home page

ClinicaVeterinaria .org - Forum dedicato alla salute e al benessere degli animali

cane_Salute e benessere | _Comportamento | _Cani di razza gatto _Salute e benessere | _Comportamento animali esotici _Animali esotici e nostrani
_I diritti degli animali _Adozioni _I nostri Pets _Varie         

Archivio disponibile solo per consultazione :

VAI al NUOVO FORUM

  >>  Varie  >>  la doppia verità: fede o ragione? - Discussione n 83020 - PermaLink
   la doppia verità: fede o ragione?

( 1 | 2 | 3 ) Avanti  >>> 
Autore
Inizio discussione    ( Risposte ricevute: 29 )
eghinlove

Registrato dal: 15-07-2013
| Messaggi : 1757
  Post Inserito 10-10-2013 alle ore 09:13   
ciao a tutti!
Nei giorni passati spiegavo alla mia allieva la speculazione filosofica di Cusano, pensatore del Rimascimento.
Come i suoi contemporanei, anche Cusano si misura con l'eredità medievale lasciata da Tommaso, secondo cui la ragione e la fede non sono in contrasto fra loro, perchè entrambe derivano da Dio.
Nel Rinascimento è tutto a misura d'uomo, e l'uomo stesso diventa l'asse attorno a cui ruota tutto.
E ifilosofi di questo periodo hanno la geniale idea di risolvee il problema sulla mortalità dell'anima (vabbeh, l'aveva già prospettato Averroè) con l'idea della doppia verità.
Cioè:
*come uomo di fede e teologo, accetto come dogma fondamentale che l'anima non muoia, e quindi si distacchi dal corpo al momento della morte fisica
*come filosofo ed essere razionale, non concepisco l'idea che l'anima sopravviva al corpo, in quanto parte di essso, e quindi irrimediabilmente legata alle sue sorti

Io, sinceramente, sono in linea con il parere razionale. Non ho il grande dono della fede, insomma, non riesco a crdere. E questo mi porta a ragionare potendomi basare solo sulla mia razionalità.
Sulla mortalità dell'anima mi sono interrogata poco, ho sempre pensato che la nostra vita sia una sola, ed è qui ed ora.
A dir la verità, sono stata una persona fortunata:non ho subito esperienze drammatiche, e ho ancora tutti i miei affetti. É mancato solo il mio nonnuzzo, e io ho sempre creduto che con la sua morte avevo perso tutto lui, tranne quello che restava nei nostri ricordi.
A luglio è morto eghino. Non voglio e non posso paragonare l'affetto che provavo per mio nonno e quello che sentivo per eghino, ma da allora mi ritrovo spesso a pensare allo spirito e all'anima. Cioè, sento una sensazione di mancanza che in qualche momento mi fa pensare che forse l'anima resta.

Non so, ragazzi, voi che dite?
Scusate la lungaggine


0 
 Profilo
milu70

Registrato dal: 23-11-2010
| Messaggi : 1779
  Post Inserito 10-10-2013 alle ore 09:29   
Ragionamenti troppo complicati per la mia piccola testolina bionda
però.....si quando si muore oggettivamente finisce tutto.....si spegne un interruttore e il corpo si decompone....ma quella persona, quell'animale rimane
vivo nei tuoi ricordi, nel tuo cuore e sembra che aleggi intorno a te per darti coraggio e consolazione. Mi scuseranno i credenti se il mio ragionamento risulta blasfemo, io con i lutti importanti mi sono "consolata" così. E l'importante è riuscire ad andare avanti, specie se qui rimangono altri (pelosi e non) che hanno bisogno e contano su di te


0 
 Profilo
misssmith
| CV STAFF

Registrato dal: 16-05-2008
| Messaggi : 22544
  Post Inserito 10-10-2013 alle ore 10:01   
Troppo razionale anch'io per credere, ho sempre pensato all'anima (insomma, quella cosa che rende l'uomo diverso dagli animali) come ad una sorta di energia che, una volta morto l'essere che la possedeva, se ne torna in giro per l'universo.
Credo anche, però, che un pezzetto, una scintilla di questa energia rimanga con noi, anzi dentro di noi, sotto forma di ricordi, esperienze e sensazioni.



