Un gatto randagio


Pubblicato in: Varie

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Cristina70

Vivevo in un condominio anni fa, aveva di fronte un piccolo giardino.Alcuni gatti passavano spesso di lì perchè una deliziosa signora anziana dell'ultimo piano dava loro da mangiare e da bere.
Un giorno vidi una sagoma rossa, una creatura magrissima, traballante, con gli occhi spaventati e sbarrati di chi sta male, di chi sente dolore.Erano un mare di disperazione quegli occhi azzurri, e reggevano un corpo che disegnava uno scheletro in ogni sua parte, in ogni suo singolo ossicino.
Mi dissero che stava morendo, che una volta era un bel gatto, ma ora stava morendo.Senza un perchè, senza nessuno che si chiedesse un perchè.
Non si faceva toccare, non si faceva avvicinare, aveva paura di ogni rumore, prendeva la pioggia senza scappare, non riusciva più a scappare, non riusciva più a camminare.Solo la linguetta rossa si muoveva fuori e dentro la sua bocca e penzolava poi giù, come una cosa già morta, come una cosa inutile.
Gli ho preparato una cuccia al riparo, al coperto, ho messo del tessuto caldo tra i gerani sfioriti da un autunno freddo e piovoso.Ho messo vicino una ciotola con un omogeneizzato.
Mi sono allontanata e l'ho visto annusare l'aria, avvicinarsi lentamente al giaciglio, tanto lentamente da farmi sentire male solo a guardarlo.Ho sistemato la cuccia ogni giorno, l'ho pulita, ho messo da mangiare ogni volta che uscivo.Lui era sempre nascosto, ma sentivo che mi osservava.
Non l'ho mai accarezzato, non ho mai nemmeno tentato, ho sempre rispettato la distanza che lui voleva avere dall'uomo, da tutti, da me.
Quegli omogeneizzti gli hanno dato la forza di fare un salto, e farmi capire che voleva la sua cuccia spostata in un posto preciso, un posto che riteneva più sicuro.Da quel momento ci siamo capiti, ci siamo aspettati, ci siamo accettati, sempre senza nemmeno sfiorarsi.Poi, dopo un mese, una sera tornando a casa non l'ho visto più nella cuccia...un tuffo al cuore, ho pensato al peggio... l'ho cercato in giardino, nelle strade vicine, nulla.
Non c'era, non c'era più da nessuna parte.
Sono tornata a casa con le lacrime agli occhi e quei gradini che mi portavano al primo piano, sembravano non finire mai.
Poi la scoperta, davanti alla mia porta, seduto sullo zerbino c'era lui, dignitoso, silenzioso e composto, con negli occhi una luce diversa.
Mi sono avvicinata piano, ho aperto la porta e lui, cauto, è entrato.La mia gatta Cleo dormiva su una poltrona, gli è andata incontro, si sono annusati, si sono presentati.Poi lui mi ha guardato, ho capito e gli messo da mangiare.Una visita nella lettiera e poi un timido salto sulla poltrona, dove dopo un pò si è addormentato.
Mi aveva scelto, mi aveva adottato.
Lui mi aveva aperto la sua porta e io ero sorpresa, commossa, felice.
Da quel giorno la mattina usciva e la sera mi aspettava sulla porta per rientrare in casa...poi una sera una carezza, poi un'altra e un'altra, ha accettato le mie mani, il mio desiderio di coccolarlo.
Dopo quel momento non è più voluto uscire di casa.Al mattino gli aprivo la porta e lui mi guardava come dire " Se posso..resto dentro"...
Ho potuto curarlo, finalmente.Il veterinario lo ha visitato in ogni sua parte, mi ha detto che era stato picchiato, preso a calci o bastonato.Aveva fratture calcificate in vari parti del corpo, la mandibola poi era ridotta malissimo, fratturata in diversi punti.
Aveva sofferto l'indicibile quel povero gatto, i denti erano caduti in seguito alle fratture, non poteva più alimentarsi, stava morendo di stenti.
E' stato operato, curato, assistito.Si è ripreso, lentamente, ma si è ripreso.Lo chiamavano Red, nel condonimio, ho continuato a chiamarlo Red, la sua storia è anche in quegli anni, forse 6 o 7, che ha vissuto per strada, che ha vissuto alla ricerca di cibo, di caldo, di riparo, di una mano amica.La sua storia è anche il pestaggio che ha subito, la sofferenza, la fame, la paura.
Cambiargli nome era una scelta sbagliata, lui non avrebbe mai dimenticato e io non potevo cancellare il suo passato infelice con una parola.
Sono passati 5 anni.
Red ora è malato, ha l'insufficenza renale, non guarirà, purtroppo.Ma è sereno, è circondato da altri trovatelli che in questi anni sono entrati nella mia famiglia.Vanno tutti d'accordo, tutti sanno bene da dove vengono, tutti ricordano.
Sta avendo tutte le cure possibili per la sua malattia, lo aiuterò in ogni modo, in ogni modo possibile, in ogni modo esistente, anche quando la sofferenza sarà inutile da sopportare.Lo aiuterò anche in quel dolorosissimo momento.
Lui è una vita che viene prima delle mie emozioni, prima dei miei sentimenti, è una creatura che mi ha dato una gioia infinita in questi anni, che mi regalato milioni di sorrisi. E ci sarò sempre per lui, pensando a lui, al suo bene, alla sua serenità.
Ho un solo dispiacere...non l'ho mai sentito miagolare, non può farlo, non può più farlo.Chi lo ha picchiato gli ha lasciato questo perenne ricordo, a cui non si è potuto porre rimedio.
Però quando Red ci prova, quando Red apre la bocca senza emettere suono, io lo sento lo stesso, io lo capisco lo stesso...e gli voglio bene ancora di più...

