home page

ClinicaVeterinaria .org - Forum dedicato alla salute e al benessere degli animali

cane_Salute e benessere | _Comportamento | _Cani di razza gatto _Salute e benessere | _Comportamento animali esotici _Animali esotici e nostrani
_I diritti degli animali _Adozioni _I nostri Pets _Varie         

Archivio disponibile solo per consultazione :

VAI al NUOVO FORUM

  >>  Cane  >>  Tutto quello che c'è da sapere sulla sterilizzazione e castrazione - Discussione n 25187 - PermaLink
   Tutto quello che c'è da sapere sulla sterilizzazione e castrazione

( 1 | 2 | 3 ) Avanti  >>> 
Autore
Inizio discussione    ( Risposte ricevute: 23 )
Schula

Registrato dal: 11-01-2006
| Messaggi : 6836
  Post Inserito 31-05-2008 alle ore 20:53   
RISULTATI DI UNO STUDIO APPROFONDITO CONDOTTO SU TESTI, TRATTATI, ARTICOLI E QUESITI AGLI SPECIALISTI SULLA STERILIZZAZIONE FEMMINILE E LA CASTRAZIONE MASCHILE

PREMESSA: questo documento non vuole e non deve essere letto come una raccolta di dichiarazioni o nozioni pro o contro la sterilizzazione ma uno strumento per aiutare chi deve sottoporre il proprio animale a questo intervento e per avere bene sotto gli occhi tutte le cose giuste da fare.

CASTRAZIONE MASCHILE

Si può procedere sull’apparato genitale maschile con due diversi interventi:
1) ORCHIECTOMIA ovvero asportando interamente i testicoli;
2) VASECTOMIA ovvero legando i cordoni (che sono formati da arteria e vena e dal dotto deferente per lo sperma) dei testicoli.
In caso di ORCHIECTOMIA si procede all’asportazione totale dei testicoli, intervento definitivo che rende il cane sterile e non più in grado di produrre testosterone (è sospesa anche l’attività ormonale).
Procedendo invece con una VASECTOMIA si procede alla legatura del funicolo spermatico. In questo modo l’attività ormonale del testicolo è mantenuta e il testosterone viene secreto normalmente. E’ un intervento che potrebbe anche essere reversibile (in umana lo è). Un cane vasectomizzato continuerà a sentire il calore delle femmine e a volerle montare, con la differenza di non poterle fecondare. Potrebbe quindi condurre una normalissima e attiva vita sessuale senza il pericolo di mettere incinta delle cagnette (se si ha l’accortezza di attendere almeno 2 mesi dall’intervento perché ci saranno pericoli di spermatozoi residui nei dotti) ma rimarrebbero alti i rischi di trasmissione di malattie veneree (es. il Sarcoma di Sticker).
Si decide di procedere ad un intervento di castrazione per vari motivi. Forse il più diffuso (a parte problemi prostatici in avanzata età dell’animale) è il CRIPTORCHIDISMO ovvero la mancata discesa nello scroto di un testicolo (CRIPTORCHIDISMO MONOLATERALE) o di entrambi (CRIPTORCHIDISMO BILATERALE). In casi infatti di testicoli ritenuti si consiglia l’asportazione degli stessi entro il 4° anno di età perché tali organi possono portare a neoplasie tumorali. Non si procede con castrazione invece in casi di MONORCHIDISMO (presenza di uno e un solo testicolo) normalmente sceso nello scroto (ovviamente se tale unico testicolo è pure ritenuto si procederà alla castrazione per i motivi sopra detti).
Ci sono casi in cui i proprietari di cani criptorchidi o monorchidi procedono, in vari modi, a fare in modo che “esteticamente” questa cosa non sia visibile. Su cani criptorchidi viene eseguita una ORCHIDOPESSI ovvero il riposizionamento del testicolo ritenuto nello scroto accanto all’altro regolarmente sceso o addirittura il riposizionamento di entrambi. C’è chi lo fa solo per un estremo senso estetico e non vuole che il suo cane abbia questo “difetto”.. e c’è chi invece cerca di non far capire che esiste questo problema. E’ bene sapere che un cane criptorchide non può andare in mostra, non può essere usato come riproduttore, e via discorrendo. Presentare in gara un cane che abbia subito una orchidopessi è una frode grande!
La castrazione (solo l’orchiectomia) non ha grosse controindicazione nei cani (nei gatti, viceversa, possono sorgere dei problemi legati alle patologie delle basse vie urinarie). Se il cane viene castrato in giovane età si possono avere degli effetti “calmanti” sul carattere dell’animale. In questo senso la castrazione viene utilizzata talvolta come “extrema ratio” per ridurre l’aggressività di cani sotto l’anno di età. Salendo con l’età anche i mutamenti del carattere restano un aspetto impercettibile se non totalmente assente. Con la castrazione il cane sarà soggetto ad ingrassare. Bisognerà quindi prestare maggiore attenzione al cibo somministrato e magari seguire una tabella di attività fisica diversa e più intensiva in modo da aiutarlo a non andare troppo in sovrappeso.
A causa della sospensione dell’attività ormonale potrebbe anche verificarsi (ma è una rara eventualità) una “femminilizzazione” del maschio castrato che viene così percepito dagli altri maschi come non-maschio e soggetto quindi a monte indesiderate che sfoceranno in delle belle zuffe!
In definitiva, quale tipo di castrazione è da preferire? Tutto dipende dagli interessi del proprietario. In linea di massima si preferisce l’ORCHIECTOMIA in quanto ha più senso a scopo di prevenzione. Molti maschi, infatti, in età avanzata hanno problemi prostatici, tumori testicolari, adenomi delle ghiandole circumanali, ernie perineali, tutti problemi in buona percentuale evitabili con la castrazione.