0 
 Profilo
MilenaF

Registrato dal: 29-06-2012
| Messaggi : 4198
  Post Inserito 10-10-2013 alle ore 10:59   
Io credo siano fondamentalmente due 'categorie' diverse..
Avere fede, credere in qualcosa, credo faccia parte del 'sentire', che spesso diverge dalla razionalità.
E' difficile conciliare due ambiti che non condividono lo stesso sistema di simboli e segni l'uno dell'altro per la comunicazione.
La razionalità cercherebbe la 'prova provata' dell'esistenza di un'anima, un qualcosa di scientifico, oggettivamente misurabile, su cui poter fare esperimenti ed avere risultati.
Son vecchiotta, ho studiato taaaanto tempo fa, mi pare che Sant'Agostino abbia tentato una sorta di dimostrazione dell'esistenza di Dio (quindi dell'anima come immortale, da sempre e per sempre), partendo dal presupposto che non esista, e arrivando a dimostrare che non sia possibile questa premessa (dimostrazione per assurdo, può essere? mi assistano le giovincelle..)
Sempre a livello di pensiero, si formulava l'ipotesi che, poiché l'uomo dall'inizio delle testimonianze che ci sono pervenute e nei secoli, ha sempre avuto un "anelito" che rimandava a qualcosa di "superiore", probabilmente qualcosa doveva esserci.
Lungi da me l'essere blasfema, ma spiegare a livello razionale certi dogmi della Chiesa (parlo di quella cattolica, che, anche se poco, è quella che conosco un po' meglio), la vedo duretta..
Ben diversa è quella sorta di 'adesione naturale' che viene dal sentire, quella che ci porta come d'istinto a rivolgere gli occhi in alto, ad avvertire una 'presenza' indefinibile intorno.
E' anche difficile usare le parole per descriverla, no? Credo dipenda sempre dal fatto che le parole facciano parte più del 'corredo' della ragione che non del sentire.
Io non ho e non posso avere la certezza razionale che l'anima resti, che ci sia una vita oltre la vita (o prima anche di questa vita, stando sempre alla chiesa), fino a che gli scienziati non mi isolino il bosone dell'anima . Posso solo 'sentire'.
Non so se sia 'fortuna' o cosa, ma io qualcosa sento.. ecco.


0 
 Profilo
didi45

Registrato dal: 25-09-2011
| Messaggi : 5461
  Post Inserito 10-10-2013 alle ore 11:47   
E' assurdo ma penso che le due teorie in me coesistono.
La razionale mi dice di no, il sentire mi dice di sì. Rivolgersi a un genitore che non è più in momenti difficili mi viene spontaneo anche se non è razionale.
E' la coesistenza tra cervello e cuore.


0 
 Profilo
ulula

Registrato dal: 08-01-2013
| Messaggi : 543
  Post Inserito 10-10-2013 alle ore 12:11   
bello un topic così di confronto su questi temi.

per quanto mi riguarda io sono molto credente e per me l'esistenza di Dio, dell'aldilà, di un'altra dimensione come volete chiamarla è una certezza. é la mia fede? probabilmente anche ma non solo. Io vedo segni della sua presenza ogni giorno e non solo nei momenti negativi della mia vita, durante i quali comunque la mia fede mi è stata di grande aiuto.
questo è quello che sento io...


0 
 Profilo
aion

Registrato dal: 10-04-2012
| Messaggi : 1599
  Post Inserito 10-10-2013 alle ore 13:55   
eccomi, molto fedele, ma non sono la fedele che vuole la chiesa ed il clero, sono una fedele che , forse, vorrebbe dio.
prego in solitudine su ogni vetta(anche quelle che facciamo tutti i giorni) ed ogni sera ed ho insegnato al mio uber ha guardare sempre in alto verso il cielo e scorgere una persona amata sempre piu' in la' dei nostri limiti geografici, temporali, visivi eccecc
lui lo fa, ma solo perchè lo faccio e forse crede ci sia qualcosa di bello ed interessante nel nostro scrutare.
quando saro' morta poco mi interessa dove andro', l'importante che trovi giusto 2 persone, quella della vita, vicine ed i mei cani e cavalli.
il resto ovunque sia andra' bene.
anche da morta il mio , forse unico, pregio sara' di non sentirmi mai sola e di non circondarmi di gente tanto per......
ecco dei miei cani e cavalli non saprei come fare a meno neanche da morta.
mi sembra un desiderio esaudibile no???!!!




