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  >>  Varie  >>  LODI: follia all’apertura della caccia: SPARI su CICLISTA! - Discussione n 30692 - PermaLink
   LODI: follia all’apertura della caccia: SPARI su CICLISTA!

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AutorePagina: 2 di 3
Remì

Registrato dal: 20-09-2006
| Messaggi : 7356
  Post Inserito 23-09-2008 alle ore 09:46   
Bene! dagli al cacciatore!


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 Profilo
Clo75

Registrato dal: 11-04-2006
| Messaggi : 5504
  Post Inserito 24-09-2008 alle ore 09:42   
Altre 3 letterine, tra cui la mia e l'immancabile cacciatore ovviamente bravissimo e rispettoso delle regole, totalmente estraneo all'accaduto!!!


CICLISTA FERITA 1
Siamo in balìa di una lobby di intoccabili
n Egregio direttore, ho appena letto
l’articolo apparso sul vostro
giornale che racconta come domenica,
proprio a Lodi nel parco del
Belgiardino, la presidente della Ciclodi
è stata impallinata ad un
braccio da un cacciatore... a lei va
tutta la mia solidarietà e appoggio.
A parte il disgusto e la rabbia che
provo, mi viene da dire con molta
amarezza che questo non è il primo
e non sarà l’ultimo degli incidenti
che a fine stagione andranno ad arricchire
questo bollettino di guerra..
ormai ogni anno è la solita storia,
si rischia di essere ripetitivi,
ma è l’ennesima dimostrazione, se
mai ce ne fosse ancora bisogno, della
prepotenza dei cacciatori e della
totale assenza delle istituzioni preposte
al controllo delle leggi che,
seppur poche e inadatte, regolano
questa inutile e dannosa attività.
Ormai i cacciatori sono padroni
non solo dei fondi e delle proprietà
altrui,ma anche di strade e parchi,
siamo totalmente in balìa di questa
lobby di intoccabili; siamo noi
cittadini che dobbiamo stare attenti
a dove andiamo e cosa facciamo,
perché rischiamo di imbatterci in
scariche di pallini volanti anche
nel giardino di casa nostra, o mentre
siamo al parco con i nostri figli.
Così, mentre noi trascorriamo le
nostre domeniche chiusi in casa,
naturalmente lontano dalle finestre,
perché rischiamo di venire
colpiti anche lì (vedasi bollettino
dell’anno scorso), le loro gioiose
domeniche iniziano all’alba, con
gli amati cani (che naturalmente
invecchiati o a fine stagione riempiranno
i canili), in mezzo alla natura
che amano e rispettano (lo si
capisce dai quintali di piombo che
vi riversano), in rigorosa tenuta
mimetica.
La caccia è passione, la caccia è
tradizione che si tramanda di padre
in figlio ed è questo ciò che
conta.
Questi incidenti sono cose che capitano,
sono solo dei numeri e delle
statistiche che a conti fatti non
sono niente in confronto alle vittime
degli incidenti stradali. Sono
solo imprevisti che rovinano un
appostamento di ore ed ore.
Che importa se ogni tanto qualche
pallino colpisce un genitore un
bambino o un cane, che si trovavano
nel posto sbagliato al momento
sbagliato?
Che differenza fa un essere vivente
ferito o morto in più? Che differenza
fa se la vittima ha due gambe o
due ali?
È solo un trafiletto su un giornale
che il giorno dopo sarà carta straccia.
È solo una denuncia contro
ignoti, perché questi cacciatori sono
troppo vigliacchi per ammettere
le loro responsabilità e soccorrere
i malcapitati.
È meglio darsi alla fuga e continuare
a prendersela con chi non
ha possibilità di difendersi in alcun
modo.
Perché, volete mettere, non c’è
niente che vale quanto il rientro a
casa la sera, tronfi d’orgoglio nel
mostrare il carniere bello pieno di
vittime di una caccia impari, senza
il quale non ci sarebbe nulla da
mangiare per cena; e se in qualche
giornata no, questo non dovesse
succedere, magari perché il solito
cittadino rompiscatole ha rovinato
tutto, c’è sempre la pizza d’asporto
dietro l’angolo da gustare alla faccia
di chi, in questa felice e spensierata
giornata a contatto con la
natura, ci ha rimesso un braccio
una gamba o la vita.
Vergogna!
Claudia M.



