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  >>  Varie  >>  La storia di un peloso di nome Romeo - Discussione n 45299 - PermaLink
   La storia di un peloso di nome Romeo
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Inizio discussione    ( Risposte ricevute: 9 )
mixer

Registrato dal: 25-09-2009
| Messaggi : 15
  Post Inserito 27-09-2009 alle ore 14:08   
Mi sono sempre chiesto perchè l'abbiamo chiamato Romeo.Forse perchè noi umani non ci accorgiamo sempre di quanto possiamo essere ridicoli.Per quanto infatti il cartoon della Disney possa avere fatto epoca, nel film Romeo è un vagabondo.Il mio Romeo non ha mai avuto nulla del vagabondo.E' nato in un piccolo borgo chiamato Batignano, in una casa calda ed accogliente di paese, da una mamma affettuosa che fece un po' di storie ma poi acconsentì a che quel batuffoletto grigio si trasferisse in città, chissà, sperando che avesse una vita migliore di quella che, probabilmente, sarebbe stata ( ma non fu) quella di un vagabondo.Così Romeo , a mia totale insaputa, giunse nella mia precedente abitazione di via del Bernina.Una sera, tornando dal lavoro, mi ritrovai tra i piedi un un tipetto peloso che , incurante della mia presenza, beveva il latte da una ciotolina e, per farmi vedere quanto era educato, andò a fare la pipì nell cassetta con la sabbia.Mi lamentai a lungo, quella sera, con i miei e specie con mia figlia Veronica ( all'epoca 8 anni) blaterando le solite cose che si blaterano in situazioni simili.Che aveva avuto una pessima idea.Che poi ci avremmo dovuto pensare io e mia moglie.Che al solito lei si era mostrata egoista.Che, quasi quasi, mi auguravo che quell'essere campasse poco.Romeo invece è vissuto quindici anni e ringrazio Iddio che ciò sia accaduto.Sono stati quindici anni di arricchimento morale.Potrà sembrare incredibile, ma quel piccolino poi via via cresciuto è antrato nella mia vita con discrezione e con determinazione, insegnandomi la pazienza, la discrezione, l'amore come nessun altro essere, umano o animale, vi era sin qui riuscito.Mentre scrivo sto guardando il divano di sala,uno dei suoi luoghi di sosta preferiti.Il vederlo vuoto non riesce a far uscire più lacrime, perchè le ho consumate tutte.Scrivevo di arricchimento morale.Qualcuno potrebbe chiedermi come possa un gatto arricchirti moralmente.Ebbene.Io credo che noi uomini siamo un po' tutti egoisti , anche nell'accostarci agli animali.Lo è stato anche nel caso di Romeo.Gli animali hanno il diritto di vivere come tali.Perchè noi umani ci arroghiamo il diritto di violentarli sin da piccoli, ad esempio, sterilizzandoli?Non sarebbe più giusto far vivere loro pienamentela loro esistenza, visto che sono venuti al mondo non per loro scelta ma perchè gli altri lo hanno voluto?Ma c'è sempre qualcuno che ha bisogno di un giocattolo, ed allora, perchè comprarglielo inanimato se c'è la possibilità di averlo vero, mobile e parlante?Non basta.Si prosegue con il rinchiuderli dentro quattro mura.Romeo si adattò subito facilmente a questa condizione.In fondo i gatti sono casalinghi e soprattutto pigri.



