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  >>  Il comportamento del gatto  >>  SOCIALIZZAZIONE E CARATTERE. - Discussione n 14599 - PermaLink
   SOCIALIZZAZIONE E CARATTERE.

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Inizio discussione    ( Risposte ricevute: 16 )
omero

Registrato dal: 19-01-2007
| Messaggi : 6576
  Post Inserito 30-10-2007 alle ore 22:53   
SOCIALIZZAZIONE E CARATTERE.

Una caratteristica del comportamento del gatto e' la sua ambivalenza, cioè la sua facilità a passare da un comportamento coccolone, a uno di insofferenza con fuga o tentativi di aggressione verso l’uomo.
Per questo motivo e' consigliabile non insistere troppo con le coccole, interrompendole prima che il gatto mostri segni di nervosismo (muove la coda in modo ritmico, si sottrae alle carezze, soffia, diventa teso).

Anche se la convivenza con l’uomo ha smussato gli spigoli del carattere del gatto, si e' osservato che il 15% dei gatti nati in famiglia rimangono sempre un po’ "selvatici", con scarsa propensione a socializzare con l’uomo.
Inoltre i gattini nati da madri che non hanno ricevuto una buona socializzazione hanno dei problemi, perché svezzati precocemente.

Un buon test per valutare il grado di socialità di un cucciolo e' quello di sollevarlo per la collottola: se il gattino assume la posizione fetale (si rannicchia, abbassa la testa, piega gli arti, chiude o socchiude gli occhi) significa che il rapporto con la madre e' stato buono; se il gattino invece si irrigidisce, estende le membra, sguaina gli artigli, apre la bocca, miagola, si dibatte si deve sospettare che abbia avuto dei problemi di socializzazione che potranno ripresentarsi anche in età adulta.
L’atteggiamento del gattino con reattività normale è un riflesso che viene mantenuto dal gatto adulto, per cui è da sfruttare: trasportate ogni tanto il gatto tenendolo per la collottola. Anche se può sembrare una manualità traumatica il gatto non sente dolore nè si ribella. È un’azione naturale, compiuta dalla madre per spostare i cuccioli da un posto all’altro.

Bisogna prestare molta attenzione alla valutazione del comportamento del gattino trovatello, allevato in giovanissima età dall’uomo, perchè mancando il rapporto con la madre vengono meno tutti gli insegnamenti di quest’ultima, e le correzioni dei comportamenti indesiderati, in particolare quelli aggressivi, che la gatta blocca con colpetti con il muso o leggere graffiate.

I gatti non riconoscono l'uomo come leader di un gruppo ed è per questo che è difficile addestrarli. E' però possibile modificare un comportamento non voluto insegnando loro un'attività alternativa.

Quando il gatto mostra un atteggiamento inappropriato, è bene chiamarlo per nome con voce ferma, battere le mani, schioccare le dita, usare dei "No" decisi.
Queste risposte negative lo scoraggeranno.

E' utile anche spingere dolcemente il palmo della mano sul muso del gatto: scoraggia i morsi.
Intervenire con prontezza perché alcuni secondi di ritardo possono vanificare il risultato. Al contrario lodare il gatto quando ubbidisce agli ordini, accarezzarlo e dargli qualcosa di appetitoso da mangiare.
Addestrando il gatto in giovane età si possono ottenere buoni risultati.

Gioco:
I gatti che vivono in appartamento amano molto giocare, sia da soli che con i proprietari. I giochi solitamente mimano le sequenze di caccia. Per evitare che i gatti si abituino a sequenze di predazione sulle mani o sui piedi delle persone, cosa che può predisporre a episodi di aggressione, è bene insegnare loro a giocare con gli oggetti evitando le finte lotte con mani e piedi.
Va bene qualsiasi tipo di gioco il gatto gradisca, palline di carta, cordini, croccantini, finti topini, i gatti imparano a saltare gli ostacoli, trovare oggetti nascosti.

Esplorazione:
Quando i proprietari hanno poco tempo da dedicare a giocare con il gatto e lo lasciano molte ore da solo è indispensabile fornire un ambiente stimolante dal punto di vista esplorativo. A questo scopo si possono lasciare sparsi per casa alcuni sacchetti di carta in cui i gatti amano nascondersi, alcune scatole di cartone, sovrapposte con diversi fori attraverso cui i gatti riescano ad entrare ed uscire, palline o tappini appesi. Inoltre è sempre utile favorire le uscite sul terrazzo, anche mediante sportellini appositi per gatti; favorire lo sfruttamento degli spazi verticali, come mensole armadi e l'esplorazione di tutte le zone dell'appartamento.
Per chi vuole risulta semplice insegnare ai gatti ad uscire in un giardino. Difficilmente si abitueranno ad accedere ad ambienti sempre nuovi (come farebbe un cane), mentre potranno abituarsi ad andare sempre nello stesso giardino, per esempio di amici, parenti, o il giardino condominiale, il giardino del luogo di villeggiatura. Perché sia tranquillo e non si spaventi è necessario che frequenti l'ambiente con una frequenza regolare, per esempio una volta la settimana.

