisfare le attitudini necessarie per gestire un cane.

NON ESISTONO CANI CATTIVI, MA CATTIVI PADRONI ! ! !

NON BASTA COMPRARE O ADOTTARE UN CANE PER ESERCITARE IL DIRITTO DI ESSERNE IL PADRONE ! ! !

Siate meno egoisti con i vostri cani.


hugo

quoto in tutto!!!!

ed aggiungo che xy propr non dovrebbe solo preoccuparsi di studiare il linguaggio dei cani ma anche...di far
mantenere lo stesso linguaggio in famiglia...
e dico anche che non ESISTONO CANI DISPETTOSI....



FinaLea

Quote:

25-02-2011 alle ore 08:29, hugo wrote:
non ESISTONO CANI DISPETTOSI....



Io invece su questo rimango della mia idea...
I dispetti li fanno... eccome!
Puoi dargli un altro nome se preferisci, ma il concetto non cambia.
Ogni volta che lascio Birka a casa da sola è matematico che prenda qualcosa dal tavolo o dalla cucina e lo porti fuori in giardino.
Difficilemente lo rompe, ma lo fa.
Oppure se lascio la ciabatta incustodita è regolare che la prenda e se la porti via.
Si possono chiamare "dispetti", modi per chiamare l'attenzione, passatempi... ma alla fine il succo è lo stesso.
Se fai un dispetto a qualcuno sotto sotto lo scopo è comunque quello di farti notare quindi

mary84

beh scusa fina , io più che dispetti li chiamerei richiesta di attenzione...
cmq per una santa volta concordo con quanto detto da apbt!
infatti spesso gli educatori più che educare-rieducare il cane devono educare-rieducare i padroni

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: mary84 il 25-02-2011 15:30 ]

Yuzuriha

Anch'io la penso come voi,e anche se il metodo educativo che ritengo il più corretto non è condiviso da quasi nessun utente di questo forum (quelli che lo condividono li avete fatti scappare tutti!!! ...Eheh. scherzo... ), sono dell'idea che almeno una cosa ci accomuna tutti: la consapevolezza di quanto un cane sia il migliore dei compagni di vita.
Peccato che la cosa non sia ricambiata...anche secondo me i problemi di un cane sono sempre, o quasi sempre, riconducibili al cattivo padrone.
C'è pochissima informazione in giro,la gente crede che i cani siano tutti uguali e che se il proprio cane ha dei problemi comportamentali sia solo 'un cattivo cane'.
Non vi ringrazierò mai abbastanza per avermi insegnato che non c'è niente di più falso.

calzinimaya

in generale credo sia verissimo..ma direi di più: non nascono cattivi ma lo diventano.
per colpa di cattivi padroni ma lo diventano.
le persone non ascoltano, non vogliono capire il cane adatto a loro, scelgono per canoni estetici nel 90% dei casi, forse di più.
e quindi ci sono cani diventati cattivi, ma anche tanto cattivi...

Gepetto

Questo post mi ha un po ferito, ed è stato difficile rispondere ma lo voglio fare.
Io sono uno di quelli che hanno preso un cane senza "pensare" (e da quanto leggo nel forum non sono l'unico). Ho messo la parola pensare tra parentesi perchè non e completamente vero. Prima di iniziare la mia avventura con Becky mi sono guardato in giro, parlato con qualcuno, letto qualcosa, ma questo non vuol dire "avere esperienza". Purtroppo l'esperienza si fa sul campo non si compera.
La scelta si e basata sul c**o. Scegliendo un cucciolo meticcio è la scelta più comune ma, col seno del poi, ho capito che anche i meticci hanno un carattere che deriva dalla razza dei genitori, in particolare se i genitori sono conosciuti. Per questo dico che mi è andata di c**o perchè il mio incrocio labrador/PT poteva essere una combinazione peggiore.
In questi due anni l'educazione è stata più mia che sua, o meglio di entrambi. ci siamo educati a vicenda (anche con il vostro grande aiuto) su come comportarci, ma questo ha instaurato un rapporto particolare che, pur rispettando il classico dominante/gregario, il gregario ha una marcata indipendenza, tanto da sentirmi dire ad un corso a cui ho partecipato che "non ho un buon rapporto con il mio cane". Forse è vero ma non posso resettare il tempo e ripartire, non posso portare Becky al canile e ripartire con un cucciolo nuovo per applicare quello che l'esperienza mi ha insegnato, devo continuare a migliorare il nostro rapporto cercando di mettere delle toppe dove ho sbagliato.
E' la stessa cosa che accade con i figli. Non nascono con il manuale di istruzione (che come sempre sarebbe in tutte le lingue tranne che in italiano) ci si deve arrangiare e qualche volta il risultato è lo stesso che con un cane. "non esistono bambini cattivi, ma cattivi genitori!!!!!!!!!"

