LA VETERINARIA DISAPPROVA IL METODO MILLAN


Pubblicato in: Il comportamento del cane

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Logan24

L'Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani chiede la sospensione del programma Dog Whisperer in onda sul canale Sky NatGeo Wild, in quanto diseducativo e contrario ai principi del corretto rapporto uomo animale.

I metodi del famoso addestratore di cani, Cesar Millan, in onda da alcuni giorni in Italia, non sono riconosciuti dalla comunità scientifica veterinaria che disapprova le tecniche coercitive e punitive messe in atto dal dog trainer. Mentre in Italia si afferma il principio dell'educazione al corretto rapporto uomo-animale, con la mediazione sociale del medico veterinario, la TV satellitare manda in onda trasmissioni che vanificano gli sforzi fatti dalla veterinaria e dalle autorità nazionali.

L'Associazione chiede anche l'intervento del Sottosegretario di Stato alla Salute Francesca Martini per il messaggio diseducativo sulla gestione dell'aggressività del cane, contrario alle indicazioni delle recenti ordinanze ministeriali. Nelle trasmissioni si assiste solo alla performance di questa star dei reality show, come se il cane fosse una macchina da domare e nella quale il proprietario non ha nessun ruolo relazionale. Negare l'esistenza della cognizione animale ed utilizzare un metodo basato sulla punizione positiva (forza fisica) nega tutto ciò che negli ultimi anni è stato fatto dalla Medicina Veterinaria Italiana e dal Ministero della Salute.

"Il metodo impiegato - osservano i medici veterinari della SISCA (Società Italiana di Scienze Comportamentali Applicate) - è tutt'altro che delicato come il titolo del programma lascia intendere, e prevede l'impiego di collari a strozzo metallici e di guinzagli di nylon utilizzati come un collare a strozzo. Ciò che più colpisce è il metodo della sottomissione applicato da Millan su pazienti aggressivi: il cane (in due video l'età del cane appare avanzata), con la museruola, era costretto a stendersi sul fianco grazie alla pressione esercitata dall'addestratore. Il paziente era bardato con il guinzaglio (applicato a strozzo al collo ed al gancio della pettorina), ansimava, biascicava, presentava tremori, tachipnea, midriasi, aumento della salivazione e la lingua assumeva una colorazione bluastra durante la pratica. Inoltre, per far apprendere ad un cane a nuotare, l'addestratore lo ha trascinato (lentamente) dentro una piscina dapprima sostenendolo, poi tenendolo tra le braccia pancia all'aria ed in seguito abbandonandolo per uscirne rapidamente".

I medici veterinari comportamentalisti italiani concordano con le critiche già avanzate dai colleghi statunitensi dell'American College of Veterinary Behaviorists (ACVB), American Society of Animal Veterinary Behavior (AVSAB) e la Society of Veterinary Behavior Technicians (SVBT): la medicina comportamentale veterinaria ha fatto costanti sforzi per progredire in professionalità, raffinatezza tecnica e standard di benessere animale. Con Millan si compie un grosso passo indietro.

fonte: www.amvioggi.it


Itala



Yuzuriha

ma pensa te...
io non l'ho mai visto il programma,ho visto solo degli spezzoni,e infatti mi era sembrato un po' lontano da ciò che avevo capito io del metodo gentile...le cose erano due:o lui usava un altro metodo,o io non avevo capito proprio una cippa.

Maeba

L'avevo postato qualche giorno fa su varie.
I collari a strozzo con gli spuntoni mi avevano lasciato parecchio perplessa, poi vabbè, sono scettica anche sul fatto che quei cani abbiamo veramente dei problemi. Per me sono tutti addestrati

didicri

ho seguitop due puntate e voglio confermare il fatto che lui esercità non solo la sua forza fisica sul cane ma lo intimorisce dandogli dei colpetti.. infatti ho pensato se l'avessi fatto io magari mi avrebbe morsa... ma che è stiamo tornando al primitivo???! Neanche icavalli si domano più con la forza figuriamoci un cane...
però voglio anche dire che da tempo seguo la trasmissione che viene data sempre su sky dove l'adestratrice è una donna che un tempo era attrice.. ebbene i metodi sono completamente diversi ecco io cerco di appendere da lei..sto cesar.... meglio affondarlo o avremo dei domatori di cani non addestratori!