Questa è la storia di un gatto randagio.
Un gatto randagio che doveva morire, nell'indifferenza del mondo.
Ha deciso di fidarsi ancora, di fidarsi di me e mi ha fatto un regalo enorme, mi ha dato una gioia che non so spiegare a parole.
Riempirà i miei giorni spero per tanto tempo ancora, sarà ancora il mio principe rosso dagli occhi azzurri come il cielo, occhi in cui adesso io leggo tanta tranquillità.
Questa è la storia di un gatto, del mio gatto Red.
Questa è la storia di un amore. null

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: Cristina70 il 05-12-2005 16:12 ]

dany69

Non ho parole, Cri. Sei proprio una persona bella. E questa è una bellissima storia. Ti voglio bene.
Ciao Red. Tieni duro piccolino.
Ciao Cri.

parsifal

Ecco, anche questa volta ho le lacrime agli occhi, vorrei poter allungare una mano per accarezzare quel micio così speciale, e stringerti la mano.
La storia di Red in qualche modo somiglia a quella di Matisse, il gatto della mia mamma. La scorsa estate mia madre mi disse di aver trovato un gatto in giardino, si trattava di un gatto ma non si capiva cosa fosse, ovvero aveva il pelo tagliato come se avessero usato una tosatrice senza saperla adoperare, vi erano punti in cui i ciuffetti di pelo erano lunghi, altri invece in cui la pelle era nuda ed escoriata, per quel che si poteva vedere pareva bianco. Di taglia grande, ma magrissimo, quasi sfinito. Era terrorizzato, non si faceva avvicinare, apriva la bocca per miagolare ma non uscivano suoni. In quel momento mia madre decise di accudirlo, non sapeva cosa avrebbe fatto, ma l'importante era aiutarlo. Per alcuni giorni riempì sempre una ciotola per l'acqua ed una di cibo, lo vedeva apparire per nutrirsi, ma poi scompariva nel nulla. Dopo qualche giorno mia madre si accorse che il gatto andava a nascondersi e a dormire sotto al suo letto in casa (i miei abitano al piano terreno, in estate tengono le finestre aperte poichè hanno le inferiate, dalle quali il gatto riesce a passare!). I giorni passavo e Matisse permetteva loro di avvicinarsi sempre più. Quando finalmente poterono toccarlo lo portarono dal veterinario. Il medico confermò lo stato precario del gatto, disse che pochi giorni sarebbero bastati perchè il micio morisse di stenti, valori ematici sballati, problemi renali, al cuore e di respirazione....gli mancavano 2/3 denti a causa di un trauma, sotto alle zampe avevano conficcato delle gomme da masticare.... il pelo era stato straziato.
I miei decisero di tenerlo, si rimboccarono le maniche, lo fecero ecografare, radiografare, esaminare e visitare. Seguirono tutte le indicazioni e le cure della clinica veterinaria.
A distanza di un anno e mezzo oggi Matisse è un gattone (mezzo persiano) con un pelo lunghissimo candido, dovrebbe avere una decina di anni, ora pesa oltre 7 kg, è molto timoroso ma adora in particolare mia madre, la guarda fissa negli occhi le sale sul petto e con le zampine le accarezza il viso! La sua condizione fisica è enormemente migliorata, i valori renali con un'alimentazione adeguata sono quasi nella norma, il cuore è sotto controllo farmacologico. Anche lui esce poco, pochissimo, trascorre le belle giornate nel giardino privato dei miei dentro ad una cesta nascosta sotto la siepe che gli consente di spiare il mondo esterno, ma non attraversa quasi mai quel confine. Il suo sguardo però ogni tanto è triste, chissà cosa ricorda, chissà che cosa gli è capitato... ma il rapporto che ha con mia madre è quasi incredibile, la adora.