Per abituare una gatto ad uscire in giardino è sufficiente portarlo in un trasportino comodo e lasciare il trasportino aperto in un luogo molto tranquillo dell'ambiente, in cui il gatto si senta protetto. Da solo inizierà ad uscire e ad esplorare l'ambiente. È assolutamente sbagliato forzarlo, in quanto si può spaventare e potrebbe non riuscire più ad adattarsi a quel tipo di ambiente.

Il luogo di riposo:
I campi di isolamento del gatto dovrebbero essere identificati e rispettati. In qualsiasi momento della giornata, quindi, se il gatto va nella sua zona di riposo o di eliminazione non deve essere disturbato, in particolare è utile tenere sotto controllo altri animali (cani o altri gatti) e bambini piccoli. Nel caso in cui questo non sia possibile si può ovviare favorendo la localizzazione della zona di riposo e di eliminazione in un luogo sopraelevato (sopra un armadio, per esempio) dove gli elementi di disturbo sono minimi.

La convivenza di più gatti:
I gatti che vivono in appartamento hanno spesso grosse carenze dal punto di vista esplorativo del territorio e delle risorse come caccia, gioco.
Se queste risorse devono essere ulteriormente divise con un altro gatto possono verificarsi gravi problemi di convivenza. Prima di prendere una compagnia per il vostro micio, quindi, bisogna valutare bene vantaggi e svantaggi della convivenza.
È comunque indispensabile almeno raddoppiare (meglio triplicare) le risorse, come il numero delle lettiere, delle ciotole di cibo, delle zone di isolamento, dei periodi di gioco con i proprietari.
Il gatto e' un' animale che alterna periodi di attività a lunghi periodi di riposo. E' un animale notturno, che ama dormire di giorno e cacciare di notte. La caccia e' un'attività impegnativa, che richiede molte energie, sia fisiche che psichiche.
Grazie a questo, il gatto che vive in campagna, anche se domestico, non avrà mai problemi comportamentali legati a un ambiente deprivato.

Diversa e' la situazione per il gatto che vive in appartamento, che trascorre molto tempo da solo, solitamente di giorno, quando i proprietari sono al lavoro, per cui non ha altro da fare che dormire.
Al loro ritorno il gatto si scatena, corre, cerca coccole, invita le persone al gioco, ma i giochi non sempre sono piacevoli per l'uomo, soprattutto, con quei gatti che sono abituati a giocare fin da cuccioli, con le mani e con i piedi dei proprietari.
Bisogna premettere che per gli animali il gioco non è un' attività priva di scopo, infatti costituisce una valida valvola di sfogo alle tensioni emotive, e permette di apprendere posture e comportamenti, che diventeranno patrimonio dell'adulto.
In questo contesto si inserisce il gioco con le mani e con i piedi del proprietario, che ricopia il gioco dei cuccioli.
I cuccioli, tra loro, fanno dei giochi che comprendono la sequenza dell'aggressione, con agguati e fughe, per sottrarsi agli attacchi dei fratelli: imparano la sequenza predatoria e le posture di aggressione e di difesa.

Il proprietario, facendo un gioco simile (cioè usando le mani e i piedi) con il suo gatto gli insegna solo ad aggredire, perché non punisce le aggressioni troppo violente dei gattini, come farebbero i fratelli o la madre, che in tali situazioni risponderebbero con una zampata, o una morsicata, in modo da ridurre l’aggressività dell'altro.
Da adulto il gatto giocando con il padrone, ripete questi agguati, con conseguenze a volte molto spiacevoli (graffi e morsicate agli arti).
Un altro problema, che ha tra le possibili cause un ambiente di vita povero di stimoli, e' l'attività notturna del gatto: ci sono gatti che nel cuore della notte si svegliano, miagolano, cercano il proprietario, vogliono coccole e attenzioni.