Chiedo a voi che avete cani da una vita, di ricordare com'è andata con il primo.

Vi chiedo scusa per lo sfogo
Bruno

Cyb

i cattivi proprietari sono quelli che non cercano di rimediare ai propri errori, cercando di capire dove hanno sbagliato e alle prime difficoltà lo scaricano da qualche parte, perchè non hanno voglia di migliorare il rapporto e danno tutta la colpa al cane, senza rendersi conto che lo sbaglio è partito da loro. Anchio conosco persone che hanno preso cani solo per un fattore estetico e poi non riuscendo a gestirli se ne sono disinteressati. è giusto informarsi perchè uno deve rendersi conto che un cane significa investire il proprio tempo e mettersi continuamente in discussione ma nessuno nasce "imparato" e tutti sbagliano... tutto sta a come uno affronta lo sbaglio. ....

io la penso così!!!!

apbt

Quote:

26-02-2011 alle ore 09:51, Gepetto wrote:
Questo post mi ha un po ferito, ed è stato difficile rispondere ma lo voglio fare.
Io sono uno di quelli che hanno preso un cane senza "pensare" (e da quanto leggo nel forum non sono l'unico). Ho messo la parola pensare tra parentesi perchè non e completamente vero. Prima di iniziare la mia avventura con Becky mi sono guardato in giro, parlato con qualcuno, letto qualcosa, ma questo non vuol dire "avere esperienza". Purtroppo l'esperienza si fa sul campo non si compera.
La scelta si e basata sul c**o. Scegliendo un cucciolo meticcio è la scelta più comune ma, col seno del poi, ho capito che anche i meticci hanno un carattere che deriva dalla razza dei genitori, in particolare se i genitori sono conosciuti. Per questo dico che mi è andata di c**o perchè il mio incrocio labrador/PT poteva essere una combinazione peggiore.
In questi due anni l'educazione è stata più mia che sua, o meglio di entrambi. ci siamo educati a vicenda (anche con il vostro grande aiuto) su come comportarci, ma questo ha instaurato un rapporto particolare che, pur rispettando il classico dominante/gregario, il gregario ha una marcata indipendenza, tanto da sentirmi dire ad un corso a cui ho partecipato che "non ho un buon rapporto con il mio cane". Forse è vero ma non posso resettare il tempo e ripartire, non posso portare Becky al canile e ripartire con un cucciolo nuovo per applicare quello che l'esperienza mi ha insegnato, devo continuare a migliorare il nostro rapporto cercando di mettere delle toppe dove ho sbagliato.
E' la stessa cosa che accade con i figli. Non nascono con il manuale di istruzione (che come sempre sarebbe in tutte le lingue tranne che in italiano) ci si deve arrangiare e qualche volta il risultato è lo stesso che con un cane. "non esistono bambini cattivi, ma cattivi genitori!!!!!!!!!"

Chiedo a voi che avete cani da una vita, di ricordare com'è andata con il primo.

Vi chiedo scusa per lo sfogo
Bruno



è questo il tipo di risposta che mi sarebbe piaciuto leggere.
Ho aperto questa discussione proprio con l'intento di provocare una risposta come la tua.
I toni con cui ho scritto sono stati leggeri per lasciare aperta la possibilità del dialogo. Offendere non ha senso, se riuscissi mi piacerebbe aiutare qualche cane a non finire nel canile o peggio anora soppesso.
Credo che 7-8 persone su 10 scelgono un cane sotto una spinta emotiva, senza pensarci su.
Hai completamente ragione quando dici che l'esperienza si fa sul campo, ma la si deve fare prima di scegliere uncucciolo.
Secondo me sarebbe ideale fare del volontario in un canile, quindi a contatto con gente che bene o male ha una certa esperienza che combinandola con quelo che si legge anche su internet(stando attenti alla fonte) la scelta del cane sarebbe più mirata e senza dubbiopiù corretta.
La legge italiana purtoppo non prevede nulla di tutto ciò, ma sono sicuro che se rendesse obbligatoria una pratica del genere in cui, alla fine, dopo aver sostenuto un esame si ottine una patente ci sarebbero molti meno canili e aggressioni da parte di cani.
Nel tuo caso specifico..........tra tutti i proprietari di cani non sei di certo il peggiore solo perchè hai scelto un cane "a caso".
Comunque ti sei informato e hai frequentato qualche corso e sopratutto sei coerne che riconosci i tuoi sbagli e non li attribuisci al cane.
Devo darti una brutta notizia.......il gregario non è Becky.....ma tu. Un gregario non si sente indipendente....altrimti che gregario è?

