Post-adozione - Dubbi e condizioni d'affido


Pubblicato in: Il comportamento del gatto

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Absynth

Buonasera,

tempo fa avevo postato su questo sito ed altre pagine la richiesta di adozione per una gattina di 6-7 mesi che avevo trovato abbandonata vicino casa e che avevo fatto adottare lo scorso Luglio da una famiglia con 2 bambini non molto distante da dove abito attualmente.
Nella premessa dell'adozione avevo richiesto solo giardini protetti e/o case con balcone in sicurezza. Alla fine l'avevo data in adozione a loro pure avendo la casa al piano terra e con balcone non messo in sicurezza e giardino condiviso con altre case perché mi erano sembrate brave persone e soprattutto in sintonia con la gattina, oltre a vivere in un posto molto tranquillo.
Ora loro hanno deciso di prendersi cura del cane di un parente e per tale motivo la gattina si sente un pò in disparte e quindi anziché stare fuori quellì1-2 ora/e è sempre fuori, se non quei momenti in cui entra per mangiare e/o dormire in casa (non so quando).

Loro affermano che la gattina è tenuta bene, però attualmente per come la vedo io sembra una gatta di colonia, anche perché in una precedente conversazione non sapeva nemmeno dov'era finita..
Io l'ho affidata a loro per darle una casa e non per vederla sempre fuori in giardino, però sinceramente non so che fare.
Non vorrei toglierla da una famiglia, per poi lasciarla in stallo e farla rimbalzare da un'altra parte. Non se lo meriterebbe dopo quello che ha passato.
Non per buttarla sul lato economico, ma io avevo speso soldi per sterilizzazione-controlli e ben 3 esami, tenendola separata pure dai miei per questioni di sicurezza e per testare al 100 % la sua negatività a certe malattie. Lasciandola sempre fuori invece equivale, almeno per me, ad aver vanificato tutto il lavoro svolto, specialmente i graffi/morsi che mi ero preso tranquillizandola il primo mese che l'avevo portata dentro casa e dopo il quale finalmente ero riuscito a darle serenità e ad abituarla all'ambiente familiare.

Come dovrei comportarmi secondo voi ? Non sono una persona eccessivamente pignola, però secondo me se una persona acconsente di accudire/adottare un gatto deve come minimo sapere dov'è durante la giornata, o comunque tenerlo in casa protetto durante la notte. Oppure mi sbaglio ?
Per come la vedo io a lungo andare rischierebbe di ritrovarsi una gatta pressoché pari ad una di colonia, se non randagia.

Grazie per i consigli !

(Ps): nel caso di errata sezione provvederò a ripostare.

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: Absynth il 10-09-2015 19:32 ]

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: Absynth il 10-09-2015 19:33 ]

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: Absynth il 10-09-2015 19:34 ]

dolomiti1972

Ciao,
concordo perfettamente con te. Se decido di adottare un animale devo averne cura come si deve, altrimenti meglio lasciar perdere.
Tu hai modo di vedere la micia? Hai potuto verificare effettivamente se è almeno in buone condizioni?
Non intendo solo se sta bene fisicamente ma anche le condizioni del pelo, se è pulita, ben nutrita ecc...
Perché se è tenuta male hai un ottimo motivo per togliere la micia alla famiglia, mentre se è tenuta bene, la sola motivazione del fatto che sia sempre in giardino e che esca dal recinto, forse è un po' debole.
Mi rendo anche perfettamente conto che non sia affatto facile portargliela via, o almeno non è facile farlo con diplomazia senza rischiare di rovinare i rapporti.
Io proverei a chiedere supporto a qualche associazione tipo ENPA o simili, più che altro perché magari loro sanno come muoversi in questi casi.

Absynth



10-09-2015 alle ore 21:11, dolomiti1972 wrote:
Ciao,
concordo perfettamente con te. Se decido di adottare un animale devo averne cura come si deve, altrimenti meglio lasciar perdere.
Tu hai modo di vedere la micia? Hai potuto verificare effettivamente se è almeno in buone condizioni?
Non intendo solo se sta bene fisicamente ma anche le condizioni del pelo, se è pulita, ben nutrita ecc...
Perché se è tenuta male hai un ottimo motivo per togliere la micia alla famiglia, mentre se è tenuta bene, la sola motivazione del fatto che sia sempre in giardino e che esca dal recinto, forse è un po' debole.
Mi rendo anche perfettamente conto che non sia affatto facile portargliela via, o almeno non è facile farlo con diplomazia senza rischiare di rovinare i rapporti.
Io proverei a chiedere supporto a qualche associazione tipo ENPA o simili, più che altro perché magari loro sanno come muoversi in questi casi.



L'avevo vista un pò al primo controllo e mi era sembrata ben integrata ed in salute. Oltretutto la signora durante i mesi aveva tenuto fede all'accordo avvisandomi sugli sviluppi, se la gattina stava bene, se l'avevano portata dal veterinario, ecc..
Nell'ultimo mese invece prima dicendomi che ha le ferie, poi per una cosa o per l'altra mi ha costretto a posticipare il 2° controllo a questo mese, quindi uno di ritardo, dandomi buca qualche giorno fa proprio perché non riusciva a TROVARE la gattina.
Quello che personalmente mi dà molto fastidio è che al primo incontro avevano chiarito subito quali erano le condizioni di adozione (con controlli pre-affido e questionario + modulo) , ovvero che io avrei chiuso un occhio su balcone/giardino/ecc però tenendo fede di tenere lei in casa il quanto più possibile, non tanto per essere troppo protettivi e lasciarla sempre in casa, ma per darle i suoi spazi con moderazione, soprattutto per un animale non ancora di un anno e in un ambiente pressoché nuovo essendoci da quanto..3 mesi circa ?
È anche vero che quando l'avevo trovata io il primo periodo l'avevo dovuta tenere per 1-2 settimane in giardino per problemi, però la andavo a controllare costantemente e se non c'era andavo a chiamarla. A loro invece pare normale non vedere un gatto dalla mattina alla sera, pur affermando di lasciare un spiraglio per farla entrare. A me quello non pare assolutamente prendersi cura di un animale, perché se ti importa un minimo prima di uscire lo vai a cercare, o anche solo a controllare se è in zona. Troppo comodo dire che è tenuta bene e coccolata se poi la vedi un'ora al giorno.