CICLISTA FERITA 2
L’attività più pericolosa al mondo
n Egregio direttore, una riflessione
su quanto la caccia, oggi, sia contro
natura, contro gli uomini, contro
l’ambiente e ovviamente
contro
gli
animali.
La caccia è contro natura.
In un solo anno i fucili dei cacciatori
italiani vomitano sul territorio del
Belpaese 500 milioni di cartucce. A
raccoglierle tutte se ne farebbe un
mucchio di 11.000metri cubi. Vengono
disperse nell’ambiente 17.500 tonnellate
annue di piombo sotto forma
di pallini: un diluvio di frammenti
velenosi che si accumula sul fondo di
laghi, fiumi, stagni e boschi italiani,
che già non godono di salute eccelsa.
Senza contare le tonnellate di plastica
dei bossoli non raccolti dai cacciatori,
che pure per legge avrebbero
l’obbligo di farlo. Non male, per una
categoria che afferma di amare la
natura...
La caccia è contro gli animali.
La pioggia di piombo serve ad ammazzare.
Solo gli uccelli migratori
massacrati ogni anno dai cacciatori
italiani assommano a 150 milioni.
Considerando una lunghezza media
di 15 cm ciascuno, stendendoli tutti
per terra si coprirebbe un percorso
di 22.500 km.
Camminando 24 ore su 24, occorrerebbero
più di 6mesi per giungere al
fondo.Esclusi gli uccellimigratori, il
totale degli animali uccisi dai cacciatori
italiani raggiunge i 300 milioni
di capi!Unmassacro operato “per divertimento”…
La caccia è contro gli uomini.
Oltre asterminare milioni di animali,
oltre ad inquinare l’ambiente, la
caccia uccide anche gli esseri umani.
È noto che l’attività venatoria non è
uno sport: il Coni ha escluso infatti
la Federcaccia dal proprio ambito, in
quanto non coerente con nessun tipo
di attività sportiva. Ma se la caccia
fosse un’attività lavorativa (sebbene
sia evidente il suo status di attività
di “svago”), secondo i parametri della
Legge 626 (Legge sulla sicurezza
sui luoghi di lavoro) sarebbe l’attività
con la più alta incidenza di pericolo,
incidenti emortalità (in rapporto
alle persone “impiegate”), superando
di gran lunga l’edilizia e la siderurgia.
La caccia è insostenibile
I cacciatori, lentamente ma inesorabilmente,
stanno diminuendo. Ma
sono sempre troppi. In Italia sono
800.000. Se questo esercito si dispiegasse
tutto insieme sull’ intero territorio
nazionale, comprese città, laghi,
fiumi emontagne, ogni chilometro
quadrato ne comprenderebbe sei.
È la densità più alta d’Europa. In
Olanda e in Belgio, ad esempio, ci sono
1,4 cacciatori per chilometro quadrato,
in Germania 1,3 mentre in
Lussemburgo 1,2. Il valoremedio dei
paesi dell’Unione Europea (Italia
esclusa) è di 2.
Edgar Meyer
Presidente Gaia Animali&Ambiente
Onlus


CICLISTA FERITA 3
Noi cacciatori non spariamo sui ciclisti
n Egregio Signor Direttore, chiedo
gentilmente spazio su queste colonne
per una breve riflessione in merito
a quanto accaduto alla Signora
Pina Spagnolello domenica 21 scorso,
giorno dell’apertura della stagione
venatoria.
Innanzitutto voglio esprimere alla
Signora Pina, personalmente ed a
nome dell’associazione che rappresento
vicinanza e solidarietà per
l’accaduto, ed il totale disprezzo per
l’incomprensibile gesto perpetrato
da chi, nell’assoluta inosservanza
delle norme che regolano la nostra
passione, e nel disprezzo dell’etica
venatoria, si è reso autore di tale
gesto, e pure vigliaccamente sottratto
alle proprie responsabilità.
Purtroppo le scellerate gesta di pochi
rischiano di bollare una nutrita
schiera di cittadini cacciatori, che
nulla hanno a che fare, e tanto meno
vogliono spartire con chi si rende
responsabile di tali fatti; noi cacciatori
non spariamo sui ciclisti.
Neppure per la preda più ambita si
deve prevaricare la libertà altrui,
così facendo si comprometterebbe
la convivenza civile, condizione essenziale
del nostro essere cittadini.
Certo di poter esprimere così il
pensiero della grande maggioranza
degli appassionati amanti dell’ars
venandi, rinnovo solidarietà, unitamente
ai migliori auguri di pronta
ripresa da questa brutta avventura,
dimenticandola così al più
presto.
Giorgio Marazzina
Presidente Provinciale Federazione
Italiana della Caccia


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 Profilo
Remì

Registrato dal: 20-09-2006
| Messaggi : 7356
  Post Inserito 24-09-2008 alle ore 10:07   
grazie CLO!
... speriamo che queste proteste, scuotano un po' di coscienze...

