Gatto maschio 12 anni con sospetto tumore cutaneo


Pubblicato in: Gatto

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HolyCrap

Ciao a tutt*

ho un gatto che presenta noduli multipli sul collo, in parte ulcerati, con necrosi.
Sto aspettando i risultati della biopsia effettuata lunedì scorso, ma tra il natale e l'eventuale diagnosi specifica del tumore mi è stato detto che passeranno parecchi giorni (prima mi è stato detto 7 giorni lavorativi, poi telefonicamente mi è stato prospettato un periodo maggiore perchè dicono dipenda dal tipo di tumore).

Io ovviamente sono nel panico e sono indecisa se portare il gatto ad effettuare una visita specialistica. Innanzitutto non saprei se portarlo da un dermatologo o da un oncologo, non so quanto entrambi possano fare in assenza di un risultato istologico e non vorrei far passare ore in macchina al gatto per nulla.

Lui come umore sta bene, mangia e dorme come ha sempre fatto. E' infastidito dalla benda (per evitare che si possa leccare o grattare e quindi infettare ulteriormente i noduli e i punti che ha per il prelievo), ma per il resto sembra normale.
Prende ancora l'antibiotico, dovrebbe smetterlo martedì (ad oggi sono 10 giorni).

Ha dei valori del sangue bruttini, con gamma alte e albumina bassa, presenza di corpi di doehle (++) e rouleaux (++).

L'idea di dover aspettare fino a gennaio per capire cosa abbia non mi fa stare tranquilla, per nulla.

I veterinari non hanno usato inizialmente la parola tumore, hanno solo detto "ci sono delle cellule", "non ho mai visto nulla di simile", facce contrite e al mio successivo "cosa devo aspettarmi" è seguito un silenzio e poi le parole "ci sono parecchie necrosi".

Avrei voluto capire di più, ma pare non si schiodino. Ho chiesto se potesse essere un mastocitoma e mi hanno detto che i mastocitomi hanno cellule caratteristiche. Hanno ipotizzato un poxvirus, ma data l'indole del gatto (per nulla cacciatore) è alquanto improbabile.

La cosa peggiore è che 9 mesi fa è stato operato per asportare un'escrescenza sul torace, nodulo presente fin da piccolo ma che ultimamente si era ulcerato (aveva iniziato a leccarselo facendo uscire sangue). Di questo nudulo non c'è istologico (è andato perso a quanto dicono).

E' altamente probabile che questi noduli siano una recidiva (aggressiva?) del nodulo levato mesi fa. Loro dicono che potrebbe anche non c'entrare nulla

Il dubbio però rimane: portarlo a visitare da un dermatologo o da un oncologo?
Potrebbero fare qualcosa anche in assenza di biopsia? Magari una maggiore capacità di selezionare le varie cellule al vetrino...



lillina

Non sono un vet
Ho letto che hai postato anche nella sez ilveterinario risponde.

Al tuo posto visto che i visi contriti non risolvono nulla ,per avere una diagnosi ,andrei da vet oncologo

Facci sapere

Nn so se qualche vet ha letto di là nel tuo post con analisi postate ecc


MilenaF

Forse si potrebbe fare una citologia più 'approfondita', ma devi tenere comunque conto dei tempi del lab, e del fatto che la citologia non è diagnostica quanto l'istologico.
E' un vero peccato si sia perso il precedente istologico.. Rimango sempre un po' basita di fronte a certe cose.. ma capitano purtroppo.

Io credo che un buon dermatologo possa dare già un'indicazione più precisa sul tipo di patologia, e indirizzarvi nel caso serva l'oncologo; senza una vera diagnosi penso sia difficile anche pensare ad un protocollo terapeutico..

Quanti anni ha il miciotto?

lillina

12 anni
In effetti un buon dermatologo dovrebbe poter fare già una diagnosi ed eventualmente indirizzare da oncologo se necessario
Ha ragione Milena

MilenaF

oopppsss.. c'era anche scritto grande nel titolo, pardon

Preciso che non sono vet, è il percorso che sceglierei io, pensando che il dermatologo sappia riconoscere se si tratti effettivamente di tumore cutaneo o meno, e possa indirizzare. Magari chiederei un buon nominativo ai vet che vi seguono: è sempre bene coinvolgerli, visto che poi saranno loro a seguire il piccolo 'sul campo', e non gli specialisti.

In bocca al lupo!!



HolyCrap

Grazie a tutt* per le risposte,

il giorno dopo ho contattato una clinica veterinaria più grande, prendendo appuntamento con un oncologo, non riuscivo proprio ad aspettare nell'ipotesi potesse trattarsi di un tumore.

Purtroppo l'ipotesi era corretta. Adenocarcinoma epiteliale.
Hanno fatto radiografie ed è risultata un'ombra in un polmone. i giorni di festa non hanno aiutato e sono in attesa di prendere appuntamento per una tac per verificare la situazione su eventuali ulteriori metastasi.