La motivazione certo è un pò debole, però è vero che da quello che si era concordato si è arrivati all'estremizzazione e purtroppo temo, che se non dovesse integrarsi col cane rischierebbe di finire perennemente a stare in giardino perché incapace di ritrovare il suo posto all'interno..
Inoltre rimanendo all'esterno e non controllata potrebbe anche rischiare di contrarre l'aids felina dai gatti che sono in zona (così mi ha detto lei) che come ben sappiamo non ha vaccini/cure.

Ho già chiesto consiglio a varie associazioni della zona, oltre al gruppo di volontarie che mi avevano aiutato a darla in adozione e pure loro concordano prima di vedere la situazione di persona e soprattutto di parlare a quattr'occhi con questa signora per chiarire una volta per tutte. Inoltre mi hanno già dato disponibilità per un eventuale stallo di emergenza, anche se ripeto l'ultima cosa che vorrei fare è quella di sottoporre ad ulteriore stress un animale che ne ha già passate tante, ma dovessi confermare tutti i miei timori non ci penserei un attimo a portarla via da là.

dolomiti1972

se ti va, facci sapere gli eventuali sviluppi e come va la micia.

Absynth



11-09-2015 alle ore 09:17, dolomiti1972 wrote:
se ti va, facci sapere gli eventuali sviluppi e come va la micia.



Dovrei andare oggi o nei prossimi giorni a fare il controllo. In caso di ulteriore buca all'appuntamento, o dovesse non ri-trovarla un'altra volta procederei immediamente al recupero dell'animale.
Inoltre in una delle conversazioni diceva che le era sembrato di sentirsi fare il 4° grado. Secondo me certa gente non capisce proprio ciò che c'è dietro ad un iter di adozione, al percorso fatto dall'inizio alla fine per mettere in sicurezza e serenità un animale e che certe misure sono fatte non tanto per noi, quanto per verificare le condizioni di vita di un animale dato ad altre persone vincolate a noi da un contratto di adozione.
Altrimenti avrei potuto darle il gatto il giorno stesso senza andare a ricontrollare e fregandomene beatamente.

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: Absynth il 11-09-2015 10:14 ]

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: Absynth il 11-09-2015 10:14 ]

dolomiti1972

Infatti moltissima gente sottovaluta la frase "controlli pre e post affido", pensando che siano detti o scritti così, senza importanza.
Invece, se ami gli animali, dovresti essere ben lieto che le persone che te l'hanno affidato siano così scrupolose da controllarne lo stato, io almeno la penso così.

Absynth



11-09-2015 alle ore 11:16, dolomiti1972 wrote:
Infatti moltissima gente sottovaluta la frase "controlli pre e post affido", pensando che siano detti o scritti così, senza importanza.
Invece, se ami gli animali, dovresti essere ben lieto che le persone che te l'hanno affidato siano così scrupolose da controllarne lo stato, io almeno la penso così.



Perfettamente d'accordo.
Io avevo passato molte ore (anche la notte) e rimandato degli impegni anche importanti per prendermi cura di lei, oltre a rinunciare a determinati acquisti per permettermi di sterilizzarla e di testarla per le varie malattie.
Quello su cui vorrei insistere con lei è soprattutto la quantità di ore nelle quali la gatta rimane in casa e soprattutto come ha passato l'ultimo mese, dato che lei e la famiglia erano in vacanza durante tutto Agosto. Lei mi aveva detto che un suo parente andava a darle da mangiare..ok ma dove ? Fuori, in casa ? Perché dubito che qualcuno sia così poco accorto da andare in vacanza e lasciare le finestre aperte per il gatto e per eventuali ladri.

Come detto vedrò nei prossimi giorni e dovessi confermare i miei sospetti provvederei a portarla via durante uno dei giorni a seguire visto che fino a prova contraria io ho tutto il diritto di riprendermi l'animale qualora non siano state rispettate le condizioni poste all'inizio ed antecedenti alla firma.

dolomiti1972

In questi casi come avviene il "sequestro" del micio?
Voglio dire, nel momento in cui ci sono tutti gli elementi per poter togliere il gatto agli adottanti, come avviene la procedura?


danimici15

Io penso che dovresti riprendere la micia e stop, senza altri controlli, perchè il fatto di avere preso in affidamento una micia che poi di fatto la micia si affida a se stessa con tutti i rischi che si conoscono, significa che ora che c'è il cane della micia non mi frega più un bel niente o molto poco. E' come lasciarla libera ed andare da lei una volta al giorno per darle da mangiare e vedere se è viva. Tanto vale che stia in una colonia dove almeno ha la compagnia degli altri mici.

Absynth



12-09-2015 alle ore 00:06, danimici15 wrote:
Io penso che dovresti riprendere la micia e stop, senza altri controlli, perchè il fatto di avere preso in affidamento una micia che poi di fatto la micia si affida a se stessa con tutti i rischi che si conoscono, significa che ora che c'è il cane della micia non mi frega più un bel niente o molto poco. E' come lasciarla libera ed andare da lei una volta al giorno per darle da mangiare e vedere se è viva. Tanto vale che stia in una colonia dove almeno ha la compagnia degli altri mici.



