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  >>  Diritti degli animali  >>  Maltrattamenti e Cesar Millan - Discussione n 75272 - PermaLink
   Maltrattamenti e Cesar Millan

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AutorePagina: 7 di 14
raffa85

Registrato dal: 12-04-2011
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  Post Inserito 04-07-2012 alle ore 00:05   
si watta su questo sono ampiamente d'accordo e mi rendo conto che di leggi serie a riguardo ancora o sono inesistenti o non ci sono perché ledono ad interessi più "importanti".
Comunque difficilmente parlo di cose delle quali non sia un minimo informata, ecco perché stasera me lo sono ricercato ben bene quel documento
Poi, quel che intendevo non era dimostrare che so leggere, ma puntualizzare che ancora una volta il fattore "umano" ha un ruolo determinate... e le sue interpretazioni alle cose e ai cavilli legali rendono "il male assoluto" uno strumento che nasce per altri scopi e utilizzi (discutibilissimi).
Comunque con questa risposta hai ampiamente dimostrato il contrario di quello che ha provato ad insinuare qualcuno, dunque tutta la mia ammirazione (per quel che vale si intende).


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chiarina

Registrato dal: 30-10-2011
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  Post Inserito 05-07-2012 alle ore 12:18   
boh? conosco due vet comportamentalisti (col****** e mer****, lo dico per watta)... non ce li vedo affatto ad adottare questi metodi... io sono più gattara che canara, ma un cane ce l'ho anche io... già tante persone prendono un cane per sentirsi un "capobranco" per qualcuno... al parco vedo tante persone strattonare, urlare, mollare calci con la scusa di millan...

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: chiarina il 05-07-2012 12:20 ]


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calzinimaya
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  Post Inserito 05-07-2012 alle ore 15:07   


05-07-2012 alle ore 12:18, chiarina wrote:
boh? conosco due vet comportamentalisti (col****** e mer****, lo dico per watta)... non ce li vedo affatto ad adottare questi metodi... io sono più gattara che canara, ma un cane ce l'ho anche io... già tante persone prendono un cane per sentirsi un "capobranco" per qualcuno... al parco vedo tante persone strattonare, urlare, mollare calci con la scusa di millan...

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: chiarina il 05-07-2012 12:20 ]



e quanti cani vedi completamente fuori controllo chiarina?
si vede quel che si vuole vedere, ignorando il resto.


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evuccia

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  Post Inserito 05-07-2012 alle ore 16:27   


25-06-2012 alle ore 15:03, dadoedudu wrote:
maltrattamenti???????ma..a chi???io lo seguo da parecchio e credo che poche persone abbiano un empatia cosi forte coi cani..molti dei suoi consigli se applicati correttamente sono davvero utili e trovo ridicolo e poco intelligente giudicare una persona in base al fatto che s sia creata una posizione per culo o per bravura anche perche nel suo caso x il 90% e'bravura e professionalita..lo dico da profana ma ne resto convinta.





si vede che hai un boxer..


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watta75
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Registrato dal: 08-05-2012
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  Post Inserito 19-07-2012 alle ore 12:04   
DOG WHISPERER IN ITALIA? NO, GRAZIE!

E' questo quanto ha dichiarato la FNOVI insieme a i Medici Veterinari Comportamentalisti alla notizia che Cesar Millan vuole girare i nuovi episodi della sua fortunatissima serie tv nei canili europei.
Da noi NO, grazie!
Lo ‘psicologo canino’ fenomeno mediatico divenuto famoso attraverso i canali satellitari, sta arrivando in Italia e vuole girare delle puntate nei canili del nostro Paese. I cani ricoverati nei canili non devono essere sottoposti a ‘esperimenti mediatici’ di riabilitazione canina con metodi vetusti e spesso inaccettabili dal punto di vista del benessere animale. Molti studi ci stanno dimostrando come il cane sia dotato di capacità cognitive e caratteristiche comportamentali che lo rendono adatto a comprendere la comunicazione umana: i metodi di Millan sono superati e estremamente pericolosi per il benessere dei cani e per la sicurezza delle persone.
La Federazione Nazionale degli Ordini dei Veterinari Italiani e i Medici Veterinari Comportamentalisti segnalano un pericolo non solo per i cani coinvolti ma anche e soprattutto per il tipo di messaggio culturale che viene così largamente diffuso.