Il mio rimpianto ora è quello di essermi affidata ad una clinica veterinaria poco competente (la prima) che ha effettuato la prima operazione a marzo senza neanche un citologico (neanche mi avevano prospettato potesse trattarsi di un tumore, mi chiedo con che criteri abbiano operato) e il secondo prelievo istologico (sulle nuove lesioni comparse ora) senza fare un citologico iniziale dove si poteva appurare fin da subito la natura della lesione.
Non hanno pensato neanche ad effettuare delle lastre per controllare la situazione di organi interni. E neanche volevano fare le analisi del sangue, prima della "sedazione profonda", le ho dovute richiedere io.

Nel frattempo sono in attesa di avere maggiori informazioni dall'oncologo, si parlava di chemioterapia metronomica... tutto credo dipenda anche dalla tac.

MilenaF

E accidenti HolyCrap, mi spiace moltissimo
Adenocarcinoma epiteliale è l'esito della biopsia?

So quanta rabbia faccia pensare che con una gestione diversa si sarebbe evitato di perdere tempo (addirittura un istologico "andato perso", da mangiarseli..) ma adesso cerca di archiviare e dirigere le energie in avanti, ne hai bisogno per lottare per con il tuo piccolo!

Finiranno anche 'ste accidenti di feste, potrete fare la TAC e decidere con l'oncologo il protocollo giusto per lui.

Qui sul forum c'è il micio Jerry, in metronomica da un annetto ormai, buona qualità della vita e scarsi effetti collaterali (episodi di cistite che rientrano, per ora, senza farmaci). Se avrai domande, si può chiedere al suo 'papi'

In bocca al lupo!!

HolyCrap

l'istologico lo avevo letto, ma a quanto pare non ero in me o non ho prestato attenzione.
Ora che mi chiedi se l'esito scritto nella biopsia fosse adenocarcinoma epiteliale sono andata a rileggere.

La diagnosi è "noduli multipli di carcinoma scarsamente differenziato di probabile origine apocrina".

Nel commento è scritto "si consideri principalmente in diagnosi differenziale un carcinoma apocrine duttale a cellule chiare e un carcinoma duttulare solidocistico".

Anche qui parlano di possibili metastasi o di una neoplasia primaria (come l'ombra nel polmone da verificare).

La tac servirebbe anche per capire quanto sia estesa sottocute la neoplasia, perchè al tatto pare sia difficilmente operabile.

Non mi resta che aspettare domani e sentire l'oncologo.

HolyCrap

Aggiorno la situazione e avrei bisogno di qualche consiglio.

Abbiamo fatto la Tac. Ancora non ho il referto alla mano, ma...
il nodulo al polmone non è uno, ma sono tanti. Piccoli, ma a quanto ho capito sono peggio di uno grande.
Ha anche qualcosa al linfonodo. Non mi hanno saputo dare un'aspettativa di vita perchè non si sa in quanto tempo si siano formati questi tumori.

L'unica "cura" al solo scopo palliativo è quella metronomica che ovviamente non si sa se possa avere effetto perchè non sanno quanto veloce è la diffusione delle cellule tumorali.

Io voglio provare. Dovessero sorgere problemi smetterei, ma se la tollera e se può garantirgli qualche mese in più non vedo perchè non tentare.

Certo il problema alla cute peggiora le cose, perchè sti noduli che si ulcerano creano fastidio. Non sono dolorosi, ma ogni tanto li gratta ed esce sangue/siero.
Ha sempre delle garze+bende+magliettina e forse questo è quello che lo infastidisce di più.

Però mangia, non vomita, si lava e giochicchia (ogni tanto gli prendono "i 5 minuti" con la gatta, sporadicamente come al solito, e inizia a correre).
Respira bene ancora. Da quando ho scoperto della macchia al polmone (23 dicembre) l'avrò sentito tossire 3 volte. Un solo copo di tosse a volta, se di tosse si trattava.

La terapia metronomica andrebbe abbinata a quella antibiotica (che già fa dal 10 dicembre) e a quella antiinfiammatoria, per dargli un pò di sollievo dai noduli cutanei.

L'oncologo mi ha consigliato al primo peggioramento e alla prima crisi respiratoria di correre ad un pronto soccorso veterinario e di non accanirmi.

Ora avrei bisogno di qualche info in più per capire se posso prolungare l'inevitabile consentendo al micio una vita dignitosa fino a quel momento e, magari da esperienze personali, cosa posso aspettarmi.

Ho letto qualcosa sui preparati di aloe e su prodotti omeopatici. Non penso di curare il tumore, che oltretutto è diffuso, con pozioni e sortilegi, sia chiaro. Vorrei solo fare il possibile per farlo stare bene in questo ultimo periodo.

Riguardo invece alle crisi respiratorie, vorrei sapere cosa aspettarmi e come capire se si tratta di crisi dalle quali non si riprenderà più.

L'idea dell'eutanasia non riesco proprio a sopportarla. Decidere io con un consenso quando deve morire... mi sto abituano all'idea che anche questa dovrà essere una scelta inevitabile, per evitare che muoia agonizzando. Ma non riesco ancora ad accettarlo.

