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 Anna49
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Registrato dal: 14-05-2012
| Messaggi : 8053
Post Inserito 28-11-2014 alle ore 23:25 | |
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 cippico
Registrato dal: 12-02-2007
| Messaggi : 174
Post Inserito 29-11-2014 alle ore 01:02 |
non me lo sarei mai aspettato...
mi dispiace molto per quel bel musone...e anche per te... 
ciao
 
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 FabioGiuff
Registrato dal: 12-05-2011
| Messaggi : 1874
Post Inserito 29-11-2014 alle ore 08:07 |
 piango insieme a te Luca!
Ti abbraccio fraternamente
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 dadoedudu
Registrato dal: 23-05-2012
| Messaggi : 3036
Post Inserito 29-11-2014 alle ore 10:03 |
Ma...........come? ??????
Nn ho parole
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 JACQUES
Registrato dal: 18-11-2014
| Messaggi : 20
Post Inserito 30-11-2014 alle ore 19:07 |
Lo so che ve lo devo… e lo farò, ma sarò breve perché mi fa tanto male e poi a raccontare bene una notte come quella che ho passato ne verrebbe fuori un libro.
Fatti e rifatti fino all’ultimo tutti gli accertamenti ed i preparativi utili all’intervento, accompagno Jacques passo per passo fino al momento in cui la dottoressa inizia a depilare la coscia e poi esco per farla lavorare tranquilla. Dopo quasi 2 ore entro, supero l’orribile impatto di vedere il mio amico mutilato, attendo risveglio e tiritere varie e porto il cane a casa sua. Ogni cosa era studiata al meglio. Alla fine mi ha aiutato l’isola intera, in primis la mia compagna. Gli amici passavano dall'ambulatorio per sapere come procedeva e si rendevano disponibili in ogni modo. Avevo l’auto col mega bagagliaio in modo che io e lui entrassimo dietro con tutta la barella che ci sarebbe servita a fare le scale e che ho posato delicatamente sulla sua brandina senza nemmeno spostarlo. Lascio Jacques alla mia compagna 10 minuti e mi reco alla vicina farmacia prima che chiudesse per prendere qualche garza con la quale volevo tenere pulita la ferita visto che da una parte c’era raccolto un pochino di sangue residuo che fuoriusciva (tipo ristagno postoperatorio). Apro l’uscio di casa e prima di avvicinarmi la mia compagna mi chiede se non fosse un po troppo il sangue… era un lago! Faccio tornare la mega auto chiamo l’ambulatorio e volo. Entro mezz’ora era di nuovo sotto i ferri. Lì ho pregato Dio di poter tornare indietro ma era troppo tardi. Sembrava il set di uno di quei telefilm di pronto soccorso, Jacques era in centro ed io accanto a lui. Il sangue eruttava dalla ferita. Avete presente il rumore della risacca del mare? Il sangue faceva lo stesso identico rumore. Mi dicono che un punto interno forse troppo stretto si era scucito forse a causa della tensione fatta dall’addome nel tentativo di alzarsi. Sono accorsi altri 2 chirurghi per umani. Uno dei due è uno dei più bravi e preparati chirurghi che l’ospedale abbia mai avuto ed assieme alla veterinaria ha ricucito, allentato e ricontrollato tutto il lavoro interno con molta attenzione e alla fine per la seconda volta hanno richiuso. Si è cercato di compensare il sangue perso con … credo si chiami emagel. Mi hanno spiegato che serve a compensare la massa di plasma che manca al corpo finchè il sangue non si ricrea (non è nemmeno in dotazione ai veterinari, è riservata solo agli umani). Il chirurgo è andato via dicendomi che potevo stare tranquillo. Jacques è stato accudito ancora per ore lasciandolo riposare e riempiendolo di vitamine e tutto quello che serviva. 