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 anto-lucy-lucky
Registrato dal: 19-12-2007
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Post Inserito 27-01-2010 alle ore 19:55 |
Come oggi, 14 anni fa, Lucky è entrato a far parte della nostra vita!     
Grazie Lucky, conoscerti è una delle gioie più belle della mia vita e ogni momento trascorso con te è un dono senza pari
 
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 catecate
Registrato dal: 31-12-2007
| Messaggi : 4696
Post Inserito 27-01-2010 alle ore 20:02 |
auguri dolce Lucky ... sei bellissimo
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 Aury88
Registrato dal: 21-01-2010
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Post Inserito 27-01-2010 alle ore 20:06 |
Che simpatico batuffolo bianco *-* Bello lui!!! Auguri anche da parte mia Lucky!!!!
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anto-lucy-lucky
Registrato dal: 19-12-2007
| Messaggi : 5991
Post Inserito 27-01-2010 alle ore 20:09 |
grazie  Lucky ringrazia.
adesso vi allego due racconti, uno scritto da me e uno da mia sorella, a proposito del primo incontro con Lucky. li abbiamo scritti il 13 ottobre, a due settimane dal suo compleanno. in entrambi il narratore è Lucky
cominciamo con il mio (Lucy)
Mi chiamo Lucky e sono un cagnolino meticcio di quasi 14 anni. Sono bianco con delle striature dorate, di taglia medio- piccola, ho il pelo riccio e lungo. Vivo con la mia famiglia in un bel appartamento a Battipaglia in provincia di Salerno.
Ho incontrato la mia famiglia tanti anni fa, in una fredda mattina di gennaio. Avevo 3 mesi. All’epoca vivevo a Napoli presso una signora che mi aveva preso in affidamento ma non poteva tenermi a lungo per problemi di salute e poi temeva che facessi la stessa fine del mio fratellino, investito da una macchina.
Ero a detta di tutti un orsacchiotto bianco, socievole e… già viziato! Appena vidi i miei nuovi genitori –Maria e Giuseppe – e le mie 2 sorelline – Luciana e Antonella, saltai fra le loro braccia e capii subito che sarei stato felice con loro.
Due giorni prima avevano ricevuto quella fatidica telefonata dalla zia Susy la sorella di Giuseppe, anch’essa amante degli animali. Disse loro che “c’era un batuffolo bianco” che cercava una famiglia che lo adottasse in cambio di tanto amore! Che gioia, loro desideravano tanto un cane e io, tanto una famiglia di umani!
Sapevo che qualche mese prima avevano sofferto molto perché avevano perso improvvisamente e per una malattia non accertata, il loro cucciolo di 2 mesi. E infatti mi battezzarono col suo stesso nome, Lucky insieme ad altri 3: Rudy che era stato il mio primo nome, Cherubino perché era il 27 gennaio data di nascita di Mozart e la mia sorellina Luciana adora l’opera, Oscar perché è un altro personaggio operistico.
Tutti volevano tenermi fra le braccia, e io mi sentivo tanto amato! Dopo essermi preso i complimenti e le coccole di tutti i passanti, incontrammo un veterinario amico di zia Susy che disse che sarei cresciuto un bel po’ e che sarei stato una taglia media. Vabbé sono arrivato a 13 kg, mica è molto… e poi c’ho tanto di quel pelo…
Mi portarono a casa di zia, e Whisky, il suo cane, mi fece subito la pipì in testa. Era il suo modo di darmi il benvenuto! Quanti dispetti ci siamo fatti da quel giorno ogni volta che ci incontravamo per le vacanze o le festività natalizie! Già allora la nonna ci diede i soprannomi con cui ci chiamava quando eravamo insieme: Nerone e Bianchino.
Nel pomeriggio salutammo la zia, la nonna, il cugino Francesco e Whisky ed entrammo in macchina per recarci nella mia nuova casa! Salii in macchina con la stessa allegria con cui ero saltato nelle braccia delle mie sorelle. Passai tutto il viaggio a correre e saltare fra il sedile posteriore e il portabagagli. Si può dire che è stato il mio primo ed ultimo viaggio tranquillo, da allora ho sempre sofferto la macchina e soprattutto gli addii! Adesso guai a chi tocca la mia famiglia e che sofferenza quando alla fine delle vacanze le mie sorelle tornano nelle loro città, perché ormai non vivono più con noi!
Dopo un’ora e mezza di viaggio finalmente conobbi la mia nuova casa! che gioia, c’era una cuccia calda, 2 ciotole, dei giochini… avevano comprato tutte quelle cose per me! E il giorno dopo avrebbero dovuto comprare anche un guinzaglio nuovo perché il vecchio me l’ero rosicchiato tutto….