MilenaF



10-01-2015 alle ore 16:15, HolyCrap wrote:
Ora avrei bisogno di qualche info in più per capire se posso prolungare l'inevitabile consentendo al micio una vita dignitosa fino a quel momento e, magari da esperienze personali, cosa posso aspettarmi.


Mando un MP a Paco, che, se se la sente, potrà raccontarti la sua esperienza, dopo quasi un anno di terapia metronomica del suo Jerry, pur ricordando che ogni caso è a sé e anche la reazione individuale allo stesso farmaco può differire, e non si sa neanche se poi sarà scelto lo stesso protocollo, visto che il termine "metronomica" si riferisce più alla modalità di somministrazione e alle dosi che al tipo di farmaco.

A voi hanno già detto che principi attivi verrebbero usati, scegliendo la metronomica, o si aspetta il referto della TAC? Vi hanno già spiegato, più o meno, come 'funziona'?

Riguardo rivolgersi anche alla medicina alternativa se si decide di intraprendere parallelamente un percorso di chemio, so che ci sono pareri discordanti. Per quella che è la mia esperienza, sarebbe un'opportunità che considererei, proprio pensando ad una maggiore qualità della vita, certo attraverso una visita, non per "sentito dire che fa bene".

L'idea dell'eutanasia è qualcosa che tutti più o meno rifiutiamo 'a freddo', ma quando e se ci si trova in una situazione di sofferenza che non può più essere curata.. il coraggio si trova eccome, pensando solo a sollevare il nostro piccolo.. Per il momento, però, diciamo che 'ci si prepara' solo, ecco.

Per il problema al dorso, non ti è stato detto se ci sia modo di alleviargli il fastidio?

HolyCrap

Grazie,

ho provato anche io a mandare un mp, ma non riesco. Ho avuto difficoltà anche a capire come inserire le foto, probabilmente sono negata :)

Prima di chiamarmi per riferirmi l'esito della Tac, la dottoressa che ha effettuato l'esame si è consultata con l'oncologo e poi insieme mi hanno spiegato la situazione.

Mi è stato detto chiaramente che non c'è nulla da fare. Che l'opzione della terapia metronomica può essere presa in considerazione, che forse un pò può fare, ma potrebbe anche non aiutare.
Mi hanno detto di rifletterci fino a lunedì, anche se ho manifestato subito l'intenzione di iniziare la terapia. Probabilmente la situazione è brutta anche se da come sta il micio, noduli a parte (brutti brutti), non sembrerebbe.

La terapia non mi è ancora stata prescritta, se intendo procedere verrà studiata tenendo conto anche della terapia antibiotica e antinfiammatoria per alleviare la situazione dei noduli sul dorso. Per quello pensavo anche all'aloe da applicare sulle lesioni. Ho una bella piantina in casa, ma non intendo fare esperimenti sul gatto ed eventualmente vorrei consultarmi con la dermatologa.

Lunedì parlerò di tutto ciò con l'oncologo, ma vorrei essere preparata. Non voglio sparare cose a caso.

Grazie per le risposte e il sostegno, non avrei mai pensato di dover affrontare questa situazione orribile.

Già due anni fa quando ho scoperto che uno dei cani aveva contratto la leshmaniosi, mi stava crollando il mondo addosso leggendo l'evolvere della malattia. Con lui sono stata molto fortunata, è ancora un gran attaccabrighe.

Ho sempre pensato che con l'amore e la pazienza avrei potuto curare qualsiasi cosa

MilenaF



10-01-2015 alle ore 22:15, HolyCrap wrote:
Ho sempre pensato che con l'amore e la pazienza avrei potuto curare qualsiasi cosa


Beh, amore dedizione pazienza e riuscire a conservare sempre un sorriso per loro, secondo me, andrebbero incluse di diritto tra le cure palliative, come capacità di alleviare un minimo i sintomi, e ad effetti collaterali zero

Gli MP si possono mandare al raggiungimento dei 50 messaggi, per quello non riesci, per le immagini invece (esami, rx e quant'altro vanno prima fotografate, poi allegate come foto), guarda questa guida che è fatta benissimo.

Difficile dare un consiglio, in situazioni così delicate.. Intanto è importante avere però un quadro il più chiaro possibile; è stato fatto citologico dei noduli polmonari, o c'è solo la TAC?

Ho avvisato Paco che ha già buttato giù la loro storia, ha il PC che fa i capricci, spero riesca a postarla.

Io la penso come te.. se c'è una via percorribile, dopo aver cercato rassicurazioni che sia una strada da cui sia possibile fare retromarcia se si incontrano difficoltà.. beh, ci provo, senza accanimento, ma ci provo.