didicri

ho seguitop due puntate e voglio confermare il fatto che lui esercità non solo la sua forza fisica sul cane ma lo intimorisce dandogli dei colpetti.. infatti ho pensato se l'avessi fatto io magari mi avrebbe morsa... ma che è stiamo tornando al primitivo???! Neanche icavalli si domano più con la forza figuriamoci un cane...
però voglio anche dire che da tempo seguo la trasmissione che viene data sempre su sky dove l'adestratrice è una donna che un tempo era attrice.. ebbene i metodi sono completamente diversi ecco io cerco di appendere da lei..sto cesar.... meglio affondarlo o avremo dei domatori di cani non addestratori!

giampiero73

Meglio la trasmissione "Basta! O io o il cane"!!!

ilpelosone

ciao a tutti! mi fas piacere che ci sia stata questa presa di posizione contro il "metodo millan".
Mi sembrava assurdo infatti che strattonare al collo il cane, intimidirlo e forzarlo fossero pratiche corrette nel trattamento comportamentale.
Capisco imorre al cane il corretto ruolo e far capire chi è il capo branco ma a tutto c'è un limite!
In una puntata un cane aveva paura dell'acqua, beh che problema c'è, arrica Millan, lo prende per il collo e si butta in acqua col cane....ah beh.....

Atropina

bene! era ora!

evuccia

mah..punti di vista..dipende sempre dal cane, millan ha un centro di recupero di cani potenzialmente pericolosi e difficilmente recuperabili, grazie a lui un pitbull che sicuramente sarebbe stato soppresso perchè troppo aggressivo, è stato completamente recuperato..e questo non lo ottieni con i metodi gentili..quelli sono metodi validi solo in presenza di cani timidi che reagiscono alla paura con l'aggressione, o per cani tendenzialmente esuberanti o viziati, ma per cani "dominanti" che hanno la sicurezza e la certezza del loro status, il metodo gentile non risolve nulla..
queste tipologie di cani si esprimono attraverso la forza fisica e con quella impongono il loro status..se tu non sovrasti qualla forza anche a livello fisico, oltre che psicologicamente, rischi che prendano il sopravvento creando seri problemi..

un cane mediamente irruento che per gioco ti ringhiotta perchè non ti vuole magari dare la pallina, allora si che devi usare un metodo gentile, che può essere lo scambio di oggetti, piuttosto che prendere senza tante cerimonie l'oggetto e farglielo sparire, affinchè comprenda l'associazione

ma se se un cucciolo di lupo cecoslovacco, cito questa razza perchè è una tra le più difficili caratterialmente, perchè è quella più vicina al lupo selvatico, ti ringhia per qualsiasi motivo..lo devi atterrare e tenere fermo per il collo, impedendogli di potersi rialzare, solo così capirà il tuo status e diventerà gregario a te..perchè questo è il suo linguaggio, altre manifestazioni le percepirebbe solo come sintomo di debolezza, consentendogli di prendere il sopravvento..e non è vessazione..anzi, è quello che vuole il cane per trovare il suo equilibrio nel branco..

millan tendenzialmente tratta casi molto particolari di cani potenzialmente pericolosi, e ho visto alcune puntate però in inglese su you tube, e sinceramente non l'ho trovato assolutamente violento per quei casi che trattava..voi vi basate sui cagnolini più o meno tranquilli che avete a casa, ma vi assicuro che ci sono cani, che sono completamente squilibrati, perchè magari vittime delle crudeltà dell'uomo, che li ha usati per combattere, o semplicemente perchè nascono con un dna molto dominante e vicino al vero maschio alfa che guida un branco di lupi selvatici, e vi assicuro che con la dolcezza e la privazione totale di metodi forti atti a sottometterlo, rischiate amplificare un arma già di per se molto pericolosa..

FinaLea

Ma infatti Evuccia... secondo me l'errore è che venga chiesto il suo intervento (e lui si renda disponibilie) per rimettere "in riga" un piccolo Yorky viziato!

