CUCCIOLA... (FORSE) in arrivo...CONSIGLI!


Pubblicato in: Cani di razza

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SUMMER

Avete MAI sentito parlare dell'allevamento EMILDOG di correggio... vorrei andarci per vedere cuccioli di chiwawa... Inoltre avete consigli su come inserire la cucciola , visto che in casa ho un Gattone di 6.5kg????
Grazie Mille

FinaLea

Non conosco nè l'allevamento di cui parli nè la razza.
Quello che però mi sento di consigliarti fortemente è:
- Non fermarti al primo allevamento... girane diversi e fatti una buona panoramica
- Evita allevamenti multirazza: gli allevatori seri si occupano di 1 max 2 razze; se l'allevamento dispone di cuccioli delle più svariate razze va da se che non sono allevati lì ma comprati da altri (avrai visto che note tristi vicende dei cuccioli dell'est a Striscia...)
- Chiedi all'allevatore di visitare l'allevamento, i luoghi dove i cani vengono tenuti di giorno e di notte, valuta bene il grado di pulizia.
- Chiedi di vedere i genitori del cucciolo a cui sei interessata/o e diffida di quegli allevatori disposti a darti il cucciolo appena svezzato. L'ideale sarebbe che restasse con la madre e i fratelli fino a 3 mesi; 70/80 gg può essere già un buon compromesso (tre mesi indubbiamente per un allevatore sono abbastanza onerosi)
- richiedi il libretto sanitario e la copia del pedegree dei genitori; non lasciarti "abbindolare" da chi ti dice: senza pedegrèe costa "X" col pedegrèe costa "Y".
Il costo "fisico" del pezzo di carta è ben poco ma dietro al pedegree c'è il gran lavoro di selezione effettuato dall'allevatore... una sorta di certificato di garanzia del cucciolo stesso.

Spero di essere stata esaustiva e non essermi dimenticata di cose importanti... facci sapere....

hugo

Aggiungo...
prima di prendere il cucciolo fatti rilasciare dall'allevamento un certificato di buona salute come garanzia
Quoto in pieno Finalea.

saluti

Logan24

Anchio quoto finalea,
tranne per l'età di adozione, non sono d'accordo sull'aspettare i 3 mesi. A parte il fatto che l'età di adozione dovrebbe essere diversa a seconda della razza e della taglia perchè ci sono cani che hanno una maturazione più lenta e di conseguenza l'adozione può essere più tardiva. Ma in generale a meno che l'allevatore non si ponga la briga di portare il cucciolo in casa, tra le persone, in luoghi pubblici etc..lasciarlo in allevamento fino a tre mesi vorrebbe dire perdere 1 mese di socializzazione, mentre questo è proprio il periodo più importante per far apprendere al cucciolo il più possibile sul mondo esterno in cui si troverà a vivere (ovviamente con le dovute cautele e senza traumi).
Per me i giorni dovrebbero essere tra i 60 e 70. I cani di taglia piccola sono un po' più precoci di quelli di taglia grande.

Come testi per sapere come inserire correttamente il cane ti consiglio:
- dalla parte del cucciolo. di Antoni, Tarricone. Ed. Olimpia, e
- Compagni di viaggio. di A. Capra e D. Robotti. Calderini.

Quoto Logan.

bracchetto

Quote:

23-11-2009 alle ore 13:20, FinaLea wrote:

- Evita allevamenti multirazza: gli allevatori seri si occupano di 1 max 2 razze; se l'allevamento dispone di cuccioli delle più svariate razze va da se che non sono allevati lì ma comprati da altri (avrai visto che note tristi vicende dei cuccioli dell'est a Striscia...)




parole sante!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Annas

Secondo me non si possono dare indicazioni certe sugli allevamenti; ora è vero che di norma molti allevamenti multirazza sono dei baracconi commerciali dove l'ultimo interesse è il benessere dei cuccioli, ma è anche vero che ci sono allevamenti riconosciuti dall'enci i cui soggetti gareggiano anche in esposizione con successo che poi vendono cuccioli con parecchi problemi dei quali poi non rispondono (nella mia "carriera" ho visto molti casi).
Pertanto, quando qualcuno mi chiede consiglio su dove prendere un cucciolo di una determinata razza, se conosco bene un allevamento lo indico, altrimenti suggerisco di rivolgersi al club di razza (in questo caso il CCC Sito web qui) e poi di documentarsi bene anche con visite ripetute.