STERILIZZAZIONE FEMMINILE

Innanzi tutto la questione che porta sempre a mille perplessità: sterilizzare una cagnina comporta o no una riduzione nella probabilità di contrarre tumori mammari? A tale proposito copio testualmente da “Il Manuale Merck Veterinario”: […]I tumori mammari del cane appaiono assai frequentemente nelle cagne non castrate; sono estremamente rari nei cani maschi. L’ovariectomia - (asportazione delle sole ovaie) – praticata precedentemente al primo estro riduce drasticamente il rischio di neoplasia mammaria; l’ovariectomia praticata dopo il primo estro riduce di poco tale evenienza e le cagne castrate dopo la maturità corrono gli stessi rischi delle femmine non castrate. […]. Ciò sarebbe in linea anche con quanto dettomi da un ottimo veterinario, ovvero che “…per quanto riguarda l'età, come già detto, gli unici studi che sono stati effettuati con un numero congruo di casi clinici sono stati fatti in America e danno risultati secondo i quali ci sarebbe un significativo effetto di diminuzione della possibilità di insorgenza di tumori mammari maligni in cagne sterilizzate prima del primo calore. […] Dopo il primo calore non importa più l'età di sterilizzazione sulla percentuale di rischio.”. Se proprio vogliamo parlare di numeri possiamo fare riferimento a “O' Keefe D.A., "tumors of the genital system and mammary gland" In Ettinger-Feldman "textbook of veterinary internal medicine" saunders ed.” dove testualmente ci viene detto che “i tumori della mammella sono le neoplasie più comuni nel cane femmina, rappresentando circa il 50% di tutte le neoplasie della cagna. L'età media di sviluppo è 10-11 anni, e molte sono le razze predisposte (...). Lo sviluppo delle neoplasie mammarie nel cane è largamente ormono-dipendente. Il rischio di sviluppare un tumore mammario è circa dello 0,5% in cagne sterilizzate prima del primo calore, dell'8% in cagne sterilizzate dopo un solo calore, del 26% in quelle sterilizzate dopo due o più calori.”. Credo quindi che questi dati possano essere presi come punto fermo.
Chi ha una cagnina può quindi decidere, in base a mille fattori ed esigenze, se farla sterilizzare o meno. Vediamo i due casi:

