Cucciolo che piange e gratta la porta


Pubblicato in: Il comportamento del cane

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misssmith

Un mesetto fa, è andato in adozione un cucciolo di circa 6 mesi. Sono in contatto con l'adottante che ha questo problema:
quando è al lavoro (dalle 7.30 alle 13.00) il cucciolo gratta la porta d'entrata! Ha grattato paurosamente il legno...i condomini le hanno detto che piange, si fa sentire per un pò e poi smette per poi ogni tanto rincominciare.
La signora cerca consigli. Io non ho nessuna esperienza di cuccioli, ho sempre preso cani adulti. Mi date qualche consiglio da girare alla signora?
Grazie.

Logan24

Ciao,

ansia da separazione.
molto frequente soprattutto nei cani adottati dal canile poichè tendono a stabilire un legame di dipendenza molto stretto con il proprietario.
Consigli e ricette non ce ne sono dal momento che il cane non è una macchina che reagisce automaticamente agli stimoli che gli proponi. L'educazione del cane è un percorso che va instaurato da quando il cucciolo varca la soglia di casa, e dura mesi e mesi.

Tanto per cominciare il solo fatto che il cucciolo abbia la possibilità di grattare la porta di casa è già un errore..
Il cane va "staccato" nella maniera corretta dal proprietario e va educato a tollerare la solitudine con gradualità. Nello stesso tempo bisogna lavorare sulla relazione.
La cosa migliore che la proprietaria possa fare è rivolgersi ad un educatore cinofilo, non è possibile risolvere il problema senza essere seguiti personalmente da un esperto vista l'inesperienza della proprietaria. Se mi dici da dove scrive ti posso cercare qualche riferimento.


misssmith

La famiglia è di Bolzano. Lo so che un educatore sarebbe la cosa migliore, Logan, però considera che non so se se lo può permettere, e inoltre so che lavora e ha due figli. La signora è di buona volontà, ma potrebbe avere poblemi di ordine pratico.
Che le devo dire?


Logan24

ma non occorre mica fare un corso di 10 lezioni. Sarebbe già positiva una consulenza..Dare un'occhiata al cane, valutare come viene gestito mi sembra essenziale per dare delle linee guida..
Del resto se lo ha preso avrà anche preventivato che avrebbe potuto comportare qualche spesa, cmq minima rispetto ai problemi enormi che potrebbe dare il cane se non si risolve questo problema.

anche leggere qualcosa come:
dalla parte del cucciolo, di Antoni, Tarricone ed olimpia
Compagni di viaggio, di Alexa Capra, ed. Calderini
se la proprietaria è completamente a digiuno direi che è il minimo..


misssmith

Logan, io lo dico sempre che un cucciolo è impegnativo, ma la gente quelli vuole adottare...
Ti ringrazio, se poi hai anche qualche nome in quella zona da darmi...



Logan24


Ti dico sinceramente che a me queste situazioni di persone che prendono il cane e poi fanno le vittime dicendo che non possono permettersi nulla mi fanno veramente rabbia..
ma perchè prendere un cane allora? lo ha prescritto il medico?

Io sono convinto che se una persona non ha le competenze necessarie per educarlo debba rivolgersi ad un educatore cinofilo. I bambini vanno a scuola, no? e il cane dovrà pur imparare anche lui a vivere in una società di umani..Non è così semplice e intuitivo instaurare un rapporto corretto con il cane, ma mi rendo perfettamente conto che in Italia è un disastro, è veramente un disastro. Cultura cinofila inesistente e la stragrande maggioranza delle persone pensa che il cane abbia solo bisogno di mangiare ed essere portato a spasso..

E' per questo che non voglio dare delle dritte ad una persona se non percepisco un impegno serio. Per me chiedere delle dritte per educare un cane equivale a chiedere se mettere più o meno farina per fare un dolce..non vedo nessuna differenza, ma il cane è un essere complesso, non posso dire fai questo e il cane farà quest'altro..
se fosse così semplice non esisterebbe lo studio del comportamento animale.
Cmq ti ho mandato il link con gli educatori, e fossi in te le farei un discorsetto..


misssmith

Logan, io non so se se lo può permettere o meno, questo è il punto. La signora mi ha dato l'impressione di essere una di quelle persone che si fanno prendere dall'entusiasmo, che amano gli animali, ma che poi si ritrovano a non saper gestire la situazione. Purtroppo non ho seguito io l'adozione, ma ora come ora cerco di salvare il salvabile. So che si sono affezionati al piccolo, e viceversa, e non voglio che il cucciolo sia risbattuto in un canile. Mi pare giusto dare un'opportunità ad entrambi.
Ecco perchè chiedo dei consigli.
Grazie del link e dei libri, oggi le scriverò.


evuccia

oh missettina ..è abbastanza normale il comportamento del piccolo, immagina un cane con una storia alle spalle, seppur breve, ma sicuramente traumatizzante, i cani che provengono dai canili sono spesso cani con dei problemi, che non significa che siano problematici di indole, ma che la vita e le esperienze negative gli hanno segnato il percorso ridefinendo negativamente dei comportamenti..

