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  >>  Gatto  >>  gatto di 7 mesi inspiegabilmente morto dopo 10 giorni dalla castrazione - la sorella migliora! - Discussione n 89344 - PermaLink
   gatto di 7 mesi inspiegabilmente morto dopo 10 giorni dalla castrazione - la sorella migliora!

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Autore
Inizio discussione    ( Risposte ricevute: 55 )
sashetto

Registrato dal: 06-12-2014
| Messaggi : 11
  Post Inserito 06-12-2014 alle ore 16:01   
volevamo raccontare la nostra tristissima esperienza, cercando aiuto nel riuscire a dare una spiegazione razionale a quanto accaduto al nostro piccolo ed amatissimo Sasha, per la cui morte non riusciamo a darci pace...
Sasha era un micione di 7 mesi, non vaccinato, FELV e FIV negativo, in perfetta salute - normopeso e sempre vissuto in appartamento con la massima cura ed attenzione nella scelta dell'alimentazione da proporgli.
il 24 novembre scorso (lunedì) lo abbiamo portato in clinica per intervento di castrazione....durante il viaggio in auto ha cominciato stranamente ad agitarsi, iniziando a tremare ed emettendo bava dalla bocca. In clinica ci è arrivato in queste condizioni. Premesso che non sono state effettuate analisi del sangue prima della castrazione, perchè a detta dell'equipe non erano necessarie, il gatto sembrava in piena salute e normopeso, la dottoressa ha deciso di castrarlo comunque, anche se a suo dire lo sviluppo non era ancora completo, perchè Sasha era evidentemente stressato e non voleva stressarlo ulteriormente rimandando l'intervento....dopotutto "si trattava di un intervento di routine", in anestesia gassosa.
Detto questo, Sasha viene regolarmente castrato, dopo qualche ora lo riprendiamo dalla clinica (ancora un pò intontito) e lo riportiamo a casa. Nel corso dell'intervento viene effettuato il test FELV-FIV.
A casa Sasha non mangia e non beve nulla per tutto il giorno....sembra abbattuto, si isola e rimane accucciato per tutto il giorno....anche il giorno dopo, pur iniziando a mangiucchiare qualcosa, fatica a recuperare la mobilità e l'iperattività che lo contraddistingueva. Ci rassicuriamo però perchè arrivano i risultati dei tests FELV e FIV, Sasha risulta negativo.
Il giorno dopo (giovedì) Sasha non ne vuole sapere di mangiare: qualche ciuffo di erba gatta e qualche crocco la mattina, poi più nulla va avanti così anche il giorno dopo (venerdì).
Potrebbe essere un occlusione intestinale (in effetti non defeca da giorni), la vet sabato mattina ci prescrive Actinorm: 3 cm di pasta, Sasha la assume volentieri ma non succede nulla..continua a non mangiare e non defecare. Iniziano i primi segnali di nausea e vomito (fino a quel momento assenti).
La notte tra sabato e domenica inizia a vomitare, vomito giallo a volte misto a schiuma...lo fa un paio di volte fino a tutta la mattinata di domenica.
Non mangia e non beve nulla ormai da quasi 3 giorni.
Domenica pomeriggio lo portiamo nuovamente in clinica, la vet vuole vederlo. Lo trova ovviamente dimagrito ed indebolito, i sintomi non destano preoccupazioni (non ha diarrea o febbre) quindi sembrerebbe tutto collegato all'occlusione intestinale, ed a una "riattivazione" un pò lenta del metabolismo, dopo la castrazione. Ci consiglia di fargli un microclisma (di quelli pediatrici) per sbloccarlo e, per farlo riprendere a mangiare, piuttosto che ricoverarlo subito la domenica sera portarlo a casa sperando che in un ambiente per lui più sicuro poteva riprendere a mangiare, una volta defecato. Aggiornandoci al mattino seguente.
Dopo il primo microclisma Sasha reagisce vomitando liquido gastrico. Dopo il secondo microclisma (a distanza di due ore) Sasha effettivamente si sblocca, nella lettiera lascia feci molto consistenti dure e compatte.
Sembra arrivato il momento di tirare un respiro di sollievo, invece d'ora in poi saranno 4 giorni di strazio.
Sasha di riprendere a mangiare, nonostrante si sia sbloccato, continua a non volerne sapere...inoltre non beve perchè gli abbiamo tolto l'acqua, visto il vomito. Durante la notte vomita ancora, altre 2/3 volte.
Lunedì mattina chiamiamo prestissimo la clinica, ed alle 8.00 lo ricoveriamo.
Il quadro clinico non è chiaro, non c'è febbre ma solo anoressia, debolezza e vomito. Si parla delle possibili conseguenze a livello epatico, ma non c'è alcuna diagnosi sulle cause della sintomatologia. Lo lasciamo in clinica, Sasha verrà subito sottoposto ad antiemetici e fluido terapia nella convinzione che entro la giornata smetta di vomitare e ritorni lentamente a mangiare qualcosa di solido.