1. Si sterilizza:

Decidendo di sterilizzare una cagnina la prima domanda che ci si pone è: a che età fare l’intervento? Un consiglio di un veterinario è di fare sterilizzare la cagnetta DOPO il primo calore, cioè dopo i 7 mesi d'età circa (sterilizzazione effettuata in genere 1 mese e mezzo-2 mesi dopo il calore; MAI durante il calore poiché si rischia eccessivo sanguinamento intraoperatorio). Secondo il suo parere si è visto che sterilizzare le cagne troppo precocemente (cioè prima del primo calore) non permette all'animale un completo sviluppo dell'apparato genitale esterno; fa permanere la cosiddetta "vagina fanciullesca" per cui il cane urina "a spruzzo" con conseguenti ustioni da urina nel piatto coscia. Al contrario una sterilizzazione troppo tardiva non esula da possibili tumori mammari.
Questo parere è stato però l’unico riscontrato e non appoggiato dagli altri veterinari. Pare infatti che questa “eccezione” non sia dimostrabile o quantomeno riconducibile effettivamente a una sterilizzazione precoce rispetto allo sviluppo.
E’ opinione comune invece che se si vuole praticamente azzerare il rischio di incidenza di tumori mammari (carcinomi ed adenocarcinomi) si deve sterilizzare PRIMA del primo calore. Questo perché i tumori maligni si sviluppano sui recettori mammari degli estrogeni e l’estro viene prodotto dalle ovaie al momento del calore: se la cagnetta non va in calore non produce estrogeni e quindi praticamente nessun rischio di tumori mammari (restano delle percentuali che variano poi con il variare dell’età stessa della cagnetta al momento dell’intervento ma questo lo vedremo più avanti).
Un’altra cosa davvero importante da tenere presente e da chiedersi è da chi andare, che tipo di anestesia fare e che tipo di intervento fare. Riporto quanto mi è stato gentilmente detto da un ottimo veterinario che già illustra delle linee di massima da seguire ma che poi cercheremo di approfondire.
[…] la prima... dove andare..... dipende. Da cosa dipende? Dalla metodologia di intervento che viene proposta, dalla qualità dell'anestesia e del supporto perioperatorio, dalla bravura del chirurgo, etc. etc..
Interventi come la sterilizzazione che sono considerati "di routine" e che tutti i veterinari fanno si portano dietro una marea di considerazioni.
La prima e la più importante è la decisione di quale anestesia debba essere fatta.
Una qualsiasi operazione presuppone il fatto che durante l'anestesia venga compromesso il normale controllo organico di respirazione, temperatura, pressione etc. e quindi dobbiamo essere noi a monitorarlo e decidere se migliorare questi parametri quando ci fosse un cambiamento.. tutto ciò è importante perché, per esempio, se durante una operazione si hanno imponenti cambiamenti per esempio della pressione arteriosa ci possono essere diminuzione dell'afflusso di sangue agli organi periferici con sofferenza organica che si può ripercuotere in età avanzata sul corretto funzionamento.
Molti si chiedono come mai, per esempio, abbiamo molto più insufficienze renali croniche nei gatti... uno dei possibili perchè è che quasi mai nelle operazioni di sterilizzazione si attua un accesso venoso per dare liquidi e molte volte anche si opera con protocolli anestetici "insufficienti".
Altro aspetto della anestesia: c'è chi dice che "la gassosa" sia meglio della "iniettiva".... ciò non è vero sino in fondo.
La prima cosa da affermare è che IN TUTTE E DUE LE ANESTESIE DEVE ESSERE ASSICURATA UNA CORRETTA VENTILAZIONE DELL'ANIMALE E QUINDI UNA SORGENTE DI OSSIGENO E UN TUBO ENDOTRACHEALE DOVREBBE ESSERE LA ROUTINE.
Subito dopo possiamo dire che: UNA CATTIVA ANESTESIA GASSOSA è PEGGIO DI UNA BUONA ANESTESIA INIETTIVA.
Ci sono anestesie chiamate TIVA (total intravenouse anesthesy) dove con cocktail di farmaci endovena si riesce ad avere:
- buona profondità anestetica
- buon controllo del dolore pre intrea e post chirurgico
- completo rilassamento dell'animale.
Lo stesso naturalmente si ottiene con cocktail di farmaci + anestesia con inalazione di anestetici volatili.
Fare quindi una "gassosa" senza corretto controllo della "profondità dell'anestesia" e senza un buon protocollo antidolorifico equivale a non farla bene.
Naturalmente pensate bene se pensate che ci voglia qualcuno che tenga d'occhio i parametri dell'animale mentre l'altro opera e quindi operazioni fatte da singoli o singoli + proprietario..... sarebbero meno sicure..
Altra cosa poi da considerare è la bravura e velocità del chirurgo e maggiormente ancora la sterilità dell'intervento.
Se l'intervento è fatto in corrette condizioni di asepsi, con buona preparazione del campo chirurgico, uso di ferri sterilizzati, uso di fili sterili, uso di corretto drappeggio operatorio...... la operazione di sterilizzazione è considerata una operazione PULITA e quindi, avendo fatto una antibiotico terapia perichirurgica, la stessa basta e avanza... non c'è bisogno quindi di una antibiotico terapia post chirurgica ne’ per uno ne’ per 7-8 gg.
Nella mia esperienza dopo una corretta anestesia il cane o il gatto possono tranquillamente ritornare a casa nella stessa giornata.[…].

