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  >>  Il comportamento del cane  >>  Cesar Millan:parliamone(specie adesso che si è fatto mordere da un labrador - Discussione n 76907 - PermaLink
   Cesar Millan:parliamone(specie adesso che si è fatto mordere da un labrador

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Navar

Registrato dal: 26-08-2011
| Messaggi : 1085
  Post Inserito 18-09-2012 alle ore 21:57   
di VALERIA ROSSI – In realtà l’avrei nominato già anche troppo, per i miei gusti. In più credo, in diversi articoli, di aver spiegato abbastanza compiutamente cosa penso di Millan e dei suoi metodi: eppure ieri, quando sul mio profilo ho postato una battutaccia relativa ad un video che sta girando su FB (per la precisione, la battuta era: “Vedere Millan prendersi un morso non ha prezzo: per tutto il resto c’è la cinofilia seria”), qualcuno mi ha ancora chiesto: “Perché non scrivi un articolo spiegando in modo chiaro a noi neofiti i motivi per cui non dovremmo guardare Cesar Millan ed imparare da lui?” E quando qualcuno mi fa una richiesta, io cerco sempre di accontentarla: anche se, sinceramente, mi scoccia un po’ dare ulteriore visibilità a questo personaggio che ne ha già fin troppa e che, semplicemente, a mio avviso non è abbastanza interessante – dal punto di vista cinofilo – per parlarne continuamente. Ma tant’è… è un personaggio pubblico, che come tale è oggetto di infinite discussioni. E una rivista di cinofilia non può esimersi dal parlarne, anche se controvoglia. Controvoglia soprattutto perché, spogliato dell’aura televisiva, Millan non è che uno dei tanti, tantissimi addestratori “vecchio stile” (a dire il vero non è neppure un addestratore: si occupa solo di problemi comportamentali. Ma definirlo “comportamentalista” – o peggio ancora, “psicologo canino” come si autodefinisce lui stesso, mi farebbe veramente male al cuore) che ancora credono che “dominare” significhi “schiacciare l’avversario”, psicologicamente e/ o fisicamente. E’ il Teorico del calcio in culo, il Gran Visir dell’alpha roll, il Sommo Profeta della coercizione: nelle prime puntate del suo programma, ridicolmente chiamato “Dog whisperer” (ovvero “colui che sussurra ai cani”, quando quello che fa coi cani, in media, è di prenderli appunto a calcioni), la sua attitudine alla violenza era abbastanza palese: ultimamente, mi dicono – perché io ho smesso da un pezzo di guardarlo – è diventato più “soft”, probabilmente solo per via delle migliaia di insulti che sono stati rivolti a lui, al programma e a tutta la TV da cinofili e animalisti, per una volta concordi sul fatto che certe cose “nun se possono guarda’”. Io non posso che ripetere, per la milionesima volta, che Millan è soltanto “uno del mucchio”: di gente che con i cani lavora (male) come lui ce n’è un mare, anzi un oceano, anche in Italia e non solo in America. L’unica differenza sta proprio nel fatto che lui va in TV e quindi fa più danni… ma è abbastanza ridicolo che tutti si scaglino sempre e solo contro di lui, quando magari sotto casa hanno un campo di addestramento in cui si fanno le stesse cose (se non di peggio) e nessuno se ne preoccupa. Siamo un popolo di telerincoglioniti, questo è un dato di fatto. Ma andiamo avanti. Perché non bisognerebbe seguirlo, mi si chiede. Perché, visto che i risultati li ottiene e che è riuscito a salvare millemila cani problematici che senza di lui, in America, sarebbero stati sicuramente destinati all’eutanasia? Be’… tanto per cominciare, perché noi non siamo in America. E meno male, aggiungo, visto che dal punto di vista cinofilo e cinotecnico siamo avanti di mille anni rispetto agli USA. Ne sono così convinta che lo scrivo pure in grassetto. E ne sono convinta anche perché, avendo allevato per 25 anni una razza americana, con i cinofili USA