Sasha invece continua a non mangiare, avvicinandogli qualcosa alla bocca fa le smorfie tipiche del gatto con la nausea e si ritrae girando la testa dalla parte opposta. Secondo i medici la situazione in ogni caso è "stabile", nonostante le nostre insistenti preoccupazioni sull'esito della prognosi veniamo tranquillizzati, il gatto era sano, i test hanno escluso FELV e FIV, dobbiamo solo pazientare Sasha si riprenderà e poi al limite valuteranno le conseguenze a livello epatico del digiuno.
Sasha non mangia da praticamente 4 giorni, e tutta la giornata di lunedì la passa in clinica senza essere sottoposto ad alcun esame diagnostico.
Anche martedì mattina, non si registrando miglioramenti. Anche se le due vet - un pò in contraddizione tra loro quasi si smentiscono a vicenda - una dice che non vomita da 12 ore e che ha mangiato un piccolo bocconcino, l'altra dice che non ha toccato nulla e vomita ancora. Insistiamo. Decidono finalmente di fare analisi del sangue ed una eco.
Nel pomeriggio Sasha fa una eco addominale, non c'è alcuna occlusione intestinale, i medici ci parlano solo di un'ispessimento forse cicatriziale del primo tratto intestinale, che da pensare a qualcosa che effettivamente potrebbe aver occluso Sasha, ma che è riuscito poi a fatica ad eliminare o con il vomito o con le feci (in realtà nè in una ne nelle altre abbiamo trovato qualcosa, se non qualche filino di erba gatta). Sasha intanto continua a stare malissimo, è evidentemente deperito, reagisce alle coccole prendendosele tutte e facendo le fusa, ma è ormai pelle ed ossa. Solo fluido terapia, non mangia nulla e ci dicono che non è neanche possibile alimentarlo "forzatamente"
Così passa anche per tutta la giornata di mercoledì, ed alle 8 di sera i risultati delle analisi del sangue fatte il giorno prima non sono ancora disponibili nonostante la nostra insistenza e le nostre sollecitazioni ad affrontare con la massima urgenza la situazione, ormai evidentemente preoccupante. Veniamo rimandati a casa, la vet principale continua a dirci che dobbiamo solo avere pazienza e lasciare Sasha nella sua gabbietta a riposare. Sarù l'ultima volta che lo vediamo vivo.
Tornati a casa chiamiamo l'altra dottoressa della clinica (quella più "uman") facendogli tra l'altro notare che mentre eravamo lì abbiamo visto arrivare la mail con i risultati dell'analisi del sangue Lei ci dice che è arrivato solo l'emocromo, manca il biochimico, e che i globuli bianchi sballati fanno pensare ad una infezione virale in corso. Lei è comunque ottimista, perchè non ha registrato peggioramenti la situazione clinica è "stazionaria".
Anche alle prime ore del mattino, ci risponde ad un nostro sms dicendo che la situazione è stabile.
Chissà se veramente era così, fatto sta che alle 8 chiama dicendo che la situazione è grave, Sasha ha perso conoscenza dopo una scarica di diarrea (la prima!?) mista a sangue, è in coma. Probabilmente ci aveva già lasciato, perchè il tempo di arrivare i clinica e possiamo soltanto trovare il suo corpicino, ormai completamente consunto, rigido ed immobile. Sasha non respira più, non è più tra noi, e nessuno ha ancora capito perchè.
Le analisi del sangue dicono che linfociti e leucociti erano praticamente a zero. Si parla di Panleucopenia felina. Una forma subdola del parvirus, che si sarebbe manifestata senza i suoi sintomi più evidenti, febbre e vomito.
Non riusciamo a farcene una ragione...Sasha non ha mai avuto contatti con fonti di contagio....è possibile che abbia contratto il virus in clinca durante la castrazione ? i tempi di incubazione sembrano coincidere...la clinica (dove tra l'altro c'era appena stato un cane affetto da infezione da parvovirus) ovviamente smentisce....insistiamo nel chiedere spiegazioni (nel frattempo Sasha era stato già sepolto, non è stato fatto alcun test virale per avere l'esatto titolo dell'infezione). Ci dicono che potrebbe non essere Panleucopenia, ci parlano di coronavirus....Peritonite infettiva ? anche in questo caso la sintomatologia sembrerebbe non corrispondere però...ed in ogni caso non è chiaro se possa aver contratto l'infezione durante il ricovero in clinica.
O se il virus era già latente nell'organismo di Sasha (magari già dalla nascita) e si è scatenato, approfittando dell'indebolimento del sistema immunitario conseguente alla castrazione, all'occlusione intestinale ed al digiuno.
Purtroppo non riusciamo ad avere risposte a nessuna di queste domande, l'unica cosa certa che sappiamo è che il nostro Sasha non c'è più e non riusciamo a farcene una ragione.
Per questo saremo grati a chiunque, da questo racconto, potrà aiutarci a capire quale sia effettivamente la malattia che si è portato via il nostro amore batuffoloso.
Grazie a chi avrà il tempo e la pazienza di leggere questo messaggio, ed aiutarci a trovare delle risposte che possano placare il nostro dolore.