Alla luce di quanto sopra detto, quindi, possiamo dire che l’anestesia da preferire per questo tipo di intervento è sicuramente quella fatta da anestesista esperto qualunque essa sia! Affidarsi quindi ad un bravo veterinario che si avvalga dell’assistenza di un bravo anestesista e sappia come seguire al meglio tutta l’operazione.
Prima dell’intervento ci sono delle analisi che sarebbe bene eseguire per cercare di eliminare la probabilità di problemi durante e dopo l’intervento. Ovviamente per un bravo veterinario queste dovrebbero essere cose di routine ma nel dubbio è bene sapere che si dovrebbe eseguire:
- visita accurata (il cane deve essere sano)
- emocromo citometrico
- ematochimica di base
- esame cardiologico
Se alla visita si riscontrano dei problemi, questi vanno indagati prima dell’intervento, non dopo né durante.
Terza cosa: che tipo di intervento fare? Ci sono 4 tipi di interventi per sterilizzare una cagnina:
1) OVARIECTOMIA (asportazione delle sole ovaie);
2) OVARIOISTERECTOMIA (asportazione di ovaie ed utero);
3) togliere tutto meno un ovaio;
4) togliere solo l'utero.
Anche in questo caso riporto la risposta del veterinario: […] tranne le ultime due, che sono secondo me (e secondo tutto il mondo accademico) non da fare, per ovariectomia e ovarioisterectomia i pareri si dividono in due grandi scuole di pensiero. Io di solito, su cani giovani e/o con utero bello, preferisco la ovariectomia.... nella mia ( e di altri) esperienza il taglio più piccolo e la velocità di intervento sono da preferire.[…].
Aggiungo che nel caso di asportazione delle sole ovaie si assisterà poi ad una naturale atrofizzazione dell’utero per mancanza di produzione di estrogeni.
Altre risposte trovate in Internet dicono che “prima di un intervento chirurgico è sempre consigliabile effettuare un esame ematologico completo. Se il cane non è ancora andato in calore è sufficiente asportare le ovaie, in caso contrario è consigliabile asportare anche l'utero.”.
L’unico dubbio che potrebbe rimanere è sull’eventuale fine dell’utero atrofizzato, sapere se questo organo “morto” può comportare qualche problema. Dubbio subito debellato dal sapere che l’utero è influenzato dal ciclo ovario: interrotto quello non ci sono più problemi. Gli unici rischi potrebbero derivare da interventi eseguiti male dove le ovaie non vengono tolte per bene e vengono lasciati dei residui. Anche in cagne ovarioisteroctomizzate se vengono lasciati piccoli quantitativi di ovaia o non viene tolta correttamente la cervice, ci può essere la cosiddetta “patologia del moncone” ovvero un’infezione del moncone cervicale.
Come è risaputo il ciclo ESTRALE (e non mestruale come spesso si è indotti a dire...) femminile si divide in 4 fasi:
1) PROESTRO che corrisponde all'inizio delle perdite ematiche vulvari e ha durata di 7-9 giorni; i maschi vengono attratti dalla femmina, che però rifiuta le avances con reazioni anche violente.
2) ESTRO fase assai delicata perchè è proprio in questa fase che la femmina accetta il maschio. Le perdite vulvari si modificheranno perdendo la componente ematica. Questa fase può durare dai 5 ai 9 giorni. La femmina accetta il maschio, anzi lo invita all'accoppiamento con giochi e musate, sollecitata con toccamenti sulla groppa o nella zona perivulvare tende a ruotare la coda in modo caratteristico e a irrigidire gli arti posteriori. E’ questo il periodo in cui avviene l'ovulazione e in cui deve essere portata dal maschio per l'accoppiamento.
3) METAESTRO o DIESTRO che è la fase di regressione del "calore"; finiscono le perdite, la vulva perde turgore, la femmina non accetta più il maschio.
4) ANAESTRO che è la fase che va dal diestro (o dal parto in caso di gravidanza) all'inizio del proestro successivo.
Tenete sempre presente che la sterilizzazione va fatta nella fase dell’anaestro ovvero a circa 2 mesi dalla fine del calore.
Recentemente sono stati associati dei problemi di incontinenza in cagnine sterilizzate, ovvero “pare” (da testimonianze di coloro che hanno fatto sterilizzare la femmina) che in molti casi cagnine sterilizzate presentino, verso il settimo anno di età, problemi di incontinenza.
In Internet una veterinaria risponde così: “in realtà l'incontinenza urinaria non è una conseguenza frequente della sterilizzazione, anche se raramente può verificarsi (ma questo può accadere soprattutto se il cane viene operato in età molto avanzata). Per contro, i vantaggi della sterilizzazione, soprattutto se viene effettuata prima che la cagnetta manifesti il primo calore, sono molteplici. Oltre a prevenire eventuali gravidanze indesiderate e problemi legati alle cosiddette gravidanze immaginarie, infatti, la sterilizzazione previene anche i tumori della mammella e dell'utero, le metriti, la piometra (infezione uterina che molto spesso mette a rischio la vita dell'animale), le cisti e i tumori delle ovaie. Visti tutti questi vantaggi, dunque, io consiglio sempre a tutti coloro che hanno una cagnetta (o una gattina) di farle sterilizzare a sei-sette mesi di età, o comunque il prima possibile.”.