Quanto all'età per prendere un cucciolo di piccola taglia come il chihuahua è meglio aspettare sui 3 mesi, ameno che non si abbia già una certa esperienza.

FinaLea

Ma infatti qui nessuno ha consigliato allevamenti specifici nè affiliati Enci nè non affiliati.
Semplicemente, e credo tu sia d'accordo, sconsigliamo vivamente quegli allevamenti che, proprio perchè di troppe razze, non possono ritenersi tali ma semplici rivenditori di animali.
Poi purtroppo lo sappiamo bene.... è pieno il territorio di allevamenti mono razza che sarebbe meglio non esistessero

Annas

Quote:

24-11-2009 alle ore 15:18, FinaLea wrote:
Ma infatti qui nessuno ha consigliato allevamenti specifici nè affiliati Enci nè non affiliati.
Semplicemente, e credo tu sia d'accordo, sconsigliamo vivamente quegli allevamenti che, proprio perchè di troppe razze, non possono ritenersi tali ma semplici rivenditori di animali.
Poi purtroppo lo sappiamo bene.... è pieno il territorio di allevamenti mono razza che sarebbe meglio non esistessero



Rispondevo semplicemente alla domanda di Summer, domanda che mi sono sentita porre direttamente tante volte e tante volte pur conoscendo anche personalmente diversi allevatori non me la sono sentita di indirizzare da questi l'acquirente, perchè a parte pochi sui quali avrei messo e metterei la mano nel fuoco sostanzialmente posso garantire soltanto i miei cuccioli... è un argomento troppo delicato che ognuno dovrebbe poi approfondire da sè con visite all'allevamento, chiacchierate con gli allevatori, visite alle expo... già di per sè rivolgersi ad allevatori riconosciuti è un passo avanti ma anche in questi casi le fregature non mancano come può giocare il suo ruolo anche la sfortuna... pertanto consiglio sempre di fare le cose con calma, cosa che però non è facile conciliare con la scelta di un cucciolo, dove entrano in gioco i fattori emotivi.

FinaLea

Concordo pienamente

Domanda semplice:

Cosa si intende per "passo avanti" rivolgendosi ad un allevamento riconosciuto?
Vorrei ricordare che per ottenere l'affisso bastano 600€ e due cucciolate di cui la seconda abbia almeno un anno di età... il resto, tutto il resto, non conta!

L'allevamento famoso che è stato sequestrato perchè l'allevatore diceva di allevare con il metodo della selezione naturale (ricordate?) era riconosciuto Enci e riconosciuto dal club di quella razza... non solo, lui era addirittura un membro di quelli importanti di quel club... pertanto, oserei dire che è IMPORTANTE informarsi sempre e comunque, visitare l'allevamento, frequentare qualche mostra internazionale, leggere su internet, ecc ecc... e verificare che l'allevatore stia facendo un lavoro e non un semplice commercio di cani.

Ovviamente non è una critica a quello che avete espresso, ma solo un approfondimento dovuto per evitare che vi siano fraintendimenti ed equivoci da parte di chi legge!



Annas

Quote:

24-11-2009 alle ore 19:28, hjluk wrote:
Domanda semplice:

Cosa si intende per "passo avanti" rivolgendosi ad un allevamento riconosciuto?
Vorrei ricordare che per ottenere l'affisso bastano 600€ e due cucciolate di cui la seconda abbia almeno un anno di età... il resto, tutto il resto, non conta!

L'allevamento famoso che è stato sequestrato perchè l'allevatore diceva di allevare con il metodo della selezione naturale (ricordate?) era riconosciuto Enci e riconosciuto dal club di quella razza... non solo, lui era addirittura un membro di quelli importanti di quel club... pertanto, oserei dire che è IMPORTANTE informarsi sempre e comunque, visitare l'allevamento, frequentare qualche mostra internazionale, leggere su internet, ecc ecc... e verificare che l'allevatore stia facendo un lavoro e non un semplice commercio di cani.

Ovviamente non è una critica a quello che avete espresso, ma solo un approfondimento dovuto per evitare che vi siano fraintendimenti ed equivoci da parte di chi legge!