Dalek

Senza fiato, ecco come mi ha fatto rimanere!


sprinky

Cristina…la fiducia di Red non poteva essere riposta in un cuore migliore.
Quanto male ha subito, non lo dimenticherà ma forse lui ha sempre saputo che per trovare il tuo immenso amore, doveva passare attraverso una sofferenza immensa. Un bacione a Red e a te.
p.s: qui in ufficio tutti penseranno che piango a fiumi per via della gravidanza, almeno ho questa scusa per ora.
Ciao bella.


angi82

non ci sono parole...sembra una bellissima favola e invece è realtà!Quando ho letto il titolo del post avevo paura ad aprirlo...un'altra brutta storia..ho pensato!e invece, insufficienza renale a parte ovviamente, è una storia splendida...che persona sei è inutile dirlo Cristina, 1)perchè lo sai 2)perchè non ne hai bisogno!!
P.S. penso che stasera raconterò questa storia ai "miei" 5 bimbi!!!

ruspy

con le lacrime agli occhi, posso solo dire che il vostro è un VERO AMORE! Forza Red!!

Roby

Complimenti!Complimenti a te,Cristina,e complimenti alla tua mamma,Parsifal!Magari al mondo esistessero tante persone come voi....non ci sarebbero più animali costretti a vivere di stenti e a rischiare ogni giorno la vita per le strade!!