Ci sono situazione e situazioni... sicuramente nel caso di cani che hanno semplicemente comportamenti sbagliati dettati dall'errata educazione dei proprietari ma che non sono affatto aggressivi questo è un metodo un tantino eccessivo ma per cani con grossi problemi non credo sia sbagliato il suo sistema

ilpelosone

si FinaLea è giusto, forse se ci basiamo solo sulla trasmissione televisiva ne viene fuori che Millan tratta allo stesso modo cani di qualsiasi razza, mole e indole.Forse lo spettcolo supera la professionalità pura.Almeno me lo auguro per chi si affida a Millan.A me colpisce il fatto che lui utilizzi lo stesso sistema con qualsiasi cane e soprattutto per qualsiasi situazione.Da ignorante mi pare insolito come approccio.Alcune cose sono apprezzabili e facilmente applicabili, ad esempio lui non chiama mai il cane per nome, gli basta semplicemente fare "schh", beh è vero che il cane sentendo un suono poco usuale si distrae dal suo obbiettivo e diventa più attento ai comandi del suo padrone, ma usare il collare a strozzo sempre e comunque per forzare il cane mi sembra in alcuni casi un po forzatello come rimedio. Salvo come dicevate per cani e situazioni particolari.Forse il programma televisivo dovrebbe essere impostato diversamente.

Atropina

sai cosa, evù?
è che stiamo parlando di una trasmissione televisiva...
sappiamo bene che la mamma degli imbecilli è sempre incinta, finisce che il primo cretino con un pitt o con un barboncino viziati ci provano allo stesso modo...

col risultato che il barboncino, al primo morso, si prende una pedata nel cu*o...il pitt...ecco...se finisce al canile è già un bene...

evuccia

alcuni metodi possono essere applicabili per tutti i cani, perchè servono ad una maggiore comprensione e attenzione da parte del cane nei nostri riguardi..come ad esempio appunto, il nome..è assolutamente vero e questo è valido per qualsiasi tipologia di cane, il nome del cane non va mai ripetuto mille volte e specialmente quando il cane è vicino a noi, la ripetizione di quel suono che lui associa al suo nome, se avviene di continuo, farà si che quando serve veramente chiamarlo, vedi nel caso che si è allontanato troppo o si sta mettendo in una situazione di pericolo lontano da noi, il richiamo con il nome non avrà più la stessa efficacia,
il cane va chiamato per nome solo quando non ha un filo visivo con noi, m se lo abbiamo ad un metro, basterà dirgli vieni o produrre un particolare suono che riporti l'attenzione del cane su di noi

se vogliamo che il cane smetta di fare qualcosa di sgadito, che può essere abbaiare contro qualcuno, piuttosto che un momento di tensione che potrebbe sfociare in rissa mentre approccia un altro cane, o cmq situazioni in cui il cane è nervoso e completamente preso da una situazione che vogliamo spezzare..gli si deve lanciare un oggetto che procuri un rumore distrattivo, che potrebbe essere un mazzo di chiavi, piuttosto che degli appositi dischetti da addestramento che vendono nei negozi specializzati, puoi lanciarglieli anche addosso senza fargli nulla, però questo servirà immediatamente a spezzare quell'azione, riportando l'attenzione del cane su di noi, all'inizio l'azione deve essere seguita dal richiamo del cane, dopo un po, il solo rumore basterà a cessare quel comportamento e far ritornare il cane senza alcun richiamo da noi
per quanto riguarda il collare a strozzo, dipende, per alcuni cani all'inizio è necessario, però deve essere saputo usare onde evitare di creargli problemi, il collare a strozzo non significa che lo devi strangolà, e non serve strattonare con forza, puoi ottenere lo stesso identico risultato, anche solo con colpetti secchi leggeri e brevi accompagnati da un preciso tono di voce che si avvicina come tonalità ad un ringhio basso, però per alcuni cani è assolutamente necessario..almeno al principio della rieducazione, poi una volta che il cane comprende il nostro ruolo e la nostra leaderschip, si può sostituire tranquillamente con un collare normale, certo consono alla taglia e mole del cane..

Logan24

Millan si basa su vecchi concetti di leadership ormai ampiamente superati dai metodi moderni, non per niente è fortemente disapprovato da educatori cinofili e comportamentalisti in quanto i suoi metodi sono impositivi, indipendentemente dal tipo di problema comportamentale.
L'addestratore in questione sostiene l'idea che l'uomo debba essere il leader, per cui deve dominare e imporsi fisicamente sul cane..ma ciò è scientificamente sbagliato, poichè in natura il capobranco non è il più forte, colui che impone la supremazia, bensì è l'individuo più intelligente, abile nel proteggere e garantire la sopravvivenza del branco. Certi errori grossolani sono stati superati dagli studi etologici, ma le vecchie teorie sono dure a morire e vengono ancora proposte da certi addestratori come fondate su validi studi scientifici, quando di scientifico non hanno proprio niente.
Con l'imposizione fisica si rischia soltanto di compromettere il rapporto con il proprio cane e di mettere in pericolo la propria incolumità nel caso di cani potenzialmente aggressivi. Proprio nel caso di cani potenzialmente aggressivi non bisognerebbe MAI creare una situazione di conflitto.

