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  >>  Altri animali  >>  allestimento acquario. - Discussione n 72408 - PermaLink
   allestimento acquario.
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hugo

Registrato dal: 09-12-2008
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  Post Inserito 10-02-2012 alle ore 08:17   
ALLESTIMENTO ACQUARIO TRADIZIONALE MA SEMPRE VALIDO.

1. Preparazione della Vasca

1.1. Svuotare completamente la vasca, rimuovendo anche il vano-filtro che normalmente si trova all’interno. Quel vano filtro non verrà più riutilizzato, lo metteremo da parte.
1.2. Lavare vetri laterali e fondo utilizzando del cotone o dello scottex imbevuto di aceto o succo di limone. Quindi risciacquare con acqua. Se per il lavaggio sono stati utilizzati solo i due prodotti naturali indicati, il risciacquo può essere anche abbastanza approssimativo.
1.3. Fare attenzione agli incollaggi dei vetri, non danneggiare il filo di silicone che sporge dagli spigoli, non urtarlo durante la pulizia della vasca, se ci sono dei punti in cui il filo appare staccato da uno dei vetri conviene riaggiungere del silicone (va bene il Saratoga che si trova in commercio) facendo attenzione a distribuirlo in modo uniforme rispetto alla zona di applicazione. Per avere poi una completa polimerizzazione dovrà in questo caso trascorrere almeno una settimana prima di introdurre l’acqua nella vasca.

2. Preparazione dell’impianto di illuminazione

2.1. Bisogna tener presente che il nostro acquario dovrà funzionare con un impianto di illuminazione composto da una sola lampada al neon tipo Grow (colore dal rosa al giallino) venduta nei negozi specializzati. Per questo può darsi che ci sia da modificare l’impianto preesistente, che normalmente ne prevederebbe due. Allora sarà necessario smontare la centralina e togliere una delle lampade dal circuito, tenendo presente che il circuito elettrico non è semplicissimo. In qualche caso all’interno della centralina di pilotaggio ci sono due reattori ciascuno dei quali pilota una sola lampada mentre altre volte si trova un solo reattore per entrambe le lampade. In questo secondo caso se si toglie una lampada bisogna anche sostituire il reattore dimensionandolo per la metà dei Watt. Normalmente sul reattore è riportato lo schema elettrico relativo.

2.2. Timerizzazione del circuito di illuminazione.
Procurarsi un timer e inserirlo in serie al solo impianto di illuminazione. Lasciando sempre “on” l’interruttore della centralina. La quantificazione delle ore di luce verrà definita nei prossimi capitoli.


3. Collocazione del termoriscaldatore e dei termometri

4.1 Collocare il termoriscaldatore facendolo aderire alla parete opposta a dove è stato collocato il filtro Gully, ancorandolo con delle ventose. Non dare tensione al termoriscaldatore fino a quando l’acquario non è riempito e il filtro non è in funzione.
4.2 Successivamente collocare due termometri con le apposite ventose, uno in basso vicino al filtro Gully ed uno non molto lontano dal termoriscaldatore.
4.3 La regolazione della resistenza e la temperatura da raggiungere saranno descritte successivamente.

4. Creazione del fondo dell’acquario

5.1 Il nostro fondale sarà composto di tre diversi tipi di graniglia.
Ci procureremo un tipo di graniglia molto fine, in quantità tale da realizzare uno spessore pari a 4/5 cm una volta che sarà messa nell’acquario.
Poi un altro cm. sarà costituito dalla stessa graniglia fine mescolata a due confezioni di Aqualit (fertilizzante in forma di grani) e altri due cm. saranno dati dai sassolini di maggior grandezza che sceglieremo in base al nostro gusto estetico.
5.2 E’ importantissimo lavare in modo accurato sia la graniglia più fine del sottofondo sia i sassi più grossi di superficie.
Lavarli passandoli più volte in acqua corrente, fino a quando questa non rimane abbastanza cristallina.
Attenzione: non lavare l’Aqualit, ma miscelarlo alla graniglia fine dopo che questa è stata lavata per andare a formare il secondo strato del fondo.
5.3 Mentre si depone la graniglia per formare il fondale, fare molta attenzione a compattarla bene intorno alla base del filtro Gully, in modo da dargli stabilità. Poi man mano che si crea il fondale, cercare di conformare il terreno in modo da dare delle vie preferenziali all’acqua reimmessa dal tubo del filtro. In modo da agevolare la formazione di un ricircolo verso il cestello del filtro stesso.
5.4 E’ consigliabile anche creare una sorta di discesa del fondale dalla parete posteriore rispetto al lato in vista verso la parete anteriore.
Questo per evitare che l’effetto ottico della profondità di campo faccia sembrare il fondale in discesa nella direzione opposta.