Roby

Anche io ho una storia da raccontare...mi è ritornata in mente solo adesso,rileggendo le vostre storie!
Sono passati poco più di due anni da un sabato sera di fine estate...ero con un gruppo di amici a decidere il da farsi per la serata.Ad un tratto vediamo sfrecciarci davanti agli occhi un micetto bianco e rosso che,spaventato da noi,scappa infilandosi sotto alla macchina di un nostro amico. Di lì ha avuto inizio la nostra odissea......eravamo tutti convinti che il micio fosse uscito da solo approfittando di una nostra distrazione,ma a me la cosa non convinceva:eravamo stati troppo attenti a guardare che uscisse per non accorgercene!E infatti, dopo esserci procurati una torcia,abbiamo visto che il micio era incastrato e di lì non sarebbe uscito!E'ovvio che il mio amico si è reso conto del fatto che la macchina da lì non si sarebbe mossa fino a che non fossimo riusciti a far uscire il gattino e così,i ragazzi del gruppo,si sono rimboccati le maniche e hanno fatto il tentativo di smontare la ruota anteriore della macchina per cercare di infalare il braccio!Il micetto però era troppo spaventato per lasciarsi prendere e il nostro tentativo non è andato a buon fine!Hanno rimontato la ruota e sembrava che non ci fossero altre soluzioni se non andarcene a piedi e aspettare che il gattino si liberasse da solo!In quel momento però ho pensato di chiamare i vigili del fuoco.Pensavo che di sabato sera non si facessero vivi e invece,dopo esattamente 10 minuti dalla nostra telefonata, sono arrivati a sirene spiegate in nostro soccorso!La gente che passava guardava incuriosita e nel giro di 20 minuti si era creato un gran numero di spettatori!Il tentativo di recupero,però,dopo quasi un'ora è andato a buon fine...il vigile è riuscito a far spostare il gattino davanti al radiatore e di lì ad infilare il braccio per tirarlo fuori! La scena era quella di un film....un grande applauso è partito da tutti i presenti!
Il micio era chiaramente spaventato e sporco....abbiamo deciso di chiamarlo Fabio,dopo aver visto che era maschio,perchè la macchina del mio amico era la Skoda Fabia!
E'chiaro che ormai il sabato doveva essere dedicato al gattino e,così,ci siamo infilati tutti quanti in macchina e lo abbiamo portato in una clinica notturna!Quando il veterinario di turno si è visto arrivare ,a mezzanotte,dieci ragazzi in formazione compatta,sicuramente si sarà meravigliato un pò!Abbiamo visto che il costo di una visita notturna era di 50 euro e non ci siamo persi d'animo....avremo diviso la spesa!Il veterinario ha visitato il gattino,lo ha trovato in buone condizioni anche se,purtroppo,aveva perso un occhio in seguito ad una grave infezione...per il resto era vispissimo ma anche sporchissimo!!Dopo averci prescritto un antibiotico per gli occhi,con nostra grande meraviglia,il veterinario non ha voluto farsi pagare la visita! Lo abbiamo ringraziato e siamo usciti dalla clinica per correre in una farmacia notturna a comprare la pomata per l'occhietto e gli omogeneizzati per farlo mangiare! Superata questa avventura il problema più grande doveva ancora arrivare...chi avrebbe tenuto il gatto?Tra i presenti nessuno poteva,chi per problemi con i genitori,chi per la presenza di altri gatti o cani in casa. Quel fine settimana i miei erano in montagna e Luna era con loro...mi sono offerta di tenerlo io per la notte e trovargli una sistemazione il giorno dopo. Un mio amico era tornato a casa sua a prendermi la gabbietta del suo gatto e così è passata la notte,anche se completamente in bianco perchè il micetto ha pianto fino all'alba!! Fortunatamente il giorno dopo,con una serie di telefonate,siamo riusciti a trovare una ragazza che ha preso con sè il gattino!Non l'ho più rivisto ma so che sta benissimo!!! Me ne sono capitate tante di avventure simili, per lo più con cani però,ma ogni volta che riesco a salvare dalla strada un povero micetto o cagnolino che sia mi sento una specie di eroina...forse sembrerà ridicolo ma la vivo davvero così!!!

dafo77

Mi sto rendendo conto che in questo forum ci sono proprio delle bellissime persone...

Cristina70

Io vi ringrazio tutti per i commenti alla storia di Red e mi ha fatto un gran piacere leggere altre storie di amore per gli animali, ma il mio intento era anche un'altro.
Dopo le recenti storie di animali abbattuti dopo tragedie causate da colpe dell'uomo, mi sono resa conto di quanto noi umani siamo limitati ed egoisti.Troviamo sempre capri espiatori alle nostre colpe, tendiamo sempre a fare le cose politicamente corrette, di eco nazional popolare, ma non risolviamo i problemi, li eliminiamo.
Non ci preoccupiamo di recuperari animali che possono essere rieducati, non gli diamo nessuna seconda possibilità.
Gli animali invece a noi la danno.
Quanti sono i cani e i gatti maltrattati, abbandonati, vittime della brutalità umana che tornano a fidarsi di noi?
Quanti sono gli animali chiusi nei canili, dopo aver vissuto peripezie terribili e sofferenze indicibili per colpa di persone vigliacche e vuote, che tornano ad abbracciare nuove famiglie, che donano se stessi con una tenerezza infinita, che regalano amore con una generosità che solo loro hanno?
Tutti gli animali tornano a fidarsi di noi, non dimenticano, ma ci accettano di nuovo, ci amano di nuovo.
E non è facile abbandonarsi ad una carezza dopo aver preso tante botte...
Ma lo fanno.
E fanno perchè sono migliori di noi.
Loro ci perdonano, noi no.
Loro tornano ad amarci profondamente, nonostante tutto.
E questa è una grande, grandissima lezione di vita.