Di contro, sempre in Internet, c’è questo trattato ben fatto (si tratta di patologie trattate nel Simposio Chronic Care - Milano e Roma, 27/11 e 4/12/2005) sull'incontinenza urinaria della cagna da cui estrapolo la parte che ci interessa: […] La forma di incontinenza più diffusa nel cane è causata dall’incompetenza del meccanismo dello sfintere uretrale che compare prevalentemente in cagne adulte dopo la sterilizzazione. Questa tipologia di incontinenza urinaria trova spiegazione nella carenza di estrogeni dopo intervento di ovariectomia/ovarioisterectomia nella cagna.
La carenza di estrogeni accelera i processi di senescenza degli organi urogenitali (in particolare a livello di uretra e vescica), dove si verifica un assottigliamento dell'epitelio uretrale, un calo della pressione uretrale, una ridotta risposta allo stimolo adrenergico (simpatico), la pressione-soglia di svuotamento diventa più bassa e, infine, c’è una riduzione del flusso ematico locale (soprattutto a livello di uretra); la perdita del tono muscolare e una riduzione delle fibre elastiche comporta una conseguente minzione dolorosa e/o frequente, cistiti ricorrenti ed incontinenza urinaria. La terapia ormonale sostitutiva con estrogeni rallenta i processi di atrofia dei tessuti, migliora i disturbi urinari quali le infezioni urinarie ricorrenti e l’incontinenza urinaria stessa, migliorando il tono dello sfintere. L’incidenza sembra essere maggiore nelle cagne sterilizzate prima dei tre mesi, pertanto il consiglio del relatore è di sterilizzare dopo i tre mesi di vita. Fattori predisponenti certi sono: la taglia (risultano infatti maggiormente colpite cagne con un peso superiore ai 20 kg); la razza (più frequentemente colpite cagne di razza Boxer, Dobermann, Schnauzer gigante, Rottweiler, Bobtail, Golden Retriever, Setter Irlandese e loro incroci).
Nei soggetti adulti ci può essere inoltre un’anomalia acquisita dello sfintere, neoplasie (per esempio carcinoma a cellule transizionali), fistole (anche iatrogene dopo la castrazione), difetto di riempimento dovuto a masse vaginali, disfunzioni neurologiche e ritenzione cronica. Nei soggetti giovani invece le cause più probabili di incontinenza urinaria sono alterazioni e anomalie congenite (come l’uretere ectopico, fistola congenita, persistenza dell’ uraco; stenosi vestibolo-vaginale; ureterocele).La diagnosi comprende sempre un’anamnesi accurata; in particolare bisogna verificare da quanto tempo è insorto il problema, se sono stati eseguiti degli interventi chirurgici e capire quale sia il comportamento durante la minzione. È quindi necessaria una visita clinica completa, con palpazione della vescica per verificarne il tono, esame delle urine completo ed esame neurologico.[…]”
(A questo punto vengono presi in esame i trattamenti a base di ormoni steroidei e farmaci simpaticomimetici evidenziando che i migliori risultati si sono ottenuti con l’estriolo e con la fenilpropanolamina ma questo è un aspetto che adesso non ci interessa. Per maggiori informazioni comunque si può leggere l’intero documento su http://www.evsrl.it/vet.journal/approfondimento.php?codnotizia=1726).
Un centro veterinario in Internet evidenzia gli effetti collaterali della sterilizzazione così:
- incontinenza
- modifica della qualità del pelo
- aumento del peso corporeo
- minore aggressività per cani da lavoro
(per una lettura completa del documento http://www.centroveterinario.ch/PDF/Castrazione.pdf).
Ma esiste davvero quindi una correlazione tra sterilizzazione e incontinenza? Pare proprio di si. Le cause dell’incontinenza infatti sono molte e una di esse è il calo degli estrogeni dopo la sterilizzazione. Fortunatamente si parla comunque di percentuali decisamente basse, diciamo 5-10% al massimo e più probabilmente sulle ovarioisterectomizzate che non sulle ovariectomizzate. Sempre per completezza di informazione è bene sapere che se in un futuro la cagnina dovesse cominciare a soffrire di incontinenza dovrà a vita prendere dei farmaci.
Sicuramente dopo l’intervento la cucciola sarà soggetta ad ingrassare (le femmine soprattutto ingrassano con facilità e dimagriscono più lentamente). Ciò avverrà in un buon 90% dei casi. Si dovrà quindi porre maggiore attenzione all’alimentazione e studiare un programma di attività fisica che riducano questo processo. A volte può non bastare ma sicuramente aiuta molto.
Non dovrebbe invece, la sterilizzazione, incidere molto sul cambiamento caratteriale della cagnina. Alcune cambiano, altre no.. in linea di massimo il cambiamento è davvero poca cosa, spesso impercettibile. Cambierà invece, ovviamente, il suo comportamento legato alle gravidanze e alle pseudogravidanze venendo completamente a mancare.
Proprio a proposito di quelle che vengono comunemente chiamate “gravidanze isteriche” e il cui termine esatto è invece “gravidanze ormonali”, ovviamente venendo a mancare il flusso ormonale del ciclo anche queste cesseranno completamente (sono riportati dei casi sporadici ma estremamente rari di persistenza di tali pseudogravidanze).