Dopo la brutta notizia voglio dirti un segreto.........i cani "si possono resettare".
Prova a cambiare campo scuola, perchè se la volontà da parte tua c'è e il cane NON HA MAI COLPA....sicuramete è colpa dell'educatore.....fidati.

Anche i figli non nascono con il libretto delle istruzioni, però difficilmente si sopprime o si castra un figlio perchè troppo vivace, alcuni li abbandonano, ma questa è un'atra storia.

Con il mio primo cane non è andata poi così male, perchè ho avuto sempre la passione per i cani, sin da mlo tempo prima che i miei genitori mi permettessero di portarne uno a casa, e per essere comunque a contatto con i cani facevo il volontario al canile già dalle scuole medie......mi è servito molto.

Chiedo scusa io a te.............tutto quello che ho detto l'ho detto per attaccare il problema senza mai voler attacare personalmente te o qualcun altro

Fabio

hugo

secondo me basterebbe essere coscienti e di chiedere aiuto quando ce ne bisogno visto che la cinofilia è sempre in evoluzione...

Beh Gepetto con il primo labrador nonostante abbia avuto pastori tedesco è stato tutto diverso e grazie al club è nata in me la passione cinofila....
Ho fatto tanti errori anche perchè con il PT non ho avuto tante soddisfazioni come expo, gare, working test, etc...
L'unico ottimo cambiamento è che quando apro il cancello gli ospiti ed amici entrano in tranquillità ....ma la colpa è solo mia o ns (avevo 15 anni)
Non andava d'accordo con i maschi per poca socializzazione anche se dopo mesi e mesi di expo con la mia amica che aveva un maschio un giorno li abbiamo liberati nel mio giardino ed hanno cominciato a giocare.
Il dunque è che nella prima esperienza se non seguiti od aiutati si fanno cmq degli errori e solo con il tempo troviamo risposte alle ns domande solo quando il ns amico ci ha lasciato.
Per me una è certa non farai gli stessi errori con il secondo, terzo, etc...


[ Questo Messaggio è stato Modificato da: hugo il 28-02-2011 09:04 ]

FinaLea

Io me lo sono chiesta spesso se ho avuto tanta fortuna oppure se, non consapevole di averle, ho invece delle capacità innate che adopero con naturalezza ottenendo risultati eccellenti.
Sia chiaro... i miei non sono mai stati cani perfetti: ubbidienti con la sufficienza ma non sicuramente con lode, educati quel tanto che basta da infastidire però i non amanti degli animali (un pò dura entrare in casa mia senza ricevere, prima o poi, una bella slinguazzata in faccia!), ma sicuramente non mi hanno mai creato problemi e stiamo parlando solo di pastori tedeschi.
Posso tralasciare di analizzare i primi tre: erano cani guida e pertanto educati in modo impeccabile, ma con Fina, Lea e ora con Birka ho seguito da sola la loro educazione e devo dire che, seppure con tre caratteri totalmente differenti, non ho mai avuto problemi.
Solo Fina che è arrivata in casa che aveva già un anno, ci ha tenuti un pò sulle spine perchè aveva proprio una totale avversione per i bambini piccoli. Non avendo noi avuto figli, non abbiamo avuto modo di abituarla ad accettarli e non ci siamo certo messi a farle fare esperienza con i figli degli altri! Con Lea e con Birka il problema non si è posto anzi... con i miei nipoti è uno spettacolo.
Dedico a Birka tanto tempo, la metto alla prova, gioco con lei come fossi un suo simile (facciamo davvero la lotta a suon di morsi) ma quando la fisso negli occhi e prendo il comando, si mette immediatamente in riga! Ho sempre potuto togliere dalla loro bocca qualsiasi cosa, ci sono foto che mostrano come Birka sgranocchi un osso con i bimbi che le stanno addosso e addirittura lei che lo sgranocchia da una parte e il povero Poldo dall'altra (ed è stato con noi solo 1 settimana )
Chi la conosce lo sa: chiunque può entrare in casa... umani e quadrupedi... lei apre la porta a tutti. Divide cibo, acqua, cuccia, giochi senza alcun problema. Eppure è tutt'altro che un cane tranquillo... provare per credere (le orecchie di molte di voi ne sanno qualcosa )