La mamma mi comprò anche una pallina arancione a forma di riccio: quello divenne il mio gioco preferito! Lo è tutt’ora ma ne sono passate di palline sotto i miei denti…
Le sorprese non erano finite! In casa c’era (e c’è tutt’ora) una tartaruga d’acqua di nome Klaus con la quale invano cercavo di giocare! Ma la sorpresa più bella veniva dai vicini di casa: avevano una cagnetta di nome Sissi, ben più grande di me (di età, di taglia all’epoca eravamo uguali… poi io sono cresciuto e diventato il suo doppio, ma io da grande cavaliere mi sono sempre sottomesso!) con la quale pure cercavo di giocare! Ma lei era gelosa di me, cucciolo, perché all’improvviso non era più lei al centro dell’attenzione…
Adesso sono passati tanti anni, quasi 14 da quel mitico primo incontro con la mia famiglia. Non potrò mai dimenticarlo. Come penso che loro non lo dimenticheranno mai…
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 cherie
Registrato dal: 11-12-2006
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Post Inserito 27-01-2010 alle ore 20:10 |
Bellissimo Lucky!!! un nome una garanzia....
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anto-lucy-lucky
Registrato dal: 19-12-2007
| Messaggi : 5991
Post Inserito 27-01-2010 alle ore 20:13 |
ed ecco il racconto di Anto:
Non ricordo molto di quella sera. Ero piccolo. Ricordo una stanza. C’erano molti rumori. Motori, scalpitii, conversazioni. Non capivo un solo suono. Ancora adesso è tutto confuso e indistinto. Degli odori. Sì, forse, ricordo degli odori. Frammenti di tracce ormai perse nel tempo, non più rintracciabili nello spazio. Eppure sono qui da qualche parte nella mia testa. Se mi concentro posso rievocarli e se chiudo gli occhi … sono lì in quella stanza. E’ poco illuminata. E’ rumorosa. Tre umani. Sì, gli odori sono di tre umani distinti. Non vedo i loro volti, non sento il suono della loro voce … Pollo. Ricordo molto pollo, pezzettini di pollo! Era quello che mangiavo! Odore di pollo, di macchine, freddo e vento. E ancora altri odori strani, mai più percepiti in questa mistura. Sembra cibo, come spezie ed erbe, ma non ne conoscevo il sapore, non l’ho mai conosciuto. Sapore di pollo e di … qualcos’altro. C’era qualcos’altro … come di carne, ma sottile, nero, come avvolto su se stesso. Un guinzaglio! Era il mio gioco! Il mio compagno, il mio passatempo, il mio rifugio! Il mio imparare a scoprire il mondo intero con i miei denti. Il suo sapore è adesso nella mia bocca. Non ci gioco più, chissà perché. Adesso gioco con “palla”. “Andiamo a giocare a palla sul balcone” è il mio gioco preferito! Ho un grande balcone in cui giocare con “palla”. Ne ho tante. Di vari odori, sapori, grandezze e colori. Ci gioco con la mia famiglia. Sono quattro odori distinti. Ci sono i capi, “mamma” e “papà” e le due mie compagne di gioco: “Antonella” e “Luciana”. Loro sono i miei odori preferiti. Loro sono i più frequenti. Loro sono il mio branco. Senza di loro sono perso. Sono triste, sono annoiato. Mi stendo e me ne sto, nel fluttuare della loro essenza. Finché io sono nella nostra casa, loro sono sempre con me. Mi piace stare qui. È più spazioso, silenzioso, ci sono solo odori buoni, di cibo e erba, terra e fiori e centinaia di altri ancora! Quegli odori lontani tornano nella mia mente. Odori di strada trafficata, di fumo, freddo e vento, spezie esotiche mai assaggiate che riecheggiano lontanissimi nel naso della mia mente. Eppure è lì che li ho annusati per la prima volta. In quella stradina movimentata e rumorosa dove vivevo con i tre umani perduti. Nessuna sequenza, nessun episodio. Solo frammenti di schegge. Di immagini minime, basilari. 3 odori distinti; pollo; guinzaglio. Ecco un nuovo ricordo a comporre il mosaico nella mia testa: un rumore. Suonano alla porta. Io abbaio, come sempre, come è il mio istinto. E diamine se mi piace farlo! Anche se mi intimano di star zitto. Sono gli odori di 4 sconosciuti. Ecco, è il momento, la prima volta che li ho annusati, la prima volta che li ho toccati. È qui, ora, nella mia testa. Uno dei 3 mi prende in braccio e mi mette nelle mani dell’umana più piccola. Sa di nuovo, un mix che mi entra nelle narici e mi si fissa dentro. Mi tiene e comincia a grattarsi. Che schizzinosa, sono solo un po’ impolverato! Si, adesso ricordo. I 3 cominciano ad odorare di salato e acido. Piangono. Sono