La leadership si esercita in altri modi.

TAQ

Quote:

08-11-2009 alle ore 01:29, Logan24 wrote:

L'addestratore in questione sostiene l'idea che l'uomo debba essere il leader, per cui deve dominare e imporsi fisicamente sul cane..ma ciò è scientificamente sbagliato, poichè in natura il capobranco non è il più forte, colui che impone la supremazia, bensì è l'individuo più intelligente, abile nel proteggere e garantire la sopravvivenza del branco.

Con l'imposizione fisica si rischia soltanto di compromettere il rapporto con il proprio cane e di mettere in pericolo la propria incolumità nel caso di cani potenzialmente aggressivi. Proprio nel caso di cani potenzialmente aggressivi non bisognerebbe MAI creare una situazione di conflitto.

La leadership si esercita in altri modi.







evuccia

scusate ma quanti di voi hanno visto le puntate del reality? no, perchè io ne ho viste parecchie e vi assicuro che il metodo di millan innanzitutto varia a seconda della tipologia del cane di cui si occupa, e cmq per i casi più gravi, e per gravi intendo cani con un forte status, il metodo millan, che è poi quello della maggior parte degli addestratori che si occupano prevalentemente di cani di grossa taglia e difficili, è l'unico metodo da intraprendere se li vuoi riequilibrare, ed è l'unico modo per evitargli la soppressione, o una vita in gabbia perchè ingestibili
ho visto diverse puntate e vi assicuro che millan non usa assolutamente metodi coercitivi, ma anzi ha una grossa conoscenza della psicologia dei cani, e con quella si impone, riesce a parlare con il linguaggio dei cani e con quello si fa capire, li sovrasta nella stessa maniera in cui un cane dominante lo fa con un subalterno, la sua forza è molto più psicologica e di postura, che di reale forza fisica, cani del genere li riequilibri solo sovrastando il loro status, facendogli capire che tu sei il capobranco e a te possono affidare, ma lui non lo fa ne con la violenza, ne con la paura, ma mettendosi a livello del cane e riproponendo tutta quella gestualità del cane più alto in gerarchia,
ad esempio, in una puntata c'era uno shitzu di 12 anni con un fortissimo possesso sul cibo e sui giocattoli, i proprietari non hanno mai contrastato questo atteggiamento, ma anzi, ne sono stati sempre succubi assecondando le caratteristiche possessive del cane e perciò accentuandole, millan per contrastare questa caratteristica del cane, non ha fatto altro che usare lo stesso linguaggio del cane, un cane possessivo sul cibo si mette sopra la ciotola ringhiando ad ogni possibile evento che lui sente come minaccia, millan non ha fatto altro che piazzarsi a gambe leggermente divaricate sulla ciotala sovrastandola, esattamente come faceva il cane, imponendo al cane il suo status, è un gioco di equilibrio e di forze, alla fine il cane, di sua spontanea volontà, ammette la superiorità del tuo status, perchè gli stai comunicando con un linguaggio che gli appartiene e perciò comprende..non è stata usata ne forza ne violenza, ma solo psicologia..
i cani hanno un corredo genetico che risponde a determinati impulsi propri della specie, è questo è l'unico modo, in casi di cani particolarmente dominanti o che non hanno compreso il loro ruolo di gregario, di riportarli ad uno status che ci mette nelle condizioni di poterli gestire, per evitare problematiche che in alcuni casi si potrebbero rivelare molto pericolose, per noi e per l'equilibrio del cane e di chi gli sta intorno..


Lovelyflo

Sono assolutamente contraria al collare a strozzo in qualsiasi caso,quando dici che va bene se usato nel modo corretto mi chiedo quale sia il modo corretto se poi parli di strattoni seppur molto leggeri.Al di la dei danni alle vertebre e alla trachea a seconda di come viene usato,non vedo dove stia l'utilità dello strozzo,c'è una ragione specifica per cui lo ritieni utile?
Credo che si possa lavorare in modo molto più corretto con un collare fisso o un semistrozzo che al momento di massima tensione è giusto attorno alla circonferenza del collo e non più stretto.