Potrò apparire presuntuosa ma credo che in buona parte, così come è un dono naturale essere genitori, lo è un pò anche nell'essere buoni padroni. Io magari mi impegno poco e raggiungo risultati eccellenti, qualcun'altro invece ce la mette tutta ma fatica ad ottenere qualcosa.
Del resto... (tanto per fortuna non legge), sono assolutamente certissima che se i nostri cani fossero cresciuti invece che con me come riferimento primario, con mio marito, non sarebbero stati gli stessi cani.
Lui gli vuole un bene dell'anima e anche loro sono affezionate ma non è un leader con loro.... lo compri con un semplice sguardo e questo lo sanno perfettamente e ne approfittano!

calzinimaya

mah..io credo che la cosa importante è essere consapevoli delle proprie scelte.
prendi il cane così per sghiribizzo?ok, poi se hai problemi dici "ho sbagliato"e poni in atto delle contromisure.
invece credo che il grosso grosso problema sia il non vedere di avere cani problematici.
mi spiego..ti faccio un esempio stupido ma indicativo.venerdì pomeriggio chiama in ambulatorio un signore e dice "devo tagliare le unghie al cane", ok, viene ed è un chihuahua.
per quanto mi riguarda non esiste che tu padrone non sai tagliare le unghie al cane ma va bene, accetto che non te la senti.
ci da il cane e dice "morde" e noi"beh, gli metta la museruola"e lui "no no non riesco proprio" e ci molla il cane e esce.
allora, ti dico che in 3 veterinari siamo impazziti, il cane attaccava, mordeva, urlava come un pazzo.a un certo punto si toglie il collarino e noi diciamo al padrone "glielo rimette per favore?" lui rientra e dice "oh poverina la mia gioia!!!"...ora, o sei un rincoglionito o i renderai contoche non è possibile non riuscire a gestire un microbo di 2,5 kg...OH NO????????'
per loro è normale che il cane non voglia farsi toccare e li morda appena ci provano.
è li il problema, perchè una persona così non deve prendere un animale, per il bene suo, dell'animale e di tutta la società.
un animale va gestito, se non lo sai fare fai a meno..


danii

In generale sono d'accordo con il succo del discorso... la colpa dell'aggressività del cane è del padrone ma credo che ci siano anche delle eccezioni.. come quella che mi è capitata ieri:

Adozione di una cucciola meticcia taglia medio/piccola (max 12 kg da grande) età 5 mesi vissuta con la mamma e la sorella in giardino fino all'adozione di una famiglia stupenda.. dove c'è una gattina altrettanto stupenda.. la cucciola come arriva dimostra aggressività con la gatta e con tutti gli animali che vede e a cui si avvicina, morde la gatta morde il padrone che cerca di salvare la gatta.. io che cerco di bloccarla tenta di mordermi.. la cagnetta non è mia ma ho fatto per lei il preaffido.. tutto questo in 3 giorni che era a casa degli adottanti, persone che hanno sempre avuto cani meticci adottati e mai hanno avuto problemi di questo genere con una cucciola.. qui dov'è l'errore?

hugo

ciao danii
quello che chiedi è difficile risponderti perchè forse bisognerebbe sapere qualcosa di più del cucciolo di 5 mesi.
Potrebbe essere il nuovo ambiente, le regole, e sicuramente il suo aggredire è uno strumento di difesa dovuto da paure e fobie.
In canile e la sorella come si comportava?
Io partirei da qui per riflettere...
Non solo non basta avere esperienza con cani precedenti e questo vale anche per me perchè ogni cane,razza, meticcio quello che sia ha una strada e vita a se con metodi e strumenti di educazione diversi ed approcci stessi.
Vorrei sfatare questa cosa perchè alcune persone nonostante abbiano avuto cani o un cane si credono "esperti" ma non basta perchè l'esperienza si basa solo su un cane ed una razza,etc...



danii

Hugo, non è mai stata in canile, ha vissuto dalla nascita con mamma e sorella nel giardino di un'abitazione, pochi contatti con i proprietari dell'abitazione ma non è stata maltrattata, infatti con le persone è dolcissima tranne quando le impediscono di fare ciò che vuole in momenti di eccitazione (aggressione gatto/cane)