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: watta75 il 19-07-2012 14:37 ]


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calzinimaya
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  Post Inserito 19-07-2012 alle ore 13:34   
non si vede niente...


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the_old_vic

Registrato dal: 19-04-2012
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  Post Inserito 26-07-2012 alle ore 14:38   
estratto dal libro di C. Millan e Melissa Jo Peltier: Il capobranco sei tu - 2010 editore Salani prezzo 15€

"Il collare elettronico - pagina 114
Forse nessuno strumento comportamentale inventato dall’uomo è stato più denigrato del collare elettronico o, come lo chiamano i suoi detrattori, il collare shock. Io sono assolutamente d’accordo con chi critica questo strumento il quale, se usato scorrettamente o messo nelle mani sbagliate, non solo può traumatizzare il cane, ma anche danneggiare in modo permanente la fiducia che desiderate instaurare con l’animale.

Molte persone con una scarsa conoscenza di questo strumento credono che un collare elettronico provochi dolore. L’idea è che generi una specie di elettroshock. Se i primi modelli non potevano modificare la lunghezza o l’intensità dello stimolo ed erano meno attenti all’animale di quanto siano quelli odierni, attualmente tecnologia e strumenti sono cambiati. Oggi l’intensità della corrente elettrica prodotta da buoni collari elettronici è paragonabile al tipo di stimolazione TENS che gli uomini usano volontariamente su se stessi a scopo terapeutico. La mia coautrice fa stimolazioni intramuscolo TENS della durata di venti minuti, e descrive questa sensazione come una specie di punzecchiatura.

Un’altra cosa da tenere a mente circa le correzioni date da un collare di buon livello (e da un proprietario educato e sensibile) è la durata dell’impulso. Un’efficace correzione dovrebbe durare solo un quarantesimo di secondo, meno del tempo che una persona media impiega a schioccare le dita.

Ma se è davvero così perché, anche con un uso corretto del collare elettronico, il cane salta, sobbalza o guaisce? Alla maggior parte degli osservatori sembra impossibile non nuocere, in qualche modo al cane, ma questa è una cosa che naturalmente voglio evitare a qualunque costo. La differenza viene dalla differenza di base tra uomini e animali: la capacità di ragionare. La maggior parte degli uomini impara a conoscere l’elettricità fin da piccoli. Conosciamo le cause e gli effetti. I nostri cani no. I nostri amici a quattro zampe vivono in un mondo di causa ed effetto. La corrente viene fuori dal nulla, non ha contesto e quindi la vedono come una cosa da evitare.

L’impulso elettronico è uno strumento potente nel campo della punizione positiva. L’impulso elettronico colpisce il cane il quale lo collega istantaneamente all’oggetto o al comportamento in cui si è impegnato. NON è uno strumento da usare per l’addestramento giornaliero o per le situazioni in cui si desidera modificare un comportamento. Non è neppure uno strumento da usare su un cane per un periodo di condizionamento a lungo termine. Tuttavia, se usato correttamente da un proprietario addestrato , può salvare la vita di chi lo porta.

I pericoli del collare Elettronico

I collari elettronici possono avere conseguenze negative nelle mani sbagliate. La cosa importante è che il cane non associ voi con la scossa ( poiché il cane non capisce la sensazione può solo avere un associazione negativa). Questo è il suo punto di forza ma anche il suo punto debole. Se il cane identifica il collare con voi, sarà pieno di risentimento. I collari elettronici hanno una cattiva reputazione che deriva da persone che li usano in situazioni di obbedienza elementare. Una volta capita la connessione e collegato il proprietario a quella sensazione spiacevole, il cane ubbidirà, Ma non si fiderà mai più del suo padrone.