La nostra vet ha proposto una visita dall'oncologa per vedere se sia possibile mettere in metronomica una canetta di 18 anni suonati, per cui ha tutte le riserve per fare una risonanza.. e ci ha parlato di effetti collaterali 'gestibili' nella quasi totalità dei suoi pazienti in terapia. Certo, quel "quasi" ha il suo peso..

paco1986

Ciao Holy,
leggendo la storia del tuo gatto, ho ripercorso tutta la storia del mio amato Jerry... e ti capisco profondamente.
Non so, in realtà, quanto io possa esserti d'aiuto, ma ho letto della possibiltà che è stata prospettata anche a voi di intraprendere un protocollo di chemio metronomica e forse è giusto che ti racconti brevemente anche della storia del mio amato Jerry, che per fortuna posso ancora stringere a me.
Jerry, dopo anni di tosse occasionale, fu sottoposto ad una RX, nel marzo del 2012, dalla quale si evidenziò un nodulo di 2.5 cm al polmone SX. Prognosi infausta di massimo 2/3 mesi di vita: si parlava già di presunto carcinoma al polmone. Poi, dopo un controllo radiografico a distanza di 6 mesi, la situazione apparì immutata, quindi si smentì quella ipotesi al 90%, ma allo stesso tempo, causa iniezione cortisone a lento rilascio per sedare la tosse, insorse un nodulo al dorso che risultò poi essere al citologio un sarcoma . Fu operato male una prima volta (sbagliando anche l'invio dei campioni da sottoporre ad esame istologico, che fu falsamente 'tranquillizzante': LIPOMA), e gestito ancora peggio per circa un anno, proprio da un ‘oncologo’. Quella formazione ricomparve e si ingigantì, ma anche per questa si parlava di ‘lesione benigna’ dovuta ad esito cicatriziale del primo intervento, o forse ad un lipoma, fino al responso di un ennesimo citologico che refertava “sarcoma” e a quello dell’istologico dell’intervento che confermava la diagnosi. Si partì per Torino, dove c’è un centro di eccellenza dove opera uno dei luminari in oncologia più conosciuti in Italia ed anche oltralpe, perché si ponesse rimedio, chirurgicamente, agli sbagli commessi qui a Napoli, ma ci fermammo alla TAC, perché il nodulo solitario al polmone SX risultava essere cresciuta fino a 4 cm, mentre al polmone DX c'era una nuova formazione di 2 cm sviluppatasi soltanto in un mese (alle rx preoperatorie del novembre 2013 non era affatto visibile), accompagnata da numerosi segni infiltranti, attribuibili presumibilmente a metastasi, che rendevano la situazione al polmone DX ancora più brutta di quella al polmone SX, dove c'era la massa di 4 cm. Ci rimandarono a casa senza speranze di una chirurgia riparatoria al dorso, per il sarcoma, e al polmone, per quello che, all'agoaspirato eseguito nel corso di quella TAC, risultò essere poi un adenocarcinoma. La prognosi fu molto infausta: "un mese, al massimo due... Non c'è nulla da fare... Se lo goda, perché gli restano pochi giorni", fu quello che mi venne detto.
Mi crollò il mondo addosso e crollai nello sconforto più totale.Tornato a Napoli passai notti a studiare i vari protocolli, finché, chiedendo info ad un Centro Oncologico vicino Bologna, ebbi l'informazione che si sarebbe potuta tentare una chemio metronomica al solo fine di stabilizzare, solo per pochi mesi, la situazione.
Volli tentare, e tornai a chiedere info in proposito allo staff di Torino il quale, alla fine, mi mise in contatto con un'ottima oncologa, sempre di Torino, che sulla base degli accertamenti fatti e delle analisi del mio gatto, stilò il protocollo su misura per Jerry.
Abbiamo iniziato la cura metronomica esattamente a metà gennaio 2014 ed allora vennero prospettati al massimo 4/5 mesi di vita.
Abbiamo cominciato con due farmaci, dei quali credo si possa fare tranquillamente il nome, visto che si tratta di principio attivo (tra l’altro di difficile reperibilità):

-Ciclofosfamide, nel nostro caso da somministrare al mattino, che è un agente anti tumorale tra le cui proprietà rientra anche quella di riuscire a d interagire con il DNA delle cellule malate ma, purtroppo. anche di quelle sane, bloccandone la duplicazione. L’unico effetto collaterale che questo farmaco ha sortito sul mio gatto è stata una cistite emorragica, poi rientrata rimodulando la terapia e mantenendo il gatto sempre iper idratato mediante maggior quantitativo di acqua somministrata nel cibo;

-Thalidomide, nel nostro caso da somministrare alla sera, che è farmaco il cui uso è ancora oggi controverso per via dei suoi possibili effetti aberranti (teratogeni) sui feti. Anche questo ultimamente è stato rivalutato in campo oncologico per via di una sua proprietà (inibitrice dell’angiogenesi) che impedisce al tumore di crearsi nuova trama vascolare e quindi di alimentarsi e ricevere ossigeno dai tessuti circostanti.

