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 Inear
Registrato dal: 28-08-2014
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Post Inserito 28-08-2014 alle ore 18:34 |
Buon pomeriggio a tutti, sono una padrona di un gatto di 17 anni e mezzo appena morto e sto ancora cercando di riprendermi dal trauma. Io e il mio gatto siamo cresciuti insieme e la casa senza di lui è vuota, non riesco ancora a capacitarmi e mi chiedo se ho fatto tutto il possibile e se non abbia sbagliato. Vorrei un po' di conforto e spiegazioni da parte vostra: era la mia prima esperienza con un gatto e quindi anche il primo lutto in questo senso e sono abbastanza abbattuta. A novembre 2013, quando il gatto aveva 16 anni e 8 mesi, il veterinario ha fatto delle analisi del sangue al micio perché aveva una palla sospetta sulla schiena: si rivelò che aveva 3,5 di creatinina e quindi insufficienza renale (abbiamo cominciato immediatamente con la dieta più adeguata) e per la palla sospetta sulla schiena fui mandata a fare un'ecografia addominale: gatto sano dappertutto, la palla era in verità piena di acqua (probabilmente un'infezione da ascesso avuta in gioventù che non era asciugata perfettamente). Unica pecca: vescica piena di polipi (il veterinario che ha fatto l'ecografia ci ha detto che era inutile operare un gatto così anziano per dei polipi così estesi che se non avevano dato problemi fino ad allora avrebbero dovuto già essere presenti da molto tempo e quindi era meglio non toccarli). Ad aprile il gatto si blocca a livello intestinale: lo curiamo per un fecaloma e torna tutto a posto. Nel frattempo alla dieta renal viene aggiunto l'integratore renal ed un mese più tardi anche il renal advance. Il gatto però a dicembre ha avuto la prima cistite/polipo scoppiato della sua vita: urina con dei coaguli (subito antibiotico e tutto risolto). Qualche volta in quei mesi era ricapitato avesse la pipì rosa, fino a quando a giugno continua a farla con del sangue ed ha addirittura un attacco acuto che verrà curato con antibiotico, valium come miorilassante e vitamina K per bloccare il sangue nelle urine. A luglio, stanca di non avere una risposta precisa a questo sanguinamento e dato che il gatto urina in modo strano lo si porta nuovamente a fare un'ecografia addominale: organi sani come a novembre 2013, solo che i polipi in vescica non erano polipi ma una neoplasia della mucosa. Mi cade il mondo addosso: per il gatto non c'è nulla da fare (l'operazione era impensabile non solo per la sua età ma perchè si sarebbe dovuta togliere una parte troppo grossa della vescica). Mi dicono che occorre continuare a vita con valium per aiutarlo a fare pipì e con antibiotico per evitare che si sedimentino batteri nella vescica frastagliata e che la situazione peggiori per delle cistiti. Contatto una veterinaria omeopata che supporta il mio gatto con hamamelis e thuja, la pipì migliora: chiarissima, senza neanche più una goccia di sangue. Sospendo anche il valium, continuo invece con l'antibiotico. Ad inizio agosto 2014 il gatto però comincia a non mangiare con appetito, deve essere imboccato, sembra aver perso la testa perchè fa pipì su ogni cosa che c'è sul pavimento e la fa spessissimo (il veterinario constaterà che la vescica si è molto indurita ed il gatto sente subito il bisogno di andare nella lettiera per liberarsi). A malincuore sono costretta a partire per le vacanze prenotate quando ancora non eravamo a conoscenza del problema ed il gatto era un vecchietto arzillo, nonostante l'età. Il gatto, che però sta dimagrendo per il suo stato anoressico anche se io lo nutrivo con ogni leccornia, rimane con un amico di famiglia con cui stava da molti anni durante le nostre assenze ma la situazione peggiora. Il gatto vomita il cibo che gli si dà con la siringa. La mia amica lo porta dal veterinario che lo vede molto male e non sa se supererà la notte, gli fa una flebo e il gatto si riprende anche se non vuole mangiare comunque e deve essere imboccato. Il veterinario gli ultimi 5 giorni sospende anche l'antibiotico dopo ormai 2 mesi continuativi perchè la pipì è davvero bella. Quando dopo una decina di giorni torno a casa però il gatto è davvero sporco, ha perso la sua vitalità che gli rimaneva, è mogio, molto freddo, mi fa un'ultima volta le fusa. Cerco di lavarlo con acqua ed aceto ma l'unica soluzione è un bagno caldo con asciugatura con phon, perchè la sporcizia era troppo profonda. Cerco di asciugarlo il meglio che posso, lo avvolgo in coperte e plaid e lo lascio nella stanza più calda della casa, ma durante la notte il gatto fa solo pipì senza neanche alzarsi dal suo letto. Il giorno seguente il gatto è peggiorato, lo nutro alle 10 di mattina ma non reagisce, alle 13,30 quando tento di lavargli ancora la pancia sporca di urina con un panno vomita il cibo della mattina e si nasconde. Alle 15 provo di nuovo a nutrirlo con cibo ipercalorico mischiato ad acqua tiepida, alle 16,30 siringhine di acqua tiepida per mantenerlo idratato. alle 17,30 