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   Hanno ucciso il.cane dell'infermiera spagnola...

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AutorePagina: 2 di 5
calzinimaya
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  Post Inserito 09-10-2014 alle ore 12:56   
lo so che ai tuoi occhi sono un mostro senza cuore...
penso sinceramente che il cane non fosse sto gran pericolo, sarebbe bastato tenerlo in isolamento a casa sua per il tempo di incubazione del virus ed eventualmente fare un test per controllarne la positività.
se è positivo è un conto, se no è un abbattimento gratuito.


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Anna49
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  Post Inserito 09-10-2014 alle ore 14:01   
l'ho letto ora, non mi sembra il commento di una persona emozionale, del resto anch'io trovo che sia stata affrettata e superficiale la soppressione di questo cane e successiva cremazione, direi inutile, bastava metterlo in quarantena, ne avremmo saputo molto di più
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L’italiano medio odia i cani?
Scritto da: Valeria Rossi 9 ottobre 2014
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excaliburdi VALERIA ROSSI – Il quotidiano più diffuso in Italia è il Corriere della Sera, che batte di poco Repubblica: tutti gli altri stanno a distanza abissale (le statistiche le ho trovate su Wikipedia). Il Corriere online dovrebbe quindi essere il quotidiano più letto dagli italiani informatizzati, che si presume (non so se a torto o a ragione) stiano un pelino al di sopra, dal punto di vista intellettuale/culturale, della media generale.
Piccola considerazione preoccupante: i commenti in calce a qualsiasi articolo che parli di cani, sul Corriere, sono all’ottanta per cento cinofobi. Nel migliore dei casi sono improntati al concetto che “l’uomo vale mille volte più di un cane” (e quindi giustificano qualsiasi infamia che riguardi gli animali), nel peggiore sono proprio intinti in una sorta di odio viscerale verso i cani e di riflesso anche un po’ verso i proprietari.
L’ultimo esempio riguarda l’articolo su Excalibur, il cane dell’infermiera spagnola infettata dall’Ebola, che è stato stupidamente e inutilmente soppresso perché sospettato di aver contratto il virus e di poterlo trasmettere.
In realtà colui che ha avuto le maggiori probabilità di beccarsi la malattia è ovviamente il marito dell’infermiera, che infatti se ne sta in quarantena.
Balza immediatamente agli occhi che lo stesso procedimento si sarebbe potuto seguire con il cane, senza rischi per nessuno… invece il cane l’hanno fatto fuori e il Corriere gli ha dedicato questo articolo, che già di per sé sembra un filino dalla parte delle autorità spagnole (il fatto che “non sia mai stata documentata la diffusione dell’Ebola tramite i cani” sta proprio nelle ultimissime righe): ma quelli che fanno davvero inorridire sono come al solito i commenti.
Ci sono quelli chiaramente cinofobi, quelli semplicemente cretini, quelli che vorrebbero essere pacati e intelligenti e invece risultano cretini lo stesso.
Uno in particolare mi ha fatto sorridere amaramente: “Il male del ventunesimo secolo è la superficialità. Noi non sappiamo se ebola infetta gli animali. Il cane sezionato, analizzato studiato a dovere può fornire informazioni preziosissime per il progredire della conoscenza su questo virus letale per l’uomo. Per gli animali può essere letale? Possono gli animali contrarre il virus o solo ospitarlo? e se si, possono ritrasmetterlo agl uomini? Se il cane non è infetto, perchè non lo è? E se lo è dove e come lo è? E che comportamento ha il virus nel cane? Che trofismo ha nel cane? Quali sono gli organi bersaglio? Sono informazioni preziose che potrebbero contribuire a far progredire le conoscenze per questo virus, visto che gli animali delle zone di partenza non sono studiabili, la carcassa di questo cane lo è“.
Perché mi ha fatto sorridere?
Per l’incipit: “il male del ventunesimo secolo è la superficialità“. Dopodiché ci fa tutto lo spiegone su come quando e quanto l’uccisione di Excalibur potrebbe essere utile all’umanità… peccato che nelle primissime righe dell’articolo si legga che il cane è stato soppresso e poi cremato. Nessuna autopsia, nessuno studio, nessuna informazione utile.
Il lettore evidentemente ha letto con molta attenzione: quello superficiale è il resto del mondo!
Certo, il caso di questo povero cane innocente trucidato senza alcuna motivazione valida (quella del possibile contagio ricorda tanto la caccia agli “untori” durante la peste di Milano) è veramente triste: ma il tutto è successo in Spagna, e non è che ci si possa aspettare una grande sensibilità animalista da un Paese in cui lo sport nazionale è la corrida, i levrieri da corsa a fine carriera vengono impiccati e il trattamento riservato ai cani randagi è il vero e proprio orrore delle perreras.
Per questo a me fanno molta più paura i commenti degli italiani (anzi, dell'”italiano medio” che è il lettore del Corriere) che il fatto in se stesso.
L’italiano medio, con commenti come questi, dimostra di non avere il minimo rispetto per la vita (mentre li scorrevo mi chiedevo se prima o poi ne avrei incontrato uno nel quale si suggeriva di far fuori anche il marito dell’infermiera: nessuno l’ha scritto, ma mi piacerebbe sapere in quanti l’hanno pensato); in più dimostra un’ignoranza abissale e una vera e propria incapacità di capire quello che legge.
Un tizio sostiene, bello convinto, che il cane “continuera’, come sua natura, a leccare chi gli è simpatico e a mordere chi gli è antipatico. Tutte e due le azioni, leccata e morso, contribuiranno alla diffusione della malattia che raggiungera’ altre persone e altri animali. Le persone saranno ricoverate e isolate, gli animali continueranno a leccare e a mordere altre persone o animali, secondo natura“. A parte questa strana idea dei cani che vanno in giro mordendo o leccando a seconda di come gli gira, neppure questo tizio ha letto l’articolo fino in fondo, visto che in fondo si dice appunto che non c’è alcun caso documentato di contagio attraverso gli animali. Insomma, non è arrivato neanche a leggere tutto l’articolo – oppure non ci ha capito una mazza – eppure si sente in dovere di dire la sua).
Di fronte a questa gente io mi chiedo ogni volta, molto amaramente, se abbia davvero un senso continuare a cercare di diffondere un po’ di cultura cinofila attraverso la parola scritta. Mi chiedo se ci sia speranza non solo per i cani, ma proprio per l’italiano medio.
E dopo tutta questa amarezza, mi ritrovo addirittura a sorridere (e stavolta apertamente) di fronte all’ultimo commento che dice: “Ma cosa c’entro io con il cane, francamente non l’ho capito“, firmato dal nick Excalibur57.
Almeno il senso dell’ironia, per fortuna, a qualcuno è rimasto. Per tutto il resto… si salvi chi può.