tristi, lo percepisco. Perché siete tristi? Invece l’umana che mi tiene in braccio ha il cuore che batte fortissimo, lo sento, il mio orecchio è proprio sul suo petto. Sento eccitazione anche negli altri 3 umani che sono con lei. Li percepisco e memorizzo, sanno di nuovo anche loro. Sono contento anche io! Mi piace conoscere persone nuove! Perö allo stesso tempo sono triste. Non so perché. Ho una strana sensazione. Come un brutto presentimento. Il mio branco non viene con noi. Con 4 umani sconosciuti mi allontano sempre di più. Mi infilano in una macchina. Compressi in quella scatola l’odore dei 4 non è mai stato più forte. Mi si imprime nelle narici. 4 nuovi odori distinti. Mi muovo in una direzione che è l’opposta a casa mia, la stanzina poco illuminata. L’odore del mio branco si fa sempre più lontano finché non riesco più a sentirli. Tutti e tre, persi. Adesso ho un po’ paura. Ho voglia del guinzaglio, ma non posso distrarmi. Lo ricordo, questa è la parte più vivida. Io ho il muso voltato indietro, sono concentratissimo, guardo il percorso, memorizzo ogni balzo e vibrazione, ogni curva e sentiero, ogni sensazione di movimento. Posso tornare indietro, posso tornare a casa dal mio branco, se lo voglio. Ma per ora no, per ora sto bene, mi dico. No, non è vero, sto male, sto malissimo. Si muove, si muove tutto, ma devo restare concentrato o non potrò più tornare a casa. Ho la nausea, lo sento, sto per … oh … mi sento meglio. C’è agitazione in macchina e odore di pollo non completamente digerito. Ci fermiamo. Siamo arrivati. Un enorme distesa verde mi si apre davanti al muso, la mia prima volta nel “parco”. Oggi è il mio posto preferito per fare la passeggiata! Ci sono un sacco di odori di cagnette! Un gruppo di ragazzini mi corre incontro. Decine di mani che mi accarezzano, è divertente! È eccitante! Tutti mi guardano, mi toccano, mi chiamano! La mia agitazione si sta attenuando. Poi entriamo in una casa. Un ondata di nuovi odori mi assale. Mi dicono dove posso trovare acqua e cibo. Mi indicano dove dormire. Credo di aver capito a questo punto. Ho un nuovo branco. Ma per quanto tempo? Mi chiedo se annuserò ancora quei 3 odori, che allora dovevano essere così forti … La risposta a distanza di anni, ora la so. Sono tornato qualche volta in quel posto. Per i primi tempi li ho sentiti e riconosciuti. Volevo tornare a salutarli ma la porta era sempre chiusa. Poi un giorno sono tornato e ho smesso di annusare. Ho smesso di cercarli. Ho smesso di pensare a loro. Un giorno li ho dimenticati e ho smesso di rimandare nella mia mente il loro odore. Deve essere stato il giorno in cui ho iniziato a fidarmi. Il giorno in cui ho realizzato che loro 4 erano il mio nuovo branco. Che non sarei più andato via dalla mia nuova casa. È qui che vivrò. È qui che vivo da allora, con la mia famiglia. 14 anni umani. Dal primo giorno le cose per me sono cambiate subito. Improvvisamente non mi permettono di masticare il mio guinzaglio, mi hanno dato un nuovo gioco (la mia prima “palla”!), mi costringono a mangiare qualcosa di bianco insieme al pollo (è riso soffiato, adesso lo adoro!) e mi chiamano con un nome che non avevo mai sentito. Non è il mio nome, io mi chiamo … com’è che mi chiamavo? Come mi chiamava il mio vecchio branco? Ah si. “Rudy”. Così mi chiamavano. Da allora non ho mai più sentito pronunciare quel nome. Io sono “Lucky”.
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 misssmith
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Post Inserito 27-01-2010 alle ore 21:59 |
Mi son venuti i brividi... 
Lucky è stato molto fortunato ad incontrarvi...
Buon anniversario!
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anto-lucy-lucky
Registrato dal: 19-12-2007
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Post Inserito 28-01-2010 alle ore 19:20 | |
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 charlina
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Post Inserito 29-01-2010 alle ore 12:09 |
Mi era sfuggito Lu , un baciotto a Lucky
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 luly06
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Post Inserito 29-01-2010 alle ore 13:16 |
Lucky!!! 6 troppo carino!! E che dolci le tue mamme
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_I diritti degli animali
auguri amore mio!