Per quasi 4 mesi abbiamo seguito la terapia quotidiana con entrambi i farmaci, poi, a causa di cistite emorragica, effetto collaterale del farmaco che assumeva di mattina, siamo passati alla somministrazione a giorni alterni per quest’ultimo.
Siamo andati avanti, e a maggio 2014 la RX (con i suoi limiti diagnostici) non evidenziava la massa di 2 cm al polmone DX visibile alla TAC di Torino (ma su questo punto, i medici non hanno mai creduto che quella massa sia realmente ‘scomparsa’, anche se le uniche lesioni che non dovrebbero essere visibili radiograficamente sono solo quelle sub-centimetriche), mentre la massa di 4 cm al polmone SX appariva immutata rispetto alla RX eseguita in sede pre operatoria nel novembre 2015, quindi circa 3,5 cm. I segni infiltranti a carico dei polmoni sembravano anch’essi immutati, rispetto al nov. 2013.
Sono passati tanti mesi da allora ma, per fortuna, a settembre abbiamo potuto festeggiare i 12° compleanno di Jerry, ed ancora festeggiare un altro Natale insieme.
Le analisi sono buone, segno che almeno i reni ed il fegato reggono ad una terapia duratura.
La Rx non ho avuto più il coraggio di ripeterla… perché non ho ancora trovato la forza per affrontare il rischio di dover sentire nuove notizie impossibili da metabolizzare…
Posso solo dirti che, a distanza di più un anno dalla TAC e dalla prognosi infausta che dava il mio Jerry morto dopo un mese, nonostante due neoplasie maligne ancora presenti, si va avanti… e lo si fa “benino”.
Il sarcoma al dorso non si è più riformato (e questo lo si può constatare mediante semplice visita clinica); la situazione polmonare a distanza di 5 mesi dall’inizio della terapia appariva immutata radiograficamente, ma poi non ho avuto più il coraggio di ripetere l’esame. I segni clinici, e mi riferisco soprattutto alla tosse, si sono notevolmente ridotti non solo rispetto ad un anno fa, ma addirittura rispetto a tre anni fa, quando gli accessi giornalieri erano addirittura decine e mi spinsero a pretendere quella prima RX dalla quale emerse la massa al polmone…
Questa è la nostra esperienza…
Credo che, se oggi possiamo essere ancora tutti qui, nel nostro caso, il merito vada sicuramente a questa terapia considerata, fino all’anno scorso, “solo un passo più avanti della fase sperimentale”, e forse, per questo, ‘criticabile’ da alcuni nella scelta di volerla intraprendere.
Come ti diceva Milena, la chemio metronomica non sta ad indicare un tipo di chemio, piuttosto un metodo di applicazione delle chemio che sono somministrate giornalmente e a bassi dosaggi.
Oggi si parla sempre di più dell’applicazione di questo metodo anche in campo umano.
E’ possibile che, nel vostro caso, si ritenga di dover ricorrere ad altri farmaci (anche se il THALIDOMIDE, di cui ti parlavo, sembra trovare applicazione in diversi protocolli di chemio metronomica, per lo più associato ad altri farmaci).
Non so da dove tu scriva, ma in Italia esistono diverse strutture d’eccellenza in campo di oncologia veterinaria, e si trovano alle porte di Torino, Milano e Bologna.
Se, come me, non hai la fortuna di abitare in una di queste tre città, potresti contattare uno di questi tre centri (o magari anche tutti e tre) per chieder loro la cortesia di fornirti il nome di un oncologo di fiducia nella tua città, al quale sottoporre il caso del tuo gatto e che possa anzitutto valutare ‘se sia effettivamente possibile’ tentare questa strada, mantenendo una buona qualità di vita del micio, e nel caso in cui questo lo sia, studiare una terapia ‘su misura’ per lui.
Nel caso in cui, per il tuo gatto, una chemio metronomica non fosse invece consigliata, ci sono comunque altre strade da poter tentare che, se da un lato non promettono miracoli e neppure di stabilizzare la situazione, dall’altro mirano almeno garantire al gatto una buona qualità della vita.
Nel nostro caso, un ricorso ad una chemio metronomica in combinazione con una terapia omeopatica, non era consigliata da alcune parti, perché ancora controverso è il tema delle interazioni ed interferenze tra i due protocolli, che ancora non sono ben note.
Visto che siamo andati avanti “benino” fino ad adesso, ho deciso di non “rischiare” un’associazione combinata dei due protocolli, per non (rischiare di) compromettere i risultati ottenuti ".
Per qualsiasi info su questi 3 centri, poli dell'oncologia veterinaria in Italia , se vuoi, posso mandarti i nomi ed i contatti mails via MP (ma credo che tu, come utente neo iscritta, non possa rispondermi). Fammi sapere qui.
Intanto rinnovo il mio consiglio a NON ARRENDERTI. Non farlo, almeno fino a che la qualità della vita del micio sarà dignitosa e si potrà andare avanti bene o 'benino', come noi.
Il momento in cui arrendersi, temo lo si capirà da soli, quando si capirà che la sofferenza ha preso il sopravvento e non è più 'superabile'.
Per ora, quindi, non pensare a questo. Fatti coraggio!
Auguro di cuore a te e al tuo micio di trascorrere ancora tanti anni assieme.
Non mollate!