[ Questo Messaggio è stato Modificato da: misssmith il 13-12-2014 17:23 ]


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monika71

Registrato dal: 23-06-2013
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  Post Inserito 06-12-2014 alle ore 17:59   
che storia allucinante!! E quanta superficialità!!
I miei 2 gatti quando sono stati ricoverati sono stati sottoposti a tutti gli accertamenti subito al loro arrivo. Possibile che comunque non avrebbe cambiato il decorso, ma capisco il tuo sconforto!!
Purtroppo adesso si possono solo fare delle ipotesi, ma senza alcun esame post mortem, è impossibile avere certezze.


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lillina
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Registrato dal: 15-04-2006
| Messaggi : 51796
  Post Inserito 06-12-2014 alle ore 18:07   
Ho letto tutto
Non sono un vet
Non posso ipotizzare nulla
Solo un'autopsia avrebbe potuto darvi risposte ,fatta magari in altra clinica ,ma non se la meritava il piccino sfortunato

Ipotizzo da profana che sia entrato per intervento già in stress con tremori e bava alla bocca
Questo avrebbe dovuto stoppare l'intervento in programma e le analisi del sangue pre intervento le fanno sempre

Non è colpa vostra che avete fatto di tutto
È' stato molto sfortunato





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titti22

Registrato dal: 08-07-2013
| Messaggi : 1159
  Post Inserito 07-12-2014 alle ore 15:22   

allucinante , una clinica che non fa esami del sangue e quando li fa ha i risultato dopo troppo tempo. alla mia i risultato ci sono dopo mezz'ora o poco piu.

capisco il tuo ,sei stata sfortunata. se avessi un altro animale cambia clinica.


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sashetto

Registrato dal: 06-12-2014
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  Post Inserito 08-12-2014 alle ore 22:39   
Non comprendo quale doveva essere l'utilità di vaccinare il gatto in funzione della sterilizzazione....non credo sia normale pensare che se porto il gatto in clinica, automaticamente deve prendersi un virus solo perché non vaccinato....comunque per la cronaca ieri notte abbiamo ricoverato (ovviamente presso altra clinica) la sorellina del nostro Sasha, che sin dall'adozione viveva separata dal fratellino, perché in casa di nostri parenti.
Ahimè, sono bastati due contatti con il nostro Sasha (uno il giorno dell'intervento, l'altro la domenica prima di ricoverarlo, tornando dai vet che ci avevano prescritto il microclisma) per condannare anche Lei a dover combattere questa battaglia tra la vita e la morte.
Oggi, a 24 ore dal ricovero, abbiamo innanzitutto capito che si tratta di Panleucopenia felina, e quindi di parvovirus quasi certamente veicolato dal cane che era stato ricoverato, con gli stessi sintomi, presso l'altra clinica nei giorni precedenti il nostro Sasha); inoltre abbio capito che il nostro Sasha praticamente non è stato aiutato, perché nonostante le nostre sollecitazioni non veniva alimentato con siringa, lasciato deperire giorno dopo giorno finché il suo organismo non aveva più le forze per combattere l'infezione (nonostante ció era riuscito ad arrivare al 6o giorno dalla manfestazione dei primi sintomi!)....la sorellina invece già da oggi (ieri è comparso il primo vomito) è stata alimentata con siringa, oltre fluido terapia e antibiotico....hanno subito fatto analisi del sangue ed attivato immediatamente protocollo terapeutico di sostegno contro parvovirus, quando invece il povero Sasha ha sofferto di ritardi inspiegabili in tutto, dagli accertamenti diagnostici alla terapia....visto dove è arrivato a combattere l'infezione con le sole sue forze, forse assistito da una equipe più "seria" ce l'avrebbe potuta fare, pur non essendo stato vaccinato....ora facciamo tutti il tifo per la Sua sorellina, sperando di averla messa subito nelle mani giuste


