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 Cristina70
Registrato dal: 14-08-2005
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Post Inserito 10-01-2006 alle ore 17:17 |
La morte di un nostro gatto o di un nostro cane è un evento traumatico che prima o poi tutti noi abbiamo affrontato o dovremo affrontare.
E' una separazione pesante e dolorosa a cui non riusciamo subito a dare una connotazione razionale.
La morte porta con sè un bagaglio di sofferenza inaccettabile che ci scatena reazioni difficili da gestire.
Affrontare una malattia incurabile dei nostri animali significa essere testimoni di una lunga sofferenza, significa fare disperati tentativi di terapie e cure, significa sperare in un miracolo.
Vivere la morte improvvisa di un nostro amico per colpa di un incidente o di un fatto improvviso è come una porta sbattuta in faccia.Di colpo siamo colti da quella incredulità angosciante, da quello sgomento improvviso che ci fa saltare il cuore in gola, ci toglie quasi il respiro in quel modo bruciante in cui solo il dolore può fare.
E la scelta dell'eutanasia è un passo difficile e pieno di incertezze, ci sentiamo legati ad una creatura che non ha speranze, che sta soffrendo e quando vediamo con i nostri occhi quanto sia devastante il dolore fisico ci arrendiamo alla razionalità di poter mettere fine ad una agonia inutile.
Quante difficoltà incontriamo a vivere la morte di un essere a cui vogliamo bene!
Quanto è difficile riordinare le cose che erano sue, togliere i giochi, mettere in ordine la cuccia, chiudere i sacchetti dl cibo, togliere tutte le sue copertine...
Nei confronti di un animale si vive un senso di colpa pungente.
Siamo noi a capire dai suoi silenzi che sta male, siamo noi ad aver paura di non comprendere tutto, di non aver fatto abbastanza, di non aver provato tutte le strade.
Non c'è una logica a cui appellarci, il distacco fa terribilmente male.
Un cane è un amico, è l'estensione del nostro corpo, sempre al nostro fianco, sempre presente con i suoi occhi dolci che ci guardano adoranti.La sua fedeltà, la sua lealtà, la sua intensa compagnia, il suo cercare le nostre mani per una carezza, la sua coda scodinzolante, il suo modo di proteggerci, di difendere la nostra casa, di stare sempre in prima fila di fronte ad un pericolo, il suo modo così pieno di gioia di giocare con noi.
Un gatto è il nostro complice, è l'estensione della nostra mente, presenza silenziosa e discreta capace di entrare in punta di zampine nel nostro cuore e di rimanervi per sempre.La sua magia, la sua sensibilità, il suo comprendere i nostri umori, quel muso sempre pronto a strusciarsi a noi, il suo miagolio dolce e modulato, la sua coda dritta a darci il saluto, i suoi occhi socchiusi lentamente per esprimere il suo benessere, la sua serenità, il suo affetto.
Non ci si può staccare facilmente da generatori di sentimenti così profondi e in effetti non si deve farlo.
Amare è un mondo a sè, è una dimensione diversa dove non esiste nè vita nè morte, solo emozioni pure, pulite, libere da umane contaminazioni, genuine e vere.
Amare vuol dire non dimenticare, non sostituire, non rimpiazzare, ma vuol dire anche amare sempre, ancora, contro le leggi di una Natura che rende i nostri affetti meno longevi di noi.
Amare vuol dire non dimenticare tutte quelle creature che vagano sole in cerca di affetto, che sono chiuse nei canili dopo essere state abbandonate, picchiate, maltrattate, dopo aver sofferto la fame e la sete.
Amare vuol dire non dimenticarsi di quelle creature che vagano per strada, lottando ogni minuto per sopravvivere, per un boccone di cibo, per un pò di calore, per un riparo dalla pioggia, con il pericolo costante di essere investite da un'auto, picchiate o avvelenate da qualche balordo.
Creature in balia di un destino crudele, senza una carezza, senza un aiuto, senza una parola, creature immerse in un silenzio che vuol dire abbandono indiretto, ma consapevole e silente di chi vede e non fa niente, di chi vede e si volta dall'altra parte.