Roberto


[ Questo Messaggio è stato Modificato da: paco1986 il 11-01-2015 17:51 ]

HolyCrap

Ti ringrazio di cuore, dico solo che non ho finito di leggere fino alla fine il tuo post oggi perchè ho chiamato subito la clinica per confermare la terapia e mi hanno dato appuntamento da lì ad un'ora e mezza che è il tempo che ho impiegato per arrivare, dal paese dove abito, fino al centro di roma.

So che la situazione non è identica alla mia e che i mici reagiscono in modo diverso, come accade per le persone, ma quel minimo di dubbio che avevo è svanito.

Voglio tentare, fino a che lui reagirà bene, anche solo per fargli trascorrere un mese in più tra coccole, attenzioni e piccoli giochi (ieri mi ha puntato per giocare, lui sembra stare ancora bene!).

La terapia che mi hanno dato è la stessa, aggiungendo l'antinfiammatorio per le lesioni della cute e l'antibiotico che già prende.
Mi hanno anche avvertito della possibilità di cistite emorragica sterile, consigliandomi la somministrazione al mattino (così da avere più tempo per bere e smaltire le tossine nell'arco della giornata).
La clinica alla quale mi sono rivolta appena ho capito che la possibilità che si trattasse di un tumore era più che elevata, nonostante opinioni discordanti che a suo tempo avevo trovato su internet, mi dà fiducia.
Già in passato mi ero rivolta lì per problemi seri e sono stati sempre risolutivi. Purtroppo è distante, con i cani posso anche farmi una passeggiata, ma con il gatto devo andare accompagnata per permettergi di fare il viaggio in braccio e non rinchiuso nel portantino :( ). L'oncologo è chiaro, attento e non risparmia tempo sulle spiegazioni. E tutto questo aiuta.

Come evolverà la cosa non posso saperlo, ma finchè il mio tesoro continuerà a essere coccoloso com'è ora (che insiste nel voler lavare pure me nelle sue pulizie quotidiane) io non lascerò nulla di intentato.

Ho chiesto al vet per l'artemisina. Ieri avevo letto un post su questa pianta indicata nei blocchi dei conigli ed era uscito un'articolo sulla sua funzione antitumorale. Il vet non ha detto nulla in contrario e quello che mi interessava era sapere se potesse ostacolare la cura chemioterapica. Mi informerò meglio anche per questo, ma dovrei trovare un veterinario fitoterapico (ne esisteranno?) che a dargli integratori basandomi solo su quello che si legge su internet non mi va proprio. Intanto inizierò con questo, poi vedrò se integrare o nel caso il micio non tollerasse la terapia farmacologica, tentare quest'altra strada.

Ti ringrazio ancora per le tue parole e una carezza al tuo forte amico Jerry

Ginevra


paco1986

Ciao Ginevra,
sono contento alla fine tu abbia abbia deciso di non lasciare nulla di intentato, intraprendendo la strada di una chemio metronomica, perché sono fiducioso che anche tu e il tuo gatto, come me ed il mio, possiate regalarvi tanto altro tempo da trascorrere gioiosamente insieme.
So che la situazione del tuo gatto non è identica a quella del mio Jerry, ma pensando alla situazione del mio Jerry, che ha due diverse neoplasie maligne (per fortuna stabilizzatesi) e che nel dicembre 2013 veniva dato per spacciato da lì ad un mese, mi viene da infonderti un po' di coraggio e di fiducia nel percorso che state per intraprendere.
Per evitare gli effetti collaterali a carico del tratto urinario, che potrebbero insorgere con l'assunzione di Ciclofosfamide, ti consiglierei di ricorrere il più possibile a cibi in forma umida (se sono graditi) e di stimolare il tuo gatto a bere il più possibile, magari utilizzando quelle fontanelle/gioco per gatto. E' importante che si mantenga iperidratato. Essendo i primi segni delle cistiti difficilmete riconoscibili da chi non ha mai avuto un gatto con difficoltà urinarie, ti consiglerei inoltre di tenere quotidianamente sotto controllo il volume degli agglomerati formati dalla pipì a contatto con la sabbia. Te lo dico solo perché è meglio avere gli occhi spalancati per qualunque evenienza, ma per fortuna sembra che siano pochi i gatti che manifestano questo effetto collaterale, almeno quando le dosi non sono altissime.

Non so a quale clinica tu ti sia affidata, ma so che a Roma ci sono due valide cliniche, con due validi oncologi. Immagino tu ti sia affidata ad una di queste due strutture.

Ti faccio tanti auguri per il tuo micio. Tienici aggiornati, se ti va e quando avrai tempo. Farebbe piacere a tutti.
Carezze al micio


HolyCrap

Ho iniziato da tre giorni la terapia. Ho avuto un pò di problemi all'inizio con la somministrazione delle pasticche, ma ora sembra andare alla grande da quel punto di vista, merito di un video trovato in rete. Che tonta a non cercare prima

Al momento ho 5 somministrazioni quotidiane tra pasticche, antibiotico e antinfiammatorio, la prox settimana levo quest'ultimo e finchè serve continuo con l'antibiotico.