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TheQueenC

Registrato dal: 06-12-2014
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  Post Inserito 10-12-2014 alle ore 15:16   
Mi dispiace umanamente molto per la perdita del tuo adorato gatto, e mi dispiace che anche l'altra gatta si sia ammalata, mi sento però di dire che la Panleucopenia felina è un virus dal quale si protegge TOTALMENTE il gatto con il semplice vaccino trivalente annuale... E' frequente che in una clinica/studio veterinario transitino molti animali che possono veicolare malattie (come negli asili nido o nelle scuole dei bambini/ragazzi per capirci..) e quindi non è colpa della scuola se le mamme non vaccinano i figli contro il Morbillo (ho detto una malattia a casa) e i figli si ammalano e successivamente muoiono.
Non voglio fare il giudice, ma a livello di colpa, non credo sia responsabile la struttura della veicolazione di un virus AEREO e non avvenuto per contatto con strumenti infetti.
La soluzione è come sempre la prevenzione.


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calzinimaya
| MEDICO VETERINARIO
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Registrato dal: 16-07-2008
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  Post Inserito 10-12-2014 alle ore 16:28   
quoto quanto detto...però se analizzate il post è improbabile che il micio abbia contratto la patologia in ambulatorio.
ha cominciato a stare male il giorno dopo l'intervento, l'incubazione dl virus non è così veloce..
il virus ha trasmissione aerea, c'è un motivo per cui i veterinari consigliano la vaccinazione anche ai gatti di appartamento.
mi spiace molto per i tuoi gatti..
visto che il virus è un parvovirus ti consiglio di non prendere subito gattini cuccioli non vaccinati, nell'ambiente è un virus molto resistente


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sashetto

Registrato dal: 06-12-2014
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  Post Inserito 10-12-2014 alle ore 22:31   
Mi dispiace contraddire, ma i simtomi sono iniziati a partire dal quarto giorno successivo alla castrazione, non al primo....la correlazione tra intervento e contagio è evidente (e fuori dalle righe è stata anche ammessa, come ipotesi plausibile, da uno dei medici della clinica....non capisco quindi perché stravolgere quanto scritto nel nostro primo post...non voglio inoltre alimentare una discussione tra pro e contro la vaccinazione (sebbene c'è ne sarebbero di cose da dire, avendo mia moglie cresciuto 4 gatti mai vaccinati e liberi di scorrazzare dentro e fuori casa, il meno longevo vissuto fino a 13 anni, il più longevo fino a 18, morti di tumore o di vecchiaia senza mai contrarre alcun virus "coperto" dalla trivalente)....e se di morbillo non si muore, mentre di parvovirus si, la panleucopenia felina non è in ogni caso una malattia "incurabile", pur rimanendo ad elevatissima mortalità....per questo io nostro dolore (e la nostra rabbia) stanno nel fatto che Sasha di fatto NON sia stato curato, tra ritardi ed errori nella diagnosi e terapie inadeguate....cosa di cui giorno per giorno ci stiamo rendendo conto nel "confronto" con il trattamento che la sua sorellina sta ricevendo....non sappiamo se lei ce la farà, ma almeno sta avendo la possibilità di combattere la sua battaglia contro la malattia...Sasha è stato affidato a mani che credevamo esperte e che invece lo hanno praticamente abbandonato al suo triste destino, facendo poco o nulla per aiutarlo....la mancata vaccimazione giustifica quindi la sufficienza e scarsa professionalità ? No, giusto per capire se Ippocrate abbia ormai definitivamente abdicato anche nel mondo veterinario (Sasha era in clinica da appena un giorno, ed anzichè fare diagnosi si facevano discorsi finalizzati a promuovere un certo tipo di alimentazione, con un certo tipo di prodotto di una certa marca della cui pubblicità era tappezzata la clinica...chi ha orecchie per intendere...) e comunque ora l'unica certezza è che la sorellina del nostro Sasha deve assolutamente farcela!!! Preghiamo per lei !