P.S. e bravo "Il Cittadino"!!




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 Profilo
Clo75

Registrato dal: 11-04-2006
| Messaggi : 5504
  Post Inserito 25-09-2008 alle ore 10:00   
Ragazze, la mail pubblicata oggi è delirante!!! Leggetevi la fine

"...Questi “estremismi“ che siano buoni
o cattivi sono pur sempre estremismi,
sbagliati da qualsiasi angolazione
li si guardi, come estremisti
non intendo solo chi si fa esplodere
con cinture detonanti ma anche chi
pretende che si ringrazino e coccolino
le nutrie o che si facciano salire
sui treni prima di tutti i cani
sporchi ed infestati di parassiti. ..."

I CANI SPORCHI E INFESTATI DI PARASSITI???
Oh Signur... e perchè non si firma? Ha paura che andiamo sotto casa sua con i nostri cani sporchi e pulciosi?!?!?



CICLISTA FERITA
Gli estremismi
sono sempre
sbagliati
n Caro Direttore, premetto che non
sono un cacciatore ma saltuariamente
pescatore.
Ho molti amici cacciatori,ed anche
se non homai pensato di abbracciare
questa passione non giudico ciò
che fanno.
Abito nel basso lodigiano, nelle immediate
vicinanze esistono due
aziende faunisticovenatorie
(o riserve
di caccia) che sono ben delimitate.
Da piccolo con mio padre si evitava
di recarsi all’Adda lungo queste
aziende per non imbattersi in cacciatori,
per non disturbare ,per non
rischiare di prendersi un pallino.
Si andava a pesca in altri posti.
Forse dopo questo episodio si sprecano
giudizi e falsi perbenismi che
mi sembrano fuori luogo.
Come qualcuno scrive che i cacciatori
se non catturano nulla sparano
a cartelli e nutrie, qualcuno aspetta
solo queste occasioni per giudicare
e puntare il dito contro i cacciatori,
tutti gli anni le stesse identiche polemiche.
Mi spiace per la signora colpita dal
pallino, ma da qui a dire che “le è
andata di lusso”, questo non lo posso
accettare.
Ora, qualcuno lo ha sparato quel
pallino, un pallino in caduta non
uccide, ferisce ma siamo franchi,
non toglie la vita. Si sprecano commenti
su questo, utili ed inutili, poi
inevitabilmente ci si allarga ad altri
aspetti che trovo talvolta pretestuosi.
Le nutrie le vorrei vedere nei giardini
di chi le ama e venera, la tolleranza
pronutria
sarebbe di breve
durata. Sono animali dannosi per
l’equilibrio idrogeologico delle nostre
campagne, fossi, argini, per le
colture, per le malattie che possono
portare, pericolosissime per le auto
e soprattutto per i motociclisti, ma
tutto questo non conta per alcuni,
apriamo tutti i nostri cancelli e facciamole
entrare nei nostri giardini
come animali da compagnia.
I cacciatori vadano a sparare in Siberia
o in Alaska? Speravo di essermi
sbagliato, di aver letto male leggendo
queste parole, ma come siamo
caduti in basso “non siamo più
nel medioevo dove si cacciava per
mangiare”,ma lo siamo ritornati se
si ragiona in questo modo superficiale
ed istintivo spinti da rabbia e
voglia di far polemica gratuita.
Abbiamo nove mesi per passeggiare
liberamente nei boschi,come io
ho nove mesi a disposizione per andare
a pesca senza essere impallinato,
certamente non vado a sedermi
fermo immobile lungo l’Adda o la
Muzza a pescare in questi periodi.
Le aree di caccia sono ben segnalate
da appositi cartelli che evidentemente
non vengono letti.
Vorrei solo che le persone pensassero
un istante in più prima di emettere
sentenze in merito di fatti o
comportamenti che non ci appartengono.
Siamo tutti diversi, non tutti i cacciatori
sono “bravi”, purtroppo c’è
anche in questo campo chi sbaglia
come in tutte le cose di questa vita,
non è una novità, per ”l’errore” di
valutazione di un singolo in un tiro
si generalizza e ci si deve fermare,
protestare, manifestare; la soluzione
esiste: dobbiamo crescere tutti
un po’ di più, far uscire il medioevo
che teniamo in testa e aprire gli occhi.
Riflettere, prima di sparare come
prima di inquisire una categoria,
bisogna riflettere.
Questi “estremismi“ che siano buoni
o cattivi sono pur sempre estremismi,
sbagliati da qualsiasi angolazione
li si guardi, come estremisti
non intendo solo chi si fa esplodere
con cinture detonanti ma anche chi
pretende che si ringrazino e coccolino
le nutrie o che si facciano salire
sui treni prima di tutti i cani
sporchi ed infestati di parassiti.
Riflettiamo su questi fatti e su queste
polemiche che non portano soluzioni.
B.F.