ho avuto lunghe frequentazioni, da cui ho potuto dedurre che l’unica cosa che loro sanno davvero fare meglio di noi è lo show. Le loro esposizioni canine sono da mille e una notte: le nostre migliori performance in questo settore, al confronto, sembrano fiere di paese. Anche i loro handler sono più bravi dei nostri…o meglio, lo erano, perché ormai ci siamo ampiamente messi in pari. Ma qui ci possiamo anche fermare: in tutto il resto, infatti, sono indietro e pure di tanto. Lo sono nell’allevamento (che è mirato SOLO allo show), anche se bisogna dare atto di una maggior attenzione – in media – ai controlli sanitari: però hanno letteralmente rovinato diverse razze; lo sono nell’addestramento (anche se è interessante sapere che Millan è considerato un incapace ANCHE dagli addestratori americani); e lo sono evidentemente nel campo dell’etica, visto che loro ammazzano ancora i cani abbandonati dopo pochi giorni, se nessuno li reclama/adotta. Quindi, punto numero uno: dagli USA, in campo cinofilo, abbiamo ben poco da imparare in generale. E da Millan? Da Millan, ancora meno: perché lui è arretrato perfino rispetto ai suoi colleghi d’oltreoceano, che già sono mediamente arretrati rispetto a noi, con l’eccezione di sporadiche punte di eccellenza…che però valgono quanto i nostri addestratori, non certo di più. Sì, è vero che recupera casi difficili e che salva dei cani: e gliene diamo atto. Però utilizza metodi e strumenti che potevano essere accettabili centodue anni fa: e siccome oggi sappiamo tutti (almeno si spera) che gli stessi risultati si possono ottenere in modo diverso, e molto più rispettoso dei cani, ecco che diventa una scelta intelligente quella di spegnere la TV e – se proprio si vuole imparare qualcosa – andarsene sul campo di un bravo addestratore/recuperatore/psicologo/quellochepreferite italiano. L’errore che, a mio avviso, commettono molti dei “Millan fans” è quello di far paragoni tra lui e quelli che io chiamo “cinofilosofi”: ovvero persone che in teoria ti risolvono qualsiasi problema canino, ma in pratica non hanno mai preso un guinzaglio in mano, o quasi (e se l’hanno preso, si sono sempre ben guardati dal prenderne uno al cui capo opposto ci fosse un cane aggressivo). E’ evidente che, di fronte a questi personaggi che purtroppo hanno invaso la cinofilia nostrana, Millan fa un figurone perché almeno qualcosa ottiene… ma nessuno pensa mai che tra il bianco e il nero esistono le sfumature di grigio? Purtroppo in Italia abbiamo lo stesso identico problema che hanno in America: in TV non ci vanno quelli bravi, ci vanno quelli ben ammanicati. Oppure quelli bravi, sì, ma nel marketing. Se poi sono anche carucci e telegenici, è tutto grasso che cola… ma siccome nessun produttore televisivo si intende di cani, l’effettiva abilità cinotecnica del personaggio di turno risulta essere un optional. Bene, ma proprio benissimo, che vada, finisce in TV il furbastro che ha puntato il cliente “giusto” e che ha offerto i suoi servizi al VIP della situazione. Essendo un assoluto Sciurmario, il VIP (che magari si è già rivolto al cinofilosofo di turno, senza ottenere il minimo risultato apprezzabile) pensa di aver incontrato il Messia canino quando questi insegna ad andare decentemente al guinzaglio al suo cane che tirava come un trattore: ma ovviamente il Sciurmario NON è in grado di dare alcun giudizio cinotecnico. Lo stesso Millan deve la sua fortuna proprio al fattore VIP: ha sistemato il cane del primo Sciurmario famoso, e da lì la sua strada è stata tutta in discesa: questo, purtroppo, non significa che sia bravo. Una dimostrazione palese ce la dà proprio il video di cui parlavo all’inizio, e che vi mostro anche qui: Millan non è che “si prenda un morso, poverino”. E’ proprio che “si va cercando” il morso, e alla fine lo ottiene.