dany69

E' vero Cristina. Loro, gli animali, non fanno altro che darci "lezioni di vita". Questo post è bellissimo. Vorrei aggiungere una storia anch'io. Di Silvestro, il gattone bianco e nero a cui ho dovuto donare la dolce morte, e della sua amica del cuore Grigetta, la sorellina della mia Nera, vi ho già parlato un'altra volta. Voglio solo raccontare di quando Grigetta ebbe i cuccioli. La sua ultima cucciolata, prima di lasciarmi per sempre.
Le cucciolate precedenti non erano mai andate bene. I cuccioli nascevano prematuri e dopo pochi giorni morivano. Avevo deciso, tra l'altro di farla sterilizzare, perché troppe minacce avevo ricevuto da alcune persone per via della colonia di gatti che cresceva a dismisura nel condominio. Ma era di nuovo incinta, e avevo deciso di aspettare. Quella volta aveva una pancia enorme. Sentivo che i cuccioli sarebbero nati sani. E non mi sbagliavo.
Una mattina - ormai attendevo a momenti il lieto evento - Grigetta non era venuta al solito appuntamento mattutino per la pappa. Silvestro era lì. Seduto impettito a guardarmi. Non si avvicinava per farmi le gobbe, non mostrava desiderio di coccole, nè di cibo. Gli avvicinavo il piattino, parlandogli dolcemente: "che vuoi dirmi? Dov'è Grigetta?". Avevo intuito qualcosa. E Silvestro aveva proprio l'aria di avere qualcosa da svelare. A un certo punto, cominciò ad allontanarsi. Si voltava, controllava le mie mosse, si fermava di nuovo. Io mi avvicinavo, sempre con il piattino fra le mani. E lui si allontanava ancora un po' per poi fermarsi di nuovo. "Dai, portami da Grigetta, ho capito, andiamo".Qualcuno mi prende per matta perchè io con i gatti ci parlo proprio così, ma non me ne importa un bel fico secco. I gatti mi capiscono, mi parlano, e io gli regalo lo stesso rispetto. Insomma, Silvestro, rassicurato, cominciò a trotterellare verso un gruppo di alberi nel parco di fronte al mio condominio. Ormai sapeva che lo seguivo e non si voltava più.
Arrivato a quegli alberi, si infilò nella sterpaglia ai loro piedi. Mi ci intrufolai anch'io e... trovai la mia piccola dolce Grigetta distesa nell'erba, in cui aveva come scavato un riparo, che allattava cinque meravigliosi cuccioli perfettamente formati e sani. Mi accolse con un miagolio tenerissimo che mi fece scoppiare a piangere come una bambina. E Silvestro era là, dietro di lei, con aria soddisfatta e protettiva. Il mio gattone bravissimo...
Avvicinai il piatto a Grigetta e lei, dopo essersi strusciata col musetto sulla mia mano, cominciò a mangiare. Mi permise subito di accarezzare i cuccioli. E Silvestrone assaggiò un poco di pappa solo dopo che Grigetta ebbe finito di mangiare. Mentre lei mangiava la osservava attento, e ogni tanto le dava una leccatina sulla testa.
Andai a casa, per cercare una cuccia più adatta, con le lacrime agli occhi, mentre sia Silvestro che Grigetta leccavano i cuccioli.
Nel pomeriggio, un vicino di casa "buono" costruì due casette di legno per la famigliola. Ci alternavamo per andare a controllare e nutrire i mici. Silvestro era sempre là, con la sua Grigetta e i cuccioli, da bravo papà. Solo istinto? Non credo proprio.
I cuccioli furono tutti adottati. E qui finisce la parte bella della storia. Voglio fermarmi qui. Perché è quel momento che voglio soprattutto ricordare. Quel momento in cui ho pianto di gioia per quella scena meravigliosa d'amore. Altre lacrime, per oggi, non voglio ricordarle.
Ciao ragazzi.

sprinky

Cara Cristina, condivido pienamente queste tue riflessioni.....ho avuto molte volte la conferma di quanto gli animali siano in grado di rinnovare la fiducia nell'uomo.
Hai ragione, loro ci perdonano sempre....anche dopo il più profondo tradimento....noi non gli diamo neppure una seconda possibilità.....

ma vale la pena di essere come i cani'?



