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  >>  Varie  >>  Storia di Koco, gatto nero. - Discussione n 15220 - PermaLink
   Storia di Koco, gatto nero.
Autore
Inizio discussione    ( Risposte ricevute: 3 )
omero

Registrato dal: 19-01-2007
| Messaggi : 6576
  Post Inserito 15-11-2007 alle ore 20:42   
Carissimi amici del forum, è con immenso onore che mi accingo a pubblicare uno dei racconti vincitori del Concorso Letterario indetto dall'Associazione che si occupa della colonia felina della piramide Cestia, all'interno del cimitero acattolico di Roma.
Tale concorso è nato con lo scopo di riabilitare i gatti neri, vittime dell'ignoranza generalizzata.

La vincitrice è una mia carissima amica, nonché pilastro del gattile Cuore di Pirilla di Pisa.

Dalla sua mail:
"Questa è la storia di Koco. Solo la storia, poi c'è il mito. Il gatto
esiste davvero, e per provartelo ti mando una sua foto. Qui dorme nel mio negozio,in vetrina, mollemente adagiato sulla gonna di un abito anni '50!
Saluti e buon lavoro. Paola"



LA STORIA DI KOCO:

Ciao, mi chiamo Koco e sono un gatto nero. Ma un vero gatto nero, eh, non di quelli con una macchietta bianca o col pelo o con sfumature color henné. Sono proprio nero, dalla punta delle orecchie alla punta della coda.
E poi sono grosso, ma grosso davvero. Zampe possenti, corpo forte, e ad illuminare tutto due occhi enormi dall'espressione cattiva. Ma non sono cattivo,via!
E' solo che ho molte cose da fare e non ho tempo da perdere. Prima
però voglio raccontarvi una cosa importante: quando ero solo un micino, piccolo piccolo, una persona cattivissima mi ha messo in un sacchetto coi miei fratellini ed ha buttato tutto nel cassonetto.
Noi abbiamo capito che le cose si mettevano male e abbiamo fatto una riunione: non c'è latte, fa freddo, se vogliamo levarci le zampe dobbiamo miagolare forte!
Meno male che passava lì vicino una studentessa con la sua cagnolina. Hanno sentito i nostri lamenti e ci hanno salvati. La studentessa ci ha svezzati col biberon, mentre la cagnolina ci accudiva con amore.
Ricacciate subito la lacrimuccia, non amo le smancerie. Fatto? Bene. E cercate di non interrompermi perché ho molte cose da fare.

Dicevamo: era arrivato il momento di separarci dalla nostra padroncina. Piano piano tutti i gattini andavano via e nessuno mi prendeva. Ecco di nuovo la lacrima. Ma siete proprio delle pappemolle!
Questa ragazza, molto intelligente, mi ha affidato
in prova a un giovane di cui si fidava, dandogli anche un regolare
contratto di affido temporaneo. Tanto sapeva che dopo una notte con me lui si sarebbe perdutamente innamorato e non mi avrebbe più lasciato. Comunque io sono un gatto scaltro, e per qualche giorno mi sono comportato come un delizioso peluche, facendo tutte quelle cose che i gattini sanno fare per rendersi simpatici.
Quando ho capito che il mio babbo mi avrebbe tenuto ho rivelato
la mia vera natura.

Ebbene sì, cari signori, io di professione faccio il seduttore! Seduco tutto e tutti, con la sola potenza del mio sguardo e imponendo la mia presenza ovunque. Il mio babbo ha capito ben presto di aver scelto un gatto veramente particolare, molto desideroso di uscire e
conoscere il mondo, e allora mi ha messo un guinzaglio con la
pettorina e mi ha portato fuori per diverse notti di seguito.
Mi ha spiegato come funziona il mondo (lui ha molta esperienza), ed ho capito molte cose. Dove non andare, ad esempio nelle strade trafficate. Chi frequentare, ad esempio la vicina di casa carina.