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ulula

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  Post Inserito 09-10-2014 alle ore 15:19   
io non mi stupisco più di tanto essendo avvenuto in spagna...qualcuno di voi ha mai visto una perrera spagnola? ecco io sì, oltre al fatto che ho frequentato la spagna per parecchio e devo dire che soprattutto in certe parti manca proprio la cultura cinofila...
detto questo resta una grande tristezza per il povero excalibur...


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sciapy

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  Post Inserito 09-10-2014 alle ore 15:32   
E' caccia all'untore!!!Ma a nessuno è venuto in mente di isolare drasticamente " il" o " i focolai d'infezione" iniziando con l'impedire alle persone di entrare ed uscire a proprio piacimento dal continente africano?Anche i "benefattori",a mio giudizio, farebbero bene a starsene buoni senza andare in giro come mine vaganti a spargere virus a destra e a manca ,tanto più che non v'è ancora una cura efficace valida per tutti. Calzinimaya,anche l'uomo appartiene al regno animale...Ergo.??Eliminiamo e cremiamo anche tutti gli esseri umani contagiati, veri o presunti?
Povero cane alla mercè di bestie dissennate!!!


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paco1986

Registrato dal: 20-07-2013
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  Post Inserito 09-10-2014 alle ore 15:42   


09-10-2014 alle ore 12:56, calzinimaya wrote:
lo so che ai tuoi occhi sono un mostro senza cuore...




No, si sbaglia, ma non ho ancora capito benissimo come la pensa... Le Sue risposte sono poco esplicite.
Se mi rispondesse che l'ago della bilancia, da parte Sua, pende un po' più dalla parte che mira alla salvaguardia della salute umana, piuttosto che di quella animale (ed è solo per questa che Lei e gli altri colleghi siete pagati dai vostri clienti), Le confesso che ci rimarrei parecchio male e Le manifesterei apertamente il mio dissenso...
Ad ogni modo, nulla di personale contro di Lei, ma sono TROPPI i colleghi che, da come ragionano, quell'ago della bilancia lo fanno pendere dal lato sbagliato.
Medico veterinario per la cura degli animali d'affezione lo si deve diventare perché si ha a cuore ESCLUSIVAMENTE, o quanto meno PRIMARIAMENTE, la cura ed il benessere dei pets, ancor prima della tutela della salute umana.
Altrimerti, PER CHI ha a cuore primariamente quest'ultima, c'è sempre l'ASL veterinaria in cui andare a prestare servizio.