Mangia umido con aggiunta di acqua per tenerlo idratato, considerando anche tutti i farmaci che prende. Al mattino scende a mangiare i crocchi (al mattino ha sempre fame!) ma durante il giorno se nn vado io a farlo mangiare si smuove di rado. Eppure ogni volta che mi avvicino con la ciotola mangia.

Cmq ora il mio problema principale, superato lo choc delle metastasi al polmone, sono i noduli. Temo seriamente che questi siano l'ostacolo più grande.
Una parte di sono scuriti e non perdono più sangue o siero se lui nn li gratta.
Lo tengo sempre fasciato (nelle ultime 24 ore gli ho risparmiato la magliettina perchè la fasciatura regge) ma una parte dei noduli non guarisce e quando lo medico è un'angoscia.
Le garze si attaccano, una ieri l'ho tagliata ma nn staccata completamente perchè si è bloccata tra gli incavi dei noduli. Succede ogni volta. Lo bagno con il betadine diluito, ma nn si stacca e tirando sembra staccarsi anche la crosta (necrosi?).
Poi esce sangue e uno dei noduli è brutto, non nero ma rosa. Carne viva con un buchino al centro. Non capisco se stia migliorando, faccio delle foto per tenere la situazione sotto controllo ma non mi sembra migliorare. Sono al terzo giorno di antinfiammatorio, magari al settimo, quando dovrò sospenderlo, avrò una situazione più chiara.
Il mio dubbio ora è, com'era inizialmente quando ancora nn avevo la certezza si trattasse di un tumore, se portarlo da un dermatologo.
L'oncologo per i noduli mi disse di mettere un disinfettante (clorexiderm) e continuare con l'antibiotico.
Portarlo dal vet di zona mi sembra inutile, non credo siano in grado di aiutarmi.
Riportarlo a roma e fargli passare ore fuori casa mi scoccia, visto che anche se continua a stare bene, fastidi cutanei a parte (si gratta, gli darà fastidio l'odore e il bendaggio), è sempre uno stress ulteriore in un periodaccio per lui.
Oggi non lo medico, ma sò che domani dovrò farlo anche per valutare la situazione. Tenergli le ferite chiuse per troppo tempo potrebbe peggiorare la situazione.
L'aloe non riesco ad applicarlo, ho paura di creare infezione. Anche lavando bene la pianta e sterilizzando il frullatore per fare il gel ho il terrore di fare un pastrocchio applicando qualcosa che possa peggiorare la situazione.
E' un tumore ulcerato, non una dermatite. Ma ho anche il presentimento che trattandosi appunto di un tumore, con metastasi, un dermatologo possa dirmi poco o dirmi "ha un tumore diffuso, non è la cremina che lo può aiutare".

Se con la chemio posso dargli qualche mese di vita in più (nel caso funzioni) perchè giocarmi tutto con questa brutta situazione cutanea?

Sto di nuovo nel pallone. Gli altri pelosi li filo poco, poveri. Da tre giorni sono tutta orari e taccuino. Ma lui continua a spaparanzarsi per farsi pettinare e finché ho un pò di speranza che possa continuare a stare bene non riesco a pensare ad altro.

Se avete esperienze di trattamento di tumori cutanei, se si possono almeno tenere sotto controllo senza farli ulcerare di continuo..

C'è differenza tra clorexiderm e betadine? Forse quest'ultimo è troppo forte?

titti22

ho sentito parlare bene di due prodotti naturali per disinfezione e cicatrizzazione.

Hipermix e Croton lechleri resin extrat, ( sangue di drago) resina ricavata da una pianta.
ti mando un mp.

paco1986

Ciao,
sono contento che si sia iniziato il primo step dell'inizio della terapia e che il micio stia collaborando benissimo.
Per quanto riguarda la medicazione delle lesione cutanee, posso solo immaginare che problema sia...
Quasi un anno fa anche Jerry è stato operato per il sarcoma alla schiena, e quando si attaccavano le garze alla ferita era un bel problema...
Mi stavo chiedendo se in commercio esistano per caso delle medicazioni sterili a più strati concepite per assorbire i fluidi corporei come sangue, siero e pus, e per farli defluire negli altri strati non direttamente a contatto con la pelle, un po' come funzionano i pannolini o le traversine, ma che siano traspiranti e sterili.
La membrana interna (quella che rimane a contatto con la pelle) della quale si compone un normale pannolino non credo si attacchi alla pelle come una garza. Se esistesse qualcosa del genere concepito per un uso strettamente medicamentoso (quindi sterile e traspirante), sarebbe di grande aiuto.