Vogliamo fare una piccola analisi tecnica? Inizio video: Millan parte deciso fissando il cane negli occhi, ovvero sfidandolo. Perché? Per “fargli capire chi comanda”, secondo lui. Peccato che lui non sia il proprietario del cane, che il cane non abbia alcun motivo di ritenerlo il suo capo e che un cane con un po’ più di carattere, probabilmente, avrebbe già tentato di staccargli il naso solo al primo approccio (e avrebbe avuto anche le sue buone ragioni). Si passa poi alla ciotola: finché Millan sta a distanza piuttosto ravvicinata, ma non minacciosa, il cane mangia tranquillo e lo ignora. Quando lui va a rompergli le palle, allungando la mano verso il suo cibo, il cane si limita a minacciarlo con una “pinzata a vuoto”, che significa semplicemente “stai alla larga, questa è la MIA ciotola e questo è il MIO cibo”. Ragionamento del tutto lecito da parte di un animale che difende una risorsa primaria. Ovviamente i suoi proprietari avrebbero dovuto insegnargli fin da cucciolo a non considerare una minaccia il fatto che qualcuno gli toccasse la ciotola…ma è chiaro che non l’hanno fatto, quindi inutile piangere sul latte versato. Oggi c’è un cane adulto che diventa aggressivo per difendere il cibo, e questo è il problema che il rieducatore dovrebbe risolvere. Millan, dunque, che fa? Convince profondamente il cane che chiunque si avvicini alla sua ciotola E’ effettivamente una minaccia per lui. Dopo che il cane ha tirato la pinzata all’aria lo aggredisce con una ridicola pantomima stila Karate Kid, che a suo avviso dovrebbe significare “sono più forte, sono più macho, eqquicomando io eqquesta è casa mia”. In realtà il cane è confuso, va in autodifesa (scopre i denti) e contemporaneamente manda segnali calmanti (si lecca il naso). Tradotto dal canese, il cane sta dicendo: “Senti, ciccio, ma che vuoi? Io non ce l’ho con te, se tu mi lasciassi mangiare in pace non ti filerei neanche di striscio. Facciamo pace? Levati di torno e lasciami tornare alla mia ciotola. Però smettila con quell’andazzo da Hulk, che mi fai anche un po’ paura, ma non così tanta da accettare che un pirla mai visto e conosciuto mi schiacci psicologicamente: quindi, se insisti e se proprio sarò costretto, mi difenderò”. Per ribadire questo concetto, il cane si mette anche a terra: Millan quindi pensa di averlo “sottomesso”. Wow. Dopodiché va di nuovo a rompere le palle al cane, prima facendo gesti inconsulti, poi indicandolo con il dito, infine piantandogli direttamente una manata in testa: al che si riprende, nell’ordine, una pinzata di avvertimento (perché ‘sto cane, tutto sommato, è un santo) e poi una sacrosanta sgagnata. Che qui Millan reagisca tirando un calcione al cane (cosa che ha fatto inorridire alcuni animalisti) è del tutto normale: l’avrei fatto anch’io, l’avrebbe fatto chiunque. Quando un cane ti sta mordendo, è normale che ti difendi e non credo che neppure il più accanito cinofilosofo reagirebbe prendendosi un po’ di fiori di Bach. Il punto è che ho la presunzione di credere che io NON sarei stata morsa (e quindi non avrei avuto alcun bisogno di scalciare il cane) perché avrei evitato di sfidarlo in modo così palese ed irritante. L’atteggiamento di Millan fa venir voglia di morderlo anche a chi lo guarda da uno schermo: figuriamoci al cane. Tra l’altro il cane resta palesemente confuso, insicuro e impaurito fin dal primo apparire di Macho Man: e lui dice al proprietario che il cane è “rilassato”. Ma dove, ma quando? Come fa un sedicente “psicologo” canino a non saper minimamente leggere il linguaggio del corpo di questo cane? Ma soprattutto: perché aggredire il cane, anche solo psicologicamente, PRIMA che questi abbia mostrato il minimo segno di aggressività? La mia personale risposta è: “Per farsi mordere”. Quella di Millan presumo sia: “Per fargli vedere chi comanda” (come da classica frase del cuggino degli anni ’50: “al cucciolo dagli subito due calci in culo, così capisce subito chi comanda!”). Ora, c’è da dire che – fortunatamente per noi – i cani, di solito, NON sono dei cuordileone. Almeno sette-otto su dieci, quando vengono aggrediti da un animale più grosso di loro e dal quale, fin da piccoli, sono stati abituati a dipendere, preferiscono arrendersi piuttosto che lottare. Quindi, in molti casi, l’atteggiamento da Macho Man funziona: così come funzionano botte, urlacci e tutto il repertorio dello stesso Macho (che poi, nei libri, non si sa bene perché, Millan descrive come “calma assertiva”. Alla faccia). A questo punto il Sciurmario trae la sua conclusione: “Ecco! Era COSI’ che si doveva fare!” E magari maledice il cinofilosofo che, prima di allora, gli aveva parlato solo di empatia, prossemica, prosocialità e superc***ole varie, senza peraltro ottenere che il cane smettesse di ringhiare sulla ciotola. La realtà è che – come ho detto sopra – tra il bianco e il nero ci sono tutte le sfumature del grigio. E che di metodi per ottenere lo stesso risultato senza aggredire il cane né trattarlo come un pallone da football ce ne sarebbero diecimila: solo che non li conoscono né il cinofilosofo (che NON sa un accidenti di cani né di addestramento), né il macellaio rimasto fermo alla “regola di miocuggino” di cui sopra. Che in effetti non è mica sbagliata, dal punto di vista dei risultati! Un cane preso a calci in culo, solitamente, obbedisce: così come obbediscono le donne prese a pugni in faccia, o i bambini presi a bacchettate sulle mani. Peccato che questi metodi – per quanto indubbiamente efficaci – siano leggerissimamente contrari a tutto ciò che è etica, morale, sentimento, civiltà. Almeno in Italia, e nell’anno di grazia 2012. Perché, non dimentichiamolo, in questo stesso anno di grazia ci sono ancora Paesi in cui è ritenuto lecito frustare una donna sulla pubblica piazza perché si è messa un paio di pantaloni. O praticare l’infibulazione sulle bambine. O uccidere una figlia perché ha avuto rapporti sessuali. Solo che, di fronte a questo genere di orrori, solitamente, l’indignazione è generale: quando invece si tratta di maltrattare un cane…be’, boh… “però funziona!”. E vaff*****o, eh! Funzionano anche le frustate, statene pur certi. Però sono inaccettabili: così come sono inaccettabili alcuni dei metodi di Millan & suoi emuli. E sono inaccettabili perché le alternative non solo esistono, ma funzionano molto meglio! Bisogna solo trovare le persone capaci di metterle in pratica: il che si ottiene alzando i ciapèt e girando per campi e centri cinofili, osservando come si lavora, parlando con gli istruttori, provando e magari rinunciando e cercando altrove… certo, una cosa un filino più faticosa del premere un bottone sul telecomando.