Questo è in assoluto l’uso Più scorretto del collare elettronico: il peggiore, perché coercitivo. I cani non sono elettrodomestici. La vera obbedienza è qualcosa che richiede pazienza, leadership e rispetto da parte del proprietario o da chi si occupa del cane. E sebbene il collare elettronico possa spesso dare rapidi risultati, a meno che non si tratti di una situazione limite, è uno strumento che si presta ad abusi. Che scegliate o meno questo strumento, vi consiglio, prima di cercare di influenzare il comportamento del vostro cane, di trovare un professionista i cui metodi e la cui filosofia siano in sintonia con i vostri e che sia in grado di illustrarvene in modo corretto e accurato”



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rananera

Registrato dal: 23-08-2010
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  Post Inserito 26-07-2012 alle ore 16:35   
mah io non ne so nulla...
ma diamogli credito, per prova, per testare la mia ipotesi.
diciamo che i moderni collari elettrici pizzicano, andiamo oltre diciamo che vibrano...
ok ma a quel punto il cane è distratto più terrorizzato...un po' la stessa funzione antiabbaio che hanno i collari che spruzzano essenza di citronella...
insomma il fastidio arrecato loro è proporzionale a quello che loro arrcano al mondo con il comportamento sbagliato? e funziona? bho...a quel punto direi che una qualsiasi azione di disturbo potrebbe funzionare, qui spesso suggerite di lanciargli le chiavi (mica in fronte nè), in tempi antichi e selvaggi era il rumore del giornale che andava per la maggiore (ora dicoin tutti orrore orrore la carta stampata fa più paura a leggersi che a sentirsi)...
rimango perplessa...
non mi piace millan ma continuo a non vedere tutto tragico quello che fa.
(ribadisco...semprechè le sue spiegazioni sul collare elettrico siano veritiere....a questo punto mi piacerebbe vedere un filmato con lui, nudo, e un collarino da chiuaua avvolto al suo pisello...a quel punto, giuro, potrei davvero convincermi ad utilizzarlo)


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watta75
| MEDICO VETERINARIO

Registrato dal: 08-05-2012
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  Post Inserito 29-07-2012 alle ore 09:34   
Ordine dei Medici Veterinari della provincia di Roma CESAR MILLAN vuole girare i nuovi episodi della sua fortunatissima serie tv nei canili europei.
Anche in Italia

DA NOI NO, GRAZIE
Lo ‘psicologo canino’ fenomeno mediatico divenuto famoso attraverso i canali satellitari, sta arrivando in Italia e vuole girare delle puntate nei canili del nostro Paese. I cani ricoverati nei canili non devono essere sottoposti a ‘esperimenti mediatici’ di riabilitazione canina con metodi vetusti e spesso inaccettabili dal punto di vista del benessere animale. Molti studi ci stanno dimostrando come il cane sia dotato di capacità cognitive e caratteristiche comportamentali che lo rendono adatto a comprendere la comunicazione umana: i metodi di Millan sono superati e estremamente pericolosi per il benessere dei cani e per la sicurezza delle persone. I Medici Veterinari Comportamentalisti insieme alla Federazione Italiana dei Medici Veterinari segnalano un pericolo non solo per i cani coinvolti ma anche e soprattutto per il tipo di messaggio culturale che viene così largamente diffuso.

Sono ormai anni che gli esperti professionisti del comportamento del cane, Medici Veterinari Comportamentalisti in testa, e con loro etologi applicati, educatori e istruttori, tentano in ogni modo di contrastare il successo mediatico e quindi popolare, del Sig. Millan, cercando di spiegare perché il suo metodo, basato sull’imposizione della forza indipendentemente dall’indole del cane, suscitano nell’animale emozioni negative quali ansia, paura e panico. Inoltre è evidente l’abuso del metodo flooding (trascinare a forza un individuo che ha paura di qualcosa, dritto dentro il contesto terrorizzante) servendosi, per condurvelo, di un cappio sottile che stringe proprio sulla laringe. Appunto a causa di questo collare a super-strangolo avviene la seconda parte del problema; il panico da soffocamento. In TV a volte abbiamo assistito al soffocamento conclamato, con il cane che si accascia cianotico, con cui Millan vuole correggere comportamenti non graditi quali lo slancio verso gli altri cani. Tutto questo con il patrocinio del National Geographic.
Appurato quindi che i metodi Millan sono ben poco umani, almeno nella gran parte dei casi, sembra ora perfino grottesco dover dichiarare che non si potrebbe mai accettare che cani ricoverati in canili e rifugi siano affidati a questo signore per creare nuovi introiti a quella che è diventata un azienda da miliardari.
I cani che sono appunto ricoverati nei canili non hanno un punto di riferimento sociale, vivono deprivati della libertà di mettere in atto molti dei normali comportamenti, vivono la frustrazione di dover condividere le poche risorse disponibili, vivono ora il sovraffollamento ora la solitudine, vivono l’inquinamento acustico e molti di loro hanno esperienze traumatizzanti che li hanno segnati. Davvero si vorrebbe metterli nelle mani di qualcuno che non ha il benché minimo rispetto per le esigenze etologiche e cognitive dei cani e che conosce solo - e usa quasi sempre a sproposito - il concetto di dominanza?
Noi chiediamo a tutti i canili e rifugi presenti in Italia di negare assolutamente l’accesso a questo individuo e alla sua troupe: non sono qui per il bene dei cani.

