Al, p.f., puoi fornirci un tuo parere?


Pubblicato in: Gatto

Per partecipare a questa discussione clicca qui

Forum disponibile alla sola consultazione : ISCRIVITI al NUOVO FORUM !



GattoTiti

Scusami, non so se hai seguito la querelle Simbiox/Azodyl, ma provo ad accennarti ugualmente.Parlando con la mia vet della somministrazione di Simbiox al mio Thinky mi ha detto che secondo lei non andava bene, xchè ci sono degli studi veterinari che dimostrano l'inefficacia dei fermenti ad uso umano nel gatto?
Ci puoi illuminare?
Grazie
GattoTiti

dany69

Ti ho mandato un mp. Arrivato?

cico64

mmm.. Un po generica come affermazione!
Possibile e probabile che alcuni fermenti ad uso umano abbiano scarsa funzione nel gatto (ma quali sono stati testati?) ma non necessariamente questo si può estendere a tutti.
L'altro aspetto è che a naso la quantità somministrata da alcuni qui nel forum (me compreso) è un "bordello" se comparata a quella umana, il che può giustificare comunque un suo effetto!!
In modelli animali comunque ci sono riscontri sebbene questi siano roditori e non felini!!
Poi che qualcosaltro possa funzionare meglio è un'altro discorso!

un saluto

pamiaola

anch'io ho iniziato con il simbiox sabato e vedremo.... il mio vet mi ha dato l'ok..... sentiamo anche cristina quando arriva, ma tu dacci altre info su questa cosa ... Un bacione Paola

sfris77

Anch'io sto x iniziare il Simbiox x Jane. Il mio veterinario, dopo averne letto la composizione, non solo mi ha detto che va benissimo, ma mi ha pure ringraziata x la dritta.

Personalmente mi son fatta una piccola ricerca in internet sulla sostanza principe di questo integratore (l'inulina), che è poi quella che interessa a noi x i problemi renali.
Vi allego quello che ho trovato, x quanti di voi possano essere interessati.


INULINA

In genere l’inulina viene estratta dalla Cicoria (Cichorium intybus), che ne è molto ricca, e si presenta come una polvere di colore bianco-giallastro. La sua dose giornaliera raccomandata va da 4 a 8 g.

COMPOSIZIONE CHIMICA: L’inulina è uno zucchero caratterizzato dalla presenza di unità fruttosiliche legate al fruttosio. Nella dieta dei paesi industrializzati l’ingestione giornaliera media di inulina va da 1 a 10 g., a seconda delle abitudini alimentari del soggetto.

L’inulina viene definita come prebiotico, nel senso che favorisce lo sviluppo della flora batterica positiva del colon (Lactobacillus e Bifidus), a scapito delle Enterobacteriaceae e dei Clostridi. Alcuni studi in laboratorio hanno dimostrato che l’inulina aumenta il numero dei Bifidobatteri e dei Lattobacilli nel grosso intestino. Questi sono i batteri più utili per l’uomo, perchè favoriscono l’assorbimento delle sostanze nutritive presenti nei cibi e nelle piante medicinali, il funzionamento regolare dell’intestino e perchè combattono lo sviluppo dei tumori intestinali. Questi dati di laboratorio sono stati confermati da numerosi studi clinici, nei quali l’inulina è stata capace di ridurre anche l’assorbimento intestinale del colesterolo.
Ha dimostrato di aumentare la produzione di bile da parte del fegato, di favorire i processi digestivi e di stimolare la filtrazione dell'acqua e delle scorie azotate da parte del rene, svolgendo quindi azione depurativa e diuretica.
I risultati degli studi nell’animale e nell’uomo indicano che l’inulina riduce il colesterolo e i trigliceridi. In particolare nei soggetti ipercolesterolemici predomina l’azione sul colesterolo, mentre nei soggetti normocolesterolemici predomina quella sui trigliceridi. Si è cercato anche di studiare quali meccanismi stanno alla base di questo effetto. L’inulina causa un aumento degli acidi grassi liberi a livello intestinale, che possono ridurre i grassi nel sangue inibendo la sintesi epatica del colesterolo e favorendo la redistribuzione del colesterolo dal sangue verso il fegato. Inoltre alcuni batteri favoriti dall’inulina possono ridurre l’assorbimento intestinale del colesterolo, Altri batteri possono direttamente attaccare e distruggere il colesterolo nell’intestino oppure utilizzarlo come fonte energetica.
In sintesi i dati esposti in letteratura indicano che l’inulina arriva al grosso intestino con la sua struttura immodificata. Peraltro non si ritrova nelle feci, il che indica che viene degradata dalla flora batterica intestinale. Essa stimola notevolmente la proliferazione dei batteri utili come i Bifidobatteri e i Lattobacilli e inibisce invece quella degli anaerobi e di altri batteri potenzialmente pericolosi come Escherichia coli, Salmonella species, Listeria e Shigella. Tende a migliorare ad abbassare il colesterolo e la glicemia. Riduce il rischio del cancro del colon-retto e l’assorbimento dell’azoto, riducendo così il carico di scorie azotate a livello renale. Recenti ricerche indicano che l’inulina incrementa i livelli di acido butirrico nel grosso intestino, ed è noto che questa sostanza ha azione protettiva contro le malattie infiammatorie e tumorali del colon.


AL62

scusatemi ma realmente non ne so niente..mi aggiorno e vi dico
appena posso

cico64

e io che l'inulina non la avevo neanche presa in considerazione!!!
ma tu pensa! grazie per l'ulteriore info!