1 
 Profilo
lillina
| CV STAFF

Registrato dal: 15-04-2006
| Messaggi : 51796
  Post Inserito 10-10-2013 alle ore 14:15   
Credo ,ma a modo mio
credo che ci sia un Dio che ha voluto la vita e che non sia venuto tutto dal caso e per caso
Se si guarda la bellezza della natura e del mondo e del cielo infinito , e ' tutto li per caso ?

Chi crede con fermezza crede che tutto sia disposto da un Dio e che a lui ci si debba affidare con fiducia anche nel dolore

Non ne sono tanto convinta e esercito il mio libero arbitrio ,sperando non con certezza assoluta che oltre la materia ci sia una forza interiore che ci sopravvive e che esista una vita dopo la morte

Spero di poter " rivedere " chi ho amato ,non spero in ricompense ne ' temo punizioni ,sono sovrastrutture create dalle religioni di questo mondo ,terrene e per nulla spirituali

Gioire della gioia e soffrire del dolore altrui e ' partecipare con l'anima alla gioia e al dolore di altri che siano esseri viventi o natura che soffre o gioisce

Non intrupparsi supinamente in riti e cerimonie , cercare di essere miti e modesti
La nostra superbia ci reca solo danno e ci crediamo Dei


Di pancia credo , di testa no
Fasi della vita ,comunque , in passato per me era diverso , ora sinceramente e' così



0 
 Profilo
kicca29

Registrato dal: 12-06-2013
| Messaggi : 231
  Post Inserito 10-10-2013 alle ore 14:22   
credo in qualcosa che non ha il nome di alcuna divinità. Credo fermamente in un'anima e nella sua reicarnazione. E credo che TUTTI gli esseri viventi ne siano provvisti. Forse perchè a scuola mi hanno insegnato che l'energia non può essere distrutta non posso pensare che quella di cui noi siamo fatti svanisca semplicemente alla morte del corpo fisico. Diciamo che fin da quando ero adolescente il mio modo di pensare si avvicina molto alla filosofia buddista.


0 
 Profilo
FabioGiuff

Registrato dal: 12-05-2011
| Messaggi : 1874
  Post Inserito 10-10-2013 alle ore 16:24   
Cercherò di non scrivere il solito papiro

Direi che nei secoli si è formato un spesso strato di confusione e molte dottrine si sono fuse con altre e su questo punto la chiesa cattolica romana è stata maestra riuscendo a fondere dottrine pagane con dottrine cristiane(vedi il natale)
Se un teologo afferma come dogma fondamentale che l'anima non muoia,credo che debba rivedere l’esegesi del Nuovo Testamento dove personalmente vedo un unico messaggio e cioè “la risurrezione dei morti” cioè un nuovo atto creatore di Dio dove l’uomo è richiamato alla vita.
Quando Cristo risuscitò lo fece in carne ed ossa non sotto forma di alito di vita “anima”.
La dottrina dell’immortalità dell’anima credo provenga dalla filosofia greca e nei secoli si è fusa con altre dottrine di religioni più moderne, ma se parliamo di Bibbia e quindi della Parola di Dio agli uomini, a mio modesto parere Paolo di Tarso (ispirato dallo Spirito Santo) mi sembra chiaro:
1Tessalonicesi 4:13-18

13 Fratelli, non vogliamo che siate nell'ignoranza riguardo a quelli che dormono, affinché non siate tristi come gli altri che non hanno speranza. 14 Infatti, se crediamo che Gesù morì e risuscitò, crediamo pure che Dio, per mezzo di Gesù, ricondurrà con lui quelli che si sono addormentati. 15 Poiché questo vi diciamo mediante la parola del Signore: che noi viventi, i quali saremo rimasti fino alla venuta del Signore, non precederemo quelli che si sono addormentati; 16 perché il Signore stesso, con un ordine, con voce d'arcangelo e con la tromba di Dio, scenderà dal cielo, e prima risusciteranno i morti in Cristo; 17 poi noi viventi, che saremo rimasti, verremo rapiti insieme con loro, sulle nuvole, a incontrare il Signore nell'aria; e così saremo sempre con il Signore. 18 Consolatevi dunque gli uni gli altri con queste parole.

Poi in 1Corinzi 15:19-58 viene anche spiegato con quale corpo si ritorna.

Vorrei scrivere tanto altro ma ho promesso brevità



0 
 Profilo
( | 2 | 3 ) Avanti  >>> 


Generazione pagina: 1.131 Secondi