Ed è qui che si trova un senso anche alla morte.
La morte è anche rinascita.
E la rinascita è un'altra possibilità, è un'altra apertura verso la vita, verso le emozioni.
Aprire le braccia verso un nuovo affetto è un atto di amore verso le creature che ci hanno lasciato, è il segno che quello che ci hanno insegnato in maniera così intensa e profonda non andrà perduto.
I nostri cani e i nostri gatti hanno scavato nel nostro cuore con la loro silenziosa e armoniosa purezza e vi hanno messo radici forti e vigorose.Radici che non moriranno mai, ma che metteranno nuovi germogli da cui nasceranno nuovi amori sinceri e incondizionati.
Da quelle stesse radici che ci hanno arricchito l'anima nasceranno nuovi sorrisi, nuove coccole per un musetto diverso, per uno sguardo diverso, per una creatura diversa.
Ma le radici saranno sempre le stesse, sempre verdi, sempre fertili, sempre pronte a generare amore.
Questo è il regalo che i nostri amici ci fanno mentre dignitosamente ci lasciano.
E noi non possiamo non accettare questo regalo.
Amare è la sola risposta alle nostre domande, ai nostri dubbi, alle nostre incertezze.
L'Amore è l'unica forza più grande di tutto, l'unica che può vincere anche la morte.
Non dimentichiamolo mai.
[ Questo Messaggio è stato Modificato da: Cristina70 il 12-01-2006 18:38 ]
 
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 dany69
Registrato dal: 19-09-2005
| Messaggi : 16135
Post Inserito 10-01-2006 alle ore 17:41 |
Ho letto tutto d'un fiato queste parole di Cristina che mi hanno, come spesso accade, commossa profondamente.
E' vero, Cri, i sensi di colpa, il dolore, i dubbi intorno alla morte di un amico animale non ci abbandoneranno mai. Potranno scolorirsi un pochino nel mondo dei nostri ricordi, ma non svaniranno mai. Sono in noi. Sono noi.
E l'Amore si rigenera continuamente in altri amori che hanno il diritto di vivere, crescere, anch'essi sfumare un giorno, in questa cosa che ci accomuna tutti, uomini e animali, la morte.
Vorrei trascrivere qui, perché questo tuo post mi ha colpita molto, smuovendo in me ricordi e sensazioni sopite nel quotidiano vivere, ma sempre presenti nella mia anima e nel mio cuore, due righe che avevo dedicato a Grigetta, uno dei mici liberi della mia vita. L'avevo già scritta a elvianet per mimmi. Mi fa piacere riportarla qui, perché è grazie a Grigetta (insieme a Nera) che è iniziato il mio vivere da gattara.
In un musino che trema
tutta la solitudine del mondo.
Un'anima piccola che si affida
a queste mani mie che
deboli
non la trattengono.
Un abbraccio Cri. Grazie.
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 enrica
Registrato dal: 11-07-2004
| Messaggi : 120
Post Inserito 10-01-2006 alle ore 19:05 |
avete riaperto il rubinetto delle mie lacrime
il mio cuore annega in uno struggimento inconsolabile
le vostre parole hanno rievocato un calvario di sofferenze mute, di occhietti ciechi, che tuttavia e intensamente pieni di amore e gratitudine cercano fiduciosi il mio sguardo,
di codine sempre svettanti nonostante il devasto fisico,
di zampine tremolanti per la muscolatura atrofizzata,
di unghiette sempre lunghe perchè ciechino camminavi solo su terreni che sentivi sicuri, e che erano morbidi, l'erbetta dei prati, la sabbia del mare che adoravi tanto
del coraggio di un soldatino che tante volte il destino ha cercato di piegare ma solo dopo tanto dolore è riuscito a spezzare,
di lastre ed ecografie ad un piccolo cuoricino ormai ridotto a carne trita,
di aghi che cercano quel po' di sangue rimasto nelle tuo corpicino deformato dalle percosse e da chissà cosa d'altro,
di una flebo che ti lacera la vena perchè tu in preda ad una crisi epilettica giri giri giri come impazzito nella gabbietta della clinica,
della chiazza del tuo sangue e di pipì che medici insensibili hanno lasciato a vista nella gabbia quando sono passata a "saldare il conto",l
piccolo ray, mio soldatino coraggioso e sfortunato, mi hai regalato sue anni di amore incondizionato e totale
ray dolce ray, codina scodinzolante, mio cagnolino sempre allegro, non morirai mai finchè vivrò
la tua mamma
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Registrato dal: 01-01-1970
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Post Inserito 10-01-2006 alle ore 19:07 |
Brava Cristina, bellissime parole e sopratutto VERE . Grazie 
 
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Registrato dal: 01-01-1970
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Post Inserito 10-01-2006 alle ore 20:40 |
Solo dopo aver scritto il mess per Cris ho letto quello di Enrica. Molto commovente e belle parole, come sempre quando sgorgano dal cuore di persone che "amano" veramente gli Animali. Coraggio Enrica. Hai poi preso altri amici a 4 zampe?