Ahimè non sono pratico di recuperi essendo una delle prime adozioni fatte e soprattutto grazie all'aiuto di tante volontarie, però io da una parte capisco e mi sforzo di capire la volontà di qualcuno di riuscire a far andare d'accordo cane e gatto, però far convivere significa proprio farla stare in casa, altrimenti a lungo andare potrebbe percepire sicuramente di essere "di troppo" e quindi indotta a cambiare "aria".
Inoltre accetto anche il lasciare la libertà all'animale di girare a suo piacimento, MA sempre con le dovute cautele. Io mi sono sempre reso disponibile a dare degli orari, quindi un preavviso (che non sarebbe dovuto), però se arrivando mi ritrovo un sms riguardo il gatto che non si trova allora è normale portarmi a ripensare sull'adozione, specialmente se poi mi dici che non c'è e che devi uscire (quindi esci e te ne freghi di dov'è ?).
Per dire quando l'avevo trovata vicino casa era infreddolita, denutrita e spaventata e non sapendo di chi fosse l'avevo osservata per capire se era abbandonata o scappata. Comunque era sempre rimasta in un angolo per giorni, solo venendomi vicino per mangiare (avidamente da quanto aveva fame).
Può esserci la curiosità del gatto di esplorare, ma l'avevo precisato che io volevo per lei un'adozione da appartamento, eventualmente con uscite mattiniere-pomeridiane, non notturne ed oltre con gatti che non si sa nemmeno da dove vengono fuori, perché ricordiamoci il gatto maschio castrato può andarsene per i fatti suoi, ma una gatta seppur sterilizzata può essere "preda" di gatti in calore, quindi capaci di cercare di accoppiarsi con lei e trasmetterle malattie che sarebbe impossibile far prendere ad un gatto di appartamento/simil-appartamento.
Dovesse prendere l'aids felina sarebbe condannata per il resto dei suoi giorni solo per il principio di libertà che certa gente attribuisce al gatto.

Data la mia diciamo media-esperienza di cani, gatti e convivenza tra specie le avevo anche consigliato qualcosa,insomma per ridurre al minimo lo stress per entrambi gli animali. Lei invece una delle ultime volte mi aveva detto che era impossibile farli stare assieme, però dicendomi che la gatta scappava fuori (per forza se si trova un animale il triplo di taglia e mai visto prima in un ambiente ancora nuovo per lei !) ed il cane dentro.

Ripeto nei prossimi giorni saprò dare un giudizio completo sulla faccenda, anche se per ora è molto più pendente per l'annullamento dell'adozione, seppur a malincuore.

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: Absynth il 12-09-2015 00:41 ]

danimici15

Sono completamente d'accordo con te, un micetto che si vede in casa un cagnone grandissimo per lei e che ancora non ha avuto neppure il tempo di occupare un pò di territori, se ne va di casa, la mia paura è che la micia si allontani definitivamente da una casa non casa per lei perchè si sente ora un pò disorientata senza regole e sopratutto senza un padroncino/a che la faccia sentire tranquilla. Ripeto non aspetterei oltre e cercherei di recuperare al più presto la micia prima che si allontani troppo.

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: danimici15 il 12-09-2015 23:35 ]

Absynth



12-09-2015 alle ore 23:32, danimici15 wrote:
Sono completamente d'accordo con te, un micetto che si vede in casa un cagnone grandissimo per lei e che ancora non ha avuto neppure il tempo di occupare un pò di territori, se ne va di casa, la mia paura è che la micia si allontani definitivamente da una casa non casa per lei perchè si sente ora un pò disorientata senza regole e sopratutto senza un padroncino/a che la faccia sentire tranquilla. Ripeto non aspetterei oltre e cercherei di recuperare al più presto la micia prima che si allontani troppo.

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: danimici15 il 12-09-2015 23:35 ]



Tramite la sua pagina facebook ho visto le foto del cane e alla fine non è enorme, anzi è di piccola-media taglia, ma ciò non toglie che inserire di punto in bianco un nuovo animale avrà sicuramente indotto la gattina a stare fuori il più possibile, specie se un cane con un gatto.
Purtroppo in questi giorni a causa di impegni di lavoro non ho avuto modo di andare a controllare essendo sempre tornato a casa a sera inoltrata, però durante questa settimana andrò a verifica e soprattutto a valutare sul da farsi, perché ripeto a me va bene lasciare libertà ad un animale, specialmente se in un luogo tranquillo, ma farlo stare fuori dalla mattina alla sera è distante anni luce rispetto a ciò che si era prefissato prima della stipulazione dell'adozione.

calzinimaya

io ho sei gatti a casa dei miei....ma davvero pensate che sappia in ogni momento dove siano?
se vogliono star fuori stanno fuori, se vogliono entrare entrano...non vedo dove stia il problema.
secondo me per riprendere la micia ci dovrebbero essere motivi per peggiori.
il fatto , a mio parere, non sussiste.
ma lasciate che facciano un vita da gatti...

danimici15

Buonasera Calzini, si sta cercando di rispondere ad un problema raccontato da un utente, non abitiamo di fronte alle persone che hanno adottato questa micia tanto da scorgere il suo stile di vita, si immagina una scena. Anche i miei sette gatti vivono liberi, ma se non avessi controllato, uno dei mici sarebbe morto avvelenato, un altro con infilato in una zampa un filo di ferro di quello lasciato dai contadini per costruire i filari delle viti, ferro vecchio ed arrugginito, un altro con un pezzetto di lingua tagliata tanto che non riusciva ad alimentarsi e che ho dovuto portare dal vet per l'intervento di rimozione di un pezzetto di lingua. Quindi è vero che i gatti devono fare la vita da gatti ma se prendo in adozione una gatta ho il dovere di controllare la sua libertà; ho il dovere di evitare che la micia contragga una malattia virale infettiva da altri mici che se è negativa, sarebbe un peccato che il test poi risulti positivo, perchè non è la stessa cosa. C'è stata un'adozione c'è solo da vedere se la micia vive 20 ore al giorno esclusa dalla famiglia oppure se la micetta è amata e solamente lasciata uscire di casa per le sue corsette. Certo la notte è lunga ed in giro ci sono gatti spesso infetti che potrebbero far contrarre alla micia qualche malattia che i proprietari forse non ne conoscono le conseguenze.