E' un passo avanti rispetto a chi va nel negozio o a chi si affida alle Pagine Gialle perchè fa una prima mossa corretta, ma ho scritto da subito che anche gli allevamenti riconosciuti e produttori di campioni possono affibbiare i loro bei bidoni e pertanto occorre documentarsi molto e non sono sufficienti nè le raccomandazioni altrui nè le belle pubblicità sulle riviste.

FinaLea

Giusta la tua puntualizzazione Luca... sono pienamente d'accordo con ciò che scrivi.
Io stessa ho scartato diversi allevamenti enci di PT quando cercavo Birka

emildoggestore

Salve a tutti !! Sono la responsabile dell Allevamento Emil Dog !
Vorrei solo poter dire la mia su cosi diverse domande e risposte che ogni tanto vedo su dei blog....

Sappiamo beneissimo che oggi come oggi sul settore cinofilo vi è di tutto e di più....ma del resto su ogni settore (dall'alimentare al vestiario ecc...)!!!

Io vorrei solo poter dare un semplice ed onesto conisglio e NON esprimere le classiche opinioni che generalmente creano solo diffidenze e denigrazione gratuita sulla "mente pubblica" (quando non si conosce di persona e quando non si ha avuto alcuna esperienza propria)...

basta contattare la Az. U.S.L. di competenza del territorio degli allevamenti e chiedere se gli stessi possiedono tutti i requisiti igenico sanitari,autorizzazioni e se in regola con le normative vigenti !!!

PUNTO E BASTA !!!

Provate e .... constatere che vi sono più problematiche su fatiscenti allevamenti cosidetti AMATORIALI e anche PROFESSIONALI di cui quest'ultimi non possiedono nemmeno i requisiti sanitari,sprovvisti di registri anagrafici ecc...ecc..ecc..
Un saluto.

Elena Bellelli
Allevamento Emil Dog


FinaLea

Mi spiace dover dissentire...

Senza far nomi, non sarebbe corretto, ma sono anni che ci battiamo per smascherare un "allevamento" multirazza in zona che commercia in cuccioli provenienti dall'est.
Ma siccome questi "signori" hanno tecnicamente le carte in regola e i documenti asl al loro posto, nulla possiamo fare se non dissuadere quanta più gente entra in contatto con noi dall'cquistare quei cuccioli.

E' triste dirlo ma troppo spesso son proprio le autorità a non dare il buon esempio.

bracchetto

anche i peggiori cagnari sono autorizzati dall'asl. non è una tutela, non è una garanzia.
chi alleva (sempre che allevi e non importi selvaggiamente dall'est...) troppe razze di cani
(qualcosa tipo:
BARBONCINO
BASSOTTO
BEAGLE
BOLOGNESE
BORDER COLLIE
CAVALIER KING CHARLES
CHIHUAHUA
GOLDEN RETRIEVER
JACK RUSSELL TERRIER
LABRADOR RETRIEVER
MALTESE
PINSCHER
SHAR PEI
SHIH TZU
SPITZ TEDESCO
VOLPINO ITALIANO
WEST HIGHLAND WHITE TERRIER
YORKSHIRE TERRIER, tanto per intenderci)
non può essere un allevatore serio, non può avere un'adeguata conoscenza di ciascuna razza e occuparsene a dovere. chi produce cani in catena di montaggio non è un allevatore, ma un mercante privo di scrupoli.
chi "alleva" così farebbe solo bene a smetterla di lavorare con animali vivi e dedicarsi ad altro... che so, tassidermia.

Annas

Concordo con Bracchetto.
I requisiti sanitari sulle strutture non garantiscono l'acquirente sui problemi congeniti che può avere un cucciolo, sulla selezione operata, sulle metodologie adottate nell'allevamento dei cuccioli, sullo sfruttamento delle femmine e altro ancora.
I requisiti igienico sanitari inoltre spesso servono a garantire la comunità degli umani più che altro.
E' vero, ci sono anche allevamenti con affisso dove le cose si fanno male, anzi malissimo per questo consigliamo di approfondire bene la conoscenza dell'allevatore prima di fare qualunque acquisto.
Però Cara Elena, lei non è venuta qui a dichiarare che il suo allevamento segue rigide dottrine di selezione, che i suoi sono riproduttori testati, ecc. bensì a malamente informare gli inesperti sui presunti requisiti necessari perchè un allevamento sia considerato di buon livello... e mi perdoni, ma con chi scrive "PUNTO E BASTA" non c'è molto da interloquire.