2 fiale di morfina se ne sono andate e 2 fiale di altadol mi sono state date nel caso in cui tornato a casa la notte avesse avuto dolori. Ferita stavolta, non lasciata libera ma fasciata perbene in modo che non contraesse in maniera troppo forte l’addome… insomma senza elencarVi tutte le cure che ha ricevuto, verso le 3 e 30 eravamo di nuovo a casa. Preparo il letto accanto alla sua brandina, vado in bagno e lo sento lamentarsi. Corro, controllo subito la ferita, ma niente sangue, pochissimo, stava facendo la pipì. Gli cambio la carta assorbente, le traversine, disinfetto e faccio tutto quello che sono in potere di fare con tutto l’amore che una madre darebbe al figlio. Dopo nemmeno un quarto d’ora Jacques accusa ancora dolori e gli faccio l’altadol. A intervalli di 10 minuti, si lamenta 10 secondi, il tempo che lo accarezzo per calmarlo e smette. Morto dalla stanchezza guardo il mio amico soffrire e penso che non arriveremo da nessuna parte, mi pento amaramente ma posso solo andare avanti. Si lamenta l’ultima volta e si addormenta, e con lui anch’io. Dopo un’ora circa mi sveglio. Dormiva troppo beato. Non c’era più. Faccio cose assurde che mi sono state raccontate perché non ricordo bene, tipo cercare di dare pugni al suo petto, soffiargli aria in bocca, chiamarlo e implorarlo di svegliarsi con tutto il fiato che ho nei polmoni. Chiamo la veterinaria che arriva a casa. E’ terribilmente dispiaciuta. Non si spiega cos’è accaduto. Mi chiede di riaprirlo ma mi rifiuto. Andare a cercare la causa precisa mi serve solo a rispondere alla gente quando mi chiederanno com’è accaduto. Neanche il più potente Dio di qualsiasi religione potrà mai fare tornare il mio Jacques. Il corpo inizia già ad emanare cattivi odori. Capisco che l’ultima volta che si è addormentato in realtà era morto e che quei suoi lamenti di pochi secondi ogni 10 minuti sono stati la sua atroce agonia. Causata da una mia scelta! Se tornasse indietro non potrei nemmeno guardarlo negli occhi per i sensi di colpa. Aiutato da un amico e dalla mia compagna vado a dargli una degna sepoltura (oggi sono tornato a trovarlo). Riporto indietro la barella perché sento che devo al più presto liberarmi da quell’odore forte di sangue, di morte. Ho sguazzato dentro la morte del mio amico tutta la notte e ho le narici impregnate, devo ripulire tutto.
Cos’è andato storto? Secondo l’oncologo una trombo qualcosa, insomma dei grumi di sangue potrebbero essere entrati in circolo. Secondo il chirurgo forse, probabilmente il tumore aveva già alterato qualcosa nelle funzioni di Jacques che non ha reagito come doveva all’operazione. Questo almeno è quello che ho capito ma come ho già detto e Vi ripeto ormai poco conta. E secondo la veterinaria? Con molta umiltà quella povera donna che è rimasta scioccata, non sa a chi credere né che dire.
Se Vi state chiedendo perché non ho portato Jacques nella megaclinica… la mia storia la sapete già. Abito su un’isola e muovermi col cane invalido per lunghi tragitti non era un gioco, così avevo deciso che quello che dovevo fare per cause di forza maggiore altrove l’avrei fatto altrove, ma che quello che potevo fare benissimo a Lipari (come un’amputazione, che non era proprio routine ma che comunque era un intervento che vuoi per un motivo, vuoi per un altro la mia veterinaria aveva già fatto tante volte) l’avrei fatto a Lipari. In questi ultimi 2 mesi l’ambulatorio di Lipari mi ha offerto professionalità affiancata a tanta, tanta umanità ed amore, prendendomi letteralmente per mano e guidandomi passo a passo, senza scegliere per me, ma dandomi sempre sostegno. Non me la sento di colpevolizzare nessuno, voglio credere che sarebbe potuto capitare a chiunque. Mi piacerebbe sapere cosa pensa il Vostro veterinario.
La disperazione mi ha portato su questo sito. Sembra assurdo ma ci sono volte in cui Vi penso e non vedo l’ora di collegarmi e venire a dare un’occhiata. Per i disperati siete più forti di facebook!! Non prenderò più un altro cane, ma tornerò spesso a leggere le Vostre storie. Vi ricordate tutto il casino perché dovevo partire per lavoro? E pensare che avevo trovato una coppia che si sarebbe letteralmente trasferita da me! Era tutto pronto… ma… è rimasta tanta amarezza! Partirò Martedì, ma accompagno solo la mia compagna e mi riposerò per un po, non ho voglia di lavorare, faccio un break.
