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  >>  Altri animali  >>  Nuove speranze per i cavalli rotti - Discussione n 30562 - PermaLink
   Nuove speranze per i cavalli rotti
Autore
Inizio discussione    ( Risposte ricevute: 4 )
revolution_luna

Registrato dal: 04-07-2007
| Messaggi : 14838
  Post Inserito 19-09-2008 alle ore 14:13   


I film western e una cultura un po' retrò ci hanno abituato a pensare che un cavallo con una zampa rotta debba necessariamente essere abbattuto: per noi amanti di questi magnifici animali, nostri compagni di sport e divertimento, questa ipotesi è inaccettabile e dolorosa. Ma oggi non è più così: la chirurgia veterinaria ha...galoppato e oggi la riparazione delle fratture dei cavalli è possibile: non è un miracolo ma una possibilità che, nelle mani di un chirurgo esperto, porta alla guarigione e anche al recupero agonistico.
Stiamo parlando di osteosintesi, cioè di una tecnica che per mezzo di sistemi meccanici idonei permette la riduzione, cioè la riconduzione a uno stato di normalità, dell'osso infortunato.
Grazie all'utilizzo di viti e placche d'acciaio il cavallo è già in grado di rialzarsi dopo l'anestesia, e, dopo un opportuno periodo di riposo e convalescenza può niziare la fase di riabilitazione.
Anche le lesioni dei tendini, un tempo considerate irreparabili, oggi beneficiano di nuove tecniche basate sulle cellule staminali i sui derivati piastrinici che possono far guarire molto meglio delle vecchie metodologie a base di vescicanti e focature che infliggevano inutili sofferenze ai cavalli senza portare ad alcun risultato concreto.






(da focus)





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 Profilo
volpeblu

Registrato dal: 20-12-2003
| Messaggi : 3459
  Post Inserito 19-09-2008 alle ore 14:45   
sai è una bella notizia sapere che magari non verrà più abbattuti perchè ritenuti incurabili....che strazzio veder si dolci creature far quella fine


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 Profilo
zampalgot

Registrato dal: 26-11-2007
| Messaggi : 729
  Post Inserito 19-09-2008 alle ore 15:26   
Era ora!!!


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 Profilo
revolution_luna

Registrato dal: 04-07-2007
| Messaggi : 14838
  Post Inserito 19-09-2008 alle ore 16:39   
Quote:

19-09-2008 alle ore 14:45, volpeblu wrote:
sai è una bella notizia sapere che magari non verrà più abbattuti perchè ritenuti incurabili....che strazzio veder si dolci creature far quella fine




Io me lo auguro con tutto il cuore.. Anche se rimango comunque nel dubbio.. Non dimentichiamoci che è pur sempre un animale da reddito e se il reddito non c'è più.. Sarebbe solo un costo..


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 Profilo
Rospetta

Registrato dal: 18-05-2007
| Messaggi : 4191
  Post Inserito 21-09-2008 alle ore 15:44   
Si è vero che possono esserci fratture agli arti che non richiedono l'abbattimento dell'animale ma non generalizziamo e non cantiamo vittoria troppo presto.
Il problema è dato dal peso del cavallo che non è in grado di essere sorretto da un'ingessatura (infatti nella foto vedete un'imbragatura che allevia il peso del cavallo scaricato tutto sugli altri tre arti rimasti).
I mezzi di sintesi possono aiutare, specialmente se si tratta di una frattura incompleta (cioè l'osso rimane unito anche se solo per una piccola parte). ma il post operatorio è lungo, difficile, spesso complicato, doloroso e purtroppo anche inutile.
Ci sono molti casi di cavalli operati per fratture che hanno dovuto comunque essere abbattuti per successive complicazioni agli altri arti nei 6 mesi seguenti.
Bisogna poi valutare anche la gestione di un cavallo di 500 kg che non è più in grado di muoversi e si trova pertanto in una situazione prossima al panico (non dimentichiamo che è un animale da preda e da fuga).
I cavalli sono dei maestri nel farsi male da soli a causa della loro grandissima forza.
Ogni operazione che comporti un'anestesia è già di per se stessa grandemente rischiosa in un cavallo soprattutto perchè in decubito laterale il suo stesso peso rende impossibile l'espansione di uno dei due polmoni e mette l'animale praticamente già in una situazione di difficoltà respiratoria. poi c'è il problema della risposta anestetica che varia moltissimo da soggetto a soggetto ed in funzione del suo grado di eccitabilità pre operatoria. Non in pochi casi il cavallo si è svegliato ad operazione in corso con gravissijmo rischio per la sua salute e per i vet.
Infine il delicatissimo momento del post operatorio al quale è dedicata un'apposita sala completamente imbottita per aiutare i cavalli che tentano di rimettersi in piedi barcollando e spesso cadendo più volte. E' una fase molto pericolosa nella quale il cavallo può anche uccidersi o fratturarsi.
Insomma è uan frontiera della medicina veterinaria che stiamo esplorando ma che è ben lontana dall'essere divenuta pratica diffusa.
Per quanto riguarda le cellule staminali nella cura delle problematiche tendinee, sembra che la loro efficacia sia seriamente limitata dall'arco di tempo inidispensabile alla coltivazione delle cellule pre reimpianto.
Comunque bisogna sempre cercare alternative migliori e più efficaci, il rimedio principe rimane l'accurata prepazione atletica ed allenamento del cavallo e il non incentivare prestazioni elevate in età troppo precoce.



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