immagina anche che cmq, anche se in canile di sicuro non fanno una vita agiata, cmq per loro spostarsi repentinamente da una situazione in cui sono a contatto con altri cani, gente, confusione, ad una di quasi semi solitudine, è cmq traumatizzante perchè è un cambiamento repentino di abitudini in un animale tendenzialmente molto abitudinario

almeno all'inizio, a differenza di cani con situazioni più tranquille, gli andrebbero dedicate più attenzioni e più accortezze nell'inserimento nel nuovo ambiente, non puoi prendere un cucciolone di cui non sai neanche il pregresso e sbatterlo da solo a casa dopo un giorno, o cmq, dato che chiaramente ognuno di noi ha degli impegni che purtroppo non si possono annullare per un nuovo arrivo, si dovrebbe cercare di arginare il più possibile le eventuali interazioni negative del cane con il nuovo ambiente

ora, le strade da seguire nell'immediato potrebbero essere due, la prima è di più facile attuazione e fattibile, dato che il tempo che la signora sta fuori, non è così lungo, si potrebbe optare per il trasportino, al quale dovrebbe essere facilmente adattabile, dato che si presume abbia vissuto in gabbia fino ad ora, perciò non sarà un trauma farlo abituare a stare nel trasportino durante l'assenza della signora, tra l'altro così si ottiene il duplice scopo di non rovinare la porta, e sopratutto di non farlo abbaiare e peggiorare quest'ansia da separazione, dato che nel trasportino il cane si sente al sicuro e riparato e riuscirà psicologicamente ad attutire il trauma da distacco

quando si sarà ben ambientato si potrà pure non mettere più nel trasportino, però almeno per alcuni mesi, secondo me è la situazione ideale per salvare capra e cavoli

altra possibilità però più lunga e di difficile attuazione, è la tecnica del rientro alternato, ossia la signora si prepara come al solito per uscire ignorando il cane, non deve neanche salutarlo ne lasciargli biscottini o altro, esce, calcola 5 minuti, e poi rientra, una vlta entrata continua ad ignorare il cane, fa le sue cose e sempre ignorando il cane riesce dalla porta e mano mano, aumenta sempre più il tempo di permanenza fuori tra un entrata e un'altra, così il cane si abitua a vederla entrare e uscire e sdradica l'ansia perchè diventa una normalità e sa che cmq tornerà, l'ideale sarebbe avere due entrate lontane, così il cane la vede uscire dalla porta e se la ritrova dentro casa come se in realtà non fosse mai uscita, psicologicamente è un associazione importante per il cane, perchè vedendola dentro casa, non assocerà più la porta d'entrata all'abbandono perchè cmq per il cane è come se non fosse mai uscita, calcola poi che i cani non hanno i riferimenti temporali che abbiamo noi, perciò per loro un ora o cinque, sono pressochè la stessa cosa...

misssmith

Evuccia, grazie per la risposta. Mi spiegheresti meglio come funziona la faccenda del trasportino? Cosi' da dare alla signora più info possibili.
Grazie.


evuccia

guarda missina..l'uso del trasportino è cosa molto semplice, basta usare determinate accortezze iniziali, per far si che sia il cane ad eleggere il trasportino come tana e rifugio, nel caso di specie la cosa si semplifica ancora di più perchè cmq è un cane purtroppo, già abituato a stare in gabbia, perciò è probabile che non faccia tante difficoltà per abituarsi a stare li dentro qualche ora

cmq.. in buona sostanza, bisogna prendere un trasportino che sia un po più grande del cane, il cane si deve poter girare e stare in piedi, perciò la signora si deve regolare in base alla taglia del cane, di solito è meglio posizionarlo in un posto tranquillo dove non c'è confusione e particolari rumori, così il cane sta ancora più tranquillo, all'inizio, per farlo familiarizzare, si lascia la porta aperta così lui ha modo di entrare e uscire, dentro al trasportino metterai una coperta, dei giocattolini, un osso e magari anche un indumento con l'odore del proprietario, che è sempre rincuorante per il peloso..la cosa importante è non costringere mai con la forza il cane ad entrare dentro, altrimenti subentra la paura, bisogna cercare di invogliarlo con dei premi, magari mettendo del cibo dentro, così lui comincia ad associarlo ad una cosa piacevole, solo dopo che si darà abituato al nuovo oggetto, si potrà mettere dentro e chiudere la porta, chiaramente se lo lasci dentro al trasportino, devi mettere anche una ciotola per l'acqua insieme al resto..

secondo me è l soluzione ideale, ci sono cani che vivono nei trasportini, perchè si sentono più tranquilli e protetti, addirittura scelgono di entrare di loro spontanea volontà, quando magari non hanno voglia di fare qualcosa o si sentono minacciati da un pericolo o qualcosa che loro ritengono tale, tra l'altro così eviterà anche di sporcare dentro casa, perchè il trasportino è anche un metodo per insegnargli più in fretta a non sporcare a casa, dato che cmq un cane difficilmente farebbe i bisogni nel posto dove dorme o sta più di frequente

misssmith

Grazie mille Evuccia, ora è tutto chiaro!!!