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: danimici15 il 14-09-2015 00:53 ]

Absynth



13-09-2015 alle ore 23:02, calzinimaya wrote:
io ho sei gatti a casa dei miei....ma davvero pensate che sappia in ogni momento dove siano?
se vogliono star fuori stanno fuori, se vogliono entrare entrano...non vedo dove stia il problema.
secondo me per riprendere la micia ci dovrebbero essere motivi per peggiori.
il fatto , a mio parere, non sussiste.
ma lasciate che facciano un vita da gatti...



Sulla parte del fare "La vita da gatti" come veterinario lei saprà sicuramente più di me a quali rischi può essere esposto un gatto perennemente all'esterno, come è anche vero che ci sono dei gatti che vivono anni pur andando "a zonzo" in ogni dove e non beccandosi nemmeno un parassita. Io stesso ho avuto un gatto nero (pensate l'odio dei vicini ! ) che ha vissuto ben 20 lunghi anni pur andandosene in giro. Ma quello era il mio gatto, lo conoscevo da quando aveva pochi giorni, sapevo in quali zone sostava ed i primi mesi-anni di vita lo avevamo educato a tal proposito proprio per la sua sicurezza poiché spesso troppo curioso e con vicini non sempre ben disposti.

Qui invece si parla di un caso specifico e di un'adozione che è molto diverso e se mi permette in un certo senso personale, perché con "Lasciate che facciano una vita da gatti" allora la avrei dovuta lasciare al suo destino quando l'avevo trovata, in giardino con cibo/acqua ed adiacente ad una strada trafficata, o con alcuni condomini che volevano sbarazzarsene. Stessa strada che nell'ultimo anno mi ha visto raccogliere e seppellire 2 gatti non miei e con collare, di padroni mai ritrovati che magari credevano come dice lei che la libertà incondizionata fosse la migliore delle scelte. È una gatta con un passato ignoto, con trascorsi ignoti (abbandono e/o maltrattamenti) e che in un mese avevo faticato a far riprendere fisicamente e psicologicamente, beccandomi ogni giorni morsi e graffi anche profondi.
Qui non si vuol mettere in dubbio la libertà che deve avere il gatto, perché si sa o si adatta alla vita sedentaria, o è un girovago e nel secondo caso poco c'è da fare. Ho 3 gatti e tutti con caratteri diversi, uno dei quali è infatti un girovago ed estremamente curioso, ma anche con lui ho saputo a mio modo controllarlo, insomma a farlo tornare e spostarsi in zone diciamo "sicure" attorno a dove abito, pur avendo il giardino messo in sicurezza nei limiti che mi sono consentiti, che per lui è comunque un ostacolo da poco. E se da piccolo non lo avessi educato avrebbe rischiato di farsi schiacciare dalle macchine poiché aveva preso l'abitudine di avvicinarsi alla strada, mentre ora non più.
E tutti e 3 se vogliono uscire 8/10 lo fanno senza problemi, ma le 2 restanti se io sono sicuro di non tornare entro una certa ora preferisco tenerli in casa e magari farli uscire di più il giorno successivo. È un sacrificio per loro non uscire quelle volte, ma le successive si riprendono e vivendo in totale serenità sia all'esterno che all'interno.

Ritornando al caso attuale: è un'adozione, QUINDI prima di firmare il modulo si erano fatte presenti le condizioni ideali e con ideali intendo appurate dopo 2 mesi di stallo prima in giardino e poi in casa di questo animale abbandonato. Se vedo un gatto raggomitolato in un angolo per una settimana che una volta in casa non ne vuole nemmeno sapere di mettere il naso fuori dalla porta, o sul balcone io giustamente prendo le mie conclusioni, o presunte tali, ovvero di affidarlo a famiglie con ambienti sicuri, o quantomeno controllati e non intendo 24/24 h visto che nè io, nè lei, nè chiunque altro ha il tempo e la pazienza tra lavoro, famiglia, ed altro, o magari ho dato l'impressione di un secondino. Magari potessi vivere 24/24 h a contatto con gli animali, ma così non camperei !
Ognuno ha i propri impegni e la propria vita, ma certe responsabilità secondo me vanno rispettate.

La questione del ritiro dell'adozione non è tanto l'uscita del gatto, visto che io stesso avevo chiuso un occhio sul farlo uscire un pò alla volta perché in un ambiente nuovo, quanto la variazione delle condizioni sempre collegate a ciò che si era stabilito PRIMA di tutto ciò, di alcune tempistiche. Se dopo meno di 3 mesi mi ritrovo prima un messaggio che l'animale al sicuro, poi che è fuori tutta la notte, poi che non si trova ed ancora che è costretto a stare quasi sempre fuori perché non va d'accordo col cane di cui non ero stato avvisato allora, se mi permettete, ritengo dovuto mettere in discussione la faccenda, o quantomeno di parlare (sempre civilmente) faccia a faccia con chi mesi prima mi aveva dato delle garanzie e si era preso l'impegno di rispettare certe misure.

Come detto prima avere un animale non vuol dire solo dargli da mangiare, ma almeno prendersi cura di loro e quantomeno controllarli un minimo per la loro incolumità, specialmente se si vive in zone condominiali dove è facile trovare persone contrarie a vedere animali in giro. Chi ha un animale giovane (9 mesi) da meno di 3 mesi e non si prende nemmeno la briga di vedere se è semplicemente attorno alla casa (tempo 2 minuti) e mi dice tranquillamente che deve uscire personalmente mi sembra una persona poco responsabile.
Stesse persone che prima dell'adozione erano ignare dell'esistenza di FIV/FELV e alle quali per tale motivo avevo consigliato e non imposto certe misure e certi "tempi" per coordinare il tutto, specialmente per la presenza di gatti all'esterno che loro non avevano mai visto.