[ Questo Messaggio è stato Modificato da: ziolupo il 10-12-2005 12:28 ]

sprinky

Lacrime di gioia che gonfiano il cuore....grazie Dany per aver condiviso questa esperienza, sono mi sono sentita lì con te.
Storie di cuccioli, posso raccontare la mia?
Una gattina tricolre, si presentò a casa mia ormai si parla di cinque anni fa.....era piccola e magra...ma aveva un pancion grosso grosso. Qualcuno l'aveva "mollata" per strada perchè era gravida. Con la collaborazione di mio suocero gli preparammo un giaciglio vicino al fieno e sebbene fosse titubante mangiò a sazietà, poi prese posto nel suo giaciglio. Ogni giorno la trovavo lì finchè una sera tornata dal lavoro trovai il giaciglio vuoto. Nessuno l’aveva più vista e io sentivo l’ansia salire…ad un certo punto mi resi conto che pure Miro non c’era, Miro è il mio cagnolino biondo. Pioveva a dirotto, una di quelle piogge che inzuppano la terra e io e mio marito uscimmo per i campi chiamando a squarciagola Miro e cercando la micia, ma niente…nessun riscontro.
Sconsolati tornammo a casa, era quasi mezzanotte ed io andai a guardare in stalla per una volta ancora. In silenzio davanti al giaciglio vuoto, sentii un miagolio…uno di quelli che fanno i micetti piccoli piccoli…era ovattato e proveniva dal fieno. Cominciai a cercare e finalmente vidi un passaggio nel fieno, una galleria….tolsi il fieno un po’ alla volta delicatamente e davanti ai miei occhi si aprì una scena dolcissima. La micia che allattava quattro gattini e Miro sdraiato al suo fianco….avrà fatto da ostetrico!
La gatta non si oppose mai al contatto ravvicinato dei sui piccoli con noi esseri umani, sebbene lei fosse restia a farsi toccare, forse sapeva che ci avrebbe lasciati presto, ma non è dei brutti ricordi che voglio parlare. Mi colpì molto la dolcezza del mio cagnolino che restò per una settimana intera nel “nido” con mamma gatta.


dany69

Che meraviglia, Sprinky... vedrai quando avrai la tua bimba... che tenerezza ti regaleranno i tuoi animali! Solo loro sono capaci di smuoverti così tanto il cuore! Un abbraccio.

nickyc

che dolce e triste allo stesso tempo questa storia: ma è bello piangere leggendo queste storie dove un animale trova alla fine l'amore di una famiglia. Vorrei piangere + spesso x storie come queste...

Adriana

cara Cristina, sentivo già che eri una bella persona e questo racconto di vita non fa che darmi conferma. Non saprei esprimere con le parole l'insieme di emozioni che ho provato leggendo queste righe, ma posso solo aggiungere che il tuo amore ha regalato a Red tanti anni felici, nonostante tutto e non c'è ombra di dubbio che questa sperienza ha segnato la vita di entrambi.
Es hermoso saber que compartimos èste, nuestro mundo... con personas como tu. Una caricia a Red.

Gabriele

Gli animali, pur non essendo umani, possono permettersi di comportarsi da umani, ciò che molti di noi non fanno (e secondo me andrebbero trattati come meritano, ma so che in questo sono un estremista rispetto al comune sentire...).

lillina

mi sono riletta la storia di Red il micio rosso con gli occhi azzurri e sapere che è malato e che ogni giorno è uno in più mi fa male. Ma che magnifico amore Red il rosso e Animagatta

cinzia15

...cosa dire a Cristina? tutto il bene di questo mondo..