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: Lovelyflo il 09-11-2009 11:59 ]

evuccia

qualsiasi cosa lovely dipende da come la usi, anche il normale collare nell'ottica del cane è frustrante e contro natura, infatti se ci fai caso l'atteggiamento del cane cambia notevolmente quando è al guinzaglio e quando è libero, al guinzaglio si innescano determinati meccanismi che nevrotizzano il cane che riceve, specialmente poi quando siamo noi a lanciargli attraverso il guinzaglio, messaggi fuorvianti e incomprensibili per il cane e spesso contraddittori..
il collare a strozzo cmq è un metodo di addestramento, perciò è evidente che si deve usare solo per comunicare al cane un dato comportamento che una volta appreso, si può sostiruire con un qualsiasi collare, perchè a quel punto naturalmente il cane riconoscerà la nostra personalità e non più il mezzo che usiamo per ottenere attenzione

il collare a strozzo come qualsiasi altro mezzo di addestramento, va saputo usare, contrariamente al collare normale che crea una continua tensione nel collo, proprio perchè il cane cerca di sovrastarne la forza stando in una continua tensione, lo strozzo va tenuto leggero tra cranio e collo, senza fare pressioni, come se non esistesse, e va strattonato in maniera molto leggera solo quando il cane sta per intraprendere una determinata azione, che potrebbe essere tirare, piuttosto che lanciarsi su altri cani o persone..il colare a strozzo è un mezzo di prevenzione, il cane in quel particolare punto è sensibile, perciò basta un colpetto leggerissimo per riportare l'attenzione del cane su di noi e dissuaderlo da quella determinata a azione, e se lo sai bene usre, è molto meno invasivo di un collare normale che lo costringe ad una perenne tensione del collo e della trachea, prorprio perchè non sentendo direttamente la stretta, tira sempre di più con il rischio a lungo andare di schiacchiarsi la trachea, il finme deve essere quello di farlo smettere di tirare e ti assicuro che con determinati tipi di cani, lo strozzo è l'unico modo, certo non lo usai con un barboncino o uno yorky, è evidente, ma con cani di grossa stazza e che impongono il loro status attraverso la forza fisica, è l'unico modo, insieme ad altri accorgimenti e una determinata postura, per far prevalere il tuo status affinchè comprenda di essere un gregario e che perciò sei tu che porti lui e non viceversa..


Lovelyflo

Intanto stiamo confondendo la rieducazione,l'educazione e l'addestramento.Va saputo usare...certo...e quanti proprietari sanno usare correttamente uno strozzo in modo da non provocare danni più o meno gravi nel tempo al cane?
E poi è proprio la base dell'apprendimento che non condivido,ovviamente in alcuni casi i risultati sono assolutamente più veloci ma l'apprendimento è assolutamente condizionato.
Dici che con il collare normale costringi il cane ad una perenne tensione,nulla di più falso,semplicemente insegni come primissima cosa al cane una corretta condotta al guinzaglio,senza strattonarlo o strozzarlo inutilmente.
A breve dovrò appunto lavorare su un cane abituato da un educatore allo strozzo e abituato ad un piccolo strattone non appena inizia a tirare...il cane segue il corso da 5 settimane,secondo te ha imparato a non tirare?La fisicità in alcuni casi può essere un mezzo ma perchè non iniziare con un apprendimento spontaneo?Lo status a mio avviso non si impone mai con la fisicità e la forza fisica,ma non perchè ci sia qualcosa di sbagliato,semplicemente perchè non sono doti fondamentali agli occhi del cane.

TAQ

Il parere di una dei responsabili progetto ENPA ex-combattenti (riabilitazione cani da combattimento).

Negli ultimi mesi si è fatto un gran parlare e scrivere di un addestratore americano, che si definisce “dog whisperer”, e che è approdato in Italia grazie a un libro, i video su YouTube e una trasmissione su Sky. Molti i suoi detrattori, ma molti anche i suoi ammiratori, attirati da risultati ottenuti in pochi minuti, e, senza coercizione. Senza coercizione???