Betadine e Clorexidem sono due disinfettanti diversi. Il Betadine è un disinfettante il cui principio attivo è lo Iodopovidone e si distingue anche visivamente dal Clorexiderm per il colore: rosso scuro il Betadine, trasparente il Clorexiderm.
Il Clorexiderm è a base di Clorexidina e contiene inoltre sostanze idratanti ed emollienti ad azione lenitiva. Per questo motivo, ed anche perché risulta meno appiccicoso rispetto al Betadine (ed induce quindi il gatto a leccarsi di meno per pulirsi), mi è stato consigliato proprio qualche giorno fa dalla mia vet per alcune lesioni (dermatite o graffi) comparse questa settimana sulla tempia del mio gatto più piccolo.
Ma l'aloe è stato consigliato da un vet? Se si, non sarebbe forse più indicata una crema 'pura', 'trattata' e commercializzata in farmacia? Credo che il rischio di reazioni avverse o di infezioni sia molto più basso.
Non fosse una soluzione consigliata da un vet, io francamente eviterei...

Non troppo tempo fa a mia mamma fu consigliato (da un parente, NON da un medico) un impacco a base di aloe su una leggera dermatite che aveva sulla gamba. Non l'avesse mai fatto... la gamba divenne fuxia e calda, un "fuoco"...
Forse fu una reazione allergica individuale, o forse no...
Meglio essere certi di quello che si applica sulla pelle, sopratutto quando la pelle non è nostra ma del nostro amico peloso.
Bisogna stare già attenti a quel che si mette sulla pelle quando è integera, quando la pelle è lesionata e quando ci sono patologie come queste bisogna essere ancora più prudenti.

Il terzo giorno di terapia è passato. Sono sicuro che quasta terapia, anche se non potrà promettere una regressione della malattia, riuscirà almeno a stabilizzare la situazione.

Intanto il micio mi sembra sereno, da come lo descrivi, e continua a spaparanzarsi per farsi toilettare e coccolare. Fin quando starà così, credo che ci siano tutti i motivi per non arrendersi, anche qualora qualcuno dovesse riferirti quelle parole che temi di cui scrivevi poc'anzi.
Parole simili, anzi, peggiori, sono state riferite anche a me ormai un anno e un mese fa, ma siamo ancora qui!







titti22



23-01-2015 alle ore 22:33, paco1986 wrote:
Ciao,
sono contento che si sia iniziato il primo step dell'inizio della terapia e che il micio stia collaborando benissimo.
Per quanto riguarda la medicazione delle lesione cutanee, posso solo immaginare che problema sia...
Quasi un anno fa anche Jerry è stato operato per il sarcoma alla schiena, e quando si attaccavano le garze alla ferita era un bel problema...
Mi stavo chiedendo se in commercio esistano per caso delle medicazioni sterili a più strati concepite per assorbire i fluidi corporei come sangue, siero e pus, e per farli defluire negli altri strati non direttamente a contatto con la pelle, un po' come funzionano i pannolini o le traversine, ma che siano traspiranti e sterili.
La membrana interna (quella che rimane a contatto con la pelle) della quale si compone un normale pannolino non credo si attacchi alla pelle come una garza. Se esistesse qualcosa del genere concepito per un uso strettamente medicamentoso (quindi sterile e traspirante), sarebbe di grande aiuto.











per gli umani ci sono garze impregnate sterili si chiamano ATRAUMAL:

forse sono indicate anche per gli animali.



HolyCrap

Grazie mille Titti per le info.
Purtroppo non posso rispondere agli mp. Mi informerò su questi prodotti naturali.

Ciao Roberto,
ho chiesto in farmacia e ad un amico farmacista per le garze, ma entrambi mi hanno risposto che ci sono solo quelle grasse che non si attaccano, ma probabilmente non sono indicate per il tipo di lesione.
Ho provato le garze in tessuto non tessuto, ma alla fine mi sono trovata peggio, si attaccano ancora di più. Ora le uso solo per fare spessore, perchè basta un nulla a far sanguinare le ferite e lui ovvimente si gratta. Poi avendo sempre la parte fasciata i noduli sembrano sempre "cotti".

L'aloe non me l'hanno consigliata, ho una pianta che ogni tanto uso su ferite e bruciature perchè so che aiuta la cicatrizzazione e ha un effetto antibatterico, da qui mi era venuta l'idea per i noduli. Ho chiesto all'oncologo, mi ha detto che i gel appicicano e non sono indicati. Gli ho spiegato che non è un gel normale, si asciuga subito perchè lo preparo direttamente dalla pianta e lui ha risposto non molto convinto che potevo provare. Io ovviamente non me la sono sentita. Il dubbio possa aiutare mi rimane, ma i test sul micio no, anche perchè come dici te potrebbero esserci reazioni avverse, un'intolleranza o altro e ci manca solo quello.

La mia speranza è proprio quella di stabilizzare la situazione, di rallentare il più possibile un processo inevitabile, ma con queste ferite sempre ulcerate è difficile. Spero anche che la chemio blocchi un pò l'evoluzione dei noduli e li faccia quantomeno seccare in superficie. Non può prendere l'antibiotico per sempre, già sono passati quasi due mesi da quando ha iniziato.