2. Non si sterilizza:

Per vari motivi si può decidere di lasciare la femmina intera. A tale proposito occorrerà però gestire con molta attenzione i controlli da fare sulla femmina (come in umana del resto). Una femmina intera sarà da tenere sotto stretto controllo per eventuali tumori mammari o uterini senza contare infezioni quali la piometra che se non presa in tempo può portare alla morte.
Non ci sono esami specifici da fare ma solo la massima attenzione da parte dei proprietari a tutti gli eventuali cambiamenti della cagnina. La cosa migliore è la palpazione accurata delle mammelle. Se al tatto si percepisce una qualche anomalia si ricorre immediatamente al veterinario che interverrà nel modo dovuto. Stessa cosa per quanto riguarda l’apparato uterino. La piometra è una malattia portata da un microrganismo isolato (Escherichia coli) che genera un’infezione batterica nella vagina e che, se non riconosciuto in tempo, può portare alla morte dell’animale. I sintomi normalmente sono inappetenza parziale o completa, letargia, poliuria e vomito, talvolta un po’ di febbre. L’utero si presenta aumentato di volume. Normalmente si presenta nella fase di diestro e si possono notare delle perdite anomale “gelatinose”. Se si vuole salvare la cagnina si deve intervenire chirurgicamente procedendo alla sterilizzazione dell’animale.
Tornando quindi al discorso di prevenzione, sarebbe buona norma eseguire, subito alla fine del calore, una ecografia per assicurarsi che non ci siano patologie uterine.





PICCOLO ACCENNO..


Esiste poi l’aspetto CUCCIOLATA.

Sfatiamo intanto un luogo comune. Troppo spesso si sentono frasi del tipo: “se hai una femmina devi fargli fare almeno una cucciolata sennò le verranno i tumori alle mammelle”. NIENTE DI PIU’ FALSO!! E’ esattamente l’opposto. Se una femmina porterà a termine una cucciolata con relativo allattamento, proprio il passaggio del latte dalle ghiandole mammarie può portare poi a formazioni che si trasformeranno in futuro in tumori. Quindi il decidere se far fare o meno una cucciolata alla cagnina deve essere per altri motivi e assolutamente non per evitare tumori!!
Per contro, un conoscente esperto del mondo canino, mi ha detto che hanno riscontrato una quasi totale scomparsa di tumori MAMMARI (ma non uterini) in cagnine che hanno portato a termine non meno di 3 gravidanze. Ma anche questa cosa non ha assolutamente riscontri nella realtà.


[ Questo Messaggio è stato Modificato da: Schula il 01-07-2008 18:35 ]

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: Schula il 03-07-2008 00:14 ]


1 
 Profilo
evuccia

Registrato dal: 04-07-2006
| Messaggi : 10549
  Post Inserito 09-06-2009 alle ore 11:34   
Quote:

06-02-2009 alle ore 18:35, vantermaya wrote:
Ma come costi?? ho letto ovunque , sia qua che in internet.. ma non si parla mai di prezzi.
per una OVARIOISTERECTOMIA (asportazione di ovaie ed utero), quanto potrebbe costarmi??
ho una dobermann femmina e vorrei sterilizzarla prima del 1° calore, ora ha quasi 7 mesi.
Abito a genova...




come ti ha detto lillina, dipende, ci sono mille variabili che aumentano o diminuiscono il prezzo, cmq di sicuro non meno di 250 euro..poi dipende dove la fai, dalla taglia del cane e dal peso che potrebbe più o meno complicare l'intervento.. in clinica di solito costa un pò di più perchè cmq c'è anche una struttura più imponenente da sostenere rispetto al singolo ambulatorio
io sinceramente preferisco le cliniche, per sterilizzare Skype ho speso un botto, però avevo la tranquillità di una struttura con macchinari all'avanguardia e sopratutto con la competenza di un bravo chirurgo, di un anestesista e un cardiologo durante l'intervento, solo l'anestesia è costata 100 euro, però almeno ero tranquilla che fosse quella più sicura..


0 
 Profilo
tizianissima

Registrato dal: 11-03-2011
| Messaggi : 58
  Post Inserito 10-06-2011 alle ore 22:23   
scusate ma c'è qualcosa che non mi torna. Io sono una donna faccio l'ostetrica...nella mia professione ne ho viste di cotte e di crude ma nella stragrande maggioranza dei casi ho constatato che la natura ha in serbo un piano per tutto e per tutti(umani ed animali), grazie al quale tutte le cose vanno come devono andare....c'è poi l'eccezione alla regola e da qui compaiono le disgrazie, come un parto difficile o un tumore....ma è un'eccezione... Leggendo questo topic ho invece come l'impressione che il tumore alle mammelle sia una tappa obbligata a cui tutte le cagne devono passare: si parla di una percentuale che arriva al 26%...sena fattori di rischio!?
Anche Nella specie umana esiste un certo rischio (familiare, in nullipara e in chi non ha mai allattato o ha allattato in tarda età) talvolta scongiurabile, mentre nella specie canina mi pare che sia inevitabile e quindi mi chiedo...a questo punto sarà destinata all'estinzione? xkè se c'è da scegliere tra la sterilizzazione o farle morire di cancro nn è che ci siano belle prospettive...è possibile che una razza animale così diffusa sia tanto suscettibile?