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Registrato dal: 01-01-1970
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Post Inserito 10-01-2006 alle ore 20:40 |
Enrica non conoscevo la storia del tuo piccolo Raj  che storia triste,ti sono vicina
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 elvianet
Registrato dal: 28-12-2005
| Messaggi : 73
Post Inserito 10-01-2006 alle ore 21:00 |
Non è facile leggere i messaggi questa sera.... la ferita si riapre con le vostre parole ricche di sofferenza e di amore per i nostri piccoli amici, come non é facile tornare a casa dopo una giornata "no" e non trovare le fusa e lo sguardo amorevol/ironico di chi sapeva in qualche modo scaldarti il cuore; Cristina tu sei la voce delle emozioni pure che provo in questo periodo e che solo dopo un mare di amore verso queste piccole creature si possono esprimere così. Grazie
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 macchiolina
Registrato dal: 19-05-2005
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Post Inserito 10-01-2006 alle ore 21:06 |
Enrica leggere le tue parole mi ha fatto stringere il cuore; ho passato anche io tutto il calvario descritto da te, per la mia micina Macchiolina che, stufa di continue diagnosi errate fatte dal suo veterinario e conseguenti esami e lunghe cure (lastre, ecografie, flebo, punture, prelievi del sangue, medicinali vari orali e punture), ha deciso di lasciarsi tristemente andare, non senza riempirmi di fusa fino all'ultimo istante. Ciao amorino della mamma, dolce angiolino mio!
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Post Inserito 10-01-2006 alle ore 21:52 |
Ciao Macchiolina, mi spiace anche per te. Chi di noi non ha avuto tristi storie con i nostri amici? Quante ne abbiamo passate anche io e mia sorella!!Comunque lo dico a te per dirlo a tutti quelli che leggeranno, se non siete sicuri delle diagnosi del vostro veterinario, non continuate ad andare da lui solo perchè"...è tanto che ci andiamo..." oppure "...e se poi si offende?..." Pensate prima di tutto alla salute degli animali. Noi lo abbiamo fatto diverse volte e anche ultimamente con il mio micione di 18 anni. (gli altri 7 per adesso non hanno problemi) Per il "nostro" veterinario non era niente. Non convinti siamo andati da un'altra ( clinica veterinaria) e ....subito eco- radiografia con conseguente esatta diagnosi e cura che sta già funzionando: Capito? Ciao
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macchiolina
Registrato dal: 19-05-2005
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Post Inserito 11-01-2006 alle ore 00:51 |
Si micetto, hai ragione, l'ho capito troppo tardi... ma ora so che appena un veterinario inizierà a fare tentativi sulla mia Greemi.... non mi farò mai più vedere! Purtroppo Macchiolina soffriva moltissimo la macchina ed andavo da uno sotto casa, ma l'ha imbottita di farmaci e basta, tentando e tentando :(((( Ogni volta che ci penso mi vengono enormi sensi di colpa (non ha mai considerato ciò che suggerivo io ed io non sono fuggita da lui) e mi si riempiono gli occhi di lacrime. Certo con questa terribile esperienza sarò molto più accorta!
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