L'altra volta si parlava dei timori , per me eccessivi, collegati alla malattia del graffio del gatto o altre simili malattie, trasmissibili dal gatto all'uomo.
Ebbene, posto che sono arci-convinto che quei timori siano eccessivi (MAI sentito di un umano morto a causa di una toxoplasmosi o di un'haemobartonella/malattia da graffio del gatto, oppure di un umano, non immuniodepresso, morto per una lehismania attaccatagli dal cane), e che il decorso di queste infezioni possa essere totalmente asintomatico, nei soggetti con un sistema immunitario forte, presentare sintomi più o meno 'scoccianti' in chi lo ha debole, oppure 'gravi' in chi lo ha totalmente compromesso (ad es. in caso di HIV), credo che, anche in questo caso, non sia molto corretto fare informazione 'allarmista', quando già si fa fatica a sistemare i numerosi gatti (e cani) randagi presenti sul territororio, e già bisogna fare i conti con l'ignoranza di massa delle mammine gestanti o puerpere, che in un batter d'occhio si liberano del loro gatto (o cane) di casa.
La maggior parte dei gatti domestici che, grazie a Dio, è raccolta dalla strada, è portatrice sana, senza alcun problema per l'umano, sia del toxoplasma che dell'haemobartonella felis (ultimamente mi è stato riferito che l'incidenza è addirittura superiore al 90% della popolazione felina randagia).
Cosa accadrebbe loro se si facessero passare messaggi allarmistici ed errati?
I due casi dei colleghi affetti da 'malattia da graffio del gatto', dei quali ha parlato nell'altra discussione, non credo siano rappresentetativi di una percentuale di rischio reale, quanto, invece, della stessa 'sfiga' che Lei ritiene responsabile del sarcoma inoculo-indotto che ha colpito il mio gatto.

Chiedo scusa Annas, forse sono un po' OT...o forse no, visto che il tema è l'ignoranza assassina del genere umano e i suoi effetti di fronte al rischio di possibili zoonosi.




[ Questo Messaggio è stato Modificato da: paco1986 il 09-10-2014 15:51 ]


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lillina
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  Post Inserito 09-10-2014 alle ore 15:59   
Ci stupiamo ??
Era la strada più facile e in particolar modo confortante x l'opinione pubblica

" Visto come siamo bravi ?? Pure il cane della malata di Ebola e ' stato eliminato ,tutto a posto , tutto sotto controllo !!!"
Qui Spagna e poi vedremo il seguito ......



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Annas
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  Post Inserito 09-10-2014 alle ore 17:53   
Come dicono gli spagnoli "teatro"... Scena...

L'infermiera quando aveva già il virus ha circolato venendo in contatto con molte persone, è anche andata al centro estetico a farsi la depilazione... Altro che cane contagioso!


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Anna49
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  Post Inserito 09-10-2014 alle ore 18:48   
ho finito di ascoltare ora, su Repubblica TV, delle domande sull'ebola inviate al Direttore del Dipartimento malattie di infettive dell'Istituto Superiore di Sanità, Giovanni Rezza, per il cane spagnolo ha detto che secondo lui la sua soppressione si può definire un eccesso di precauzione..

cvd

l'ebola non è trasportata da reti fognarie, da zanzare, da uccelli o da cani e gatti, ne possono essere interessati solo scimmie ed antilopi che vivono nelle zone africane infette


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calzinimaya
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  Post Inserito 09-10-2014 alle ore 21:36   
paco, se la tua domanda è se devo scegliere tra salute umana e la vita di qualche animale scelgo la prima, senza nessun dubbio.
e ti ricordo che il primo dovere di un medico veterinario è la salute pubblica, quello che hai scritto nel tuo post è a mio parere assurdo e pericoloso, come tutti gli estremismi.
comunque, a parte questo in questo caso specifico sarei stata per l'isolamento del cane, punto.
le mie risposte sono sempre esplicite, solo che se una persona dice che è giusto tutelare la salute umana automaticamente diventa ai vostri occhi favorevole alle peggio cose, compresa la soppressione di questo povero cane.
non è così.
tu metti sullo stesso piano umani e animali, io no e non me ne vergogno affatto.
detto questo non sono favorevole a molte cose quali vivisezione e atrocità come le chiami tu....ci sono dei distinguo.
io adoro gli animali domestici, mi piacciono da quando ne ho memoria e sono diventata veterinario per vivere la mia passione anche nel mio lavoro.ma non sono animalista



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Annas
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  Post Inserito 09-10-2014 alle ore 21:54   
Premesso che per me in Varie non esiste ot, è normale partire da un argomento per finire in un altro...
Io sono amareggiata non solo per l'uccisione inutile del cane, ma anche per la reazione che definisco isterica... Non riesco ad accettare che un ministero (non un gruppo di cittadini comuni cinofobi) non abbia saputo far altro che sopprimere il povero cane... Mentre non sono state adottate misure serie e reali come il caso richiederebbe.
Siamo in mano a degli inetti incompetenti.


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