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  >>  Il comportamento del gatto  >>  Il mio gatto si é unito ad una colonia, che fare? - Discussione n 89632 - PermaLink
   Il mio gatto si é unito ad una colonia, che fare?
Autore
Inizio discussione    ( Risposte ricevute: 3 )
Reita

Registrato dal: 02-01-2015
| Messaggi : 1
  Post Inserito 02-01-2015 alle ore 16:08   
salve a tutti, vi racconto in breve la mia storia col mio gatto.
Non ho mai avuto animali nella mia vita, ma un giorno, ottobre 2013 sento dei forti miagolii vicino al mio giardino. Affacciandomi alla finestra vedo xhe nel cortile del mip vicino ci sono due gattini stanchi ed affamati. Questi mici, dopo aver avuto una brutta esperienza in quel cortile, dove venivano spaventati dai cani del vicino, vengono buttati da quest'ultimo in mezzo alla strada. Vista la scena io e i miei fratelli andiamo subito a recuperarli. I gattini erano in gravi condizioni li abbiamo portati subito dal veterinario: per uno di loro non c'era scampo, per l'altro con qualche medicinabsi sarebbe ripreso. Così uno dei gattini inevitabilmente morì mentre l'altro lo adottammo. dopo alcune settimane di cure il gatto era come nuovo e noi lo adottammo definitivamente. Abbiamo sempre cwrcato di farlo vivere all'aperto, potendo disporre di un grande giardino e quando era piccolo eravamo sempre dietro di lui in caso di pericolo. Lo tenevamo coatantemente sotto controllo anche perché nella zona ci sono parecchi gatti randagi che avrebbero potuto ferirlo. Il gatto si é affezionato alla famiglia e la famiglia lo ha amato tanto. Cpl passare del tempo il gatto tendeva ad essere sempre più intraprendente e giunto ad un anno di età pasava la maggior parte del pomeriggio e della mattina in giardino, mentre rientrava in casa per dormire, mangiarr e nei periodi di gelo. purtroppo era l'unico modo per far vivere il gatto senza che stesse 'in isolamento' chiuso in casa ore e ore da solo, in quanto la maghior larye dei componenti della famiglia era a lavoro la mattina. Ovviamente lasciavamo sempre al gatyp acqua e cibo prima di andar via e per qualunque cosa a determinate ore della mattina, i miei nonni lo facevano rientrare in casa per dargli ancora da mangiare o farlo dormire. sinceramrnte abbiamo sempre pensato che il gatto, in quanto spirito libero doveva vivere all'esterno. Così stava sempre in giardino ma quando lo richiamavo con un fischio luo subito sbucava fuori da chissà dove e mi veniva incontro. Premetyo che il gatto non é stato ancora castrato (l'avremmo dovuto fare a breve) e spesso si scatevnava quando sentiva gli odori delle gattine. adesso il gatto si é unito ad una colonia di gatti che si rifugia nella casa di uno dei miei vicini e da una settimana non fa ritorno. Quando l'ho chiamato col mio fischio o mi sono avvicinata a lui questo é fuggito.

la domanda che vi pongo é questa: dovrei cercare di riprenderlo con me, oppure lascisrlo con la colonia? da una parte lo rivorrei con me, mi ha fatto tanto malr quando se n'éandato da un momento all'alyrobe non riuscivo più a ritrovarlo... sono stata giorni a spargerr volantini, a richiamarlo e ad aspettarlo, poi ieri afdancciandomi dslla finestra l'ho riconoscito col binocolo, ma lui non voleva ritornare... pensando al suo conportamento quindi non so se per lui sia giusto farlo ritornare con me, in questi giorni avrà sicuramnente fatto esperienze di cui non potrà dimenticarsi facilnente né tanto meno posso castrarlo al suo probabile rientro... ció lo farebbe, secondo me , solo soffrire di più.... quindi sono in dubbio, andare a recuperarlo o farlo continuare a vivete nella colonia?

chiedo consiglio....


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misssmith
| CV STAFF

Registrato dal: 16-05-2008
| Messaggi : 22544
  Post Inserito 03-01-2015 alle ore 00:53   
Se non lo recuperi e non lo fai castrare, lascerai che metta al mondo altre decine di mici... senza contare le malattie che possono contrarre azzuffandosi per le femmine.
Non so darti una risposta in merito alla tua domanda specifica, per come sono fatta io (ma non ho mai avuto gatti, solo cani) lo terrei in casa con me, ma da quanto leggo qui ci sono molti gatti che fanno una vita in semilibertà, diciamo così. Però fallo castrare!


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 Profilo
Pepitina91

Registrato dal: 03-11-2014
| Messaggi : 272
  Post Inserito 03-01-2015 alle ore 10:12   
Quoto fortemente Misssmith...se fossi al tuo posto intanto cercherei di acciuffarlo per farlo castrare.... i maschi in "amore" tendono ad azzuffarsi e causarsi reciprocamente ferite e lesioni anche di grave entità, senza contare la nascita delle numerose cucciolate di cui ti faresti complice.... con grande probabilità dopo la castrazione il micio diventerebbe più gestibile e le sue passeggiate si limiterebbero a più brevi tragitti...ognuno di noi cresce i propri bimbi pelosi come crede sia più giusto...è importante tuttavia che un gatto tenuto in libertà o in semi-libertà venga regolarmente vaccinato, tante malattie infatti possono essere trasmesse attraverso graffi o secrezioni organiche.


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danimici15
| CV STAFF

Registrato dal: 10-04-2012
| Messaggi : 1690
  Post Inserito 06-01-2015 alle ore 04:11   
Fallo castrare è importante per il gatto essere castrato perchè si azzuffa di meno quindi rischia di meno di contagiarsi con malattie virali mortali, il gatto non soffre assolutamente quando viene castrato, non cambia le sue abitudini è solo che va di meno in giro a cercare le femmine. E' un animale sociale che sta bene con i suoi simili e con i quali può instaurare un buon rapporto ma NON da gatto intero perchè si azzuffa per il territorio per la vincita sulle femmine per l'"odio" verso altri gatti/e randagi. Il gatto sta bene anche da solo se ha stimoli che gli puoi lasciare anche se è solo in casa. Se riesci prendilo al più presto prima che contragga qualche malattia mortale tipo fip felv fiv gastroenterite virale eccetera... Una volta castrato lo puoi tenere in casa o farlo tornare alla colonia se ne avrà necessità ma castrato e vaccinato per felv e tricat.


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