Le persone che l'hanno adottata sono amorevoli con gli animali in generale e stanno male a vedere che la cucciola non accetta alcun animale intorno a sè, motivo per cui tornerà all'associazione che si era occupata dell'adozione

mary84

finaaaaaaaa
guarda che c'è un libro apposito per genitori e gnappetti e per insegnare ai bimbi come relazionarsi con il cane ...ed a quest'ultimo con i bambini , eccolo si intitola "a lezione dal mondo animale "di roberto marchesini edit. perdisa
ovviamente lo consiglio a tutti i genitori che hanno sia cuccioli animali ma sopratutto umani!
per i moderatori , non volevo fare pubblicità ma solo dare un consiglio ...

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: mary84 il 01-03-2011 14:36 ]

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: mary84 il 01-03-2011 14:38 ]

FinaLea

Quote:

01-03-2011 alle ore 14:33, mary84 wrote:
finaaaaaaaa
guarda che c'è un libro apposito per genitori e gnappetti e per insegnare ai bimbi come relazionarsi con il cane ...ed a quest'ultimo con i bambini , eccolo si intitola "a lezione dal mondo animale "di roberto marchesini edit. perdisa
ovviamente lo consiglio a tutti i genitori che hanno sia cuccioli animali ma sopratutto umani!
per i moderatori , non volevo fare pubblicità ma solo dare un consiglio ...

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: mary84 il 01-03-2011 14:36 ]

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: mary84 il 01-03-2011 14:38 ]



Ti ringrazio del pensiero ma aimè bimbi non ne verranno più in questa casa e comunque, il problema si poneva con la povera Fina che ormai ci ha lasciati da tempo

Benny76

Quando sono nata e fino all'eta di 15 anni a casa mia c'erano dei meticci, se ne andavano a zonzo per il paese, giocavano con tutti ...poi la scelta cade sul prendere il cane di razza ...
non frintendete, la passione della mia famiglia è sempre stata per gli Chow-Chow...chi conosce la razza sa che non si tratta di cani facilissimi da gestire, dalla mia esperienza posso dire che avete a pieno la ragione , è il padrone cattivo..noi siamo sempre riusciti ad equilibrare gli istinti dei cani che avevamo , a fare compromessi tra loro ed i conviventi ( giardino condominiale doce ci sono altri gatto e cani) ma ammettiamolo, signori, anche loro, come noi due zampe hanno il loro carattere...
kira adottata da un allevatore della razza (e la maltrattavano pure ci abbiamo messo un mese per farla mangiare dalla ciotola e non in terra !!! ) con noi festosa e ubbidiente alla sufficienza, con gli estranei indifferente..ma "non toccatemi che se no mi faccio valere" (attenzione non ha pero' mai morso nessuno poiche' stava a NOI non farla avvicinare agli estranei)
Pallina, sua figlia, schiva anch'essa con gli estranei, piu' dolce con noi..coccolona quando lo voleva lei ...per il resto..."se mi disturbi me ne vado "
L'ultima, Dana , che è ancora con noi ..Beh..ha la forma dello chow chow ma ha il carattere di un orsacchiotto ..fa feste a dismisura, obbedisce (voto: buono) e quando puo' gioca con i bambini......è uno spettacolo ... che dire..NOI ci siamo adattati lasciando loro lo spazio necessario, non abbiamo cercato di modificare il carattere dell'animale perche' sarebbe stato contronatura ...e IMPOSSIBILE !!!
Tutto questo per dire, a mio avviso, che i neo-padroni devono rendersi conto innanzi tutto che anche i pelosi hanno un anima, dei sentimenti ed un carattere, proprio come i bipedi..e sbagliamo quando vogliamo cambiare la loro indole, possiamo insegnare loro a controllarla...ma nulla di piu' ..
.E SIAMO NOI FORTUNATI PERCHE' LORO CI HANNO ADOTTATO !!!
....
(mica il contrario !!)



apbt

il risultato di un cattivo padrone non è solo l'agressività del cane.

L'aggressività è una conseguenza visibile e inconfondibile.

Un cattivo padrone non rende un cane solo aggressivo, un cattivo padrone mette il cane in uno stato di disagio, di malessere interiore del cane che agli occhi di una persona poco esperta è difficile da capire.

I risultati sono i più svariati: iperattività, paura di stare soli. abbaio incontrollato, pianti, devastazione in casa, in casi più gravi alcuni cani assumono comportamenti da veri e propri folli......fanno cose da pazzi, perchè in realtà li abbiamo resi pazzi.



hugo

Visto che è un argomento parallelo ho voluto riaprirlo per confrontare...