ancora cibo e alle 18,15 4 siringhine di acqua calda di nuovo ma vomita immediatamente l'acqua e l'ultima razione di cibo che gli avevo dato, corro un'ultima volta dal veterinario per una flebo ma il gatto non reagisce più, vomita ancora alle 19,30 nonostante non avesse nulla nello stomaco e un'ultima volta alle 22 (vomito a pezzi arancioni, non aveva mangiato nulla di questo se non scatoletta a/d della hill's che aveva però gia vomitato prima della flebo) e mi muore tra le braccia in pochi secondi. Il veterinario per come lo aveva visto comportarsi diceva che non era più vita, in quelle condizioni non si poteva dare più nulla senza peggiorare maggiormente la situazione (purtroppo il gatto per un grave problema avuto 5 anni fa non poteva prendere antidolorifici ecc perchè gli provocavano vomito). Adesso mi chiedo: si poteva fare di più? Cosa è successo a parere vostro? Non è stata colpa del tumore che lo avrebbe portato alla morte per ostruzione dell'uretra che invece per adesso era libera, lui faceva pipì fino all'ultimo. Quindi per cosa? Hanno ceduto i reni? Secondo voi ho sbagliato a fargli il bagno, anche se era molto sporco, perchè l'ho stressato? Potrei aver provocato io il vomito cercando di nutrirlo ed idratarlo il meglio possibile? Magari troppo cibo, troppa acqua, troppo velocemente... Scusate lo sfogo, vorrei sentire i vostri pareri e le vostre esperienze in merito. Lo so che la fine sarebbe arrivata ma non mi immaginavo così velocemente (3 settimane e la situazione è completamente degenerata), sicuramente non avrei retto molti altri giorni a vederlo così e per amore lo avrei portato dal veterinario per fare l'eutanasia (che lui già mi aveva proposto il pomeriggio stesso), ma dopo solo 24 ore che ero di nuovo con lui, il mio micio ha deciso da solo (mi ha aspettato che tornassi per salutarmi e se ci penso non mi ha fatto decidere quando sarebbe dovuto morire attraverso un'iniezione, togliendomi il pensiero di "forse se non facevo l'eutanasia sarebbe rimasto qua con me ancora per un po'"). La speranza è stata l'ultima a morire ed è morta con lui tra le mie braccia. Grazie mille
 
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 ACCHIAPPACODA
Registrato dal: 17-10-2011
| Messaggi : 1994
Post Inserito 28-08-2014 alle ore 21:11 |
Ho letto tutto e...mi spiace..purtroppo in certe situazioni le cose precipitano velocemente e non c'e' il tempo o altro da fare se non farsi venire i dubbi su cosa si poteva fare in piu' o cosa non si e' fatto..
Purtroppo la situazione, in base a quanto hai scritto, era molto complessa e delicata...oltre che avere una certa eta'..difficile dire la causa precisa..possono essere state diverse cose combinate a far precipitare la situazione..tu hai fatto quello che potevi..
Non darti delle colpe inutili..anche se si fosse riusciti a stabilizzarlo ancora..avresti guadagnato forse un giorno o due, capisco benissimo come ti senti..sia chiaro, ci son passato anch'io in una situazione simile, piu' di una volta..e l'amaro resta sempre e non ti ci abitui.. 
Mi spiace veramente tanto e comprendo il tuo stato d'animo..e so benissimo che si spera sempre fino all'ultimo in un miracolo.. 
Un abbraccio... 
[ Questo Messaggio è stato Modificato da: ACCHIAPPACODA il 28-08-2014 21:14 ]
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Inear
Registrato dal: 28-08-2014
| Messaggi : 2
Post Inserito 30-08-2014 alle ore 02:32 |
Ti ringrazio moltissimo per aver letto ogni cosa nonostante la lunghezza del messaggio, per la tua risposta e per il conforto che mi hai dato: in certi momenti serve davvero molto avere qualcuno che guardi la situazione dall'esterno e ragioni a mente fredda. Ma soprattutto occorre qualcuno che essendoci già passato, capisca veramente cosa si prova. Sto cercando piano piano di smetterla di darmi colpe: però è complicato. In ogni caso mi auguro almeno che il mio micio abbia saputo fino alla fine quanto lo amavo e che non abbia sofferto inutilmente per la sua condizione e per il mio aiuto (che forse a lui può essere sembrato invadente o stressante). Ho preferito lavarlo nonostante lo stress perché so quanto siano puliti i gatti e quanto soffrano ad essere sporchi, o gli ho dato cibo ed acqua tiepida per scaldarlo e mantenerlo in forze anche se poteva non gradire. Aveva già passato una brutta malattia 5 anni fa e ormai ognuno di noi e persino il veterinario lo considerava una roccia, pensavo che sarebbe uscito indenne da ogni situazione. Invece la vita ci riserva anche brutti momenti e in alcuni casi abbandona, chi prima chi dopo. :( Dovrei già ritenermi fortunata per aver avuto accanto il mio gatto fino alla sua vecchiaia e quasi sempre sano. Ha lasciato un grande vuoto e la sua fine mi rimarrà impressa nella mente, ma come mi ha detto mia mamma non posso cancellare quasi 18 anni di vita insieme per un unico giorno di grandi sofferenze. Grazie ancora davvero
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_I diritti degli animali
Gatto anziano morto...?