Ed aggiungo non vedetemi come quello che parte di notte con il trasportino per portare via l'animale stile Lupin III. Come ho fatto per l'adozione seguirei lo stess iter per riprenderlo, ovvero facendo un percorso a ritroso con loro per capire se capaci di tenere fede al loro impegno, o solo desiderosi di avere un animale che ogni tanto fa una comparsata, specialmente dopo gli utlimi sviluppi.
Se non dovesse adattarsi alla nuova convivenza io preferirei trovarle una sistemazione più sicura anziché vederla costretta a sostare in giardino perché non più sicura del suo nuovo ambiente familiare.



13-09-2015 alle ore 23:46, danimici15 wrote:
Buonasera Calzini, si sta cercando di rispondere ad un problema raccontato da un utente, non abitiamo di fronte alle persone che hanno adottato questa micia tanto da scorgere il suo stile di vita, si immagina una scena. Anche i miei sette gatti vivono liberi, ma se non avessi controllato, uno dei mici sarebbe morto avvelenato, un altro con infilato in una zampa un filo di ferro di quello lasciato dai contadini per costruire i filari delle viti, ferro vecchio ed arrugginito, un altro con un pezzetto di lingua tagliata tanto che non riusciva ad alimentarsi e che ho dovuto portare dal vet per l'intervento di rimozione di un pezzetto di lingua. Quindi è vero che i gatti devono fare la vita da gatti ma se prendo in adozione una gatta ho il dovere di controllare la sua libertà; ho il dovere di evitare che la micia contragga una malattia virale infettiva da altri mici che se è negativa, sarebbe un peccato che il test poi risulti positivo, perchè non è la stessa cosa. C'è stata un'adozione c'è solo da vedere se la micia vive 20 ore al giorno esclusa dalla famiglia oppure se la micetta è amata e solamente lasciata uscire di casa per le sue corsette. Certo la notte è lunga ed in giro ci sono gatti spesso infetti che potrebbero far contrarre alla micia qualche malattia che i proprietari forse non ne conoscono le conseguenze.

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: danimici15 il 14-09-2015 00:53 ]



Concordo.
Lasciare uscire un gatto per le sue ore di svago non ha niente di sbagliato, mentre lasciare libero un animale in un ambiente a lui estraneo e perdipiù con una presenza a lui ostile è tutta un'altra storia.

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: Absynth il 14-09-2015 01:24 ]

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: Absynth il 14-09-2015 01:25 ]

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: Absynth il 14-09-2015 01:29 ]

calzinimaya

io so solo che tantissime persone comprano un animale e non si rivolgono alle associazioni proprio per non avere tutte ste beghe...
se è giusto e doveroso verificare che non ci siano maltrattamenti su un animale , affidato o meno, è anche vero che a volte i volontari aspirano a una idealità di affido che non esiste.
ho preso uno dei miei mici all'enpa, le condizioni di affido prevedevano controlli veterinari (eh eh), la sterilizzazione, il tenerlo in condizioni di nutrizione e di cura buone.
stop e chiuso...dopo di lui sono arrivati altri gatti...se non fosse andato d'accordo con loro?
è capitato che stesse fuori di notte, è capitato che stesse fuori col temporale...non è possibile controllare tutto.meglio una vita fuori o una vita in gabbia cambiando continuamente ambiente?
chi ha un gatto che purtroppo finisce sotto una macchina è un cattivo padrone?
no...capita, è la vita...

Absynth



14-09-2015 alle ore 13:26, calzinimaya wrote:
io so solo che tantissime persone comprano un animale e non si rivolgono alle associazioni proprio per non avere tutte ste beghe...
se è giusto e doveroso verificare che non ci siano maltrattamenti su un animale , affidato o meno, è anche vero che a volte i volontari aspirano a una idealità di affido che non esiste.
ho preso uno dei miei mici all'enpa, le condizioni di affido prevedevano controlli veterinari (eh eh), la sterilizzazione, il tenerlo in condizioni di nutrizione e di cura buone.
stop e chiuso...dopo di lui sono arrivati altri gatti...se non fosse andato d'accordo con loro?
è capitato che stesse fuori di notte, è capitato che stesse fuori col temporale...non è possibile controllare tutto.meglio una vita fuori o una vita in gabbia cambiando continuamente ambiente?
chi ha un gatto che purtroppo finisce sotto una macchina è un cattivo padrone?
no...capita, è la vita...



Io non capisco tutta questo astio e malafede contro i volontari che vengono sempre visti come i cattivi della situazione. Se io fossi stato tale cattivo non l'avrei nemmeno portato da loro, invece ero andato a controllare dopo il lavoro, a parlare per dare consigli essendo il primo animale, a consigliare su misure da adottare per amici/parenti allergici (visto che ne hanno), a fare una lista di eventuali accortezze su pulizia-cibo (era allergica a certi alimenti), chiedendo in cambio solo di rispettare certe misure.
Non ho chiesto vita, morte e miracoli, perché chi la vede così prende solo una cantonata e ci vede come asociali incapaci di dare fiducia agli altri. Se 20 minuti di tempo sono eccessivi, stesso tempo che magari sprecano guadando la tv o su facebook, allora io dico andatevi a comprare un animale e non venite a rompere le scatole a me menandomela sull'essere diffidente o chissà quali altri aggettivi.
Inoltre dettaglio da non trascurare, ma che non è quello che importa a me o altri volontari, è che noi curiamo animali randagi/abbandonati a nostre spese, nessuno ci aiuta, ed io personalmente nemmeno lo vorrei a differenza di tanti che postano annunci strappalacrime in rete.
Mi prendo cura di una colonia di 6 gatti e quando posso consiglio su chi ha problemi o nuovi animali e tutto con la massima dedizione e passione. E certe misure le ho imparate anche grazie al mio veterinario (che lavora a stretto contatto con l'ENPA) che dopo anni ed episodi specifici ha saputo indirizzarmi su come comportarmi con persone e situazioni. A valutare, o lasciar correre.