sequitur Romei Historia


Fu così che Romeo cominciò una vita forse povera di grandi attrattive ma appagante per lui e per noi.In fondo non puoi desiderare ciò di cui no conosci l'esistenza.E Romeo ha avuto ben poche occasioni per sapere cosa potesse esserci dietro la siepe.Il suo quotidiano era fatto di divani e letti sui quali dormicchiare , di risvegli improvvisi per andare a mangiare qualcosa nella ciotola, di attenta igiene delle zampe dopo ogni pasto.Ma c'erano poi le orecchie aguzzate al suono del campanello, il trotterellare verso la porta una volta riconosciuto che era qualcuno di famiglia, lo stendersi ai suoi piedi per farsi dire"ciao Romeo, come sta?".Perchè Romeo sapeva accontentarsi di un mondo ristretto forse agli occhi degli uomini ma per lui sufficientemente grande ed interessante.Ogni tanto una arrotatina alle unghie sul tappetino di corda e una manciata d'erba gramigna per togliersi il bolo.Romeo sapeva accontentarsi, è riuscito ad accontentarsi per tutta la vita.Era nella nostra casa anche quel pomeriggio che i ladri entrarono portandoci via pochi oggetti di grande valore affettivo.Quando mia moglie rientrò lo vide accovacciato in un angolo, con un'espressione di grande spavento negli occhi , quasi volesse scusarsi di non aver potuto far nulla per impedire l'accaduto.




prosgue Romeo




Un animale di carattere docile, forse non dolce, ma sapeva strapparti la carezza.Qualche volta ti sollecitava il cibo e magari ti faceva strappare un"uffa, Romeo, lo vedi che sto lavorando al pc?" al che lui si buttava in terra a pancia all'aria e ti guardava con quegli occhi che sapevano parlare più delle parole.E ti prendeva per sfinimento.Poi lo prendevo in collo.Lui si divincolava un po', quindi smetteva di fare resistenza, e mentre lo stringevo al petto sentivo il suo ron ron di soddisfazione, come volesse dire"sei un gran rompiscatole, mentre io sono un gatto.vivo in questa casa non per mia ma per tua scelta.io ti ho accettato, quindi anche tu devi accettarmi per quel che sono, per come sono.Però non scordarti che sono un gatto, ho le mie abitudini e il mio istinto.io ti sarò vicino e fedele fino all'ultimo respiro.tu però dovrai amarmi.se vivessi fuori , in campagna, sulla strada, farei la vita del vagabondo. miagolerei a distesa dietro alle gattare per mendicare un po' di cibo, mi struscerei ruffianamente alle loro gonne .tu mi hai condotto nella tua casa dove io vivo sereno.promettimi che non mi toglierai mai questa serenità.non ti venga mai in mente di abbandonarmi.io non saprei difendermi.io so soltanto amarti perchè tu questo mi hai insegnato.in un mondo di violenti io sarei vittima immediata"

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: frida73 il 27-09-2009 14:45 ]


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frida73

Registrato dal: 16-03-2007
| Messaggi : 14928
  Post Inserito 27-09-2009 alle ore 14:47   
Ciao, ti ho copiato la storia di Romeo in un 3D solo.

Da ora in poi, se vuoi continuare, clicca su RISPONDI


Grazie, e un bacio a Romeo


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mixer

Registrato dal: 25-09-2009
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  Post Inserito 27-09-2009 alle ore 15:02   
ancora lui

La casa era la sua prigione rosea.abitiamo in un condominio in un punto di traffico esagerato.la zona è vicina al nosocomio, così Romeo si è dovuto ben presto abituare alle sirene della ambulanze.lo ha fatto, come ha fatto con altri tipi di rumori.tranne che con quello dei tuoni.avvertiva i temporali assai prima del loro arrivare.si metteva a camminare carponi e si acciambellava su una poltrona di pelle rossa in fondo al corridoio.se avesse potuto, si sarebbe tappato le orecchie.lo vedevi soffrire per lo stress che quei colpi secchi gli provocava.in quelle occasioni era facile prenderlo in collo, porselo sulle ginocchia, e consolarlo.la fine del temporale aveva effetto liberatorio.