[ Questo Messaggio è stato Modificato da: hugo il 23-03-2011 08:09 ]

Yuzuriha

Rileggendo questo post mi sono venuti dei pensieri e delle riflessioni che non avevo scritto in precedenza...
L'altro giorno eravamo in auto io,il mio ragazzo e i cani,li stavamo portando a sgambare in campagna come ogni giorno.
Arturo è un jack russel ipereccitabile,nervoso e incontrollabile...da qualche settimana ha cominciato ad abbaiare istericamente dalla macchina appena vede che sto per parcheggiare,sia che stiamo andando al campone sia che stiamo tornando a casa.E'ì una cosa insopportabile,verrebbe voglia di pèrenderlo e sbatterlo contro il vetro,altro che metodo gentile... L'educatore mi ha detto di desensibilizzarlo facendo dei finti parcheggi,fermarmi e ripartire,tirare il freno a mano e ripartire,eccetera.Per adesso non ha funzionato nemmeno un po'.
Alessio,che non è esattamente un sostenitore di questi nuovi metodi gentili,ogni tanti fa degli urli assordanti contro il cane,lo minaccia,lo prende per la pettorina e lo strattona.
Lì per lì si zittisce per paura,ma il giorno successivo è più isterico di prima,secondo me perchè la reazione di Alessio lo rende più nervoso ancora.

Io so di non essere una buona padrona.
I miei cani sono poco socializzati, abbaiano troppo, saltano sulle gambe alle persone che entrano in casa per leccare loro la faccia...Su questo forum mi avete sempre accusato di essere troppo permissiva, di farmi mettere i piedi (zampe) in testa, e spesso è stato insinuato che non ho la determinazione e l'autorità per fare il leader.Non me l'avete detto in faccia,ma era una conclusione dai discorsi scritti.
Io non mi sono mai offesa, anzi, cerco di migliorare coi vostri suggerimenti e le vostre critiche,restando però delle mie idee sui metodi...però io mi sento una padrona non proprio perfetta,visti i problemi dei miei cani.
D'altro canto,c'è mia mamma.
Mia mamma è la classica signora che prende il chihuahua per mettergli i vestitini e portarlo fuori in borsetta, che gli parla come se fosse un bambino, che lo rimprovera con dei discorsi lunghissimi nei quali spiega al cane perchè non deve comportarsi in un certo modo...e ha due cani modello, buonissimi, non abbaiano mai, non morderebbero nemmeno se gli si conficcano degli aghi nella coda, adorano gli altri cani, non hanno un problema al mondo...Eppure io considero mia mamma una delle peggiori padrone sulla faccia della terra.

Da qui a dire che noi non dovremmo avere cani ce ne corre...
Esistono persone che maltrattano i propri cani,che li abbandonano quando diventano troppo grandi, che li chiudono in una gabbia per settimane e si fanno vivi solo la domenica e 5 minuti al giorno per portare loro cibo e acqua... per quanto mi senta una cattiva padrona,non credo che io non sia degna di avere un cane.
Ho avuto sfortuna,perchè Arturo è un cane difficile,e io non ero preparata ad avere un cane così difficile.Mi sono mossa tardi con l'educazione,e in modo incerto,e di questo mi batto il petto ogni giorno...però credo che tutto sommato non siano cani infelici,insomma,poteva andargli peggio...

Un buon padrone è una persona che tratta il cane da cane.Non da bambino e non da lupo selvaggio:da cane.
Che non lo maltratta,che non lo ferisce,che lo nutre, lo cura se sta male e lo protegge e cerca di fargli da guida. Che gli insegna cose e instaura un rapporto di fiducia con lui. Non un rapporto di dipendenza,e nemmeno un rapporto di paura e obbedienza cieca...secondo me,almeno.
Detto questo,se una persona ci prova è già qualcosa.
Io ci provo,e anche se ci riesco a metà credo di potermi tenere i miei cani,e di aver fatto bene a prenderli (li ha presi mia mamma veramente,poi si è tirata indietro quando ha visto i primi problemi...).

evuccia

Quote:

01-03-2011 alle ore 10:59, danii wrote:

Le persone che l'hanno adottata sono amorevoli con gli animali in generale e stanno male a vedere che la cucciola non accetta alcun animale intorno a sè, motivo per cui tornerà all'associazione che si era occupata dell'adozione





la risposta alla tua domanda è racchiusa in questo messaggio, come fai a dare un'equilibrio al cane se non instauri un rapporto con lui, se non gli dai regole, se non crei dei limiti, se non gli trasmetti un'energia calmo remissiva che lo renda gregario a te e alla famiglia..se lo sbatti fuori e hai pochi rapporti con il cane, non puoi poi lamentarti dei suoi limiti e delle sue intemperanze, diventa un cane senza branco, senza ruolo e con delle gerarchie create e imposte da lui..

mettici pure che con i meticci, essendo frutto di vari incroci, diventa anche più difficile comprendere le caratteristiche di base, se in quella cagnolina c'è anche un quarto di pit, o un'altra razza poco avvezza a gatti e altri animali in generale, magari è spiegato il motivo per cui detesta i gatti, ma quella è natura..che sicuramente lasciata libera di espletarsi non migliorerà di certo, anzi, se è possibile peggiorerà accentuando i difetti..

i cani secondo me, almeno che non li trovi per strada e sei costretto a tenerli, non vanno scelti solo con il cuore o a caso, ma secondo la propria natura e per ciò che si adatta al nostro carattere e stile di vita..una persona isterica, insicura e paurosa, certo non potrà prendere un cane con un'energia alta e particolarmente dominante, se sei una persona pigra e pantofolaia eviti di prendere un cane iperattivo o da caccia che hanno bisogno di molto sfogo e movimento e così via..

e non basta dar da mangiare ad un cane, dargli una cuccia confortevole e smisurato amore, perchè il cane sia sereno ed equilibrato e perciò un cane felice, questo serve solo a colmare nostri vuoti e desideri, ma per il cane non è primario, e per comprendere tutto questo basta guardare come interagiscono i cani tra di loro, piuttosto che guardare i branchi selvatici, i cani tra di loro hanno non sono per niente ne teneri e ne tanto meno basano il loro rapporto sull'affettività, i cani instaurano un rapporto cameratesco fondato sulle gerarchie, ruoli ben distinti ed equilibri precisi, sanno essere molto duri con chi esce fuori dalle dinamiche del branco, riconoscono un leader calmo ed equilibrato, ma sicuramente assertivo, deciso e ferreo..e a lui si sottomettono, ed è proprio da una naturale sottomissione che traggono il loro equilibrio, un sottomesso non è un vessato, ma un membro felice che collabora nel branco in maniera naturale e serena perchè sa che quella sottomissione darà equilibrio, forza e ordine al branco, e fino a che i meccanismi del branco saranno ben oliati, la sua sopravvivenza sarà al sicuro..

non ci sono altre cose, i cani sono animali semplici che agiscono in base ad ormoni e ad un'istinto proprio della specie, un'istinto atavico e condiviso da quando è nata la specie, e se anche adesso nuove tendenze più mirate e viste da un punto di vista solo strettamente umano, vogliono sovvertire queste regole, aggiungendo interazioni comprensibili a noi ma non al cane, il cane è sempre lo stesso, è rimasto uguale nei secoli con i suoi istinti e le sue abitudini, è giusto e doveroso che sia un membro della famiglia, ma siamo noi che dobbiamo interpretare il suo linguaggio e adattare le nostre abitudini al suo modo di essere e non pretendere che il cane si trasformi nel figlio che non abbiamo o sia aggiunga a quelli che già abbiamo, il vero rispetto e amore per lui nasce proprio dalla conoscenza e rispetto della sua natura e delle sue interazioni che dovrebbero essere si purtroppo ricondotte al nostro stile di vita e al nostro branco umano, cercando però di preservare il più possibile la sua idea di branco, con le regole che ama e che comprende, che poi alla fine non sono poi tanto diverse dalle nostre, il fine è lo stesso, l'applicazione e il linguaggio varia, ma una volta capita la chiave di unione tra i due mondi, si potrà instaurare con il cane un rapporto meraviglioso con un cane felice, sereno ed equilibrato che si sente a pieno titolo nostro gregario e perciò assoluto membro del branco


[ Questo Messaggio è stato Modificato da: evuccia il 23-03-2011 11:55 ]

danii

Per il momento il problema è rientrato, andrò a verificare appena posso.. e sai come è rientrato? La gatta.. ha fatto il primo passo (anzi il secondo, il primo non era andato bene!) ma in un momento di calma della cucciola si è avvicinata e hanno "comunicato"..

kyo_e_nina

Quote:

26-02-2011 alle ore 09:51, Gepetto wrote:
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Chiedo a voi che avete cani da una vita, di ricordare com'è andata con il primo.
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Bruno




Il mio primo, e fino al 6 gennaio scorso, unico cane, Cico, è capitato in casa mia nel 1976, avevo 16 anni e una madre che mi impose: "lo teniamo solo se te ne occupi tu al 100%, e ti liberi di criceti, pappagallini, tartarughe, pesci..."....