Le riporto una frase di uno che alla semplice richiesta di rispondere a 4 domande in croce (tempo 1 minuto) mi aveva detto: "Fosse stato un gatto di razza e pagato non avrei mai avuto tutti questi controlli. Se volete far adottare più gatti dateli senza fare tante storie".
Questa è la mentalità che gira e personalmente è controproducente perché si fa passare il volontario per il rompicoglioni di turno (permettemi il termine), mentre chi adotta è l'anima pia/salvatrice che è ostacalata da noi. Non si ostacola nessuno, ma si cerca solo di verificare un minimo, altrimenti tanto varrebbe lasciare il gatto nella casa più vicina come chi ha fatto con me nell'ultimo anno lasciandomi 5 gatti davanti casa. 3 dei quali che mi erano stati richiesti da un signore che abitava in campagna e che solo nell'ultimo anno ne aveva visti morire minimo 4-5 perché per lui era normale lasciarli fuori tutto il giorno a scacciare topi ed in prossimità di una zona trafficata. Avevo rifiutato e deciso di darli a persone più affidabili che infatti non mi hanno dato problemi e con le quali mi sento tuttora da amico e per consigliare.

Non ho MAI parlato di vita in gabbia, o recluso in casa, ripeto avevo consigliato loro tempi e misure per abituarlo all'ambiente perché un gatto particolarmente difficile. Non tiriamo fuori frasi che non ho detto, perché altrimenti è inutile continuare a rispondere.
Io pure non potrei mai far stare un animale 24 ore in casa perché sicuramente andrebbe fuori di testa, anche se alcuni affermano che certi randagi una volta piazzati in casa difficilmente riprendono ad uscire.

Un cattivo padrone ? Sì e no.
Un gatto può cadere da un balcone, può scappare all'improvviso e finire male, ma se uno vive in una zona trafficata, o lascia fuori un gatto appena adottato dopo poche settimane conoscendo i suoi trascorsi difficili allora è un incosciente e quindi è inutile poi venirmi e dire che sono cose che capitano, perché si sarebbe potuto evitare come dice Danimici15. E mi creda leggo spesso di padroni che affermano di aver perso il gatto/cane perché non a guinzaglio, perché fino al giorno prima non sapevano dove fosse andato.

La frase "Così è la vita" è la classica giustificazione sviolinata a tutti i problemi e talvolta abusata.
Certi avvenimenti sono inevitabili, ma certe accortezze se possibile devono essere prese in considerazione e certi impegni rispettati.

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: Absynth il 14-09-2015 14:06 ]

calzinimaya

non capisco perchè non può esistere il compromesso...lasciamo perdere, mollo il colpo, fate come credete

dolomiti1972

Tutte le associazioni che si occupano di salvare e curare i gatti abbandonati, al momento dell'adozione, chiedono che giardini e balconi siano in sicurezza.
Io mi sono rivolta al gattile/canile ENPA di Monza per l'adozione del nostro ultimo micetto (l'abbiamo preso ad ottobre) e posso assicurare che mi hanno fatto un sacco di domande (balcone o giardino? ci sono protezioni o reti? qualcuno rimane a casa tutto il giorno o no? come vi organizzate di solito per le vacanze? avete altri animali in casa? se sì quanti anni hanno? ecc...), ma non mi hanno dato nessun fastidio, anzi......
Se uno è determinato ad adottare un gatto o un cane non si fa certo scoraggiare da un po' di domande.

Absynth



14-09-2015 alle ore 15:49, dolomiti1972 wrote:
Tutte le associazioni che si occupano di salvare e curare i gatti abbandonati, al momento dell'adozione, chiedono che giardini e balconi siano in sicurezza.
Io mi sono rivolta al gattile/canile ENPA di Monza per l'adozione del nostro ultimo micetto (l'abbiamo preso ad ottobre) e posso assicurare che mi hanno fatto un sacco di domande (balcone o giardino? ci sono protezioni o reti? qualcuno rimane a casa tutto il giorno o no? come vi organizzate di solito per le vacanze? avete altri animali in casa? se sì quanti anni hanno? ecc...), ma non mi hanno dato nessun fastidio, anzi......
Se uno è determinato ad adottare un gatto o un cane non si fa certo scoraggiare da un po' di domande.



Le domande che vengono fatte di solito sono inserite in un questionario pre-affido che è obbligatorio e che serve per farsi un'idea generale sul futuro adottante. Dura 10 minuti se è tanto, quindi effettivamente se uno è determinato ad adottare un animale di certo non si fa scoraggiare da qualche domanda, tantomeno da alcuni semplici accortezze.
Ammetto poi anch'io che certi sono veramente estremi su tutto e che rifiutano pure abitazioni al piano terra E con balcone messo in sicurezza solo perché è piano terra e non primo, secondo, ecc.
Quello che certa gente deve ancora capire è che quello che facciamo è per il bene degli animali che diamo in adozione, per sincerarsi di dare loro una vita la più lunga possibile e migliore rispetto la precedente, ma soprattutto per essere un punto di riferimento in caso di dubbi/problemi col nuovo proprietario.
Ed invece la maggior parte delle volte siamo visti come quelli contrari su tutto, troppi invadenti, ed altro che preferisco non citare, anche se alla fine personalmente me ne frega pure poco perché chi di solito ci vede così sono persone poco serie e che desiderano l'animale-giocattolo per i figli, o l'animale-peluche.

