La storia di Rocco


Pubblicato in: Varie

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ChiaraEgliAltri

Sono un meticcio lupoide di 8 anni; sono nato in una casa di campagna abbandonata, e i primi 5 mesi della mia vita li ho passati così, allo sbando, con mia mamma, 2 zie e i miei 7 fratelli. L'umano che si definiva nostro padrone si è presto stancato di venire tutti i giorni a darci da mangiare, e sempre più spesso dovevamo arrangiarci. Ci sono stati giorni difficili… una volta, accecato da una rabbia famelica, ho mangiato un pezzo di coda di un mio fratello, e lui per tutta risposta mi ha strappato mezzo orecchio... nessuno a dividerci, nessuno a calmarci, nessuno a sfamarci. Eravamo sempre più lupi e sempre meno cani, ringhiavamo e mordevamo la recinzione ogni volta che qualcuno si avvicinava. Tutti avevano paura di noi. Solo un contadino testardo ogni tanto si azzardava a lanciarci qualche avanzo o un pò di pane secco. Un giorno il "padrone" si rifece vivo con 2 persone; con l'inganno hanno catturato 2 mie sorelle e le hanno portate via. Questa scena si è ripetuta più volte, ho visto gli altri fratelli ed anche le mie zie scomparire; alla fine siamo rimasti 3, la mamma, io e mio fratello Coda mozza. Dicevano che eravamo rabbiosi, e da allora nemmeno quel contadino testardo si è visto più... Poi un giorno il "padrone" è tornato, di nuovo con 2 estranee; mi hanno catturato con l'inganno di una manciata di biscotti... la ragazza mi ha preso... e non mi ha lasciato più. Non so qual'è stata la sorte di mio fratello e di mia madre: quel giorno ho sentito una parola che, non so perchè, mi ha fatto rabbrividire: "canile". Ero pelo, ossa e zecche, così le umane mi hanno portato in una casa con mille e più odori, dove abitava una signora tutta vestita di verde che puzzava di disinfettante. Non osavo ribellarmi, la rabbia era tantissima, ma il terrore era più forte, e non osavo quasi respirare! Dopo mi hanno portato nel grande giardino di una grande casa di campagna, che però stavolta non era affatto abbandonata: c'erano varie persone, ma era solo la ragazza, costantemente e testardamente, a venire a trovarmi, a portarmi da mangiare e a provare sempre ad accarezzarmi, anche se poi magari io ringhiavo, mordevo o scappavo... ma lei non mi picchiava mai, nè mi inseguiva. Beh, la testardaggine di Chiara ha funzionato: ora lei è la mia migliore amica, piano piano è riuscita a farmi dimenticare tutta la rabbia che avevo; anche le coccole hanno cominciato a piacermi! E con le coccole ho anche un pò accantonato la paura delle botte! Oggi sono 8 anni che viviamo assieme; solo lei può toccarmi il sedere o usare la scopa vicino a me; solo lei può portarmi in macchina ed in paese in mezzo a tanta gente sconosciuta; con lei mi sento sicuro, e se lei si avvicina a me quando sto male (le chiamano "crisi epilettiche", ma io so solo che ogni tanto tremo tutto, non vedo più niente e a volte mi scappa la pipì senza che io possa controllarla… comunque dicono che sto male per via delle botte che ho preso in testa quando ero piccolo...) l'angoscia mi passa più in fretta. A volte, di notte, non so bene perchè, mi assale una triste angoscia... e allora ululo, con tutto il mio fare lupesco… e sempre Chiara, da creatura testarda quale è sempre stata, scende in cortile, spesso in pigiama ed assonnata ed infreddolita, e mi accarezza, e mi parla, e guarda la luna e le stelle con me per un pò... il mio cuore gonfio di paura comincia a lacrimare, e a volte piango un pò, ricordandomi del cucciolo abbandonato che ero… ma se non stacco mai i miei occhi da quelli di Chiara sto meglio... ed allora, finalmente, buonanotte.

Annas

E' struggente.

mnhasc

Sono commossa....

Freedom

senza parole

misssmith

Un bellissimo lieto fine, Chiara...

FinaLea

Davvero toccante... complimenti Chiara, pochi sarebbero stati in grado di fare altrettanto.

emynin

letto ora....

lezione per tutti.
specie in questo momento in cui l'aggressività dei cani fa, giustamente paura.

grazie per averci fatto vedere che ci sono cani recuperabili.
che soffrono.
ma che ce la possono fare.

*emy*