0 
 Profilo
Monia84

Registrato dal: 05-04-2011
| Messaggi : 302
  Post Inserito 11-06-2011 alle ore 15:05   
Guarda questa stessa cosa l'ho pensata anche io! Nel senso che non è che perché può venire qualcosa, uno va alla radice e asporta... così pensando anche la donna in menopausa potrebbe asportare l'utero (idea discutibile del mio ginecologo, tanto dice che non serve più e crea solo problemi!). Ma chi si farebbe asportare l'utero solo perché è andata in menopausa? Poi alcune persone con cui ho parlato ( anche all'area cani) dicono che i veterinari o prendono soldi per sterilizzare o per fare cesarei, ma il cane fermo non te lo fanno tenere. Io non riesco a pensare ai veterinari come persone così venali, il discorso è perché lasciare un cane integro esponendolo ad una percentuale di pericolo se poi mai gli servirà quell'organo? Trovo che sia ragionevole, ma non condivido pienamente.


0 
 Profilo
Anonimo





Utente non pi� presente nel nostro database!

Registrato dal: 01-01-1970
| Messaggi : 
  Post Inserito 11-06-2011 alle ore 15:56   
Quote:

11-06-2011 alle ore 15:05, Monia84 wrote:
Guarda questa stessa cosa l'ho pensata anche io! Nel senso che non è che perché può venire qualcosa, uno va alla radice e asporta... così pensando anche la donna in menopausa potrebbe asportare l'utero (idea discutibile del mio ginecologo, tanto dice che non serve più e crea solo problemi!). Ma chi si farebbe asportare l'utero solo perché è andata in menopausa? Poi alcune persone con cui ho parlato ( anche all'area cani) dicono che i veterinari o prendono soldi per sterilizzare o per fare cesarei, ma il cane fermo non te lo fanno tenere. Io non riesco a pensare ai veterinari come persone così venali, il discorso è perché lasciare un cane integro esponendolo ad una percentuale di pericolo se poi mai gli servirà quell'organo? Trovo che sia ragionevole, ma non condivido pienamente.



Se si deve fare un paragone (azzardato) tra donna e cagna riguardo alla sterilizzazione bisogna farlo tra una cagna giovane ed una donna giovane.
Quale sarà mai la donna giovane che vorrà precludersi a 12-14 anni la possibilità di procreare? Nella donna c'è la consapevolezza e il libero arbitrio.
Per le nostre cagnette invece la dipendenza dall'istinto e dai "padroni" è totale x cui se questi ultimi decidono di non volerle far procreare la sterilizzazione segue questa idea, prevenendo gravidanze indesiderate e fortuite e per la enorme valenza che ha sulla prevenzione dei tumori mammarii se fatta in giovane età.
Nella gatta, dove la vita casalinga mal si concilia con i suoi rumorosi calori e la vita libera significa ritrovarsi con 2-3 cucciolate all'anno, la sterilizzazione è considerata quasi una routine. La si fa quasi sempre prima che vada in calore e, sarà un caso, le gatte con tumori mammarii (praticamente sempre maligni nella gatta) o non sono sterilizzate o lo son state tardivamente.

Infine una considerazione, sicuramente di parte, sulle persone che ti hanno detto che noi veterinari "non sappiamo tener fermi i cani" perchè temiamo che i ferri chirurgici si arrugginiscano.....
Come diceva Fra' Cristoforo nei Promessi Sposi "Omnia munda mundis"!
E come dico io: "Meglio star zitti e dare l'impressione di essere idioti che aprire la bocca e togliere ogni dubbio in proposito".


[ Questo Messaggio è stato Modificato da: Tizianosan il 11-06-2011 16:20 ]

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: Tizianosan il 11-06-2011 17:27 ]


0 
tizianissima

Registrato dal: 11-03-2011
| Messaggi : 58
  Post Inserito 11-06-2011 alle ore 17:37   
La mia non era una una propoaganda contro la sterilizzazione, per quanto mi riguarda nn so ancora che fare, era solo un'osservazione fatta in base alle cose lette un po' in giro....a quanto pare le nostre cagne sono destinate ad avere un cancro alla mammella o all'utero indipendentemente dal fatto ke facciano cucciolate o meno. Qualche speranza è data solo se le si sterilizza prima del primo estro....giusto???
la mia vet inoltre mi ha detto che ci sono segni che \ci permettono in un certo snso di "predire" le cagne maggiormente esposte all'influenza ormonale e dunque più predisposte alla comparsa di un tumore: numero elevao di gravidanze isteriche, secrezione di latte dalle mammlle, segni di iperstrogenismo(quali la monta).
Ovviamente spero di avere un vostro parere a tal proposito!!!!


0 
 Profilo
Anonimo





Utente non pi� presente nel nostro database!