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TheQueenC

Registrato dal: 06-12-2014
| Messaggi : 64
  Post Inserito 11-12-2014 alle ore 17:15   


10-12-2014 alle ore 22:31, sashetto wrote:
Mi dispiace contraddire, ma i simtomi sono iniziati a partire dal quarto giorno successivo alla castrazione, non al primo....la correlazione tra intervento e contagio è evidente (e fuori dalle righe è stata anche ammessa, come ipotesi plausibile, da uno dei medici della clinica....non capisco quindi perché stravolgere quanto scritto nel nostro primo post...non voglio inoltre alimentare una discussione tra pro e contro la vaccinazione (sebbene c'è ne sarebbero di cose da dire, avendo mia moglie cresciuto 4 gatti mai vaccinati e liberi di scorrazzare dentro e fuori casa, il meno longevo vissuto fino a 13 anni, il più longevo fino a 18, morti di tumore o di vecchiaia senza mai contrarre alcun virus "coperto" dalla trivalente)....e se di morbillo non si muore, mentre di parvovirus si, la panleucopenia felina non è in ogni caso una malattia "incurabile", pur rimanendo ad elevatissima mortalità....per questo io nostro dolore (e la nostra rabbia) stanno nel fatto che Sasha di fatto NON sia stato curato, tra ritardi ed errori nella diagnosi e terapie inadeguate....cosa di cui giorno per giorno ci stiamo rendendo conto nel "confronto" con il trattamento che la sua sorellina sta ricevendo....non sappiamo se lei ce la farà, ma almeno sta avendo la possibilità di combattere la sua battaglia contro la malattia...Sasha è stato affidato a mani che credevamo esperte e che invece lo hanno praticamente abbandonato al suo triste destino, facendo poco o nulla per aiutarlo....la mancata vaccimazione giustifica quindi la sufficienza e scarsa professionalità ? No, giusto per capire se Ippocrate abbia ormai definitivamente abdicato anche nel mondo veterinario (Sasha era in clinica da appena un giorno, ed anzichè fare diagnosi si facevano discorsi finalizzati a promuovere un certo tipo di alimentazione, con un certo tipo di prodotto di una certa marca della cui pubblicità era tappezzata la clinica...chi ha orecchie per intendere...) e comunque ora l'unica certezza è che la sorellina del nostro Sasha deve assolutamente farcela!!! Preghiamo per lei !




Che di morbillo "non si muore" potrei anche dissentire, in quanto, tra le malattie esantematiche è quella che causa il maggior numero di decessi, specialmente se contratta in età adulta o da soggetti nelle fasce a rischio.
Statisticamente, si muore con una soglia di circa il 4% che non è elevata, ma neppure così trascurabile da poter affermare che "non si muoia".

Secondariamente, penso che in luoghi di pubblico soccorso come gli Ospedali umani e le Cliniche Veterinarie transitino in prevalenza animali (e uomini) che sono malati, raramente infatti ci si reca dal medico senza nessun sintomo o nessuna necessità medica, insomma, per fare una gita di piacere si va altrove.
Ne consegue che in luoghi dove transitano quantità considerevoli di soggetti ammalati, qualche virus/batterio possa sempre circolare. Responsabilità della clinica a livello legale è sicuramente sterilizzare gli ambienti, gli strumenti e curare l'igiene personale in modo scrupoloso della struttura e di tutti gli operatori, se parliamo di responsabilità morale, ci sarebbe qualcosa da dire anche sul padrone di animali che dice di amarli e poi non li vaccina, tutelandoli da gravi malattie..


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sashetto

Registrato dal: 06-12-2014
| Messaggi : 11
  Post Inserito 11-12-2014 alle ore 22:27   
Bah....veramente nella più grave epidemia di morbillo recentemente registrata in Italia, su 40000 casi si sono registrati 4 decessi, che se la matematica non è un opinione non mi sembra sia il 4% (dati Istituto Superiore Sanità http://www.epicentro.iss.it/focus/morbillo/morb-ita.asp )...poi uno il mondo può vederlo dall'angolazione che preferisce (è bello per questo), qua si continua a parlare di mancata vaccinazione e non dell'incuria, superficialità, mancanza di sensibilità e - se posso permettermi - incompetenza con cui Sasha NON è stato curato, da chi è tra parentesi pagato per farlo (e che alla fine ha pure presentato il conto come se niente fosse successo)


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