COSA FARE PER ARRICCHIRE L'AMBIENTE:

-Disporre degli scatoloni in pila, sui quali il gatto può arrampicarsi.
-Posizionare palestrine per gatti in più angoli della casa.
-Mettere delle buste di carta, con all'interno borse di plastica o altre cose che toccate fanno rumore. I gatti sono curiosi, e amano esplorare e scoprire nuovi oggetti.
-Lasciare per casa tappi, palline, o altro appeso.
-Preparare delle scatoline bucate, nel cui interno vengono messi dei croccantini che il gatto può far uscire scotendole o facendole rotolare. Sono in vendita delle palline forate, con dei bocconcini da inserire all'interno, che servono allo stesso scopo. Questo gioco sfrutta l'istinto predatorio del gatto, facendo da preventivo agli agguati di cui ho detto sopra.
-Lasciare sempre delle ciotole con un po’ di croccantini all'interno in modo che il gatto li possa mangiare, o anche solo tirarli fuori dal contenitore e giocarci.

PER CONCLUDERE: E' IMPORTANTISSIMO RICORDARSI SEMPRE CHE IL GATTO E' SI SOLITARIO, MA E' ANCHE MOLTO SOCIEVOLE. PER QUESTO MOTIVO LO SI DOVREBBE LASCIARE DA SOLO IL MINOR NUMERO DI ORE POSSIBILE.


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annaland

Registrato dal: 11-09-2007
| Messaggi : 1610
  Post Inserito 31-10-2007 alle ore 12:28   
belle queste schede!
grazie omero!



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Mariussi

Registrato dal: 05-03-2007
| Messaggi : 541
  Post Inserito 31-10-2007 alle ore 13:11   
omro hai fatto una scheda bellissima ed utilissima soprattutto per me che tra tre mesi mi trasferisco con la lilla in appartamento senza più il giardino (luogo di predazione, gioco e tutto o quasi per la Lilli soprattutto in estate)!
Anche l'altra scheda era molto utile per adattare la cucciola alla lettiera, visto che ad un anno e sette mesi non sarà facilissimo.
Se trovi ancora consigli per l'adattamento alla vita in appartamento, scrivimi mi raccomando! Grazie
Mary


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Aurora81

Registrato dal: 10-10-2007
| Messaggi : 29
  Post Inserito 31-10-2007 alle ore 13:58   
ho provato a costruire i giochini ma Tigro li ha snobbati


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TIGRO

Registrato dal: 09-11-2007
| Messaggi : 43
  Post Inserito 16-11-2007 alle ore 16:33   
Grazie per questa scheda che trovo molto utile per me che ho un miciotto in appartamento da sole 2 settimane!!!


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chora

Registrato dal: 07-06-2006
| Messaggi : 3469
  Post Inserito 16-11-2007 alle ore 16:46   
l'unica cosa che non mi piace in questo articolo sono le parole "padrone" e "proprietario" ......
non si può essere "padrone" di un micio .... tutt'al più si può essere "compagni di viaggio" o, a chi si sente tale, un po' "mamma"

p.s. ma gli articoli che aveva scritto cristina70 son spariti dall'homepage?

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: chora il 16-11-2007 16:49 ]


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omero

Registrato dal: 19-01-2007
| Messaggi : 6576
  Post Inserito 17-11-2007 alle ore 14:14   
Guarda bene fra le selezioni

sulla terminologia hai ragione, ma diverrebbe un casino mettere ogni volta una parafrasi


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chora

Registrato dal: 07-06-2006
| Messaggi : 3469
  Post Inserito 19-11-2007 alle ore 12:24   
trovati grazie


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alexkot

Registrato dal: 24-10-2007
| Messaggi : 103
  Post Inserito 21-11-2007 alle ore 16:54   
Noi abbiamo interpellato una veterinaria specialista del comportamento..che poi mi ha detto le stesse cose che ho letto qui...mannaggi,mi risparmiavo 60 euro...
ho fatto le cose che hai scritto anche tu,ma tigro è sempre all'attacco della nuova arrivata.ed è un mese che sono insieme.ora passeremo ad una cura farmacologica.le ho chiesto per i fiori di bach ma me li ha sconsigliati,perchè ha avuto vari casi in cui han funzionato solo all'inizio e poi sono dovuti passare alle cure farmacologiche.


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omero

Registrato dal: 19-01-2007
| Messaggi : 6576
  Post Inserito 22-11-2007 alle ore 15:01   
ciao alexkot!
Di base posso dirti che un incontro fra due gatti non è mai amore a prima vista, ma bisogna lavorare con calma e pazienza per giungere ad una loro reciproca tolleranza.
Mi farebbe piacere se tu aprissi un post dove narri le dinamiche dei tuoi due mici, età, sesso... così possiamo vedere di aiutarti nel tuo caso specifico. Purtroppo non esistono regole generali, e ogni gatto è a sè!!



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