Da Rio de Janeiro a Ilheus ......


Pubblicato in: Varie

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didi45

Lasciato Rio de Janeiro , dopo una giornata intera di navigazione giungiamo a Ilheus.
Cittadina famosa nel passato per la coltivazione di cacao, e dove lo scrittore Brasiliano abitò e prese ispirazione per i suoi romanzi.
Non c'è molto da vedere ma ha delle bellissime spiagge.
Purtroppo forse a causa della previsione di pioggia la mia escursione ad una spiaggia lontana viene annullata , quindi andremo a fare un veloce giro del centro del paese per poi raggiungere una spiaggia più vicina dove mangeremo anche.
Questo perché in caso di pioggia che qui dura poco,si possono invertire visita e spiaggia.
In barba alle previsioni, la giornata fortunatamente si conferma di un tempo splendido, il sole è caldo e l'acqua pure.

iniziamo col giro in città

la cattedrale





il convento delle suore Orsoline costruito perdare una scuola alle ragazze



il Bataclan
ci viene raccontato che in questo"hotel" venivano fatte arrivare dalla francia "signorine" molto apprezzate dai signorotti locali che fingendo di andare in chiesa usufruivano di un tunnel sotterraneo per raggiungere le loro frequentazioni, per poi uscire dalla chiesa come se fossero rimasti tutto il tempo a pregare.
La coda per visitare il locale, come si vede, è ben nutrita e devo confessare che per curiosità una visitina l'avrei fatta volentieri anch'io , ma non c'è tempo.



ci fermiamo invece in un grazioso mercatino dove giriamo e chi vuole fa acquisti.



attraversiamo un fiume ed usciamo dalla città e da qui iniziano le spiagge.
L'acqua scura è dovuta alla torba presente nel terreno della foresta pluviale.



Km di spiagge



giunti alla nostra spiaggia , dove pranzeremo e sosteremo fino al pomeriggio , mio marito ed io ci fiondiamo sotto ad un capanno ben riparato dal sole che è molto forte e a noi non fa bene, mentre gli altri trascorrono beatamente la giornata ad abbronzarsi







e come potete vedere la spiaggia è pattugliata da due agenti in moto.
c'è anche un assistente per il salvataggio in mare ,sul solito trespolo, di cui non ho foto.



[ Questo Messaggio è stato Modificato da: didi45 il 28-05-2017 16:04 ]

lillina

che paradisooooooooooooooooo

mi sarei fiondata ad abbronzarmi
io

didi45

Infatti pensando a te ti vedevo spaparazzata al sole con il venticello dell'oceano. E' il tuo posto.

lillina



didi45

21 marzo, siamo arrivati a Salvador de Bahia ,grandecittà che fu già capitale del Brasile.
E' una città molto particolare, la parte nuova è costruita a livello del mare mentre la parte vecchia si trova fronte mare ma più in alto di un centinaio di metri queste due parti sono collegate con comodi ascensori.



Salvador de Bahia è anche molto particolare perchè ha subito nel corso dei secoli la forte influenza degli immigrati di origine africana, dei colonizzatori europei e degli indigeni autoctoni. Dal mix di razze, religioni e tradizioni che qui si sono intrecciate è nata la caratteristica cultura afro-brasileira, così presente nella società brasiliana attuale. Per via della presenza di neri africani (oggi l´80% della popolazione è nera o creola) , Salvador de Bahia si è guadagnata il soprannome Roma Negra: se la città eterna è la capitale mondiale del cattolicesimo infatti, Salvador de Bahia è la capitale della religione orixás e del sincretismo religioso, dove il cattolicesimo convive da secoli con il candomblé religione importata dall'africa.

La prima visita che facciamo è alla chiesa de Nosso Senhor do Bonfin, qui considerata un santuario.
Sulla sua recinzione esterna vengono apposti dei bracialetti di nastro colorato, rosso principalmente coi quali si esprimo i desideri.







Ora ci dirigiamo verso la parte alta della città , la parte antica , risalente al 1600/1700 che è stata restaurata ed ora fa parte del patrimonio dell'UNESCO il Pelourinho.

Pelourinho. E’ una parola quasi simpatica. I brasiliani lo abbreviano in Pelo ma deriva dal nome del palo dove si legavano i condannati alla flagellazione.
In prossimità di questo palo, nel Largo do Pelourinho, conosciuto anche come Praça José de Alencar, venivano messi all’asta gli schiavi.
Da quando la schiavitù divenne fuorilegge, nel 1835, questa parte della città che era il luogo preferito da artisti e musicisti divenne malfamata. Oggi alcuni quartieri rimangono off limits, ma attenendosi alle indicazioni di guide e agenzie locali non si corrono grossi pericoli.
La storia degli schiavi, la loro difficile sopravvivenza, il mare, sono tra i fattori che hanno trasformato lo stato di Bahia Salvador e il Pelourinho in una fucina di vibrazioni sfociate nel ritmo e nella capoeira.





[



continua.....

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: didi45 il 20-05-2017 19:53 ]

Anna49

bellissime foto che fanno sognare e bravissima nel tuo reportage

didi45

Salvador de Bahia ha molte chiese, tra queste la più importante è sicuramente quella di S. Francesco col suo convento e la sua ricchezza mozzafiato.
Contrasto tra povertà del popolo e abbondanza di oro nella casa di Dio dove i ricchi venivano sepolti e contribuivano nel fasto per avere una bella tomba.
Purtroppo questa è una costante dei paesi latino americani.







visitiamo prima la sacrestia e il bellissimo chiostro che presenta gli azulejos come usava a Lisbona







e passiamo poi in chiesa













giriamo un po' per il quartiere









prendiamo l'ascensore Lacerda che collega il Pulourinho alla città bassa e dove ai suoi piedi vi è un grande mercato con tutto l'artigianato.
Facciamo un giro anche qui e torniamo in nave.

la piazza antistante il Mercato Modelo





[ Questo Messaggio è stato Modificato da: didi45 il 21-05-2017 15:31 ]