occhio ai barbecue..


Pubblicato in: Cane

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omero

Tempo d'estate, tempo di grigliate e barbecue che possono rendere una serata con gli amici molto piacevole, anche per la competizione che nasce fra le varie "arti" di cuocere carni e verdure. Chi è vegetariano può deliziarsi la gola tra peperoni, indivia, radicchio trevigiano e scamorze, mentre che è rimasto onnivoro può dedicarsi a spennellare l'apposito condimento su salsicce, filetti, fese, petti, gamberoni e costolette varie, senza dimenticare alcune frattaglie che un tempo erano il cibo dei poveri e oggi sono vendute a peso d'oro nelle macellerie. E che c'azzecca con cani e gatti, direbbe un noto esponente politico? C'azzecca, c'azzecca.
Vorrei mettervi in guardia da una malattia non molto frequente ma da non sottovalutare per il suo esito sempre fatale. Si chiama malattia di Aujeszky o pseudorabbia. Il serbatoio di questa malattia, causata da un Herpesvirus descritto dal veterinario ungherese Aladàr Aujeszky nel 1902, è rappresentato dall'allevamento dei maiali, animali in cui il morbo è contagioso, mentre negli altri mammiferi l'infezione è "cieca " nel senso che si esaurisce con la morte del soggetto. Nei suini la malattia spesso decorre con pochi sintomi o con segni poco specifici, come forme respiratorie o aborti nei riproduttori. Solo negli animali più giovani si nota l'encefalite che invece colpisce sempre il cane e il gatto, che quindi se contagiati non hanno alcuna possibilità di guarigione o remissione.
Come si infettano dunque cani e gatti? Gli allevatori di maiali conoscono molto bene la malattia e sanno che fatalmente qualche cane o gatto si ammala frequentando le porcilaie e mangiando parti di animali infetti. Nelle città oggi è predominante l'alimentazione commerciale e il problema della pseudorabbia, se si usano scatolette o crocchette, non si pone. Per chi fa uso della classica alimentazione domestica o è solito allungare al proprio pet qualche succoso avanzo di cucina, è necessaria molta attenzione, perché le frattaglie di maiale, specie fegato, polmoni e rene possono albergare il micidiale virus.
Anche salsicce, luganeghe e in generale carni di maiale crude o poco stagionate possono essere a rischio e sono da bandirsi nell'alimentazione di cani e gatti, anche occasionalmente. Basta una distrazione e, se il virus è presente, provoca una malattia che, nel cane, causa sintomi simili alla rabbia (pseudorabbia, appunto) e un prurito talmente devastante da costringere talvolta il povero animale all'automutilazione, cosa che ho visto personalmente trent'anni. Nel gatto invece compaiono febbre e l'emissione di un lamento particolare che simula l'ingestione di un corpo estraneo piantato in gola. Poi le convulsioni e la morte (se non si pratica prima l'eutanasia). Per cani e gatti non esiste né cura né vaccino. Occhio alle grigliate estive dunque. Salsicce, costolette e fegatini di maiale saranno ottimi per voi ma non per i vostri beniamini.
Oscar Grazioli

Jack

Noi a casa facciamo spesso il barbecue...però a Lucky solo una volta ci siamo distratti e lui si è rubato un pezzo di rosticciana.... ..il ladruncolo...

Dune

Il virus è termoresistente?

Ovvero sulla carne cotta è possibile trovarne tracce oppure siamo tranquilli se gli diamo un pezzetto di carne ben cotta?

Ciao.