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mixer

Registrato dal: 25-09-2009
| Messaggi : 15
  Post Inserito 27-09-2009 alle ore 18:03   
lui e ancora e sempre lui:ultimo capitolo

i miei figli hanno reagito meglio di me e mi chiedo perchè.forse perchè la morte è comparsa presto nella mia vita e non sono mai cresciuto abbastanza per umanizzarla.mia madre se ne è andata a 59 anni e questo evento ha inciso in maniera determinante sul resto della mia vita e delle mie scelte.questo felino dal mantello grigio striato e dalla coda folta e superba , un po' goffo nel camminare ma di sorprendente agilità nella corsa, è transitato nella mia vita e vi ha lasciato contenuti importanti.prima di lui non avevo avuto con me animali e se fosse dipeso da me non ne avrei avuti mai.come in genere accade in situazioni del genere,il giocattolo scelto dal figlio , dopo pochi giorni di gioco, viene abbandonato in un angolo.così è stato anche per Romeo, così io e mia moglie ci siamo rimboccati le maniche e ce lo siamo tirati su piano piano, come fosse il terzo figlio.Vaccinazioni, l'ingiusta pratica della sterilizzazione (ho davanti agli occhi il suo risveglio dopo l'intervento , il suo barcollare, la lenta ripresa).il giocattolo ora è perfetto , pensai tra me.non immaginavo allora cosa avrebbe rappresentato per me quel giocattolo.giorno dopo giorno, anno dopo anno si è sviluppata tra me e quel gatto una fortissima comunicativa.io sono animale notturno perchè per svariate ragioni non riesco a dormire.lui , puntualmente, prima che io decidessi finalmente di andare a coricarmi, mi si piazzava davanti a mo' di fiasco da vino e mi fissava.quello sguardo significava"non dimenticarti di riempirmi la ciotola.io la notte ho bisogno di mangiare".io lo accontentavo e lui , per dimostrarmi la sua riconoscenza, mentre mangiava muoveva discretamente la coda, soddisfatto.poi passava alla pulizia delle unghie e ritornava nella sua dimensione di gatto.io ho sempre cercato un contatto fisico con lui.lo carezzavo lungo la schiena perchè lì manifestava la maggiore sensibilità ed io provavo piacere nel vedere che stava bene, che si sentiva considerato parte della famiglia e non un ospite anonimo a tempo indeterminato.per questa mia generosità mi gratificava alla fine con lunghe leccate sulle mani con la sua lingua ruvida .io non avrei mai mollato ma era lui che dettava i tempi e decideva quando bisognava smettere .così ritornava nella sua dimensione di felino, lasciandomi con la sensazione di avere con lui un legame fortissimo.un legame che ora è affidato al ricordo ed al rimpianto.e nascono i sensi di colpa .Romeo ha sempre goduto di buona salute e questa nostra presunzione, insieme alla nostra inesperienza nel cogliere i segnali che lui ci lanciava, ha concorso nella sua dipartita.Da qualche mese si comportava in modo strano.era irrequieto e mostrava di non gradire anche i cibi a lui notoriamente più graditi.
talvolta veniva a fare da me le sue proteste sindacali ed io , giudicandole capricci, lo sgridavo.lui non reagiva.si acciambellava per terra a qualche metro da me.si limitava a muovere la coda, questa volta in segno di delusione."Tu non capisci che io non sto bene.ecco perchè mi comporto così.tu non riesci più a sintonizzarti sulla mia unghezza d'onda.io sono molto anziano ma anche tu non sei più giovane.io ti ho dato tutto quello che ho potuto in affetto, fedeltà, considerazione.Tra breve me ne andrò e allora comprenderai perchè.sarà troppo tardi.piangerai, oh se piangerai. e io non potrò consolarti.ma dovrai riprenderti.mi avete dato tutti tanto affetto e sulla scia di questo affetto sconfinato io salirò dove i gatti , tutti i gatti, quelli fortunati come me e quelli sventurati come tanti altri , restano in attesa che i loro amici umani vengano a riprendere il lavoro rimasto incompiuto:una carezza senza fine su una schiena senza fine mentre una coda si muove all'infinito per dimostrare una gioia infinita"

Qui termina la storia di Romeo, che è assai più lunga ma che non avrebbe senso proseguire quando lo scriverla non è più liberatorio ma fonte di sofferenza indicibile per l'autore.da questa esperienza io esco assai più arricchito di quanto , quindici anni fa,avrei potuto immaginare mentre osservavo infastidito quel cucciolo di gatto che beveva il latte dalla ciotola.
Altri metabolizzano il dolore con facilità.io sto vivendo la fase dell'abbandono ma non auguro a nessuno di dover rinvenire il corpo del suo più grande amico già rigido appoggiato al divano.
Devo soltanto ringraziarTi, Romeo, e pregarTi di aiutarmi a lenire il mio infinito dolore per la tua partenza.