pamiaola

Cari amici non mi ero mai accorta di questa parte del forum... per mancanza di tempo vado mirata. Dalle indicazioni di Criss ho scoperto la bellissima storia sua con Red. Criss a volte non sono le favole a sembrare realtà, ma è la realtà a diventare favola, favola vivente, tangibile e questa è una favola d'amore....felicissima per voi due e speriamo tenga duro per la sua malattia.
Anche le altre storie, tutte bellissime. In ogni storia ho percepito un pezzettino del nostro grande amore per i nostri pelosi e la loro grande magia nell'essere animali.
Bhe allora vi racconto di quando è nata Birba e Felix.
Briciola fece già una cuccilata ma al nostro rientro, trovanno 3 corpicini sparsi tra le coperte del divano ma erano tutti morti. Nacquero già morti dato che la nostra assenza da casa fu breve.
La nostra inesperienza non ci fece comprendere che lei avesse problemi di parto e così non volutamente Sirio ci rimise lo zampino nonostante le nostre attenzioni a tenerli separati... bastò la mano incauta di un mio amico ad aprire la porta e zacchete. Alle 7 del mattino si ruppero le acque e già sapevo che dovevo portarla per un cesario. Allora il mio amico già era tornato al suo paese ed alla clinica veterinaria del reparto di ostetricia c'erano ei cani. Intervennero facendoci aspettare + di 2 ore... erano ormai le 10 quando intervennero. NAcquero un pò sofferenti e mi dissero di massaggiare Felix che sembrava stare bene... Invece per Birba, dopo l'ossigeno, mi dissero che non si poteva fare nulla e che se volevamo la portavamo via altrimenti la buttavano.....
Tornati a casa lasciai Briciola al caldo nel trasportino e presi Birba con un tale raptus istintivo che non sò... la misi nel maglione, era febbraio, e la massaggiai in tutte le direzioni, riggirandola e strofinandola ancora... Era piccola e morbida... mi dissi: morta per morta o la schiaccio o bhò??? Vi dico che ebbe ragione il mio BHò dopo circa 30 minuti la piccola fece un lamento ed iniziò a respirare regolarmente.... Mi girai verso briciola per cercare di avvicinare i piccoli, mi dissero che potevo nonostante la ferita, Ma Briciola aveva la lingua ciondoloni, era gelida e mezza morta... Chiamai il mio amico vet che mi disse subbito di misurare la temperatura e fare un'iniezione di non ricordo che..... Chiamai una mia amica del palazzo di fronte che stava appena tornando con il fidanzato e mi feci acconpagnare dai macellai..... Sballottolarono Briciola a terra in tutte le direzioni, lei cadeva e loro...: è normale, si deve riprendere dall'anestesia, fatela camminare. Ma come facevo camminare una gatta gelata in ipotermia che dopo poco cadde in coma? Non seppero nemmeno prontamente fargli una flebo che l'ago sbucò dall'altra parte..... Con Briciola fu un calvario di 7 giorni a girarla ogni 15 minuti, a pulsarle le zampine per la circolazione, a farle punture ogni 2 ora ininterrottamente 24 ore su 24. Lei stava male ed i piccoli iniziammo a dargli il latte da prima con il contagocce e poi con il biberon. All'ottavo giorno sentii mia madre urlare e saltai dal letto... Briciola si era alzata ed aveva fatto la pipì......
La sua ripresa fu lenta e mentre migliorava, i piccoli crescevano e l'impresa di allevare dei cuccioli di gatto sta andando alla grande. Da lì scoprimmo che la piccola Briciola non sopportava l'anestesia e che i suoi problemi di parto erano dovuti al suo utero che non sò che aveva....infatti la sterilizzarono in automatico. I veterinari li volevo strozzare e tanto che si sentirono in difetto per il loro operato, che mi vennero a casa alle 23,oo del giorno del suo parto.... I veterinari della clinica sono come gli ospedalieri, non li puoi avere fuori di lì e nemmeno contattare. Ma loro la fecero grossa con Briciola e con Birba salva per la mia amorevole inesperienza nel rianimarla......
Bhe inutile dirvi quanto è legata Birba a noi e quanto lo era Felix.... noi a loro che ve lo dico a fare.
UN BACIO A TUTTI paola

flavia

Dio Cristina.....dimmi che Red è ancopra vivo ti prego.....

Cristina70

Certo Flavia!
Red combatte, combatte, combatte!

flavia

CHE BELLO GRAZIE!!!!
Sai la mia Menta....era randagina...un anno neanche un kilo di peso....malatissima tutti la evitavano nel cortile dove stava....l'hanno anche picchiata....
Dopo che aveva partorito 3 cuccioli morti la gattara che se ne occupava ha chiesto il mio aiuto per farla sterilizzare (L'ALS di Pd sterilizza gratuitamente i randagini)...e l'abbiamo portata in clinica...
I medici non volevano neppure operarla....era debolissima!
L'hanno sterilizzata ma mi hanno detto che era in condizioni pessime...
L'ho portata dalla mia veterinaria....reni compromessi, fegato pure, bocca piena di afte.....2/3 settimane di vita...
Altri 2 veterinari di mia grandissima fiducia hanno confermato e io ho deciso di farla morire in casa e l'ho accolta anche se eravamo già in 3 i 38 metri quadri.....

E' con me da 2 anni e mezzo.....triplicata di peso, pelo bellissimo....rompipalle a livelli massimi......