Cico era un incrocio tra Pastore Tedesco e Collie...una meraviglia di cucciolo di 30 giorni...

La prima cosa che feci, oltre naturalmente a piazzare ad amici e parenti tutti gli altri miei amici animali, fu quella di andare in libreria e comprare un libro, mi ricordo ancora il titolo: "Avere un cane", un manuale che imparai a memoria ed applicai diligentemente, dedicando a Cico tutto il mio tempo libero...risultato: Cico diventò un cane eccezionale, direi da circo...

Chissà se per merito suo o mio o di entrambi...opterei per l'ultima ipotesi...

ciao
alberto

Tabata1982

Sono d'accordo con Apbt fare volontariato in canile puo' essere la prima e vi assicuro meravigliosa esperienza con i cani, io ho 10 anni di volontariato in canile alle spalle (ho iniziato a 18 anni appena maggiorenne) e ne ho imparate tante davvero, ho potuto adottare il mio primo cane Willy, un pit bull sequestrato a chi lo usava per combattimenti, e vi assicuro che la nostra vita dopo i primi periodi di assestamento è stata meravigliosa insieme. Impagabile. Stando con loro ho imparato a ''leggerli'' perchè il loro modo di comunicare è standar, non sono come noi che alle volte davanti sorridiamo e dentro di noi vorremmo dare un c***otto al nostro interlocutore loro sono limpidi. Ed è sacrosanto che non esistono cattivi cani ma cattivi padroni noi compagni di vita di pit bull amstaff dogo corso lo sappiamo bene.

madaboutdanny

Scusate, facendo un paragone con gli umani, i cani non hanno un carattere proprio? Cioè capita sovente in una famiglia che con la stessa educazione escano figli con caratteristiche completamente diverse, ad esempio io sono sempre stata pigra ed apatica, i miei fratelli no, anzi! Eppure l'educazione è stata la stessa. Come posso capire se sto in qualche modo soffocando la sua natura piuttosto che educando? Ad esempio a me non importa niente se il mio cane dorme con me o sale sul divano, cose che pare non debbano fare, mi spiace un poco che debba sempre tenerlo al guinzaglio perchè non mi fido della sua curiosità, che non riesca ad insegnarli a non ingurgitare tutto quello che trova di mangiabile in giro, d'altro canto è un cane molto tranquillo che ha dato solo qualche problema di distruzione di cuscini, braccioli e materassi quando era cucciolo. E' arivato in casa perchè mio fratello voleva da sempre un bull terrier, naturalmente non si era informato sulle sue caratteristiche, lui lavora tutto il giorno e mi aveva chiesto se per i primi mesi potevo tenerlo io dato che non gli sembrava giusto lasciarlo solo tutto quel tempo appena arrivato, il problema è che poi io, non lui, ho scoperto che il bull terrier non è un cane che possa stare molte ore chiuso in casa da solo, altrimenti da via di matto. Così ora ce l'ho praticamente sempre io e lui viene nei week end. Devo dire che il mio Muttley non corrisponde pienamente ai canoni della razza, dato che a volte per lavoro lo lascio solo anche 6/7 ore, inoltre lui è un dormiglione, come ora che sono le 2 e dorme sul divano a fianco a me....Di una cosa sono fiera, di essere riuscita a farlo socializzare con tanti tipi di cani, che non abbia mai aggredito un cane e che non abbai mai a nessuno, anche se in questi 2 ultimi casi penso sia tutto merito del suo carattere e non mio.

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: madaboutdanny il 04-07-2011 14:32 ]

FatLadyOfLimbourg

però senza dubbio c'è un aiutino da madre natura. ci son cani più remissivi e cani più aggressivi, non nel senso di cattivi.. non credete? piuttosto, mi piacerebbe che facessero lezioni di comportamento con cani ai bambini piccoli a scuola perchè davvero i genitori a volte non gli insegnano nulla.. ed è un pericolo enorme. per fortuna il mio si fa tirar le orecchie e sopporta gli acuti senza battere ciglio.. ma è solo fortuna! anche perchè devo dire che non sono una grande addestratrice.