Gatta di otto anni con rinotracheite. Azithromycin


Pubblicato in: Gatto

Per partecipare a questa discussione clicca qui

Forum disponibile alla sola consultazione : ISCRIVITI al NUOVO FORUM !



ensan

Sette anni fa abbiamo adottato dall' ENPA una gattina che da tre anni a questa parte ha manifestato strani sintomi dapprima stagionali tipo allergia, poi stabili tipo tosse e raffreddore. In clinica le hanno fatto ripetuti esami del sangue sempre risultati negativi: il gatto è sano; cambiato veterinario abbiamo insistito per una cura antibiotica: risultati quasi nulli. Cambiato ancora medico le è stata diagnosticata una rinotracheite cronica incurabile: unica soluzione il trattamento dei sintomi col cortisone. In internet abbiamo letto di una signora che ha curato due gatti con Azithromycin Mepha, somministrando 1/4 di pastiglia da 250mg ogni due giorni per tre volte. abbiamo fatto l'esperimento ma dando il farmaco per tre giorni consecutivi: Virginia pareva esplodere ma poi sembrava guarita ma il veterinario disse che sarebbe ricaduta. Infatti dopo tre mesi abbiamo dovuto ripetere la cura così abbiamo avuto altri tre mesi di benessere. Ora non sembra aver più effetto: che sia possibile cambiare farmaco? Che dipenda dall' aver dato il farmaco per tre giorni consecutivi invece che a giorni alterni? Non ce la sentiamo di farle iniezioni di cortisone ogni settimana o anche più spesso. Viviamo in un appartamento in città con tre gatti, ovviamente vaccinati, e non sappiamo come tenerli separati. Ci è stato detto che non ci sono problemi. Tra pochi giorni andremo nella casa in montagna e i nostri amici saranno liberi di uscire e rientrare a piacimento: possono esserci contro indicazioni? Sarei grato se qualcuno potesse darmi dei consigli.

calzinimaya

il farmaco che citi è un antibiotico, quindi se il gatto è migliorato con l'uso potrebbe indicare una causa batterica che era resistente ai primi antibiotici usati.
il micio ha mai fatto una rino/broncoscopia eventualmente con lavaggio e coltura con antibiogramma?

ensan

Mai proposti ne sentiti quegli esami che mi elenchi. Ha fatto solo dei comunissimi "raggi X" da cui sisulta che ha i polmoni un po' edematosi (ancora due anni fa) Comunque mi pare che lentamente stia migliorando ancora: si alimenta di brodo di minestra di verdura: lo pretende ogni sera! Ed ovviamente ha le crocchette. Ha ricadute serali o in momenti di nervosismo.

ensan

Mi hanno suggerito di poter tamponare il muco e di portarlo in clinica per l'individuazione dei batteri, senza sottoporre Virginia a spiacevoli esperienze. Può essere vero?

Gattamatta

ensan perdonami ma a parte la malattia della micia mi preoccupa un'altra cosa che hai detto, se vivi in città non lasciare subito liberi di uscire i mici perché spaventati dal cambio di ambiente (e i gatti ne risentono molto) potrebbero fuggire e non tornare più, ogni volta che si cambia ambiente il gatto ha bisogno di passare un periodo abbastanza lungo al chiuso per poter gradualmente riconoscere gli odori e solo dopo molto tempo, almeno un mese direi, iniziare a liberarli per cui se devi passare solo qualche giorno in montagna ti consiglierei di non farli uscire affatto, se invece ti stai trasferendo vale il discorso dell'adattamento appena fatto. Per la malattia della piccola spero che possa di nuovo risponderti il veterinario quanto prima...

ensan

Grazie ma non preoccuparti: andiamo nella nostra casa in montagna che loro conoscono bene. Tappo e Susy sono nati qui e tutti hanno vissuto qui a lungo (anni) anche se con intervalli cittadini di mesi. Ad ogni modo appena arrivati li sbarchiamo dentro casa dove c'è cibo e acqua freschi e da lì iniziano le loro ispezioni molto caute, riconoscono l'ambiente e cominciano a muoversi prudentemente sentendo gli odori degli animali che hanno attraversato il loro territorio (siamo un po' isolati) Dopo pochi minuti ricevono anche visite: il gatto dei vicino, moroso di Virginia e padre putativo di Tappo, viene a condividere crocchette e calduccio. Grazie, ciao, auguri