HA SEMPLICEMENTE DECISO DI VIVERE........E DIO SE NE SONO FELICE!!!!!!

flavia

Hei Red è parente del mio Refosco.....guarda.

uffa non riesco nè a cancellare nè ad inserire la foto....sorry


[ Questo Messaggio è stato Modificato da: flavia il 15-08-2006 22:21 ]

angi82

Che bello Flavia!! Per fortuna non ti sei persa d'animo!!Un grattino a Menta rompiballe
(come mai non riesci a inserire la foto?!)

flavia

Perchè sono un disastro .....ma le ho inviate nella galleria

pamiaola

Sono felicissima per menta... brava Flavia a non essere ricorsa all'eutanasia come in molti magari ti avevano consigliato. A volte non si sà che decisione prendere... io personalmente penso che sia da considerare in ultima spiaggia....anche se quella di Red e Menta lo sembrava... non lo era davvero. RAGAZZI NON VI ARRENDETE. paola

dany69

Ciao, piccolo grande Red. Ti abbiamo amato anche noi tramite Cristina. Veglia su di lei, da lassù dove sei, così vicino a Dio, eppure così vicino, ancora e per sempre, alla tua amica Cri.
Un bacino sul musetto a te e a tutti i nostri piccoli grandi amori pelosi che avrai incontrato.


Uffina


Sandra

parsifal

Red, ti sei guadagnato questo spazio, è solo tuo, resterà sempre il tuo ricordo per tutti noi.


Clo75

Ciao piccolino..

zaba1

ho visto la foto di Red......
....un'altro bellissimo angioletto !!!

angi82

In questo post ti ho conosciuto e in questo post ho deciso di salutarti...Ciao piccolo grande Red.

giada_aa

ciao Red

pamiaola

anch'io ho conosciuto la storia di red su questo post ed ho imparato a conoscerlo piano piano.... Resterai sempre nel cuore della tua Cris che guarderai con i tuoi infini occhi belli e resterai anche nel cuore di tutti noi...... Un pensiero dolcissimo a te piccolo grande RED.


lillina

lillina

edissa

PAMIAOLA MI LEGGI?ci sei?
che macellai i vet.? oh no!
ma hai cambiato clinica da allora.....?
non pensate che le fucilate siano dirette ai vet. che hanno bistrattao la briciola nooo
siiii e così



edissa

ragazzi che belle storie mi insgenate che anche l'impossibile è possibile
le mie 4 sono trovatelle ma non hanno storie di malattie.Solo la miciona apparteneva ad una colonai felina che qualche ignoto deficiente stava decimando in maniera truculenta ..vi risparmio i particolari
dico solo



ho faticato a conquistare al sua fiducia ma ora mi fà persino le fusa e se non le faccio prima le carezze non va nemmeno a mangiare pe ril retso della giornata non la vedo và in giro per la campagna ...il bello di vivere isolati

pamiaola

cara edissa, hai ricevuto mp?

pamiaola



[ Questo Messaggio è stato Modificato da: pamiaola il 29-10-2006 13:04 ]

dannyold

Cristina,
avrò letto la storia di Red 100 volte ormai.
Quando ho bisogno di fiducia e di speranza per un mondo migliore nei confronti dei nostri amici, vengo qui e la rileggo.
E inevitabilmente piango, piango tanto.
Ma poi penso che Red è lassù che ti ama da impazzire, e che davvero non ho parole per la meravigliosa persona che sei.
E mi sento meglio, nonostante le lacrime.
Grazie Cristina per tutto questo, e per tutti consigli che hai dato anche a me.
Anche se non ci conosciamo, ti stimo davvero tanto.
Ciao
Daniele

superely79

quoto daniele!!!!!!!!!!!

Cristina70

Grazie Daniele, e grazie Ely.
Ogni volta che qualcuno di voi ricorda Red...a me viene un tuffo al cuore e la commozione è tanta.
Sono così felice che gli abbiate voluto un po' di bene, anche senza conoscerlo,che lo abbiate seguito con tanta tenerezza.
Era un micio meraviglioso e dolcissimo e mi manca talmente tanto....

dany69

Cristina... Red sarà sempre nel nostro cuore. Sempre.


butterfly



giovanna80

Red... che fortuna averti conosciuto

camilla1

@Red:

Certo, Red mancherà molto a Cristina ma Cristina manca moltissimo a noi...

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