P.S.: RISPONDETEMI, MI MANCATE, VOGLIO SENTIRVI
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Anna49
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Registrato dal: 14-05-2012
| Messaggi : 8053
Post Inserito 30-11-2014 alle ore 19:45 |
leggere come si è conclusa la triste e tragica fine del tuo Jaques mi ha commossa, ho immaginato la tensione e poi la disperazione che hai provato e i tuoi sensi di colpa, anche perché li ho vissuti anch'io sulla mia pelle e nel mio cuore, sono esperienze che lacerano.
Come tanti dissero a me dico anche a te che le decisioni che prendiamo per i nostri piccoli amici, se dettati dall'amore e da un supporto veterinario, non sono mai sbagliate, in quel momento, in quella specifica situazione, erano le uniche cose da fare, se poi interviene l'imponderabile o la sfortuna nulla potremo fare se non piangere il vuoto che proviamo.
Ora cerca, per quanto possibile, di riposare la mente, forse il fatto di andare via ti aiuterà, anche se la lontananza fisica non va di pari passo purtroppo a ciò che si prova nell'anima.
Non sparire, continua a leggerci, piano piano il tuo dolore si trasformerà in una dolce amara nostalgìa, ti auguro che quando arriverà per te quel momento tu possa far posto nel tuo cuore ad un'altra anima pelosa bisognosa d'amore, per noi che amiamo queste creature avremo sempre un altro spazio e Jaques te ne sarà grato.
Un abbraccio a te e alla tua compagna, un bacio al tuo Jaques, ovunque lui sia 
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 lillina
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Registrato dal: 15-04-2006
| Messaggi : 51796
Post Inserito 30-11-2014 alle ore 19:48 |
Letto tutto in un attimo
Non hai colpe ,capito ?
Non è' un'ovvietà ,e' così ,e ' vero
Era destino ,il suo destino
Ha avuto sicuramente una vita bella anche sul mare che per loro è' un paradiso,e' stato molto amato
Col tempo sarà meno straziante e lo ricorderai con tenerezza
In diritti animali c'e ' una risposta tecnica x te
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 misssmith
| CV STAFF
Registrato dal: 16-05-2008
| Messaggi : 22544
Post Inserito 30-11-2014 alle ore 21:11 |
Mi dispiace immensamente, a volte i nostri pelosetti ci fanno un grosso regalo andandosene pian pianino nel sonno, ma più spesso non siamo così fortunati...In molti ti possono capire, qui sul forum.
Anna ha detto una cosa giustissima: eri ben seguito e in quel momento la scelta presa era la più giusta. Era la scelta fatta per farlo star meglio. Perciò non ti colpevolizzare, il tuo Jacques non lo vorrebbe... 
Spero che uno dei nostri vet possa darti qualche informazione in più, anche se è difficile senza averlo conosciuto. Quando e se vorrai, potrai ricordare Jacques nell'album dei ricordi, ci farebbe piacere (e credo di parlare a nome di tutti) sapere com'era lui, come sei tu (un papà umano in gamba) lo sappiamo già...
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 gdtom
Registrato dal: 11-11-2012
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Post Inserito 30-11-2014 alle ore 21:33 |
Molti di noi hanno subito l'agonia di dover scegliere per loro.
Io a distanza di quasi due anni ancora oggi penso ch e non avrei dovuto torturarlo con tutti quegli esami spesso molto invasivi.
Ma è il mio cuore a parlare, la mia ragione sa che l'ho fatto per lui, per cercare di non farlo soffrire più, di dargli la possibilità di finire la sua esistenza senza dolore.
Ci vuole tempo, la ferita non scomparirà, ma piano piano riuscirai ad accettare quello che è successo e ricordare il tuo splendido compagno senza dover soffrire troppo
Un abbraccio stretto stretto
Francesca
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 calzinimaya
| MEDICO VETERINARIO
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Registrato dal: 16-07-2008
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Post Inserito 30-11-2014 alle ore 21:45 |
la scelta era giusta, a mio parere...in assenza di metastasi era giusto dare al cane la possibiità di vivere senza dolore.
dal punto di vista umano e medico la scelta era ed è stata ineccepibile.
cosa è andato storto?possono essere tante cose, non hai voluto fare l'autopsia d è una scelta condivisibile...però non possiamo darti pareri perchè è impossibile fare ipotesi.
mi spiace molto per come è andata
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_I diritti degli animali
Amputare un cane anziano? Jacques e' volato sul Ponte