[ Questo Messaggio è stato Modificato da: Clo75 il 25-09-2008 10:02 ]


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 Profilo
ramboluna

Registrato dal: 26-02-2008
| Messaggi : 4534
  Post Inserito 25-09-2008 alle ore 10:15   
Ma il signore soffre di una fobia delle nutrie ??

Certo che dire che uno è un estremista solo perché critica un fatto gravissimo come quello che è accaduto


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Remì

Registrato dal: 20-09-2006
| Messaggi : 7356
  Post Inserito 25-09-2008 alle ore 11:41   
Che dire? ... anzi, ti sarei grata CLO, se mettessi qui, tutta la lettera nviata dal signore in questione su "Il Cittadino"... tanto per avere un quadro globale della sua mail!

"...che si facciano salire
sui treni prima di tutti i cani
sporchi ed infestati di parassiti. ..."

... mamma mia! mi sembra di sentire i miei parenti-anti-animalisti!!
ma ancora non l'hanno capito che a portare sui treni i parassiti NON sono i cani, ma... i cristiani! quelle persone cioè, che a causa della loro (disgraziata) situazione di vita, o per mancanza di un tetto o per mancanza economica o altro... non hanno possibilità di condurre una sana vita igienica... (e non dico altro)


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Clo75

Registrato dal: 11-04-2006
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  Post Inserito 25-09-2008 alle ore 12:00   
Quote:

25-09-2008 alle ore 11:41, Remì wrote:
Che dire? ... anzi, ti sarei grata CLO, se mettessi qui, tutta la lettera nviata dal signore in questione su "Il Cittadino"... tanto per avere un quadro globale della sua mail!



sisi Remi, l'ho messa.. è proprio questa ultima, firmata da questo B.F.... in alto avevo riportato solo un pezzettino, la fine, poi sotto c'è tutta intera.

E che dire anche quando parla dei pallini che "suvvia, al massimo feriscono ma non uccidono"
Ma ti pare che uno debba stare zitto se impallinato solo perchè non ha rischiato la pelle?????? Ma questo è scemo eh,scusate...
Questo è quasi peggio dei cacciatori...


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Remì

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  Post Inserito 25-09-2008 alle ore 15:43   
a B.F. poche parole: "... quando finirà all'ospedale per un pallino sparato da chissà chi e dove nel suo corpicino (perchè ci finirà, se continuerà a difendere la categoria), vorrà dire che quando lo si andrà a trovare, invece di caramelle li porteremo sotto il naso la sua bella letterina... con cui si potrà pulire!"... visto che la Sanità sta - purtroppo - economicamente a pezzi, ne avrà molto bisogno!



[ Questo Messaggio è stato Modificato da: Remì il 25-09-2008 15:44 ]


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Clo75

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  Post Inserito 25-09-2008 alle ore 16:52   



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Clo75

Registrato dal: 11-04-2006
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  Post Inserito 26-09-2008 alle ore 09:45   
Finalmente la lettera che aspettavamo: E' STATA COLPA DEL CICLISTA!!!! siamo noi cittadini che sapendo che il 21 inizia la caccia non dobbiamo andar per boschi!!!!
o mamma... ma come si fa a rispondere a uno cosi... ma io non perdo neanche tempo dai...
l'altra lettera invece non l'ho capita... non so con chi ce l'ha ma vabbè.
---