La discussione su è Cesar Milan è di ulteriore spunto per chiarire alcune aspetti fondamentali che sarebbe bene rientrassero definitivamente in normative specifiche anziché dover essere ribadite ogni volata in occasioni come queste.
Il Medico Veterinario esperto in Medicina Comportamentale Veterinaria deve essere in ogni caso e per prima cosa la figura di riferimento nei casi di disturbi comportamentali degli animali d’affezione. La ragione fondamentale è che il Medico Veterinario è appunto un medico e ha la responsabilità
della cura del paziente malato. Il Medico Veterinario competente in Medicina Comportamentale
Veterinaria si trova inoltre nella posizione ottimale per diagnosticare le deviazioni del
comportamento normale, potendo valutare se il comportamento è realmente “ anormale” e se
sussistano cause fisiche alla base del disturbo.
Il Medico Veterinario ha le competenze per valutare le diagnosi differenziali e per impostare un
trattamento adeguato al tipo di patologia. Non dimentichiamo infine che talvolta le terapie
prevedono l’uso anche di farmaci la cui prescrizione è di esclusiva competenza del medico
veterinario. Non pensiamo necessariamente e solamente a farmaci psichiatrici ma anche, per esempio, a terapie per gestire il dolore o per trattare patologie endocrine che non infrequentemente influenzano profondamente il comportamento degli animali.
Sebbene infatti la gestione dell’animale possa giocare un ruolo sia nell’insorgenza che nella risoluzione dei problemi comportamentali, è scorretto attribuire solamente ad una cattiva gestione la causa principale dei problemi comportamentali. Un comportamento inadeguato/indesiderabile è diverso da un comportamento patologico, ‘non normale’. La maggior parte degli animali con disturbi comportamentali non sempre sono gestiti in modo inadeguato, ma sono ‘anormali’ perché affetti da un disturbo comportamentale. La conseguenza di ciò è che non solo non ci si può aspettare risposte ‘normali’ da soggetti che non lo sono, ma anche che è estremamente pericoloso impostare un qualsiasi trattamento ignorando tale presupposto.
L’aspetto più importante è quindi la distinzione tra comportamento normale e comportamento
patologico. In un soggetto patologico, come detto precedentemente, non ci si può aspettare delle risposte normali ed è pertanto necessario innanzitutto effettuare una diagnosi del disturbo presentato dal paziente. In questo caso, oltre all’eventuale educazione del proprietario, va anche impostata una
terapia che includa un protocollo di modificazione comportamentale in relazione alla diagnosi del problema, affiancato, quando necessario, da un supporto farmacologico.
I Medici Veterinari Comportamentalisti ASETRA (Associazione Studi Etologici e Tutela della Relazione con gli Animali) e AISEAB (Associazione Italiana Specialisti Etologia e Benessere Animale)


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madaboutdanny

Registrato dal: 27-04-2011
| Messaggi : 1368
  Post Inserito 30-07-2012 alle ore 00:43   
Qualcuno di quelli a cui non piace Millan, mi può spiegare perchè se lui maltratta i cani quelli che vivono nel suo centro sono così equilibrati e per niente spaventati da lui? Aveva un pit che usava come tutor ed ora ne ha un altro, e sono tranquillissimi.
Se come dite questi cani sono traumatizzati, non dovrebbero mostrarne i segni?


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