danimici15

Il compromesso c'è ed è questo: mi chiedi un gatto in adozione, ti dò l'animale però tu mi assicuri che farai il possibile per dare a questo gatto una vita decente. Questo non vuol dire che se il micio ti scappa da casa ed attraversa la strada e rimane schiacciato da un'auto sei un cattivo padrone, può succedere, però se prendo il gatto poi il cane poi il canarino ed il cavallo e preferisco gestire questi ultimi, vuol dire che un pò di incoscienza c'è, cioè forse non ho capito che il gatto adottato ( o non adottato) è un animale che deve stare tra le persone che lo amano e che lo conoscono, non si prende un gatto e poi lo si lascia fuori di casa con il cane a dormire magari sul divano la notte andando quindi a nanna tranquilli perchè se il gatto muore pazienza, è solo un gatto. Purtroppo non si può pretendere che la gente che adotta un gatto lo conosca e soprattutto ne conosca le varie malattie infettive che potrebbe contrarre, purtroppo il gatto, che era un Re solo dagli Egizi, è etichettato come un animale che se la cava sempre, che ha le classiche sette vite, che deve cercarsi il cibo da solo mangiando magari un uccellino in tre giorni ed una miriade di lucertole che poi gli trasmettono una marea di infezioni intestinali spesso mortali. Che non ha bisogno della compagnia dell'uomo e che preferisce girovagare sempre solo. Quindi siccome c è troppa ignoranza su questa specie, spesso si incontrano persone che non si rendono conto di che cosa significhi adottare un gatto che non è un cane. Io credo che questi volontari siano persone speciali, che cercano a loro rischio di dare ad un gatto randagio una vita dignitosa, che se randagio restasse difficilmente avrebbe, regalandolo a famiglie che lo rendano felice e lo meritano perchè i gatti sono animali intelligenti e che se ci stai spesso a contatto impari tante cose. In questa adozione non vedo l'impegno preso in precedenza, quindi per me cadrebbe l'affido. Non mi piace l'acquisto di un gatto, per carità se si vuole una razza particolare per forza, però i canili/gattili pullulano di bestiole bellissime che davvero farebbero bene a tante persone depresse per esempio, perchè sarebbe affidato a loro un compito cioè quello di accudire un gatto e che le renderebbe più fiduciose in se stesse, a famiglie con anziani in casa perchè questi avrebbero una compagnia giocherellona che allontani dalla mente i pensieri tristi, i gatti fanno bene alle persone che hanno perso un proprio caro perchè la distrazione regalata dal gatto dà serenità e sorrisi. Ma poi... qualè "la vita da gatto"... E' la sua vita che siamo abituati a vedere un attimo mentre passiamo, ma non sappiamo la vita che fa per procurasi un topino da mangiare per fame e che se la sfiga c'è il topino è pure avvelenato, se li osservi ti accorgi di quanto sia difficile la "vita da gatto" randagio che per mangiare una crocchetta deve attraversare la strada e se non è oggi, domani resta sotto le ruote di una macchina e se nemmeno qui è fortunato non muore ma resta menomato per tutta la vita. Hai mai visto un gatto schiacciato da una macchina e restare paralizzato agli arti inferiori e strusciare fino al bordo della strada con le zampe davanti per cercare di sopravvivere quel poco che resta? Oppure avete mai visto l'espressione terrificante di un gatto avvelenato che, non solo perde sangue in continuazione perchè scoagulato completamente, ma che chissà quali dolori al ventre sente e che non ha neppure la forza di miagolare ma emette un suono come un mugolìo continuo dalla sofferenza immane. Credo che i volontari siano persone splendide, che sanno tutto questo e che consumano del tempo prezioso che sottraggono alle loro famiglie, per cercare di salvare dal randagismo animali che non sono solo dei gatti, ma esseri viventi che grazie anche all'uomo non è più possibile farli stare soli in mezzo alle strade, nascosti dentro ai cespugli quando la pioggia è torrenziale, quando in inverno in certe zone è molto ma molto difficile reperire anche solo un piccolo uccellino per placare la fame di giorni e giorni. E penso sia importante chiedere informazioni agli adottanti, non ci trovo nulla di male a parte gli eccessi, una volta tanto che esistono persone che non si accontentano di amare i gatti, ma di aiutarli a vivere in maniera migliore, non occorrono attacchi nè prese di posizione, magari solo per esperienze personali negative a riguardo, anzi sarebbe importante per le povere bestiole, avere nei confronti di tutti questi volontari, un atteggiamento meno chiuso, perchè non c'è nessun compenso, nessuno sconto e tanta fatica sia fisica che economica per una giustissima scelta.