P.S.: ho già descritto in altri articoli il metodo corretto per rieducare un cane che difende aggressivamente il cibo, ma giusto per completezza lo ripeto anche qui. Anzi, copincollo proprio da FB, dove l’ho postato ieri. L’ideale, ovviamente, sarebbe iniziare questo lavoro col cucciolo appena arrivato a casa…ma funziona anche con gli adulti, anche se potrà essere necessario un tempo leggermente più lungo. Che faccio per correggere un cane aggressivo sulla ciotola? a) prendo atto del fatto che il cane difende il cibo perché è un cane, punto. Perché il cibo è una risorsa primaria ed è normalissimo che lui voglia difenderla; b) la cosa da fargli capire è che, se tocco la sua ciotola, non è perché voglia “derubarlo” del suo cibo. Quindi, anziché piantarci le mani ad capocchiam, avvicino sempre una mano che contiene ALTRO cibo. Gliela mostro a distanza tale per cui il cane veda e senta l’odore del cibo, ma non si senta minacciato; c) aspetto che il cane sia interessato al cibo che tengo in mano e che venga ad annusare la mano; quando lui viene verso di me, io porto la mano verso di lui (e quindi verso la ciotola) e lascio che lui prenda il cibo che gli porgo; d) ripeto la stessa cosa ai pasti successivi, un giorno dopo l’altro, accorciando man mano le distanze (anche perché il cane ormai ha capito che non rubo, ma “porto”), fino ad arrivare a mettere il cibo nella sua ciotola. Fine. A questo punto il cane non pensa più che voglia derubarlo, bensì che voglia dargli ulteriore pappa, quindi mi lascia toccare la ciotola finché mi pare. Non ho MAI incontrato un cane con cui questo metodo non funzionasse.