Senza scendere nel particolare dell'allevamento in questione, vorrei ricordare che QUALUNQUE allevatore DEVE firmare sempre e comunque questo codice al momento dell'affiliazione all'Enci. E soprattutto DEVE rispettarlo.


Codice Etico


Chiunque non rispetti tali norme NON può essere definito un "ALLEVATORE"... ma un "commerciante di cani" o un "canaro" o come dir si voglia.

Sono molto interessanti gli artt. 4, 8, 11, 17 e 20 in merito al discorso che si stava facendo ed in merito alla diatriba in questione.

Infatti, probabilmente, la "diceria" che gli allevamenti multirazza (inteso come più di 3-4 razze e soprattutto non affini tra loro) sono "sconsigliabili" è perchè è già molto difficile lavorare bene ed approfonditamente al miglioramento di una razza, non voglio quindi immaginare cosa voglia dire dover lavorare per migliorarne 5 o 10, tra l'altro una totalmente diversa dall'altra... e così talvolta si tende a "supporre" (giustamente od ingiustamente dipende dai casi specifici e non si può e non si deve etichettare gratuitamente senza essere certi) che il fine ultimo sia il mero commercio di cani, e si può supporre che tali allevamenti alla fin fine prendano cani da allevatori amatoriali o professionali esterni (ad andar bene), ovvero facciano quello che viene "vietato" nell'art. 17.

Comunque sia, come già precedentemente detto, bisognerebbe, prima di acquistare un cane, accertarsi dell'allevamento tramite:

- VISITE sul posto;
- partecipazione ad expo o prove di lavoro dove siano presenti i cani di tale allevamento (altrimenti non comprendo come si possa valutare il lavoro svolto dall'allevatore se non vi sono giudizi di giudici esperti) non tanto per verificare i risultati fini a se stessi ("campione" non vuol dir "garanzia") ma per verificare se lo standard è rispettato sia morfologicamente che caratterialmente.
- visione della madre della cucciolata e dei pedigree dei genitori;
- richiesta SEMPRE e COMUNQUE del PEDIGREE del cucciolo, altrimenti non ha ALCUN SENSO acquistare il cane, meglio adottarne uno! Se un allevatore propone IN VENDITA un cucciolo senza il pedigree significa che sta facendo qualcosa vietato dal codice etico (art. 8); diverso è se lo regala o chiede unicamente il rimborso spese! Questo perchè potrebbe ritenere il soggetto non corrispondente assolutamente allo standard, pertanto preferire non "consentire" al soggetto i documenti che garantirebbero un "accoppiamento autorizzato". Ovviamente l'allevatore DEVE comunicare tale situazione al nuovo acquirente e renderlo edotto della situazione.



Credo che per giudicare un allevamento bisognerebbe valutare innanzittutto il "prodotto" (scusate il termine) di tale allevamento, e pertanto i cani stessi, indubbiamente molto più che la "forma" dell'allevamento.

Ecco, forse esistono due forme di pensiero, quelli che badano più alla forma e quelli che badano più ai contenuti... (un po' come accadeva ai tempi in cui ci facevano fare i temi... non sempre la sufficienza era garantita solo grazie alla forma od ai contenuti) e, personalmente, ritengo che la scelta migliore sia puntare al mezzo!!!

Sicuramente allevando con amore e passione non si riesce a far tanti soldi, se ne spendono tantissimi e si fa fatica a "sopravvivere". "Amatoriale" non significa fregarsene delle regole, "professionale" non significa fregarsene della passione... credo che generalizzare e "catalogare" sia del tutto sbagliato... ma credo anche che il DIALOGO sia fondamentale per chi vuole rendere partecipi gli altri delle proprie ragioni.



Logan24

anche nella mia zona c'è un "allevamento" di questo tipo..con tutti i requisiti igienico sanitari..
Ma questo, come hanno detto hjluk e gli altri non è allevare, semmai è commercializzare..c'è una differenza neppure troppo sottile..
povere creature..