Registrato dal: 01-01-1970
| Messaggi : 
  Post Inserito 11-06-2011 alle ore 18:50   
Le statistiche dicono che circa il 50% delle cagne è destinata ad avere un tumore mammario.

Se non vengono sterilizzate prima del primo calore.

I "segni" cui ti riferisci li puoi vedere dopo che il calore c'è già stato e quindi quando la sterilizzazione perde il suo valore di prevenzione.
A quel punto il vet che ti può predire un probabile tumore mammario ha già "perso il treno" e non potrà più fare niente in concreto per impedire che succeda, mentre tu o chi si troverà nelle tue condizioni ti angoscerai un po' di più all'idea che possa (non è detto) succedere....



0 
calzinimaya
| MEDICO VETERINARIO
| CV STAFF

Registrato dal: 16-07-2008
| Messaggi : 19885
  Post Inserito 11-06-2011 alle ore 20:37   
a mio parere un paragone proprio nn ha senso..............
cane e uomo sono due specie totalmente diverse, il ciclo vitale e biologico e' troppo differente per paragonarli.
ti posso dire che non lascerei mai la mia cagnolina non sterilizzata, perchè vedere uteri diventare sacche di pus di 3 kg non è un bello spettacolo.
vedere cagne con metastasi polmonari di tumori mammari è terribile per noi e per il proprietario.
senza parlare delle gatte che hanno preso anticoncezionali per anni con masse tumorali enormi.....
e un'ultima cosa...se i vet fossero venali lascerebbero tutti i cani non sterilizzati, sai il guadagno maggiore per una piometra o una mastectomia totale, con corollario di analisi e rx/ecografie pre e post operatorie?


0 
 Profilo
ericaf

Registrato dal: 01-01-2011
| Messaggi : 3558
  Post Inserito 11-06-2011 alle ore 21:01   
Quote:

senza parlare delle gatte che hanno preso anticoncezionali per anni con masse tumorali enormi.....



Ecco il mio caso... dopo anni di iniezioni e una sterilizzazione molto tardiva (ignoranza nostra e deficiente il vet che nn ci ha detto i rischi delle iniezioni... cambiando vet l'abbiamo operata subito) la gatta aveva noduli mammari purulenti e piagati, il vet non consiglia l'asportazione delle fila mammarie e suppone metastasi a organi... ci ha detto che fare le analisi (rx etc ) sarebbe stato solo un costo, a 16 anni una gatta con insuff renale, epatica, problemi tiroide e cuore e tumore nn aveva speranze nemmeno di superare un intervento, figuriamoci un tumore. se avesse pensato solo ai soldi avrebbe potuto dissanguarci, e invece no Il vet poi ci aveva detto che operazione o no la stragrande maggioranza delle gatte oltre a una certa età sviluppa tumori mammari, ma pare che tra quelle esenti molte fossero state sterilizzate precocemente.

Dopo questa esperienza non me la son sentita di nn sterilizzare le mie gatte. Se c'è anche una minima possibilità di ridurre la probabilità di tumore, a me sta bene. E l'ho fatto a 4 e 5 mesi, solo Kira è entrata in calore a 4 mesi e quindi nn siamo riusciti a sterilizzarla prima. Inoltre per gatte di casa,che nn possono uscire, il calore è un dramma, ed è pesante anche per i padroni. Con una sterilizzazione e 1 solo punto esterno siamo tutti più tranquilli.


0 
 Profilo
Monia84

Registrato dal: 05-04-2011
| Messaggi : 302
  Post Inserito 11-06-2011 alle ore 22:17   
Immagino che per nessuno sia una esperienza piacevole un tumore, anzi... Il problema è che non è che con la sterilizzazione o castrazione non si prendono più tumori. Allora diciamo che si previene una parte importante di un possibile problema futuro, ed io sono d'accordo, pero' ho notato che tante persone ultimamente evitano, almeno di quelle con cui ho avuto contatti io. Tanto più che io personalmente mi sono trovata una volta con un veterinario che mi ha detto che o facevo accoppiare il mio cane o gli sarebbe venuto un cancro testicolare, e quindi dovevo castrarlo... Altri vet mi hanno detto che è una sciocchezza, non so voi come la valutate questa cosa. Comunque, per carità, per il resto alzo le mani, io tremo già per la mia salute e siamo sotto al cielo, quindi le cose a favore della salute ben vengano.
Con riferimento al paragone con le donne, ho detto la verità di quanto detto tra il serio e il faceto dal mio ginecologo, e se ci pensate... a che serve l'utero in menopausa? La mamma di una mia amica stava morendo per una pesante infezione che si è manifestava in tempi ridottissimi (neanche 7giorni), le hanno tolto tutto, ma almeno è viva.


0 
 Profilo
( | 2 | 3 ) Avanti  >>> 


Generazione pagina: 1.087 Secondi