Io ho memorizzato tutto ed ho iniziato ad uscire da solo, fino a creare il mio territorio e (permettetemi di dirlo) il mio mito.
Tutti mi conoscono, qui nel quartiere. Io vado dove voglio e conosco
tutti. Voi potreste dire: ma molti gatti lo fanno.
Eh no cari miei, non al mio livello!
Per prima cosa, io entro nelle case. Mi faccio adottare per qualche giorno e poi me ne vado. Poi frequento un sacco di negozi interessanti: abbigliamento, alimentari, bar. Qui ci sono ciotole dappertutto, e persone servizievoli che le riempiono di cibi succulenti. Trovo molto divertente frequentare l'università, come docente. Dormo sulle cattedre, come fanno in fin dei conti tanti professori, e insegno egittologia: spesso mi piazzo su un banco, perfettamente immobile, e faccio vedere a quegli studenti
ignoranti come era fatta veramente la dea Bastet.
D'estate sto sempre fuori, in casa fa caldo, e dormo nelle chiese antiche che si trovano in città. Al mattino il sacrestano apre la porta e io esco, maestoso, nel sole della piazza.

E poi vado in banca: più di una volta ho preso parte alle riunioni
del consiglio di amministrazione. Mi sdraio sul grande tavolo di
vetro e dormo, mentre questi signori decidono le sorti dei vostri risparmi. Non ho ancora capito come entrare nel caveau, ma è solo questione di tempo.

Un capitolo particolare devo riservarlo alle mie amicizie femminili: ne ho molte, sapete. A me le ragazze piacciono tutte, anche se un paio sono ormai per me come delle zie, e come le zie sono appiccicose e ansiose.
Tutte le donne mi baciano, e se mi annusate sono sempre avvolto da una nube di profumi deliziosi. Sia chiaro, io non faccio niente per farmi amare!
Niente strusciatine, poche fusa. Io sono, e basta. E loro mi amano. Io le ripago con la mia bella presenza, che nobilita qualsiasi ambiente, e non risparmio graffi e morsi.

Un capitolo a parte devo dedicarlo ai cani: come vi ricorderete sono stato svezzato da una cagnolina, ed ho capito che questi animali hanno una marcia in meno rispetto ai gatti. Ormai con uno
sguardo riesco a catalogarli. Ci sono quelli ottusi, con un umano ottuso che li porta in giro. Meglio evitarli.
Poi ci sono i cani sciocchini, che vogliono giocare e poi muoiono di paura non appena io rizzo il pelo. E infine i miei preferiti, quelli al guinzaglio, che abbaiano come pazzi perché vorrebbero essere liberi come lo sono io.

Bene, ora devo salutarvi.
Dovete sapere che vicino a casa mia c'è un bellissimo teatro del Settecento, che il comune sta mandando in malora. Io entro da una finestra aperta e vado in giro, una macchia nera nel buio.
Di tanto in tanto recito Amleto sul palcoscenico, col mio mantello perfetto e un teschio di topo in mano. Il mio pubblico?
Altri gatti, e qualche pipistrello.

Tutto quello che vi ho detto è vero. Venite a conoscermi! Io abito a
Pisa, e se vi capita di venire a vedere la Torre Pendente fate due passi in più, fino alla piazza dedicata a Dante. Chiedete di me. Se siete fortunati mi troverete al bar, a dormire al sole. sarà una bella esperienza. Per voi, ovviamente...


[ Questo Messaggio è stato Modificato da: omero il 16-11-2007 14:01 ]


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 Profilo
mami

Registrato dal: 12-03-2007
| Messaggi : 6326
  Post Inserito 15-11-2007 alle ore 20:57   
mitico...mi inchino



complimenti!


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 Profilo
axwolf

Registrato dal: 15-02-2007
| Messaggi : 7341
  Post Inserito 15-11-2007 alle ore 21:04   
arrivoooooooooooooooo !!!!


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Cecilio

Registrato dal: 19-06-2007
| Messaggi : 20429
  Post Inserito 16-11-2007 alle ore 08:10   



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