5. Introduzione dell’acqua

6.1 Posare sul fondale dell’acquario un foglio di nylon pulito appena acquistato. Serve per impedire all’acqua che verrà introdotta nella vasca di smuovere il fondale e creare indesiderati avvallamenti.
6.2 Riempire un secchio, nuovo di acquisto, (che rimarrà a disposizione dell’acquario anche successivamente e non sarà mai usato per nessun altro scopo) di acqua di rubinetto e porlo sull’acquario, poi con un tubo da insufflatore far defluire per caduta l’acqua dal secchio nella vasca.
L’operazione sarà abbastanza lenta e quindi richiederà tempo, però conviene seguire questa procedura perché l’acqua così si libera della pressione delle condutture.
Riempire così l’intero acquario. Ed estrarre il nylon.


6. Regolazione, delle ore di luce, della temperatura e della frequenza del filtro

7.1 A questo punto si mette in funzione l’acquario.
7.2 Si dà tensione all’impianto di illuminazione regolando il timer per 8/10 ore di luce nell’arco della giornata, si mette in funzione il termoriscaldatore e si fa funzionare il filtro dando tensione all’insufflatore.
La regolazione delle ore di luce verrà poi affinata con il tempo, perché sarà opportuno prendere come riferimento le alghe che si formeranno sul vetro.
Se le ore di luce impostate saranno giuste dovremo trovare un velo di alghe verde chiaro dopo circa una decina di giorni.
Rimuoveremo le alghe secondo quanto descritto nel capitolo 11, e poi successivamente dopo altri 10 giorni circa.
Se invece avremo una eccessiva formazione di alghe verdi, diminuiremo le ore di luce, mentre se le alghe sul vetro avranno colore rossastro-bruno dovremo incrementare le ore.
7.3 Il termoriscaldatore va regolato quando la luce che indica l’accensione della resistenza è spenta, fino a farla accendere. Poi si lascia in tale situazione per un po’ di ore e si controlla la temperatura indicata dai due termometri. Si agisce così fino a quando sul termometro in basso vicino al filtro non si legge 23 °C, e sull’altro non lontano dal termoriscaldatore non si legge 26°C. In commercio ci sono anche dei termoriscaldatori che presentano una scala graduata in temperatura e quindi sono più facilmente regolabili, però è comunque consigliabile eseguire ugualmente l’operazione descritta.
7.4 Il filtro inizierà a gorgheggiare, espellendo l’acqua, noi lo regoleremo in modo tale che formi due bolle al secondo. Si tenga presente che al momento nel cestello abbiamo ancora la lana sintetica inerte


9. Pulizia e manutenzione del fondale

10.1 Per rimuovere i detriti che si accumulano in alcune zone del fondale si usa un sifone in vetro a tre gocce (si trova in commercio) con il quale si aspira sia l’acqua sia la sporcizia.
Si esegue questa operazione indicativamente una volta ogni 10 giorni.
L’acqua così prelevata viene ovviamente smaltita.
10.2 Sostituiremo l’acqua tolta con la sifonatura con dell’acqua di rubinetto, decantata in una tanica da almeno una settimana.
Talvolta è consigliabile aggiungere all’acqua reimmessa una dose di torba, di quella che abbiamo usato per la preparazione iniziale dell’acqua.
L’aggiunta della torba dà all’acqua una tonalità leggermente marroncina che può piacere.
Per questo lo si consiglia.
Molto importante è evitare che l’acqua reimmessa sia fredda, è sufficiente che sia alla temperatura ambiente.
10.3 Importante: questa è l’unica occasione in cui viene sostituita dell’acqua del nostro acquario.


10. Pulizia del vetro

11.1 Munirsi di una calamita per la pulizia del vetro, che però non dovrà stare fissa nella vasca.
Ogni 10 giorni circa introdurre la calamita e eseguire la pulizia del vetro.
Già abbiamo visto come la quantità e il colore delle alghe sul vetro siano un indice importante per la gestione della luce dell’acquario.
Non lasciare la calamita nella vasca perché, per la funzione che svolge, è di per sé un ricettacolo di spore di alghe, che così hanno modo di moltiplicarsi nell’acqua.





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