Come domare un chihuahua:
Ne ho sentito parlare a lungo, sono persino stata intervistata da una associazione australiana, in merito ai metodi usati per recuperare pit bull ex-combattenti), ma fino a tre giorni fa non lo avevo mai visto in azione. Tre giorni fa ho visto una puntata di “Dog whisperer”.
Il primo episodio riguardava un chihuahua aggressivo. La soluzione proposta era afferrarlo con una mano e schiacciarlo a terra, fino a quando il cane non dava segni di resa. Prima di panico, poi di resa. Problema risolto.
Il terzo caso è quello che mi ha colpita di più. Meticcio labrador, forse con pit bull, il cane viene portato a spasso dalla proprietaria con un collare a cavezza. Quando vede altri cani tira, si scaglia in avanti, si rivolta contro la proprietaria. Millan prende il guinzaglio e inizia a strattonare il cane, e a colpirlo con il piede (una distrazione...), fino a “domarlo” (sue parole “questo cane è come un cavallo da domare”). A questo punto entra in campo la moglie, con un pit bull con un collare fine a strangolo, rigorosamente dietro le orecchie. Il meticcio viene strattonato finché evita in ogni modo di guardare l’altro cane.
Caso risolto. O no? Pochi giorni dopo la proprietaria chiama nuovamente il nostro eroe, perché il meticcio è “impazzito”, ha cominciato a tirare e saltare, e l’ha morsa al braccio. Solo che questa volta non c’erano altri cani. Oh. Millan riprende in mano il guinzaglio e pochi minuti rimette al suo posto il cane. Caso risolto?

Un risultato in pochi minuti
Niente di nuovo. Negli anni Cinquanta un addestratore tedesco insegnava agli americani a usare il collare elettrico, il collare a punte, a eseguire il famigerato “elicottero” (sollevare il cane da terra con il collare a strangolo e farlo roteare). Da allora la cultura della coercizione ha continuato a esistere e fare proseliti. Quello che non capisco è come chi guarda questi filmati possa non vederla. A guardare le espressioni dei cani, i loro occhi, il loro comportamento, a me tutto questo sa di fredda violenza.
Violenza psicologica più che fisica, anche se è costante l’uso della forza muscolare, o piuttosto della semplice legge del più forte: un uomo adulto è in grado di fare del male, e può usare questo potere per sottomettere, inibire, reprimere, “domare” un cane. Basta farlo capire al cane e il gioco è fatto. Quello che non capisco è la popolarità di chi propone metodi che per fortuna cominciano a essere considerati immorali, illegali e inefficaci nel nostro Paese.
Forse è l’illusione di poter risolvere un problema in pochi minuti, con una tecnica semplice e efficace, invece di dover seguire un percorso formativo a volte lungo e articolato, che comprende il cane e i proprietari. Durante i filmati c’è l’ora di inizio e di fine del “trattamento”. Qualunque addestratore che conosca i metodi coercitivi sa che una persona esperta può inibire un cane in pochi minuti. E sa che quei risultati non dureranno nel tempo, sono basati sull’inibizione del sintomo piuttosto che sull’analisi e la cura delle cause, e hanno anche pericolosi effetti collaterali, per il benessere del cane e del proprietario. E’ esemplare l’episodio della donna morsa al braccio pochi giorni dopo il trattamento.

Sussurri e grida
L’ultima considerazione è legata all’evoluzione della cinofilia negli ultimi anni. Ci illudiamo che il nostro mondo sia formato ormai da persone che condividono simili conoscenze: la capacità del cane di apprendere e modificare il proprio comportamento grazie alla presenza di una persona di riferimento capace di assumersi la responsabilità dell’educazione, la gestione e l’apprendimento sociale e cognitivo.
Ci dimentichiamo (o almeno, io a volte dimentico) che non solo la coercizione continua a essere usata in molti centri cinofili (in modo più o meno evidente e esteso), ma che esistono proprietari che guardano queste trasmissioni con occhi diversi. Esistono persone che non vedono negli occhi di quei cani la paura, lo stress, non vedono l’inibizione, l’evitamento, la repressione. Ascoltano il sussurratore, e non sentono le grida di aiuto dei cani.
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Millan


taq

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: TAQ il 09-11-2009 14:49 ]

Logan24

rileggendo queste righe, che tra l'altro avevo già letto, non posso che confermare quanto già detto e distanziarmi il più possibile da certi metodi che nulla hanno a che fare con il rispetto del cane.
Il metodo di strattonare e colpire il cane alla vista di un suo simile è semplicemente sconcertante..questo trainer mi chiedo se sappia cosa sia l'apprendimento associativo??
Quoto lovelyflo, che a quanto pare ha un pensiero molto simile al mio.

Per insegnare al cane a non tirare non servono nè strattoni nè collari punitivi. Ma pazienza, forza di volontà, e un metodo valido che permetta al cane di comprendere qual è il comportamento corretto.