CICLISTA FERITA
Devono
recitare
il mea culpa
n Poteva capitare a chiunque,
anche in transito su uno stradone
asfaltato, d’essere bersaglio di
un pallino vagante, ma attraversare
un bosco, un parco, una riserva,
la campagna (tutti habitat
naturali di selvaggina e non dell’uomo)
proprio nel primo giorno
di caccia, quando i cacciatori
sono in giro numerosi come i vacanzieri
in autostrada il primo
giorno di vacanza, è un po’ come
andarselo a cercare (il pallino)
ed è da incoscienti (la ciclista impallinata
e i suoi più stretti collaboratori)
non avere pensato a
questa eventualità, considerando
anche la responsabilità di avere
al seguito altri 60 ciclisti. Dovrebbero
recitare il “mea culpa”
e non sollevare un “polverone”
di proteste e denunce!.
Perché questo incidente poteva
essere evitato, oppure poteva
avere minor probabilità di succedere,
osservando alcuni criteri
organizzativi che fanno parte del
buon senso, delle regole del convivere
civile oltre che essere dettate
da norme amministrative
che ordinano anche queste pedalate
aperte a tutti e con qualsiasi
tipo di bici.
Questi:
1) Studiando il percorso e supervisionandolo
in bici per evitare
sorprese il giorno e nelle ore della
pedalata programmata: difficoltà
e pericoli non superabili da
tutti i partecipanti, ostacoli
(stanghe, ponti, cancelli e recinzioni,
guadi, passaggi obbligati
di cortili di cascine, divieti di
passaggio di qualsiasi tipo), per
chiederne la rimozione, o come
superarli, ai proprietari o ai loro
gestori, per il passaggio dei ciclisti.
2) Inoltrando per tempo (un mese
prima) al Comune, dove la pedalata
parte, la domanda di autorizzazione
a svolgerla allegandone
il programma ( luogo di ritrovo,
percorso, orari di passaggio, ritorno,
eventuali esigenze di protezione,
eccetera).
3) Inviando per tempo (un mese
prima) a tutti i Comuni coinvolti
al passaggio della Pedalata su
strade, sentieri di campagna,
cortili di cascine, ecc. del loro
territorio, il percorso dettagliato,
orari di passaggio, eventuali
esigenze di protezione, ecc.
Queste 3 azioni combinate, portano
sempre l’organizzatore a venire
avvertito per tempo se tutto
va bene o se c’è qualcosa da cambiare.
Suggerendogli le eventuali varianti
per i più disparati motivi:
altre manifestazioni quel giorno
e nelle stesse ore, lavori in corso,
strada o sentiero non più accessibili,
proprietà privata chiusa, lavoro
nei campi da non intralciare,
riserva di caccia o di ripopolamento
da non disturbare, ecc.
eccetera.
Di certo, se la ciclista impallinata
e i suoi collaboratori che
l’hanno soccorsa, si fossero mossi
così anzitempo, e non improvvisando
forse cammin facendo il
percorso, com’è d’uso nello stile
“Pedalate tra amici“, qualcuno
avrebbe ricordato loro che il 21
settembre era il primo giorno di
caccia e li avrebbe consigliato di
non attraversare il Parco Belgiardino
ma di rientrare a Lodi
per la pista ciclabile asfaltata di
Montanaso.
Giuseppe Pratissoli
Montanaso Lombardo



CACCIA
Non abbiamo
bisogno
di polemiche
n Egregio Direttore, nella rubrica
Lettere e Opinioni del Cittadino
del 19 settembre un noto rappresentante
del mondo politico
lodigiano mi ha attaccato, senza
fare il mio nome, riportando le
informazioni fornite nel corso
della riunione dei cacciatori che
si è recentemente tenuta a Castelnuovo
Bocca d’Adda.
Potrei ironizzare facilmente sul
fatto che, in prossimità della scadenza
elettorale per le Provinciali,
sono divenuti tutti cacciatori e
ornitologi provetti.
Anche chi, verosimilmente, non
saprebbe distinguere lo storno
volatile dallo storno di bilancio.
Potrei anche offendermi, non
tanto per le affermazioni false
contenute nella lettera, ma per le
critiche indirettamente rivolte a
tutti i cacciatori della Libera
Caccia, che mi onoro di rappresentare.
Ma non mi sembra un esercizio
proficuo. Ho un solo messaggio
da riferire, a quanti tentano goffamente
di speculare sulle dialettiche
interne del mondo venatorio,
che saprà ricomporle come
ha fatto finora.
Di parole inconcludenti, polemiche
sterili e strilli inconsulti la
caccia non ha bisogno.
Il mondo venatorio ha bisogno di
serietà, proposte concrete, soluzioni
percorribili. Certa politica
stia lontana dalla caccia.
Roati Fausto
Presidente Provinciale A.N.L.


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