Absynth



15-09-2015 alle ore 04:13, danimici15 wrote:
Il compromesso c'è ed è questo: mi chiedi un gatto in adozione, ti dò l'animale però tu mi assicuri che farai il possibile per dare a questo gatto una vita decente. Questo non vuol dire che se il micio ti scappa da casa ed attraversa la strada e rimane schiacciato da un'auto sei un cattivo padrone, può succedere, però se prendo il gatto poi il cane poi il canarino ed il cavallo e preferisco gestire questi ultimi, vuol dire che un pò di incoscienza c'è, cioè forse non ho capito che il gatto adottato ( o non adottato) è un animale che deve stare tra le persone che lo amano e che lo conoscono, non si prende un gatto e poi lo si lascia fuori di casa con il cane a dormire magari sul divano la notte andando quindi a nanna tranquilli perchè se il gatto muore pazienza, è solo un gatto. Purtroppo non si può pretendere che la gente che adotta un gatto lo conosca e soprattutto ne conosca le varie malattie infettive che potrebbe contrarre, purtroppo il gatto, che era un Re solo dagli Egizi, è etichettato come un animale che se la cava sempre, che ha le classiche sette vite, che deve cercarsi il cibo da solo mangiando magari un uccellino in tre giorni ed una miriade di lucertole che poi gli trasmettono una marea di infezioni intestinali spesso mortali. Che non ha bisogno della compagnia dell'uomo e che preferisce girovagare sempre solo. Quindi siccome c è troppa ignoranza su questa specie, spesso si incontrano persone che non si rendono conto di che cosa significhi adottare un gatto che non è un cane. Io credo che questi volontari siano persone speciali, che cercano a loro rischio di dare ad un gatto randagio una vita dignitosa, che se randagio restasse difficilmente avrebbe, regalandolo a famiglie che lo rendano felice e lo meritano perchè i gatti sono animali intelligenti e che se ci stai spesso a contatto impari tante cose. In questa adozione non vedo l'impegno preso in precedenza, quindi per me cadrebbe l'affido. Non mi piace l'acquisto di un gatto, per carità se si vuole una razza particolare per forza, però i canili/gattili pullulano di bestiole bellissime che davvero farebbero bene a tante persone depresse per esempio, perchè sarebbe affidato a loro un compito cioè quello di accudire un gatto e che le renderebbe più fiduciose in se stesse, a famiglie con anziani in casa perchè questi avrebbero una compagnia giocherellona che allontani dalla mente i pensieri tristi, i gatti fanno bene alle persone che hanno perso un proprio caro perchè la distrazione regalata dal gatto dà serenità e sorrisi. Ma poi... qualè "la vita da gatto"... E' la sua vita che siamo abituati a vedere un attimo mentre passiamo, ma non sappiamo la vita che fa per procurasi un topino da mangiare per fame e che se la sfiga c'è il topino è pure avvelenato, se li osservi ti accorgi di quanto sia difficile la "vita da gatto" randagio che per mangiare una crocchetta deve attraversare la strada e se non è oggi, domani resta sotto le ruote di una macchina e se nemmeno qui è fortunato non muore ma resta menomato per tutta la vita. Hai mai visto un gatto schiacciato da una macchina e restare paralizzato agli arti inferiori e strusciare fino al bordo della strada con le zampe davanti per cercare di sopravvivere quel poco che resta? Oppure avete mai visto l'espressione terrificante di un gatto avvelenato che, non solo perde sangue in continuazione perchè scoagulato completamente, ma che chissà quali dolori al ventre sente e che non ha neppure la forza di miagolare ma emette un suono come un mugolìo continuo dalla sofferenza immane. Credo che i volontari siano persone splendide, che sanno tutto questo e che consumano del tempo prezioso che sottraggono alle loro famiglie, per cercare di salvare dal randagismo animali che non sono solo dei gatti, ma esseri viventi che grazie anche all'uomo non è più possibile farli stare soli in mezzo alle strade, nascosti dentro ai cespugli quando la pioggia è torrenziale, quando in inverno in certe zone è molto ma molto difficile reperire anche solo un piccolo uccellino per placare la fame di giorni e giorni. E penso sia importante chiedere informazioni agli adottanti, non ci trovo nulla di male a parte gli eccessi, una volta tanto che esistono persone che non si accontentano di amare i gatti, ma di aiutarli a vivere in maniera migliore, non occorrono attacchi nè prese di posizione, magari solo per esperienze personali negative a riguardo, anzi sarebbe importante per le povere bestiole, avere nei confronti di tutti questi volontari, un atteggiamento meno chiuso, perchè non c'è nessun compenso, nessuno sconto e tanta fatica sia fisica che economica per una giustissima scelta.



Se qualcuno è ignorante su certi argomenti e con ignorante intendo ignaro, non a conoscenza di certi pericoli noi siamo sempre disposti a dare consigli, ad essere presenti anche la notte se uno ha dubbi.
Per il resto concordo e ti ringrazio anche se alla fine come dici tu non lo facciamo per gloria, o chissà che ma solo per passione e dedizione.

Ed anche poco fa tornando dal lavoro mi sono fermato a controllare un animale lasciato morto sul ciglio della strada, probabilmente mezz'ora prima che passassi io, quindi troppo tardi perché potessi aiutarlo negli ultimi istanti di vita. Avvelenato, o chissà che non lo posso sapere perché non aveva segni di percosse, o ferite da impatto, ma essendo sui 7-9 mesi di sicuro era incappato in qualcosa più grande e più cattivo di lui.
Il tutto con l'aiuto di un'altra passante che ha avuto il cuore di stare con me per vedere sul da farsi, nel mentre prendendosi insulti da un imbecille di passaggio che anziché fermarsi ed aiutarci ha preferito accusarci dicendo "Che avete fatto ?!", il tutto senza scendere dalla macchina (troppo comodo) e poi ripartendo una volta chiarito (sia mai sporcarsi le mani con un cadavere !). Facile vero lasciare il lavoro sporco agli altri ? Poi non ditemi che siamo pignoli perché il gatto in questione era in salute, senza segno di pulci-parassiti (controllato), quindi domestico, non castrato (la sterilizzazione è contro natura vero !?) e lasciato libero vicino ad una strada dove passano centinaia di auto al giorno. Più sistemarlo e chiamare costantemente chi di dovere per rimuoverlo non abbiamo potuto fare nient'altro, o anzi metterò annunci nelle pagine della mia zona per informare l'eventuale padrone sulla morte del suo animale, ammesso che gliene importi qualcosa..
Gran parte del mondo vive nell'indifferenza ahimè, anzi ahi loro(gli animali).

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: Absynth il 15-09-2015 15:01 ]

sciapy

Sinceramente non vedo gli estremi per considerare l'atteggiamento degli adottanti come una forma di maltrattamento nei confronti della micia.Considera che trovare una casa a un gatto già adulto,non è un'impresa facile .Sei veramente convinto che la micia all'aperto sia a disagio??I felini amano stare all'aperto,nascondersi ed esplorare l'ambiente,soprattutto di notte .Certo,l'ideale per loro sarebbe un dentro-fuori a piacimento... ma non pensare a quello che desideravi tu per lei;ciò che vogliamo per loro spesso si rivela un 'utopia. In questi casi bisogna essere molto realisti e ponderare bene i pro e i contro di un'eventuale sottrazione della micia agli attuali proprietari.