[ Questo Messaggio è stato Modificato da: Navar il 18-09-2012 21:59 ]


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Navar

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  Post Inserito 18-09-2012 alle ore 23:27   
Fonte : Ti Presento il cane


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Cyb

Registrato dal: 04-12-2010
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  Post Inserito 18-09-2012 alle ore 23:57   
Aaaaaaaahhhhh Stavo giusto aspettando che qualcuno lo linkasse giusto qui.... lo ammetto non volevo essere io, sono stufa d sentirlo santificare.

Comunque è sempre un piacere l'ironia graffiante di Valeria, adoro i suoi articoli!

Navar.....


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madaboutdanny

Registrato dal: 27-04-2011
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  Post Inserito 19-09-2012 alle ore 00:22   
Ma non c'è gia un altro thread dove si da addosso a Millan?


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Cyb

Registrato dal: 04-12-2010
| Messaggi : 1194
  Post Inserito 19-09-2012 alle ore 07:01   
Millan è un discorso periodico, ogni tot ritorna fuori.

Cq qui è interessante l'analisi di Valeria del video....indipendentemente da Millan o no, potrebbe essere usato come video su "come non comportarsi con un cane che non è tuo" a meno che tu non voglia essere morso, perchè veramente t viene voglia d morderlo, il labrador reagisce a delle provocazioni di uno sconosciuto, che ciô sia socialmente non accettabile è solo una questione di etichetta, infondo é un cane!


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aion

Registrato dal: 10-04-2012
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  Post Inserito 19-09-2012 alle ore 08:17   
o nooo!ho ordinato due suoi libri ed ora stanno per arrivare ........poveri soldi miei! se fare cosi' vuol dire divenire milionari c'è il mio compare allevatore che non lo batte nessuno.....................i suoi cani leggono e scrivo, mai una carezza, ore ed ore di lavoro............e lasciam stare il resto!ma si possono fare certe pagliacciate '??!!!tipo dragon ball! se qualcuno puo' darmi qualche titolo di valeria rossi anche in MP mi farebbe una grande cortesia.....non ho FB pertanto sono all'oscuro e mi sembra essre molto preparata........grazie


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rananera

Registrato dal: 23-08-2010
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  Post Inserito 19-09-2012 alle ore 09:11   
hai ordinato due libri di millan?! scrive pure? tra un calcetto e uno schienamento?!
non butto tutto di millan ma, come sempre, tendo a selezionare secondo esperienza -poca la mia- e coscienza -nella media-


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rapunzel

Registrato dal: 14-07-2012
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  Post Inserito 19-09-2012 alle ore 09:24   
quando questa valeria rossi ci farà vedere una serie di video in cui rieduca cani estremamente aggressivi, recupera decine di pitbull con tendenze assassine, li fa vivere in branco in perfetta armonia con altri molossoidi e microbi da 2 chili, si aggira nel suo branco introducendo nuovi cani aggressivi o ansiosi senza che il branco mostri segni di terrore da presunte torture e calcioni, desensibilizza canetti e canoni da fobie senza neanche uno strattone, allora forse la seguirò con un certo interesse. fino ad allora ignorerò ai suoi poemi scritti con stile accattivante ma zeppi di chiacchiere da bar.

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: rapunzel il 19-09-2012 09:25 ]


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danii

Registrato dal: 23-08-2005
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  Post Inserito 19-09-2012 alle ore 10:48   
hey ma quella è beckyyy .. vabbè gepetto confessa


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Cyb

Registrato dal: 04-12-2010
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  Post Inserito 19-09-2012 alle ore 13:39   
Veramente ne fanno diverse puntate su cani che vengono recuperati e poi adottati, c'è stata anche tutta la storia di Bruto, un bull terrier che doveva essere soppresso perchè mordace, con tanto di video (e non viene recuperato in cinque minuti, cosa molto poco credibile). Ci sono poi anche diverse storie dei cani di Green Hill che stanno appunto rieducando. Il sito è veramente interessante e lei è un mito, oltre a essere molto competente è anche molto ironica... è sempre un piacere leggere i suoi articoli.


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