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Freedom
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  Post Inserito 27-09-2009 alle ore 19:20   
grazie per questa bellissima storia d'amore,
grazie per averci fatto conoscere romeo
ci metti una sua fotina, cosi vediamo com'era bello?


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lillina
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Registrato dal: 15-04-2006
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  Post Inserito 27-09-2009 alle ore 19:47   
grazie ,la vostra stoia d'amore è solo gioia

Romeo sara' sempre con te


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mixer

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  Post Inserito 27-09-2009 alle ore 20:43   
questo sono io con i braccio il mio Romeo




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Roxy55

Registrato dal: 26-06-2009
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  Post Inserito 27-09-2009 alle ore 20:44   
ogni storia d'amore e' una storia unica e questa che racconti e' una lunga storia d'amore. I gatti stanno volentieri con tutti quelli che loro ritengono della loro tribu' o che vanno loro a genio .. ma alcuni gatti scelgono una persona dal mazzo e con quella usano le loro antenne speciali per mettersi in sintonia.. Romeo lo aveva fatto con te e tra voi c'era un'intesa speciale.
Per questo tu reagisci diversamente dai tuoi figli.
Raccontare 15 anni e' difficile, ma hai sintetizzato e hai tracciato il suo ritratto. Un micio tranquillo, amato, consapevole di se stesso e di te. Un bel micione di casa che doveva essere un giocattolo ed invece diventato la tua controparte emotiva. Perche' i gatti sono questo... sembrano solo divertenti giocattoli pelosi e poi entrano dentro al cuore e sanno graffiarti l'anima e anche guarirla. La lezione di Romeo e' un amore tranquillo. Una presenza costante che ti ha "educato" ad amare. Lui non era un gatto, era il TUO gatto.. il tuo amico speciale.
Ora continua a ricordarlo e, non puo' essere diversamente, sai che fara' male ancora a lungo.. a volte un'immagine un luogo un qualcosa a tradimento ti faranno "miao" come faceva lui.. Se credi sia valsa la pena di amarlo, ricorda che ci sono altri mici che ti parleranno di Romeo, nessuno uguale a lui, ognuno perfetto in se stesso .. Perche' le lezioni d'amore non vanno piu' dimenticate. Ti abbraccio e abbraccio virtualmente tante amiche/amici che come me e te hanno perso qualcuno di recente o non cosi' di recente ma con questa stessa sofferenza e questo stesso amore. I gatti a noi hanno ricordato cosa vuol dire essere uomini


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isoladihozzen

Registrato dal: 08-08-2008
| Messaggi : 286
  Post Inserito 27-09-2009 alle ore 21:38   
Mentre leggevo ero lì, con te, con voi...grazie per le emozioni che hai saputo regalarmi. Ciao Romeo


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mami

Registrato dal: 12-03-2007
| Messaggi : 6326
  Post Inserito 27-09-2009 alle ore 21:56   
All'inizio mi stupivo di leggere di quanti, come me, raccontavano qui la storia d'amore con i loro compagni a quattro zampe, e la sofferenza e il dolore per non averli più accanto. E che la raccontassero a persone che magari avevano appena conosciuto in rete ma che meglio sapevano comprendere e condividere più di chiunque altro questi profondi sentimenti. Ora non più.
Ho scoperto che siamo in tanti a condividere la gioia e la soffferenza di questi nostri compagni, e la tua bellissima storia d'amore con Romeo lo conferma.
Romeo ora ti è invisibile agli occhi ma nitido dentro la tua mente ed il tuo cuore.
Grazie per averla condivisa con noi. Un abbraccio.
Un abbraccio.


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